Motociclissimo Fuori
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Le due KTM sono di diverse annate, ma hanno<br />
la stessa impostazione: il motore pulsa regolare<br />
anche ai bassi e la sensazione, rispetto alla 701 ma<br />
anche alla Yamaha, è che la forcella sia più verticale<br />
e che la ruota anteriore sia collegata direttamente<br />
alle mani. Questa cosa rende la moto molto agile e<br />
reattiva, ma anche molto nervosa e io già da tempo<br />
ho scoperto che preferisco un incedere più stabile.<br />
La Yamaha WR450F sembra avere uno sterzo più<br />
aperto, è molto maneggevole ma è meno nervosa,<br />
è più facile ma il motore, per quanto validissimo,<br />
emoziona meno. Poi c’è la Suzuki DR-Z400, che<br />
guido da 15 anni e conosco benissimo, ma non<br />
ho i paraocchi e conosco i suoi limiti. Rispetto<br />
alle enduro racing moderne sembra molto seduta<br />
dietro, pesante di avantreno e fiacca di motore ai<br />
bassi regimi. La potenza massima c’è – abbiamo<br />
rilevato 42 CV alla ruota a 9.000 giri – ma è<br />
erogata in maniera molto diluita, cosa che la<br />
penalizza sui salitoni e sui gradini, ma l’avvantaggia<br />
sul viscido. Come moto da carrello, secondo me,<br />
non è bella da guidare come le enduro racing<br />
pure. Il suo enorme vantaggio è che si può usare<br />
tranquillamente su asfalto come moto da viaggio o<br />
addirittura come moto casa-lavoro.<br />
Luca non trova la 701 faticosa ma, in discesa,<br />
continua a bloccare il freno dietro e dà la colpa<br />
alla somma di peso + tasselli mancanti. Per me,<br />
invece, ha solo un freno posteriore molto potente:<br />
lo carezzo appena per frenare bene e non blocco.<br />
Marco ci si diverte, ma continua a dire: “Bel<br />
motore, ma con la mia faccio metà fatica”. Non so<br />
MOTOCICLISMOFUORISTRADA | 8/9 2017 129