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SCIENZE<br />
ANIMALI<br />
METAMORFOSI<br />
DEL GABBIANO<br />
JONATHAN<br />
LIVINGSTON<br />
<strong>di</strong> Giuliano Aluffi<br />
L’uccello che nel celebre libro <strong>di</strong> Bach<br />
era un simbolo <strong>di</strong> purezza e libertà<br />
si è “evoluto” in un bullo rumoroso<br />
che la fa da padrone nelle città.<br />
Riusciremo a rispe<strong>di</strong>rlo sul mare?<br />
vesi, zoologo e responsabile del servizio <strong>di</strong><br />
consulenza faunistica dell’istituto per la<br />
protezione e la ricerca ambientale Ispra.<br />
«Per l’uomo, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> qualche volo che ci<br />
passa troppo vicino, è più un fasti<strong>di</strong>o che<br />
un vero pericolo, anche se qualche beccata<br />
può far male: io stesso ne ho ricevuta una.<br />
Soprattutto nel periodo tra marzo e maggio,<br />
quando i gabbiani depongono le uova,<br />
per proteggerle possono attaccare le persone<br />
che passano inavvertitamente vicino<br />
ai ni<strong>di</strong>. Dico “inavvertitamente” perché i<br />
gabbiani ni<strong>di</strong>ficano<br />
sui tetti e in zone poco<br />
accessibili, e quin<strong>di</strong><br />
è facile che non ci<br />
si renda conto <strong>di</strong> trovarsi<br />
in una zona<br />
sensibile. D’altra<br />
parte, se si pensa che<br />
i gabbiani romani sono<br />
oltre <strong>di</strong>ecimila, si<br />
capisce che <strong>di</strong> zone dove l’uomo è avvertito<br />
come un intruso ce ne sono parecchie».<br />
E poi c’è un problema più generale, <strong>di</strong><br />
tipo sanitario: «Sempre più spesso i gabbiani<br />
predano piccioni e ratti, che possono<br />
portare sui tetti per mangiarli in<strong>di</strong>sturbati.<br />
Lasciando carcasse in decomposizione<br />
in posti poco raggiungibili». E<br />
questa, tra l’altro, è una novità evoluzionistica.<br />
«Osservata per la prima volta a<br />
Venezia una decina <strong>di</strong> anni fa, ormai capita<br />
in tutte le città: il gabbiano ha imparato<br />
a cacciare il piccione. E più recentel<br />
gabbiano Jonathan Livingston,<br />
protagonista del libro <strong>di</strong><br />
I Richard Bach, successo del<br />
1970, cercava la perfezione nel<br />
volo e l’in<strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio ed è rimasto<br />
nell’immaginario <strong>di</strong> più generazioni<br />
come simbolo <strong>di</strong> purezza e ascesi. Qualità<br />
che c’erano anche nel Gabbiano <strong>di</strong><br />
Cechov, dove l’innocente libertà veniva<br />
contrapposta al crudele arbitrio umano.<br />
Oggi il gabbiano, per chi vive in città, è<br />
soprattutto un bullo alato, ladro <strong>di</strong> gelati<br />
e focaccine e serial killer <strong>di</strong> piccioni. Dive<br />
bomb (tuffo a bomba) è l’evocativo termine<br />
che gli inglesi usano per descrivere le aggressive<br />
picchiate con cui cerca <strong>di</strong> scacciare<br />
l’intruso umano dal suo territorio. «L’invasione<br />
del gabbiano reale in città, iniziata<br />
negli anni Settanta e Ottanta, oggi appare<br />
inarrestabile, a Roma come a Milano<br />
e a Venezia. Oltretutto i gabbiani mostrano<br />
comportamenti nuovi» spiega Piero Geno-<br />
GERALD HAENEL/LAIF / CONTRASTO<br />
TANIA/A3/CONTRASTO<br />
mente ha iniziato a predare anche i parrocchetti,<br />
i pappagalli che, liberati dai<br />
loro proprietari, hanno invaso Roma e<br />
altre città» spiega Genovesi. «In realtà sia<br />
il piccione che il parrocchetto sono ottimi<br />
volatori: per il gabbiano perciò è <strong>di</strong>fficile<br />
predarli in volo. Ma ora ha imparato a<br />
farlo a terra: se riesce ad arrivare da <strong>di</strong>etro<br />
non visto, con una beccata li uccide e<br />
58 . IL VENERDÌ . 14 LUGLIO <strong>2017</strong>