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Motociclissimo Fuori

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Gara<br />

MONDIALE MXGP<br />

GAJSER: "NON È STATA COLPA DI CAIROLI"<br />

Ben tornato Tim. Come stai?<br />

“Benino, certamente meglio rispetto a quando sono<br />

sceso in pista in Germania. Sono stato fermo quasi 4<br />

settimane e ho girato poche volte prima di Ottobiano.<br />

Il feeling non è al livello pre incidente, ma comunque<br />

buono e migliora. Ottobiano è stato una gara molto<br />

calda, non certo l’ideale per uno nella mia condizione.<br />

Ma ho fatto quello che potevo e andrà meglio nelle<br />

altre”.<br />

Ricapitoliamo cosa ti è capitato.<br />

“Sono arrivato in Lettonia già un po' dolorante da una<br />

caduta in allenamento. Nella prima manche, poi, sono<br />

stato letteralmente abbattuto da Butron. Poi, nella<br />

seconda manche sono caduto duramente, per fortuna<br />

senza grosse conseguenze. Prima della Germania c’era<br />

un buco di due settimane in cui ho potuto recuperare.<br />

Non avevo nulla di rotto, ero dolorante, ma niente di<br />

troppo serio. Ho fatto un buon tempo e sono partito<br />

in testa nella manche di qualifica, guidandola fino<br />

a un'altra caduta, ancora molto forte. Lì ho rotto la<br />

scapola, ma ho comunque corso il giorno dopo, perché<br />

in un primo momento i medici non si sono accorti della<br />

frattura. Abbiamo pensato che il dolore derivasse da<br />

un problema muscolare, così ho corso. La settimana<br />

successiva sono sceso in pista al GP di Francia, ma ho<br />

subito capito che qualcosa non andava, perché il dolore<br />

era più forte che in Germania. Ho fatto giusto quattro<br />

giri nella manche di qualifica e poi ho dovuto mollare.<br />

Non potevo fare di più, guidavo solo con una mano.<br />

Tornato in Slovenia ho fatto esami più approfonditi che<br />

hanno evidenziato una crepa nella scapola. Inizialmente<br />

è stata quasi una notizia positiva, perché avevo<br />

talmente tanto dolore che non mi davo una spiegazione.<br />

Poi ho capito che avrei dovuto saltare la Russia e<br />

fermarmi per un po’, ma è stata comunque la decisione<br />

giusta. In ogni modo sono tornato e sono contento di<br />

essere di nuovo in pista”.<br />

Le cadute in Lettonia e in Germania sono avvenute<br />

entrambe mentre Cairoli era al tuo inseguimento.<br />

È solo una coincidenza?<br />

“È una buona domanda; non so cosa dirti. Io spingo<br />

sempre al massimo a prescindere da chi ho dietro,<br />

che sia Tony, Desalle o qualcun altro. Devi allungare<br />

sull’avversario e quando vai così forte è facile anche<br />

commettere errori e cadere. Sapevo che Tony era dietro<br />

di me, ma non quanto fosse staccato. Nella caduta in<br />

Germania ho preso una zolla di terra che mi ha lanciato<br />

via dalla moto; non c’entra nulla Cairoli”.<br />

Adesso come proseguirai la stagione?<br />

“A essere realistico pensare di essere in lotta per il<br />

titolo è utopistico. Cairoli è molto staccato in classifica<br />

e ha una grande esperienza su come affrontare queste<br />

situazioni. Adesso il mio obiettivo è riprendere il ritmo<br />

e tornare in forma come lo ero prima degli incidenti,<br />

divertirmi in moto e vincere quando potrò farlo. Credo<br />

di poter conquistare ancora qualche gara quest’anno<br />

e proverò a salire sul podio più volte possibile; alla fine<br />

dell’anno si vedrà”.<br />

È una stagione strana dove i piloti che dovevano<br />

stare davanti in realtà non ci sono e il podio è<br />

composto da senatori. Questo ti ha sorpreso?<br />

“Penso che la MXGP sia la categoria meno<br />

pronosticabile in assoluto. Ci sono molti piloti molto<br />

forti e il livello della competizione è altissimo. Credo<br />

che nessuno possa prevedere all’inizio dell’anno che<br />

piega prenderà la stagione. Adesso comandano i piloti<br />

più esperti, quelli che hanno più stagioni alle spalle<br />

e questo vuol dire anche tanta esperienza in più. Mi<br />

aspettavo di vedere Cairoli davanti, anche in base a<br />

quanto dimostrato durante le gare invernali, e pensavo<br />

di vedere anche Herlings visto quanto era veloce”.<br />

Se potessi scegliere, avresti preferito perdere il<br />

titolo combattendo o per un infortunio come ti è<br />

capitato quest'anno?<br />

“Adesso è dura rispondere. Mi sono appena infortunato,<br />

ho perso delle gare e probabilmente il campionato.<br />

Non so se avrei preferito un modo diverso, so che la<br />

differenza tra me e Cairoli nelle prime gare era davvero<br />

minima. Se devo essere sincero, se potessi scegliere<br />

io vincerei un titolo dietro l’altro ogni anno, ma non è<br />

possibile. Sono molto amico di Cairoli e lo considero<br />

uno sportivo eccezionale e quindi sono contento anche<br />

se vincerà lui”.<br />

Quale titolo ti ha sorpreso di più? Il primo in MX2 o<br />

il secondo in MXGP al debutto?<br />

“Probabilmente il primo, perché all’inizio dell’anno ero<br />

caduto molto e ho perso gare e tanti punti per strada.<br />

A metà stagione ero molto indietro in classifica e<br />

nessuno poteva pensare che potessi vincere nel 2015.<br />

L'INCIDENTE<br />

Il pilota della<br />

Honda HRC,<br />

Campione in<br />

carica MXGP ha<br />

saltato le prove di<br />

Francia e Russia<br />

per una frattura<br />

alla scapola,<br />

inizialmente non<br />

diagnosticata, con<br />

la quale Tim ha<br />

corso in Germania.<br />

La caduta è<br />

avvenuta mentre<br />

Cairoli inseguiva<br />

da vicino lo<br />

sloveno.<br />

Tim è rientrato<br />

a Ottobiano, una<br />

delle gare peggiori<br />

per chi è a corto<br />

di allenamento<br />

come lui, visto<br />

il grande caldo<br />

e l'alto tasso di<br />

umidità.<br />

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MOTOCICLISMOFUORISTRADA | 8/9 2017

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