13.09.2017 Views

Il Venerdi di Repubblica Luglio 2017

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

COPERTINA<br />

PANINO GIUSTO<br />

«Quella vecchia scuola, no. Solo la nostra».<br />

Per lui, giura, l’impresa è solo una<br />

prosecuzione della lotta ambientale con<br />

altri mezzi: «Nel 2050 saremo circa 10<br />

miliar<strong>di</strong>: pensate se volessimo mangiare<br />

tutti carne!». Appunto, impossibile. Snocciola<br />

i numeri del loro incolmabile vantaggio<br />

verde rispetto agli allevamenti<br />

tra<strong>di</strong>zionali: «Impieghiamo il 95 per cento<br />

<strong>di</strong> terra e il 75 per cento <strong>di</strong> acqua in<br />

meno per produrre la nostra carne, riducendo<br />

i gas serra dell’87 per cento». Ha<br />

ben presente, però, che questa superiorità<br />

virtuosa potrà scaldare il professionista<br />

liberal newyorchese e gli hipster della<br />

vicina San Francisco, ma non farà venire<br />

l’acquolina in bocca all’operaio<br />

dell’Ohio che ha votato Trump: «<strong>Il</strong> primo<br />

elemento decisivo per cambiare le abitu<strong>di</strong>ni<br />

sarà quanto è buono, il secondo<br />

quanto è economico». Tutto il resto, se non<br />

proprio noia, è almeno sovrastruttura.<br />

E allora, bando alle ciance, quanto è<br />

buono? Celeste, che ha gestito<br />

bene il climax, cala la polpetta<br />

nel cratere della padella. I fotografi<br />

sono invitati a cogliere<br />

l’attimo in cui il grasso, a contatto<br />

col calore, crepita e fa<br />

bollicine. È la prova ontologica<br />

dell’esistenza della simil-carne.<br />

Altri inservienti<br />

portano piatti in bambù riciclato<br />

ognuno con un panino che contiene<br />

un hamburger, con insalata, pomodori e<br />

maionese d’or<strong>di</strong>nanza, più or<strong>di</strong>narie<br />

chips al lato. Visto da fuori è davvero in<strong>di</strong>stinguibile.<br />

Primo morso: sa <strong>di</strong> carne.<br />

Secondo morso: sa ancora <strong>di</strong> carne, ma<br />

con un sapore <strong>di</strong> fondo leggermente stonato.<br />

Cerco <strong>di</strong>speratamente <strong>di</strong> rintracciarlo<br />

nel mio inadeguato database organolettico.<br />

L’unica cosa che mi ricorda<br />

vagamente è il dado per il brodo. Vado per<br />

approssimazione, magari è suggestione,<br />

IL POST<br />

HAMBURGER<br />

FAREBBE<br />

RISPARMIARE<br />

IL 95 PER CENTO<br />

DI TERRA<br />

E IL 75 DI ACQUA<br />

però so che c’è qualcosa che non quadra<br />

(e comunque è sempre meglio del “cane<br />

bagnato”). Mi viene in mente Freud quando,<br />

nell’introdurre il concetto <strong>di</strong> “perturbante”,<br />

descrive il passaggio da una sensazione<br />

<strong>di</strong> tranquillità, quando riconosciamo<br />

qualcosa come familiare, a una <strong>di</strong><br />

minaccia, quando quella stessa cosa<br />

mostra all’improvviso un lato sconosciuto.<br />

D’accordo, qui parliamo <strong>di</strong> panini,<br />

però... Mi ero anche letto recensioni precedenti<br />

<strong>di</strong> palati più professionali: uno lo<br />

GETTY IMAGES<br />

BILL GATES È TRA GLI INVESTITORI,<br />

DI IMPOSSIBLE FOOD, INSIEME<br />

CON KHOSLA VENTURES E GOOGLE<br />

VENTURES. SOPRA, UNA FOTO<br />

PROMOZIONALE DELL’AZIENDA<br />

trovava troppo salato, un altro troppo<br />

cedevole sotto i denti, altri semplicemente<br />

abbassavano le braccia, come me, nel<br />

riconoscere che c’è qualcosa che non va<br />

senza riuscire a nominarlo. Ho chiesto<br />

aiuto anche a Scordella, il patron <strong>di</strong> Vina<br />

che ne serve una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 250 alla settimana:<br />

«È molto rivoluzionario, sicuramente<br />

non ancora comparabile con quello<br />

vero. Ma noi usiamo quel macinato<br />

anche per fare il ragù, le polpette e il ripieno<br />

dei peperoni. Così, con il pomodoro<br />

e il resto, rende meglio».<br />

Non c’è dubbio. E, come ha ripetuto<br />

Pat Brown, a forza <strong>di</strong> iterazioni, prove ed<br />

errori, il sapore non potrà che migliorare.<br />

Se valutato con la logica della tavola<br />

degli elementi, il risultato è davvero già<br />

strepitoso. Con quella della tavola normale,<br />

la strada è ancora lunga. Però niente<br />

affatto sbagliata.<br />

Riccardo Staglianò<br />

14 LUGLIO <strong>2017</strong> . IL VENERDÌ . 21

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!