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Gara<br />
MONDIALE MXGP<br />
EUROPEO MX2: BRAVI RAGAZZI!<br />
L'Europeo EMX2 ormai è il trampolino di lancio per il Mondiale.<br />
Da lì sono passati i recenti fenomeni, praticamente tutti i<br />
giovani della MXGP e tutti i piloti della MX2. Ma non solo. Chi<br />
vince all'Europeo poi nel Mondiale non fa troppa fatica. L'ultima<br />
dimostrazione arriva da Thomas Olsen, campione 2016 e oggi<br />
al terzo posto della MX2 con in mano una Husqvarna ufficiale.<br />
MORGAN LESIARDO: L'UFFICIALE<br />
"Un sogno che si avvera"<br />
Tabella rossa per molte gare e contratto da ufficiale in<br />
Kawasaki. Quale delle due cose non ti saresti aspettato<br />
a inizio anno e in quale, invece, speravi?<br />
“Non mi aspettavo nessuna delle due, ma speravo in tutte e<br />
due. Dico così perché è una storia lunga. Durante l’inverno<br />
mi sono allenato bene e alla prima gara degli Internazionali<br />
a Riola ho visto che la velocità c’era. Ho sempre avuto il<br />
problema che in gara e soprattutto nell’Europeo non riuscivo<br />
a guidare come in allenamento, mentre quest’anno ho iniziato<br />
col piede giusto. Non soffrivo quel problema ed ero molto<br />
fiducioso. Poi, alla seconda gara a Malagrotta, mi sono rotto<br />
la clavicola. Lì ho pensato di aver buttato tutto; mancava un<br />
mese e mezzo alla prima dell’Europeo ed ero sicuro di saltarla.<br />
Per fortuna ho trovato un bravo dottore che mi ha operato in<br />
fretta e un mese dopo ero in pista alla prima dell'Italiano. Sono<br />
partito per l’Europeo ad Arco pensando di fare punti e invece<br />
ho vinto la seconda manche. È stato un weekend stranissimo.<br />
In gara 1 sono partito bene e ho finito quinto. In gara due ho<br />
fatto l'holeshot, mi sono gasato, ho guidato bene e ho vinto. Lì<br />
ho capito che non era solo un sogno, ma era la realtà”.<br />
Quando ti sei trovato con la tabella rossa sulla moto ti<br />
sono tremate le ginocchia?<br />
“Sono passato in testa al Campionato dopo la prima manche<br />
della gara della Lettonia, chiusa al secondo posto. Mentre<br />
giravo non me ne sono reso conto, ma quando me l’hanno<br />
detto facevo fatica a crederci. E sul momento le ginocchia<br />
tremavano. Poi ho razionalizzato la cosa; nelle prime gare<br />
c’erano stati parecchi vincitori diversi e io ero stato il più<br />
costante, così me la meritavo”.<br />
In Portogallo cos'è successo?<br />
"Ho avuto un weekend storto. Un sasso mi ha colpito l'occhio<br />
durante la gara del sabato e ho perso parecchi punti, oltre alla<br />
testa del Campionato. Ora devo recuperare in fretta".<br />
Come ti trovi in Kawasaki?<br />
“Un po’ di pressione in più ce l’ho; me la metto anche da solo.<br />
Ma è un bene, perché con questo stimolo riesco a caricarmi di<br />
più e questo vedo che mi aiuta molto”.<br />
Hai dimostrato che con un team familiare (quello di<br />
Maggiora con cui ha iniziato la stagione), un furgone e<br />
una moto eri in testa all’Europeo. Già quello vale doppio.<br />
“A me non interessa essere sotto un tendone, preferisco avere<br />
accanto persone amiche e una buona moto. Niente di più.<br />
Quello di Maggiora è stato un team professionalissimo, avevo<br />
un meccanico, un preparatore e tutto quello che ho chiesto c’è<br />
stato e a volte anche di più. In Lettonia non avevamo neppure il<br />
nostro furgone, ne abbiamo noleggiato uno lì e avevamo solo<br />
un gazebo; eppure siamo tornati a casa con la tabella rossa”.<br />
Una situazione molto diversa da quella attuale, da<br />
ufficiale Kawasaki. Il cambiamento è stato difficile?<br />
“Il primo contatto c’è stato in Lettonia. Io mi stavo ancora<br />
Quest'anno all'Europeo la stanno facendo da padrone i nostri!<br />
Al comando c'è Simone Furlotti che ha rilevato la leadership<br />
da Morgan Lesiardo in Portogallo. Terzo è Alberto Forato. Tre<br />
italiani davanti, in un periodo in cui si piange per il ricambio<br />
generazionale. Li abbiamo intervistati tutti e tre, per capire<br />
meglio le loro speranze.<br />
cambiando ed è arrivato un responsabile del team che si<br />
è messo a parlare in inglese. Io un po’ lo capisco, mentre<br />
mio padre e il meccanico Diego non tanto… Però abbiamo<br />
subito capito; ha iniziato a parlare dell’infortunio di Adam<br />
Sterry che doveva essere sostituito con un altro pilota. Io ero<br />
emozionatissimo e in un primo momento vedevo solo le cose<br />
belle. Poi, nel viaggio di ritorno con mio padre abbiamo fatto<br />
anche altre valutazioni. Ero in una situazione ideale per me, la<br />
moto la conoscevo bene e cambiare a metà stagione è difficile,<br />
non sapevo quanto sarebbe durata la loro proposta e se mi<br />
sarei dovuto trovare un'altra sistemazione per l’anno prossimo.<br />
Ero in testa al Campionato, con il team mi trovavo benissimo,<br />
le moto erano buone, avevo tutto per vincere; perché avrei<br />
dovuto cambiare per fare qualche gara con una Kawasaki<br />
ufficiale? Poi è passato qualche giorno, sono andato a provare<br />
le loro moto in Francia, abbiamo parlato un po’ e mi è stato<br />
sottoposto un contratto fino al 2020. Le condizioni favorevoli<br />
erano molte di più di quelle che pensavo all’inizio e così ho<br />
accettato. Per esempio stavano cercando un pilota da portare<br />
avanti col tempo e io ho da poco compiuto 18 anni. Credo di<br />
essere tra i più giovani anche tra quelli dell’Europeo”.<br />
KTM e Kawasaki sono due moto completamente<br />
diverse. Com’è stato il cambiamento?<br />
“Sono moto diverse in configurazione standard. E sono<br />
ancora più diverse in versione factory! Non hanno niente<br />
in comune, pensa che il motore della Kawasaki ha solo 3<br />
marce... Piano piano va meglio, stiamo facendo parecchi<br />
test, ho acquistato molto più feeling, giro sulla sabbia<br />
e sul duro e credo di essere arrivato quasi al ritmo che<br />
avevo con KTM. Essendo una moto ufficiale ha un livello<br />
prestazionale molto più alto, ogni componente è fatta per<br />
lavorare a velocità e sollecitazioni molto superiori. Solo<br />
che io adesso non sono ancora abituato a guidare a quelle<br />
velocità e così capita che ci provo, ma faccio errori e mi<br />
dà l’impressione di andare anche più piano. Ma devo solo<br />
capire come usarla”.<br />
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MOTOCICLISMOFUORISTRADA | 8/9 2017