Il Venerdi di Repubblica Luglio 2017

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CULTURA IL DESIDERIO DI CLAIRE PRIGIONIERO DI FACEBOOK Camille Laurens racconta di una cinquantenne che conquista l’amore solo con una falsa identità. «Veniamo ancora giudicate per bellezza e fertilità» laire, 48 anni, divorziata con due figli, non rinuncia alla C sua sessualità. Sa che raggiunti i cinquanta scadrà: sui siti di incontri come Meetic una cinquantenne è materia avariata. Ma lei non demorde. Ha una passione per il giovane e sfuggente Jo; per spiarlo crea un profilo falso su Facebook e chiede l’amicizia al coinquilino di Jo, Christophe. Il suo avatar è una bellissima bruna di 24 anni. L’ignaro Christophe presto se ne innamora, e la vera Claire dimentica Jo e lo contraccambia. Ma come rivelarsi? La scrittrice francese Camille Laurens (classe ‘57), al diciassettesimo romanzo, crea un vertiginoso gioco di specchi per raccontare i legami pericolosi di una donna che non vuole rinunciare al desiderio. I social network, più che mai, rendono possibile la menzogna e la manipolazione. Ma Claire diventerà la vittima della sua stessa trappola. «Claire si ritrova ingabbiata tra il suo desiderio di un amore vero e la menzogna che lei stessa ha creato e dalla quale non sa come uscire. I social network, poiché permettono di barare, di creare false identità, privilegiano le relazioni fondate sull’immaginario. Ci si crea da soli un’immagine idealizzata, si cerca un Altro da sogno, ma è un gioco stupido, perché quando avviene l’incontro nella realtà il fantasma crolla. Ecco perché molte persone evitano gli incontri veri e rimangono nascoste dietro i loro schermi, totalmente sole». Il tema principale è il desiderio sessuale della donna matura: la società vorrebbe costringerla a rinun- STEFANO SAVI SCARPONI QUELLA CHE VI PARE Camille Laurens Traduzione di Alberto Bracci Testasecca e/o pp. 160 euro 16 L’INTERVISTA BRUNELLA SCHISA ciarvi. Perché gli uomini maturano e le donne invecchiano? «Malgrado tutti i successi del femminismo, il valore di una donna sembra ancora essere la giovinezza (dunque la fertilità) e la bellezza, quello di un uomo il potere e il lavoro... Che gli uomini possano fare un figlio a tutte le età dà loro una sorta di falsa superiorità. Così la donna continua ad essere considerata innanzitutto per la sua capacità di riproduzione, e quando la perde viene ingiustamente svalutata». La première dame Brigitte Macron vendicherà le ultrasessantenni? «Brigitte Macron è un modello che va contro i cliché sessisti. Non “vendica” le donne mature ma le rappresenta nelle loro energie e nelle loro libertà. Spero che apra la mentalità una volta e per sempre». «Lo scrittore è ossessionato dal suo vissuto» diceva Marguerite Duras. È per questo che lei ricorre spesso all’autofiction? «Il libro non è autofiction, perché lascia parlare diverse voci, ce n’è anche una maschile. Diciamo che i miei romanzi partono da un’esperienza vissuta, che sia un evento, una sensazione oppure un’osservazione». HERITAGE / AGF I HARRY POTTER I MAGHETTO IN VESTE SCOZZESE Vent’anni dopo la pubblicazione, Harry Potter e la pietra filosofale, il volume iniziale della saga del maghetto, esce in autunno tradotto per la prima volta in scozzese. È stata la stessa J. K. Rowling, che compose l’opera proprio a Edimburgo – dove sopravviveva a fatica grazie ai sussidi pubblici dopo il divorzio dal marito – a promuovere l’iniziativa, affidando il compito a Matthew Fitt, noto per aver reso in scozzese i romanzi di Roald Dahl e altri capolavori della narrativa per l’infanzia. In un’intervista a The Scotsman, la scrittrice ha detto di voler «favorire la diffusione dello scozzese tra i giovani». A pubblicare il libro sarà Itchy Coo, piccola casa editrice che ha già ottenuto buoni risultati commerciali specializzandosi in testi in scozzese: secondo recenti indagini la lingua è parlata da circa 100 mila persone (su oltre cinque milioni di abitanti della Scozia. Finora le avventure di Harry Potter sono state proposte in settantanove lingue, vendendo 450 milioni di copie. (roberto bertinetti) 88 . IL VENERDÌ . 14 LUGLIO 2017

libriartearchitetturafumettifotografia CULTURA SILVIO COIANTE LESSICO & NUVOLE STEFANO BARTEZZAGHI Una biblioteca tutta di giochi: è ora di trovarle una casa SCRIVETE A LESSICO & NUVOLE LA REPUBBLICA VIA NERVESA, 21 20139 MILANO OPPURE lessicoenuvole@yahoo.it GIOCHI QUOTIDIANI SU www.repubblica.it a scorsa settimana abbiamo conosciuto la Biblioteca L Enigmistica Italiana, fondata a Modena da Giuseppe Panini, famoso per essere uno dei fratelli che hanno fondato e diretto a lungo la casa editrice delle figurine. Accennavo anche al fatto che raccogliere una biblioteca enigmistica non è tanto facile: le pubblicazioni enigmistiche sono perlopiù riviste, in molti casi di modesta qualità, perché prodotte da appassionati senza particolari competenze editoriali. Contengono giochi, quindi sono considerate effimere e le biblioteche non le raccolgono per conservarle. Forse proprio queste caratteristiche (oltre alla passione per l’enigmistica) inuzzolivano Panini, che aveva l’animo del collezionista. Alla sua scomparsa, nel 1996, il gruppo degli enigmisti modenesi, suoi concittadini, si offrì di proseguire l’opera di Panini e ottenne dagli eredi di Panini la disponibilità non solo del fondo della biblioteca ma anche di locali in cui conservarlo e offrirlo alla consultazione degli studiosi. Ora sono passati vent’anni e la biblioteca ha bisogno di una nuova collocazione. Chi vuole può iscriversi all’Associazione Culturale “Biblioteca Enigmistica Italiana - G. Panini”, per sostenerne l’attività. Quanto sia meritoria lo si vede dal suo sito www.enignet.it, che (oltre a contenere le informazioni sull’associazione) è già di per sé un piccolo archivio di notizie storiche, pubblicazioni che si possono scaricare gratuitamente e quei software che vi consentiranno di rispondere al dubbio pressoché metafisico: ma adesso i cruciverba e gli anagrammi si fanno con il computer? Senza computer, ma in un inferno di striscioline compilate a mano, l’enigmista Francesco Comerci (detto Medameo) riempì da solo repertori di migliaia di crittografie pubblicate nei decenni, divise per tipo: dedizione impensabile ma in fondo non molto diversa da quella, considerata quasi normale, di filatelici o numismatici. I CONTEMPORANEA/1 I PISA, LA CHIESA GOTICA DIVENTA MINIMALISTA Da ragazzo lavorava come antropologo, per studiare le tribù degli indiani d’America tra Canada e Arizona; ma a trent’anni, intorno alla metà dei Sessanta, decise di dedicarsi alla scultura. Così l’artista americano Richard Nonas, nato a New York nel 1936, ha applicato le teorie dell’antropologia all’arte minimalista, e le sue opere sono state esposte in molti musei. Ora Nonas arriva in Italia in uno spazio davvero speciale: la chiesa di Santa Maria della Spina a Pisa, dove oggi, 14 luglio, si inaugura la sua mostra personale As light through fog… Architectural memory pierced by art (fino al 15 ottobre). All’interno della chiesa affacciata sull’Arno, Nonas ha posizionato 15 parallelepipedi di metallo, a formare una linea diagonale che taglia la navata, sottolineando l’assenza degli arredi sacri e interferendo con gli schemi tradizionali dell’architettura gotica. «La storia della chiesa è avvolta nella nebbia del tempo» spiega l’artista «e quest’opera indica una possibile traiettoria della memoria». (ludovico pratesi) I CONTEMPORANEA/2 I IL BORGO ABRUZZESE RINASCE CON L’ARTE Quindici artisti nati negli anni Ottanta sono stati invitati a rileggere in chiave contemporanea Pereto, in provincia dell’Aquila, già citato tra i borghi più belli d’Italia dal País. I loro lavori saranno esposti dal 15 al 30 luglio tra cantine, bar, negozi sfitti, l’antica canonica, vicoli e strade in occasione della prima edizione di Straperetana ( www.straperetana.org), progetto di arte contemporanea nato da un’idea di Paola Capata e Delfo Durante e curato da Saverio Verini. In mostra, dal venerdì alla domenica, dipinti, installazioni, fotografie e performance che interagiscono con gli spazi interni ed esterni del paesino avvinghiato a uno sperone di roccia della Marsica abruzzese. (giuseppe ortolano) 14 LUGLIO 2017 . IL VENERDÌ . 89

CULTURA<br />

IL DESIDERIO<br />

DI CLAIRE<br />

PRIGIONIERO<br />

DI FACEBOOK<br />

Camille Laurens racconta <strong>di</strong> una<br />

cinquantenne che conquista l’amore<br />

solo con una falsa identità. «Veniamo<br />

ancora giu<strong>di</strong>cate per bellezza e fertilità»<br />

laire, 48 anni, <strong>di</strong>vorziata con<br />

due figli, non rinuncia alla<br />

C sua sessualità. Sa che raggiunti<br />

i cinquanta scadrà: sui<br />

siti <strong>di</strong> incontri come Meetic una cinquantenne<br />

è materia avariata. Ma lei non demorde.<br />

Ha una passione per il giovane e<br />

sfuggente Jo; per spiarlo crea un profilo<br />

falso su Facebook e chiede l’amicizia al<br />

coinquilino <strong>di</strong> Jo, Christophe. <strong>Il</strong> suo avatar<br />

è una bellissima bruna <strong>di</strong> 24 anni.<br />

L’ignaro Christophe presto se ne innamora,<br />

e la vera Claire <strong>di</strong>mentica Jo e lo contraccambia.<br />

Ma come rivelarsi? La scrittrice<br />

francese Camille Laurens (classe<br />

‘57), al <strong>di</strong>ciassettesimo romanzo, crea un<br />

vertiginoso gioco <strong>di</strong> specchi per raccontare<br />

i legami pericolosi <strong>di</strong> una donna che<br />

non vuole rinunciare al desiderio.<br />

I social network, più che mai,<br />

rendono possibile la menzogna<br />

e la manipolazione. Ma<br />

Claire <strong>di</strong>venterà la vittima<br />

della sua stessa trappola.<br />

«Claire si ritrova ingabbiata<br />

tra il suo desiderio <strong>di</strong> un amore<br />

vero e la menzogna che lei stessa<br />

ha creato e dalla quale non sa<br />

come uscire. I social network,<br />

poiché permettono <strong>di</strong> barare, <strong>di</strong><br />

creare false identità, privilegiano<br />

le relazioni fondate sull’immaginario.<br />

Ci si crea da soli<br />

un’immagine idealizzata, si cerca<br />

un Altro da sogno, ma è un<br />

gioco stupido, perché quando avviene<br />

l’incontro nella realtà il fantasma crolla.<br />

Ecco perché molte persone evitano gli incontri<br />

veri e rimangono nascoste <strong>di</strong>etro i<br />

loro schermi, totalmente sole».<br />

<strong>Il</strong> tema principale è il desiderio<br />

sessuale della donna matura: la società<br />

vorrebbe costringerla a rinun-<br />

STEFANO SAVI SCARPONI<br />

QUELLA<br />

CHE VI PARE<br />

Camille Laurens<br />

Traduzione <strong>di</strong><br />

Alberto Bracci<br />

Testasecca<br />

e/o<br />

pp. 160<br />

euro 16<br />

L’INTERVISTA<br />

BRUNELLA SCHISA<br />

ciarvi. Perché gli uomini maturano e<br />

le donne invecchiano?<br />

«Malgrado tutti i successi del femminismo,<br />

il valore <strong>di</strong> una donna sembra ancora<br />

essere la giovinezza (dunque la fertilità) e<br />

la bellezza, quello <strong>di</strong> un uomo il potere e il<br />

lavoro... Che gli uomini possano fare un<br />

figlio a tutte le età dà loro una sorta <strong>di</strong><br />

falsa superiorità. Così la donna continua<br />

ad essere considerata innanzitutto per la<br />

sua capacità <strong>di</strong> riproduzione, e<br />

quando la perde viene ingiustamente<br />

svalutata».<br />

La première dame Brigitte<br />

Macron ven<strong>di</strong>cherà le ultrasessantenni?<br />

«Brigitte Macron è un modello<br />

che va contro i cliché sessisti.<br />

Non “ven<strong>di</strong>ca” le donne mature<br />

ma le rappresenta nelle loro<br />

energie e nelle loro libertà. Spero<br />

che apra la mentalità una<br />

volta e per sempre».<br />

«Lo scrittore è ossessionato<br />

dal suo vissuto» <strong>di</strong>ceva<br />

Marguerite Duras. È per<br />

questo che lei ricorre spesso all’autofiction?<br />

«<strong>Il</strong> libro non è autofiction, perché lascia<br />

parlare <strong>di</strong>verse voci, ce n’è anche una<br />

maschile. Diciamo che i miei romanzi<br />

partono da un’esperienza vissuta, che<br />

sia un evento, una sensazione oppure<br />

un’osservazione».<br />

HERITAGE / AGF<br />

I HARRY POTTER I<br />

MAGHETTO<br />

IN VESTE<br />

SCOZZESE<br />

Vent’anni dopo la pubblicazione,<br />

Harry Potter e la pietra<br />

filosofale, il volume iniziale<br />

della saga del maghetto, esce<br />

in autunno tradotto per la<br />

prima volta in scozzese. È<br />

stata la stessa J. K. Rowling,<br />

che compose l’opera proprio<br />

a E<strong>di</strong>mburgo – dove sopravviveva<br />

a fatica grazie ai sussi<strong>di</strong><br />

pubblici dopo il <strong>di</strong>vorzio dal<br />

marito – a promuovere l’iniziativa,<br />

affidando il compito a<br />

Matthew Fitt, noto per aver<br />

reso in scozzese i romanzi <strong>di</strong><br />

Roald Dahl e altri capolavori<br />

della narrativa per l’infanzia.<br />

In un’intervista a The<br />

Scotsman, la scrittrice ha<br />

detto <strong>di</strong> voler «favorire la <strong>di</strong>ffusione<br />

dello scozzese tra i<br />

giovani». A pubblicare il libro<br />

sarà Itchy Coo, piccola<br />

casa e<strong>di</strong>trice che ha già ottenuto<br />

buoni risultati commerciali<br />

specializzandosi in<br />

testi in scozzese: secondo<br />

recenti indagini la lingua è<br />

parlata da circa 100 mila<br />

persone (su oltre cinque milioni<br />

<strong>di</strong> abitanti della Scozia.<br />

Finora le avventure <strong>di</strong> Harry<br />

Potter sono state proposte in<br />

settantanove lingue, vendendo<br />

450 milioni <strong>di</strong> copie.<br />

(roberto bertinetti)<br />

88 . IL VENERDÌ . 14 LUGLIO <strong>2017</strong>

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