Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
libriartearchitetturafumettifotografia CULTURA<br />
OLYCOM<br />
LIBRI DI IERI<br />
PAOLO MAURI<br />
Quando Salgari<br />
faceva la bohème<br />
a Grissinopoli<br />
er tutti La Bohème è una celebre<br />
P opera <strong>di</strong> Puccini: non tutti però<br />
ricordano che il libretto si deve a<br />
Giacosa e <strong>Il</strong>lica, che a loro volta si<br />
ispirarono a un romanzo del 1851 <strong>di</strong> Henri<br />
Murger, Scene della vita <strong>di</strong> bohème. Agli<br />
inizi del Novecento Emilio Salgari (che<br />
cita Murger) pubblica da Bemporad un<br />
racconto autobiografico (il suo primo e<br />
unico) intitolato La bohème italiana, in cui<br />
mette in scena un gruppo <strong>di</strong> artisti<br />
assolutamente squattrinati ma intenzionati<br />
a far baldoria a costo <strong>di</strong> impegnare i<br />
pochi abiti che hanno addosso. Siamo a<br />
Grissinopoli, cioè a Torino, dove Salgari è<br />
approdato lasciando la<br />
natia Verona e dove ha<br />
passato un’esistenza<br />
grama scrivendo<br />
montagne <strong>di</strong> libri senza<br />
mai liberarsi dai<br />
problemi economici.<br />
Emilio Salgari,<br />
il più celebre<br />
autore italiano<br />
<strong>di</strong> romanzi<br />
d’avventura,<br />
morì suicida<br />
a Torino nel 1911,<br />
a 49 anni<br />
La bohème italiana,<br />
oggi riproposta da<br />
Elliot, è un documento<br />
interessante più per la<br />
biografia dell’autore<br />
che per la letteratura.<br />
Gli artisti scapigliati<br />
inseguono i loro sogni<br />
con quel poco <strong>di</strong> ebbrezza che riesce a<br />
dar loro il vino o qualche casalingo<br />
liquore. Da Torino il gruppo, una sorta <strong>di</strong><br />
comune, si sposta in campagna, in una<br />
casa detta Topaia, dove occorre molta<br />
fantasia per imban<strong>di</strong>re un pranzo senza<br />
un quattrino. L’umorismo è lieve<br />
e quando il freddo incombe si brucia<br />
tutto, anche le se<strong>di</strong>e. Due anni dopo<br />
l’uscita <strong>di</strong> questo racconto giocoso,<br />
l’autore <strong>di</strong> Sandokan, oppresso<br />
dai debiti, si suicidava, mentre<br />
l’o<strong>di</strong>ata Grissinopoli festeggiava i<br />
cinquant’anni dell’Unità d’Italia.<br />
I A SANGUE FREDDO I<br />
INDAGINE SU DUE ASSASSINI<br />
AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO<br />
Antesignano <strong>di</strong> un genere che troverà in A sangue freddo <strong>di</strong> Truman<br />
Capote la sua consacrazione, Compulsion <strong>di</strong> Meyer Levin ricostruisce,<br />
con nomi fittizi, il celeberrimo caso Leopold e Loeb, che tanto<br />
scandalo e sconcerto creò nell’America degli anni Venti, destando<br />
grande attenzione dei me<strong>di</strong>a e coinvolgendo come mai prima l’opinione<br />
pubblica, tanto da essere definito allora il delitto del secolo.<br />
Artie Strauss e Judah Steiner Jr., ricchi <strong>di</strong>ciottenni del South<br />
Side <strong>di</strong> Chicago, studenti <strong>di</strong> legge eccezionalmente brillanti, nel<br />
1924 uccidono senza movente apparente un quattor<strong>di</strong>cenne della<br />
loro stessa comunità. <strong>Il</strong> reporter Sid Silver<br />
(alter ego dell’autore), all’epoca anch’egli<br />
studente e giornalista incaricato <strong>di</strong> seguire<br />
il caso, ripercorre a trent’anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza i<br />
giorni in cui si consumò l’omici<strong>di</strong>o e quelli<br />
del processo, che clamorosamente portò i<br />
due assassini alla condanna del carcere a<br />
vita, sottraendoli alla pena capitale.<br />
Amato da James Ellroy, che lo annovera<br />
tra i suoi romanzi preferiti («un affresco<br />
magistrale della Chicago anni Venti, [...] una<br />
gran<strong>di</strong>osa epopea psicologica»), a quasi 50<br />
anni dalla sua unica pubblicazione italiana<br />
(Mursia 1959, col titolo Gli ossessi) questo<br />
imper<strong>di</strong>bile e seminale esempio <strong>di</strong> non fiction<br />
novel conserva, grazie anche alla necessaria<br />
nuova traduzione <strong>di</strong> Gianni Pannofino,<br />
l’attualità tipica delle gran<strong>di</strong> storie. <strong>Il</strong><br />
COMPULSION<br />
Meyer Levin<br />
Traduzione <strong>di</strong><br />
Gianni Pannofino<br />
Adelphi<br />
pp. 580<br />
euro 28<br />
maniacale lavoro <strong>di</strong> ricostruzione <strong>di</strong> Levin – mutatosi in uno scarno<br />
realismo che con lo stesso Ellroy abbiamo imparato a definire hard<br />
boiled, e riversato sui pensieri, le opinioni e le azioni <strong>di</strong> tutti i personaggi<br />
della vicenda, dai protagonisti ai loro familiari, ai reporter,<br />
agli avvocati, agli psicoanalisti – ne fa un romanzo d’introspezione<br />
psicologica, ma anche un racconto sociale, su temi che continuano<br />
ad alimentare il <strong>di</strong>battito culturale e civile: la pena <strong>di</strong> morte, l’identità<br />
sessuale, la violenza fine a se stessa, l’insondabilità del comportamento<br />
umano.<br />
(marco <strong>di</strong> marco)<br />
ABORISMI<br />
ACHILLE<br />
BONITO OLIVA<br />
La critica<br />
parla<br />
alle spalle<br />
dell’arte<br />
14 LUGLIO <strong>2017</strong> . IL VENERDÌ . 85