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Il Venerdi di Repubblica Luglio 2017

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ESTERI<br />

LA VENDETTA<br />

PER LA BREXIT?<br />

SI CONSUMA<br />

NELL’OCEANO<br />

<strong>di</strong> Simone Porrovecchio<br />

Nella contesa con le Mauritius per le<br />

Isole Chagos, all’Onu i principali Paesi<br />

della Ue hanno voltato le spalle al Regno<br />

Unito. Non era mai successo prima<br />

l primo schiaffo post Brexit<br />

la Gran Bretagna lo ha ricevuto<br />

dall’Europa per un pu-<br />

I<br />

gno <strong>di</strong> isole. Si tratta delle<br />

Chagos, arcipelago nell’Oceano In<strong>di</strong>ano<br />

a sud delle Mal<strong>di</strong>ve che, insieme ad altre<br />

isole più piccole, costituiscono dal 1965<br />

Territorio britannico dell’Oceano In<strong>di</strong>ano.<br />

<strong>Il</strong> 22 giugno, all’Assemblea generale<br />

dell’Onu, 94 Paesi hanno votato per rimandare<br />

la questione alla Corte internazionale<br />

dell’Aia, che esprimerà un parere<br />

non vincolante sulla sovranità territoriale<br />

delle isole Chagos.<br />

Solo in 15 hanno votato contro la risoluzione<br />

voluta dalle Mauritius, Stati Uniti<br />

in testa, mentre 65 si sono<br />

astenuti, tra questi la Cina e<br />

un’Europa quasi unita. È la<br />

prima volta <strong>di</strong> un voto<br />

dell’Europa contro Londra<br />

in sede internazionale. I <strong>di</strong>plomatici<br />

più attivi sul fronte<br />

dell’astensione sono stati<br />

quelli <strong>di</strong> Germania, Francia,<br />

Olanda, Spagna e Italia.<br />

Gli unici europei ad appoggiare<br />

la Gran Bretagna<br />

sono stati invece Bulgaria,<br />

Croazia, Ungheria e Lituania.<br />

Per Londra la questione<br />

Mar<br />

Arabico<br />

Oceano<br />

In<strong>di</strong>ano<br />

è chiarita in una postilla dell’accordo<br />

sull’in<strong>di</strong>pendenza firmato con le Mauritius,<br />

cui le Chagos appartenevano prima<br />

che nel 1965 le acquistasse Londra, in cui<br />

è fissato che le Chagos possono intavolare<br />

trattative <strong>di</strong> carattere amministrativo<br />

o territoriale esclusivamente con il governo<br />

britannico. È così che i <strong>di</strong>plomatici <strong>di</strong><br />

GETTY IMAGES<br />

SOPRA, DALL’ALTO:<br />

CITTADINI DELLE ISOLE<br />

CHAGOS PROTESTANO<br />

A LONDRA CONTRO<br />

IL REGNO UNITO<br />

E L’ARCIPELAGO VISTO<br />

DAL CIELO E IN UNA MAPPA<br />

Sua Maestà tolsero allora al suo protettorato<br />

la possibilità <strong>di</strong> reclamare l’intervento<br />

della Corte internazionale <strong>di</strong> giustizia.<br />

Prassi che il Regno Unito ha utilizzato<br />

con tutti i suoi Territori d’oltremare.<br />

«La risoluzione è uno scacco matto che<br />

mina la cre<strong>di</strong>bilità e l’influenza della<br />

Gran Bretagna nelle relazioni internazionali»<br />

spiega Richard Gowan, docente alla<br />

Columbia University e consulente dei<br />

premier britannici per le questioni che<br />

riguardano i rapporti con l’Onu. «Questo<br />

voto è sintomo <strong>di</strong> un isolamento profondo<br />

e nuovo. La Brexit è vista dalle ex colonie<br />

come un’opportunità per colpire il Regno<br />

Unito e liberarsi delle ultime concessioni<br />

e riven<strong>di</strong>cazioni dell’ex impero».<br />

Di mezzo c’è anche un’importante<br />

base militare americana sull’isola più<br />

grande delle Chagos, la Diego Garcia, su<br />

cui Washington dal 1966 ha <strong>di</strong> fatto la<br />

sovranità. «È evidente che la questione<br />

delle Chagos è estremamente complessa,<br />

e a complicarla c’è anche il profondo<br />

risentimento degli isolani per il modo in<br />

cui il Regno Unito ha trattato la popolazione<br />

tra il 1968 e il 1971, quando migliaia<br />

<strong>di</strong> abitanti furono<br />

deportati alle Mauritius<br />

per far posto alla base militare<br />

americana. Ma il fatto<br />

veramente nuovo è il voto<br />

dell’Europa. In questioni<br />

territoriali relative ad ex<br />

colonie l’Ue ha sempre fatto<br />

blocco con i suoi Stati».<br />

La base americana, peraltro,<br />

è più attiva che mai,<br />

strategicamente decisiva<br />

dopo l’11 settembre, da<br />

quando viene usata per<br />

azioni in Africa orientale e<br />

Pakistan-Afghanistan. Un<br />

tribunale dell’Onu era già<br />

intervenuto sulle Chagos nel 2015, giu<strong>di</strong>cando<br />

illegale la decisione della Gran<br />

Bretagna del 2010 <strong>di</strong> istituire una riserva<br />

marina che <strong>di</strong> fatto ha esteso i suoi confini<br />

territoriali marittimi sul Banco delle<br />

Chagos, con i suoi 12.642 chilometri quadrati<br />

il più grande gruppo <strong>di</strong> atolli al<br />

mondo.<br />

INDIA<br />

Isole Chagos<br />

24 . IL VENERDÌ . 14 LUGLIO <strong>2017</strong>

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