You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
MOJMIR JEŽEK<br />
www.core-e<strong>di</strong>zioni.it<br />
chi abbiamo <strong>di</strong> fronte. Sui bus, sui tram,<br />
in metropolitana: tutti con gli occhi<br />
abbassati sui nostri smartphone, a<br />
“smanettare” il più possibile per essere<br />
sempre online.<br />
In tempi remoti, per avvicinare una<br />
donna e poterla conoscere si chiedeva<br />
consiglio all’amica o alla cugina <strong>di</strong> turno<br />
combinando un appuntamento: c’era<br />
l’attesa, l’emozione, il cuore in gola, il<br />
desiderio dell’inaspettato. Sono un’inguaribile<br />
romantica cui piacciono ancora<br />
le sorprese, le dolci parole, le poesie<br />
con de<strong>di</strong>ca, la voce al telefono <strong>di</strong> una<br />
persona cara anziché il solito messaggino<br />
su WhatsApp, gli sguar<strong>di</strong> intensi, i<br />
silenzi espressivi. Sono destinata a rimanere<br />
nell’ambito buio <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> sopiti?<br />
Eppure desidero sperare <strong>di</strong> camminare<br />
con qualcuno che desideri ancora<br />
stringermi la mano, <strong>di</strong>menticando<br />
tablet e iPhone.<br />
Francesca<br />
Possibile che tra i suoi vari<br />
corteggiatori non ce ne sia neppure<br />
uno che le piaccia, che la guar<strong>di</strong><br />
intensamente, si esprima con<br />
romantici silenzi, le tenga la mano?<br />
Ma allora che corteggiatori sono?<br />
È vero, i tempi sono cambiati, però<br />
mi pare che il modo <strong>di</strong> incontrarsi cui<br />
lei accenna appartenga all’Ottocento,<br />
neanche al secolo scorso, quando<br />
ci si innamorava sul luogo <strong>di</strong> lavoro,<br />
a scuola, in vacanza, insomma<br />
dovunque ci si trovasse. Come capita<br />
ancora. È vero, ci si guardava, anzi<br />
un mezzo forte <strong>di</strong> conoscenza era<br />
proprio lo sguardo. Adesso il modo<br />
<strong>di</strong> conoscersi è impersonale, nel senso<br />
che si comunica coi messaggini,<br />
le foto, i filmini, che possono anche<br />
non essere veri. Anche lei l’ha fatto,<br />
almeno con le parole, attraverso<br />
le chat: ed è anche stata fortunata<br />
perché i suoi interlocutori non le<br />
hanno teso una trappola, le hanno<br />
subito rivelato le loro intenzioni,<br />
situazioni, desideri: che lei ha<br />
giustamente rifiutato. Ma che<br />
evidentemente vanno bene ad altre<br />
donne. Quin<strong>di</strong> o lei subito chiede<br />
alle chat solo <strong>di</strong> conversare (poi<br />
si vedrà), o è più indulgente con<br />
almeno uno dei suoi corteggiatori<br />
reali, oppure continui a de<strong>di</strong>carsi<br />
a se stessa, l’unica persona che<br />
certamente non la deluderà. Forse<br />
poteva consentire la pubblicazione<br />
della sua mail, chissà…<br />
CI SCRIVEVAMO MAIL<br />
OGNI SETTIMANA,<br />
POI NON HA RISPOSTO PIÙ...<br />
Avevo iniziato a <strong>di</strong>cembre un’amicizia<br />
epistolare con un suo lettore. Volevo incoraggiarlo<br />
perché le aveva scritto una lettera<br />
pessimista in cui <strong>di</strong>mostrava <strong>di</strong> non<br />
accettare sé stesso, ma nello stesso tempo<br />
era così curioso culturalmente, desideroso<br />
<strong>di</strong> vita. Ci scrivevamo una volta la<br />
settimana, e per me era anche un gioco<br />
letterario, ma era anche sondare un animo.<br />
Poi per un periodo l’interlocutore non<br />
mi risponde più, io lo supplicavo <strong>di</strong> scrivermi<br />
senza petulanza, poi arriva la doccia<br />
fredda. Una mail della madre che mi<br />
comunica la morte del figlio, invitandomi<br />
a rispettare il suo dolore.<br />
Sono rimasto pietrificato. Una morte<br />
improvvisa? So che devo fermarmi, ma il<br />
dolore ha tante facce, tante sfumature.<br />
Non sapevo che le amicizie epistolari<br />
fossero così belle, una stella in più brilla<br />
in cielo. Sono tanto afflitto per la madre.<br />
Mail non pubblicabile<br />
La storia che racconta è davvero<br />
molto triste, e lei immagino vorrebbe<br />
sapere cosa è successo: una morte<br />
naturale, un incidente, una scelta<br />
volontaria... Rilegga le lettere del suo<br />
amico pessimista per capire meglio<br />
la situazione. Capisco meno perché<br />
la madre le abbia chiesto <strong>di</strong> rispettare<br />
il suo dolore non scrivendo più<br />
neppure a lei: come se non volesse<br />
approfon<strong>di</strong>re le ragioni della vostra<br />
amicizia. Però, se lei pensa davvero<br />
anche al dolore della madre, tra un<br />
po’ <strong>di</strong> tempo potrebbe ricontattarla,<br />
spiegandole l’importanza per tutti e<br />
due del vostro rapporto epistolare. La<br />
signora avrà già rintracciato la vostra<br />
corrispondenza mail e forse non ne<br />
ha capito il senso e l’importanza.<br />
Poi lei ha ragione, scambiarsi lettere<br />
è molto bello e confortante, certi<br />
epistolari del passato ci hanno<br />
raccontato vite, sentimenti, epoche,<br />
abitu<strong>di</strong>ni e hanno arricchito la storia.<br />
14 LUGLIO <strong>2017</strong> . IL VENERDÌ . 11