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Gulli Settembre Completo_low

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SOMMARIO<br />

7 EDITORIALE<br />

<strong>Settembre</strong>, tempo di vendemmia. Un antico rituale al<br />

cui fascino è difficile restare indifferenti.<br />

25<br />

43<br />

11 ATTUALITÀ<br />

Uova al pesticida anche in Italia Terremoto a Ischia È<br />

strage a Barcellona Harvey inonda Louisiana e Texas.<br />

15 LE<br />

FESTE DA NON PERDERE<br />

Proseguono le sagre all’insegna del buon cibo, e del<br />

vino. Andiamo a Mortara, Alba e Pontecurone.<br />

18 COVER STORY/VENDEMMIA<br />

Alla scoperta di un rito che risale a migliaia di anni fa.<br />

Dalle vigne alle cantine andiamo tutti a vendemmiar.<br />

25 LA LEGGENDA DEL PESTO<br />

Tutte le ricette hanno una storia, ma poche ne hanno<br />

una così strana come quella del pesto.<br />

29 INCHIESTA/LAVORO FEMMINILE<br />

Aumentano le donne lavoratrici, ma resta alta la<br />

percentuale che rinuncia al lavoro dopo il primo figlio.<br />

33 LE VIE DEL GUSTO/OLTREPÒ<br />

Un itinerario lungo la Valle Versa dove nascono alcuni<br />

dei vini più significativi di questo territorio.<br />

39 FOOD&DRINK<br />

La rivincita dell’olio Il Salame di Varzi piace Caprioli e<br />

cinghiali nella vigna Una casa di riposo per cuochi<br />

43 RICETTE/TRA ESTATE E AUTUNNO<br />

Ecco come preparare interessanti piatti con il meglio di<br />

queste due stagioni.<br />

33<br />

53 NUTRIZIONE/IL RISO ITALIANO<br />

Tutte le varietà in commercio e le proprietà nutrizionali<br />

di questo eclettico cereale.<br />

3


SOMMARIO<br />

77<br />

57 NUTRIZIONE/I FUNGHI<br />

Sono poco calorici, non appesantiscono e sono<br />

alternativi alla carne. E le proprietà nutrizionali?<br />

60 TORREVILLA, TANTA QUALITÀ<br />

Gabriele Picchi, direttore della Cantina Torrevilla,<br />

racconta i nuovi progetti all’insegna della sostenibilità.<br />

64 GULLIVER/CASTEGGIO<br />

Tra i più assortiti della catena, il negozio offre tutte tte<br />

le eccellenze del territorio e un esclusivo banco del<br />

pesce.<br />

73 FITNESS/ PEDALA<br />

CHE TI PASSA<br />

La bicicletta è uno mezzo che possiamo usare tutti tti e<br />

aiuta a tenere in salute cuore e arterie.<br />

77 E...STATE IN BELLEZZA<br />

Mantenere i benefici della vacanza anche dopo il<br />

rientro a casa. Ecco come prendersi cura del proprio<br />

corpo.<br />

81 RITORNO DALLE VACANZE<br />

Si chiama depressione da rientro e colpisce al termine<br />

delle ferie estive. Scopriamo come evitarla.<br />

57<br />

Le rubriche<br />

09 POSTA<br />

67 HOME DESIGN<br />

68 VIAGGI<br />

85 TECNOLOGIA<br />

87 MODA<br />

91 FAI DA TE<br />

92 PASSATEMPO<br />

95 MOSTRE<br />

97 LIBRI<br />

98 OROSCOPO<br />

VIAGGIO NELLA QUALITÀ<br />

www.supergulliver.it<br />

Numero verde:800753346<br />

Magazine dei Supermercati <strong>Gulli</strong>ver - Copia omaggio<br />

Anno I - numero 6 - 2017 - settembre<br />

Editore<br />

Alfi S.r.l. , Via Voghera, 59<br />

15052 Casalnoceto (AL)<br />

Direttore responsabile<br />

Alessandro Barbieri<br />

Redazione: MY DIGITAL PASSION S.r.l.<br />

www.mydigitalpassion.it<br />

P.zza Giovine Italia, 5 - 20123 MILANO;<br />

redazione-gulli@mydigitalpassion.it<br />

Hanno collaborato a questo numero<br />

Evelyn Eugenia Bruno, Daniele Colombo, Gaia Cortese,<br />

Maurizio Ferrari, Gianluca Giaconia, Davide Grilli, Nunzia<br />

Picariello.<br />

Grafica e impaginazione<br />

Lucia Lena<br />

Marketing e pubblicità<br />

Enrico Lanfranchi<br />

Foto<br />

istokphoto<br />

Stampa<br />

CALEIDOGRAF S.r.l.<br />

via Milano, 45 – 23899 Robbiate (LC) - tel. 0395905311<br />

Pubblicazione mensile<br />

Iscrizione al Tribunale Ordinario di Alessandria n° 509/2017 -<br />

Reg.Stampa 44 del 15/03/2017.<br />

4


EDITORIALE<br />

Cari lettori,<br />

anche se in molte parti d’Italia quest’anno è iniziata in anticipo, la vendemmia<br />

è l’attività rurale più importante del mese di settembre. La coltivazione della vite<br />

affonda le sue radici in Asia Minore, nella culla della civiltà sumera prima e assiro<br />

babilonese poi. Giunte a noi attraverso la Grecia e l’antica Roma, l’uva e la sua magica<br />

trasformazione in vino sono sopravvissute a migliaia di anni fatti di stravolgimenti e<br />

profonde contaminazioni culturali. E in Italia, come in tutta l’Europa, è proprio grazie ad<br />

una contaminazione o per meglio dire ad un innesto se oggi siamo ancora tra i maggiori<br />

produttori di vino al mondo. Già perché intorno alla metà dell’Ottocento i vigneti furono<br />

distrutti da un parassita, la fillossera, che attaccava le radici delle piante. Si riuscì a sconfiggere<br />

il flagello solo innestando la parte fruttifera delle viti europee su ceppi di vite americana,<br />

resistente alla malattia.<br />

Ancora oggi la vendemmia è uno dei “rituali” più sentiti in Italia, un rituale carico di fascino<br />

e dall’immenso valore antropologico e storico rispetto al quale è difficile restare indifferenti.<br />

È il culmine di un anno di duro lavoro tra i filari della vigna, fatto di pazienza e di costanti<br />

controlli per evitare malattie e parassiti che potrebbero rovinare un intero raccolto. Alla<br />

vendemmia non solo abbiamo dedicato la storia di copertina di questo numero, ma è al<br />

centro di numerosi servizi che si articolano tra rubriche e sezioni lungo tutta la rivista. È nelle<br />

pagine delle Vie del gusto, un tour enogastronomico dedicato proprio all’Oltrepò Pavese,<br />

uno spicchio di terra adagiato sulle prime pendici dell’Appennino, che da secoli costituisce la<br />

culla di vitigni pregiati e vini di gran qualità. Qui abbiamo incontrato Gabriele Picchi, direttore<br />

della Cantina Torrevilla, un giovane e appassionato enologo che dedica anima e cuore alla<br />

coltivazione e alla produzione del Pinot Nero in tutte le sue espressioni. Tra il serio e il faceto,<br />

il vino fa da sottofondo anche alla rubrica del Passatempo: sei domande che metteranno alla<br />

prova la vostra reale conoscenza sul nettare di Bacco.<br />

<strong>Settembre</strong> è anche il mese del rientro alla normalità dopo le vacanze. Lavoro, scuola e<br />

affanni quotidiani tornano a riempire inesorabilmente le nostre giornate. Per alcuni il ritorno<br />

alla routine rappresenta perfino un motivo di stress, che potrebbe anche manifestarsi con<br />

disturbi fisici. Si tratta della post vacation blues, ossia la depressione da rientro. Nelle pagine<br />

del benessere troverete utili consigli per smorzarne gli effetti così come qualche trucco per<br />

preservare il più a lungo possibile i benefici della vacanza anche dal punto di vista estetico.<br />

Tra gli altri articoli di questo numero vi segnaliamo quelli relativi al riso e ai funghi. In<br />

entrambi scoprirete quante varietà esistono e quali sono le loro proprietà nutrizionali.<br />

Infine una nota di colore, il verde. Quest’estate ci siamo imbattuti in una storia assai<br />

intrigante, quasi una fiaba, che narra le origini del pesto genovese, anzi del pesto di Prà,<br />

perché è proprio lì che la saporita crema a base di basilico, olio, pecorino e pinoli sarebbe nata. Tra<br />

mulini, invidie, magie e tornei cavallereschi, per raccontarvela dobbiamo risalire la linea del<br />

tempo e tornare nella Liguria del lontano 1579.<br />

7


Le vostre lettere<br />

DESIGN<br />

di Xxxxx Xxxxxx<br />

PORTA BEBÈ<br />

Ho letto con interesse l’articolo<br />

relativo ai marsupi e alle fasce<br />

ergonomiche per trasportare<br />

comodamente e nel modo più<br />

naturale i bimbi. Mancano ormai<br />

poche settimane al parto<br />

e sto cercando di avere più<br />

informazioni possibili, anche<br />

perché temo di non averne più<br />

molto quando il mio piccolo<br />

sarà arrivato. Sono sola e non<br />

posso contare sui miei genitori<br />

che purtroppo abitano lontani,<br />

così ho pensato di scrivere a<br />

voi. Vengo alla domanda. Che<br />

cosa è meglio che usi per i primi<br />

mesi di vita di mio figlio?<br />

Silvia, Tortona<br />

Cara Silvia, innanzitutto auguri<br />

da parte di tutta le redazione<br />

di <strong>Gulli</strong>. L’arrivo di un bimbo è<br />

un fatto che deve riempire di<br />

gioia tutti anche se ci si conosce<br />

solo attraverso le pagine di un<br />

giornale. Iniziamo col dire che<br />

il marsupio per neonati è uno<br />

di quegli oggetti che non deve<br />

mancare nel corredino. Lo potrai<br />

utilizzare fin dai primi giorni,<br />

a patto che comprenda un<br />

riduttore, assai utile in caso di<br />

bimbi particolarmente piccoli. È<br />

composto da una sorta di tasca<br />

nella quale adagiare il piccolo<br />

e di comode cinghie regolabili<br />

per le spalle e la schiena.<br />

Anche se la fascia porta bebè<br />

è di gran moda, può essere<br />

usata per un periodo di tempo<br />

limitato, mentre il marsupio,<br />

prprio per gli accessori, ha una<br />

durata certamente maggiore<br />

e consentirà al tuo piccolo e a<br />

te il massimo del comfort. Non<br />

spaventartiguardando le fotografie<br />

su giornali e riviste. Tra<br />

cinghie lacci e supporti si finisce<br />

per non capirci granché di<br />

come utilizzarlo. Di solito nella<br />

confezione ci sono sempre le<br />

classiche istruzioni con tanto di<br />

fotografie e disegni illustrativi. Ti<br />

basterà solo un poco di pratica.<br />

PALLET<br />

Ho sempre sognato di cimentarmi<br />

nel fai da te, ma il lavoro<br />

mi ha sempre impegnato<br />

molto lasciandomi briciole di<br />

tempo per coltivare un hobby.<br />

Ora che sono in pensione<br />

posso dedicare tutto il tempo<br />

che voglio. In particolare mi<br />

piacerebbe arredare una taverna<br />

che ho risistemato negli<br />

ultimi mesi. Ho visto che su<br />

<strong>Gulli</strong> spesso citate i pallet di legno<br />

come materiale grezzo di<br />

riciclo. Mi date qualche dritta<br />

in più? Come li devo trattare<br />

e, soprattutto, dove li trovo?<br />

Armando, Voghera<br />

Ottima idea, Armando. Tanto<br />

più che con i pallet puoi creare<br />

tutto quello che vuoi, divani,<br />

letti, tavolini, scaffali, portapiante.<br />

Insomma l’unico limite<br />

è la fantasia. Trovarli non è un<br />

gran problema. Nella tua zona<br />

ci saranno sicuramente aziende<br />

o negozi che movimentano<br />

merce con i bancali. Ti baserà<br />

chiedere e, all’occorrenza, investire<br />

qualche decina di euro.<br />

Accertati che i pallet non siano<br />

stati utilizzati per trasportare<br />

materie tossiche o comunque<br />

nocive e che riportino la sigla<br />

HT: indica che il bancale è stato<br />

trattato ad alta temperatura il<br />

che lo rende più longevo. In<br />

ogni caso eviterei di acquistarli<br />

nuovi.<br />

Per togliere macchie e incrostazioni<br />

l’ideale sarebbe l’utilizzo<br />

di una idropulitrice, ma se non<br />

ce l’hai un secchio di acqua<br />

mista a candeggina e qualche<br />

paglietta in acciaio che si usano<br />

per le stoviglie possono andare<br />

più che bene. Controlla attentamente<br />

che non ciano chiodi<br />

o schegge. Per queste ultime<br />

puoi pasare la carta vetrata. Anzi,<br />

a scanso di brutte sorprese,<br />

scartavetra su tutta la superficie<br />

e tanpona con alcol denaturato.<br />

Se pensi di utilizzare il materiale<br />

dentro casa o al coperto puoi<br />

utilizzare una vernice ad acqua,<br />

altrimenti per gli esterni puoi<br />

impiegare una vernice a base<br />

di olio. Se non l’hai già fatto,<br />

procurati gli strumenti da falegname<br />

così potrai iniziare il<br />

lavoro più facilmente.<br />

Come contattarci<br />

Per inviare le lettere alla redazione di <strong>Gulli</strong> potete utilizzare<br />

la posta elettronica redazione-gulli@mydigitalpassion.it,<br />

oppure la posta tradizionale, inviando le lettere ad Alfi s.r.l,<br />

via Voghera 59, 15052 Casalnoceto (AL). In alternativa potete<br />

lasciare le vostre lettere al box informazioni del negozio<br />

<strong>Gulli</strong>ver presso il quale vi servite. Basterà indirizzarle senza<br />

affrancatura alla Redazione di <strong>Gulli</strong>.<br />

9


ATTUALITÀ<br />

IN TRENTA GIORNI<br />

Uova al fipronil anche in Italia. Terremoto a Ischia: colpita<br />

Casamicciola. Strage di Barcellona, arrestato l’autista killer.<br />

L’uragano Harvey provoca gravi danni in Louisiana e Texas.<br />

1<br />

2 3<br />

1 UOVA CONTAMINATE - Anche l’Italia è coinvolta nel<br />

caso delle uova contaminate dal fipronil, un insetticida.<br />

Nonostante le rassicurazioni iniziali del Ministero sono stati<br />

trovati campioni positivi a Benevento e in provincia di Napoli.<br />

2 SISMA - Un terremoto di magnitudo 4.0 ha colpito l’<br />

isola d’Ischia. Alcune case sono crollate a Casamicciola,<br />

travolgendo diverse famiglie. Una donna è morta colpita<br />

dai calcinacci di una chiesa, un’altra è stata trovata sotto le<br />

macerie di casa sua. I feriti accertati sono 26. Paura tra i tanti<br />

turisti in vacanza sull’isola che hanno abbandonato l’isola con<br />

traghetti straordinari.<br />

3 PENSIONI - Proposto dal Governo un piano per le pensioni<br />

future dei giovani che hanno iniziato a versare i contributi<br />

a partire da gennaio 1996. Il progetto prevede che di farli<br />

andare in pensione prima dei 70 anni e con 20 anni di<br />

contributi, con un assegno minimo di circa 650-680 euro.<br />

4 CINEMA - Si apre la 74ª edizione del<br />

Festival del cinema di Venezia, che finirà<br />

con l’assegnazione del Leone d’oro, il<br />

premio più importante. La cerimonia di<br />

apertura è stata seguita dalla proiezione<br />

di Downsizing di Alexander Payne, uno<br />

dei film in concorso. Tra i protagonisti della<br />

giornata d’apertura Jane Fonda e Robert<br />

Redford, che hanno ricevuto i Leoni<br />

d’oro alla carriera e presenteranno fuori<br />

concorso Our souls at night.<br />

4<br />

11


ATTUALITÀ<br />

5 STRAGE - Ennesino fatto di sangue legato al terrorismo. Sotto<br />

tiro questa volta è Barcellona e la sua celebre Rambla. Un furgone<br />

è piombato sulla folla che passeggiava nel cuore della capitale<br />

catalana. Il bilancio è gravissimo: 15 morti e 100 feriti. Due uomini<br />

sono stati arrestati, uno marocchino, l’altro originario di Melilla,<br />

mentre l’autista killer datosi alla fuga è stato raggiunto e ucciso.<br />

6 FOLLIA - Tre morti e oltre 35<br />

feriti. È il bilancio degli scontri<br />

avvenuti a Charlottesville,<br />

cittadina della Virginia.<br />

Un’auto è piombata sul corteo<br />

antirazzista uccidendo una<br />

donna di 32 anni che stava<br />

attraversando la strada. Un<br />

elicottero di presidio della<br />

polizia, con due agenti a bordo,<br />

si è invece schiantato al suolo.<br />

6<br />

5<br />

7 8<br />

7 DI NUOVO INSIEME? - Angelina Jolie<br />

avrebbe cambiato idea sul divorzio da Brad<br />

Pitt. Secondo fonti bene informate, Angelina<br />

sarebbe ancora innamorata di Brad. A far<br />

cambiare idea all’attrice, pare sia stata<br />

l’intervista che qualche mese fa Brad ha<br />

rilasciato a GQ, in cui sosteneva di aver chiuso<br />

con l’alcol.<br />

9 DISASTRO - L’uragano Harvey ha toccato<br />

terra per la seconda volta in Louisiana,<br />

riversando una grande quantità di pioggia. Nel<br />

Texas del sud l’uragano ha causato un disastro<br />

ben più grave di quello di Katrina. Il bilancio<br />

delle vittime cresce di ora in ora e la conta<br />

dei dispersi è appena iniziata. A Cedar Bayou,<br />

in Texas, sono stati registrati 1,31 metri di<br />

pioggia. A Houston cresce invece la paura per<br />

due dighe, Addicks e Barker, dove l’acqua ha<br />

già cominciato a tracimare.<br />

9<br />

8 A TERRA - Addio<br />

amaro di Usain Bolt<br />

all’atletica. Nella sua<br />

ultima gara, la staffetta<br />

4×100 ai Mondiali di<br />

Londra, il campione<br />

è stato costretto a<br />

fermarsi. A bloccarlo<br />

sarebbero stati i crampi,<br />

così recita il resoconto<br />

del medico della<br />

nazionale giamaicana,<br />

Kevin Jones. Un<br />

epilogo preannunciato<br />

comunque da risultati<br />

deludenti.<br />

13


ATTUALITÀ LOCALE<br />

di Gialuca Giaconia<br />

La tradizionale<br />

sfilata durante la Sagra<br />

del salame a Mortara<br />

MORTARA, ALBA E PONTECURONE<br />

TRE SAGRE<br />

DA NON PERDERE<br />

Mentre l’estate<br />

sta volgendo<br />

al termine,<br />

proseguono<br />

le feste e le sagre<br />

all’insegna del buon<br />

cibo, del vino<br />

e del divertimento.<br />

MORTARA: SAGRA<br />

DEL SALAME D’OCA<br />

Iniziamo questo tour virtuale da<br />

Mortara, dove si terrà la 33° Sagra<br />

del salame d’oca, da venerdì<br />

22 a domenica 24. Nel prodotto<br />

tipico, che dal 2005 si fregia del<br />

prestigioso marchio Igp (Indicazione<br />

Geografica Protetta), confluisce<br />

la storia di una terra, della<br />

sua gente e delle sue tradizioni.<br />

Addentarne una fetta significa<br />

portare al palato un universo culturale,<br />

fatto di identità e amore<br />

per la buona tavola. Dietro ad<br />

ogni iniziativa c’è sempre una regia<br />

importante, e in questo caso<br />

la mente pulsante è il Comitato<br />

Organizzatore Sagra del Salame,<br />

nato per volontà dell’Associazione<br />

Commercianti di Mortara. La<br />

sagra è accompagnata da diverse<br />

attrazioni, quali la XLVI Mostra<br />

provinciale del palmipede, il più<br />

atteso tra gli eventi e da sempre<br />

momento di interesse da parte di<br />

“grandi e piccini, il palio, la sfilata<br />

e la presenza degli sbandieratori.<br />

15


ATTUALITÀ LOCALE<br />

Ad Alba è in scena<br />

il vino. Dobbligo il giro<br />

delle degustazioni<br />

Un cenno di nota per il Concorso<br />

Vetrine, organizzato dall’Associazione<br />

Commercianti. Giunto alla<br />

sua 33esima edizione, il premio<br />

va alla vetrina più apprezzata dal<br />

popolo di Facebook. Il premio di<br />

poesia, giunto al cinquantesimo<br />

anno, con la giuria composta da<br />

Maria Forni, Mirella Bersini, Pinuccia<br />

Morone, Antonella Ferrara,<br />

Marco Leva e Santino Invernizzi,<br />

che è chiamata a svolgere un<br />

arduo compito, ovvero decretare<br />

i nominativi da incoronare<br />

per ognuna delle tre sezioni di<br />

concorso e il concorso di fotografia,<br />

che culminerà nella mostra<br />

ospitata al Civico 17. Sul fronte<br />

delle categorie in concorso che,<br />

oltre alle due a tema libero su pellicole<br />

in bianco e nero e a colori,<br />

prevedono dal 2017 una terza sezione<br />

inedita intitolata Motori: che<br />

passione! in memoria di Stefano<br />

Costa, grandissimo appassionato<br />

di motociclette.<br />

ALBA: FESTA<br />

DEL VINO<br />

Ci trasferiamo ad Alba, in provincia<br />

di Cuneo, per l’appuntamento<br />

con la XVIII edizione della<br />

Festa del Vino dalle 14 alle<br />

24 del 24 settembre. Questa<br />

manifestazione si svolge lungo<br />

tutto il centro storico della città<br />

e mette in mostra le espressioni<br />

vinicole più rappresentative del<br />

territorio. Gli esperti ed i cultori<br />

del mondo del vino, ma anche i<br />

semplici turisti curiosi, potranno<br />

visitare l’itinerario dalla Piazza del<br />

Duomo lungo tutta la Via Maestra,<br />

trasformata per un giorno<br />

in un’ideale via del vino, in un<br />

contesto inedito. Si tratta di un<br />

evento festoso, che richiama il<br />

clima gioioso della vendemmia.<br />

Ogni visitatore potrà effettuare<br />

le degustazioni acquistando un<br />

calice di vetro serigrafato per l’occasione,<br />

con la possibilità poi di<br />

scegliere e confrontare i vini proposti<br />

in degustazione.<br />

A Pontecurone<br />

si valorizzano il territorio<br />

e i prodotti locali<br />

PONTECURONE:<br />

AUTUNNIAMO 2017<br />

L’ultima tappa del nostro tour<br />

è Pontecurone, in provincia di<br />

Alessandria, dove domenica 8<br />

ottobre andrà in scena Autunniamo<br />

2017. Si tratta di un evento<br />

fortemente consolidato per<br />

valorizzare il territorio dal punto<br />

di vista umano e materiale. Nella<br />

decima edizione gli organizzatori<br />

andranno a concentrarsi sull’argomento<br />

cibo: profumi, colori,<br />

sapori dei prodotti della tavola.<br />

Anche l’edizione 2017 si svolge<br />

con il contributo del Comune di<br />

Pontecurone, delle Associazioni,<br />

di molti volontari del paese, grazie<br />

al coordinamento del “Comitato<br />

per Autunniamo”. G<br />

17


COVER STORY<br />

di Maurizio Ferrari<br />

TUTTI<br />

vendemmiar<br />

IN VIGNA A<br />

<strong>Settembre</strong> è il mese della raccolta dell’uva,<br />

anche se le condizioni climatiche hanno<br />

anticipato quella del 2017. Da sempre<br />

un momento di festa per tutti.<br />

N<br />

Il caldo e la siccità di questanno<br />

hanno costretto molti vignaioli<br />

ad anticipare la vendemmia<br />

Nella vita di un vignaiolo la vendemmia<br />

è uno dei momenti più importanti. È il<br />

culmine di un anno di lavoro in vigna, di<br />

pazienza, di continue battaglie contro malattie<br />

e parassiti, di attesa. Gli ultimi giorni<br />

sono carichi di tensione, perché bisogna<br />

cogliere il momento giusto: quando l’uva<br />

è matura al punto giusto per il vino che si<br />

vuole realizzare.<br />

La vendemmia è il momento della verità,<br />

se durante l’anno si è lavorato bene e se il<br />

tempo è stato clemente, in cantina arriverà<br />

un prodotto sano e di qualità, ideale per<br />

ottenere un buon vino. Ma non sempre<br />

le cose vanno per il verso giusto.<br />

Il 2017 ne è un esempio. Grandine, gelate<br />

primaverili, siccità, ancora grandine:<br />

il clima ha messo i bastoni tra le ruote<br />

parecchie volte, tanto che in molte zone<br />

18


COVER STORY<br />

51 milioni<br />

sono gli ettolitri di<br />

vino prodotti durante<br />

la vendemmia dello<br />

scorso anno.<br />

70 milioni<br />

di quintali<br />

È la produzione di<br />

uva raccolta durante<br />

la vendemmia<br />

2016<br />

19


COVER STORY<br />

Dagli etruschi ai pittori<br />

del 900 italiano, la vendemmia<br />

è sempre stata raffigurata come una festa<br />

la raccolta delle uve è iniziata in anticipo, già<br />

durante il mese di agosto.<br />

VENDEMMIA, UNA PAROLA<br />

CON UNA STORIA<br />

Da dove arriva la parola vendemmia? Una parola<br />

che da sola descrive l’azione della raccolta delle<br />

uve. Si dice che derivi da vendémiaire, una parola<br />

usata nel Medioevo per descrivere questa<br />

azione, ma per altri deriverebbe dal latino: dai<br />

vocaboli vinum (vino) e demere (prendere). È<br />

dunque una parola che ha una storia antica, come<br />

antico è il rapporto tra l’uomo e la vite. I primi<br />

riscontri storici si hanno già 10mila anni fa, nella<br />

regione caucasica, per poi espandersi a Sumer<br />

e a tutto il bacino Mediterraneo coinvolgendo<br />

Fenici, Greci, Egiziani, Etruschi, Romani e Celti.<br />

Nel mondo antico il vino era importante, tanto<br />

importante da assumere un forte connotato<br />

simbolico nella liturgia cristiana e nella religione<br />

ebraica. Lo troviamo per esempio nell’ultima cena<br />

assieme al pane come simbolo della comunione<br />

e di vita eterna.<br />

LA FESTA TOTALE<br />

Il periodo della vendemmia non è solo un momento<br />

di lavoro, per la comunità agricola è<br />

sempre stata una festa che coinvolgeva tutti.<br />

Nell’immaginario collettivo è ben presente la<br />

pigiatura delle uve appena raccolte con i piedi,<br />

indimenticabile la scena riprodotta nel film<br />

Il profumo del mosto selvatico che segna una<br />

svolta nella storia d’amore tra Keanu Reeves e<br />

Aitana Sánchez-Gijón. L’amore è sempre presente<br />

durante la vendemmia, in Molise se una<br />

ragazza schiacciava un grappolo di uva sulla<br />

faccia del corteggiatore era un messaggio ben<br />

chiaro: «Insisti, sei sulla buona strada». Forse oggi<br />

manderebbe un Whatsapp, tutt’al più con un<br />

grappolo d’uva sotto forma di icona. Il periodo<br />

della vendemmia veniva festeggiato da tutta la<br />

comunità, non solo dalle singole aziende agricole.<br />

Ancora oggi, in molte parti d’ Italia, ci sono feste<br />

di paese. Dal Piemonte alla Sicilia è un susseguirsi<br />

di eventi che uniscono il vino, i cibi tradizionali,<br />

la musica, giochi e intrattenimenti vari. Ogni<br />

occasione è buona per stare insieme e far festa.<br />

RACCOGLIERE L’UVA<br />

Oltre alla raccolta meccanizzata, che ha sostanzialmente<br />

cambiato il modo di vendemmiare,<br />

resistono molte realtà che raccolgono l’uva a<br />

mano. Selezionando i grappoli uno a uno, riponendoli<br />

con cura in ceste di vimini. Un sistema<br />

di raccolta che è arrivato senza modifiche sino<br />

a noi dalla notte dei tempi: ne sono una dimostrazione<br />

molte rappresentazioni iconografiche<br />

medievali. Chi volesse fare un salto indietro nel<br />

tempo può farlo, molte cantine, infatti, organizzano<br />

delle vendemmie di gruppo. È una attività<br />

Ancora oggi la raccolta<br />

delle uve viene fatta a mano<br />

in molte zone dItalia<br />

21


COVER STORY<br />

La raccolta e la seguente<br />

pigiatura devono essere eseguite<br />

il più velocemente possibile<br />

LA VENDEMMIA TARDIVA<br />

E L’APPASSIMENTO<br />

Il momento della vendemmia viene deciso<br />

analizzando l’uva, questa viene raccolta<br />

quando la parte zuccherina e quella acida<br />

hanno un certo equilibrio. Questa regola<br />

vale per quasi tutti i vini. Ci sono infatti<br />

alcune tipologie che vogliono che la parte<br />

zuccherina sia predominante. Come si<br />

fa per ottenerla? Semplice, basta lasciar<br />

surmaturare l’uva e per farlo si lascia il<br />

grappolo attaccato alla pianta sino a quando<br />

non incomincia a perdere l’acqua e gli<br />

zuccheri si concentrano. In Val d’Aosta questa<br />

tecnica è portata all’estremo, con la raccolta<br />

delle uve in pieno inverno quando sono<br />

ghiacciate. Un’altra tecnica per aumentare la<br />

concentrazione degli zuccheri è far appassire<br />

l’uva. Viene usata in tutta Italia, dal Sud al<br />

Nord, ai passiti siciliani si affianca l’Amarone<br />

veneto. Questi ultimi sono vini generalmente<br />

particolari, che hanno una ricchezza di<br />

profumi e sapori notevole. Frutto dei processi<br />

biochimici che avvengono dentro l’acino<br />

durante l’appassimento. Alcuni, inoltre,<br />

fanno disidratare l’uva dalla botrytis cinerea,<br />

la cosiddetta muffa nobile. I vini ottenuti con<br />

questa tecnica sono tra i più costosi, famosi<br />

sono i Sauternes francesi o i Tokaji ungheresi,<br />

ma non mancano anche vini italiani, come il<br />

Muffato della Sala della Cantina Antinori.<br />

poco più che simbolica, ma serve a far provare<br />

come si svolge questo lavoro. Naturalmente alla<br />

fine si stappa una bottiglia di vino da bere tutti<br />

insieme. Il sito www.movimentoturismovino.it<br />

dà delle indicazioni più precise sulle cantine che<br />

aderiscono e che hanno in programma eventi ad<br />

hoc durante la vendemmia.<br />

E DOPO LA RACCOLTA?<br />

Entrare in vigna a vendemmiare è il primo passo<br />

di un processo che terminerà quando si berrà il<br />

vino, può durare un anno come decenni, dipende<br />

dal tipo di vino. Una volta che l’uva è raccolta<br />

viene portata in cantina per la successiva pigiatura.<br />

Il trasporto deve essere compiuto il più in<br />

fretta possibile, perché è fondamentale che l’uva<br />

arrivi integra e “fresca”. Appena dopo i grappoli<br />

passano alla pigiatura e vengono compiuti tutti<br />

i passi che porteranno alla fermentazione e al<br />

successivo affinamento, in botte o in bottiglia. A<br />

seconda che si tratti di un vino rosso, un bianco,<br />

un rosato, uno spumante o un vino dolce, il mosto<br />

ottenuto prenderà una strada diversa. Sarà<br />

compito dell’enologo controllare ogni passaggio<br />

e seguire le buone pratiche per dare vita alla<br />

bevanda preferita dal dio Bacco.<br />

G<br />

23


STORIE DEL GUSTO<br />

di Evelyn Eugenia Bruno<br />

DEL pesto<br />

LA LEGGENDA<br />

Molte delle ricette più famose sono nate per caso.<br />

Ma poche hanno avuto una storia così travagliata<br />

come quella del pesto. Tra mulini, invidie e tornei<br />

cavallereschi, torniamo nella Liguria del 1579…<br />

Q<br />

Quando si dice Italia si dice storia, anche in cucina.<br />

Non c’è regione del nostro Paese che non esprima<br />

almeno una ricetta che la contraddistingua da tutte le<br />

altre. Ricette sulle quali sono nati racconti e aneddoti,<br />

talvolta veri, altre volte fiabeschi. È il caso quest’ultimo<br />

del pesto genovese, anzi del pesto di Prà. Perché è<br />

proprio lì che tutto avrebbe avuto inizio nel lontano<br />

1579. La storia ci porta nella casa del mugnaio, tal<br />

Samuele, che viveva con la moglie e due figli, Biagio<br />

e Clara. Come tutti i bambini, anche i due giovani<br />

pensavano a divertirsi. Un giorno, la madre preparò<br />

per loro una merenda con pane e pecorino. Recatisi<br />

al mulino del padre per consumarla, si misero a<br />

giocare ai marinai. Come? Semplice, per fare il mare<br />

riempirono una bacinella con dell’olio, usarono foglie<br />

di prezzemolo come barchette, pecorino come<br />

carico e pinoli come marinai.<br />

Tra una risata e uno spintone, i due riuscirono a far<br />

cadere nell’olio un intero sacco di farina. Impauriti,<br />

Biagio e Clara rimisero tutto dentro al sacco nella<br />

speranza di passarla liscia con il padre. Samuele, il<br />

papà, che non era un fulmine di guerra, quella sera<br />

complice la stanchezza, il buio “pesto” e la sua sbadataggine,<br />

finì per preparare gli gnocchi per il giorno<br />

seguente proprio con la farina pasticciata. Per pranzo<br />

sarebbero arrivati numerosi parenti e la moglie in-<br />

25


STORIE DEL GUSTO<br />

tendeva fare bella figura. Ce la mise tutta e alla fine,<br />

soddisfatto del lavoro svolto, si levò il grembiule e<br />

tutto infarinato se ne andò a dormire.<br />

GNOCCHI COLORATI<br />

La mattina seguente, il mugnaio, fu svegliato dalle<br />

grida della moglie. Aveva scoperto gli gnocchi verdi!<br />

Assaggiarono uno gnocco e, trovandolo gradevole,<br />

decisero di rischiare, tanto più che non si poteva più<br />

rimediare. Gli gnocchi verdi ebbero un successo<br />

strepitoso, tanto che il mugnaio, scoperti tutti gli ingredienti<br />

con l’aiuto dei figli, ricreò la deliziosa crema<br />

verde scrivendo la ricetta su una vecchia pergamena.<br />

Era nato il pesto di Prà che tutti assaggiavano alla<br />

locanda aperta da Samuele, ma del quale nessuno<br />

conosceva la ricetta. Tranne lui, ovviamente.<br />

Storia finita? Tutt’altro. Il successo del mugnaio durò<br />

poco. Già, perché la ricetta del pesto che lui teneva<br />

gelosamente nascosta, faceva gola a molti. Anche<br />

alle famiglie nobili dei Fieschi e degli Spinola che da<br />

secoli se le davano di santa ragione su tutti i fronti,<br />

anche quello gastronomico. La storia narra che i Fieschi<br />

rubarono la ricetta al mugnaio e che iniziarono<br />

a organizzare feste, ovviamente a base di pesto. La<br />

qual cosa mandò su tutte le furie i rivali di sempre,<br />

gli Spinola. Questi ultimi, senza pensarci due volte<br />

mossero guerra contro i Fieschi.<br />

IL TORNEO<br />

I saggi delle due parti convinsero i nobili ad incontrarsi<br />

per porre fine alla scellerata, quanto inutile guerra.<br />

Si sarebbe risolto tutto con un torneo: il vincitore<br />

avrebbe ottenuto la ricetta senza copie. Un torneo<br />

per una ricetta? No, non scherziamo, in palio c’era<br />

anche la mano della nipote dello Spinola, la noiosa<br />

Adalgisa, accompagnata da una consistente dote,<br />

così se la sarebbe tolta dai piedi per sempre.<br />

Al Grande Torneo dello Scrivia, che si sarebbe celebrato<br />

nella piana di Casella, parteciparono in molti,<br />

compreso un cavaliere con il viso celato. Gara dopo<br />

gara, il misterioso contendente sbaragliò tutti gli<br />

avversari, compresi i più valorosi uomini delle due<br />

litigiose casate. Al vincitore spettava il premio. Il cavaliere<br />

si tolse il pesante elmo e… magia! Al posto<br />

del volto fiero di un aitante giovane spuntò il dolce<br />

viso di una bellissima ragazza. Era Clara, la figlia del<br />

mugnaio di Prà che era tornata a riprendersi ciò<br />

che apparteneva al padre. Ma come direte voi, ma<br />

se era appena bambina? Sì certo, ma siamo in una<br />

leggenda. La giovane, tempo addietro, intristita per<br />

la situazione difficile del padre, invocò l’aiuto alle<br />

stelle. Detto fatto. Quella notte le apparse la fatina<br />

del basilico che le raccontò cosa sarebbe successo<br />

e cosa avrebbe dovuto fare. La fatina fece un<br />

incantesimo che trasformò Clara nel cavaliere che<br />

avrebbe poi vinto il Torneo. Tra lo stupore di tutti<br />

Clara ritirò il premio, pergamena e soldi, ma non la<br />

noiosa Adalgisa, e tornò a casa. Durante il tragitto<br />

rivide la fatina del basilico che la fece ritornare bambina<br />

poco prima di incontrare la madre alla quale<br />

consegnò il sacchetto pieno di monete e la ricetta.<br />

Il mugnaio poté così ricostruire la locanda andata<br />

in fumo durante il furto delle pergamena e pensò<br />

bene di divulgare la ricetta a tutti.<br />

G<br />

27


INCHIESTA<br />

di Gaia Cortese<br />

FAMIGLIA E LAVORO:<br />

LE DONNE<br />

CHE CE LA FANNO<br />

Aumenta il tasso delle<br />

donne lavoratrici<br />

(48,8%), ma resta alta la<br />

percentuale che rinuncia<br />

al lavoro dopo aver avuto<br />

un figlio. Eppure qualcosa<br />

sta cambiando, e nuove<br />

opportunità lavorative si<br />

trovano proprio da casa.<br />

Sono passati alcuni mesi dalla pubblicazione di una<br />

lettera di una mamma lavoratrice indirizzata un noto<br />

quotidiano nazionale. La lettera era quella di una<br />

donna avvocato, madre di due figli, che,<br />

in uno sfogo sincero e liberatorio,<br />

scriveva queste parole: “Ho chiesto<br />

orari ridotti che mi consentissero<br />

di portare le piccole al nido o alla<br />

scuola materna, mi sono avvalsa<br />

di tate, di aiuti di ogni genere e,<br />

per qualche tempo, mi sono anche<br />

illusa di poter fare tutto. Ma la realtà<br />

è che è impossibile. Pur con tutti gli aiuti<br />

48,8%<br />

tasso di occupazione<br />

femminile nel<br />

primo trimestre<br />

2017<br />

del mondo, ti ritrovi con il conto in banca prosciugato<br />

dagli stipendi alle tate e alle sostitute delle tate, dai folli<br />

costi dei nidi e delle attività extrascolastiche e al con-<br />

29


INCHIESTA<br />

tempo devi convivere con enormi sensi di colpa che ti<br />

tormentano” Sì perché la categoria delle mamme<br />

lavoratrici passa dal senso di colpa di non seguire<br />

abbastanza i figli a quello di non essere abbastanza<br />

brave sul lavoro perché magari si azzardano ad uscire<br />

dall’ufficio prima dei colleghi uomini.<br />

L’OCCUPAZIONE FEMMINILE<br />

Eppure, gli ultimi dati raccolti da Istat nel primo<br />

trimestre 2017, confermano che il tasso di occupazione<br />

delle donne (15-64 anni) a giugno ha raggiunto<br />

il 48,8%: il valore più alto dall’avvio delle serie<br />

storiche (dal 1977). Un segnale positivo per le<br />

donne? Non proprio. Per integrare a pieno<br />

le donne italiane nel mercato del lavoro,<br />

1 milione<br />

316 mila<br />

infatti, c’è ancora molta strada da fare:<br />

in base ai dati Eurostat, l’Italia è agli<br />

ultimi posti nel confronto europeo<br />

(solo la Grecia è messa peggio). Le<br />

donne in età lavorativa (15-64 anni)<br />

con una occupazione a giugno, hanno<br />

sì raggiunto il record del 48,8%, ma restano<br />

ancora lontani dal 66,8% degli uomini. In<br />

termini assoluti, le donne occupate hanno raggiunto<br />

a giugno quasi quota 9.7 milioni, contro le poco più<br />

di 9,5 milioni di giugno 2016.<br />

Sono le aziende<br />

italiane gestite<br />

da una donna<br />

UFFICIO O FAMIGLIA?<br />

E a pesare sul dato dell’occupazione femminile italiana<br />

c’è ancora la difficoltà nel conciliare il lavoro<br />

con la famiglia: nel 2016 – in base agli ultimi dati<br />

dell’Ispettorato del lavoro – 30mila donne hanno<br />

dato le dimissioni dal posto di lavoro in occasione<br />

della maternità. Secondo l’Istat in Italia ci sono 22,5<br />

posti in asilo nido ogni 100 bambini tra 0 e 3 anni,<br />

ben al di sotto dei 33 posti indicati come obiettivo<br />

strategico dall’Unione europea. Un quadro che non<br />

migliora se ci ferma a guardare le donne alla guida di<br />

un’azienda. È vero che le imprese a guida femminile<br />

sono passate dalle 1.308.566 del 31 marzo 2016 alle<br />

1.316.017 del 31 marzo 2017 (dati Infocamere), ma<br />

le donne a capo di un’azienda sono in percentuale<br />

ancora solo il 21,8%. Ma esiste un’alternativa o un<br />

Per le donne è sempre<br />

difficile conciliare il lavoro<br />

con gli impegni della famiglia<br />

piano B per le donne che non vogliono rinunciare<br />

a un lavoro pur coltivando il desiderio di avere una<br />

famiglia? Grazie alle nuove tecnologie e a diverse<br />

professioni emergenti, qualcosa si sta muovendo<br />

per andare incontro alla richiesta delle donne che<br />

vogliono essere ancora riconosciute come donne<br />

lavoratrici.<br />

IL PIANO B ESISTE?<br />

Sembra funzionare in Italia il telelavoro<br />

(call center, customer care o vendite), ma<br />

siamo ancora molto indietro rispetto ad<br />

altre realtà estere, in particolare se consideriamo<br />

gli Stati Uniti. Nel 2016 tuttavia, è stato<br />

approvato un DDL a incentivi per quello che viene<br />

chiamato anche lavoro agile e, al termine dello stesso<br />

anno, il 30% delle aziende ha aperto le porte a questo<br />

tipo di collaborazione aumentando così del 40%<br />

le opportunità. Si passa poi alle ripetizioni a casa o<br />

all’insegnamento di una lingua straniera via skype<br />

come altra fonte di reddito, fino alla creazione di<br />

oggetti, vestiti o accessori da vendere direttamente<br />

tramite Internet. Tutto rigorosamente fatto da casa.<br />

Sono infatti sempre di più le mamme che creano<br />

una vera e propria community sui social e, come un<br />

passaparola virtuale, si scambiano idee, commenti e<br />

informazioni. On line si trovano negozi virtuali com<br />

Etsy.com (un marketplace che ha raggiunto i 29<br />

milioni di acquirenti), dove aprire il proprio negozio<br />

è semplicissimo. Per pubblicizzare poi i propri prodotti<br />

ci sono i canali social: da Instagram a Pinterest,<br />

passando per Facebook, non è mai stato così facile<br />

autopromuoversi. Mamme quindi che sembrano<br />

non farcela, ma poi sono sempre le prime a rimboccarsi<br />

le maniche.<br />

G<br />

31


Il salumificio Valverde è situato nel cuore dell’Oltrepo<br />

Pavese, zona di antica tradizione nella produzione di ottimi<br />

insaccati, grazie anche al particolare microclima che ne<br />

favorisce la stagionatura e la maturazione.<br />

Dotato di moderne tecnologie per la lavorazione delle<br />

materie prime accuratamente selezionate, garantisce<br />

una produzione di salumi tipici di elevata qualità nel<br />

rispetto delle ricette originali e delle antiche usanze.<br />

IL SALAME DI<br />

VARZI DOP è una<br />

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Il consumatore deve sapere che<br />

il Salame di Varzi DOP<br />

è solo quello accompagnato<br />

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ALIMENTARI E FORESTALI<br />

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perchè ottenuto secondo quanto<br />

stabilito dall’antico e rigido<br />

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Loc. Casa Balestrieri<br />

27050 VALVERDE (PV)<br />

Tel. 0383-589901<br />

Fax 0383-586735<br />

www.salumificio-valverde.it


LE VIE DEL GUSTO<br />

di Maurizio Ferrari<br />

UN GIRO PER VIGNE<br />

E CANTINE<br />

DELL’OLTREPÒ PAVESE<br />

Un simpatico itinerario lungo la Valle Versa dove nascono<br />

alcuni dei vini più significativi di questo territorio. Da fare<br />

solo se si ama la bevanda di bacco e chi guida si sacrifica.<br />

PPer staccare la spina dai pensieri quotidiani, legati<br />

al lavoro e alla incombenze di tutti i giorni, non è<br />

sempre necessario “scappare” verso luoghi lontani<br />

per fare la lucertola sotto il sole o lo stambecco<br />

su e giù per i monti. A volte basta poco, anche un<br />

viaggio di uno o due giorni verso località vicine,<br />

ma capaci di offrire attrattive che uniscono relax,<br />

cultura e il piacere di mangiare e bere bene. L’Italia<br />

è ricca di questi luoghi e spesso sono più vicini di<br />

quanto si possa immaginare, è il caso, per esempio,<br />

dell’Oltrepò Pavese.<br />

Questa parte di Lombardia, in provincia di Pavia,<br />

è ricca di vigneti, è considerata una delle terre più<br />

idonee per la viticoltura e allora perché non fare<br />

un giro alla scoperta di questo territorio? Il nostro<br />

viaggio parte da Stradella e arriva sino a Broni,<br />

e si snoda prevalentemente nella Valle Versa.<br />

L’itinerario consigliato passa attraverso i comuni<br />

di Zenevredo, Montù Beccaria, San Damiano al<br />

Colle, Rovescala, Golferenzo, Volpara, Canevino,<br />

Moncalvo Versiggia, Santa Maria della Versa, Castana,<br />

Montescano e Canneto Pavese. Un giro<br />

che ci porterà a scoprire alcuni dei più suggestivi<br />

angoli dell’Oltrepò Pavese e molti dei suoi vini<br />

caratteristici. In questa zona regnano sovrane le<br />

uve Croatina che danno vita alla Bonarda, sia<br />

nella tradizionale versione mossa sia nella ancor<br />

più suggestiva versione ferma. Questa è anche la<br />

terra del Buttafuoco Storico, un vino capace di<br />

invecchiare per dare il meglio di sé dopo qualche<br />

33


LE VIE DEL GUSTO<br />

anno in cantina. Per gli amanti dei vini dolci c’è<br />

il Moscato di Volpara da provare, mentre Santa<br />

Maria della Versa è il luogo dove è nata la Cantina<br />

La Versa, una delle prime realtà che ha promosso<br />

e fatto conoscere gli spumanti metodo classico<br />

italiani. Oggi, dopo anni travagliati, questa cantina<br />

sociale è finita sotto il controllo del colosso Terre<br />

d’Oltrepò e Cavit: la speranza è che presto torni sul<br />

mercato con vini consoni alla storicità del nome.<br />

SI PARTE<br />

Stradella è una tipica città dell’Oltrepò, si trova<br />

alla base delle colline ed è stata nei secoli teatro<br />

di scontri tra pavesi e piacentini, ed è stata dominata<br />

da spagnoli, francesi e austriaci. La Torre<br />

Civica, di origini medievali, è il simbolo di questa<br />

città. Se si vuole scoprire la cucina del territorio<br />

si può andare a pranzo nel Ristorante Osteria del<br />

Giuse, al primo piano del centrale Hotel Italia. Un<br />

locale che permetterà di scoprire tutte le specialità<br />

tipiche dell’Oltrepò e della cucina lombarda.<br />

Prima di raggiungere l’Enoteca Regionale della<br />

Lombardia a Broni, distante 84 km da qui,<br />

si possono fare interessanti soste per scoprire<br />

cantine e agriturismi caratteristici. Poco distante<br />

da Stradella, a Zenevredo, si trovano la cantina<br />

la Tenuta il Bosco, della famiglia Zonin, dove<br />

vengono prodotti tutti i vini tipici dell’oltrepo:<br />

dalla Bonarda agli spumanti ottenuti con il Pinot<br />

Nero. Questo vitigno è il vero re di questa terra e<br />

raggiunge livelli qualitativi molto elevati: provare<br />

per credere.<br />

Un’altra interessante sosta, in una atmosfera completamente<br />

diversa, si può fare all’Agriturismo La<br />

Casa dei Nonni. Qui si possono scoprire i migliori<br />

abbinamenti tra i loro vini e la cucina del territorio:<br />

A Canneto Pavese<br />

si trova lAssociazione<br />

della Pancetta con la cotenna<br />

anche i salumi sono fatti da loro, seguendo la<br />

tradizione norcina di queste terre.<br />

SPUMANTE E BONARDA<br />

La prossima tappa è Montù Beccaria, seguendo<br />

un percorso che ha visto anche Tazio Nuvolari<br />

correre quando ancora i circuiti non esistevano<br />

e si correva sulle strade ordinarie. Obbligatorio<br />

fermarsi alla Cantina Storica il Monte, nata nel<br />

1902 è una delle prime, se non la prima, cantina<br />

sociale italiana. È un luogo dove gli spumanti realizzati<br />

con Pinot Nero la fanno da padrone, ma non<br />

solo. Qui esiste anche una della poche distillerie<br />

rimaste in Oltrepò, dove le vinacce diventano<br />

grappa e donano una seconda vita a quello che<br />

altrimenti sarebbe uno scarto. Ma si sa: i contadini<br />

non buttavano mai niente, e il detto che si accosta<br />

al maiale vale, in realtà, per tutto. Proseguendo<br />

si raggiunge Rovescala, dove si produce una tra<br />

le migliori Bonarda di tutto l’Oltrepò. Per scoprirla<br />

si può fare tappa alla Cantina Perego & Perego.<br />

Qui due giovani fratelli milanesi hanno scelto di<br />

diventare viticoltori e dare vita a una cantina che<br />

unisce innovazione con tradizione, qui si può<br />

assaggiare la Bonarda, sia mossa sia ferma.<br />

Pinot Nero e Bonarda<br />

sono il re e la regina<br />

dellOltrepò Pavese<br />

35


LE VIE DEL GUSTO<br />

UN TUFFO NELLE BOLLICINE<br />

Una volta raggiunta Santa Maria della Versa si<br />

può fare uno spuntino goloso presso il Panificio<br />

Pasticceria B&A. Questo forno è attivo da oltre 60<br />

anni, ma da poco è stato rilevato da Elisa e Matteo.<br />

Una giovane coppia che ha portato nuove<br />

idee, riproponendo ricette storiche, selezionando<br />

con cura le materie prime e trasformando il tutto<br />

in deliziosi prodotti da forno, sia dolci sia salati.<br />

Questa località è diventata famosa per la Cantina<br />

Sociale La Versa, una realtà, che come detto<br />

sta attraversando un momento difficile dopo il<br />

fallimento e il tentativo di rilancio da parte della<br />

nuova proprietà. Negli anni ’70 ha rappresentato<br />

nel mondo gli spumanti metodo classico. La speranza<br />

è che presto questo marchio torni a essere<br />

un fiore all’occhiello.<br />

IL «CALORE” DEL BUTTAFUOCO<br />

Seguendo in questo giro tra le vigne si arriva a<br />

Canneto Pavese, dove ha sede il Club del Buttafuoco<br />

Storico, con annessa enoteca. Questo vino,<br />

che in dialetto significa «al buta me al fogh», cioè<br />

«scalda, risveglia come il fuoco», è di carattere e di<br />

corpo. Un vino diverso, non di immediata beva, ha<br />

bisogno di tempo, di affinare, di preparsi a scaldare<br />

il cuore di chi lo beve: può diventare anche un vino<br />

da meditazione. Quello storico lo si riconosce sin<br />

dalla bottiglia, caratterizzata dalla presenza di un<br />

ovale con dentro un veliero. Ma la leggenda dei<br />

marinai che combatterono in Oltrepò fatevela<br />

raccontare davanti a un bicchiere di questo vino.<br />

Non perdete l’occasione per fare un salto al Salumificio<br />

Daturi, il tempio della pancetta, qui infatti<br />

ha sede l’Associazione della Pancetta con la<br />

Cotenna. Gli amanti dei salumi e degli insaccati<br />

qui troveranno un paradiso per i loro sensi.<br />

La fine di questo viaggio si avvicina, l’arrivo è previsto<br />

all’Enoteca Regionale di Lombardia, a Broni.<br />

Realizzata all’interno di una cascina nel 2015, è<br />

diventata il punto di riferimento per i vini lombardi.<br />

Queste è l’unica enoteca riconosciuta dalla Regione<br />

ed è la sede di numerose iniziative destinata a<br />

far conoscere i vini e i prodotti del territorio, ma<br />

non solo. Controllando il calendario si può far<br />

coincidere la fine del viaggio con uno di questi<br />

eventi. Un viaggio per scoprire l’enogastronomia<br />

dell’Oltrepò Pavese, senza disdegnare cucina e<br />

vini di tutta la Lombardia.<br />

G<br />

dove mangiare<br />

Ristorante Osteria del Giuse<br />

Via Mazzini 4 - 27049 Stradella (Pv)<br />

0385.40612<br />

339.7922193<br />

www.ristoranteosteriadelgiuse.com<br />

Tenuta Il Bosco<br />

Località Il Bosco<br />

27049 Zenevredo (Pv)<br />

0385.245326<br />

www.ilbosco.com<br />

Agriturismo La Casa dei Nonni<br />

Frazione Poalone 6<br />

27049 Zenevredo (Pv)<br />

0385.49852<br />

www.agriturismolacasadeinonni.it<br />

Cantina Storica il Monte<br />

Via Marconi 10<br />

27040 Montù Beccaria (Pv)<br />

0385.262252<br />

www.ilmontu.com<br />

Cantina Perego & Perego<br />

Largo Medaglie d’Oro 2<br />

27040 Rovescala (Pv)<br />

320.3458728<br />

www.peregoeperego.it<br />

Panificio Pasticceria B&A<br />

Via Roma 19<br />

27046 Santa Maria della Versa (Pv)<br />

0385.278046<br />

Club del Buttafuoco Storico<br />

Via Vigalone 106<br />

27044 Canneto Pavese (Pv)<br />

0385.60154<br />

www.buttafuocostorico.com<br />

Salumificio F.lli Daturi<br />

Str. Provinciale 45 al 26<br />

27044 Canneto Pavese (Pv)<br />

0385.262415<br />

www.salumificiodaturi.it<br />

Enoteca Regionale della Lombardia<br />

Via Cassino Po 2<br />

27043 - Broni (Pv)<br />

0385.833820<br />

www.enotecaregionaledellalombardia.it<br />

37


LA RIVINCITA DELL’OLIO<br />

SUL CIBO SPAZZATURA<br />

In questa epoca di globalizzazione, dove le contaminazioni<br />

culturali sono all’ordine del giorno, vengono riscoperte delle<br />

tradizioni dalle nuove generazioni. La Dieta Mediterranea<br />

piace sempre di più e molte delle sue abitudini sono<br />

riprese dai millenials, come dimostra una recente ricerca<br />

fatta dall’Associazione “Donne e qualità della vita” in<br />

collaborazione<br />

con Assitol, Associazione<br />

italiana dell’Industria olearia.<br />

I risultati, che hanno visto<br />

protagonisti un campione di<br />

700 giovani dai 14 ai 18 anni,<br />

ha<br />

visto un recupero di piatti<br />

tipicamente italiani come la<br />

focaccia all’olio a colazione o il<br />

pane condito con del semplice<br />

extravergine. Spazio anche alla<br />

bruschetta con pomodorini,<br />

origano, capperi e olio, o dei filetti<br />

di tonno<br />

crudo conditi con limone,<br />

salsa di soia, olio extravergine e un pizzico<br />

di sale. E in questa classifica non poteva mancare la classica<br />

spaghettata di mezzanotte, rigorosamente aglio, olio e<br />

peperoncino.<br />

CAPRIOLI E CINGHIALI<br />

S’ABBEVERANO ALLA VIGNA<br />

La siccità di quest’estate non ha messo in ginocchio solo il<br />

mondo agricolo, ma ha causato difficoltà anche agli animali<br />

selvatici che hanno visto sparire le proprie fonti idriche.<br />

Per potersi dissetare sono andati alla ricerca di nuove fonti<br />

d’acqua e le hanno trovate nelle vigne. In Toscana, come<br />

ha spiegato Confagricoltura, la mancanza di acqua ha reso<br />

caprioli e cinghiali molto più intraprendenti: hanno scelto di<br />

abbeverarsi attaccando i grappoli d’uva, ancora non maturi.<br />

Le recinzioni e altri sistemi di dissuasione non sono serviti a<br />

molto e i danni stimati sono di 20 milioni di euro circa.<br />

FOOD&DRINK<br />

a cura di Maurizio Ferrari<br />

IL SALAME DI VARZI DOP<br />

PIACE SEMPRE PIÙ<br />

Lo conoscevano già i Longobardi il<br />

Salame di Varzi Dop, un prodotto con una<br />

importate storia alle spalle che oggi è il<br />

fiore all’occhiello della norceria dell’Oltrepò<br />

Pavese. Questo salume sta vivendo una<br />

momento d’oro, con un costante aumento<br />

della produzione che nei primi sei mesi del<br />

2017 è aumentata del 3,7 per cento. Sono<br />

stati insaccati ben 248.900 salami, con una<br />

pezzatura piccola, la più adatta al consumo<br />

domestico. Per realizzarlo vengono usate le<br />

parti nobili del suino, unite a sale marino,<br />

pepe in grani, infuso di aglio in vino<br />

rosso. Il micro clima della Valle Staffora,<br />

che unisce la brezza marina ligure e l’aria<br />

fresca di montagna, fa il resto e favorisce<br />

una corretta maturazione. Tutto questo<br />

è scritto nelle pagine del disciplinare di<br />

produzione, perché questo è un prodotto<br />

a denominazione di origine, a garanzia di<br />

una qualità che deve essere mantenuta<br />

costante nel tempo. Oggi è particolarmente<br />

apprezzato in Lombardia, Piemonte,<br />

Liguria, Emilia Romagna e Veneto, ma<br />

l’obiettivo del Consorzio di Tutela è quello<br />

di aumentarne la diffusione anche nelle<br />

altre regioni d’Italia. Da provare assieme<br />

alla frutta fresca come melone, fichi, pesche<br />

e uva bianca, anche uva moscato.<br />

39


FOOD&DRINK<br />

LA CASA DI RIPOSO PER CUOCHI<br />

DI GUALTIERO MARCHESI<br />

Gualtiero Marchesi è considerato uno dei più grandi cuochi<br />

italiani, uno dei maestri che hanno dato lustro e rinnovato<br />

la cucina tricolore. Marchesi coltivava da tempo un<br />

sogno: una casa di riposo dedicata ai cuochi. Oggi, grazie<br />

alla Fondazione Molina di Varese, questo desiderio può<br />

diventare realtà. Gualtiero Marchesi vorrebbe poter creare<br />

una struttura dove i cuochi si possano ritirare per trascorrere<br />

serenamente la vecchiaia, dando vita a un ambiente che<br />

non vuole essere solo di sostegno, ma che possa ancora<br />

stimolarli e dare agli ospiti opportunità di trasferire ai più<br />

giovani la propria esperienza. Il progetto prevede dunque la<br />

costruzione di una struttura con 12 abitazioni indipendenti<br />

per i cuochi residenti e la realizzazione di una cucina<br />

didattica idonea all’alta formazione di 18 allievi. L’apertura è<br />

prevista nell’autunno del 2018.<br />

MAXI GRAPPOLI<br />

IN VALTIDONE<br />

Sarà per le gelate di quest’inverno o per<br />

le temperature estive, sta di fatto che<br />

quest’anno nel piacentino si sono visti<br />

grappoli giganteschi. Cesarino Pallaroni,<br />

responsabile della Cantina Sociale<br />

Valtidone, ha scattato una foto ad un maxi<br />

grappolo di uva da Bonarda in uno dei<br />

suoi vigneti, a Borgonovo Valtidone. «Si è<br />

sviluppato per 38 centimetri di lunghezza<br />

e 20 di larghezza, non avevo ancora<br />

visto niente di simile, è mastodontico»,<br />

ha detto Pallaroni. Il bilancio della<br />

vendemmia 2017, per effetto di caldo e<br />

siccità - si legge in una nota diramata da<br />

Coldiretti - è comunque preoccupante.<br />

Dai primi dati, sembra che il calo della<br />

produzione sia di circa il 30%. Per contro<br />

la qualità dell’uva raccolta quest’anno è<br />

davvero eccellente.<br />

UNA PANCHINA GIGANTE TRA LE VIGNE DELLA FRESIA<br />

A Castelnuovo Don Bosco, nelle colline a nord di Asti, è sorta<br />

tra le vigne della Tenuta Tamburin una grande panchina color<br />

verderame. Alta circa 2 metri e lunga 3,5 fa parte del Big Bench<br />

Community Project del designer americano Chris Bangle. Un<br />

progetto artistico originale nato per sostenere il turismo nelle<br />

piccole comunità locali: l’invito è di fermarsi qualche istante e<br />

gioire della bellezza del paesaggio del Monferrato.<br />

Questa è la 38ª Big Bench installata tra le Langhe e il<br />

Monferrato, è la più vicina a Torino (circa 30 km) ed è la prima<br />

nel Nord Astigiano. È già stata ribattezzata la Panchina dei<br />

Santi, in quanto di trova in un crocevia di paesi che diedero i<br />

natali a grandi santi: san Giovanni Bosco, san Giuseppe Cafasso,<br />

san Domenico Savio e il beato Giuseppe Allamano.<br />

Chi visiterà la Tenuta Tamburin potrà così scoprire il territorio e<br />

i vini del Nord Astigiano, in particolare l’Allungano, una piccola<br />

Doc prodotta con solo uve Nebbiolo. Vengono prodotti anche la<br />

tradizionale Fresia, la Barbera e il Chardonnay<br />

41


Un interessante incrocio di sapori<br />

tipicamente autunnali con quelli estivi.<br />

Ecco come preparare are interessanti piatti<br />

con il meglio di queste due stagioni.<br />

A settembre si incontrano l’estate, che sta finendo,<br />

e l’autunno, che sta iniziando. È un<br />

periodo<br />

di transizione anche in cucina, dove si<br />

possono<br />

trovare ancora ingredienti estivi, ma appaiono<br />

anche quelli tipicamente autunnali ali come i funghi.<br />

Quello che presentiamo è dunque un menù<br />

che rispecchia questo momento dell’anno, con<br />

piatti che giocano sui contrasti.<br />

Per aprire, uno sformatino a base di spinaci e bietole,<br />

un piatto dagli ingredienti semplici ma ricco<br />

di contrasti tra la parte dolce e quella acida, com<br />

una sottile nota piccante data dal provolone.<br />

<strong>Settembre</strong> è anche il mese del riso e<br />

dell’uva:<br />

eccoli dunque protagonisti di un risotto che<br />

acquista spessore e sapore grazie alla presenza<br />

di salsiccia. Una proposta che saluta l’autunno<br />

e inizia a rendere più “caldi” i piatti.<br />

Protagonista è la tagliata che viene servita con<br />

una salsa a base di mirtilli e accompagnata da un<br />

contorno di cipollotti e funghi porcini. Un piatto,<br />

che insieme ad un buon bicchiere di vino, scalda<br />

e rende piacevole la conversazione.<br />

Il dessert, invece, ci riporta verso l’estate. Si tratta<br />

di una torta particolare che durante la cottura si<br />

stratifica e crea tre diversi strati con tre diverse<br />

consistenze. Oltre a essere un dolce da fine pasto,<br />

può diventare una gustosa e sana merenda. G<br />

RICETTE<br />

Testi e ricette Maurizio Ferrari<br />

UN MENÙ<br />

DI TRANSIZIONE<br />

TRA ESTATE<br />

E AUTUNNO<br />

PER REALIZZARE<br />

LE RICETTE<br />

PROPOSTE<br />

ABBIAMO FATTO<br />

LA SPESA IN UN<br />

SUPERMERCATO<br />

GULLIVER, COME<br />

NORMALI CLIENTI.<br />

L’OBIETTIVO È<br />

QUELLO DI RENDERE<br />

FACILMENTE<br />

RIPRODUCIBILI<br />

I PIATTI PROPOSTI.<br />

43


RICETTE<br />

Sformatini a base di spinaci e bietola<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />

250 g di ricotta Consilia 300 g di latte <br />

30 g di farina 30 g di burro Consilia 400 g<br />

di spinaci freschi già lavati Consilia 100 g di<br />

bietoline 50 g provolone piccante Consilia <br />

50 g di parmigiano Consilia 2 uova Consilia<br />

60 g di noci sgusciate Consilia 300 g di<br />

pomodori perini 1 robiolina Consilia 30 g di<br />

panna 1 cucchiaino di aceto sale q.b.<br />

PREPARAZIONE: (besciamella) in una casseruola,<br />

far fondere 30 g di burro, versarvi altrettanta<br />

farina per preparare un roux. Quando la<br />

farina è tostata, togliere la casseruola dal fuoco<br />

e versare il latte freddo, mescolando con una<br />

frusta per evitare i grumi. Rimettere la casseruola<br />

sul fuoco e far addensare la besciamella. Aggiungere<br />

il provolone (grattugiato o tagliato a<br />

pezzettini) mescolando per farlo fondere.<br />

Cuocere gli spinaci e le bietoline con poca acqua,<br />

quindi strizzarli bene e frullarli con il mixer<br />

a immersione.<br />

Miscelare bene la besciamella, la ricotta, il parmigiano<br />

grattugiato, le verdure e i tuorli d’uovo.<br />

Montare a neve gli albumi, con un cucchiaino<br />

di aceto quindi sminuzzare le noci (lasciandone<br />

qualcuna da parte per la decorazione). Incorporare<br />

gli albumi e le noci al composto di verdura<br />

e, nel frattempo preriscaldare il forno a 180°C.<br />

Imburrare e spolverare di pangrattato 4-6 formine<br />

individuali, versarvi il composto, e mettere in<br />

forno, all’interno di una teglia con circa 1 cm di<br />

acqua già bollente e cuocere per 35 minuti.<br />

Nel frattempo, tuffare i pomodori nell’acqua<br />

bollente 30 secondi, scolarli e passarli sotto l’acqua<br />

fredda per sbucciarli con facilità. Privarli di<br />

buccia e semi, tagliare la polpa a dadini e condire<br />

con un paio di cucciai di olio extravergine di<br />

oliva e poco sale.<br />

Per la fonduta riscaldare il robiolino con la panna<br />

e mescolare, fino a che si è sciolto, senza far<br />

bollire. Quando gli sformatini sono pronti, farli<br />

intiepidire. Preparare un fondo di dadini di pomodoro,<br />

adagiarvene sopra uno e versarvi sopra<br />

un po’ di fonduta. Decorare con una delle<br />

mezze noci tenute da parte.<br />

Un piatto dagli ingredienti<br />

semplici ma ricco di contrasti<br />

tra la parte dolce e quella acida<br />

Vino consigliato:<br />

vista la presenza<br />

del pomodoro<br />

per questo piatto<br />

vi suggeriamo<br />

un Roero Arneis<br />

Docg che può<br />

risolvere tutti<br />

i problemi di<br />

acidità<br />

FACILE<br />

20’<br />

40’<br />

45


RICETTE<br />

Risotto uva e salsiccia<br />

i<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />

280 g di riso Carnaroli Consilia 200 g di salsiccia <br />

200 g di uva Brodo vegetale 30 g di burro 10 g di<br />

panna 20 g di latte 50 g di parmigiano grattugiato<br />

1 bicchiere di prosecco 1 cipollotto<br />

Una proposta che saluta lautunno<br />

rendendo più calda la tavola<br />

PREPARAZIONE: Far imbiondire il cipollotto con metà<br />

del burro e tenerlo da parte.<br />

Sbucciare l’uva, eliminare i semi e tenerla da parte.<br />

Spezzettare la salsiccia e farla rosolare, tamponando poi il<br />

grasso rimasto e toglierla dalla padella.<br />

Nella stessa padella, far tostare il riso con il resto del burro<br />

un paio di minuti. Aggiungere la salsiccia e far insaporire,<br />

quindi sfumare con il prosecco. Aggiungere quindi 2/3<br />

dell’uova e, poco per volta, il brodo vegetale caldo per<br />

portare a cottura (18 minuti circa).<br />

Scaldare il latte, la panna ed il parmigiano grattugiato,<br />

con il cipollotto. Frullare tutto con il mixer ad immersione<br />

ed usare questa crema per mantecare il risotto, fuori dal<br />

fuoco.<br />

Aggiungere l’uva rimasta e mescolare delicatamente,<br />

quindi servire.<br />

FACILE<br />

20’<br />

Vino Consigliato:<br />

il partner per<br />

questo piatto<br />

è uno spumante<br />

Oltrepò Pavese<br />

Metodo Classico<br />

DOCG Cruasé.<br />

Un rosé realizzato<br />

con Pinot Nero.<br />

20’<br />

47


Tagliata di carne<br />

con cipollotti e funghi<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />

500 g di codone in un pezzo unico, alto 4-5 cm (o altro<br />

taglio adatto alla tagliata) 1 rametto di rosmarino <br />

qualche grano di pepe sale q.b. 100 g di mirtilli <br />

50 g di marmellata ai frutti di bosco 50 g di aceto<br />

balsamico mezzo bicchiere di brodo di carne 2 foglie<br />

di alloro 2 cucchiai di zucchero di canna 200 g di<br />

cipollotti una confezione di funghi porcini surgelati<br />

Consilia 1 confezione di insalata “mix orientale”<br />

Consilia 7-8 cucchiai di olio extravergine di oliva<br />

Consilia Bio Succo di mezzo limone<br />

PREPARAZIONE: Mettere la carne a marinare con 4<br />

cucchiai d’olio extravergine insaporito con rosmarino,<br />

pepe, sale e 1 foglia di alloro.<br />

Per la salsa ai mirtilli neri, pulite delicatamente i mirtilli,<br />

metterli in una casseruola con lo zucchero, la marmellata,<br />

1 foglia di alloro, l’aceto balsamico ed il brodo di<br />

carne, e farla ridurre a metà del volume.<br />

Pulire i cipollotti, tagliarli in quarti e farli rosolare in 2<br />

cucchiai di olio extravergine. Dopo qualche minuto,<br />

aggiungere i porcini, ancora surgelati e far cuocere<br />

per 7-8 minuti.<br />

Scaldate la griglia e cuocete la carne, 3-4 minuti per<br />

lato (o fino al grado di cottura desiderato). Fatela riposare<br />

qualche minuto fuori dal fuoco, meglio se su un<br />

tagliere di legno, quindi “affettate” la carne.<br />

In un recipiente a parte, condite l’insalata con una citronette<br />

preparata con olio extravergine (un paio di<br />

cucchiai), il succo di mezzo limone e poco sale.<br />

Servire la carne sul letto di insalata e irrorare con la salsina<br />

ai mirtilli. Accompagnare con i cipollotti e i funghi.<br />

RICETTE<br />

La tagliata viene servita<br />

con salsa di mirtilli<br />

e un contorno a base di<br />

cipollotti e funghi porcini<br />

Vino consigliato:<br />

Un rosso trentino,<br />

come il Teroldego<br />

Rotaliano Doc,<br />

riesce a ben<br />

amalgamare le<br />

diverse anime di<br />

questo piatto<br />

FACILE<br />

10’<br />

15’<br />

49


RICETTE<br />

Torta magica alla vaniglia e lamponi<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />

500 ml di latte 125 g di burro tradizionale<br />

Consilia 115 g di farina 00 bio Consilia 4 uova<br />

Consilia 1 cucchiaio di estratto di vaniglia <br />

1 cucchiaio di acqua 200 g di lamponi 150 g<br />

zucchero 1 cucchiaino di aceto zucchero a velo<br />

PREPARAZIONE:<br />

Far fondere il burro a bagnomaria e scaldare il<br />

latte, fino a farlo diventare tiepido.<br />

Separare i tuorli dagli albumi; montare a neve<br />

gli albumi con 1 cucchiaino di aceto.<br />

Nella planetaria, montare per 10 minuti i tuorli<br />

con lo zucchero, aggiungere quindi un cucchiaio<br />

di acqua ed un cucchiaio di estratto di<br />

vaniglia.<br />

Incorporare il burro fuso al composto di tuorli.<br />

Setacciare la farina e aggiungerla, un cucchiaio<br />

per volta, al composto precedente.<br />

Versare a filo il latte e continuare a lavorare in<br />

planetaria fino ad ottenere un composto piuttosto<br />

liquido ma senza grumi.<br />

A questo punto incorporare delicatamente gli<br />

albumi e versare l’impasto in una teglia 20 cm x<br />

20 cm, foderata di carta forno imburrata.<br />

Preriscaldare il forno a 135°C se ventilato o<br />

140°C se statico.<br />

Lavare e asciugare delicatamente i lamponi.<br />

Apoggiarne metà sull’impasto, prima di informare<br />

la torta.<br />

Cuocere 70 minuti, alla temperatura impostata.<br />

Far raffreddare la torta e quindi farla riposare in<br />

frigorifero almeno due ore.<br />

Decorarla con i lamponi rimasti e spolverare di<br />

zucchero a velo, quindi servire a fette rettangolari<br />

o quadrate.<br />

FACILE<br />

15’<br />

70’<br />

Vino consigliato:<br />

Moscato di<br />

Scanzo Docg, un<br />

passito rosso che<br />

arriva dalle valli<br />

bergamasche. Una<br />

perla dellenologia<br />

italiana.<br />

Oltre ad essere un classico dolce<br />

da fine pasto, questo dessert<br />

può diventare una sana merenda<br />

51


NUTRIZIONE<br />

di Daniele Colombo<br />

LA GRANDE<br />

versatilità<br />

DEL RISO ITALIANO<br />

Insieme alla pasta, il riso<br />

dovrebbe essere un vessillo<br />

alimentare del nostro<br />

paese, visto che siamo il<br />

primo produttore europeo.<br />

Quante varietà di riso<br />

esistono in commercio<br />

e quali sono le proprietà<br />

nutrizionali di questo<br />

eclettico cereale.<br />

La pasta identifica l’Italia nel mondo. Ma altrettanto<br />

dovrebbe fare il riso, di cui il nostro Paese è il primo<br />

produttore in Europa. La storia di come questo alimento<br />

sia giunto a noi è avvolta nel mistero. Fino<br />

al medioevo, quando cominciò a diffondersi, forse<br />

importato dai crociati, dai mercanti veneziani, dagli<br />

arabi o dai monaci benedettini che avevano avviato<br />

la bonifica delle zone paludose. Chissà. Fatto sta che<br />

oggi l’Italia coltiva circa duecento varietà di riso (nel<br />

mondo sono ben 140mila), soprattutto nel triangolo<br />

Vercelli-Novara-Pavia.<br />

La maggior parte di queste varietà appartengono a<br />

due sottospecie: Japonica, la principale, caratterizzata<br />

da chicchi tondeggianti, ideale per i risotti; e Indica,<br />

più diffusa in Oriente, con chicchi allungati, perfetta<br />

per le insalate esotiche (come il Basmati). A sua volta<br />

la Japonica è divisa in quattro tipologie, ognuna comprendente<br />

diverse varietà: comune, semifino, fino,<br />

53


In tutto il mondo<br />

esistono ben 140 mila<br />

varietà di riso<br />

superfino. Il riso comune (chicco tondo e piccolo) è<br />

preferibile per le minestre; il semifino (chicco tondo<br />

di media lunghezza come il Vialone Nano o Rosa<br />

Marchetti) per antipasti, risi in bianco, piatti unici,<br />

timballi; il fino e superfino (chicchi più lunghi e grossi)<br />

per risotti e contorni. Appartengono a quest’ultima<br />

categoria i classici Arborio, Carnaroli, Baldo, Roma. Il<br />

riso parboiled (partially boiled ovvero parzialmente<br />

bollito), dal colore ambrato, non è invece una varietà<br />

di riso, ma una modalità di pre-cottura. Il trattamento<br />

consente facilità e rapidità di utilizzo: non scuoce,<br />

non disperde il contenuto nutrizionale e si conserva<br />

più a lungo in frigo. Al gusto è simile a quello brillato<br />

tradizionale; qualitativamente si avvicina a quello integrale,<br />

ma non permette una corretta mantecatura<br />

dei risotti. Per quanto riguarda i tempi di cottura, si<br />

va dai 12 minuti del riso comune ai 18 minuti del<br />

superfino. Da alcuni anni sono molto apprezzati i<br />

risi integrali, in particolare da chi è più attento ai cibi<br />

salutistici. Qui i tempi si allungano parecchio, fino<br />

a 50 minuti, facendo consumare tutta l’acqua di<br />

cottura con la pentola coperta. Certo, il sistema non<br />

è comodissimo, ma il riso integrale<br />

permette di assumere più sostanze<br />

nutritive, tra cui le preziose fibre,<br />

magnesio e selenio di cui è ricco.<br />

Ha, inoltre, il vantaggio di avere un<br />

minore indice glicemico, fa cioè<br />

innalzare meno velocemente l’insulina<br />

che favorisce il deposito del<br />

grasso: va preferito, dunque, in<br />

Le gallette di riso<br />

sono ideali per i celiaci<br />

NUTRIZIONE<br />

RISO: VERA MANNA<br />

PER I CELIACI<br />

La celiachia è una malattia con tratti<br />

di autoimmunità caratterizzata da una<br />

infiammazione cronica dell’intestino tenue,<br />

causata dall’ingestione di glutine in soggetti<br />

geneticamente predisposti. In Italia i celiaci<br />

diagnosticati sono circa 182mila, ma si stima che<br />

la malattia sia più diffusa: a soffrirne potrebbero<br />

essere 600mila. Il glutine è una componente<br />

proteica presente in diversi cereali, come<br />

frumento, orzo e segale, dove fa da collante. Dal<br />

momento che i celiaci devono assolutamente<br />

utilizzare cereali privi di glutine, il riso è dunque<br />

un alimento da inserire nelle diete di queste<br />

persone, anche attraverso prodotti derivati. Sono<br />

sempre più diffusi pasta, cibi per la colazione<br />

(latte, snack, biscotti), sostituti del pane (gallette,<br />

cracker, grissini), dessert (gelati, dolci). Fino ad<br />

arrivare alla birra di riso.<br />

caso di controllo del peso. Un escamotage, per chi<br />

non ama il riso integrale, è cuocerlo al dente e con<br />

poca acqua o servirlo freddo: anche in questo caso<br />

si abbassa l’indice glicemico. Oppure abbinarlo alle<br />

verdure. Tra le varietà colorate di riso integrale, va<br />

ricordato il Venere, un riso nero aromatico.<br />

È ricco di antociani, polifenoli antiossidanti che colorano<br />

diversi alimenti, dal rosso al blu, altamente<br />

protettivi nei confronti di diverse patologie. È ideale<br />

per insalate, specialmente esotiche, accompagnamento<br />

a pesce. Più croccante e con aroma più<br />

delicato è il riso Ermes, rosso, che si accosta anche a<br />

delle verdure. Tra le sue proprietà, quella di ridurre il<br />

colesterolo «cattivo».<br />

Dal punto di vista nutrizionale il riso è una fonte<br />

importante di energia, conferita dai carboidrati (tra<br />

l’80 e il 90 per cento): cento grammi crudi equivalgono<br />

a circa 330 chilocalorie. Apporta,<br />

tra l’altro, vitamine del gruppo<br />

B, fosforo e potassio. È uno<br />

degli alimenti più digeribili<br />

e tollerati. Il che lo rende un<br />

cibo principe per le diete antinfiammatorie.<br />

Può essere<br />

consumato anche dai celiaci,<br />

essendo completamente<br />

privo di glutine. G<br />

55


C


AUTUNNO<br />

TEMPO DI<br />

funghi<br />

NUTRIZIONE<br />

di Daniele Colombo<br />

Ci sono diversi motivi per cui, passata l’estate dovremmo<br />

privilegiare la scelta di questo alimento,<br />

che in questa stagione viene consumato fresco.<br />

Innanzitutto è poco calorico: un chilo di porcini<br />

ha circa 26 chilocalorie (una pizza pomodoro e<br />

mozzarella, per fare un esempio, ne ha 270). Non<br />

appesantiscono ma nel contempo danno sazietà<br />

e anche sapore. Va ricordato, infatti, che il loro<br />

gusto è quello dell’umami, che significa saporito.<br />

Questo quinto gusto (gli altri sono dolce, amaro,<br />

acido e salato) è stato scoperto all’inizio del ‘900<br />

da un ricercatore giapponese che aveva estratto<br />

il glutammato monosodico da un brodo di alghe.<br />

I funghi, dunque, ingannano il cervello e risultano<br />

pertanto ideali in una dieta iposodica o per chi<br />

voglia ridurre o alternare il consumo di carne.<br />

TANTE LE PROPRIETÀ<br />

NUTRIZIONALI<br />

Dal punto di vista nutrizionale i benefici sono molteplici<br />

(il discorso vale anche per i funghi secchi,<br />

che non perdono le proprietà, ma solo l’acqua). A<br />

cominciare dalla vitamina D, di cui i funghi rappresentano<br />

la maggiore fonte, a livello vegetale. Con<br />

l’estate ci siamo fatti il pieno di sole, da cui ricaviamo,<br />

attraverso la pelle che la produce, la preziosa<br />

sostanza, che è oggi considerata alla stregua di un<br />

ormone, implicata in diversi processi fisiologici.<br />

Ma andando verso le stagioni in cui la luce cala,<br />

dobbiamo aumentare il carico di cibi che ne sono<br />

ricchi. Tra le altre proprietà, vanno segnalate alcune<br />

molto importanti: la capacità di rafforzare il sistema<br />

immunitario, dunque di contrastare<br />

le tipiche malattie stagionali. E<br />

di abbassare pressione e colesterolo<br />

cosiddetto «cattivo», grazie soprattutto<br />

ai betaglucani, particolari componenti<br />

delle fibre vegetali.<br />

La ricchezza in alcune vitamine del gruppo B<br />

(come la B2, riboflavina) rendono poi i funghi ideali<br />

per una dieta detox grazie alle capacità antiossidanti.<br />

Studi in corso stanno evidenziando anche<br />

proprietà antitumorali di molti suoi costituenti.<br />

Per quanto riguarda invece i minerali, i funghi<br />

sono anche una buona fonte di fosforo e potassio.<br />

57


NUTRIZIONE<br />

DALL’AMANITA PHALLOIDES ALL’OVOLO MALEFICO:<br />

ATTENZIONE AI SOSIA VELENOSI<br />

può, per esempio, essere confusa con la<br />

velenosa Amanita muscaria (Ovolo malefico).<br />

L’Omphalotus olearius (Fungo dell’olivo),<br />

dal colore arancione, è responsabile di gravi<br />

intossicazioni: può venire scambiato per un<br />

comune finferlo da raccoglitori inesperti. Tra<br />

le specie micologiche più velenose, c’è la nota<br />

Amanita phalloides, che causa la stragrande<br />

maggioranza degli avvelenamenti in Europa. Può<br />

essere confusa con un prataiolo, appartenente<br />

al genere Agaricus. I sanguinelli (o sanguinacci),<br />

un genere particolare di lattari che, se toccati,<br />

emettono un lattice rossastro (vivono in simbiosi<br />

Improvvisarsi cercatori di funghi può essere<br />

molto pericoloso. Basti solo dire che le specie<br />

note sono circa 14mila su oltre 100mila. Per<br />

gli inesperti, dunque, il rischio di scambiare<br />

un fungo velonoso per uno buono è tutt’altro<br />

che remoto. L’Amanita caesarea, dal cappello<br />

rosso-arancio, conosciuto come Ovolo buono,<br />

con le conifere), hanno dei sosia velenosi che<br />

provocano disturbi gastrointestinali. L’Armillaria<br />

mellea, conosciuta come chiodino, è uno dei<br />

funghi più raccolti in autunno. Ha un cappello<br />

che varia dal giallo-miele al bruno rossiccio, al<br />

verdastro. Cresce in cespi alla base degli alberi<br />

e può essere scambiato con altri funghi tossici,<br />

come gli Hypholoma.<br />

QUANTI FUNGHI ESISTONO?<br />

In commercio, di funghi edibili, se ne contano a<br />

centinaia (le specie sono più di centomila, ma quelle<br />

conosciute sono alcune decine di migliaia). Tra i più<br />

comuni, champignon, porcini, chiodini, prataioli, cardoncelli,<br />

finferli, sanguinelli, prugnoli. Per i gourmet<br />

va segnalato il fungo di Borgotaro Igp, un’area particolarmente<br />

vocata che prevede quattro specie di<br />

porcini regolamentate da un disciplinare, tra cui un<br />

porcino tipicamente autunnale.<br />

Per quanto riguarda gli utilizzi in<br />

cucina, a parte le preparazione<br />

classiche (dal risotto<br />

con i porcini all’accompagnamento<br />

con la polenta),<br />

i funghi si fanno apprezzare<br />

per l’estrema versatilità<br />

negli abbinamenti. Tra i<br />

connubi innovativi, presi in<br />

prestito anche dall’Oriente, per<br />

esempio, la pasta, anche di<br />

riso, con funghi e bambù<br />

I funghi che si acquistano<br />

nei normali canali di<br />

distribuzione sono assolutamente sicuri. Non altrettanto<br />

quelli raccolti nei boschi. Se non si è più che<br />

sicuri è bene sempre contattare il servizio di controllo<br />

micologico organizzato dalle varie Asl. Molti funghi<br />

commestibili sono simili ad altri velenosi e un errore<br />

può essere letale.<br />

VERO O FALSO?<br />

Va sgomberato il campo da alcune credenze popolari.<br />

È falso ritenere che l’annerimento dell’aglio e<br />

della cipolla, mediante la cottura, sia significativo<br />

della tossicità dei funghi. Così come è<br />

falso ritenere che per valutarne<br />

la velenosità, basta verificare<br />

se vengano mangiati da<br />

insetti o altri animali. Colore,<br />

odore, viscosità sono<br />

altri parametri inaffidabili<br />

per l’eventuale<br />

commestibilità.<br />

Essiccazione e<br />

cottura non garantiscono,<br />

poi, l’eliminazione<br />

dell’eventuale veleno. G<br />

59


GULLIVER<br />

di Alessandro Barbieri<br />

Con oltre 2,5 milioni<br />

di bottiglie all’anno,<br />

la Cantina Torrevilla<br />

è tra i maggiori<br />

produttori di vino<br />

di tutto l’Oltrepò.<br />

Gabriele Picchi,<br />

direttore dell’azienda,<br />

ci racconta nuovi<br />

e futuri progetti<br />

all’insegna della<br />

sostenibilità.<br />

TANTA QUALITÀ<br />

NELLA CULLA DEL PINOT NERO<br />

Siamo a settembre e il focus di questo numero<br />

non poteva che essere la vendemmia.<br />

Siamo nel cuore dell’Oltrepò Pavese,<br />

in quello spicchio di terra adagiato sulle<br />

prime pendici dell’Appennino, che da secoli costituisce<br />

la culla di vitigni pregiati e vini di gran<br />

qualità. Dobbiamo incontrare Gabriele Picchi,<br />

direttore della Cantina Torrevilla, azienda agricola<br />

che conta circa 200 soci su un territorio di 600<br />

ettari di terreno vitato che si snoda tra i comuni di<br />

Torrazza Coste, Codevilla, Casteggio e Retorbido.<br />

Seguendo la strada che da Voghera porta direttamente<br />

a Torrazza Coste, in pochi minuti<br />

raggiungiamo il borgo che ospita la storica sede<br />

della Cantina che proprio quest’anno ha spento<br />

110 candeline. Ferragosto è appena trascorso e<br />

60


GULLIVER<br />

Torrevilla: 600 ettari vitati<br />

tra Torrazza Coste, Codevilla<br />

Casteggio e Retorbido<br />

per molti le vacanze sono ancora in pieno svolgimento.<br />

Ma non da queste parti, dove è tutto<br />

un susseguirsi di trattori con rimorchi stracolmi<br />

d’uva e dove le attività agrarie non lasciano spazio<br />

a soste. In più, quest’anno, ci si è messo anche il<br />

gran caldo che ha costretto i vignaioli della zona<br />

e non solo, ad anticipare la vendemmia, iniziata<br />

ufficialmente il 16 agosto.<br />

Trentotto anni, una laurea in Viticoltura ed Enologia<br />

e un’immensa passione per la terra, ereditata<br />

dal padre e dal nonno, Gabriele Picchi ci accoglie<br />

nella cantina. Insieme visitiamo i locali adibiti alla<br />

ricezione dell’uva appena colta che, adagiata in<br />

piccole ceste per evitare il suo soffocamento,<br />

passa nel più breve tempo possibile alla fase di<br />

pigiatura. Il rituale della vendemmia che magicamente<br />

trasformerà il mosto in vino, inizia da<br />

qui. Un rituale carico di fascino e dall’immenso<br />

valore antropologico e storico rispetto al quale<br />

è difficile restare indifferenti.<br />

PUNTO DI RIFERIMENTO<br />

Elevata qualità a prezzi non proibitivi: è questo<br />

uno dei motivi di vanto di Torrevilla che ha come<br />

primario obiettivo quello di diventare “il punto di<br />

riferimento dell’Oltrepò Pavese di qualità, che si<br />

concretizza nella coltivazione e nella produzione<br />

del Pinot Nero in tutte le sue espressioni”, ci spiega<br />

il direttore. Picchi racconta orgogliosamente<br />

di come, insieme a tutti i soci, si stia lavorando<br />

da anni con l’obiettivo di un miglioramento della<br />

qualità su tutta la gamma e con lo sguardo aperto<br />

verso un futuro che indossi le vesti della sostenibilità.<br />

“Non solo - prosegue il giovane direttore<br />

- a differenza dei piccoli produttori, Torrevilla è<br />

un’azienda strutturata capace di vinificare uve<br />

61


GULLIVER<br />

Gabriele Picchi,<br />

direttore della cantina<br />

Torrevilla<br />

Leonardo Valenti, professore<br />

di Viticultura ed Enologia<br />

dellUniversità di Milano<br />

selezionatissime per ottenere, al termine del<br />

processo, un prodotto di grande qualità a prezzi<br />

competitivi.”<br />

Aumentare la qualità del raccolto, un<br />

obbiettivo difficile. Come intendere<br />

raggiungerlo?<br />

“In collaborazione con Leonardo Valenti, Professore<br />

nel corso di laurea di Viticoltura ed Enologia<br />

della facoltà di Agraria presso l’Università degli<br />

Studi di Milano, abbiamo iniziato circa un decennio<br />

fa la «zonazione» del territorio: appezzamento<br />

per appezzamento, vigneto per vigneto, abbiamo<br />

raccolto dati sui vitigni, sulla composizione del<br />

terreno che cambia da collina a collina e sul micro<br />

clima, l’esposizione al sole e la temperatura, per<br />

istituire una sorta di rete meteo”.<br />

Una mappatura del territorio?<br />

“L’obbiettivo è proprio questo. Abbiamo raccolto<br />

moltissimi dati che ci hanno permesso di effettuare<br />

analisi dettagliate su ogni singolo vigneto<br />

in modo da individuare quelli con le migliori<br />

caratteristiche e, via via, riconoscere il vitigno<br />

più indicato, ottimizzando così la coltivazione<br />

del vigneto. Abbiamo aggregato tutti questi dati<br />

in modo da creare delle vere e proprie mappe<br />

del territorio che identifichino i punti cru, ovvero<br />

quelle porzioni di terreno dove l’uva cresce con le<br />

caratteristiche migliori, per un vitigno particolare,<br />

in modo da raggiungere una produzione ancora<br />

più accurata e di grande qualità”.<br />

Questo è il presente. E per il futuro?<br />

“L’anello successivo di questo processo è rappresentato<br />

dalla sostenibilità. A tale proposito<br />

stiamo gradualmente estendendo a tutti i soci<br />

Torrevilla, che per noi sono come una grande<br />

famiglia, un protocollo che investe sulla qualità<br />

come garanzia per i consumatori, sulla preservazione<br />

del territorio e sul rispetto per le biodiversità<br />

dell’ambiente e per tutte le persone<br />

che vi lavorano. La punta di diamante di questo<br />

fondamentale slancio per il nostro futuro è oggi<br />

rappresentata dalle etichette di vino biologico,<br />

inserite nella produzione da qualche anno grazie<br />

allo sforzo condotto da alcuni dei nostri soci<br />

che sono riusciti ad ottenere la certificazione<br />

necessaria.”<br />

Biologico al 100%?<br />

“Assolutamente sì. Il vino biologico è prodotto da<br />

uve coltivate secondo il disciplinare che prevede<br />

tra le tante regole che non vengano utilizzati<br />

prodotti di sintesi, ma solo prodotti di origine<br />

naturale già in vigna. Sono vini bio certificati, che<br />

vengono gestiti in maniera totalmente separata<br />

in tutte le fasi della lavorazione in cantina”.<br />

62


GULLIVER<br />

Dalla cantina Torrevilla<br />

escono ogni anno oltre 2,5<br />

milioni di bottiglie<br />

Un cambiamento profondo rispetto al passato,<br />

non crede?<br />

“Sì, ma è un cambiamento sotto il segno della continuità.<br />

D’altro canto le esigenze dei consumatori<br />

di 50 anni fa sono totalmente diverse da quelle<br />

di oggi: la stessa alimentazione è in evoluzione<br />

continua e anche il gusto del vino deve adeguarsi.<br />

Oggi il mercato chiede maggiori garanzie e noi produttori<br />

siamo in grado di offrirle. Negli<br />

ultimi decenni la cultura vitivinicola<br />

è cresciuta enormemente, c’è maggiore<br />

conoscenza sui processi di<br />

vinificazione e possiamo contare su<br />

strumenti tecnologici sia in vigna<br />

sia in cantina che prima non potevamo<br />

nemmeno immaginare.<br />

Siamo certi che il gran lavoro che<br />

abbiamo svolto in tutti questi<br />

anni sarà apprezzato dai consumatori<br />

finali che lo potranno<br />

riscontrare assaggiando i<br />

nostri vini”.<br />

Quante bottiglie escono<br />

dalla Cantina Torrevilla in<br />

un anno?<br />

“La nostra produzione annua<br />

supera i 2,5 milioni di bottiglie,<br />

suddivisa al 50% tra vini rossi e<br />

bianchi tutti DOP, tranne i moscati<br />

che sono IGT (Indicazione<br />

Geografica tipica)”.<br />

Quali sono i vostri cavalli di battaglia?<br />

“Abbiamo una grande vocazione verso il Pinot Nero,<br />

che viene vinificato nelle sue varie possibilità, e poi il<br />

vino tipico da sempre molto apprezzato nell’Oltrepò,<br />

la Bonarda.”<br />

Qualche anticipazione sulla vendemmia 2017?<br />

“Qualitativamente la vendemmia 2017 è eccellente,<br />

sebbene la produzione abbia dovuto fare i conti<br />

con il caldo e la siccità. Certo è che, se da un lato la<br />

quantità è inferiore, in annate come queste non va<br />

perso nemmeno un grappolo. Se ne renderanno<br />

conto i consumatori quando potranno assaggiare<br />

i vini di quest’anno. Già a Natale arriveranno i primi<br />

bianchi e i vini aromatici, mentre per i rossi si dovrà<br />

attendere Pasqua 2018”.<br />

Ci saranno novità per i consumatori di<br />

<strong>Gulli</strong>ver?<br />

“In attesa di portare nuovi prodotti entro<br />

Natale, con settembre estendiamo la<br />

nostra offerta con due nuove confezioni di<br />

spumante, entrambi realizzati con metodo<br />

Charmat, che andranno a completare la<br />

Linea Fiori”.<br />

Quali sono i vini che rientrano in questa<br />

linea?<br />

“La linea Fiori è composta da Bonarda, Pinot<br />

Nero frizzante e fermo, Cortese, Malvasia, Chardonnay,<br />

Rosso Oltrepò, Pinot Spumante, Moscato<br />

Spumante e il Moscato Naturale”. G<br />

63


GULLIVER<br />

di Alessandro Barbieri<br />

CASTEGGIO,<br />

LA PORTA D’INGRESSO<br />

DELL’OLTREPO’<br />

Tra i Supermercati <strong>Gulli</strong>ver,<br />

il negozio di Casteggio<br />

è tra i più assortiti.<br />

Qui si possono trovare<br />

tutte le eccellenze<br />

del territorio e il banco<br />

del pesce fresco,<br />

un’esclusiva dell’insegna.<br />

Di rientro dalla visita alla Cantina Torrevilla<br />

facciamo tappa al negozio di Casteggio, tra<br />

i più importanti dell’intera catena di supermercati<br />

a marchio <strong>Gulli</strong>ver. A pochi passi<br />

dalla centralissima piazza Cavour, cuore pulsante<br />

delle attività commerciali della zona, sorge il market.<br />

Costruito una decina d’anni fa circa, il negozio è<br />

stato di recente rivisitato secondo il nuovo layout<br />

che contraddistingue tutti i supermercati <strong>Gulli</strong>ver.<br />

Ad attenderci è Matteo Omassi, direttore del punto<br />

vendita da oltre due anni. Interista sfegatato è un<br />

cultore di José Mourinho, il cui ritratto campeggia<br />

nel piccolo ufficio centrale. Omassi come Mourinho?<br />

64<br />

Il banco fritta con le<br />

eccellenze del territorio<br />

e lo spazio dedicato al bio


GULLIVER<br />

Il negozio di Casteggio<br />

è nella top ten <strong>Gulli</strong>ver<br />

in fatto di assortimento<br />

chiediamo con una punta d’ironia per rompere il<br />

ghiaccio (la redazione di <strong>Gulli</strong> è assai variopinta in<br />

fatto di colori calcistici). “Ci provo, sempre”, risponde<br />

divertito il direttore.<br />

Scusi l’azzardo…l’autore del triplete riempiva<br />

lo stadio Meazza, lei riesce a riempire il<br />

negozio?<br />

“Se considera che siamo ancora in pieno periodo<br />

di ferie, il negozio è sempre frequentato. Se vede,<br />

i banchi sono tutti attivi e i clienti alle casse ci costringono<br />

a veri e propri tour de force.<br />

In molti probabilmente la invidiano.<br />

“Dice? Comunque io c’entro davvero poco, qui a<br />

Casteggio il negozio <strong>Gulli</strong>ver ha sempre attirato<br />

molti consumatori. Ci sono quelli che vengono<br />

abitualmente tutto l’anno e d’estate serviamo anche<br />

i numerosi vacanzieri che da Milano vengono<br />

a godersi il refrigerio e i sapori delle nostre colline”.<br />

Parliamo dei vostri clienti, definisca un<br />

identikit.<br />

“La nostra è una clientela molto particolare, da un<br />

certo punto di vista quasi più sofisticata rispetto a<br />

quella che ho incontrato in molte altre cittadine.<br />

Di certo è molto esigente in fatto di qualità e negli<br />

acquisti non si lascia guidare solo dal prezzo. Nonostante<br />

la crisi economica abbia lasciato segni ovunque,<br />

Casteggio è ancora una zona dove si vive e si<br />

lavora bene. Noi lo riscontriamo quotidianamente”.<br />

Che cosa cercano in particolare?<br />

“Come detto la qualità. Nel settore ortofrutta cercano<br />

soprattutto i prodotti locali, i chilometri zero<br />

e le eccellenze che arrivano dal territorio. Ma è<br />

un po’ tutto il Made in Italy al centro della loro<br />

attenzione. Negli anni abbiamo<br />

ormai stretto un rapporto<br />

di fiducia e prima di compare<br />

verificano se il prodotto è nazionale<br />

oppure no, chiedono<br />

informazioni. E noi siamo in<br />

grado di accontentarli, visto<br />

che il nostro negozio rientra<br />

nella top ten per assortimento<br />

e marchi distribuiti”.<br />

Quanto conta il fatto che<br />

qui, nella zona di Casteggio, molti dei vostri<br />

clienti probabilmente sono prima di tutto<br />

agricoltori e allevatori?<br />

“Conta molto. Come dicevo qui da noi cercano la<br />

massima qualità perché sono abituati da sempre<br />

a averla. Mi riferisco soprattutto alla carne e all’ortofrutta,<br />

ma anche ai salumi e ai formaggi. In più<br />

abbiamo l’asso nella manica, mi passi il termine, che<br />

è costituito dal banco del pesce fresco. A Casteggio<br />

siamo gli unici ad averlo e a proporlo addirittura già<br />

cucinato nella friggitoria. Le abitudini alimentari<br />

sono profondamente cambiate nella grande città<br />

come in provincia. E il pesce, che qui una volta<br />

arrivava in tavola assai di rado, oggi è sempre più<br />

ricercato. Il giovedì mattina riceviamo il pesce pescato<br />

notte tempo e regolarmente lo esauriamo”.<br />

A parte il banco del pesce, quali sono le novità<br />

dell’ultimo periodo?<br />

“I prodotti biologici sono sempre più ricercati, in<br />

particolare miele e biscotti. Per questo, insieme a<br />

molti altri negozi <strong>Gulli</strong>ver, abbiamo deciso di istituire<br />

in testa ad una delle corsie principali un’intera area<br />

dedicata ai prodotti bio in modo che i clienti attenti<br />

a questi aspetti non siano costretti a cercare tra le<br />

migliaia di referenze, ma si trovino tutto a portata<br />

di mano e in poco tempo.<br />

“Non è escluso che in un prossimo futuro <strong>Gulli</strong>ver<br />

studi qualcosa di simile in relazione all’altro grande<br />

trend del momento, la salute. Anche i prodotti<br />

gluten free, per esempio, sono molto richiesti”.<br />

Se dovesse indicare il vostro campione nelle<br />

vendite?<br />

“Senza dubbio metterei al primo posto i prodotti<br />

Consilia, in particolare la pasta della linea Premium,<br />

il top di gamma della nostra linea”.<br />

G<br />

65


SULLA TESTA UNA<br />

MONTAGNA DI LUCE<br />

Una lampada a sospensione che ingloba una<br />

montagna. È l’ultimo progetto realizzato dalla<br />

veneta Axolight: Mountain View, della designer Dima<br />

Loginoff, non è solamente una lampada ma una vera<br />

e propria opera d’arte. La natura ha ispirato l’artista<br />

che ha voluto inglobare all’interno della lampada una<br />

montagna.<br />

Realizzata in vetro soffiato, in un pezzo unico,<br />

Mountain View è un oggetto particolare, capace<br />

di caratterizzare l’ambiente. La montagna cambia<br />

aspetto da ogni lato, oltre alla parte estetica svolge<br />

una funzione per diffondere la luce che viene<br />

scomposta e irradiata tutto intorno, ma senza<br />

compromettere l’illuminazione della stanza e di<br />

quello che c’è sotto.<br />

La particolare lavorazione, effettuata in modo<br />

artigianale, fa sì che ogni lampada sia un pezzo<br />

unico e viene così proposta: in vetro trasparente con<br />

montatura cromata o dorata e in due ulteriori versioni<br />

in cui il massiccio montuoso prende colore, ambra<br />

con montatura dorata per una luce più calda o grigio<br />

con montatura cromata per una tonalità più fredda.<br />

Grazie all’illuminazione Led di ultima generazione,<br />

regala una luce piacevole e duratura, quasi naturale.<br />

www.axolight.it<br />

DESIGN<br />

di Maurizio Ferrari<br />

DA TEAM 7 UN LETTO CHE GALLEGGIA<br />

Dormire bene è un piacere e una zona notte<br />

confortevole aiuta a farlo. L’azienda austriaca Team<br />

7, specializzata in mobili di design realizzati in legno<br />

massello naturale, ha realizzato un nuovo letto che<br />

sembra sospeso nel nulla. Questo prodotto, come i<br />

complementi che completano la camera da letto, è<br />

stato costruito utilizzando solo legno naturale, senza<br />

componenti metalliche e, soprattutto, senza sostanza<br />

chimiche. La scelta di non usare sostanze chimiche<br />

permette di esaltare le caratteristiche del legno<br />

dal punto di vista estetico, ma anche per l’effetto<br />

antibatterico e antistatico naturale, oltre che dalla<br />

capacità di assorbire e rilasciare l’umidità.<br />

La novità del 2017 è dunque questo letto,<br />

interamente realizzato in legno, che sembra<br />

galleggiare nella stanza. La testiera può essere in<br />

legno, in tessuto, o in pelle naturale. Quest’ultima<br />

utilizza pelle conciata senza cromo e trattata solo con<br />

anilina. Tutto il progetto di Team 7 è all’insegna della<br />

sostenibilità e del minor impatto ambientale.<br />

Il letto float, disegnato da Kai Stanza, è disponibile<br />

in due altezze e in larghezze variabili da 140 a 200<br />

centimetri.<br />

www.team7.at<br />

67


VIAGGI<br />

di Davide Grilli<br />

Rispetto della natura,<br />

ospitalità, amore per la<br />

campagna e il piacere di<br />

consumare i prodotti sani<br />

e genuini del territorio. In<br />

una parola, agriturismo.<br />

Ecco i più gettonati.<br />

Scappo<br />

DALLA CITTÀ<br />

Turismo fa sempre più rima con agriturismo. Sono<br />

i numeri a decretare il crescente successo riscosso<br />

da queste strutture che conquistano i turisti grazie<br />

a un’accattivante formula che mescola natura,<br />

comfort ed enogastronomia.<br />

Secondo agriturismo.it, portale di riferimento del<br />

settore, e casavacanza.it, nel 2016 l’agriturismo si<br />

è confermato un settore in espansione con un aumento<br />

della domanda del 7 per cento, soprattutto<br />

da parte dei turisti stranieri che rappresentano il 26<br />

per cento dell’aumento complessivo di presenze.<br />

L’ultimo Osservatorio sul Turismo del Politecnico<br />

di Milano ha rivelato che il 58% dei proprietari di<br />

agriturismi ha chiuso il 2016 con una crescita del<br />

proprio fatturato.<br />

TURISMO AGRICOLO<br />

Ma in cosa consiste un agriturismo? Tecnicamente<br />

un agriturismo è l’attività di un imprenditore<br />

agricolo che offre ai turisti, nei propri fondi, vitto e<br />

alloggio, utilizzando prodotti propri e organizzando<br />

talvolta attività ricreative o culturali.<br />

Già nel 1800 molti agricoltori e contadini, infatti,<br />

avevano l’abitudine di ospitare amici o viandanti<br />

nelle loro case, dando alla gente di città la possibilità<br />

di trascorrere periodi di vacanza in campagna, a<br />

gustare i piatti e i vini tipici della zona.<br />

In Italia la nascita ufficiale di questa particolare attività<br />

risale al 1965, con la decisione di Confagricoltura<br />

di costituire Agriturist, Associazione Nazionale per<br />

l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio. Partito in<br />

sordina, l’agriturismo ha guadagnato sempre più<br />

ammiratori attratti da queste strutture in grado<br />

di veicolare al turista tutto ciò che caratterizza il<br />

territorio: cultura, costumi, tradizioni, cucina ma<br />

soprattutto sono in grado di trasmettere i valori rurali<br />

come il rispetto della natura, l’ospitalità, l’amore per<br />

la campagna e il piacere di consumare i prodotti<br />

sani e genuini del territorio. Il tutto poi a un prezzo<br />

tutto sommato contenuto. Un prezzo che, come<br />

68


VIAGGI<br />

ha dichiarato l’80 per cento dei proprietari di agriturismo,<br />

anche quest’anno non è stato riveduto e<br />

alzato. In media il costo medio per notte si aggira<br />

sui 43 euro a persona.<br />

LA TOSCANA AL PRIMO POSTO<br />

Ma quali sono le strutture agrituristiche che attirano<br />

maggiormente i turisti? In testa a tutte le classifiche<br />

si piazza la Toscana. L’offerta nella regione continua<br />

a crescere a ritmi sostenuti: si stima che raccolga<br />

il 33,1per cento del totale della domanda su scala<br />

nazionale. Segue, a grande distanza, l’Umbria. Qui<br />

si registra una crescita del 46%, che la rende la seconda<br />

più prenotata con l’8,2 per cento di richieste.<br />

La terza posizione delle regioni con gli agriturismi<br />

più ambiti va al Veneto, con il 6,4 per cento delle<br />

domande. Segue a ruota la Lombardia, che raccoglie<br />

il 5,6 per cento dell’interesse. E gli stranieri?<br />

Il discorso cambia radicalmente perché chi non è<br />

italiano sceglie regioni come il Friuli –Venezia Giulia<br />

e poi Veneto e Sardegna. In queste tre zone d’Italia<br />

la percentuale di stranieri sale ben oltre la media<br />

italiana, con il 48,3 per cento del Friuli, il 46,1 del<br />

Veneto e il 40,6 per cento della Sardegna sul totale<br />

degli ospiti. La durata dei pernottamenti si conferma<br />

stabile: sono 4,6, che diventano quasi una settimana<br />

in Sardegna e nelle Marche.<br />

Diversamente da Campania e Piemonte che vedono<br />

concentrarsi di più un tipo di vacanza mordi<br />

e fuggi. Entrando nel particolare delle province è<br />

Grosseto a vincere sulle altre, raccogliendo, da sola,<br />

ben l’8,8% di tutta la domanda dello scorso anno.<br />

La seguono a ruota Siena e Perugia. Non mancano,<br />

però, province di montagna come Bolzano e<br />

destinazioni del Sud Italia, come Lecce. Insomma,<br />

l’importante è stare a contatto con la natura dove<br />

vivere un’esperienza indimenticabile lontano dalla<br />

frenesia quotidiana che caratterizza le città sovraffollate,<br />

una vera e propria fuga romantica dove<br />

riscoprire colori e sapori autentici.<br />

G<br />

69


VIAGGI<br />

POGGIO DI LUNA<br />

Peschici (Foggia)<br />

www.poggiodiluna.com<br />

L’agriturismo si trova alle porte della Foresta<br />

Umbra e a pochi chilometri dalle spiagge del<br />

Gargano. È circondato da tre ettari di uliveto<br />

dal quale viene prodotto un eccellente olio<br />

extravergine di oliva biologico. Dotato di 10<br />

camere di varie tipologie e di un’elegante<br />

suite, tutte finemente arredate e dotate di ogni<br />

comfort, è il luogo perfetto dove rilassarsi e<br />

gustare una cucina basata su circa 100 ricette<br />

tradizionali rivisitate con estro. Nel giardino e<br />

intorno alla piscina vengono infatti serviti pranzi<br />

e colazioni a base di prodotti tipici locali come<br />

pesce, verdure dell’orto, olio extravergine d’oliva<br />

prodotto sul luogo, carni e ricotta fresca.<br />

AGRITURISMO CASA CLELIA<br />

Sotto il Monte (Bergamo)<br />

www.casaclelia.com<br />

È stato una delle prime strutture agrituristiche ad<br />

aprire in bergamasca già nel 1995. L’origine della<br />

casa risale al secolo XI, quando era un convento.<br />

Tra il 1999 e il 2000 è stato ristrutturato con<br />

sistemi innovativi di bioarchitettura con orto,<br />

stalle e fienili. Nove camere soltanto, ognuna<br />

diversa dall’altra, con molti muri lasciati con<br />

pietre antiche a vista, arredi in parte antichi,<br />

bagni modernissimi e l’impiego in tutta la<br />

ristrutturazione di materiali ecobio. Qui si<br />

mangia soprattutto carne con contorni di<br />

stagione e grigliate. Le materie prime, carni e<br />

verdure, sono garantite perché prodotte in gran<br />

parte nei dieci ettari che circondano la casa<br />

colonica.<br />

LA LOCANDA DEL CAPITANO,<br />

Montone (Perugia)<br />

www.ilcapitano.com<br />

Il proprietario è Giancarlo Polito, chef di<br />

origine salentina. Dieci in tutto le camere<br />

e un ristorante di lusso che propone sapori<br />

tradizionali e abbinati spesso a una cucina<br />

d’innovazione. Nella sala interna e, d’estate, sulla<br />

70<br />

LA TOP 5 DEI MIGLIORI<br />

terrazza, vengono serviti i migliori piatti della<br />

tradizione gastronomica locale mentre la cantina<br />

può vantare oltre 500 etichette dei migliori vini<br />

italiani oltre che una selezionata raccolta di<br />

distillati. Alla Locanda sono passati Giuseppe<br />

Tornatore, Colin Farrell o Peter Gabriel.<br />

AGRITURISMO RAMUSÈ<br />

Force (Marche)<br />

www.ramuse.it<br />

Questo agriturismo è situato sulle tranquille<br />

colline marchigiane, in un paesaggio<br />

incontaminato e ideale per la raccolta del<br />

tartufo. La struttura si trova in posizione<br />

panoramica, a solo 30 minuti dal mare e 30<br />

minuti dal Parco Nazionale dei Sibillini. Gli<br />

edifici dell’agriturismo Ramusè sono antichi<br />

manufatti rurali restaurati conservandone non<br />

solo l’aspetto esterno, ma riutilizzando il più<br />

possibile i materiali originali e curando i dettagli<br />

minori. Tutto ciò che si mangia qui è prodotto<br />

nell’azienda agricola o nelle vicinanze.<br />

IL RIGO<br />

San Quirico d’Orcia (Siena)<br />

http://agriturismoilrigo.com<br />

Dal 1990 i gestori del Rigo, Lorenza e Vittorio,<br />

offrono ospitalità nella fattoria di proprietà della<br />

loro famiglia dal diciassettesimo secolo dove<br />

coltivano cereali (grano, farro, avena), legumi e<br />

semente per foraggio. Le ricette proposte sono<br />

quelle della trazione toscana: pici all’aglione,<br />

ribollita, bruschette, coniglio allo zafferano e<br />

maiale arrosto, cantucci e salame di cioccolata, e<br />

poi pasta fresca, dolci, marmellata e pane fatto<br />

in casa.<br />

Il Rigo si trova a San<br />

Quirico dOrcia e dispone di<br />

due strutture indipendenti


VIAGGI<br />

AGRITURISMI SECONDO IL “THE GUARDIAN”<br />

La Locanda del Capitano<br />

è gestita dallo chef salentino<br />

Giancarlo Polito<br />

Il Ramusè è situato<br />

sulle colline marchigiane<br />

in posizione panoramica<br />

Casa Clelia si trova<br />

a Sotto il Monte e dispone<br />

di nove camere<br />

Poggio di Luna (Foggia)<br />

offre 10 camere ed è circondato<br />

da tre ettari di uliveto<br />

71


FITNESS<br />

di Evelyn Eugenia Bruno<br />

PEDALA<br />

La bicicletta è uno mezzo<br />

che possiamo usare a tutte<br />

le età. Anzi, soprattutto<br />

chi è già negli “anta”<br />

può impiegarla per tenere<br />

in salute cuore e arterie.<br />

Non solo: fa dimagrire<br />

e tonifica i muscoli<br />

di gambe e glutei.<br />

CHE TI PASSA<br />

NNel corso degli ultimi anni la bicicletta è tornata<br />

di gran moda. Soprattutto perché è ritenuto il<br />

mezzo di locomozione più ecologico ed economico<br />

che l’uomo potesse inventare. Non inquina,<br />

costa relativamente poco rispetto ad automobili<br />

e motocicli e, soprattutto, non ha bisogno dei<br />

costosi “pieni” per portarci in giro.<br />

Insomma la bici ha le carte in regola per rappresentare<br />

la mobilità del futuro. Al di là degli aspetti<br />

green, certamente importanti, ci si dimentica che<br />

pedalare fa anche bene alla salute perché tiene<br />

73


FITNESS<br />

QUANDO LA BICI<br />

DIVENTA ELETTRICA<br />

Potete chiamarla eBike, Pedelec (Pedal Electric<br />

Bike) o smart Bike ma la sostanza non cambia.<br />

Stiamo parlando della bicicletta elettrica<br />

un veicolo ibrido che unisce la nostra forza<br />

muscolare a quella elettrica di un motore. Il<br />

“turbo” per così dire, interviene unicamente<br />

quando si pedala ed è in grado di aiutarci a<br />

mantenere uno sforzo minore e omogeneo<br />

nella pedalata. Oggi è di gran moda, ma pochi<br />

sanno che la bicicletta elettrica ha una storia<br />

antica. La data di nascita risale addirittura al<br />

1895 con il brevetto dell’inventore americano<br />

Ogden Bolton Junior. Oggi, grazie all’evoluzione<br />

tecnologia, è tornta prepotentemente in<br />

auge perché coniuga efficienza nel trasporto,<br />

benessere fisico ed ecosostenibilità.<br />

Le finalità delle biciclette elettriche sono<br />

davvero molteplici. Possiamo usarle per ridurre<br />

la fatica quando pedaliamo in città, oppure le<br />

possiamo sfruttare nel caso in cui volessimo<br />

raggiungere luoghi difficili da raggiungere,<br />

magari con salite impegnative, senza essere<br />

allenati. Comunque possiamo utilizzarla come<br />

una comune bicicletta, su piste ciclabili e in<br />

zone a traffico limitato. L’importante è che il<br />

motore elettrico non superi i 250 Watt e che la<br />

velocità non vada oltre i 25 Km/h. Ma quanto<br />

costano le eBike? In commercio ci sono davvero<br />

tanti modelli, sia da strada sia in versione<br />

mountain bike. Si va dai 600 euro per un<br />

modello entry level ai 1.000/1.500 euro per una<br />

bicicletta clet<br />

ta elettrica di fascia media, fino ai 5.000<br />

euro per le super accessoriate che nelle forme<br />

ricordano rdan<br />

sempre più<br />

spesso sso le moto.<br />

in allenamento il sistema circolatorio, quello muscolare<br />

e quello scheletrico riducendo al minimo<br />

i rischi da traumi a carico di articolazioni, tendini<br />

e muscoli. Già perché la bicicletta ripartisce in<br />

modo equilibrato il peso del corpo sul sellino,<br />

sul manubrio e sui pedali. Non solo. Fa perdere<br />

anche peso e lo fa più di molte altre discipline<br />

sportive perché proprio per le caratteristiche<br />

accennate prima, permette a chi monta in sella<br />

di allenarsi per un periodo di tempo prolungato<br />

e, di conseguenza, di bruciare più energie. Una<br />

pedalata di un’ora equivale a spendere dalle 300<br />

alle 700 kcal a seconda dell’intensità.<br />

IN FORMA CON LA BICI<br />

Se avete deciso di rimettervi in forma con la bicicletta<br />

dovete innanzitutto chiarire a voi stessi<br />

i risultati ch volete ottenere. Se volete solo mandar<br />

via la fastidiosa pancetta non occorre che<br />

facciate i Coppi della situazione. Una mezz’ora<br />

tre-quattro volte la settimana a ritmi tranquilli è<br />

più che sufficiente.<br />

Se volete rendere più tonici gambe e glutei,<br />

dovete aumentare gradualmente lo sforzo. Partite<br />

con 10 minuti di riscaldamento con una<br />

pedalata leggera e poi aumentate il ritmo fino<br />

a raggiungere una velocità più sostenuta che<br />

terrete costante per circa mezz’ora.<br />

COSA DICE IL MEDICO<br />

“Andando in bicicletta si perde peso, ci si tiene<br />

in forma senza affaticare le articolazioni”, dice<br />

Gaetano Daniele, medico della Nazionale italiana<br />

di ciclismo. “Il ciclismo è un’attività che si addice<br />

anche ai meno giovani: più del 50% del peso<br />

del corpo, infatti, si scarica sui glutei e sulla sella,<br />

quindi si evita di sovraccaricare le ginocchia, il<br />

femore e le caviglie che, a una certa età, pos-<br />

sono subire più facilmente piccoli traumi”. Non<br />

solo: la bici aiuta<br />

a ridurre anche la pressione<br />

arteriosa, in particolare la minima che dipende<br />

dall’elasticità dei vasi venosi. Inoltre proprio<br />

perché il ciclismo è un’attività praticata<br />

all’aria aperta, stimola la produzio-<br />

ne<br />

di vitamina D, indispensabile<br />

per fissare il calcio sulle ossa.<br />

Seguite un’alimentazione ben<br />

bilanciata, portate sempre con<br />

voi dell’acqua e un kit completo<br />

per le forature.<br />

G<br />

75


BENESSERE<br />

di Gaia Cortese<br />

E... STATE<br />

IN<br />

bellezza<br />

Mantenere i benefici della vacanza<br />

anche dopo il rientro a casa. Ecco<br />

come prendersi cura del proprio<br />

corpo dal momento stesso in cui<br />

si disfano le valigie.<br />

La pelle abbronzata, i capelli che hanno acquistato<br />

qualche mèche naturale grazie al sole, le<br />

gambe più belle e toniche, la pelle idratata e<br />

forse... qualche chilo in meno. In vacanza siamo<br />

più belle, o perlomeno ci sentiamo così. Complici<br />

le lunghe giornate di sole, i bagni al mare, le<br />

passeggiate in montagna e un po’ di attenzione<br />

in più in quello che portiamo a tavola. Una sensazione<br />

di benessere che vorremmo prolungare<br />

il più possibile nel tempo, almeno fino all’arrivo<br />

inevitabile della stagione più fredda. Non è impossibile,<br />

anzi. Con buona volontà e un po’ di<br />

tempo da dedicare a se stessi, possiamo rimanere<br />

“belle” come in estate.<br />

LA PELLE (E L’ABBRONZATURA)<br />

Ore e ore al sole seguendo con grande attenzione<br />

tutti i suggerimenti per ottenere un’abbronzatura<br />

da invidia e poi, una volta rientrate in città, si perde<br />

colore a vista d’occhio in pochi giorni. Esiste<br />

qualche accorgimento per non perdere subito<br />

l’abbronzatura estiva? Il primo consiglio è quello<br />

di idratare sempre la pelle, evitando quella<br />

sensazione fastidiosa di secchezza. In estate, a<br />

fine giornata, va sempre applicato un doposole<br />

77


BENESSERE<br />

e una volta rientrate in città non dimenticatevi di<br />

idratarvi dopo ogni doccia, e comunque come<br />

minimo due volte al giorno. Idratare significa<br />

anche bere molto, durante i pasti e nel corso<br />

della giornata; per abbronzarsi velocemente, ma<br />

anche per mantenere il colorito, fate scorpacciata<br />

di peperoni, pomodori, carote, albicocche,<br />

pesche e meloni, tutti alimenti che contengono<br />

betacarotene. Un vecchio rimedio della nonna<br />

consigliava anche di fare un bagno<br />

tiepido con l’aggiunta di té<br />

nero: questa sostanza, infatti,<br />

sembra riesca a ravvivare il<br />

tono dell’abbronzatura. State<br />

lontane dall’aria condizionata<br />

che disidrata la pelle, dalla piscina per evitare<br />

l’effetto schiarente del cloro e se potete, evitate<br />

di farvi la doccia con l’acqua troppo calda. Una<br />

volta rientrate dalle vacanze, si consiglia anche di<br />

fare uno scrub alla pelle per eliminare le cellule<br />

morte, evitando così di “spelare” e scongiurando<br />

la comparsa di antiestetiche macchie.<br />

I CAPELLI<br />

Dopo le vacanze è facile ritrovarvi con una chioma,<br />

per quanto sun-kissed ossia baciata dal sole,<br />

stressata sotto diversi aspetti: l’acqua salata del<br />

Se i vostri capelli sono<br />

secchi e opachi, idratateli<br />

con impacchi di oli naturali<br />

Con lestate le gambe<br />

sono più toniche. Mantenetele<br />

in forma con attività fisica<br />

mare, il cloro della piscina, il sole e il vento non<br />

sono proprio dei toccasana per i capelli. Se spray<br />

solari con filtro UV non sono stati sufficienti a<br />

proteggervi dai raggi solari, probabilmente vi<br />

ritroverete con capelli secchi e opachi da reidratare<br />

con impacchi di oli naturali come quello<br />

di karitè o di semi di lino o con creme idratanti<br />

specifiche da applicare dopo lo shampoo. Prendere<br />

appuntamento dal proprio hair stylist di<br />

fiducia è una delle prime cose da fare al rientro<br />

dalle vacanze; in questo modo si eliminano le<br />

doppie punte e si riordina un po’ la testa!<br />

LE GAMBE<br />

Le gambe sono la parte del corpo che finalmente<br />

viene scoperta con l’arrivo della bella stagione e,<br />

se siete state brave, con l’estate le vostre gambe<br />

avranno acquistato un aspetto più tonico. Complici<br />

la pausa dalla sedentarietà dell’ufficio (8 ore<br />

in piedi o sedute alla scrivania non fanno certo<br />

bene!) e le camminate all’aria aperta. Camminare<br />

nell’acqua del mare è un’ottima abitudine per<br />

combattere la ritenzione idrica, gli inestetismi<br />

della cellulite e il gonfiore delle gambe.<br />

Al rientro a casa sarà quindi una buona abitudine<br />

mantenere la salute delle gambe con un’attività<br />

fisica mirata; con l’applicazione di una crema<br />

anticellulite poi, terrete alla larga la tanto temuta<br />

buccia d’arancia.<br />

Fondamentale è l’automassaggio. Potete anche<br />

farvi tentare da creme anti cellulite a rapido assorbimento,<br />

ma ricordatevi che più massaggerete<br />

le vostre gambe, sempre dal basso verso l’alto,<br />

più ne avrete benefici.<br />

G<br />

79


BENESSERE<br />

di Gaia Cortese<br />

BACK<br />

summer<br />

FROM<br />

Un italiano su due soffre<br />

di depressione da rientro<br />

al termine delle ferie estive.<br />

Eppure, seguendo alcune<br />

semplici regole, è possibile<br />

non cadere nel cosiddetto<br />

post vacation blues.<br />

Scopriamo come.<br />

L<br />

L’estate sta finendo. Ci siamo lasciati alle spalle le<br />

ondate di calore da Caronte a Lucifero, ma anche<br />

le grandinate e le trombe d’aria, i tormentoni<br />

estivi da Despacito a Volare, i fenicotteri rosa in<br />

tutte le salse e il gossip che sistematicamente gira<br />

intorno alle vacanze di calciatori e vip televisivi.<br />

Le vacanze, al mare, in montagna o in qualche<br />

città da visitare per il ricco patrimonio artistico,<br />

hanno portato degli evidenti benefici: siamo più<br />

riposati, la pelle abbronzata dona un aspetto<br />

più salutare, la mente è libera e i propositi per<br />

riprendere la vita di tutti i giorni ci sono tutti.<br />

Ma se un italiano su due rientra dalle vacanze con<br />

un atteggiamento positivo e pieno di iniziativa,<br />

81


Scegli Chicco d’Oro.<br />

Lasciati conquistare da profumi lontani ...<br />

...e poi gusta aromi ricercati e pregiati per<br />

coinvolgerti in un viaggio alle origini del caffè.<br />

CHICCO D'ORO ITALIA S.r.l. - Via Volta, 34 - Cadorago (CO) - Italia - Tel. 031 903 560 - www.chiccodoro.it


BENESSERE<br />

RIPARTE LA SCUOLA<br />

Con il mese di settembre si ritorna anche<br />

a scuola. Fortunatamente tra bambini e<br />

adolescenti non è stata ancora riscontrata una<br />

depressione da rientro, forse merito dei tre<br />

mesi di stop estivo. Ad ogni modo, la novità<br />

legata al nuovo anno accademico, i libri e i<br />

quaderni nuovi, e il ritrovarsi con i compagni<br />

di classe, porta a pensare al rientro a scuola<br />

come ad una nuova avventura. Se la tendenza<br />

è quella di mantenere cartella e astuccio<br />

dell’anno precedente, tutto il resto si rinnova:<br />

dal grembiule bianco o azzurro alle copertine<br />

dei libri di testo, le confezioni di matite<br />

colorate e pennarelli. Una routine fatta di<br />

orari e campanelle che segnalano l’inizio delle<br />

lezioni, ma con uno spirito diverso, quello<br />

della curiosità per tutto quello che ci sarà di<br />

nuovo da imparare...<br />

l’altro 50% spesso e volentieri è vittima del post<br />

vacation blues, ossia la depressione da rientro.<br />

Il ritorno alla routine, alle giornate in ufficio, al<br />

cosiddetto tran-tran quotidiano rappresenta per<br />

molti un motivo di stress, che potrebbe anche<br />

manifestarsi con disturbi fisici. “La fase del rientro<br />

risulta talvolta insidiosa e la ripresa lavorativa, oltre<br />

che delle abitudini quotidiane, può generare disagio”,<br />

afferma Michele Cucchi, psichiatra e direttore<br />

sanitario del Centro medico Santagostino di Mi-<br />

lano. “La sintomatologia della post-vacation blues<br />

può essere caratterizzata da senso di stanchezza,<br />

difficoltà di concentrazione, mal di testa, sensazione<br />

di stordimento, confusione e non presenza, come<br />

vivere all’interno di una bolla”. Nei casi più gravi<br />

secondo il dottor Michele Cucchi si può arrivare<br />

all’attivazione neurofisiologica con tachicardia,<br />

ipersudorazione, dolori muscolari come dopo un<br />

intenso allenamento in palestra, oltre a perdita<br />

di entusiasmo, irritabilità, rimuginio e chiusura<br />

relazionale.<br />

Quindi se la depressione da rientro esiste, l’obiettivo<br />

è quella di non farsela venire. Come? Alcune<br />

regole e suggerimenti da seguire ci sono e vale<br />

la pena prenderli in considerazione. Innanzitutto<br />

un occhio di riguardo all’alimentazione: sarebbe<br />

preferibile abbondare di frutta e verdura,<br />

mantenere i cinque pasti consigliati (leggeri!)<br />

al giorno e bere molta acqua, perché serve<br />

a riequilibrare le facoltà intellettive e l’umore.<br />

Non abbandonarsi alla<br />

sedentarietà, ma organizzarsi<br />

e praticare un’attività<br />

sportiva piacevole,<br />

un momento per liberare<br />

la testa dagli impegni e<br />

prendere consapevolezza<br />

dei propri bisogni.<br />

È sconsigliato buttarsi a<br />

capofitto nel lavoro: occorre<br />

gradualità e un po’<br />

di distacco per portare sì<br />

a termine le proprie incombenze,<br />

ma senza ritrovarsi<br />

ancora in ufficio<br />

alle nove di sera. Il rientro<br />

dalle vacanze può essere<br />

anche il momento giusto<br />

per porsi obiettivi da raggiungere,<br />

non eccessivi, ma in grado di gratificarci<br />

e di accrescere la nostra autostima. Diversi studi<br />

confermano quanto sia più facile raggiungere la<br />

felicità facendo le cose che ci piacciono: un’attività<br />

sportiva, un hobby da seguire nel tempo<br />

libero, un film al cinema. Forse non sarete più<br />

in vacanza ma non dimenticatevi di voi stessi e<br />

ricordatevi del vostro benessere e, probabilmente,<br />

anche le ore in ufficio vi sembreranno meno<br />

faticose e pesanti.<br />

G<br />

83


TECNOLOGIA<br />

di Alessandro Barbieri<br />

● LG OLED Signature W7 – Televisore<br />

È l’ultimo gioiello uscito dalle fabbriche di LG:<br />

si tratta del TV W7 con tecnologia OLED. Lo<br />

schermo da 65 pollici è sottilissimo e può essere<br />

appeso al muro con magneti. Tra le tante novità<br />

la casa Sud coreana ha portato Hub robot (foto<br />

a lato), un assistente in grado di darci una mano<br />

nelle faccende domestiche.<br />

www.lg.com/it<br />

ELETTRONICA<br />

IN FIERA<br />

● Gear Sport– Smartwatch<br />

Da Samsung l’orologio Hi-Tech<br />

pensato per chi nuota. Resiste<br />

fino a 50 metri di profondità e<br />

dispone di Speedo On, l’app che<br />

gestisce vasche, tempi e bracciate.<br />

www.samsung.it<br />

● S401, il superfrullatore<br />

Per chef o aspiranti tali, Panasonic<br />

annuncia il nuovo frullatore a<br />

immersione. È dotato di 4 lame che<br />

tagliano e miscelano<br />

tutti gli ingredienti<br />

ad elevata velocità.<br />

www.panasonic.it<br />

Si è conclusa a Berlino<br />

IFA 2017, la principale<br />

manifestazione europea<br />

dedicata alla tecnologia.<br />

Noi di <strong>Gulli</strong> ci siamo<br />

andati e vi mostriamo<br />

le novità in arrivo.<br />

● DiamondClean Smart È lo<br />

spazzolino elettrico di Philips<br />

con testine intercambiabili.<br />

Si ricarica a induzione e monta<br />

sensori che guidano alla<br />

pulizia dei denti con un<br />

riscontro immediato<br />

sullo smartphone<br />

al quale è collegato.<br />

www.philips.it<br />

● LG V30 - Smartphone<br />

Video ad altissima<br />

qualità, fotocamera per<br />

scatti luminosi, schermo<br />

OLED ad alta risoluzione<br />

e audio Hi-fi: il nuovo<br />

LG V30 ha tutte le carte<br />

in regola per diventare<br />

un riferimento nella<br />

categoria.<br />

www.lg.com/it<br />

85


<strong>Gulli</strong>ver presenta la nuova linea di prodotti a marchio Consilia,<br />

selezionati per darti la qualità delle migliori marche ad un prezzo conveniente ogni giorno.<br />

PROVALI! L’ASSORTIMENTO CONTINUA A CRESCERE!


I COLORI<br />

DELL’AUTUNNO<br />

2017<br />

MODA<br />

di Evelyn Eugenia Bruno<br />

Quali saranno i colori del prossimo autunno?<br />

Per non sbagliare ci siamo affidati al Pantone<br />

Fashion Color Report, ovvero la classifica<br />

cromatica dei 10 colori di tendenza più amati<br />

e più visti alle recenti sfilate. Scopriamo come<br />

sono stati interpretati da alcuni stilisti.<br />

1.Ballet Slipper<br />

TRONCHETTI ROCKSTUD IN PELLE<br />

Silhouette iper femminile in pelle rosa<br />

cipria per i tronchetti di Valentino<br />

Garavani che disegnano una linea<br />

affusolata ed elegante. Ritornano<br />

le borchie dorate sui due cinturini<br />

che chiudono lo spacco laterale e<br />

rendono anche questo modello<br />

immediatamente riconoscibile.<br />

2. Navy Peony<br />

BORSA A TRACOLLA<br />

Un nuovo modello da aggiungere<br />

alla vostra collezione di borse firmate<br />

Chloé: la Drew in pelle martellata<br />

in tinta blu scuro conquista con la<br />

sua silhouette très petite dalle linee<br />

arrotondate. La lunga tracolla dorata<br />

la rende la cross body più chic da<br />

indossare con i vostri look serali.<br />

3.Grenadine<br />

ABITO IN LANA<br />

Seduzione assicurata con l’abito lungo<br />

in lana rosso di Balmain: la linea<br />

fasciante slanciata dalla lavorazione a<br />

1<br />

costine è arricchita da bottoni décor<br />

color oro che aggiungono un tocco<br />

militaresco all’ensemble.<br />

4. Neutral Grey<br />

TRONCHETTI IN SUEDE<br />

Perfetti per tutte le stagioni, i<br />

tronchetti Gianvito Rossi in suede<br />

grigio naturale sono emblema di<br />

eleganza e artigianalità all’italiana.<br />

Silhouette arrotondata in punta e<br />

tacco robusto per una calzatura dal<br />

fascino sofisticato da indossare al<br />

lavoro e nel weekend.<br />

2<br />

4<br />

87<br />

3


5.Golden Lime<br />

TRONCHETTI VAMP 85 IN SUEDE<br />

Gianvito Rossi gioca a stuzzicare<br />

la vostra fantasia alleggerendo<br />

la silhouette dello stivaletto con<br />

una forma sinuosa sul collo del<br />

piede. La nuance giallo verde in<br />

morbido suede vi sorprenderà per<br />

l’eclettismo negli abbinamenti.<br />

6. Autumn Maple<br />

BORSA SELLA PICCOLA IN<br />

Iper raffinata la nuova arrivata in<br />

casa Tod’s: realizzata in corposa<br />

pelle arancione ruggine con<br />

profili scuri, si rivela comoda<br />

grazie all’interno organizzato con<br />

tre tasche e rivestito in suede<br />

marrone. Portatela a spalla, a<br />

braccio e a mano o scegliete la<br />

comoda tracolla rimovibile per il<br />

massimo della praticità.<br />

7.Butterum<br />

DOLCEVITA IN CAMMELLO<br />

Il dolcevita è il capo che non deve<br />

mai mancare in ogni guardaroba,<br />

specialmente se è proposto in<br />

morbido cammello dalla maison<br />

Valentino. Silhouette avvolgente,<br />

texture ultra soffice e tonalità<br />

beige per un nuovo classico da<br />

mixare a tutto il guardaroba<br />

quotidiano.<br />

8.Shaded Spruce<br />

PUMPS IN SATIN CON PIUME<br />

Attraggono con la lucentezza preziosa<br />

del satin verde scuro le nuove pumps<br />

firmate Balenciaga. Il design d’Orsay<br />

asimmetrico è arricchito da piume su<br />

tono che elevano la silhouette affusolata<br />

al non plus ultra del lusso. Indossatele<br />

con un mini abito in tinta nera, si<br />

metteranno subito al centro del vostro<br />

look.<br />

9.Porto Tawny<br />

ABITO LUNGO IN LANA<br />

Lana ultra morbida disegna la silhouette<br />

lunga e dritta dell’abito Versace<br />

declinato in una intensa tinta bordeaux.<br />

Una fila di bottoni dorati che parte dal<br />

collo e scende fino al polso illumina<br />

la silhouette a costine da portare con<br />

stivaletti e cappotto oversize.<br />

10. Marina<br />

ABITO IN CRÊPE<br />

Vivida nuance azzurra tinteggia la<br />

silhouette asimmetrica dell’abito firmato<br />

Stella McCartney. Realizzato in cady<br />

crêpe leggermente elasticizzato con<br />

linea svasata al fondo, è tagliato con<br />

mezze maniche e scollo rotondo per un<br />

abito da sfoggiare di giorno assieme a<br />

scarpe flat e tracolla a contrasto.<br />

MODA<br />

9<br />

5<br />

7<br />

6<br />

10<br />

8<br />

89


FAI DA TE<br />

di Evelyn Eugenia Bruno<br />

UNA CAMERETTA<br />

sognare<br />

PER<br />

Con le vacanze alle spalle,<br />

ritornano i ritmi di sempre<br />

per tutti, anche per i<br />

nostri bimbi. Abbiamo<br />

pensato di rendere questo<br />

momento un po’ più<br />

divertente rinfrescando<br />

con semplici idee le loro<br />

camerette, in modo che<br />

inizino il nuovo anno<br />

scolastico con un sorriso.<br />

TENDINA DELLE<br />

MERAVIGLIE<br />

Quella che per<br />

noi è solo una<br />

tendina, per i<br />

nostri bimbi, può<br />

essere un castello,<br />

un sottomarino<br />

o un mondo<br />

fantastico nel<br />

quale possono<br />

volare con la<br />

fantasia che tanto<br />

amiamo in loro<br />

e che riesce a far<br />

tornare bambini<br />

anche noi.<br />

ACCHIAPPASOGNI<br />

L’acchiappasogni<br />

è un oggetto<br />

creato dai nativi<br />

d’America, che<br />

ci ha sempre<br />

affascinati e che<br />

tutti avremmo<br />

voluto vedere<br />

appeso nella<br />

nostre camere.<br />

Potete divertirvi<br />

con i vostri bimbi<br />

costruendone uno.<br />

Bastano un anello,<br />

fili colorati, perline,<br />

qualche piuma e<br />

tanta fantasia.<br />

SAPONETTE SORPRESA<br />

Fate sciogliere in un pentolino a<br />

bagno maria un po’ di sapone puro<br />

alla glicerina vegetale trasparente<br />

con poca acqua, coloranti alimentari<br />

e oli essenziali. Versate il contenuto<br />

negli stampini insieme ai piccoli<br />

giochi per bambini. Fate raffreddare<br />

per sei ore e mettete gli stampini<br />

nel frigorifero per altri 30 minuti.<br />

Cospargete poi con talco.<br />

ORA LAVORO IO<br />

La parete attrezzata che di norma si<br />

usa in garage, con un tocco di colore<br />

può tornare assai utile anche per i più<br />

piccoli diventando un porta tutto sempre<br />

pronto all’uso di ogni piccolo artista.<br />

91


Passatempo<br />

di Francesco Orsenigo<br />

IN<br />

i<br />

ALTO<br />

calici!<br />

Secondo i medici, un bicchiere al giorno non fa male, specialmente se si tratta di rosso, ricco di<br />

antiossidanti. Di sicuro, berne in modiche quantità fa bene all’umore e al palato. Abbinato con<br />

un piatto appetitoso e invitante poi... Non c’è niente da fare, il vino è parte integrante della nostra<br />

tradizione, proprio come l’amore degli italiani per la cucina e i prodotti di qualità. L’amiamo,<br />

dunque, ma siamo sicuri di conoscerlo? Mettetevi alla prova rispondendo a queste sei domande.<br />

PARTIAMO...<br />

1 Gli antichi Greci usavano bere vino<br />

come noi?<br />

A - No, lo hanno conosciuto solo dopo aver<br />

incontrato i Romani;<br />

B - Sì, ma solo nei giorni sacri agli dei;<br />

C - Sì, ma solo dopo averlo mescolato con<br />

spezie, miele e formaggio grattugiato;<br />

2 Un momento cruciale nella<br />

preparazione dello spumante metodo<br />

classico è il giusto dosaggio del<br />

cosiddetto liqueur d’expedition. Si<br />

tratta di:<br />

A - Una percentuale variabile di<br />

acquavite, la cui quantità determina il<br />

grado alcolico del vino;<br />

B - Uno sciroppo fatto con vino<br />

e zucchero;<br />

C - Una piccola quantità di anidride<br />

solforosa (solfiti) usata come<br />

antiossidante;<br />

3 Una volta imbottigliato, il vino deve<br />

trascorrere un periodo di affinamento<br />

in cantina. C’è però chi ha scelto una<br />

collocazione decisamente più insolita.<br />

Quale?<br />

A - Nello spazio, a bordo di un satellite<br />

geostazionario;<br />

B - Nel mare, a 70 metri di profondità;<br />

C - A 4.000 metri di quota, nel fondo di un<br />

crepaccio sul Monte Bianco;<br />

92


4 La produzione vinicola<br />

europea deve molto<br />

all’America? Se sì, in che<br />

modo?<br />

A - Vero, infatti quello americano è il maggior<br />

mercato mondiale per il vino europeo;<br />

B - Vero, infatti i vitigni usati oggi sono quasi tutti<br />

frutto di innesti su vite americana;<br />

C - Falso, in America la cultura del vino è recente e<br />

piuttosto marginale;<br />

5 Tra gli attrezzi indispensabili per la<br />

produzione dello champagne ci sono le<br />

pupitre. Di cosa si tratta?<br />

A - Di speciali rastrelliere su cui vengono messe<br />

a riposare le bottiglie;<br />

B - Speciali strumenti usati per separare<br />

il vino dai lieviti;<br />

C - Di particolari funghi (saccaromiceti) usati per<br />

provocare la fermentazione in bottiglia;<br />

6 Con il termine di ice wine si<br />

intende:<br />

A - Un gelato al gusto di vino, bianco o<br />

rosso;<br />

B - Un particolare tipo di vino che va<br />

bevuto alla temperatura<br />

massima di 4 °C ;<br />

C - Un vino ottenuto<br />

da grappoli d’uva congelati;<br />

In base alle risposte giuste sei...<br />

5/6: ...promosso a pieni voti.<br />

Ha il vino nelle... corde!<br />

3/4: ...abbastanza preparato,<br />

ma puoi migliorare.<br />

1/2: ...sicuramente un ghiottone,<br />

ma con il vino…<br />

6 C - L’ice wine, o vino di ghiaccio, si ottiene da grappoli d’uva<br />

ghiacciati, raccolti con una vendemmia tardiva in gennaio o<br />

febbraio, dopo aver subito almeno tre giorni di gelo. L’uva viene<br />

raccolta a mano, per lo più di notte, quando la temperatura si<br />

aggira intorno ai 10 gradi sotto zero.<br />

5 A - Per raccogliere nel collo della bottiglia di champagne i resti<br />

dei lieviti che hanno reso il vino frizzante ma che vanno poi eliminati,<br />

si eseguono a mano particolari manovre, dopo aver messo<br />

le bottiglie a testa in giù su speciali rastrelliere dette pupitre.<br />

4 B - Intorno alla metà dell’Ottocento i vigneti di tutta Europa<br />

furono distrutti da un parassita, la fillossera, che attaccava le radici<br />

delle piante. Si riuscì a sconfiggere il flagello solo innestando<br />

la parte fruttifera delle viti europee su ceppi di vite americana,<br />

resistente alla malattia.<br />

3 B - Nel mare. L’idea è di una società vinicola di Chiavari (Ge), che<br />

sottopone il suo spumante Abissi a un periodo di affinamento<br />

di alcuni mesi nelle acque di Portofino, a 70 metri di profondità.<br />

2 B - Durante la lavorazione in bottiglia dello spumante metodo<br />

classico si perde una piccola quantità di vino. Il contenuto viene<br />

quindi rabboccato con uno sciroppo di vino e zucchero, la cui<br />

quantità determina le caratteristiche dello spumante: brut, sec,<br />

demi-sec e così via.<br />

SOLUZIONI<br />

1 C - La coltura della vite era diffusa in tutta la Grecia antica e alla<br />

degustazione di vino era dedicato il simposio, la seconda parte<br />

del banchetto riservata ai soli commensali uomini. Il vino veniva<br />

servito nel krater (cratere), un grande vaso a bocca larga, mescolato<br />

ad acqua, miele, spezie e spesso formaggio grattugiato.<br />

93


Passatempo<br />

Accendete la mente<br />

anche durante la spesa<br />

con il Cruci <strong>Gulli</strong><br />

ORIZZONTALI: 1. Lo compiono le soldataglie lasciate<br />

libere dopo la vittoria – 10. Nella pila c’è positivo e<br />

negativo – 11. Gara automobilistica su strade pubbliche<br />

– 13. Quello trifolato è una vera prelibatezza per i<br />

buongustai – 14. Crescono sui rovi e hanno proprietà<br />

benefiche – 16. Notizia sensazionale – 19. Si definiscono<br />

così gli uomini credenti, devoti e osservanti delle<br />

pratiche religiose – 20. Ne passano 9 nella gestazione<br />

– 22. Siracusa sulle targhe – 23. Piante ornamentali<br />

94<br />

IL CRUCIVERBA E LA PAROLA NASCOSTA<br />

(E.E.B.)<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9<br />

10 11<br />

12 13<br />

14 15 16 17 18<br />

19 20 21 22<br />

23 24 25<br />

26 27 28<br />

29 30<br />

31<br />

32 33 34 35<br />

36 37<br />

38 39<br />

41<br />

40<br />

con radici tuberose – 25. Gli amici<br />

di Messi, il fuoriclasse del Barcellona,<br />

lo chiamano così – 26. Inoperante<br />

a metà – 28. Terminal Intermodale<br />

Venezia – 29. È gras quello d’oca –<br />

30. “Quel ramo del lago di .... che<br />

volge a mezzogiorno” – 31. Personaggio<br />

nella foto interpretato da<br />

Marty Feldman – 32. Abbreviazione<br />

postale di California – 33. Risuona<br />

nelle vallate – 36. Iniziali del comico<br />

Roncato – 37. Lo si beve Tonic al<br />

bar – 38. L’Amedeo che pubblicò I<br />

Canti Italici – 40. Ancona – 41. La<br />

Lady principessa del popolo.<br />

Verticali: 2. Associated Press –<br />

3. Disimpegno tra stanze – 4. La<br />

Romagnoli di Braccialetti Rossi – 5.<br />

Harley Owners Group – 6. Capoluogo<br />

della Maremma. – 7. Si usano per<br />

collegare o appendere altri oggetti<br />

– 8. Parte dell’intestino tenue – 9.<br />

Olé..senza fine – 12. Ingrandire – 15.<br />

Coni senza consonanti – 17. Si mangiano<br />

con la polenta soprattutto in<br />

Veneto – 18. Quella del nove la si<br />

fa per controllare il risultato – 20.<br />

Malpensa Logistica Europa – 21.<br />

Lei... senza testa – 24. Comanda<br />

l’alveare – 25. Local Tourist Organisation<br />

– 27. Un comune di Verona<br />

– 34. È doppio nel brindisi – 35. Non<br />

ina – 39. Se devi andare…<br />

Risolvete il cruciverba e scoprite la parola segreta celata nei quadretti a fondo grigio. Un<br />

piccolo aiuto? Ne abbiamo parlato su <strong>Gulli</strong> n° 5 e la parola la trovate su molti... scaffali.


NODDLES<br />

GIRO GIRO TONDO -<br />

DESIGN FOR CHILDRENT<br />

Triennale di Milano<br />

01.04.2017 - 18.02.2018<br />

www.triennale.org<br />

Il capitolo della storia italiana del design dedicato<br />

all’infanzia e ai bambini va in scena alla Triennale di<br />

Milano. Protagonisti i designer e gli architetti che<br />

hanno lavorato per loro, i giochi e gli spazi pensati per<br />

i più piccoli, per il loro divertimento. Questo percorso<br />

nasce dall’idea di Silvana Annicchiarico e l’allestimento<br />

è stato curato da Stefano Giovannoni. Arredamento,<br />

giochi, architetture, segni, animazione e strumenti:<br />

tante sono le anime di questa mostra, improntata<br />

a far uscire il bimbo che c’è in noi. Spazio anche ad<br />

approfondimenti dedicati alle figure di spicco nella<br />

storia del design per bambini come Bruno Munari,<br />

Riccardo Dalisi, ma anche a chi vive quotidianamente<br />

con i più piccoli, tanto da avere una propria immagine<br />

nella società, come i maestri e gli educatori. Non<br />

poteva mancare uno spazio dedicato all’affabulazione,<br />

dove Pinocchio avrà un ruolo da primattore.<br />

BESTIALE! ANIMAL FILM<br />

STARS<br />

Mole Antonelliana - Museo Nazionale<br />

del Cinema, Torino<br />

14.06.2017 - 08.01.2018<br />

www.museocinema.it<br />

Spesso gli attori sono degli animali, ma non in<br />

senso dispregiativo, sono proprio animali: Lessie,<br />

Furia, Rin Tin Tin, Rex e molti altri ancora. Il Museo<br />

Nazionale del Cinema ha deciso di omaggiare<br />

queste star con una mostra che ripercorre la<br />

costante e trasversale presenza degli animali<br />

nella storia del cinema attraverso 440 pezzi in<br />

esposizione. Saranno seguiti due temi principali:<br />

l’animale star e la l’animale-attore.<br />

Il primo approfondisce la<br />

relazione tra<br />

icona popolare e<br />

animale in<br />

carne e ossa, nel<br />

secondo si cerca di capire<br />

cosa può<br />

diventare la<br />

“recitazione animale” grazie<br />

agli effetti speciali che li<br />

fanno assomigliare sempre<br />

di più a noi<br />

umani.<br />

MOSTRE<br />

di Maurizio Ferrari<br />

ARTURO TOSCANINI. LA VITA<br />

E IL MITO DI UN MAESTRO<br />

IMMORTALE<br />

Museo teatrale alla Scala, Milano<br />

22.03.2017 - 20.08.2017<br />

www.teatroallascala.org<br />

Ancora pochi giorni per visitare la mostra<br />

dedicata ai 150 anni dalla nascita e i 60 dalla<br />

scomparsa dell’indimenticato direttore d’orchestra<br />

Arturo Toscanini. Il museo teatrale alla Scala ha<br />

dedicato a questo maestro, che per ben tre volte è<br />

stato direttore stabile, una mostra che ripercorre la<br />

sua vita e i suoi successi. Un percorso per immagini,<br />

articolato in quattro sezioni, dove la musica sarà<br />

protagonista assoluta. Sarà l’occasione per scoprire<br />

anche i compositori che più ha amato, a cui a<br />

legato la sua carriera, in special modo Wagner,<br />

Beethoven, Verdi e Puccini. Spazio anche ad alcuni<br />

momenti della sua vita privata, uno scorcio che<br />

aiuta il visitatore a capire meglio la personalità di<br />

questo artista che tanto ha fatto per diffondere la<br />

conoscenza della musica in Italia.<br />

LADY DIANA.<br />

UNO SPIRITO LIBERO<br />

Sale dei Paggi - Reggia di Venaria Reale,<br />

Torino<br />

08.07.2017 - 28.01.2018<br />

www.lavenaria.it<br />

Sono trascorsi venti anni dalla morte di Lady Diana,<br />

una delle figure iconiche dei nostri giorni. Una morte<br />

improvvisa, circondata per lungo tempo da misteri e<br />

complotti, ma purtroppo reale, che ha lasciato un vuoto<br />

nel cuore di molte<br />

persone, soprattutto<br />

tra i sudditi della<br />

regina Elisabetta. La<br />

mostra realizzata alla<br />

Reggia di Venaria<br />

Reale vuole rendere<br />

omaggio a questa<br />

figura che è diventata un mito di femminilità e forza,<br />

racchiudendo in sé paradossi e sfaccettature tipiche di<br />

ogni donna. Nella Sala dei Paggi ci si potrà immergere<br />

nell’universo di Diana Spencer attraverso racconti,<br />

testimonianze visive, immagini, giornali e molto altro<br />

per coinvolgere il visitatore e rendere omaggio così alle<br />

diverse anime di Lady D.<br />

95


GEORGE SAUNDERS<br />

LINCOLN NEL<br />

BARDO<br />

Grande attesa per l’uscita del<br />

primo romanzo di George<br />

Saunders, già acclamato<br />

scrittore di racconti.<br />

L’autore parte da una storia<br />

vera, la morte di Willie, figlio<br />

undicenne del Presidente<br />

Lincoln, per raccontare di un limbo dove tutte le<br />

anime transitano temporaneamente prima di passare<br />

oltre. Questo posto è il Bardo (individuato nel Libro<br />

tibetano dei morti), il luogo dove le anime sono ancora<br />

così prossime alla vita, da non rendersi del tutto<br />

conto di essere morte. Esse vagano confuse, ancora<br />

troppo attaccate alla vita terrena. Queste assisteranno<br />

all’arrivo di Willie, che non sa di essere morto, e al<br />

dolore del padre che vorrebbe morire ma che deve<br />

continuare ad andare avanti per il bene del paese. Una<br />

scrittura che affronta grandi interrogativi sulla morte,<br />

sul dolore e il senso del dovere.<br />

Feltrinelli - 240 pagine - 18,50 euro<br />

LIBRI<br />

di Nunzia Picariello<br />

MARTA PEREGO<br />

LA FELICITÀ È<br />

A PORTATA DI<br />

TROLLEY.<br />

OGNI GIORNO È<br />

UN (ALTRO) VIAGGIO<br />

Per una donna, la valigia è lo spazio più limitante<br />

e frustante che esista. Come si fa a mettere tutte le<br />

sicurezze, ma soprattutto le insicurezze nel proprio<br />

trolley? Marta Perego, volto noto della televisione,<br />

è diventata negli anni un’esperta viaggiatrice e in<br />

questo libro svela tutti i trucchi per mettere nella<br />

valigia quello che davvero serve a ciascuna di noi. Un<br />

viaggio nell’universo femminile che, con ironia, offre<br />

spunti di riflessione su quanto davvero sia necessario<br />

per affrontare un cambiamento. Forse la chiave di tutto<br />

è la leggerezza e la valigia allora diventa metafora di<br />

quanto ci serve nel viaggio della vita.<br />

De Agostini - 267 pagine - 16,00 euro<br />

CHARLES PÉPIN<br />

IL MAGICO POTERE<br />

DEL FALLIMENTO<br />

Fallire può essere la porta necessaria per la<br />

felicità, e forse anche, per il successo. Ne è<br />

convinto Charles Pepin che nel suo libro<br />

affronta il nodoso tema del fallimento,<br />

riflettendo sul percorso, che attraverso di esso<br />

può condurre alla riscoperta di un nuovo modo di affrontare<br />

la vita. Un po’ come se fosse una tappa necessaria, per<br />

comprendere la nostra essenza e diventare migliori. L’autore<br />

riporta l’esperienza di grandi personaggi: da Steve Jobs a<br />

Lincoln, da De Gaulle alla Rowling. Tutti accumunati da storie<br />

di insuccessi, da cui poi sono ripartiti per diventare, ciascuno<br />

nel proprio campo, fuoriclasse. Le difficoltà sono opportunità<br />

se sappiamo dare loro il giusto peso. Un libro per riflettere e<br />

motivarsi.<br />

Garzanti Libri - 180 pagine - 15,00 euro<br />

DIEGO DE SILVA<br />

DIVORZIARE CON STILE<br />

Ecco di nuovo l’avvocato Malinconico, personaggio<br />

di punta di Diego De Silva. Vive e nel mentre, cerca<br />

di capire quale sia la sua filosofia di vita. Avvocato<br />

di scarso successo, Malinconico è alle prese con<br />

un risarcimento danni per perdita del “naso” di un<br />

quasi zio, che si è schiantato in una porta a vetri<br />

e con il divorzio della bellissima Veronica Starace<br />

CAMILLA LÄCKBERG<br />

LA STREGA<br />

Torna la Läckberg con la serie<br />

ambientata a Fjällbacka, suo paese<br />

natale. Questa volta, la storia è<br />

incentrata sulla scomparsa di una<br />

bambina di quattro anni. Una<br />

vicenda che ha molti collegamenti<br />

con la morte di Stella, una bambina della stessa<br />

età, avvenuta trenta anni prima. Di quest’omicidio<br />

furono accusate due bambine, tra cui Marie, ora<br />

tornata a Fjällbacka per le riprese di un film in cui<br />

è protagonista. Ci sono collegamenti con i due<br />

casi? Come sempre indagheranno sulla vicenda<br />

Patrik Hedström e la sua squadra. Ed Erica, che già<br />

da un po’ stava scavando nelle torbide vicende<br />

collegate all’omicidio di stella. Bullismo, paura del<br />

diverso, sospetti, odi; riappaiono i grandi motori<br />

della narrativa della Läckberg.<br />

Marsilio - 688 pagine - 19,90 euro<br />

Tarallo, moglie dell’avvocato Ugo Maria Starace<br />

Tarallo, il quale la accusa di tradimento virtuale.<br />

Malinconico sarà coinvolto nella “guerra dei Roses”,<br />

molto più di quanto previsto. Una riflessione sulla<br />

separazione, ma anche e soprattutto sulla reazione<br />

al cambiamento.<br />

Einaudi - 392 pagine - 19,00 euro<br />

97


OROSCOPO<br />

di Lily<br />

ARIETE<br />

21 marzo - 20 aprile<br />

TORO<br />

21 aprile - 20 maggio<br />

GEMELLI<br />

21 maggio - 21 giugno<br />

CANCRO<br />

22 giugno - 22 luglio<br />

I primi giorni del mese sanno ancora<br />

di libertà, perciò faticate a rientrare<br />

nei soliti ritmi. Marte, il 5 si tranquillizza,<br />

ma, Mercurio e Venere, rispettivamente<br />

fino al 10 e al 20 continuano<br />

a stimolare la vostra voglia di divertimento.<br />

Domenica 3 e lunedì 4, la<br />

Luna, sarà favorevole per gli incontri<br />

rendendovi attraenti e affascinanti.<br />

Lunedì 11, sarete pronti per affrontare<br />

gli impegni in sospeso, grazie alle<br />

stelle in Vergine che vi aiuteranno<br />

contro gli ostacoli burocratici, ma non<br />

vi arrabbiate! Dedicate del tempo per<br />

voi concentrandovi sulla salute.<br />

Il 5 Marte si sposta in Vergine e Mercurio<br />

lo segue il 10, ma avvertite<br />

già l’abbraccio del Sole che vi farà<br />

dimenticare le scottature di agosto.<br />

La Luna nuova del 20 è la più bella<br />

perché, accogliendo Venere, vi apre<br />

le porte della felicità in amore, perciò,<br />

se avete passato momenti difficili,<br />

dimenticateli e chiedete alla vostra<br />

metà di vivere insieme o di sposarvi.<br />

I single troveranno grandi occasioni<br />

e, se siete già sposati, ritroverete la<br />

felicità dei primi tempi. Cercate adesso<br />

un impiego, collaborazioni o altro<br />

perché, il momento è buono.<br />

Preparatevi per l’autodifesa perché,<br />

Marte, gioca sporco e, dall’ottimo<br />

Leone, passa al vittimismo della Vergine.<br />

Questo cielo tocca la casa nel<br />

rapporto tra genitori e figli e nell’ambito<br />

professionale. Potrete vincere<br />

se imparerete ad essere concreti,<br />

pragmatici e precisi costruendo le<br />

vostre idee su terreni solidi. Non siate<br />

polemici, ma aperti e collaborativi,<br />

specialmente in amore stando il più<br />

vicino possibile alla persona amata<br />

prima del 20, quando Venere diventerà<br />

ostile. Curate la salute e rilassatevi<br />

con calmanti naturali.<br />

Fino all’equinozio d’autunno del 22, i<br />

pianeti, sono super positivi per voi. Il<br />

6, Mercurio torna per poco in Leone,<br />

e voi dovrete prendere al volo questa<br />

occasione che vi porterà affari e molti<br />

guadagni mentre, alla sera, cade un<br />

plenilunio molto romantico, uscite<br />

dalla routine cambiando ristorante<br />

e avventurandovi verso qualcosa di<br />

nuovo. Giove, dal mese prossimo,<br />

sarà eccellente, quindi, riposatevi i<br />

giorni 28, 29 e 30 concedendovi totale<br />

solitudine perché saranno pesanti.<br />

Non discutete con partner o colleghi<br />

e prestate attenzione ai vostri figli.<br />

LEONE<br />

23 luglio - 23 agosto<br />

VERGINE<br />

24 agosto - 22 settembre<br />

BILANCIA<br />

23 settembre - 22 ottobre<br />

SCORPIONE<br />

23 ottobre - 22 novembre<br />

Mercurio e Marte, nei primi giorni del<br />

mese, sono ancora accanto a Venere<br />

e insieme ricevono i potenti raggi di<br />

Giove e Urano che creano influssi positivi.<br />

Chi cerca l’anima gemella può<br />

ancora incontrarla il 6 oppure il 16 e<br />

il 17 con la vostra ultima Luna estiva.<br />

Queste stelle incidono molto anche<br />

sul piano lavorativo e burocratico,<br />

quindi datevi da fare per sistemare le<br />

pendenze anche perché questo è l’ultimo<br />

mese in cui avrete la completa<br />

protezione di Giove. Il cielo diventa<br />

più concreto, impostate il vostro futuro<br />

elaborando nuovi progetti.<br />

<strong>Settembre</strong> vi accoglie con una Luna<br />

meravigliosa. Siete innamorati ma<br />

troppo timidi per rivelarlo e, dal 5,<br />

Marte vi aiuterà ad aprire il cuore<br />

a chi amate. Mercurio torna nel vostro<br />

cielo il 10 e, finalmente, arriva<br />

Venere nel giorno della vostra Luna<br />

nuova che segna l’inizio del vostro<br />

anno zodiacale. Le nuove coppie<br />

nascono sotto una buona stella e,<br />

quelle consolidate cominciano a<br />

fare progetti di vita insieme con<br />

entusiasmo e passione. Tenete<br />

d’occhio la salute perché le emozioni<br />

vi possono stancare.<br />

Si torna ai soliti ritmi, anche se i primi<br />

giorni del mese sono ancora molto<br />

allegri grazie a Marte e Mercurio. Il 2<br />

e il 3 sono giorni unici da usare come<br />

scrigno per proposte speciali rivolte<br />

al futuro di coppia. Venere fino al 20<br />

è un’amica preziosa, mentre Giove e<br />

Saturno saranno testimoni di nozze<br />

o dell’arrivo di un figlio tanto desiderato.<br />

Le coppie che andranno a vivere<br />

insieme adesso, partono benissimo.<br />

Tutte le vostre relazioni sono buone<br />

e, con l’equinozio del 22 e la vicinanza<br />

del vostro compleanno, dovrete raggiungere<br />

i vostri obbiettivi.<br />

Il 5 Marte se ne va e, fino alla fine<br />

dell’anno, correrete in discesa. Venere<br />

transiterà in Leone fino al 20 e<br />

accentuerà il vostro interesse per il<br />

lavoro, provocando qualche protesta<br />

del partner che vi vedrà troppo<br />

impegnati. Con la Luna piena del 6,<br />

ma anche i giorni 14, 15, 19, 20, 22 e<br />

28 potreste risultare prepotenti nella<br />

coppia, pretendendo ad ogni costo,<br />

l’ultima parola. Se lavorate in un<br />

team prendete le redini del gruppo,<br />

sarete vincenti. Sfruttate Mercurio in<br />

Venere per rafforzare le conoscenze<br />

giuste. La salute è buona.<br />

SAGITTARIO<br />

23 novembre - 21 dicembre<br />

CAPRICORNO<br />

22 dicembre - 20 gennaio<br />

ACQUARIO<br />

21 gennaio - 19 febbraio<br />

PESCI<br />

20 febbraio - 20 marzo<br />

Sole, Marte e Mercurio in Vergine vi<br />

dicono di essere creativi, precisi e concentrati<br />

specialmente nelle questioni<br />

burocratiche e nei conti in sospeso<br />

perciò terminate tutto in fretta e al<br />

meglio che potete. Voi, figli di Giove,<br />

agite sempre a modo vostro, ma<br />

dovrete sfruttare i primi dieci giorni<br />

con Mercurio in Leone per firmare un<br />

accordo o chiudere una transazione,<br />

altrimenti, meglio aspettare il mese<br />

prossimo. La forma fisica ne risente<br />

un po’ a causa dello stress. Venere è<br />

amorevole fino al 20 con momenti<br />

unici, dolcissimi e felici.<br />

Arriva un cielo sereno nella vostra vita<br />

personale e professionale. Marte dal<br />

5, Mercurio dal 10 e Venere dal 20,<br />

entrano in Vergine, allargando i confini<br />

del vostro mondo. Molte volte vi<br />

siete trovati a fare da pacieri in molte<br />

situazioni; ora, questa sensazione di<br />

peso svanisce e potrete tornare a respirare<br />

un po’. Puntate in alto, progettate,<br />

fate corsi che vi portino ad una<br />

qualifica. Avete uno scambio emotivo<br />

profondo e potreste innamorarvi di<br />

quella persona intelligente, giovane<br />

e spiritosa che state frequentando. E<br />

la salute migliora di conseguenza.<br />

È un mese importante e le stelle si<br />

spostano in Venere, un punto del<br />

cielo molto favorevole per le finanze.<br />

Con l’aiuto di Giove, sbrogliate<br />

con molta pazienza questioni legate<br />

ad eredità. Anche se vorreste lasciar<br />

perdere tutto, ragionate: se lasciate<br />

adesso, potreste pentirvene in futuro.<br />

Se avete bisogno di un finanziamento<br />

e non arriva dalla banca, una nonna<br />

o una zia, metteranno mano ai risparmi<br />

per aiutarvi. Venere è opposta<br />

fino al 19, vi rende amabili e simpatici<br />

ma non determinati e, il 26, sono in<br />

vista degli incontri importanti.<br />

Se avete portato a termine gli impegni,<br />

il ritorno al lavoro non sarà troppo<br />

stancante. Sarà molto difficile la<br />

sfida con la burocrazia perché rallenterà<br />

i vostri progetti facendovi sembrare<br />

impossibile qualsiasi mossa.<br />

Vorreste infischiarvene di permessi<br />

ed altro, ma questo potrebbe portarvi<br />

ad avere problemi, quindi abbiate<br />

pazienza sia con i superiori che con i<br />

sottoposti e tutto finirà nel migliore<br />

dei modi. Troverete nemici dove non<br />

pensavate, ma non abbiate paura a<br />

tagliare corto. L’amore va bene, ma<br />

cercate di non portare rabbia in casa.<br />

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