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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Gli Statuti di Castro in Campagna<br />

101<br />

Il documento merita almeno un’ulteriore considerazione: Fabrizio<br />

Colonna esercita da solo la signoria di Castro. Salvo diversa interpretazione,<br />

questa circostanza può far ritenere superata dalla metà<br />

del 1487 la ricordata fase di contitolarità tra Fabrizio e i fratelli. Comunque,<br />

anche i documenti successivi fanno menzione unicamente<br />

di Fabrizio come signore del luogo 39 .<br />

Viceversa, una dozzina di anni prima, il 19 maggio 1475, durante<br />

la messa dell’arciprete nella matrice di S. Oliva, si era celebrata<br />

solennemente un’adozione di una bambina «coram reverendissimo<br />

domino prothonotario de Columna, domino nostro» 40 , dunque uno<br />

dei contitolari di Castro, anche se non è possibile identificarlo con<br />

sicurezza perché, all’epoca, ci sono due protonotari apostolici fratelli<br />

di Fabrizio: Lorenzo, che cadrà assassinato a Roma nel giugno<br />

1484 per mano di nemici della famiglia, e Giovanni, che sarà creato<br />

cardinale da Sisto IV nel 1480 41 . Comunque fosse, sembra che il pro-<br />

39<br />

ASFr, Fondo Notarile Castro dei Volsci, b. 1, prot. 3, cc. 160r-v, atto in<br />

data 1487 dic. 3: «Iohannes condam archipresbiteri, factor i(llustris) domini<br />

Fabritii de Columna et administrator etc.» concede a Giovanni e a<br />

Carlo del defunto Pietro Caçarelli la facoltà di edificare sopra un torrione<br />

di Castro, lasciando aperte tuttavia le feritoie e quant’altro necessario alla<br />

difesa del paese. Ivi, medesimo prot., c. 163r, atto in data 1487 dic. 21:<br />

Giovanna del defunto Cola Stephani vende una camera dell’abitazione,<br />

«occasione delicti filii sui presbiteri Bartholomei, qui in presenti detinetur<br />

in carceribus sub potestate domini Fabritii de Colunna». Ivi, prot. 5, cc.<br />

136v-137v atto in data 1499 ott. 12: il magister Giacomo archipresbiter e il<br />

magister Francesco, entrambi di Castro, sono affittuari delle erbe e dell’erbatico<br />

del territorio di Castro, per acquisto fattone «a factore castri predicti<br />

et illustrissimi domini domini Fabritii Columne ducis etc.» e vendono tutta<br />

la ghianda a Diallevalo, ceccanese.<br />

40<br />

Ivi, prot. 2, c. 31v. L’adozione è compiuta attraverso azioni formali e<br />

solenni degne di essere studiate per la storia locale del diritto: Antonio condam<br />

Petrutii di Castro pone la figlia Giovanna sull’altare dove è celebrata<br />

la messa, e Angelo Falanga di Gaeta la solleva dall’altare, ricevendola con<br />

ciò in figlia, peraltro col diritto di utilizzarla «in cunctis suis negotiis onestis»<br />

per otto anni e con l’onere di assegnarle in dote 24 ducati.<br />

41<br />

Circa il protonotario Lorenzo vedi le notizie riportate nella voce relativa<br />

a Fabrizio in Dizionario biografico degli italiani, a cura di F. Petrucci, cit.,

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