Il Venerdi di Repubblica Luglio 2017

IL SOGNO DI ZORO
DIEGO BIANCHI
SE IL FILANTROPO BILL GATES
DIVENTA NEMICO DELLA GENEROSITÀ
«L’
Europa deve rendere
più difficile
per gli africani
raggiungere
il continente attraverso le attuali
rotte di passaggio». E ancora.
«Mostrarsi generosi induce più
persone a lasciare l’Africa».
In un’intervista rilasciata
a un giornale tedesco, Bill Gates,
fondatore di Microsoft, entra
nel dibattito nella maniera più
fragorosa possibile per chi,
come lui, con la sua Fondazione
ha destinato, nel 2015, il doppio
di quanto stanziato dall’Unione
Europea per la cooperazione
e lo sviluppo in Africa. Quando
un “uomo del fare” di tal peso
inverte la rotta in maniera così
brusca, si nota. Accade così
che lo scalpo del milionario
filantropo pentito venga brandito
come clava da trumpiani,
brexitiani e destre varie, mai così
sospinte in poppa dal vento
dell’intolleranza verso chi vede
in questo mondo qui, quello
ambito e “generoso”, una
speranza di futuro. «Adesso
anche Bill Gates dice che bisogna
chiudere le frontiere
agli immigrati africani. Ora
che diranno i benpensanti di sx?”
(dove “sx” sta per “sinistra”)»,
scrive Augusto Minzolini
su Twitter. «Razzista, fascista,
populista e leghista anche Bill
Gates???» chiede Salvini forte di
tre punti interrogativi. Insomma,
se addirittura Bill Gates ha
cambiato idea, inutile continuare
a discutere. E se l’Austria
minaccia di mandare l’esercito
al confine, e Francia e Spagna
non ne vogliono sapere di aprire
i porti, sentirsi nel giusto mentre
migliaia di persone vengono
torturate, sfruttate, detenute,
depredate e violentate prima
di essere abbandonate al proprio
destino per deserto o per mare,
diventa ovvio. Rifiutare
la massa di disperati che si gioca
la vita per venire a vivere
nella terra di Salvini e Minzolini
genera consenso. Che scappino
da guerra o fame, per l’opinione
pubblica sembra cambiare poco.
E quindi si intosti la mascella, si
chiudano i porti, si alzino i muri,
si blocchino le Ong, si rimandino
indietro le migliaia di
“clandestini” non aventi diritto,
si faccia pesare ai rifugiati l’aver
avuto diritto, si lustrino i trofei
degli ex “buonisti” divenuti
“cattivisti”. In sintesi, per dirla
alla Bill Gates, la si smetta di
mostrarsi generosi, che poi quelli
vengono qui. E però, per risolvere
definitivamente il problema,
ce ne sarebbe ancora un altro da
superare, oggettivo. Qualora si
smettesse di mostrarsi generosi
(ammesso e non concesso che
veramente l’Europa abbia dato
quest’impressione), qualora si
cominciasse a mostrarsi stronzi,
molto stronzi, ecco, anche in
questo caso, chi scappa da guerre
e fame verrebbe lo stesso. Perché,
incredibile ma vero, sta scappando
da gente molto ma molto più
stronza di quanto stiamo
diventando. Almeno per ora.
APRIMI
CIELO
ALESSANDRO BERGONZONI
ABBASSO I PESSIMISTI
VIVA GLI ATTIMISTI
Che sappiamo noi di cosa prova chi
vede? Noi che viviamo in un bagno di
folli? Che sappiamo tutto sullo scioglimento
dei ghiacci tra i poli ma non
quello tra noi che sentiamo il calore sol
d’estate? Il genio vuole rientrar nella
lampada, il neonato nella pancia, mentre
i grandi domatori di organi tengono
a bada i cervelli e il resto del corpo con
la paura; mentre si fanno monumenti al
missile ignoto e c’è chi corre e vince
anche senza gambe, chi mangia o guida
senza braccia e chi vive senza tenerezza
alcuna. Cosa vogliam sapere
del rapace che giustizia al volo con gli
artigli lama, dell’usignolo col becchino
che canta e seppellisce ogni giorno
che un dio manda in terra (e che raramente
riesce a rialzarsi, da terra). Vogliamo
saper di più del nostro tema
natale ma non riusciamo a fare il dettato
sul nostro esser immortale. Siamo
bambine, grandi, piccole che si mettono
l’orsetto sulle labbra, l’anello al naso,
si fanno il buco nell’orecchio senza
mai usare il buco che serve per udire
almeno un attimo. W gli attimisti abbasso
i pessimisti!
14 LUGLIO 2017 . IL VENERDÌ . 7