13.09.2017 Views

Motociclissimo Fuori

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

così. Lavoriamo anche sulla carburazione, in base alla<br />

temperatura e alla location della gara”.<br />

Sei uno che ci capisce nella messa a punto o<br />

ti affidi al tuo team?<br />

“A me piace molto sistemare la moto per quello che<br />

penso vada bene per me. Con il team ne parliamo<br />

molto, io do le mie indicazioni e ci confrontiamo.<br />

A volte loro tengono buone le mie scelte e viceversa”.<br />

Parliamo di gare. Cominciamo dal GP<br />

d’Italia dove hai corso con una mano rotta,<br />

vincendo le due giornate…<br />

“20 giorni prima della gara ho colpito una pianta<br />

con la mano durante un allenamento, rompendo il<br />

quinto metacarpo della mano sinistra. Non era una<br />

frattura scomposta, ma neppure dritta. Al Pronto<br />

Soccorso mi hanno dato 30 giorni di gesso e la gara<br />

sembrava persa. Abbiamo così contattato la dottoressa<br />

Sangiorgi (specialista dei piloti) che ci ha dato<br />

appuntamento il lunedì prima del GP. Mi ha tolto<br />

il gesso e mi ha messo un tutore in vetroresina già<br />

preformato per la manopola, che aveva più che altro<br />

funzione protettiva. Appena messo ho pensato che<br />

sarebbe stata dura, perché avevo dolore e non piegavo<br />

il dito. Le speranze erano poche. Nei giorni successivi,<br />

però, è migliorato tantissimo e sono riuscito a salire<br />

in moto giovedì nell’area training del paddock. Ho<br />

visto che non faceva troppo male, ma avevo problemi<br />

quando prendevo le buche, perché il dito andava un<br />

po’ per conto suo. Così l’abbiamo unito all’anulare per<br />

dare un po’ di sostegno. Avevo il tutore sulla mano, il<br />

guanto sopra e lo scotch per tenere insieme due dita. Più<br />

un po’ di antidolorifico la mattina. Non mi ha fatto<br />

troppo male la frattura, il problema è arrivato dal caldo<br />

e dal tutore: non traspirava e con la mano sudata si<br />

sono formate tante vesciche molto fastidiose. Poi facevo<br />

fatica ad avere sensibilità e nella linea dopo un po’ non<br />

riuscivo più a tirare la frizione, anche perché erano<br />

20 giorni che non andavo in moto. L’obiettivo alla<br />

partenza era quello di prendere punti, ma dopo le prime<br />

speciali ho visto che ero competitivo e ho spinto sempre<br />

un po’ di più, vincendo le due giornate. Domenica è<br />

stato peggio di sabato per colpa delle vesciche e poi avevo<br />

in mente il risultato del giorno prima che a quel punto<br />

dovevo ripetere. Non è stato facilissimo”.<br />

La Finlandia è stata un’altra gara strana..<br />

“Mi è piaciuta perché è stata un’esperienza<br />

completamente diversa dalle altre. La gara è<br />

stata lunghissima, tante ore in sella tra speciali e<br />

trasferimenti infiniti. Credevo facesse più freddo, ma<br />

eravamo molto protetti e ben organizzati”.<br />

Qual è il tuo fondo preferito?<br />

“Mi piace tanto il terreno duro, come quello della<br />

Spagna o della Sicilia. Mi piace il secco, quando la moto<br />

scivola, forse anche perché ho sempre girato su quei fondi<br />

e mi sono specializzato. Da me la sabbia non la trovi”.<br />

Parliamo dell’Andrea di tutti i giorni.<br />

“Ho appena finito la scuola ed è andata bene.<br />

Promosso senza debiti; è stata una fortuna, perché i<br />

recuperi sono nel periodo della Sei Giorni e sarebbe<br />

stato un problema. Meglio così. Riuscire a far conciliare<br />

tutto è abbastanza un problema. Torno a casa alle 14 e<br />

quando d’inverno viene buio presto non è facile riuscire<br />

anche ad allenarsi. Ho un muletto a casa col quale<br />

giro nelle mie zone, ma sono sempre tirato. Quando<br />

posso vado in pista da cross. Adesso che è estate è tutto<br />

più facile e con la scuola finita posso anche andare ad<br />

allenarmi da altre parti, con il team e gli altri piloti.<br />

Adesso posso allenarmi per bene”.<br />

C’è qualcuno che ti segue nell’allenamento?<br />

“No, faccio tutto da solo. In giro mi porta mio papà.<br />

Ho questo programma: quando finisce la stagione stacco<br />

completamente per circa un mese e mezzo, poi faccio un<br />

po’ di palestra, corsa e molta pump track. È molto utile<br />

per fare fiato e allenare le gambe. Faccio pochi minuti<br />

al 100%, poi un breve recupero e poi ancora altri giri<br />

tirati. Così per più volte. In questo modo alleno il cuore<br />

al cambio di battito, caratteristico del nostro sport”.<br />

Ti ispiri a qualche pilota in particolare?<br />

“Non troppo, non ho un personaggio ideale. Cerco di<br />

essere me stesso. Guardo molto quello che fanno gli altri,<br />

anche i piloti del passato come Mika Ahola che è stato<br />

un personaggio molto formativo anche al di fuori della<br />

moto. Guardo molti video, vedo cosa fanno gli altri, ma<br />

non ne ho uno in particolare”.<br />

Chi è il tuo migliore amico tra i piloti?<br />

“Nessuno. Siamo tutti amici, capita di girare<br />

insieme, ma alla fine siamo rivali. Ad esempio con<br />

Pavoni e Marcoritto siamo cresciuti insieme, ci<br />

conosciamo benissimo, ma siamo sempre avversari”.<br />

A donne come siamo messi?<br />

“Per il momento male. Non ce ne sono”.<br />

Perché hai il 99 sulla moto?<br />

“È il mio anno di nascita e, oltre a questo, mi<br />

piaceva graficamente, così l’ho tenuto”.<br />

Dove sarai tra cinque anni?<br />

“Non è una domanda facile. Io spero di essere riuscito<br />

a diventare uno dei migliori piloti al Mondo. Però<br />

perché questo si realizzi ci sono mille situazioni che<br />

possono accadere, mille tasselli che si devono incastrare.<br />

Io ci spero, ci provo, ce la metto tutta, poi vedremo. Fra<br />

cinque anni te lo saprò dire”. <br />

QUASI<br />

UFFICIALE<br />

Andrea quest'anno<br />

milita nel Team TM<br />

Racing Satelite,<br />

una struttura<br />

nata quest'anno<br />

per far crescere i<br />

giovani e affidata<br />

al tecnico delle<br />

sospensioni Daniele<br />

Salucci. Corre<br />

con una TM EN<br />

125 praticamente<br />

standard da noi<br />

testata sul numero<br />

di maggio 2017.<br />

Andrea è impegnato<br />

nel Mondiale Youth<br />

Cup e nell'Italiano<br />

Youth, entrambe<br />

riservate ai<br />

giovanissimi con<br />

moto da 125 cc e<br />

in cui Verona sta<br />

dominando.<br />

MOTOCICLISMOFUORISTRADA | 8/9 2017 99

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!