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THE MONEY<br />
LORETTA NAPOLEONI<br />
Quella mappa<br />
dei sogni<br />
<strong>di</strong>ventata realtà<br />
a prima mappa <strong>di</strong> Disneyland,<br />
L <strong>di</strong>segnata da Walt Disney<br />
nel 1953, è stata venduta<br />
a Los Angeles per la bellezza <strong>di</strong> 700 mila<br />
dollari. Oltre ad essere la mappa più<br />
costosa del celebre parco dei <strong>di</strong>vertimenti<br />
mai venduta ad un’asta, ha anche un<br />
destino insolito. A quanto si racconta Walt<br />
Disney l’ha <strong>di</strong>segnata in fretta e furia<br />
durante un fine settimana, nel lontano<br />
1953, con l’ausilio del suo amico Herb<br />
Ryman, perché si era improvvisamente<br />
concretizzata la possibilità <strong>di</strong> ottenere<br />
i finanziamenti per la costruzione<br />
<strong>di</strong> Disneyland. Larga tre metri,<br />
è <strong>di</strong>segnata su una pergamena<br />
gialla dove Disney ha tracciato<br />
le terre dei sogni dei bambini, proprio<br />
come se fosse una mappa del tesoro.<br />
<strong>Il</strong> fratello <strong>di</strong> Walt, Roy, la usò per spiegare<br />
il progetto agli investitori dell’American<br />
Broadcasting Corporation, una mossa<br />
giusta dal momento che ottenne tutti<br />
i finanziamenti chiesti. La mappa<br />
non corrisponde esattamente a come<br />
il progetto fu realizzato. Raffigura infatti<br />
aree che non si sono mai materializzate,<br />
come la Lilliputian Land, la terra <strong>di</strong> Lilliput,<br />
mentre altre, come il castello fiabesco,<br />
sono posizionate <strong>di</strong>versamente. Furono gli<br />
investitori a suggerire i cambiamenti per<br />
assicurare il successo dell’investimento. E<br />
non hanno sbagliato: da quando ha aperto,<br />
Disneyland ha ospitato 650 milioni <strong>di</strong><br />
visitatori e nel 2015 è stato il terzo parco<br />
dei <strong>di</strong>vertimenti più gettonato al mondo.<br />
Circa 40 anni fa, la mappa fu venduta ad<br />
un collezionista da un ex impiegato della<br />
Disney, Grenade Currant, l’uomo che fece<br />
da guida agli ospiti d’onore il giorno<br />
dell’inaugurazione <strong>di</strong> Disneyland. A quanto<br />
pare l’aveva trovata in un angolo dell’ufficio<br />
<strong>di</strong> Walt Disney nel 1955, e il creatore <strong>di</strong><br />
Topolino gliel’aveva regalata come ricordo.<br />
I MIRACOLO FINNICO I<br />
NONNI E GIOVANI CLOCHARD<br />
QUASI AMICI A HELSINKI<br />
In Finlan<strong>di</strong>a l’unione tra i più bisognosi fa la forza. Sta avendo<br />
successo un progetto che permette <strong>di</strong> affrontare due problemi:<br />
l’elevato numero <strong>di</strong> giovani senzatetto da un lato, e gli anziani soli<br />
dall’altro. Nella più grande casa <strong>di</strong> riposo pubblica <strong>di</strong> Helsinki i<br />
teenager costretti a dormire al freddo e al gelo nella capitale trovano<br />
infatti una sistemazione per un affitto molto ridotto e in cambio<br />
offrono parte del loro tempo, cinque ore alla settimana, e soprattutto<br />
della loro compagnia, agli ospiti della struttura. In questo<br />
modo la Rudolf Seniors Home – così si chiama l’ospizio – è in pratica<br />
rinata, ed è <strong>di</strong>ventata un luogo <strong>di</strong> aggregazione e incontro fra<br />
<strong>di</strong>verse generazioni.<br />
Dell’iniziativa ha parlato anche il<br />
britannico Guar<strong>di</strong>an, che ha intervistato<br />
alcuni dei protagonisti <strong>di</strong><br />
questo progetto voluto fortemente<br />
dalle autorità locali. «È bello vivere<br />
qui. Sono <strong>di</strong>ventata molto più socievole<br />
e mi piace ascoltare le storie<br />
delle persone anziane. Non solo,<br />
ho imparato ad apprezzare la mia<br />
salute e la mia giovinezza» ha detto la 18enne Serafina Eljaala.<br />
Serafina aveva deciso <strong>di</strong> scappare giovanissima dalla sua famiglia<br />
ed era condannata a non trovare un alloggio a causa degli affitti<br />
troppo alti <strong>di</strong> Helsinki, ma è riuscita a trasferirsi alla Rudolf.<br />
Molti altri come lei, fra i 18 e i 25 anni, necessitano <strong>di</strong> aiuto, come<br />
ha spiegato Miki Mielonen, a capo del progetto: «Secondo i dati<br />
ufficiali, sono 700 i senzatetto al <strong>di</strong> sotto dei 25 anni nella città,<br />
ma la realtà è che ce ne sono almeno il triplo». <strong>Il</strong> fenomeno è destinato<br />
a crescere perché sono circa 8 mila le persone che si trasferiscono<br />
nella capitale ogni anno, e i giovani meno abbienti rischiano<br />
<strong>di</strong> non riuscire a trovare una sistemazione, finendo nel<br />
peggiore dei casi per strada. Intanto l’iniziativa si è <strong>di</strong>ffusa in<br />
altre quattro città della Finlan<strong>di</strong>a.<br />
(alessandro carlini)<br />
SE NE PARLA<br />
IN GIRO<br />
NICOLA PERILLI<br />
Sudafrica?<br />
Ma no,<br />
chiamiamolo<br />
Azania<br />
«<strong>Il</strong> nome Sudafrica<br />
rappresenta solo una<br />
descrizione geografica <strong>di</strong><br />
dove siamo». <strong>Il</strong> ministro della<br />
cultura sudafricano Nathi<br />
Mthethwa (nella foto) ha fatto<br />
scalpore sostenendo che<br />
bisognerebbe cambiare il<br />
nome del Paese. Quello attuale si deve ai colonizzatori<br />
britannici, che unificarono quattro colonie precedenti<br />
sotto il nome <strong>di</strong> Unione del Sudafrica. E invece il<br />
ministro propone Azania, parola <strong>di</strong> origine greca usata<br />
dai primi esploratori per descrivere l’area attorno<br />
all’Africa tropicale sudorientale. Secondo i critici, però,<br />
cambiare sarebbe inutilmente costoso e complesso.<br />
14 LUGLIO <strong>2017</strong> . IL VENERDÌ . 25