Il Venerdi di Repubblica Luglio 2017

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CARE PICCOLE ZAPATISTE,
C’ERA UNA VOLTA
UN SUBCOMANDANTE...
trarsi sulla sua vera passione:
quella di scrivere.
Già, perché dalla nebulosa
della sua nuova esistenza è
uscito di recente proprio per
un libro, una raccolta di racconti
per bambini che si intitola
Habrá una vez, relatos sobre
Niña Defensa Zapatista, che
da maggio sta facendo il giro del Messico:
storia illustrata di una piccola
zapatista che ha la fortuna di crescere
in un mondo in cui le donne non
sono violentate, picchiate o uccise,
sfruttate sessualmente o
emarginate. «Se mi chiedessero
di definire l’obiettivo dello zapatismo,
direi: costruire un mondo
in cui le donne crescano senza
paura» aveva scritto già un anno
fa Galeano-Marcos, che alle predi
Gabriella Saba
Che fine ha fatto il leader messicano?
Marcos, che si fa chiamare Galeano,
ha scritto un libro illustrato per bambine
rivoluzionarie. E la leggenda continua
on si può dire non abbia tenuto
fede alla consegna che lui
N stesso si era dato quando, nel
maggio del 2014, aveva annunciato
la propria morte politica e la
scomparsa dalle scene, tanto che aveva
deciso perfino di cambiare nome. «Mi
chiamo Galeano. Subcomandante Insurgente
Galeano» aveva dichiarato nel lungo
discorso in cui lasciava la dirigenza dell’Esercito
zapatista di liberazione nazionale
cedendo l’incarico di portavoce al vice di
sempre, il fedelissimo Moisés. Galeano era
un combattente zapatista che avevano
ammazzato pochi giorni prima, Marcos ne
aveva adottato il nome per onorarne la
memoria ma anche per separarsi da quel
suo nick ingombrante che lo aveva accom-
pagnato durante la lunga e clamorosa
militanza. Da allora ben poco si è saputo
di lui, tanto defilata è la sua vita. Di tanto
in tanto appare in qualche conferenza
zapatista, ma dicono che il suo ruolo politico
sia ormai irrilevante. E che il silenzio
mediatico lo aiuti a concen-
SOTTO,
IL SUBCOMANDANTE
MARCOS. IN ALTO,
BAMBINE DELLA
COMUNITÀ ZAPATISTA
NEL CHIAPAS,
IN MESSICO, E DUE
IMMAGINI DEL LIBRO
HABRÁ UNA VEZ,
SCRITTO DA MARCOS
sentazioni del libro non si è però fatto vivo,
lasciando la palla ad antropologi e studiosi.
A dispetto del contenuto didattico, il
testo è piacevole e delicato, in sintonia con
il carattere dell’autore: pacato e duttile
anche nei momenti più convulsi, e così
ironico da sfoggiare senza cadere
nel ridicolo quel passamontagna
a cui non rinuncia,
benché le autorità federali abbiano
dichiarato che i reati per
cui era ricercato sono caduti in
prescrizione, lasciandolo libero
di mostrarsi. Prima si batteva
per una comunità zapatista
in cui leggi interne e condivise
regolassero educazione e salute.
Realizzato in gran parte quell’obiettivo,
ora riflette su un mondo più
equo e ha annunciato la candidatura
del medico di
etnia nahua María de
Jesús Patricio alle presidenziali
del 2018. Ha una
voce ancora giovane nonostante
i 60 anni. Si era anche
parlato di un matrimonio, tempo
fa, ma sono voci.
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14 LUGLIO 2017 . IL VENERDÌ . 23