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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Ceccano: danno dato, conferma di uno statuto<br />

115<br />

successivi le vicende istituzionali di Ceccano si congiunsero alle più<br />

generali sorti della Provincia di Campagna e Marittima dello Stato<br />

Pontificio, sempre più roccaforte delle nobili casate romane 5 .<br />

Una prima redazione di uno statuto comunitario dovrebbe<br />

appartenere alla prima metà del Cinquecento: si tratta di una versione<br />

ora perduta, più volte citata nei Libri dei Consigli e nel Registro<br />

delle Sentenze 6 .<br />

Sul danno dato<br />

È evidente come non sia agevole studiare la disciplina statutaria, 7<br />

ma svariate interpretazioni e numerosi elementi possono esser fatti<br />

derivare dalla lettura di documenti ufficiali o carteggi e missive.<br />

Giovanni III, aveva ufficiali propri e una magistratura formante l’Universitas.<br />

In seguito Papa Sisto IV decretò – nella bolla Etsi Cunctorum (1478)<br />

– che le precedenti Costituzioni Egidiane fossero estese a tutto il territorio<br />

dello Stato Pontificio; e Paolo III Farnese diede loro nuovo vigore tam in<br />

Urbe quam in Provincia (cfr. inoltre G. Floridi, La “Romana Mater” di<br />

Bonifacio VIII e le libertà comunali nel Basso Lazio, Guarcino 1986).<br />

5<br />

Utili ad una ricerca documentaria intorno alla normativa statutaria sono<br />

gli inventari di Onorato III Caetani di Fondi, perché oltre ad elencare i beni<br />

del castello, restituiscono all’indagine storica le ordinanze della Corte. In<br />

tali documenti, alla Corte vengono resi tutti i territori di Ceccano e vengono<br />

citate le disposizioni circa gli antichi defensa (diritti) della Chiesa, da rispettare<br />

secondo gli articoli e lo Statuto ad essa concessi. Cfr. Inventarium<br />

Honorati Gaietani: l’inventario dei beni di Onorato II Gaetani d’Aragona,<br />

1491-1493, trascrizione di C. Ramadori, revisione critica, introduzione e<br />

aggiunte di S. Pollastri, Roma 2006, ad indicem; E. A. Papetti, Ceccano<br />

al tramonto del Medioevo nell’inventario di Onorato III Caetani. 1491,<br />

Traduzione e note a cura di U. Germani, Frosinone 2003, pp. 7-23.<br />

6<br />

Tale redazione si inserisce nel più vasto ambito di un’opera di sistemazione<br />

delle norme e consuetudini comunitative che portò, in quegli stessi<br />

anni, alla revisione degli statuti di molti altri centri del Lazio meridionale.<br />

7<br />

A tal proposito notevole importanza riveste una copia cartacea del secolo<br />

XIX, due fogli di recto e verso, proveniente dall’archivio privato di Carlo<br />

Cristofanilli, che ci restituisce il capitolo numero 54 del libro IV dello statuto<br />

ceccanese.

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