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SPETTACOLI<br />
PISTOLERO APOCALITTICO<br />
Beyond e Heimdall <strong>di</strong> Avengers: Age of<br />
Ultron, ma, soprattutto, Nelson Mandela<br />
in Long Walk to Freedom <strong>di</strong> Justin<br />
Chadwick. «Quando mi hanno proposto<br />
il ruolo <strong>di</strong> Mandela, ho pensato subito a<br />
mio papà Winston» racconta «lo ricordava<br />
per tanti aspetti. Era nato e cresciuto<br />
in Sierra Leone ma nel 1968, durante lo<br />
stato d’emergenza, decise <strong>di</strong> scappare:<br />
il Paese, in una situazione economica<br />
precaria, era piombato nel caos e regnavano<br />
solo i <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni sanguinosi e gli<br />
antagonismi tribali. Papà decise <strong>di</strong> emigrare<br />
in Inghilterra con mia madre poco<br />
prima che nascessi».<br />
L’attore, che ormai vive a New York,<br />
racconta che la sua infanzia a Londra<br />
non fu facilissima: «I miei genitori avevano<br />
sofferto molto e ciò si tradusse in<br />
un atteggiamento iperprotettivo nei<br />
miei confronti: mi facevano uscire poco<br />
e, quando succedeva, dovevo rispettare<br />
decine <strong>di</strong> regole. Mi ripetevano: “Quando<br />
parlano gli adulti, devi stare zitto”. Oppure:<br />
“Non comportarti come gli altri<br />
ragazzi maleducati, sei tu che devi dare<br />
il buon esempio!”. Una massima dopo<br />
l’altra, incessanti. Sono nato e cresciuto<br />
a Hackney, una zona povera a est <strong>di</strong> Londra.<br />
Non avevamo molto, ma della mia<br />
infanzia ho bei ricor<strong>di</strong>: eravamo poveri<br />
ma per <strong>di</strong>vertirci ci bastava poco. Dai<br />
miei genitori ho imparato che cosa significa<br />
dover lavorare per vivere, hanno<br />
sempre avuto una <strong>di</strong>sciplina straor<strong>di</strong>naria,<br />
sempre pagato i loro<br />
conti. Grazie a Miss McPhee,<br />
la mia insegnante <strong>di</strong> recitazione,<br />
amavo anche la<br />
scuola. Durante le sue<br />
lezioni ero libero <strong>di</strong> essere<br />
me stesso, nessuno mi<br />
giu<strong>di</strong>cava o controllava<br />
la mia creatività».<br />
L’influenza del padre<br />
per Idris Elba rimane importante<br />
anche oggi. «Mi ha trasmesso<br />
la passione per le<br />
auto, quelle da rally in particolare.<br />
Lui lavorava alla Ford<br />
e spesso portava a casa dei<br />
vecchi volanti. Quando trasmettevano<br />
le corse in tv, mi<br />
metteva sulle sue ginocchia e<br />
tenevamo in mano un volante<br />
imitando tutte le mosse dei<br />
piloti. Da adulto, oltre ad aver<br />
preso la patente <strong>di</strong> pilota, ho<br />
deciso <strong>di</strong> girare la serie tv sul rally Idris<br />
Elba. No Limits non perché mi interessino<br />
le corse multimilionarie, ma perché<br />
mi piacciono le storie incre<strong>di</strong>bili raccontate<br />
dai piloti. Sono persone che rischiano,<br />
mo<strong>di</strong>ficano le proprie macchine,<br />
scommettono, amano la velocità,<br />
sono <strong>di</strong>sposte a tutto per sod<strong>di</strong>sfare<br />
l’amore per il loro sport».<br />
È evidente che a Idris Elba il mestiere<br />
dell’attore, pur tanto amato, sta un po’<br />
stretto. «Quando reciti devi avere delle<br />
attività alternative per alleviare lo<br />
stress. Quando scavi nelle profon<strong>di</strong>tà<br />
della tua anima per cercare l’ispirazione<br />
paghi sempre delle conseguenze emotive.<br />
Appena ho tempo libero mi de<strong>di</strong>co<br />
alla musica, sono un dj, e cerco <strong>di</strong> scoprire<br />
nuovi talenti su internet. Ho anche<br />
<strong>di</strong>segnato una collezione <strong>di</strong> moda<br />
per una catena <strong>di</strong> abbigliamento<br />
inglese. Un consiglio<br />
agli uomini: non abbiate paura<br />
<strong>di</strong> fare shopping senza una<br />
donna accanto. I pezzi migliori<br />
del mio guardaroba me li sono<br />
comprati da solo».<br />
Un’altra attività che lo rilassa<br />
è quella <strong>di</strong> produttore.<br />
«Ho cominciato curando dei<br />
programmi per Bbc Three dal<br />
titolo Idris Takeover, dove<br />
«QUANDO HO<br />
INTERPRETATO<br />
MANDELA<br />
HO PENSATO<br />
A MIO PADRE,<br />
CRESCIUTO IN<br />
SIERRA LEONE»<br />
con Five by Five ho dato spazio<br />
a short film, e poi a musica<br />
e documentari. L’importante<br />
era che fossero prodotti<br />
innovativi».<br />
Tra i progetti futuri <strong>di</strong><br />
Idris Elba al cinema c’è invece<br />
<strong>Il</strong> domani tra <strong>di</strong> noi, con<br />
Kate Winslet, <strong>di</strong>retto dall’arabo-israeliano<br />
Hany<br />
Abu-Assad, e Thor: Ragnarok,<br />
con Tom Hiddleston, Bene<strong>di</strong>ct<br />
Cumberbatch, Chris<br />
Hemsworth, Cate Blanchett e Anthony<br />
Hopkins. «<strong>Il</strong> film è <strong>di</strong>retto da Taika Waititi,<br />
un regista che ho trovato straor<strong>di</strong>nario<br />
in un piccolo film, Selvaggi in<br />
fuga, del 2016» <strong>di</strong>ce.<br />
Non basta: davanti al Parlamento<br />
britannico Elba si è fatto portavoce<br />
contro il razzismo strisciante nel mondo<br />
dello spettacolo che si manifesta<br />
con la mancanza <strong>di</strong> ruoli per le persone<br />
<strong>di</strong> colore. «Non ho problemi ad ammettere<br />
che vorrei essere preso come esempio.<br />
Non perché sia migliore <strong>di</strong> altri, ma<br />
perché ho fatto fatica ad arrivare fin<br />
qui. La celebrità in sé non mi interessa,<br />
ma il successo mi è servito per finanziare<br />
e produrre progetti che mi appassionano.<br />
<strong>Il</strong> <strong>di</strong>scorso in Parlamento è<br />
stata un’occasione per parlare della<br />
mancanza <strong>di</strong> opportunità nel mondo<br />
dello spettacolo non solo per noi neri,<br />
ma anche per gli attori <strong>di</strong> altre etnie.<br />
L’importante, però, non è fare un bel<br />
<strong>di</strong>scorso in una sede ufficiale e prestigiosa,<br />
ma rendersi utili con dei progetti<br />
concreti». Un esempio? «Produrre<br />
documentari che trattino della con<strong>di</strong>zione<br />
umana, <strong>di</strong> tutta l’umanità, con<br />
uno sguardo limpido. Come <strong>di</strong>ceva<br />
Mark Twain: l’onestà è la migliore <strong>di</strong><br />
tutte le arti perdute».<br />
Roberto Croci