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Motociclissimo Fuori

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sono grandi alternative quando la montagna più<br />

alta, il Kekés, arriva appena a 1.014 m. In realtà di<br />

montagne ce ne sono, quasi tutte a nord, a ridosso<br />

del confine con la Slovacchia: sono basse e piatte,<br />

con un totale di quindici stazioni sciistiche...<br />

per un totale di 30 km di piste (2 km di piste in<br />

media per località!). Quindi anche qui è possibile<br />

fare un enduro per così dire convenzionale, con<br />

boschi, sentieri e mulattiere. La prova iridata<br />

s'è svolta proprio sulle pendici del Kekés. Il<br />

MC organizzatore, Màtra Extrem, prende il<br />

nome dalla catena di montagne su cui si trova<br />

l’Everest ungherese (Màtra con la M: non stiamo<br />

confondendoci con i polacchi Tatra). La località<br />

che ha fatto da base all’evento si chiama Parádfürd,<br />

è attrezzata per ospitare tante persone (perché ha<br />

sia le terme sia una piccola stazione sciistica) e si<br />

trova a 110 km a nord est da Budapest, a 230 m<br />

sul mare. Vi è stato tracciato un anello da 60 km<br />

da ripetere tre volte, il cui carattere predominante<br />

era il sentierino tortuoso nel bosco. Si trattava di<br />

un tracciato dov’erano favorite le moto leggere, a<br />

due tempi e dov’era anche facile centrare qualche<br />

albero, come successo ad Alex Salvini al sabato.<br />

Holcombe vola in rettilineo, Nambotin<br />

e Rauchenecker danzano nei boschi<br />

STEVE RESISTE<br />

Il leader provvisorio della EnduroGP, Steve<br />

Holcombe, si aspettava violenti attacchi da<br />

Matthew Phillips, che in Italia aveva perso la<br />

leadership a causa di un carter sfondato, da Loïc<br />

Larrieu, che da costante è diventato anche vincente<br />

e da Christophe Nambotin che, con la sua KTM<br />

300 a due tempi, è il Re dei single-track. In effetti<br />

"Nambo" dominava, vincendo le due giornate<br />

con tempi inferiori a chiunque altro, ma Steve si<br />

difendeva bene, con un secondo e un quarto posto<br />

che gli permettevano di lasciare l'Ungheria con un<br />

vantaggio di 21 punti su Larrieu (due volte terzo) e<br />

26 su Nambotin. Phillips invece si rivelava innocuo,<br />

perché si piazzava solamente quarto e nono. Tra i<br />

migliori di questa classe c'è anche l'inglese Nathan<br />

Watson, che arrivava quinto e secondo. Peccato<br />

che, per noi italiani, il treno per il titolo sembri<br />

ormai perso. Quasi tutte le volte che Alex Salvini<br />

lotta per la vittoria ci scappa la caduta - come<br />

detto, sabato è finito contro un albero - ma lui<br />

lotta sempre senza risparmiarsi; e così domenica,<br />

nonostante gli acciacchi, è arrivato quinto. Invece<br />

Giacomo Redondi è al debutto nella classe più<br />

dura dopo avere vinto il titolo della EJ, quindi sta<br />

tarandosi con dei nuovi compagni di merende più<br />

anziani e più esperti. In Ungheria è arrivato decimo<br />

ed ottavo, ma vedrete che migliorerà.<br />

Pochi giorni dopo, in Grecia, su un percorso<br />

roccioso e caldissimo, sono venuti fuori i piloti più<br />

atletici e resistenti ed Holcombe, con un primo e<br />

un secondo posto, ha consolidato la sua posizione.<br />

Watson è andato fortissimo (secondo e primo),<br />

Larrieu s'è confermato costante (due terzi posti),<br />

ma Nambotin e Phillips sono crollati: quinto e<br />

nono il francese, due volte settimo l'altro.<br />

MOTOCICLISMOFUORISTRADA | 8/9 2017 93

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