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SOMMARIO<br />
7 EDITORIALE<br />
<strong>Settembre</strong>, tempo di vendemmia. Un antico rituale al<br />
cui fascino è difficile restare indifferenti.<br />
25<br />
43<br />
11 ATTUALITÀ<br />
Uova al pesticida anche in Italia Terremoto a Ischia È<br />
strage a Barcellona Harvey inonda Louisiana e Texas.<br />
15 LE<br />
FESTE DA NON PERDERE<br />
Proseguono le sagre all’insegna del buon cibo, e del<br />
vino. Andiamo a Mortara, Alba e Pontecurone.<br />
18 COVER STORY/VENDEMMIA<br />
Alla scoperta di un rito che risale a migliaia di anni fa.<br />
Dalle vigne alle cantine andiamo tutti a vendemmiar.<br />
25 LA LEGGENDA DEL PESTO<br />
Tutte le ricette hanno una storia, ma poche ne hanno<br />
una così strana come quella del pesto.<br />
29 INCHIESTA/LAVORO FEMMINILE<br />
Aumentano le donne lavoratrici, ma resta alta la<br />
percentuale che rinuncia al lavoro dopo il primo figlio.<br />
33 LE VIE DEL GUSTO/OLTREPÒ<br />
Un itinerario lungo la Valle Versa dove nascono alcuni<br />
dei vini più significativi di questo territorio.<br />
39 FOOD&DRINK<br />
La rivincita dell’olio Il Salame di Varzi piace Caprioli e<br />
cinghiali nella vigna Una casa di riposo per cuochi<br />
43 RICETTE/TRA ESTATE E AUTUNNO<br />
Ecco come preparare interessanti piatti con il meglio di<br />
queste due stagioni.<br />
33<br />
53 NUTRIZIONE/IL RISO ITALIANO<br />
Tutte le varietà in commercio e le proprietà nutrizionali<br />
di questo eclettico cereale.<br />
3
SOMMARIO<br />
77<br />
57 NUTRIZIONE/I FUNGHI<br />
Sono poco calorici, non appesantiscono e sono<br />
alternativi alla carne. E le proprietà nutrizionali?<br />
60 TORREVILLA, TANTA QUALITÀ<br />
Gabriele Picchi, direttore della Cantina Torrevilla,<br />
racconta i nuovi progetti all’insegna della sostenibilità.<br />
64 GULLIVER/CASTEGGIO<br />
Tra i più assortiti della catena, il negozio offre tutte tte<br />
le eccellenze del territorio e un esclusivo banco del<br />
pesce.<br />
73 FITNESS/ PEDALA<br />
CHE TI PASSA<br />
La bicicletta è uno mezzo che possiamo usare tutti tti e<br />
aiuta a tenere in salute cuore e arterie.<br />
77 E...STATE IN BELLEZZA<br />
Mantenere i benefici della vacanza anche dopo il<br />
rientro a casa. Ecco come prendersi cura del proprio<br />
corpo.<br />
81 RITORNO DALLE VACANZE<br />
Si chiama depressione da rientro e colpisce al termine<br />
delle ferie estive. Scopriamo come evitarla.<br />
57<br />
Le rubriche<br />
09 POSTA<br />
67 HOME DESIGN<br />
68 VIAGGI<br />
85 TECNOLOGIA<br />
87 MODA<br />
91 FAI DA TE<br />
92 PASSATEMPO<br />
95 MOSTRE<br />
97 LIBRI<br />
98 OROSCOPO<br />
VIAGGIO NELLA QUALITÀ<br />
www.supergulliver.it<br />
Numero verde:800753346<br />
Magazine dei Supermercati <strong>Gulli</strong>ver - Copia omaggio<br />
Anno I - numero 6 - 2017 - settembre<br />
Editore<br />
Alfi S.r.l. , Via Voghera, 59<br />
15052 Casalnoceto (AL)<br />
Direttore responsabile<br />
Alessandro Barbieri<br />
Redazione: MY DIGITAL PASSION S.r.l.<br />
www.mydigitalpassion.it<br />
P.zza Giovine Italia, 5 - 20123 MILANO;<br />
redazione-gulli@mydigitalpassion.it<br />
Hanno collaborato a questo numero<br />
Evelyn Eugenia Bruno, Daniele Colombo, Gaia Cortese,<br />
Maurizio Ferrari, Gianluca Giaconia, Davide Grilli, Nunzia<br />
Picariello.<br />
Grafica e impaginazione<br />
Lucia Lena<br />
Marketing e pubblicità<br />
Enrico Lanfranchi<br />
Foto<br />
istokphoto<br />
Stampa<br />
CALEIDOGRAF S.r.l.<br />
via Milano, 45 – 23899 Robbiate (LC) - tel. 0395905311<br />
Pubblicazione mensile<br />
Iscrizione al Tribunale Ordinario di Alessandria n° 509/2017 -<br />
Reg.Stampa 44 del 15/03/2017.<br />
4
EDITORIALE<br />
Cari lettori,<br />
anche se in molte parti d’Italia quest’anno è iniziata in anticipo, la vendemmia<br />
è l’attività rurale più importante del mese di settembre. La coltivazione della vite<br />
affonda le sue radici in Asia Minore, nella culla della civiltà sumera prima e assiro<br />
babilonese poi. Giunte a noi attraverso la Grecia e l’antica Roma, l’uva e la sua magica<br />
trasformazione in vino sono sopravvissute a migliaia di anni fatti di stravolgimenti e<br />
profonde contaminazioni culturali. E in Italia, come in tutta l’Europa, è proprio grazie ad<br />
una contaminazione o per meglio dire ad un innesto se oggi siamo ancora tra i maggiori<br />
produttori di vino al mondo. Già perché intorno alla metà dell’Ottocento i vigneti furono<br />
distrutti da un parassita, la fillossera, che attaccava le radici delle piante. Si riuscì a sconfiggere<br />
il flagello solo innestando la parte fruttifera delle viti europee su ceppi di vite americana,<br />
resistente alla malattia.<br />
Ancora oggi la vendemmia è uno dei “rituali” più sentiti in Italia, un rituale carico di fascino<br />
e dall’immenso valore antropologico e storico rispetto al quale è difficile restare indifferenti.<br />
È il culmine di un anno di duro lavoro tra i filari della vigna, fatto di pazienza e di costanti<br />
controlli per evitare malattie e parassiti che potrebbero rovinare un intero raccolto. Alla<br />
vendemmia non solo abbiamo dedicato la storia di copertina di questo numero, ma è al<br />
centro di numerosi servizi che si articolano tra rubriche e sezioni lungo tutta la rivista. È nelle<br />
pagine delle Vie del gusto, un tour enogastronomico dedicato proprio all’Oltrepò Pavese,<br />
uno spicchio di terra adagiato sulle prime pendici dell’Appennino, che da secoli costituisce la<br />
culla di vitigni pregiati e vini di gran qualità. Qui abbiamo incontrato Gabriele Picchi, direttore<br />
della Cantina Torrevilla, un giovane e appassionato enologo che dedica anima e cuore alla<br />
coltivazione e alla produzione del Pinot Nero in tutte le sue espressioni. Tra il serio e il faceto,<br />
il vino fa da sottofondo anche alla rubrica del Passatempo: sei domande che metteranno alla<br />
prova la vostra reale conoscenza sul nettare di Bacco.<br />
<strong>Settembre</strong> è anche il mese del rientro alla normalità dopo le vacanze. Lavoro, scuola e<br />
affanni quotidiani tornano a riempire inesorabilmente le nostre giornate. Per alcuni il ritorno<br />
alla routine rappresenta perfino un motivo di stress, che potrebbe anche manifestarsi con<br />
disturbi fisici. Si tratta della post vacation blues, ossia la depressione da rientro. Nelle pagine<br />
del benessere troverete utili consigli per smorzarne gli effetti così come qualche trucco per<br />
preservare il più a lungo possibile i benefici della vacanza anche dal punto di vista estetico.<br />
Tra gli altri articoli di questo numero vi segnaliamo quelli relativi al riso e ai funghi. In<br />
entrambi scoprirete quante varietà esistono e quali sono le loro proprietà nutrizionali.<br />
Infine una nota di colore, il verde. Quest’estate ci siamo imbattuti in una storia assai<br />
intrigante, quasi una fiaba, che narra le origini del pesto genovese, anzi del pesto di Prà,<br />
perché è proprio lì che la saporita crema a base di basilico, olio, pecorino e pinoli sarebbe nata. Tra<br />
mulini, invidie, magie e tornei cavallereschi, per raccontarvela dobbiamo risalire la linea del<br />
tempo e tornare nella Liguria del lontano 1579.<br />
7
Le vostre lettere<br />
DESIGN<br />
di Xxxxx Xxxxxx<br />
PORTA BEBÈ<br />
Ho letto con interesse l’articolo<br />
relativo ai marsupi e alle fasce<br />
ergonomiche per trasportare<br />
comodamente e nel modo più<br />
naturale i bimbi. Mancano ormai<br />
poche settimane al parto<br />
e sto cercando di avere più<br />
informazioni possibili, anche<br />
perché temo di non averne più<br />
molto quando il mio piccolo<br />
sarà arrivato. Sono sola e non<br />
posso contare sui miei genitori<br />
che purtroppo abitano lontani,<br />
così ho pensato di scrivere a<br />
voi. Vengo alla domanda. Che<br />
cosa è meglio che usi per i primi<br />
mesi di vita di mio figlio?<br />
Silvia, Tortona<br />
Cara Silvia, innanzitutto auguri<br />
da parte di tutta le redazione<br />
di <strong>Gulli</strong>. L’arrivo di un bimbo è<br />
un fatto che deve riempire di<br />
gioia tutti anche se ci si conosce<br />
solo attraverso le pagine di un<br />
giornale. Iniziamo col dire che<br />
il marsupio per neonati è uno<br />
di quegli oggetti che non deve<br />
mancare nel corredino. Lo potrai<br />
utilizzare fin dai primi giorni,<br />
a patto che comprenda un<br />
riduttore, assai utile in caso di<br />
bimbi particolarmente piccoli. È<br />
composto da una sorta di tasca<br />
nella quale adagiare il piccolo<br />
e di comode cinghie regolabili<br />
per le spalle e la schiena.<br />
Anche se la fascia porta bebè<br />
è di gran moda, può essere<br />
usata per un periodo di tempo<br />
limitato, mentre il marsupio,<br />
prprio per gli accessori, ha una<br />
durata certamente maggiore<br />
e consentirà al tuo piccolo e a<br />
te il massimo del comfort. Non<br />
spaventartiguardando le fotografie<br />
su giornali e riviste. Tra<br />
cinghie lacci e supporti si finisce<br />
per non capirci granché di<br />
come utilizzarlo. Di solito nella<br />
confezione ci sono sempre le<br />
classiche istruzioni con tanto di<br />
fotografie e disegni illustrativi. Ti<br />
basterà solo un poco di pratica.<br />
PALLET<br />
Ho sempre sognato di cimentarmi<br />
nel fai da te, ma il lavoro<br />
mi ha sempre impegnato<br />
molto lasciandomi briciole di<br />
tempo per coltivare un hobby.<br />
Ora che sono in pensione<br />
posso dedicare tutto il tempo<br />
che voglio. In particolare mi<br />
piacerebbe arredare una taverna<br />
che ho risistemato negli<br />
ultimi mesi. Ho visto che su<br />
<strong>Gulli</strong> spesso citate i pallet di legno<br />
come materiale grezzo di<br />
riciclo. Mi date qualche dritta<br />
in più? Come li devo trattare<br />
e, soprattutto, dove li trovo?<br />
Armando, Voghera<br />
Ottima idea, Armando. Tanto<br />
più che con i pallet puoi creare<br />
tutto quello che vuoi, divani,<br />
letti, tavolini, scaffali, portapiante.<br />
Insomma l’unico limite<br />
è la fantasia. Trovarli non è un<br />
gran problema. Nella tua zona<br />
ci saranno sicuramente aziende<br />
o negozi che movimentano<br />
merce con i bancali. Ti baserà<br />
chiedere e, all’occorrenza, investire<br />
qualche decina di euro.<br />
Accertati che i pallet non siano<br />
stati utilizzati per trasportare<br />
materie tossiche o comunque<br />
nocive e che riportino la sigla<br />
HT: indica che il bancale è stato<br />
trattato ad alta temperatura il<br />
che lo rende più longevo. In<br />
ogni caso eviterei di acquistarli<br />
nuovi.<br />
Per togliere macchie e incrostazioni<br />
l’ideale sarebbe l’utilizzo<br />
di una idropulitrice, ma se non<br />
ce l’hai un secchio di acqua<br />
mista a candeggina e qualche<br />
paglietta in acciaio che si usano<br />
per le stoviglie possono andare<br />
più che bene. Controlla attentamente<br />
che non ciano chiodi<br />
o schegge. Per queste ultime<br />
puoi pasare la carta vetrata. Anzi,<br />
a scanso di brutte sorprese,<br />
scartavetra su tutta la superficie<br />
e tanpona con alcol denaturato.<br />
Se pensi di utilizzare il materiale<br />
dentro casa o al coperto puoi<br />
utilizzare una vernice ad acqua,<br />
altrimenti per gli esterni puoi<br />
impiegare una vernice a base<br />
di olio. Se non l’hai già fatto,<br />
procurati gli strumenti da falegname<br />
così potrai iniziare il<br />
lavoro più facilmente.<br />
Come contattarci<br />
Per inviare le lettere alla redazione di <strong>Gulli</strong> potete utilizzare<br />
la posta elettronica redazione-gulli@mydigitalpassion.it,<br />
oppure la posta tradizionale, inviando le lettere ad Alfi s.r.l,<br />
via Voghera 59, 15052 Casalnoceto (AL). In alternativa potete<br />
lasciare le vostre lettere al box informazioni del negozio<br />
<strong>Gulli</strong>ver presso il quale vi servite. Basterà indirizzarle senza<br />
affrancatura alla Redazione di <strong>Gulli</strong>.<br />
9
ATTUALITÀ<br />
IN TRENTA GIORNI<br />
Uova al fipronil anche in Italia. Terremoto a Ischia: colpita<br />
Casamicciola. Strage di Barcellona, arrestato l’autista killer.<br />
L’uragano Harvey provoca gravi danni in Louisiana e Texas.<br />
1<br />
2 3<br />
1 UOVA CONTAMINATE - Anche l’Italia è coinvolta nel<br />
caso delle uova contaminate dal fipronil, un insetticida.<br />
Nonostante le rassicurazioni iniziali del Ministero sono stati<br />
trovati campioni positivi a Benevento e in provincia di Napoli.<br />
2 SISMA - Un terremoto di magnitudo 4.0 ha colpito l’<br />
isola d’Ischia. Alcune case sono crollate a Casamicciola,<br />
travolgendo diverse famiglie. Una donna è morta colpita<br />
dai calcinacci di una chiesa, un’altra è stata trovata sotto le<br />
macerie di casa sua. I feriti accertati sono 26. Paura tra i tanti<br />
turisti in vacanza sull’isola che hanno abbandonato l’isola con<br />
traghetti straordinari.<br />
3 PENSIONI - Proposto dal Governo un piano per le pensioni<br />
future dei giovani che hanno iniziato a versare i contributi<br />
a partire da gennaio 1996. Il progetto prevede che di farli<br />
andare in pensione prima dei 70 anni e con 20 anni di<br />
contributi, con un assegno minimo di circa 650-680 euro.<br />
4 CINEMA - Si apre la 74ª edizione del<br />
Festival del cinema di Venezia, che finirà<br />
con l’assegnazione del Leone d’oro, il<br />
premio più importante. La cerimonia di<br />
apertura è stata seguita dalla proiezione<br />
di Downsizing di Alexander Payne, uno<br />
dei film in concorso. Tra i protagonisti della<br />
giornata d’apertura Jane Fonda e Robert<br />
Redford, che hanno ricevuto i Leoni<br />
d’oro alla carriera e presenteranno fuori<br />
concorso Our souls at night.<br />
4<br />
11
ATTUALITÀ<br />
5 STRAGE - Ennesino fatto di sangue legato al terrorismo. Sotto<br />
tiro questa volta è Barcellona e la sua celebre Rambla. Un furgone<br />
è piombato sulla folla che passeggiava nel cuore della capitale<br />
catalana. Il bilancio è gravissimo: 15 morti e 100 feriti. Due uomini<br />
sono stati arrestati, uno marocchino, l’altro originario di Melilla,<br />
mentre l’autista killer datosi alla fuga è stato raggiunto e ucciso.<br />
6 FOLLIA - Tre morti e oltre 35<br />
feriti. È il bilancio degli scontri<br />
avvenuti a Charlottesville,<br />
cittadina della Virginia.<br />
Un’auto è piombata sul corteo<br />
antirazzista uccidendo una<br />
donna di 32 anni che stava<br />
attraversando la strada. Un<br />
elicottero di presidio della<br />
polizia, con due agenti a bordo,<br />
si è invece schiantato al suolo.<br />
6<br />
5<br />
7 8<br />
7 DI NUOVO INSIEME? - Angelina Jolie<br />
avrebbe cambiato idea sul divorzio da Brad<br />
Pitt. Secondo fonti bene informate, Angelina<br />
sarebbe ancora innamorata di Brad. A far<br />
cambiare idea all’attrice, pare sia stata<br />
l’intervista che qualche mese fa Brad ha<br />
rilasciato a GQ, in cui sosteneva di aver chiuso<br />
con l’alcol.<br />
9 DISASTRO - L’uragano Harvey ha toccato<br />
terra per la seconda volta in Louisiana,<br />
riversando una grande quantità di pioggia. Nel<br />
Texas del sud l’uragano ha causato un disastro<br />
ben più grave di quello di Katrina. Il bilancio<br />
delle vittime cresce di ora in ora e la conta<br />
dei dispersi è appena iniziata. A Cedar Bayou,<br />
in Texas, sono stati registrati 1,31 metri di<br />
pioggia. A Houston cresce invece la paura per<br />
due dighe, Addicks e Barker, dove l’acqua ha<br />
già cominciato a tracimare.<br />
9<br />
8 A TERRA - Addio<br />
amaro di Usain Bolt<br />
all’atletica. Nella sua<br />
ultima gara, la staffetta<br />
4×100 ai Mondiali di<br />
Londra, il campione<br />
è stato costretto a<br />
fermarsi. A bloccarlo<br />
sarebbero stati i crampi,<br />
così recita il resoconto<br />
del medico della<br />
nazionale giamaicana,<br />
Kevin Jones. Un<br />
epilogo preannunciato<br />
comunque da risultati<br />
deludenti.<br />
13
ATTUALITÀ LOCALE<br />
di Gialuca Giaconia<br />
La tradizionale<br />
sfilata durante la Sagra<br />
del salame a Mortara<br />
MORTARA, ALBA E PONTECURONE<br />
TRE SAGRE<br />
DA NON PERDERE<br />
Mentre l’estate<br />
sta volgendo<br />
al termine,<br />
proseguono<br />
le feste e le sagre<br />
all’insegna del buon<br />
cibo, del vino<br />
e del divertimento.<br />
MORTARA: SAGRA<br />
DEL SALAME D’OCA<br />
Iniziamo questo tour virtuale da<br />
Mortara, dove si terrà la 33° Sagra<br />
del salame d’oca, da venerdì<br />
22 a domenica 24. Nel prodotto<br />
tipico, che dal 2005 si fregia del<br />
prestigioso marchio Igp (Indicazione<br />
Geografica Protetta), confluisce<br />
la storia di una terra, della<br />
sua gente e delle sue tradizioni.<br />
Addentarne una fetta significa<br />
portare al palato un universo culturale,<br />
fatto di identità e amore<br />
per la buona tavola. Dietro ad<br />
ogni iniziativa c’è sempre una regia<br />
importante, e in questo caso<br />
la mente pulsante è il Comitato<br />
Organizzatore Sagra del Salame,<br />
nato per volontà dell’Associazione<br />
Commercianti di Mortara. La<br />
sagra è accompagnata da diverse<br />
attrazioni, quali la XLVI Mostra<br />
provinciale del palmipede, il più<br />
atteso tra gli eventi e da sempre<br />
momento di interesse da parte di<br />
“grandi e piccini, il palio, la sfilata<br />
e la presenza degli sbandieratori.<br />
15
ATTUALITÀ LOCALE<br />
Ad Alba è in scena<br />
il vino. Dobbligo il giro<br />
delle degustazioni<br />
Un cenno di nota per il Concorso<br />
Vetrine, organizzato dall’Associazione<br />
Commercianti. Giunto alla<br />
sua 33esima edizione, il premio<br />
va alla vetrina più apprezzata dal<br />
popolo di Facebook. Il premio di<br />
poesia, giunto al cinquantesimo<br />
anno, con la giuria composta da<br />
Maria Forni, Mirella Bersini, Pinuccia<br />
Morone, Antonella Ferrara,<br />
Marco Leva e Santino Invernizzi,<br />
che è chiamata a svolgere un<br />
arduo compito, ovvero decretare<br />
i nominativi da incoronare<br />
per ognuna delle tre sezioni di<br />
concorso e il concorso di fotografia,<br />
che culminerà nella mostra<br />
ospitata al Civico 17. Sul fronte<br />
delle categorie in concorso che,<br />
oltre alle due a tema libero su pellicole<br />
in bianco e nero e a colori,<br />
prevedono dal 2017 una terza sezione<br />
inedita intitolata Motori: che<br />
passione! in memoria di Stefano<br />
Costa, grandissimo appassionato<br />
di motociclette.<br />
ALBA: FESTA<br />
DEL VINO<br />
Ci trasferiamo ad Alba, in provincia<br />
di Cuneo, per l’appuntamento<br />
con la XVIII edizione della<br />
Festa del Vino dalle 14 alle<br />
24 del 24 settembre. Questa<br />
manifestazione si svolge lungo<br />
tutto il centro storico della città<br />
e mette in mostra le espressioni<br />
vinicole più rappresentative del<br />
territorio. Gli esperti ed i cultori<br />
del mondo del vino, ma anche i<br />
semplici turisti curiosi, potranno<br />
visitare l’itinerario dalla Piazza del<br />
Duomo lungo tutta la Via Maestra,<br />
trasformata per un giorno<br />
in un’ideale via del vino, in un<br />
contesto inedito. Si tratta di un<br />
evento festoso, che richiama il<br />
clima gioioso della vendemmia.<br />
Ogni visitatore potrà effettuare<br />
le degustazioni acquistando un<br />
calice di vetro serigrafato per l’occasione,<br />
con la possibilità poi di<br />
scegliere e confrontare i vini proposti<br />
in degustazione.<br />
A Pontecurone<br />
si valorizzano il territorio<br />
e i prodotti locali<br />
PONTECURONE:<br />
AUTUNNIAMO 2017<br />
L’ultima tappa del nostro tour<br />
è Pontecurone, in provincia di<br />
Alessandria, dove domenica 8<br />
ottobre andrà in scena Autunniamo<br />
2017. Si tratta di un evento<br />
fortemente consolidato per<br />
valorizzare il territorio dal punto<br />
di vista umano e materiale. Nella<br />
decima edizione gli organizzatori<br />
andranno a concentrarsi sull’argomento<br />
cibo: profumi, colori,<br />
sapori dei prodotti della tavola.<br />
Anche l’edizione 2017 si svolge<br />
con il contributo del Comune di<br />
Pontecurone, delle Associazioni,<br />
di molti volontari del paese, grazie<br />
al coordinamento del “Comitato<br />
per Autunniamo”. G<br />
17
COVER STORY<br />
di Maurizio Ferrari<br />
TUTTI<br />
vendemmiar<br />
IN VIGNA A<br />
<strong>Settembre</strong> è il mese della raccolta dell’uva,<br />
anche se le condizioni climatiche hanno<br />
anticipato quella del 2017. Da sempre<br />
un momento di festa per tutti.<br />
N<br />
Il caldo e la siccità di questanno<br />
hanno costretto molti vignaioli<br />
ad anticipare la vendemmia<br />
Nella vita di un vignaiolo la vendemmia<br />
è uno dei momenti più importanti. È il<br />
culmine di un anno di lavoro in vigna, di<br />
pazienza, di continue battaglie contro malattie<br />
e parassiti, di attesa. Gli ultimi giorni<br />
sono carichi di tensione, perché bisogna<br />
cogliere il momento giusto: quando l’uva<br />
è matura al punto giusto per il vino che si<br />
vuole realizzare.<br />
La vendemmia è il momento della verità,<br />
se durante l’anno si è lavorato bene e se il<br />
tempo è stato clemente, in cantina arriverà<br />
un prodotto sano e di qualità, ideale per<br />
ottenere un buon vino. Ma non sempre<br />
le cose vanno per il verso giusto.<br />
Il 2017 ne è un esempio. Grandine, gelate<br />
primaverili, siccità, ancora grandine:<br />
il clima ha messo i bastoni tra le ruote<br />
parecchie volte, tanto che in molte zone<br />
18
COVER STORY<br />
51 milioni<br />
sono gli ettolitri di<br />
vino prodotti durante<br />
la vendemmia dello<br />
scorso anno.<br />
70 milioni<br />
di quintali<br />
È la produzione di<br />
uva raccolta durante<br />
la vendemmia<br />
2016<br />
19
COVER STORY<br />
Dagli etruschi ai pittori<br />
del 900 italiano, la vendemmia<br />
è sempre stata raffigurata come una festa<br />
la raccolta delle uve è iniziata in anticipo, già<br />
durante il mese di agosto.<br />
VENDEMMIA, UNA PAROLA<br />
CON UNA STORIA<br />
Da dove arriva la parola vendemmia? Una parola<br />
che da sola descrive l’azione della raccolta delle<br />
uve. Si dice che derivi da vendémiaire, una parola<br />
usata nel Medioevo per descrivere questa<br />
azione, ma per altri deriverebbe dal latino: dai<br />
vocaboli vinum (vino) e demere (prendere). È<br />
dunque una parola che ha una storia antica, come<br />
antico è il rapporto tra l’uomo e la vite. I primi<br />
riscontri storici si hanno già 10mila anni fa, nella<br />
regione caucasica, per poi espandersi a Sumer<br />
e a tutto il bacino Mediterraneo coinvolgendo<br />
Fenici, Greci, Egiziani, Etruschi, Romani e Celti.<br />
Nel mondo antico il vino era importante, tanto<br />
importante da assumere un forte connotato<br />
simbolico nella liturgia cristiana e nella religione<br />
ebraica. Lo troviamo per esempio nell’ultima cena<br />
assieme al pane come simbolo della comunione<br />
e di vita eterna.<br />
LA FESTA TOTALE<br />
Il periodo della vendemmia non è solo un momento<br />
di lavoro, per la comunità agricola è<br />
sempre stata una festa che coinvolgeva tutti.<br />
Nell’immaginario collettivo è ben presente la<br />
pigiatura delle uve appena raccolte con i piedi,<br />
indimenticabile la scena riprodotta nel film<br />
Il profumo del mosto selvatico che segna una<br />
svolta nella storia d’amore tra Keanu Reeves e<br />
Aitana Sánchez-Gijón. L’amore è sempre presente<br />
durante la vendemmia, in Molise se una<br />
ragazza schiacciava un grappolo di uva sulla<br />
faccia del corteggiatore era un messaggio ben<br />
chiaro: «Insisti, sei sulla buona strada». Forse oggi<br />
manderebbe un Whatsapp, tutt’al più con un<br />
grappolo d’uva sotto forma di icona. Il periodo<br />
della vendemmia veniva festeggiato da tutta la<br />
comunità, non solo dalle singole aziende agricole.<br />
Ancora oggi, in molte parti d’ Italia, ci sono feste<br />
di paese. Dal Piemonte alla Sicilia è un susseguirsi<br />
di eventi che uniscono il vino, i cibi tradizionali,<br />
la musica, giochi e intrattenimenti vari. Ogni<br />
occasione è buona per stare insieme e far festa.<br />
RACCOGLIERE L’UVA<br />
Oltre alla raccolta meccanizzata, che ha sostanzialmente<br />
cambiato il modo di vendemmiare,<br />
resistono molte realtà che raccolgono l’uva a<br />
mano. Selezionando i grappoli uno a uno, riponendoli<br />
con cura in ceste di vimini. Un sistema<br />
di raccolta che è arrivato senza modifiche sino<br />
a noi dalla notte dei tempi: ne sono una dimostrazione<br />
molte rappresentazioni iconografiche<br />
medievali. Chi volesse fare un salto indietro nel<br />
tempo può farlo, molte cantine, infatti, organizzano<br />
delle vendemmie di gruppo. È una attività<br />
Ancora oggi la raccolta<br />
delle uve viene fatta a mano<br />
in molte zone dItalia<br />
21
COVER STORY<br />
La raccolta e la seguente<br />
pigiatura devono essere eseguite<br />
il più velocemente possibile<br />
LA VENDEMMIA TARDIVA<br />
E L’APPASSIMENTO<br />
Il momento della vendemmia viene deciso<br />
analizzando l’uva, questa viene raccolta<br />
quando la parte zuccherina e quella acida<br />
hanno un certo equilibrio. Questa regola<br />
vale per quasi tutti i vini. Ci sono infatti<br />
alcune tipologie che vogliono che la parte<br />
zuccherina sia predominante. Come si<br />
fa per ottenerla? Semplice, basta lasciar<br />
surmaturare l’uva e per farlo si lascia il<br />
grappolo attaccato alla pianta sino a quando<br />
non incomincia a perdere l’acqua e gli<br />
zuccheri si concentrano. In Val d’Aosta questa<br />
tecnica è portata all’estremo, con la raccolta<br />
delle uve in pieno inverno quando sono<br />
ghiacciate. Un’altra tecnica per aumentare la<br />
concentrazione degli zuccheri è far appassire<br />
l’uva. Viene usata in tutta Italia, dal Sud al<br />
Nord, ai passiti siciliani si affianca l’Amarone<br />
veneto. Questi ultimi sono vini generalmente<br />
particolari, che hanno una ricchezza di<br />
profumi e sapori notevole. Frutto dei processi<br />
biochimici che avvengono dentro l’acino<br />
durante l’appassimento. Alcuni, inoltre,<br />
fanno disidratare l’uva dalla botrytis cinerea,<br />
la cosiddetta muffa nobile. I vini ottenuti con<br />
questa tecnica sono tra i più costosi, famosi<br />
sono i Sauternes francesi o i Tokaji ungheresi,<br />
ma non mancano anche vini italiani, come il<br />
Muffato della Sala della Cantina Antinori.<br />
poco più che simbolica, ma serve a far provare<br />
come si svolge questo lavoro. Naturalmente alla<br />
fine si stappa una bottiglia di vino da bere tutti<br />
insieme. Il sito www.movimentoturismovino.it<br />
dà delle indicazioni più precise sulle cantine che<br />
aderiscono e che hanno in programma eventi ad<br />
hoc durante la vendemmia.<br />
E DOPO LA RACCOLTA?<br />
Entrare in vigna a vendemmiare è il primo passo<br />
di un processo che terminerà quando si berrà il<br />
vino, può durare un anno come decenni, dipende<br />
dal tipo di vino. Una volta che l’uva è raccolta<br />
viene portata in cantina per la successiva pigiatura.<br />
Il trasporto deve essere compiuto il più in<br />
fretta possibile, perché è fondamentale che l’uva<br />
arrivi integra e “fresca”. Appena dopo i grappoli<br />
passano alla pigiatura e vengono compiuti tutti<br />
i passi che porteranno alla fermentazione e al<br />
successivo affinamento, in botte o in bottiglia. A<br />
seconda che si tratti di un vino rosso, un bianco,<br />
un rosato, uno spumante o un vino dolce, il mosto<br />
ottenuto prenderà una strada diversa. Sarà<br />
compito dell’enologo controllare ogni passaggio<br />
e seguire le buone pratiche per dare vita alla<br />
bevanda preferita dal dio Bacco.<br />
G<br />
23
STORIE DEL GUSTO<br />
di Evelyn Eugenia Bruno<br />
DEL pesto<br />
LA LEGGENDA<br />
Molte delle ricette più famose sono nate per caso.<br />
Ma poche hanno avuto una storia così travagliata<br />
come quella del pesto. Tra mulini, invidie e tornei<br />
cavallereschi, torniamo nella Liguria del 1579…<br />
Q<br />
Quando si dice Italia si dice storia, anche in cucina.<br />
Non c’è regione del nostro Paese che non esprima<br />
almeno una ricetta che la contraddistingua da tutte le<br />
altre. Ricette sulle quali sono nati racconti e aneddoti,<br />
talvolta veri, altre volte fiabeschi. È il caso quest’ultimo<br />
del pesto genovese, anzi del pesto di Prà. Perché è<br />
proprio lì che tutto avrebbe avuto inizio nel lontano<br />
1579. La storia ci porta nella casa del mugnaio, tal<br />
Samuele, che viveva con la moglie e due figli, Biagio<br />
e Clara. Come tutti i bambini, anche i due giovani<br />
pensavano a divertirsi. Un giorno, la madre preparò<br />
per loro una merenda con pane e pecorino. Recatisi<br />
al mulino del padre per consumarla, si misero a<br />
giocare ai marinai. Come? Semplice, per fare il mare<br />
riempirono una bacinella con dell’olio, usarono foglie<br />
di prezzemolo come barchette, pecorino come<br />
carico e pinoli come marinai.<br />
Tra una risata e uno spintone, i due riuscirono a far<br />
cadere nell’olio un intero sacco di farina. Impauriti,<br />
Biagio e Clara rimisero tutto dentro al sacco nella<br />
speranza di passarla liscia con il padre. Samuele, il<br />
papà, che non era un fulmine di guerra, quella sera<br />
complice la stanchezza, il buio “pesto” e la sua sbadataggine,<br />
finì per preparare gli gnocchi per il giorno<br />
seguente proprio con la farina pasticciata. Per pranzo<br />
sarebbero arrivati numerosi parenti e la moglie in-<br />
25
STORIE DEL GUSTO<br />
tendeva fare bella figura. Ce la mise tutta e alla fine,<br />
soddisfatto del lavoro svolto, si levò il grembiule e<br />
tutto infarinato se ne andò a dormire.<br />
GNOCCHI COLORATI<br />
La mattina seguente, il mugnaio, fu svegliato dalle<br />
grida della moglie. Aveva scoperto gli gnocchi verdi!<br />
Assaggiarono uno gnocco e, trovandolo gradevole,<br />
decisero di rischiare, tanto più che non si poteva più<br />
rimediare. Gli gnocchi verdi ebbero un successo<br />
strepitoso, tanto che il mugnaio, scoperti tutti gli ingredienti<br />
con l’aiuto dei figli, ricreò la deliziosa crema<br />
verde scrivendo la ricetta su una vecchia pergamena.<br />
Era nato il pesto di Prà che tutti assaggiavano alla<br />
locanda aperta da Samuele, ma del quale nessuno<br />
conosceva la ricetta. Tranne lui, ovviamente.<br />
Storia finita? Tutt’altro. Il successo del mugnaio durò<br />
poco. Già, perché la ricetta del pesto che lui teneva<br />
gelosamente nascosta, faceva gola a molti. Anche<br />
alle famiglie nobili dei Fieschi e degli Spinola che da<br />
secoli se le davano di santa ragione su tutti i fronti,<br />
anche quello gastronomico. La storia narra che i Fieschi<br />
rubarono la ricetta al mugnaio e che iniziarono<br />
a organizzare feste, ovviamente a base di pesto. La<br />
qual cosa mandò su tutte le furie i rivali di sempre,<br />
gli Spinola. Questi ultimi, senza pensarci due volte<br />
mossero guerra contro i Fieschi.<br />
IL TORNEO<br />
I saggi delle due parti convinsero i nobili ad incontrarsi<br />
per porre fine alla scellerata, quanto inutile guerra.<br />
Si sarebbe risolto tutto con un torneo: il vincitore<br />
avrebbe ottenuto la ricetta senza copie. Un torneo<br />
per una ricetta? No, non scherziamo, in palio c’era<br />
anche la mano della nipote dello Spinola, la noiosa<br />
Adalgisa, accompagnata da una consistente dote,<br />
così se la sarebbe tolta dai piedi per sempre.<br />
Al Grande Torneo dello Scrivia, che si sarebbe celebrato<br />
nella piana di Casella, parteciparono in molti,<br />
compreso un cavaliere con il viso celato. Gara dopo<br />
gara, il misterioso contendente sbaragliò tutti gli<br />
avversari, compresi i più valorosi uomini delle due<br />
litigiose casate. Al vincitore spettava il premio. Il cavaliere<br />
si tolse il pesante elmo e… magia! Al posto<br />
del volto fiero di un aitante giovane spuntò il dolce<br />
viso di una bellissima ragazza. Era Clara, la figlia del<br />
mugnaio di Prà che era tornata a riprendersi ciò<br />
che apparteneva al padre. Ma come direte voi, ma<br />
se era appena bambina? Sì certo, ma siamo in una<br />
leggenda. La giovane, tempo addietro, intristita per<br />
la situazione difficile del padre, invocò l’aiuto alle<br />
stelle. Detto fatto. Quella notte le apparse la fatina<br />
del basilico che le raccontò cosa sarebbe successo<br />
e cosa avrebbe dovuto fare. La fatina fece un<br />
incantesimo che trasformò Clara nel cavaliere che<br />
avrebbe poi vinto il Torneo. Tra lo stupore di tutti<br />
Clara ritirò il premio, pergamena e soldi, ma non la<br />
noiosa Adalgisa, e tornò a casa. Durante il tragitto<br />
rivide la fatina del basilico che la fece ritornare bambina<br />
poco prima di incontrare la madre alla quale<br />
consegnò il sacchetto pieno di monete e la ricetta.<br />
Il mugnaio poté così ricostruire la locanda andata<br />
in fumo durante il furto delle pergamena e pensò<br />
bene di divulgare la ricetta a tutti.<br />
G<br />
27
INCHIESTA<br />
di Gaia Cortese<br />
FAMIGLIA E LAVORO:<br />
LE DONNE<br />
CHE CE LA FANNO<br />
Aumenta il tasso delle<br />
donne lavoratrici<br />
(48,8%), ma resta alta la<br />
percentuale che rinuncia<br />
al lavoro dopo aver avuto<br />
un figlio. Eppure qualcosa<br />
sta cambiando, e nuove<br />
opportunità lavorative si<br />
trovano proprio da casa.<br />
Sono passati alcuni mesi dalla pubblicazione di una<br />
lettera di una mamma lavoratrice indirizzata un noto<br />
quotidiano nazionale. La lettera era quella di una<br />
donna avvocato, madre di due figli, che,<br />
in uno sfogo sincero e liberatorio,<br />
scriveva queste parole: “Ho chiesto<br />
orari ridotti che mi consentissero<br />
di portare le piccole al nido o alla<br />
scuola materna, mi sono avvalsa<br />
di tate, di aiuti di ogni genere e,<br />
per qualche tempo, mi sono anche<br />
illusa di poter fare tutto. Ma la realtà<br />
è che è impossibile. Pur con tutti gli aiuti<br />
48,8%<br />
tasso di occupazione<br />
femminile nel<br />
primo trimestre<br />
2017<br />
del mondo, ti ritrovi con il conto in banca prosciugato<br />
dagli stipendi alle tate e alle sostitute delle tate, dai folli<br />
costi dei nidi e delle attività extrascolastiche e al con-<br />
29
INCHIESTA<br />
tempo devi convivere con enormi sensi di colpa che ti<br />
tormentano” Sì perché la categoria delle mamme<br />
lavoratrici passa dal senso di colpa di non seguire<br />
abbastanza i figli a quello di non essere abbastanza<br />
brave sul lavoro perché magari si azzardano ad uscire<br />
dall’ufficio prima dei colleghi uomini.<br />
L’OCCUPAZIONE FEMMINILE<br />
Eppure, gli ultimi dati raccolti da Istat nel primo<br />
trimestre 2017, confermano che il tasso di occupazione<br />
delle donne (15-64 anni) a giugno ha raggiunto<br />
il 48,8%: il valore più alto dall’avvio delle serie<br />
storiche (dal 1977). Un segnale positivo per le<br />
donne? Non proprio. Per integrare a pieno<br />
le donne italiane nel mercato del lavoro,<br />
1 milione<br />
316 mila<br />
infatti, c’è ancora molta strada da fare:<br />
in base ai dati Eurostat, l’Italia è agli<br />
ultimi posti nel confronto europeo<br />
(solo la Grecia è messa peggio). Le<br />
donne in età lavorativa (15-64 anni)<br />
con una occupazione a giugno, hanno<br />
sì raggiunto il record del 48,8%, ma restano<br />
ancora lontani dal 66,8% degli uomini. In<br />
termini assoluti, le donne occupate hanno raggiunto<br />
a giugno quasi quota 9.7 milioni, contro le poco più<br />
di 9,5 milioni di giugno 2016.<br />
Sono le aziende<br />
italiane gestite<br />
da una donna<br />
UFFICIO O FAMIGLIA?<br />
E a pesare sul dato dell’occupazione femminile italiana<br />
c’è ancora la difficoltà nel conciliare il lavoro<br />
con la famiglia: nel 2016 – in base agli ultimi dati<br />
dell’Ispettorato del lavoro – 30mila donne hanno<br />
dato le dimissioni dal posto di lavoro in occasione<br />
della maternità. Secondo l’Istat in Italia ci sono 22,5<br />
posti in asilo nido ogni 100 bambini tra 0 e 3 anni,<br />
ben al di sotto dei 33 posti indicati come obiettivo<br />
strategico dall’Unione europea. Un quadro che non<br />
migliora se ci ferma a guardare le donne alla guida di<br />
un’azienda. È vero che le imprese a guida femminile<br />
sono passate dalle 1.308.566 del 31 marzo 2016 alle<br />
1.316.017 del 31 marzo 2017 (dati Infocamere), ma<br />
le donne a capo di un’azienda sono in percentuale<br />
ancora solo il 21,8%. Ma esiste un’alternativa o un<br />
Per le donne è sempre<br />
difficile conciliare il lavoro<br />
con gli impegni della famiglia<br />
piano B per le donne che non vogliono rinunciare<br />
a un lavoro pur coltivando il desiderio di avere una<br />
famiglia? Grazie alle nuove tecnologie e a diverse<br />
professioni emergenti, qualcosa si sta muovendo<br />
per andare incontro alla richiesta delle donne che<br />
vogliono essere ancora riconosciute come donne<br />
lavoratrici.<br />
IL PIANO B ESISTE?<br />
Sembra funzionare in Italia il telelavoro<br />
(call center, customer care o vendite), ma<br />
siamo ancora molto indietro rispetto ad<br />
altre realtà estere, in particolare se consideriamo<br />
gli Stati Uniti. Nel 2016 tuttavia, è stato<br />
approvato un DDL a incentivi per quello che viene<br />
chiamato anche lavoro agile e, al termine dello stesso<br />
anno, il 30% delle aziende ha aperto le porte a questo<br />
tipo di collaborazione aumentando così del 40%<br />
le opportunità. Si passa poi alle ripetizioni a casa o<br />
all’insegnamento di una lingua straniera via skype<br />
come altra fonte di reddito, fino alla creazione di<br />
oggetti, vestiti o accessori da vendere direttamente<br />
tramite Internet. Tutto rigorosamente fatto da casa.<br />
Sono infatti sempre di più le mamme che creano<br />
una vera e propria community sui social e, come un<br />
passaparola virtuale, si scambiano idee, commenti e<br />
informazioni. On line si trovano negozi virtuali com<br />
Etsy.com (un marketplace che ha raggiunto i 29<br />
milioni di acquirenti), dove aprire il proprio negozio<br />
è semplicissimo. Per pubblicizzare poi i propri prodotti<br />
ci sono i canali social: da Instagram a Pinterest,<br />
passando per Facebook, non è mai stato così facile<br />
autopromuoversi. Mamme quindi che sembrano<br />
non farcela, ma poi sono sempre le prime a rimboccarsi<br />
le maniche.<br />
G<br />
31
Il salumificio Valverde è situato nel cuore dell’Oltrepo<br />
Pavese, zona di antica tradizione nella produzione di ottimi<br />
insaccati, grazie anche al particolare microclima che ne<br />
favorisce la stagionatura e la maturazione.<br />
Dotato di moderne tecnologie per la lavorazione delle<br />
materie prime accuratamente selezionate, garantisce<br />
una produzione di salumi tipici di elevata qualità nel<br />
rispetto delle ricette originali e delle antiche usanze.<br />
IL SALAME DI<br />
VARZI DOP è una<br />
È garantito dal:<br />
È certificato da:<br />
Il consumatore deve sapere che<br />
il Salame di Varzi DOP<br />
è solo quello accompagnato<br />
dal seguente marchio<br />
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE<br />
ALIMENTARI E FORESTALI<br />
Denominazione di Origine Protetta<br />
ai sensi del Regolamento (CE) n° 1107/96<br />
ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (CE) n° 510/06<br />
ISTITUTO PARMA QUALITA’<br />
perchè ottenuto secondo quanto<br />
stabilito dall’antico e rigido<br />
disciplinare di produzione<br />
Per tutti i prodotti garantisce:<br />
• ASSENZA DI GLUTINE E SUOI DERIVATI<br />
• ASSENZA DI PROTEINE DEL LATTE<br />
• ASSENZA DI LATTOSIO<br />
SALUMIFICIO VALVERDE SRL<br />
Loc. Casa Balestrieri<br />
27050 VALVERDE (PV)<br />
Tel. 0383-589901<br />
Fax 0383-586735<br />
www.salumificio-valverde.it
LE VIE DEL GUSTO<br />
di Maurizio Ferrari<br />
UN GIRO PER VIGNE<br />
E CANTINE<br />
DELL’OLTREPÒ PAVESE<br />
Un simpatico itinerario lungo la Valle Versa dove nascono<br />
alcuni dei vini più significativi di questo territorio. Da fare<br />
solo se si ama la bevanda di bacco e chi guida si sacrifica.<br />
PPer staccare la spina dai pensieri quotidiani, legati<br />
al lavoro e alla incombenze di tutti i giorni, non è<br />
sempre necessario “scappare” verso luoghi lontani<br />
per fare la lucertola sotto il sole o lo stambecco<br />
su e giù per i monti. A volte basta poco, anche un<br />
viaggio di uno o due giorni verso località vicine,<br />
ma capaci di offrire attrattive che uniscono relax,<br />
cultura e il piacere di mangiare e bere bene. L’Italia<br />
è ricca di questi luoghi e spesso sono più vicini di<br />
quanto si possa immaginare, è il caso, per esempio,<br />
dell’Oltrepò Pavese.<br />
Questa parte di Lombardia, in provincia di Pavia,<br />
è ricca di vigneti, è considerata una delle terre più<br />
idonee per la viticoltura e allora perché non fare<br />
un giro alla scoperta di questo territorio? Il nostro<br />
viaggio parte da Stradella e arriva sino a Broni,<br />
e si snoda prevalentemente nella Valle Versa.<br />
L’itinerario consigliato passa attraverso i comuni<br />
di Zenevredo, Montù Beccaria, San Damiano al<br />
Colle, Rovescala, Golferenzo, Volpara, Canevino,<br />
Moncalvo Versiggia, Santa Maria della Versa, Castana,<br />
Montescano e Canneto Pavese. Un giro<br />
che ci porterà a scoprire alcuni dei più suggestivi<br />
angoli dell’Oltrepò Pavese e molti dei suoi vini<br />
caratteristici. In questa zona regnano sovrane le<br />
uve Croatina che danno vita alla Bonarda, sia<br />
nella tradizionale versione mossa sia nella ancor<br />
più suggestiva versione ferma. Questa è anche la<br />
terra del Buttafuoco Storico, un vino capace di<br />
invecchiare per dare il meglio di sé dopo qualche<br />
33
LE VIE DEL GUSTO<br />
anno in cantina. Per gli amanti dei vini dolci c’è<br />
il Moscato di Volpara da provare, mentre Santa<br />
Maria della Versa è il luogo dove è nata la Cantina<br />
La Versa, una delle prime realtà che ha promosso<br />
e fatto conoscere gli spumanti metodo classico<br />
italiani. Oggi, dopo anni travagliati, questa cantina<br />
sociale è finita sotto il controllo del colosso Terre<br />
d’Oltrepò e Cavit: la speranza è che presto torni sul<br />
mercato con vini consoni alla storicità del nome.<br />
SI PARTE<br />
Stradella è una tipica città dell’Oltrepò, si trova<br />
alla base delle colline ed è stata nei secoli teatro<br />
di scontri tra pavesi e piacentini, ed è stata dominata<br />
da spagnoli, francesi e austriaci. La Torre<br />
Civica, di origini medievali, è il simbolo di questa<br />
città. Se si vuole scoprire la cucina del territorio<br />
si può andare a pranzo nel Ristorante Osteria del<br />
Giuse, al primo piano del centrale Hotel Italia. Un<br />
locale che permetterà di scoprire tutte le specialità<br />
tipiche dell’Oltrepò e della cucina lombarda.<br />
Prima di raggiungere l’Enoteca Regionale della<br />
Lombardia a Broni, distante 84 km da qui,<br />
si possono fare interessanti soste per scoprire<br />
cantine e agriturismi caratteristici. Poco distante<br />
da Stradella, a Zenevredo, si trovano la cantina<br />
la Tenuta il Bosco, della famiglia Zonin, dove<br />
vengono prodotti tutti i vini tipici dell’oltrepo:<br />
dalla Bonarda agli spumanti ottenuti con il Pinot<br />
Nero. Questo vitigno è il vero re di questa terra e<br />
raggiunge livelli qualitativi molto elevati: provare<br />
per credere.<br />
Un’altra interessante sosta, in una atmosfera completamente<br />
diversa, si può fare all’Agriturismo La<br />
Casa dei Nonni. Qui si possono scoprire i migliori<br />
abbinamenti tra i loro vini e la cucina del territorio:<br />
A Canneto Pavese<br />
si trova lAssociazione<br />
della Pancetta con la cotenna<br />
anche i salumi sono fatti da loro, seguendo la<br />
tradizione norcina di queste terre.<br />
SPUMANTE E BONARDA<br />
La prossima tappa è Montù Beccaria, seguendo<br />
un percorso che ha visto anche Tazio Nuvolari<br />
correre quando ancora i circuiti non esistevano<br />
e si correva sulle strade ordinarie. Obbligatorio<br />
fermarsi alla Cantina Storica il Monte, nata nel<br />
1902 è una delle prime, se non la prima, cantina<br />
sociale italiana. È un luogo dove gli spumanti realizzati<br />
con Pinot Nero la fanno da padrone, ma non<br />
solo. Qui esiste anche una della poche distillerie<br />
rimaste in Oltrepò, dove le vinacce diventano<br />
grappa e donano una seconda vita a quello che<br />
altrimenti sarebbe uno scarto. Ma si sa: i contadini<br />
non buttavano mai niente, e il detto che si accosta<br />
al maiale vale, in realtà, per tutto. Proseguendo<br />
si raggiunge Rovescala, dove si produce una tra<br />
le migliori Bonarda di tutto l’Oltrepò. Per scoprirla<br />
si può fare tappa alla Cantina Perego & Perego.<br />
Qui due giovani fratelli milanesi hanno scelto di<br />
diventare viticoltori e dare vita a una cantina che<br />
unisce innovazione con tradizione, qui si può<br />
assaggiare la Bonarda, sia mossa sia ferma.<br />
Pinot Nero e Bonarda<br />
sono il re e la regina<br />
dellOltrepò Pavese<br />
35
LE VIE DEL GUSTO<br />
UN TUFFO NELLE BOLLICINE<br />
Una volta raggiunta Santa Maria della Versa si<br />
può fare uno spuntino goloso presso il Panificio<br />
Pasticceria B&A. Questo forno è attivo da oltre 60<br />
anni, ma da poco è stato rilevato da Elisa e Matteo.<br />
Una giovane coppia che ha portato nuove<br />
idee, riproponendo ricette storiche, selezionando<br />
con cura le materie prime e trasformando il tutto<br />
in deliziosi prodotti da forno, sia dolci sia salati.<br />
Questa località è diventata famosa per la Cantina<br />
Sociale La Versa, una realtà, che come detto<br />
sta attraversando un momento difficile dopo il<br />
fallimento e il tentativo di rilancio da parte della<br />
nuova proprietà. Negli anni ’70 ha rappresentato<br />
nel mondo gli spumanti metodo classico. La speranza<br />
è che presto questo marchio torni a essere<br />
un fiore all’occhiello.<br />
IL «CALORE” DEL BUTTAFUOCO<br />
Seguendo in questo giro tra le vigne si arriva a<br />
Canneto Pavese, dove ha sede il Club del Buttafuoco<br />
Storico, con annessa enoteca. Questo vino,<br />
che in dialetto significa «al buta me al fogh», cioè<br />
«scalda, risveglia come il fuoco», è di carattere e di<br />
corpo. Un vino diverso, non di immediata beva, ha<br />
bisogno di tempo, di affinare, di preparsi a scaldare<br />
il cuore di chi lo beve: può diventare anche un vino<br />
da meditazione. Quello storico lo si riconosce sin<br />
dalla bottiglia, caratterizzata dalla presenza di un<br />
ovale con dentro un veliero. Ma la leggenda dei<br />
marinai che combatterono in Oltrepò fatevela<br />
raccontare davanti a un bicchiere di questo vino.<br />
Non perdete l’occasione per fare un salto al Salumificio<br />
Daturi, il tempio della pancetta, qui infatti<br />
ha sede l’Associazione della Pancetta con la<br />
Cotenna. Gli amanti dei salumi e degli insaccati<br />
qui troveranno un paradiso per i loro sensi.<br />
La fine di questo viaggio si avvicina, l’arrivo è previsto<br />
all’Enoteca Regionale di Lombardia, a Broni.<br />
Realizzata all’interno di una cascina nel 2015, è<br />
diventata il punto di riferimento per i vini lombardi.<br />
Queste è l’unica enoteca riconosciuta dalla Regione<br />
ed è la sede di numerose iniziative destinata a<br />
far conoscere i vini e i prodotti del territorio, ma<br />
non solo. Controllando il calendario si può far<br />
coincidere la fine del viaggio con uno di questi<br />
eventi. Un viaggio per scoprire l’enogastronomia<br />
dell’Oltrepò Pavese, senza disdegnare cucina e<br />
vini di tutta la Lombardia.<br />
G<br />
dove mangiare<br />
Ristorante Osteria del Giuse<br />
Via Mazzini 4 - 27049 Stradella (Pv)<br />
0385.40612<br />
339.7922193<br />
www.ristoranteosteriadelgiuse.com<br />
Tenuta Il Bosco<br />
Località Il Bosco<br />
27049 Zenevredo (Pv)<br />
0385.245326<br />
www.ilbosco.com<br />
Agriturismo La Casa dei Nonni<br />
Frazione Poalone 6<br />
27049 Zenevredo (Pv)<br />
0385.49852<br />
www.agriturismolacasadeinonni.it<br />
Cantina Storica il Monte<br />
Via Marconi 10<br />
27040 Montù Beccaria (Pv)<br />
0385.262252<br />
www.ilmontu.com<br />
Cantina Perego & Perego<br />
Largo Medaglie d’Oro 2<br />
27040 Rovescala (Pv)<br />
320.3458728<br />
www.peregoeperego.it<br />
Panificio Pasticceria B&A<br />
Via Roma 19<br />
27046 Santa Maria della Versa (Pv)<br />
0385.278046<br />
Club del Buttafuoco Storico<br />
Via Vigalone 106<br />
27044 Canneto Pavese (Pv)<br />
0385.60154<br />
www.buttafuocostorico.com<br />
Salumificio F.lli Daturi<br />
Str. Provinciale 45 al 26<br />
27044 Canneto Pavese (Pv)<br />
0385.262415<br />
www.salumificiodaturi.it<br />
Enoteca Regionale della Lombardia<br />
Via Cassino Po 2<br />
27043 - Broni (Pv)<br />
0385.833820<br />
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37
LA RIVINCITA DELL’OLIO<br />
SUL CIBO SPAZZATURA<br />
In questa epoca di globalizzazione, dove le contaminazioni<br />
culturali sono all’ordine del giorno, vengono riscoperte delle<br />
tradizioni dalle nuove generazioni. La Dieta Mediterranea<br />
piace sempre di più e molte delle sue abitudini sono<br />
riprese dai millenials, come dimostra una recente ricerca<br />
fatta dall’Associazione “Donne e qualità della vita” in<br />
collaborazione<br />
con Assitol, Associazione<br />
italiana dell’Industria olearia.<br />
I risultati, che hanno visto<br />
protagonisti un campione di<br />
700 giovani dai 14 ai 18 anni,<br />
ha<br />
visto un recupero di piatti<br />
tipicamente italiani come la<br />
focaccia all’olio a colazione o il<br />
pane condito con del semplice<br />
extravergine. Spazio anche alla<br />
bruschetta con pomodorini,<br />
origano, capperi e olio, o dei filetti<br />
di tonno<br />
crudo conditi con limone,<br />
salsa di soia, olio extravergine e un pizzico<br />
di sale. E in questa classifica non poteva mancare la classica<br />
spaghettata di mezzanotte, rigorosamente aglio, olio e<br />
peperoncino.<br />
CAPRIOLI E CINGHIALI<br />
S’ABBEVERANO ALLA VIGNA<br />
La siccità di quest’estate non ha messo in ginocchio solo il<br />
mondo agricolo, ma ha causato difficoltà anche agli animali<br />
selvatici che hanno visto sparire le proprie fonti idriche.<br />
Per potersi dissetare sono andati alla ricerca di nuove fonti<br />
d’acqua e le hanno trovate nelle vigne. In Toscana, come<br />
ha spiegato Confagricoltura, la mancanza di acqua ha reso<br />
caprioli e cinghiali molto più intraprendenti: hanno scelto di<br />
abbeverarsi attaccando i grappoli d’uva, ancora non maturi.<br />
Le recinzioni e altri sistemi di dissuasione non sono serviti a<br />
molto e i danni stimati sono di 20 milioni di euro circa.<br />
FOOD&DRINK<br />
a cura di Maurizio Ferrari<br />
IL SALAME DI VARZI DOP<br />
PIACE SEMPRE PIÙ<br />
Lo conoscevano già i Longobardi il<br />
Salame di Varzi Dop, un prodotto con una<br />
importate storia alle spalle che oggi è il<br />
fiore all’occhiello della norceria dell’Oltrepò<br />
Pavese. Questo salume sta vivendo una<br />
momento d’oro, con un costante aumento<br />
della produzione che nei primi sei mesi del<br />
2017 è aumentata del 3,7 per cento. Sono<br />
stati insaccati ben 248.900 salami, con una<br />
pezzatura piccola, la più adatta al consumo<br />
domestico. Per realizzarlo vengono usate le<br />
parti nobili del suino, unite a sale marino,<br />
pepe in grani, infuso di aglio in vino<br />
rosso. Il micro clima della Valle Staffora,<br />
che unisce la brezza marina ligure e l’aria<br />
fresca di montagna, fa il resto e favorisce<br />
una corretta maturazione. Tutto questo<br />
è scritto nelle pagine del disciplinare di<br />
produzione, perché questo è un prodotto<br />
a denominazione di origine, a garanzia di<br />
una qualità che deve essere mantenuta<br />
costante nel tempo. Oggi è particolarmente<br />
apprezzato in Lombardia, Piemonte,<br />
Liguria, Emilia Romagna e Veneto, ma<br />
l’obiettivo del Consorzio di Tutela è quello<br />
di aumentarne la diffusione anche nelle<br />
altre regioni d’Italia. Da provare assieme<br />
alla frutta fresca come melone, fichi, pesche<br />
e uva bianca, anche uva moscato.<br />
39
FOOD&DRINK<br />
LA CASA DI RIPOSO PER CUOCHI<br />
DI GUALTIERO MARCHESI<br />
Gualtiero Marchesi è considerato uno dei più grandi cuochi<br />
italiani, uno dei maestri che hanno dato lustro e rinnovato<br />
la cucina tricolore. Marchesi coltivava da tempo un<br />
sogno: una casa di riposo dedicata ai cuochi. Oggi, grazie<br />
alla Fondazione Molina di Varese, questo desiderio può<br />
diventare realtà. Gualtiero Marchesi vorrebbe poter creare<br />
una struttura dove i cuochi si possano ritirare per trascorrere<br />
serenamente la vecchiaia, dando vita a un ambiente che<br />
non vuole essere solo di sostegno, ma che possa ancora<br />
stimolarli e dare agli ospiti opportunità di trasferire ai più<br />
giovani la propria esperienza. Il progetto prevede dunque la<br />
costruzione di una struttura con 12 abitazioni indipendenti<br />
per i cuochi residenti e la realizzazione di una cucina<br />
didattica idonea all’alta formazione di 18 allievi. L’apertura è<br />
prevista nell’autunno del 2018.<br />
MAXI GRAPPOLI<br />
IN VALTIDONE<br />
Sarà per le gelate di quest’inverno o per<br />
le temperature estive, sta di fatto che<br />
quest’anno nel piacentino si sono visti<br />
grappoli giganteschi. Cesarino Pallaroni,<br />
responsabile della Cantina Sociale<br />
Valtidone, ha scattato una foto ad un maxi<br />
grappolo di uva da Bonarda in uno dei<br />
suoi vigneti, a Borgonovo Valtidone. «Si è<br />
sviluppato per 38 centimetri di lunghezza<br />
e 20 di larghezza, non avevo ancora<br />
visto niente di simile, è mastodontico»,<br />
ha detto Pallaroni. Il bilancio della<br />
vendemmia 2017, per effetto di caldo e<br />
siccità - si legge in una nota diramata da<br />
Coldiretti - è comunque preoccupante.<br />
Dai primi dati, sembra che il calo della<br />
produzione sia di circa il 30%. Per contro<br />
la qualità dell’uva raccolta quest’anno è<br />
davvero eccellente.<br />
UNA PANCHINA GIGANTE TRA LE VIGNE DELLA FRESIA<br />
A Castelnuovo Don Bosco, nelle colline a nord di Asti, è sorta<br />
tra le vigne della Tenuta Tamburin una grande panchina color<br />
verderame. Alta circa 2 metri e lunga 3,5 fa parte del Big Bench<br />
Community Project del designer americano Chris Bangle. Un<br />
progetto artistico originale nato per sostenere il turismo nelle<br />
piccole comunità locali: l’invito è di fermarsi qualche istante e<br />
gioire della bellezza del paesaggio del Monferrato.<br />
Questa è la 38ª Big Bench installata tra le Langhe e il<br />
Monferrato, è la più vicina a Torino (circa 30 km) ed è la prima<br />
nel Nord Astigiano. È già stata ribattezzata la Panchina dei<br />
Santi, in quanto di trova in un crocevia di paesi che diedero i<br />
natali a grandi santi: san Giovanni Bosco, san Giuseppe Cafasso,<br />
san Domenico Savio e il beato Giuseppe Allamano.<br />
Chi visiterà la Tenuta Tamburin potrà così scoprire il territorio e<br />
i vini del Nord Astigiano, in particolare l’Allungano, una piccola<br />
Doc prodotta con solo uve Nebbiolo. Vengono prodotti anche la<br />
tradizionale Fresia, la Barbera e il Chardonnay<br />
41
Un interessante incrocio di sapori<br />
tipicamente autunnali con quelli estivi.<br />
Ecco come preparare are interessanti piatti<br />
con il meglio di queste due stagioni.<br />
A settembre si incontrano l’estate, che sta finendo,<br />
e l’autunno, che sta iniziando. È un<br />
periodo<br />
di transizione anche in cucina, dove si<br />
possono<br />
trovare ancora ingredienti estivi, ma appaiono<br />
anche quelli tipicamente autunnali ali come i funghi.<br />
Quello che presentiamo è dunque un menù<br />
che rispecchia questo momento dell’anno, con<br />
piatti che giocano sui contrasti.<br />
Per aprire, uno sformatino a base di spinaci e bietole,<br />
un piatto dagli ingredienti semplici ma ricco<br />
di contrasti tra la parte dolce e quella acida, com<br />
una sottile nota piccante data dal provolone.<br />
<strong>Settembre</strong> è anche il mese del riso e<br />
dell’uva:<br />
eccoli dunque protagonisti di un risotto che<br />
acquista spessore e sapore grazie alla presenza<br />
di salsiccia. Una proposta che saluta l’autunno<br />
e inizia a rendere più “caldi” i piatti.<br />
Protagonista è la tagliata che viene servita con<br />
una salsa a base di mirtilli e accompagnata da un<br />
contorno di cipollotti e funghi porcini. Un piatto,<br />
che insieme ad un buon bicchiere di vino, scalda<br />
e rende piacevole la conversazione.<br />
Il dessert, invece, ci riporta verso l’estate. Si tratta<br />
di una torta particolare che durante la cottura si<br />
stratifica e crea tre diversi strati con tre diverse<br />
consistenze. Oltre a essere un dolce da fine pasto,<br />
può diventare una gustosa e sana merenda. G<br />
RICETTE<br />
Testi e ricette Maurizio Ferrari<br />
UN MENÙ<br />
DI TRANSIZIONE<br />
TRA ESTATE<br />
E AUTUNNO<br />
PER REALIZZARE<br />
LE RICETTE<br />
PROPOSTE<br />
ABBIAMO FATTO<br />
LA SPESA IN UN<br />
SUPERMERCATO<br />
GULLIVER, COME<br />
NORMALI CLIENTI.<br />
L’OBIETTIVO È<br />
QUELLO DI RENDERE<br />
FACILMENTE<br />
RIPRODUCIBILI<br />
I PIATTI PROPOSTI.<br />
43
RICETTE<br />
Sformatini a base di spinaci e bietola<br />
INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />
250 g di ricotta Consilia 300 g di latte <br />
30 g di farina 30 g di burro Consilia 400 g<br />
di spinaci freschi già lavati Consilia 100 g di<br />
bietoline 50 g provolone piccante Consilia <br />
50 g di parmigiano Consilia 2 uova Consilia<br />
60 g di noci sgusciate Consilia 300 g di<br />
pomodori perini 1 robiolina Consilia 30 g di<br />
panna 1 cucchiaino di aceto sale q.b.<br />
PREPARAZIONE: (besciamella) in una casseruola,<br />
far fondere 30 g di burro, versarvi altrettanta<br />
farina per preparare un roux. Quando la<br />
farina è tostata, togliere la casseruola dal fuoco<br />
e versare il latte freddo, mescolando con una<br />
frusta per evitare i grumi. Rimettere la casseruola<br />
sul fuoco e far addensare la besciamella. Aggiungere<br />
il provolone (grattugiato o tagliato a<br />
pezzettini) mescolando per farlo fondere.<br />
Cuocere gli spinaci e le bietoline con poca acqua,<br />
quindi strizzarli bene e frullarli con il mixer<br />
a immersione.<br />
Miscelare bene la besciamella, la ricotta, il parmigiano<br />
grattugiato, le verdure e i tuorli d’uovo.<br />
Montare a neve gli albumi, con un cucchiaino<br />
di aceto quindi sminuzzare le noci (lasciandone<br />
qualcuna da parte per la decorazione). Incorporare<br />
gli albumi e le noci al composto di verdura<br />
e, nel frattempo preriscaldare il forno a 180°C.<br />
Imburrare e spolverare di pangrattato 4-6 formine<br />
individuali, versarvi il composto, e mettere in<br />
forno, all’interno di una teglia con circa 1 cm di<br />
acqua già bollente e cuocere per 35 minuti.<br />
Nel frattempo, tuffare i pomodori nell’acqua<br />
bollente 30 secondi, scolarli e passarli sotto l’acqua<br />
fredda per sbucciarli con facilità. Privarli di<br />
buccia e semi, tagliare la polpa a dadini e condire<br />
con un paio di cucciai di olio extravergine di<br />
oliva e poco sale.<br />
Per la fonduta riscaldare il robiolino con la panna<br />
e mescolare, fino a che si è sciolto, senza far<br />
bollire. Quando gli sformatini sono pronti, farli<br />
intiepidire. Preparare un fondo di dadini di pomodoro,<br />
adagiarvene sopra uno e versarvi sopra<br />
un po’ di fonduta. Decorare con una delle<br />
mezze noci tenute da parte.<br />
Un piatto dagli ingredienti<br />
semplici ma ricco di contrasti<br />
tra la parte dolce e quella acida<br />
Vino consigliato:<br />
vista la presenza<br />
del pomodoro<br />
per questo piatto<br />
vi suggeriamo<br />
un Roero Arneis<br />
Docg che può<br />
risolvere tutti<br />
i problemi di<br />
acidità<br />
FACILE<br />
20’<br />
40’<br />
45
RICETTE<br />
Risotto uva e salsiccia<br />
i<br />
INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />
280 g di riso Carnaroli Consilia 200 g di salsiccia <br />
200 g di uva Brodo vegetale 30 g di burro 10 g di<br />
panna 20 g di latte 50 g di parmigiano grattugiato<br />
1 bicchiere di prosecco 1 cipollotto<br />
Una proposta che saluta lautunno<br />
rendendo più calda la tavola<br />
PREPARAZIONE: Far imbiondire il cipollotto con metà<br />
del burro e tenerlo da parte.<br />
Sbucciare l’uva, eliminare i semi e tenerla da parte.<br />
Spezzettare la salsiccia e farla rosolare, tamponando poi il<br />
grasso rimasto e toglierla dalla padella.<br />
Nella stessa padella, far tostare il riso con il resto del burro<br />
un paio di minuti. Aggiungere la salsiccia e far insaporire,<br />
quindi sfumare con il prosecco. Aggiungere quindi 2/3<br />
dell’uova e, poco per volta, il brodo vegetale caldo per<br />
portare a cottura (18 minuti circa).<br />
Scaldare il latte, la panna ed il parmigiano grattugiato,<br />
con il cipollotto. Frullare tutto con il mixer ad immersione<br />
ed usare questa crema per mantecare il risotto, fuori dal<br />
fuoco.<br />
Aggiungere l’uva rimasta e mescolare delicatamente,<br />
quindi servire.<br />
FACILE<br />
20’<br />
Vino Consigliato:<br />
il partner per<br />
questo piatto<br />
è uno spumante<br />
Oltrepò Pavese<br />
Metodo Classico<br />
DOCG Cruasé.<br />
Un rosé realizzato<br />
con Pinot Nero.<br />
20’<br />
47
Tagliata di carne<br />
con cipollotti e funghi<br />
INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />
500 g di codone in un pezzo unico, alto 4-5 cm (o altro<br />
taglio adatto alla tagliata) 1 rametto di rosmarino <br />
qualche grano di pepe sale q.b. 100 g di mirtilli <br />
50 g di marmellata ai frutti di bosco 50 g di aceto<br />
balsamico mezzo bicchiere di brodo di carne 2 foglie<br />
di alloro 2 cucchiai di zucchero di canna 200 g di<br />
cipollotti una confezione di funghi porcini surgelati<br />
Consilia 1 confezione di insalata “mix orientale”<br />
Consilia 7-8 cucchiai di olio extravergine di oliva<br />
Consilia Bio Succo di mezzo limone<br />
PREPARAZIONE: Mettere la carne a marinare con 4<br />
cucchiai d’olio extravergine insaporito con rosmarino,<br />
pepe, sale e 1 foglia di alloro.<br />
Per la salsa ai mirtilli neri, pulite delicatamente i mirtilli,<br />
metterli in una casseruola con lo zucchero, la marmellata,<br />
1 foglia di alloro, l’aceto balsamico ed il brodo di<br />
carne, e farla ridurre a metà del volume.<br />
Pulire i cipollotti, tagliarli in quarti e farli rosolare in 2<br />
cucchiai di olio extravergine. Dopo qualche minuto,<br />
aggiungere i porcini, ancora surgelati e far cuocere<br />
per 7-8 minuti.<br />
Scaldate la griglia e cuocete la carne, 3-4 minuti per<br />
lato (o fino al grado di cottura desiderato). Fatela riposare<br />
qualche minuto fuori dal fuoco, meglio se su un<br />
tagliere di legno, quindi “affettate” la carne.<br />
In un recipiente a parte, condite l’insalata con una citronette<br />
preparata con olio extravergine (un paio di<br />
cucchiai), il succo di mezzo limone e poco sale.<br />
Servire la carne sul letto di insalata e irrorare con la salsina<br />
ai mirtilli. Accompagnare con i cipollotti e i funghi.<br />
RICETTE<br />
La tagliata viene servita<br />
con salsa di mirtilli<br />
e un contorno a base di<br />
cipollotti e funghi porcini<br />
Vino consigliato:<br />
Un rosso trentino,<br />
come il Teroldego<br />
Rotaliano Doc,<br />
riesce a ben<br />
amalgamare le<br />
diverse anime di<br />
questo piatto<br />
FACILE<br />
10’<br />
15’<br />
49
RICETTE<br />
Torta magica alla vaniglia e lamponi<br />
INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />
500 ml di latte 125 g di burro tradizionale<br />
Consilia 115 g di farina 00 bio Consilia 4 uova<br />
Consilia 1 cucchiaio di estratto di vaniglia <br />
1 cucchiaio di acqua 200 g di lamponi 150 g<br />
zucchero 1 cucchiaino di aceto zucchero a velo<br />
PREPARAZIONE:<br />
Far fondere il burro a bagnomaria e scaldare il<br />
latte, fino a farlo diventare tiepido.<br />
Separare i tuorli dagli albumi; montare a neve<br />
gli albumi con 1 cucchiaino di aceto.<br />
Nella planetaria, montare per 10 minuti i tuorli<br />
con lo zucchero, aggiungere quindi un cucchiaio<br />
di acqua ed un cucchiaio di estratto di<br />
vaniglia.<br />
Incorporare il burro fuso al composto di tuorli.<br />
Setacciare la farina e aggiungerla, un cucchiaio<br />
per volta, al composto precedente.<br />
Versare a filo il latte e continuare a lavorare in<br />
planetaria fino ad ottenere un composto piuttosto<br />
liquido ma senza grumi.<br />
A questo punto incorporare delicatamente gli<br />
albumi e versare l’impasto in una teglia 20 cm x<br />
20 cm, foderata di carta forno imburrata.<br />
Preriscaldare il forno a 135°C se ventilato o<br />
140°C se statico.<br />
Lavare e asciugare delicatamente i lamponi.<br />
Apoggiarne metà sull’impasto, prima di informare<br />
la torta.<br />
Cuocere 70 minuti, alla temperatura impostata.<br />
Far raffreddare la torta e quindi farla riposare in<br />
frigorifero almeno due ore.<br />
Decorarla con i lamponi rimasti e spolverare di<br />
zucchero a velo, quindi servire a fette rettangolari<br />
o quadrate.<br />
FACILE<br />
15’<br />
70’<br />
Vino consigliato:<br />
Moscato di<br />
Scanzo Docg, un<br />
passito rosso che<br />
arriva dalle valli<br />
bergamasche. Una<br />
perla dellenologia<br />
italiana.<br />
Oltre ad essere un classico dolce<br />
da fine pasto, questo dessert<br />
può diventare una sana merenda<br />
51
NUTRIZIONE<br />
di Daniele Colombo<br />
LA GRANDE<br />
versatilità<br />
DEL RISO ITALIANO<br />
Insieme alla pasta, il riso<br />
dovrebbe essere un vessillo<br />
alimentare del nostro<br />
paese, visto che siamo il<br />
primo produttore europeo.<br />
Quante varietà di riso<br />
esistono in commercio<br />
e quali sono le proprietà<br />
nutrizionali di questo<br />
eclettico cereale.<br />
La pasta identifica l’Italia nel mondo. Ma altrettanto<br />
dovrebbe fare il riso, di cui il nostro Paese è il primo<br />
produttore in Europa. La storia di come questo alimento<br />
sia giunto a noi è avvolta nel mistero. Fino<br />
al medioevo, quando cominciò a diffondersi, forse<br />
importato dai crociati, dai mercanti veneziani, dagli<br />
arabi o dai monaci benedettini che avevano avviato<br />
la bonifica delle zone paludose. Chissà. Fatto sta che<br />
oggi l’Italia coltiva circa duecento varietà di riso (nel<br />
mondo sono ben 140mila), soprattutto nel triangolo<br />
Vercelli-Novara-Pavia.<br />
La maggior parte di queste varietà appartengono a<br />
due sottospecie: Japonica, la principale, caratterizzata<br />
da chicchi tondeggianti, ideale per i risotti; e Indica,<br />
più diffusa in Oriente, con chicchi allungati, perfetta<br />
per le insalate esotiche (come il Basmati). A sua volta<br />
la Japonica è divisa in quattro tipologie, ognuna comprendente<br />
diverse varietà: comune, semifino, fino,<br />
53
In tutto il mondo<br />
esistono ben 140 mila<br />
varietà di riso<br />
superfino. Il riso comune (chicco tondo e piccolo) è<br />
preferibile per le minestre; il semifino (chicco tondo<br />
di media lunghezza come il Vialone Nano o Rosa<br />
Marchetti) per antipasti, risi in bianco, piatti unici,<br />
timballi; il fino e superfino (chicchi più lunghi e grossi)<br />
per risotti e contorni. Appartengono a quest’ultima<br />
categoria i classici Arborio, Carnaroli, Baldo, Roma. Il<br />
riso parboiled (partially boiled ovvero parzialmente<br />
bollito), dal colore ambrato, non è invece una varietà<br />
di riso, ma una modalità di pre-cottura. Il trattamento<br />
consente facilità e rapidità di utilizzo: non scuoce,<br />
non disperde il contenuto nutrizionale e si conserva<br />
più a lungo in frigo. Al gusto è simile a quello brillato<br />
tradizionale; qualitativamente si avvicina a quello integrale,<br />
ma non permette una corretta mantecatura<br />
dei risotti. Per quanto riguarda i tempi di cottura, si<br />
va dai 12 minuti del riso comune ai 18 minuti del<br />
superfino. Da alcuni anni sono molto apprezzati i<br />
risi integrali, in particolare da chi è più attento ai cibi<br />
salutistici. Qui i tempi si allungano parecchio, fino<br />
a 50 minuti, facendo consumare tutta l’acqua di<br />
cottura con la pentola coperta. Certo, il sistema non<br />
è comodissimo, ma il riso integrale<br />
permette di assumere più sostanze<br />
nutritive, tra cui le preziose fibre,<br />
magnesio e selenio di cui è ricco.<br />
Ha, inoltre, il vantaggio di avere un<br />
minore indice glicemico, fa cioè<br />
innalzare meno velocemente l’insulina<br />
che favorisce il deposito del<br />
grasso: va preferito, dunque, in<br />
Le gallette di riso<br />
sono ideali per i celiaci<br />
NUTRIZIONE<br />
RISO: VERA MANNA<br />
PER I CELIACI<br />
La celiachia è una malattia con tratti<br />
di autoimmunità caratterizzata da una<br />
infiammazione cronica dell’intestino tenue,<br />
causata dall’ingestione di glutine in soggetti<br />
geneticamente predisposti. In Italia i celiaci<br />
diagnosticati sono circa 182mila, ma si stima che<br />
la malattia sia più diffusa: a soffrirne potrebbero<br />
essere 600mila. Il glutine è una componente<br />
proteica presente in diversi cereali, come<br />
frumento, orzo e segale, dove fa da collante. Dal<br />
momento che i celiaci devono assolutamente<br />
utilizzare cereali privi di glutine, il riso è dunque<br />
un alimento da inserire nelle diete di queste<br />
persone, anche attraverso prodotti derivati. Sono<br />
sempre più diffusi pasta, cibi per la colazione<br />
(latte, snack, biscotti), sostituti del pane (gallette,<br />
cracker, grissini), dessert (gelati, dolci). Fino ad<br />
arrivare alla birra di riso.<br />
caso di controllo del peso. Un escamotage, per chi<br />
non ama il riso integrale, è cuocerlo al dente e con<br />
poca acqua o servirlo freddo: anche in questo caso<br />
si abbassa l’indice glicemico. Oppure abbinarlo alle<br />
verdure. Tra le varietà colorate di riso integrale, va<br />
ricordato il Venere, un riso nero aromatico.<br />
È ricco di antociani, polifenoli antiossidanti che colorano<br />
diversi alimenti, dal rosso al blu, altamente<br />
protettivi nei confronti di diverse patologie. È ideale<br />
per insalate, specialmente esotiche, accompagnamento<br />
a pesce. Più croccante e con aroma più<br />
delicato è il riso Ermes, rosso, che si accosta anche a<br />
delle verdure. Tra le sue proprietà, quella di ridurre il<br />
colesterolo «cattivo».<br />
Dal punto di vista nutrizionale il riso è una fonte<br />
importante di energia, conferita dai carboidrati (tra<br />
l’80 e il 90 per cento): cento grammi crudi equivalgono<br />
a circa 330 chilocalorie. Apporta,<br />
tra l’altro, vitamine del gruppo<br />
B, fosforo e potassio. È uno<br />
degli alimenti più digeribili<br />
e tollerati. Il che lo rende un<br />
cibo principe per le diete antinfiammatorie.<br />
Può essere<br />
consumato anche dai celiaci,<br />
essendo completamente<br />
privo di glutine. G<br />
55
C
AUTUNNO<br />
TEMPO DI<br />
funghi<br />
NUTRIZIONE<br />
di Daniele Colombo<br />
Ci sono diversi motivi per cui, passata l’estate dovremmo<br />
privilegiare la scelta di questo alimento,<br />
che in questa stagione viene consumato fresco.<br />
Innanzitutto è poco calorico: un chilo di porcini<br />
ha circa 26 chilocalorie (una pizza pomodoro e<br />
mozzarella, per fare un esempio, ne ha 270). Non<br />
appesantiscono ma nel contempo danno sazietà<br />
e anche sapore. Va ricordato, infatti, che il loro<br />
gusto è quello dell’umami, che significa saporito.<br />
Questo quinto gusto (gli altri sono dolce, amaro,<br />
acido e salato) è stato scoperto all’inizio del ‘900<br />
da un ricercatore giapponese che aveva estratto<br />
il glutammato monosodico da un brodo di alghe.<br />
I funghi, dunque, ingannano il cervello e risultano<br />
pertanto ideali in una dieta iposodica o per chi<br />
voglia ridurre o alternare il consumo di carne.<br />
TANTE LE PROPRIETÀ<br />
NUTRIZIONALI<br />
Dal punto di vista nutrizionale i benefici sono molteplici<br />
(il discorso vale anche per i funghi secchi,<br />
che non perdono le proprietà, ma solo l’acqua). A<br />
cominciare dalla vitamina D, di cui i funghi rappresentano<br />
la maggiore fonte, a livello vegetale. Con<br />
l’estate ci siamo fatti il pieno di sole, da cui ricaviamo,<br />
attraverso la pelle che la produce, la preziosa<br />
sostanza, che è oggi considerata alla stregua di un<br />
ormone, implicata in diversi processi fisiologici.<br />
Ma andando verso le stagioni in cui la luce cala,<br />
dobbiamo aumentare il carico di cibi che ne sono<br />
ricchi. Tra le altre proprietà, vanno segnalate alcune<br />
molto importanti: la capacità di rafforzare il sistema<br />
immunitario, dunque di contrastare<br />
le tipiche malattie stagionali. E<br />
di abbassare pressione e colesterolo<br />
cosiddetto «cattivo», grazie soprattutto<br />
ai betaglucani, particolari componenti<br />
delle fibre vegetali.<br />
La ricchezza in alcune vitamine del gruppo B<br />
(come la B2, riboflavina) rendono poi i funghi ideali<br />
per una dieta detox grazie alle capacità antiossidanti.<br />
Studi in corso stanno evidenziando anche<br />
proprietà antitumorali di molti suoi costituenti.<br />
Per quanto riguarda invece i minerali, i funghi<br />
sono anche una buona fonte di fosforo e potassio.<br />
57
NUTRIZIONE<br />
DALL’AMANITA PHALLOIDES ALL’OVOLO MALEFICO:<br />
ATTENZIONE AI SOSIA VELENOSI<br />
può, per esempio, essere confusa con la<br />
velenosa Amanita muscaria (Ovolo malefico).<br />
L’Omphalotus olearius (Fungo dell’olivo),<br />
dal colore arancione, è responsabile di gravi<br />
intossicazioni: può venire scambiato per un<br />
comune finferlo da raccoglitori inesperti. Tra<br />
le specie micologiche più velenose, c’è la nota<br />
Amanita phalloides, che causa la stragrande<br />
maggioranza degli avvelenamenti in Europa. Può<br />
essere confusa con un prataiolo, appartenente<br />
al genere Agaricus. I sanguinelli (o sanguinacci),<br />
un genere particolare di lattari che, se toccati,<br />
emettono un lattice rossastro (vivono in simbiosi<br />
Improvvisarsi cercatori di funghi può essere<br />
molto pericoloso. Basti solo dire che le specie<br />
note sono circa 14mila su oltre 100mila. Per<br />
gli inesperti, dunque, il rischio di scambiare<br />
un fungo velonoso per uno buono è tutt’altro<br />
che remoto. L’Amanita caesarea, dal cappello<br />
rosso-arancio, conosciuto come Ovolo buono,<br />
con le conifere), hanno dei sosia velenosi che<br />
provocano disturbi gastrointestinali. L’Armillaria<br />
mellea, conosciuta come chiodino, è uno dei<br />
funghi più raccolti in autunno. Ha un cappello<br />
che varia dal giallo-miele al bruno rossiccio, al<br />
verdastro. Cresce in cespi alla base degli alberi<br />
e può essere scambiato con altri funghi tossici,<br />
come gli Hypholoma.<br />
QUANTI FUNGHI ESISTONO?<br />
In commercio, di funghi edibili, se ne contano a<br />
centinaia (le specie sono più di centomila, ma quelle<br />
conosciute sono alcune decine di migliaia). Tra i più<br />
comuni, champignon, porcini, chiodini, prataioli, cardoncelli,<br />
finferli, sanguinelli, prugnoli. Per i gourmet<br />
va segnalato il fungo di Borgotaro Igp, un’area particolarmente<br />
vocata che prevede quattro specie di<br />
porcini regolamentate da un disciplinare, tra cui un<br />
porcino tipicamente autunnale.<br />
Per quanto riguarda gli utilizzi in<br />
cucina, a parte le preparazione<br />
classiche (dal risotto<br />
con i porcini all’accompagnamento<br />
con la polenta),<br />
i funghi si fanno apprezzare<br />
per l’estrema versatilità<br />
negli abbinamenti. Tra i<br />
connubi innovativi, presi in<br />
prestito anche dall’Oriente, per<br />
esempio, la pasta, anche di<br />
riso, con funghi e bambù<br />
I funghi che si acquistano<br />
nei normali canali di<br />
distribuzione sono assolutamente sicuri. Non altrettanto<br />
quelli raccolti nei boschi. Se non si è più che<br />
sicuri è bene sempre contattare il servizio di controllo<br />
micologico organizzato dalle varie Asl. Molti funghi<br />
commestibili sono simili ad altri velenosi e un errore<br />
può essere letale.<br />
VERO O FALSO?<br />
Va sgomberato il campo da alcune credenze popolari.<br />
È falso ritenere che l’annerimento dell’aglio e<br />
della cipolla, mediante la cottura, sia significativo<br />
della tossicità dei funghi. Così come è<br />
falso ritenere che per valutarne<br />
la velenosità, basta verificare<br />
se vengano mangiati da<br />
insetti o altri animali. Colore,<br />
odore, viscosità sono<br />
altri parametri inaffidabili<br />
per l’eventuale<br />
commestibilità.<br />
Essiccazione e<br />
cottura non garantiscono,<br />
poi, l’eliminazione<br />
dell’eventuale veleno. G<br />
59
GULLIVER<br />
di Alessandro Barbieri<br />
Con oltre 2,5 milioni<br />
di bottiglie all’anno,<br />
la Cantina Torrevilla<br />
è tra i maggiori<br />
produttori di vino<br />
di tutto l’Oltrepò.<br />
Gabriele Picchi,<br />
direttore dell’azienda,<br />
ci racconta nuovi<br />
e futuri progetti<br />
all’insegna della<br />
sostenibilità.<br />
TANTA QUALITÀ<br />
NELLA CULLA DEL PINOT NERO<br />
Siamo a settembre e il focus di questo numero<br />
non poteva che essere la vendemmia.<br />
Siamo nel cuore dell’Oltrepò Pavese,<br />
in quello spicchio di terra adagiato sulle<br />
prime pendici dell’Appennino, che da secoli costituisce<br />
la culla di vitigni pregiati e vini di gran<br />
qualità. Dobbiamo incontrare Gabriele Picchi,<br />
direttore della Cantina Torrevilla, azienda agricola<br />
che conta circa 200 soci su un territorio di 600<br />
ettari di terreno vitato che si snoda tra i comuni di<br />
Torrazza Coste, Codevilla, Casteggio e Retorbido.<br />
Seguendo la strada che da Voghera porta direttamente<br />
a Torrazza Coste, in pochi minuti<br />
raggiungiamo il borgo che ospita la storica sede<br />
della Cantina che proprio quest’anno ha spento<br />
110 candeline. Ferragosto è appena trascorso e<br />
60
GULLIVER<br />
Torrevilla: 600 ettari vitati<br />
tra Torrazza Coste, Codevilla<br />
Casteggio e Retorbido<br />
per molti le vacanze sono ancora in pieno svolgimento.<br />
Ma non da queste parti, dove è tutto<br />
un susseguirsi di trattori con rimorchi stracolmi<br />
d’uva e dove le attività agrarie non lasciano spazio<br />
a soste. In più, quest’anno, ci si è messo anche il<br />
gran caldo che ha costretto i vignaioli della zona<br />
e non solo, ad anticipare la vendemmia, iniziata<br />
ufficialmente il 16 agosto.<br />
Trentotto anni, una laurea in Viticoltura ed Enologia<br />
e un’immensa passione per la terra, ereditata<br />
dal padre e dal nonno, Gabriele Picchi ci accoglie<br />
nella cantina. Insieme visitiamo i locali adibiti alla<br />
ricezione dell’uva appena colta che, adagiata in<br />
piccole ceste per evitare il suo soffocamento,<br />
passa nel più breve tempo possibile alla fase di<br />
pigiatura. Il rituale della vendemmia che magicamente<br />
trasformerà il mosto in vino, inizia da<br />
qui. Un rituale carico di fascino e dall’immenso<br />
valore antropologico e storico rispetto al quale<br />
è difficile restare indifferenti.<br />
PUNTO DI RIFERIMENTO<br />
Elevata qualità a prezzi non proibitivi: è questo<br />
uno dei motivi di vanto di Torrevilla che ha come<br />
primario obiettivo quello di diventare “il punto di<br />
riferimento dell’Oltrepò Pavese di qualità, che si<br />
concretizza nella coltivazione e nella produzione<br />
del Pinot Nero in tutte le sue espressioni”, ci spiega<br />
il direttore. Picchi racconta orgogliosamente<br />
di come, insieme a tutti i soci, si stia lavorando<br />
da anni con l’obiettivo di un miglioramento della<br />
qualità su tutta la gamma e con lo sguardo aperto<br />
verso un futuro che indossi le vesti della sostenibilità.<br />
“Non solo - prosegue il giovane direttore<br />
- a differenza dei piccoli produttori, Torrevilla è<br />
un’azienda strutturata capace di vinificare uve<br />
61
GULLIVER<br />
Gabriele Picchi,<br />
direttore della cantina<br />
Torrevilla<br />
Leonardo Valenti, professore<br />
di Viticultura ed Enologia<br />
dellUniversità di Milano<br />
selezionatissime per ottenere, al termine del<br />
processo, un prodotto di grande qualità a prezzi<br />
competitivi.”<br />
Aumentare la qualità del raccolto, un<br />
obbiettivo difficile. Come intendere<br />
raggiungerlo?<br />
“In collaborazione con Leonardo Valenti, Professore<br />
nel corso di laurea di Viticoltura ed Enologia<br />
della facoltà di Agraria presso l’Università degli<br />
Studi di Milano, abbiamo iniziato circa un decennio<br />
fa la «zonazione» del territorio: appezzamento<br />
per appezzamento, vigneto per vigneto, abbiamo<br />
raccolto dati sui vitigni, sulla composizione del<br />
terreno che cambia da collina a collina e sul micro<br />
clima, l’esposizione al sole e la temperatura, per<br />
istituire una sorta di rete meteo”.<br />
Una mappatura del territorio?<br />
“L’obbiettivo è proprio questo. Abbiamo raccolto<br />
moltissimi dati che ci hanno permesso di effettuare<br />
analisi dettagliate su ogni singolo vigneto<br />
in modo da individuare quelli con le migliori<br />
caratteristiche e, via via, riconoscere il vitigno<br />
più indicato, ottimizzando così la coltivazione<br />
del vigneto. Abbiamo aggregato tutti questi dati<br />
in modo da creare delle vere e proprie mappe<br />
del territorio che identifichino i punti cru, ovvero<br />
quelle porzioni di terreno dove l’uva cresce con le<br />
caratteristiche migliori, per un vitigno particolare,<br />
in modo da raggiungere una produzione ancora<br />
più accurata e di grande qualità”.<br />
Questo è il presente. E per il futuro?<br />
“L’anello successivo di questo processo è rappresentato<br />
dalla sostenibilità. A tale proposito<br />
stiamo gradualmente estendendo a tutti i soci<br />
Torrevilla, che per noi sono come una grande<br />
famiglia, un protocollo che investe sulla qualità<br />
come garanzia per i consumatori, sulla preservazione<br />
del territorio e sul rispetto per le biodiversità<br />
dell’ambiente e per tutte le persone<br />
che vi lavorano. La punta di diamante di questo<br />
fondamentale slancio per il nostro futuro è oggi<br />
rappresentata dalle etichette di vino biologico,<br />
inserite nella produzione da qualche anno grazie<br />
allo sforzo condotto da alcuni dei nostri soci<br />
che sono riusciti ad ottenere la certificazione<br />
necessaria.”<br />
Biologico al 100%?<br />
“Assolutamente sì. Il vino biologico è prodotto da<br />
uve coltivate secondo il disciplinare che prevede<br />
tra le tante regole che non vengano utilizzati<br />
prodotti di sintesi, ma solo prodotti di origine<br />
naturale già in vigna. Sono vini bio certificati, che<br />
vengono gestiti in maniera totalmente separata<br />
in tutte le fasi della lavorazione in cantina”.<br />
62
GULLIVER<br />
Dalla cantina Torrevilla<br />
escono ogni anno oltre 2,5<br />
milioni di bottiglie<br />
Un cambiamento profondo rispetto al passato,<br />
non crede?<br />
“Sì, ma è un cambiamento sotto il segno della continuità.<br />
D’altro canto le esigenze dei consumatori<br />
di 50 anni fa sono totalmente diverse da quelle<br />
di oggi: la stessa alimentazione è in evoluzione<br />
continua e anche il gusto del vino deve adeguarsi.<br />
Oggi il mercato chiede maggiori garanzie e noi produttori<br />
siamo in grado di offrirle. Negli<br />
ultimi decenni la cultura vitivinicola<br />
è cresciuta enormemente, c’è maggiore<br />
conoscenza sui processi di<br />
vinificazione e possiamo contare su<br />
strumenti tecnologici sia in vigna<br />
sia in cantina che prima non potevamo<br />
nemmeno immaginare.<br />
Siamo certi che il gran lavoro che<br />
abbiamo svolto in tutti questi<br />
anni sarà apprezzato dai consumatori<br />
finali che lo potranno<br />
riscontrare assaggiando i<br />
nostri vini”.<br />
Quante bottiglie escono<br />
dalla Cantina Torrevilla in<br />
un anno?<br />
“La nostra produzione annua<br />
supera i 2,5 milioni di bottiglie,<br />
suddivisa al 50% tra vini rossi e<br />
bianchi tutti DOP, tranne i moscati<br />
che sono IGT (Indicazione<br />
Geografica tipica)”.<br />
Quali sono i vostri cavalli di battaglia?<br />
“Abbiamo una grande vocazione verso il Pinot Nero,<br />
che viene vinificato nelle sue varie possibilità, e poi il<br />
vino tipico da sempre molto apprezzato nell’Oltrepò,<br />
la Bonarda.”<br />
Qualche anticipazione sulla vendemmia 2017?<br />
“Qualitativamente la vendemmia 2017 è eccellente,<br />
sebbene la produzione abbia dovuto fare i conti<br />
con il caldo e la siccità. Certo è che, se da un lato la<br />
quantità è inferiore, in annate come queste non va<br />
perso nemmeno un grappolo. Se ne renderanno<br />
conto i consumatori quando potranno assaggiare<br />
i vini di quest’anno. Già a Natale arriveranno i primi<br />
bianchi e i vini aromatici, mentre per i rossi si dovrà<br />
attendere Pasqua 2018”.<br />
Ci saranno novità per i consumatori di<br />
<strong>Gulli</strong>ver?<br />
“In attesa di portare nuovi prodotti entro<br />
Natale, con settembre estendiamo la<br />
nostra offerta con due nuove confezioni di<br />
spumante, entrambi realizzati con metodo<br />
Charmat, che andranno a completare la<br />
Linea Fiori”.<br />
Quali sono i vini che rientrano in questa<br />
linea?<br />
“La linea Fiori è composta da Bonarda, Pinot<br />
Nero frizzante e fermo, Cortese, Malvasia, Chardonnay,<br />
Rosso Oltrepò, Pinot Spumante, Moscato<br />
Spumante e il Moscato Naturale”. G<br />
63
GULLIVER<br />
di Alessandro Barbieri<br />
CASTEGGIO,<br />
LA PORTA D’INGRESSO<br />
DELL’OLTREPO’<br />
Tra i Supermercati <strong>Gulli</strong>ver,<br />
il negozio di Casteggio<br />
è tra i più assortiti.<br />
Qui si possono trovare<br />
tutte le eccellenze<br />
del territorio e il banco<br />
del pesce fresco,<br />
un’esclusiva dell’insegna.<br />
Di rientro dalla visita alla Cantina Torrevilla<br />
facciamo tappa al negozio di Casteggio, tra<br />
i più importanti dell’intera catena di supermercati<br />
a marchio <strong>Gulli</strong>ver. A pochi passi<br />
dalla centralissima piazza Cavour, cuore pulsante<br />
delle attività commerciali della zona, sorge il market.<br />
Costruito una decina d’anni fa circa, il negozio è<br />
stato di recente rivisitato secondo il nuovo layout<br />
che contraddistingue tutti i supermercati <strong>Gulli</strong>ver.<br />
Ad attenderci è Matteo Omassi, direttore del punto<br />
vendita da oltre due anni. Interista sfegatato è un<br />
cultore di José Mourinho, il cui ritratto campeggia<br />
nel piccolo ufficio centrale. Omassi come Mourinho?<br />
64<br />
Il banco fritta con le<br />
eccellenze del territorio<br />
e lo spazio dedicato al bio
GULLIVER<br />
Il negozio di Casteggio<br />
è nella top ten <strong>Gulli</strong>ver<br />
in fatto di assortimento<br />
chiediamo con una punta d’ironia per rompere il<br />
ghiaccio (la redazione di <strong>Gulli</strong> è assai variopinta in<br />
fatto di colori calcistici). “Ci provo, sempre”, risponde<br />
divertito il direttore.<br />
Scusi l’azzardo…l’autore del triplete riempiva<br />
lo stadio Meazza, lei riesce a riempire il<br />
negozio?<br />
“Se considera che siamo ancora in pieno periodo<br />
di ferie, il negozio è sempre frequentato. Se vede,<br />
i banchi sono tutti attivi e i clienti alle casse ci costringono<br />
a veri e propri tour de force.<br />
In molti probabilmente la invidiano.<br />
“Dice? Comunque io c’entro davvero poco, qui a<br />
Casteggio il negozio <strong>Gulli</strong>ver ha sempre attirato<br />
molti consumatori. Ci sono quelli che vengono<br />
abitualmente tutto l’anno e d’estate serviamo anche<br />
i numerosi vacanzieri che da Milano vengono<br />
a godersi il refrigerio e i sapori delle nostre colline”.<br />
Parliamo dei vostri clienti, definisca un<br />
identikit.<br />
“La nostra è una clientela molto particolare, da un<br />
certo punto di vista quasi più sofisticata rispetto a<br />
quella che ho incontrato in molte altre cittadine.<br />
Di certo è molto esigente in fatto di qualità e negli<br />
acquisti non si lascia guidare solo dal prezzo. Nonostante<br />
la crisi economica abbia lasciato segni ovunque,<br />
Casteggio è ancora una zona dove si vive e si<br />
lavora bene. Noi lo riscontriamo quotidianamente”.<br />
Che cosa cercano in particolare?<br />
“Come detto la qualità. Nel settore ortofrutta cercano<br />
soprattutto i prodotti locali, i chilometri zero<br />
e le eccellenze che arrivano dal territorio. Ma è<br />
un po’ tutto il Made in Italy al centro della loro<br />
attenzione. Negli anni abbiamo<br />
ormai stretto un rapporto<br />
di fiducia e prima di compare<br />
verificano se il prodotto è nazionale<br />
oppure no, chiedono<br />
informazioni. E noi siamo in<br />
grado di accontentarli, visto<br />
che il nostro negozio rientra<br />
nella top ten per assortimento<br />
e marchi distribuiti”.<br />
Quanto conta il fatto che<br />
qui, nella zona di Casteggio, molti dei vostri<br />
clienti probabilmente sono prima di tutto<br />
agricoltori e allevatori?<br />
“Conta molto. Come dicevo qui da noi cercano la<br />
massima qualità perché sono abituati da sempre<br />
a averla. Mi riferisco soprattutto alla carne e all’ortofrutta,<br />
ma anche ai salumi e ai formaggi. In più<br />
abbiamo l’asso nella manica, mi passi il termine, che<br />
è costituito dal banco del pesce fresco. A Casteggio<br />
siamo gli unici ad averlo e a proporlo addirittura già<br />
cucinato nella friggitoria. Le abitudini alimentari<br />
sono profondamente cambiate nella grande città<br />
come in provincia. E il pesce, che qui una volta<br />
arrivava in tavola assai di rado, oggi è sempre più<br />
ricercato. Il giovedì mattina riceviamo il pesce pescato<br />
notte tempo e regolarmente lo esauriamo”.<br />
A parte il banco del pesce, quali sono le novità<br />
dell’ultimo periodo?<br />
“I prodotti biologici sono sempre più ricercati, in<br />
particolare miele e biscotti. Per questo, insieme a<br />
molti altri negozi <strong>Gulli</strong>ver, abbiamo deciso di istituire<br />
in testa ad una delle corsie principali un’intera area<br />
dedicata ai prodotti bio in modo che i clienti attenti<br />
a questi aspetti non siano costretti a cercare tra le<br />
migliaia di referenze, ma si trovino tutto a portata<br />
di mano e in poco tempo.<br />
“Non è escluso che in un prossimo futuro <strong>Gulli</strong>ver<br />
studi qualcosa di simile in relazione all’altro grande<br />
trend del momento, la salute. Anche i prodotti<br />
gluten free, per esempio, sono molto richiesti”.<br />
Se dovesse indicare il vostro campione nelle<br />
vendite?<br />
“Senza dubbio metterei al primo posto i prodotti<br />
Consilia, in particolare la pasta della linea Premium,<br />
il top di gamma della nostra linea”.<br />
G<br />
65
SULLA TESTA UNA<br />
MONTAGNA DI LUCE<br />
Una lampada a sospensione che ingloba una<br />
montagna. È l’ultimo progetto realizzato dalla<br />
veneta Axolight: Mountain View, della designer Dima<br />
Loginoff, non è solamente una lampada ma una vera<br />
e propria opera d’arte. La natura ha ispirato l’artista<br />
che ha voluto inglobare all’interno della lampada una<br />
montagna.<br />
Realizzata in vetro soffiato, in un pezzo unico,<br />
Mountain View è un oggetto particolare, capace<br />
di caratterizzare l’ambiente. La montagna cambia<br />
aspetto da ogni lato, oltre alla parte estetica svolge<br />
una funzione per diffondere la luce che viene<br />
scomposta e irradiata tutto intorno, ma senza<br />
compromettere l’illuminazione della stanza e di<br />
quello che c’è sotto.<br />
La particolare lavorazione, effettuata in modo<br />
artigianale, fa sì che ogni lampada sia un pezzo<br />
unico e viene così proposta: in vetro trasparente con<br />
montatura cromata o dorata e in due ulteriori versioni<br />
in cui il massiccio montuoso prende colore, ambra<br />
con montatura dorata per una luce più calda o grigio<br />
con montatura cromata per una tonalità più fredda.<br />
Grazie all’illuminazione Led di ultima generazione,<br />
regala una luce piacevole e duratura, quasi naturale.<br />
www.axolight.it<br />
DESIGN<br />
di Maurizio Ferrari<br />
DA TEAM 7 UN LETTO CHE GALLEGGIA<br />
Dormire bene è un piacere e una zona notte<br />
confortevole aiuta a farlo. L’azienda austriaca Team<br />
7, specializzata in mobili di design realizzati in legno<br />
massello naturale, ha realizzato un nuovo letto che<br />
sembra sospeso nel nulla. Questo prodotto, come i<br />
complementi che completano la camera da letto, è<br />
stato costruito utilizzando solo legno naturale, senza<br />
componenti metalliche e, soprattutto, senza sostanza<br />
chimiche. La scelta di non usare sostanze chimiche<br />
permette di esaltare le caratteristiche del legno<br />
dal punto di vista estetico, ma anche per l’effetto<br />
antibatterico e antistatico naturale, oltre che dalla<br />
capacità di assorbire e rilasciare l’umidità.<br />
La novità del 2017 è dunque questo letto,<br />
interamente realizzato in legno, che sembra<br />
galleggiare nella stanza. La testiera può essere in<br />
legno, in tessuto, o in pelle naturale. Quest’ultima<br />
utilizza pelle conciata senza cromo e trattata solo con<br />
anilina. Tutto il progetto di Team 7 è all’insegna della<br />
sostenibilità e del minor impatto ambientale.<br />
Il letto float, disegnato da Kai Stanza, è disponibile<br />
in due altezze e in larghezze variabili da 140 a 200<br />
centimetri.<br />
www.team7.at<br />
67
VIAGGI<br />
di Davide Grilli<br />
Rispetto della natura,<br />
ospitalità, amore per la<br />
campagna e il piacere di<br />
consumare i prodotti sani<br />
e genuini del territorio. In<br />
una parola, agriturismo.<br />
Ecco i più gettonati.<br />
Scappo<br />
DALLA CITTÀ<br />
Turismo fa sempre più rima con agriturismo. Sono<br />
i numeri a decretare il crescente successo riscosso<br />
da queste strutture che conquistano i turisti grazie<br />
a un’accattivante formula che mescola natura,<br />
comfort ed enogastronomia.<br />
Secondo agriturismo.it, portale di riferimento del<br />
settore, e casavacanza.it, nel 2016 l’agriturismo si<br />
è confermato un settore in espansione con un aumento<br />
della domanda del 7 per cento, soprattutto<br />
da parte dei turisti stranieri che rappresentano il 26<br />
per cento dell’aumento complessivo di presenze.<br />
L’ultimo Osservatorio sul Turismo del Politecnico<br />
di Milano ha rivelato che il 58% dei proprietari di<br />
agriturismi ha chiuso il 2016 con una crescita del<br />
proprio fatturato.<br />
TURISMO AGRICOLO<br />
Ma in cosa consiste un agriturismo? Tecnicamente<br />
un agriturismo è l’attività di un imprenditore<br />
agricolo che offre ai turisti, nei propri fondi, vitto e<br />
alloggio, utilizzando prodotti propri e organizzando<br />
talvolta attività ricreative o culturali.<br />
Già nel 1800 molti agricoltori e contadini, infatti,<br />
avevano l’abitudine di ospitare amici o viandanti<br />
nelle loro case, dando alla gente di città la possibilità<br />
di trascorrere periodi di vacanza in campagna, a<br />
gustare i piatti e i vini tipici della zona.<br />
In Italia la nascita ufficiale di questa particolare attività<br />
risale al 1965, con la decisione di Confagricoltura<br />
di costituire Agriturist, Associazione Nazionale per<br />
l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio. Partito in<br />
sordina, l’agriturismo ha guadagnato sempre più<br />
ammiratori attratti da queste strutture in grado<br />
di veicolare al turista tutto ciò che caratterizza il<br />
territorio: cultura, costumi, tradizioni, cucina ma<br />
soprattutto sono in grado di trasmettere i valori rurali<br />
come il rispetto della natura, l’ospitalità, l’amore per<br />
la campagna e il piacere di consumare i prodotti<br />
sani e genuini del territorio. Il tutto poi a un prezzo<br />
tutto sommato contenuto. Un prezzo che, come<br />
68
VIAGGI<br />
ha dichiarato l’80 per cento dei proprietari di agriturismo,<br />
anche quest’anno non è stato riveduto e<br />
alzato. In media il costo medio per notte si aggira<br />
sui 43 euro a persona.<br />
LA TOSCANA AL PRIMO POSTO<br />
Ma quali sono le strutture agrituristiche che attirano<br />
maggiormente i turisti? In testa a tutte le classifiche<br />
si piazza la Toscana. L’offerta nella regione continua<br />
a crescere a ritmi sostenuti: si stima che raccolga<br />
il 33,1per cento del totale della domanda su scala<br />
nazionale. Segue, a grande distanza, l’Umbria. Qui<br />
si registra una crescita del 46%, che la rende la seconda<br />
più prenotata con l’8,2 per cento di richieste.<br />
La terza posizione delle regioni con gli agriturismi<br />
più ambiti va al Veneto, con il 6,4 per cento delle<br />
domande. Segue a ruota la Lombardia, che raccoglie<br />
il 5,6 per cento dell’interesse. E gli stranieri?<br />
Il discorso cambia radicalmente perché chi non è<br />
italiano sceglie regioni come il Friuli –Venezia Giulia<br />
e poi Veneto e Sardegna. In queste tre zone d’Italia<br />
la percentuale di stranieri sale ben oltre la media<br />
italiana, con il 48,3 per cento del Friuli, il 46,1 del<br />
Veneto e il 40,6 per cento della Sardegna sul totale<br />
degli ospiti. La durata dei pernottamenti si conferma<br />
stabile: sono 4,6, che diventano quasi una settimana<br />
in Sardegna e nelle Marche.<br />
Diversamente da Campania e Piemonte che vedono<br />
concentrarsi di più un tipo di vacanza mordi<br />
e fuggi. Entrando nel particolare delle province è<br />
Grosseto a vincere sulle altre, raccogliendo, da sola,<br />
ben l’8,8% di tutta la domanda dello scorso anno.<br />
La seguono a ruota Siena e Perugia. Non mancano,<br />
però, province di montagna come Bolzano e<br />
destinazioni del Sud Italia, come Lecce. Insomma,<br />
l’importante è stare a contatto con la natura dove<br />
vivere un’esperienza indimenticabile lontano dalla<br />
frenesia quotidiana che caratterizza le città sovraffollate,<br />
una vera e propria fuga romantica dove<br />
riscoprire colori e sapori autentici.<br />
G<br />
69
VIAGGI<br />
POGGIO DI LUNA<br />
Peschici (Foggia)<br />
www.poggiodiluna.com<br />
L’agriturismo si trova alle porte della Foresta<br />
Umbra e a pochi chilometri dalle spiagge del<br />
Gargano. È circondato da tre ettari di uliveto<br />
dal quale viene prodotto un eccellente olio<br />
extravergine di oliva biologico. Dotato di 10<br />
camere di varie tipologie e di un’elegante<br />
suite, tutte finemente arredate e dotate di ogni<br />
comfort, è il luogo perfetto dove rilassarsi e<br />
gustare una cucina basata su circa 100 ricette<br />
tradizionali rivisitate con estro. Nel giardino e<br />
intorno alla piscina vengono infatti serviti pranzi<br />
e colazioni a base di prodotti tipici locali come<br />
pesce, verdure dell’orto, olio extravergine d’oliva<br />
prodotto sul luogo, carni e ricotta fresca.<br />
AGRITURISMO CASA CLELIA<br />
Sotto il Monte (Bergamo)<br />
www.casaclelia.com<br />
È stato una delle prime strutture agrituristiche ad<br />
aprire in bergamasca già nel 1995. L’origine della<br />
casa risale al secolo XI, quando era un convento.<br />
Tra il 1999 e il 2000 è stato ristrutturato con<br />
sistemi innovativi di bioarchitettura con orto,<br />
stalle e fienili. Nove camere soltanto, ognuna<br />
diversa dall’altra, con molti muri lasciati con<br />
pietre antiche a vista, arredi in parte antichi,<br />
bagni modernissimi e l’impiego in tutta la<br />
ristrutturazione di materiali ecobio. Qui si<br />
mangia soprattutto carne con contorni di<br />
stagione e grigliate. Le materie prime, carni e<br />
verdure, sono garantite perché prodotte in gran<br />
parte nei dieci ettari che circondano la casa<br />
colonica.<br />
LA LOCANDA DEL CAPITANO,<br />
Montone (Perugia)<br />
www.ilcapitano.com<br />
Il proprietario è Giancarlo Polito, chef di<br />
origine salentina. Dieci in tutto le camere<br />
e un ristorante di lusso che propone sapori<br />
tradizionali e abbinati spesso a una cucina<br />
d’innovazione. Nella sala interna e, d’estate, sulla<br />
70<br />
LA TOP 5 DEI MIGLIORI<br />
terrazza, vengono serviti i migliori piatti della<br />
tradizione gastronomica locale mentre la cantina<br />
può vantare oltre 500 etichette dei migliori vini<br />
italiani oltre che una selezionata raccolta di<br />
distillati. Alla Locanda sono passati Giuseppe<br />
Tornatore, Colin Farrell o Peter Gabriel.<br />
AGRITURISMO RAMUSÈ<br />
Force (Marche)<br />
www.ramuse.it<br />
Questo agriturismo è situato sulle tranquille<br />
colline marchigiane, in un paesaggio<br />
incontaminato e ideale per la raccolta del<br />
tartufo. La struttura si trova in posizione<br />
panoramica, a solo 30 minuti dal mare e 30<br />
minuti dal Parco Nazionale dei Sibillini. Gli<br />
edifici dell’agriturismo Ramusè sono antichi<br />
manufatti rurali restaurati conservandone non<br />
solo l’aspetto esterno, ma riutilizzando il più<br />
possibile i materiali originali e curando i dettagli<br />
minori. Tutto ciò che si mangia qui è prodotto<br />
nell’azienda agricola o nelle vicinanze.<br />
IL RIGO<br />
San Quirico d’Orcia (Siena)<br />
http://agriturismoilrigo.com<br />
Dal 1990 i gestori del Rigo, Lorenza e Vittorio,<br />
offrono ospitalità nella fattoria di proprietà della<br />
loro famiglia dal diciassettesimo secolo dove<br />
coltivano cereali (grano, farro, avena), legumi e<br />
semente per foraggio. Le ricette proposte sono<br />
quelle della trazione toscana: pici all’aglione,<br />
ribollita, bruschette, coniglio allo zafferano e<br />
maiale arrosto, cantucci e salame di cioccolata, e<br />
poi pasta fresca, dolci, marmellata e pane fatto<br />
in casa.<br />
Il Rigo si trova a San<br />
Quirico dOrcia e dispone di<br />
due strutture indipendenti
VIAGGI<br />
AGRITURISMI SECONDO IL “THE GUARDIAN”<br />
La Locanda del Capitano<br />
è gestita dallo chef salentino<br />
Giancarlo Polito<br />
Il Ramusè è situato<br />
sulle colline marchigiane<br />
in posizione panoramica<br />
Casa Clelia si trova<br />
a Sotto il Monte e dispone<br />
di nove camere<br />
Poggio di Luna (Foggia)<br />
offre 10 camere ed è circondato<br />
da tre ettari di uliveto<br />
71
FITNESS<br />
di Evelyn Eugenia Bruno<br />
PEDALA<br />
La bicicletta è uno mezzo<br />
che possiamo usare a tutte<br />
le età. Anzi, soprattutto<br />
chi è già negli “anta”<br />
può impiegarla per tenere<br />
in salute cuore e arterie.<br />
Non solo: fa dimagrire<br />
e tonifica i muscoli<br />
di gambe e glutei.<br />
CHE TI PASSA<br />
NNel corso degli ultimi anni la bicicletta è tornata<br />
di gran moda. Soprattutto perché è ritenuto il<br />
mezzo di locomozione più ecologico ed economico<br />
che l’uomo potesse inventare. Non inquina,<br />
costa relativamente poco rispetto ad automobili<br />
e motocicli e, soprattutto, non ha bisogno dei<br />
costosi “pieni” per portarci in giro.<br />
Insomma la bici ha le carte in regola per rappresentare<br />
la mobilità del futuro. Al di là degli aspetti<br />
green, certamente importanti, ci si dimentica che<br />
pedalare fa anche bene alla salute perché tiene<br />
73
FITNESS<br />
QUANDO LA BICI<br />
DIVENTA ELETTRICA<br />
Potete chiamarla eBike, Pedelec (Pedal Electric<br />
Bike) o smart Bike ma la sostanza non cambia.<br />
Stiamo parlando della bicicletta elettrica<br />
un veicolo ibrido che unisce la nostra forza<br />
muscolare a quella elettrica di un motore. Il<br />
“turbo” per così dire, interviene unicamente<br />
quando si pedala ed è in grado di aiutarci a<br />
mantenere uno sforzo minore e omogeneo<br />
nella pedalata. Oggi è di gran moda, ma pochi<br />
sanno che la bicicletta elettrica ha una storia<br />
antica. La data di nascita risale addirittura al<br />
1895 con il brevetto dell’inventore americano<br />
Ogden Bolton Junior. Oggi, grazie all’evoluzione<br />
tecnologia, è tornta prepotentemente in<br />
auge perché coniuga efficienza nel trasporto,<br />
benessere fisico ed ecosostenibilità.<br />
Le finalità delle biciclette elettriche sono<br />
davvero molteplici. Possiamo usarle per ridurre<br />
la fatica quando pedaliamo in città, oppure le<br />
possiamo sfruttare nel caso in cui volessimo<br />
raggiungere luoghi difficili da raggiungere,<br />
magari con salite impegnative, senza essere<br />
allenati. Comunque possiamo utilizzarla come<br />
una comune bicicletta, su piste ciclabili e in<br />
zone a traffico limitato. L’importante è che il<br />
motore elettrico non superi i 250 Watt e che la<br />
velocità non vada oltre i 25 Km/h. Ma quanto<br />
costano le eBike? In commercio ci sono davvero<br />
tanti modelli, sia da strada sia in versione<br />
mountain bike. Si va dai 600 euro per un<br />
modello entry level ai 1.000/1.500 euro per una<br />
bicicletta clet<br />
ta elettrica di fascia media, fino ai 5.000<br />
euro per le super accessoriate che nelle forme<br />
ricordano rdan<br />
sempre più<br />
spesso sso le moto.<br />
in allenamento il sistema circolatorio, quello muscolare<br />
e quello scheletrico riducendo al minimo<br />
i rischi da traumi a carico di articolazioni, tendini<br />
e muscoli. Già perché la bicicletta ripartisce in<br />
modo equilibrato il peso del corpo sul sellino,<br />
sul manubrio e sui pedali. Non solo. Fa perdere<br />
anche peso e lo fa più di molte altre discipline<br />
sportive perché proprio per le caratteristiche<br />
accennate prima, permette a chi monta in sella<br />
di allenarsi per un periodo di tempo prolungato<br />
e, di conseguenza, di bruciare più energie. Una<br />
pedalata di un’ora equivale a spendere dalle 300<br />
alle 700 kcal a seconda dell’intensità.<br />
IN FORMA CON LA BICI<br />
Se avete deciso di rimettervi in forma con la bicicletta<br />
dovete innanzitutto chiarire a voi stessi<br />
i risultati ch volete ottenere. Se volete solo mandar<br />
via la fastidiosa pancetta non occorre che<br />
facciate i Coppi della situazione. Una mezz’ora<br />
tre-quattro volte la settimana a ritmi tranquilli è<br />
più che sufficiente.<br />
Se volete rendere più tonici gambe e glutei,<br />
dovete aumentare gradualmente lo sforzo. Partite<br />
con 10 minuti di riscaldamento con una<br />
pedalata leggera e poi aumentate il ritmo fino<br />
a raggiungere una velocità più sostenuta che<br />
terrete costante per circa mezz’ora.<br />
COSA DICE IL MEDICO<br />
“Andando in bicicletta si perde peso, ci si tiene<br />
in forma senza affaticare le articolazioni”, dice<br />
Gaetano Daniele, medico della Nazionale italiana<br />
di ciclismo. “Il ciclismo è un’attività che si addice<br />
anche ai meno giovani: più del 50% del peso<br />
del corpo, infatti, si scarica sui glutei e sulla sella,<br />
quindi si evita di sovraccaricare le ginocchia, il<br />
femore e le caviglie che, a una certa età, pos-<br />
sono subire più facilmente piccoli traumi”. Non<br />
solo: la bici aiuta<br />
a ridurre anche la pressione<br />
arteriosa, in particolare la minima che dipende<br />
dall’elasticità dei vasi venosi. Inoltre proprio<br />
perché il ciclismo è un’attività praticata<br />
all’aria aperta, stimola la produzio-<br />
ne<br />
di vitamina D, indispensabile<br />
per fissare il calcio sulle ossa.<br />
Seguite un’alimentazione ben<br />
bilanciata, portate sempre con<br />
voi dell’acqua e un kit completo<br />
per le forature.<br />
G<br />
75
BENESSERE<br />
di Gaia Cortese<br />
E... STATE<br />
IN<br />
bellezza<br />
Mantenere i benefici della vacanza<br />
anche dopo il rientro a casa. Ecco<br />
come prendersi cura del proprio<br />
corpo dal momento stesso in cui<br />
si disfano le valigie.<br />
La pelle abbronzata, i capelli che hanno acquistato<br />
qualche mèche naturale grazie al sole, le<br />
gambe più belle e toniche, la pelle idratata e<br />
forse... qualche chilo in meno. In vacanza siamo<br />
più belle, o perlomeno ci sentiamo così. Complici<br />
le lunghe giornate di sole, i bagni al mare, le<br />
passeggiate in montagna e un po’ di attenzione<br />
in più in quello che portiamo a tavola. Una sensazione<br />
di benessere che vorremmo prolungare<br />
il più possibile nel tempo, almeno fino all’arrivo<br />
inevitabile della stagione più fredda. Non è impossibile,<br />
anzi. Con buona volontà e un po’ di<br />
tempo da dedicare a se stessi, possiamo rimanere<br />
“belle” come in estate.<br />
LA PELLE (E L’ABBRONZATURA)<br />
Ore e ore al sole seguendo con grande attenzione<br />
tutti i suggerimenti per ottenere un’abbronzatura<br />
da invidia e poi, una volta rientrate in città, si perde<br />
colore a vista d’occhio in pochi giorni. Esiste<br />
qualche accorgimento per non perdere subito<br />
l’abbronzatura estiva? Il primo consiglio è quello<br />
di idratare sempre la pelle, evitando quella<br />
sensazione fastidiosa di secchezza. In estate, a<br />
fine giornata, va sempre applicato un doposole<br />
77
BENESSERE<br />
e una volta rientrate in città non dimenticatevi di<br />
idratarvi dopo ogni doccia, e comunque come<br />
minimo due volte al giorno. Idratare significa<br />
anche bere molto, durante i pasti e nel corso<br />
della giornata; per abbronzarsi velocemente, ma<br />
anche per mantenere il colorito, fate scorpacciata<br />
di peperoni, pomodori, carote, albicocche,<br />
pesche e meloni, tutti alimenti che contengono<br />
betacarotene. Un vecchio rimedio della nonna<br />
consigliava anche di fare un bagno<br />
tiepido con l’aggiunta di té<br />
nero: questa sostanza, infatti,<br />
sembra riesca a ravvivare il<br />
tono dell’abbronzatura. State<br />
lontane dall’aria condizionata<br />
che disidrata la pelle, dalla piscina per evitare<br />
l’effetto schiarente del cloro e se potete, evitate<br />
di farvi la doccia con l’acqua troppo calda. Una<br />
volta rientrate dalle vacanze, si consiglia anche di<br />
fare uno scrub alla pelle per eliminare le cellule<br />
morte, evitando così di “spelare” e scongiurando<br />
la comparsa di antiestetiche macchie.<br />
I CAPELLI<br />
Dopo le vacanze è facile ritrovarvi con una chioma,<br />
per quanto sun-kissed ossia baciata dal sole,<br />
stressata sotto diversi aspetti: l’acqua salata del<br />
Se i vostri capelli sono<br />
secchi e opachi, idratateli<br />
con impacchi di oli naturali<br />
Con lestate le gambe<br />
sono più toniche. Mantenetele<br />
in forma con attività fisica<br />
mare, il cloro della piscina, il sole e il vento non<br />
sono proprio dei toccasana per i capelli. Se spray<br />
solari con filtro UV non sono stati sufficienti a<br />
proteggervi dai raggi solari, probabilmente vi<br />
ritroverete con capelli secchi e opachi da reidratare<br />
con impacchi di oli naturali come quello<br />
di karitè o di semi di lino o con creme idratanti<br />
specifiche da applicare dopo lo shampoo. Prendere<br />
appuntamento dal proprio hair stylist di<br />
fiducia è una delle prime cose da fare al rientro<br />
dalle vacanze; in questo modo si eliminano le<br />
doppie punte e si riordina un po’ la testa!<br />
LE GAMBE<br />
Le gambe sono la parte del corpo che finalmente<br />
viene scoperta con l’arrivo della bella stagione e,<br />
se siete state brave, con l’estate le vostre gambe<br />
avranno acquistato un aspetto più tonico. Complici<br />
la pausa dalla sedentarietà dell’ufficio (8 ore<br />
in piedi o sedute alla scrivania non fanno certo<br />
bene!) e le camminate all’aria aperta. Camminare<br />
nell’acqua del mare è un’ottima abitudine per<br />
combattere la ritenzione idrica, gli inestetismi<br />
della cellulite e il gonfiore delle gambe.<br />
Al rientro a casa sarà quindi una buona abitudine<br />
mantenere la salute delle gambe con un’attività<br />
fisica mirata; con l’applicazione di una crema<br />
anticellulite poi, terrete alla larga la tanto temuta<br />
buccia d’arancia.<br />
Fondamentale è l’automassaggio. Potete anche<br />
farvi tentare da creme anti cellulite a rapido assorbimento,<br />
ma ricordatevi che più massaggerete<br />
le vostre gambe, sempre dal basso verso l’alto,<br />
più ne avrete benefici.<br />
G<br />
79
BENESSERE<br />
di Gaia Cortese<br />
BACK<br />
summer<br />
FROM<br />
Un italiano su due soffre<br />
di depressione da rientro<br />
al termine delle ferie estive.<br />
Eppure, seguendo alcune<br />
semplici regole, è possibile<br />
non cadere nel cosiddetto<br />
post vacation blues.<br />
Scopriamo come.<br />
L<br />
L’estate sta finendo. Ci siamo lasciati alle spalle le<br />
ondate di calore da Caronte a Lucifero, ma anche<br />
le grandinate e le trombe d’aria, i tormentoni<br />
estivi da Despacito a Volare, i fenicotteri rosa in<br />
tutte le salse e il gossip che sistematicamente gira<br />
intorno alle vacanze di calciatori e vip televisivi.<br />
Le vacanze, al mare, in montagna o in qualche<br />
città da visitare per il ricco patrimonio artistico,<br />
hanno portato degli evidenti benefici: siamo più<br />
riposati, la pelle abbronzata dona un aspetto<br />
più salutare, la mente è libera e i propositi per<br />
riprendere la vita di tutti i giorni ci sono tutti.<br />
Ma se un italiano su due rientra dalle vacanze con<br />
un atteggiamento positivo e pieno di iniziativa,<br />
81
Scegli Chicco d’Oro.<br />
Lasciati conquistare da profumi lontani ...<br />
...e poi gusta aromi ricercati e pregiati per<br />
coinvolgerti in un viaggio alle origini del caffè.<br />
CHICCO D'ORO ITALIA S.r.l. - Via Volta, 34 - Cadorago (CO) - Italia - Tel. 031 903 560 - www.chiccodoro.it
BENESSERE<br />
RIPARTE LA SCUOLA<br />
Con il mese di settembre si ritorna anche<br />
a scuola. Fortunatamente tra bambini e<br />
adolescenti non è stata ancora riscontrata una<br />
depressione da rientro, forse merito dei tre<br />
mesi di stop estivo. Ad ogni modo, la novità<br />
legata al nuovo anno accademico, i libri e i<br />
quaderni nuovi, e il ritrovarsi con i compagni<br />
di classe, porta a pensare al rientro a scuola<br />
come ad una nuova avventura. Se la tendenza<br />
è quella di mantenere cartella e astuccio<br />
dell’anno precedente, tutto il resto si rinnova:<br />
dal grembiule bianco o azzurro alle copertine<br />
dei libri di testo, le confezioni di matite<br />
colorate e pennarelli. Una routine fatta di<br />
orari e campanelle che segnalano l’inizio delle<br />
lezioni, ma con uno spirito diverso, quello<br />
della curiosità per tutto quello che ci sarà di<br />
nuovo da imparare...<br />
l’altro 50% spesso e volentieri è vittima del post<br />
vacation blues, ossia la depressione da rientro.<br />
Il ritorno alla routine, alle giornate in ufficio, al<br />
cosiddetto tran-tran quotidiano rappresenta per<br />
molti un motivo di stress, che potrebbe anche<br />
manifestarsi con disturbi fisici. “La fase del rientro<br />
risulta talvolta insidiosa e la ripresa lavorativa, oltre<br />
che delle abitudini quotidiane, può generare disagio”,<br />
afferma Michele Cucchi, psichiatra e direttore<br />
sanitario del Centro medico Santagostino di Mi-<br />
lano. “La sintomatologia della post-vacation blues<br />
può essere caratterizzata da senso di stanchezza,<br />
difficoltà di concentrazione, mal di testa, sensazione<br />
di stordimento, confusione e non presenza, come<br />
vivere all’interno di una bolla”. Nei casi più gravi<br />
secondo il dottor Michele Cucchi si può arrivare<br />
all’attivazione neurofisiologica con tachicardia,<br />
ipersudorazione, dolori muscolari come dopo un<br />
intenso allenamento in palestra, oltre a perdita<br />
di entusiasmo, irritabilità, rimuginio e chiusura<br />
relazionale.<br />
Quindi se la depressione da rientro esiste, l’obiettivo<br />
è quella di non farsela venire. Come? Alcune<br />
regole e suggerimenti da seguire ci sono e vale<br />
la pena prenderli in considerazione. Innanzitutto<br />
un occhio di riguardo all’alimentazione: sarebbe<br />
preferibile abbondare di frutta e verdura,<br />
mantenere i cinque pasti consigliati (leggeri!)<br />
al giorno e bere molta acqua, perché serve<br />
a riequilibrare le facoltà intellettive e l’umore.<br />
Non abbandonarsi alla<br />
sedentarietà, ma organizzarsi<br />
e praticare un’attività<br />
sportiva piacevole,<br />
un momento per liberare<br />
la testa dagli impegni e<br />
prendere consapevolezza<br />
dei propri bisogni.<br />
È sconsigliato buttarsi a<br />
capofitto nel lavoro: occorre<br />
gradualità e un po’<br />
di distacco per portare sì<br />
a termine le proprie incombenze,<br />
ma senza ritrovarsi<br />
ancora in ufficio<br />
alle nove di sera. Il rientro<br />
dalle vacanze può essere<br />
anche il momento giusto<br />
per porsi obiettivi da raggiungere,<br />
non eccessivi, ma in grado di gratificarci<br />
e di accrescere la nostra autostima. Diversi studi<br />
confermano quanto sia più facile raggiungere la<br />
felicità facendo le cose che ci piacciono: un’attività<br />
sportiva, un hobby da seguire nel tempo<br />
libero, un film al cinema. Forse non sarete più<br />
in vacanza ma non dimenticatevi di voi stessi e<br />
ricordatevi del vostro benessere e, probabilmente,<br />
anche le ore in ufficio vi sembreranno meno<br />
faticose e pesanti.<br />
G<br />
83
TECNOLOGIA<br />
di Alessandro Barbieri<br />
● LG OLED Signature W7 – Televisore<br />
È l’ultimo gioiello uscito dalle fabbriche di LG:<br />
si tratta del TV W7 con tecnologia OLED. Lo<br />
schermo da 65 pollici è sottilissimo e può essere<br />
appeso al muro con magneti. Tra le tante novità<br />
la casa Sud coreana ha portato Hub robot (foto<br />
a lato), un assistente in grado di darci una mano<br />
nelle faccende domestiche.<br />
www.lg.com/it<br />
ELETTRONICA<br />
IN FIERA<br />
● Gear Sport– Smartwatch<br />
Da Samsung l’orologio Hi-Tech<br />
pensato per chi nuota. Resiste<br />
fino a 50 metri di profondità e<br />
dispone di Speedo On, l’app che<br />
gestisce vasche, tempi e bracciate.<br />
www.samsung.it<br />
● S401, il superfrullatore<br />
Per chef o aspiranti tali, Panasonic<br />
annuncia il nuovo frullatore a<br />
immersione. È dotato di 4 lame che<br />
tagliano e miscelano<br />
tutti gli ingredienti<br />
ad elevata velocità.<br />
www.panasonic.it<br />
Si è conclusa a Berlino<br />
IFA 2017, la principale<br />
manifestazione europea<br />
dedicata alla tecnologia.<br />
Noi di <strong>Gulli</strong> ci siamo<br />
andati e vi mostriamo<br />
le novità in arrivo.<br />
● DiamondClean Smart È lo<br />
spazzolino elettrico di Philips<br />
con testine intercambiabili.<br />
Si ricarica a induzione e monta<br />
sensori che guidano alla<br />
pulizia dei denti con un<br />
riscontro immediato<br />
sullo smartphone<br />
al quale è collegato.<br />
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● LG V30 - Smartphone<br />
Video ad altissima<br />
qualità, fotocamera per<br />
scatti luminosi, schermo<br />
OLED ad alta risoluzione<br />
e audio Hi-fi: il nuovo<br />
LG V30 ha tutte le carte<br />
in regola per diventare<br />
un riferimento nella<br />
categoria.<br />
www.lg.com/it<br />
85
<strong>Gulli</strong>ver presenta la nuova linea di prodotti a marchio Consilia,<br />
selezionati per darti la qualità delle migliori marche ad un prezzo conveniente ogni giorno.<br />
PROVALI! L’ASSORTIMENTO CONTINUA A CRESCERE!
I COLORI<br />
DELL’AUTUNNO<br />
2017<br />
MODA<br />
di Evelyn Eugenia Bruno<br />
Quali saranno i colori del prossimo autunno?<br />
Per non sbagliare ci siamo affidati al Pantone<br />
Fashion Color Report, ovvero la classifica<br />
cromatica dei 10 colori di tendenza più amati<br />
e più visti alle recenti sfilate. Scopriamo come<br />
sono stati interpretati da alcuni stilisti.<br />
1.Ballet Slipper<br />
TRONCHETTI ROCKSTUD IN PELLE<br />
Silhouette iper femminile in pelle rosa<br />
cipria per i tronchetti di Valentino<br />
Garavani che disegnano una linea<br />
affusolata ed elegante. Ritornano<br />
le borchie dorate sui due cinturini<br />
che chiudono lo spacco laterale e<br />
rendono anche questo modello<br />
immediatamente riconoscibile.<br />
2. Navy Peony<br />
BORSA A TRACOLLA<br />
Un nuovo modello da aggiungere<br />
alla vostra collezione di borse firmate<br />
Chloé: la Drew in pelle martellata<br />
in tinta blu scuro conquista con la<br />
sua silhouette très petite dalle linee<br />
arrotondate. La lunga tracolla dorata<br />
la rende la cross body più chic da<br />
indossare con i vostri look serali.<br />
3.Grenadine<br />
ABITO IN LANA<br />
Seduzione assicurata con l’abito lungo<br />
in lana rosso di Balmain: la linea<br />
fasciante slanciata dalla lavorazione a<br />
1<br />
costine è arricchita da bottoni décor<br />
color oro che aggiungono un tocco<br />
militaresco all’ensemble.<br />
4. Neutral Grey<br />
TRONCHETTI IN SUEDE<br />
Perfetti per tutte le stagioni, i<br />
tronchetti Gianvito Rossi in suede<br />
grigio naturale sono emblema di<br />
eleganza e artigianalità all’italiana.<br />
Silhouette arrotondata in punta e<br />
tacco robusto per una calzatura dal<br />
fascino sofisticato da indossare al<br />
lavoro e nel weekend.<br />
2<br />
4<br />
87<br />
3
5.Golden Lime<br />
TRONCHETTI VAMP 85 IN SUEDE<br />
Gianvito Rossi gioca a stuzzicare<br />
la vostra fantasia alleggerendo<br />
la silhouette dello stivaletto con<br />
una forma sinuosa sul collo del<br />
piede. La nuance giallo verde in<br />
morbido suede vi sorprenderà per<br />
l’eclettismo negli abbinamenti.<br />
6. Autumn Maple<br />
BORSA SELLA PICCOLA IN<br />
Iper raffinata la nuova arrivata in<br />
casa Tod’s: realizzata in corposa<br />
pelle arancione ruggine con<br />
profili scuri, si rivela comoda<br />
grazie all’interno organizzato con<br />
tre tasche e rivestito in suede<br />
marrone. Portatela a spalla, a<br />
braccio e a mano o scegliete la<br />
comoda tracolla rimovibile per il<br />
massimo della praticità.<br />
7.Butterum<br />
DOLCEVITA IN CAMMELLO<br />
Il dolcevita è il capo che non deve<br />
mai mancare in ogni guardaroba,<br />
specialmente se è proposto in<br />
morbido cammello dalla maison<br />
Valentino. Silhouette avvolgente,<br />
texture ultra soffice e tonalità<br />
beige per un nuovo classico da<br />
mixare a tutto il guardaroba<br />
quotidiano.<br />
8.Shaded Spruce<br />
PUMPS IN SATIN CON PIUME<br />
Attraggono con la lucentezza preziosa<br />
del satin verde scuro le nuove pumps<br />
firmate Balenciaga. Il design d’Orsay<br />
asimmetrico è arricchito da piume su<br />
tono che elevano la silhouette affusolata<br />
al non plus ultra del lusso. Indossatele<br />
con un mini abito in tinta nera, si<br />
metteranno subito al centro del vostro<br />
look.<br />
9.Porto Tawny<br />
ABITO LUNGO IN LANA<br />
Lana ultra morbida disegna la silhouette<br />
lunga e dritta dell’abito Versace<br />
declinato in una intensa tinta bordeaux.<br />
Una fila di bottoni dorati che parte dal<br />
collo e scende fino al polso illumina<br />
la silhouette a costine da portare con<br />
stivaletti e cappotto oversize.<br />
10. Marina<br />
ABITO IN CRÊPE<br />
Vivida nuance azzurra tinteggia la<br />
silhouette asimmetrica dell’abito firmato<br />
Stella McCartney. Realizzato in cady<br />
crêpe leggermente elasticizzato con<br />
linea svasata al fondo, è tagliato con<br />
mezze maniche e scollo rotondo per un<br />
abito da sfoggiare di giorno assieme a<br />
scarpe flat e tracolla a contrasto.<br />
MODA<br />
9<br />
5<br />
7<br />
6<br />
10<br />
8<br />
89
FAI DA TE<br />
di Evelyn Eugenia Bruno<br />
UNA CAMERETTA<br />
sognare<br />
PER<br />
Con le vacanze alle spalle,<br />
ritornano i ritmi di sempre<br />
per tutti, anche per i<br />
nostri bimbi. Abbiamo<br />
pensato di rendere questo<br />
momento un po’ più<br />
divertente rinfrescando<br />
con semplici idee le loro<br />
camerette, in modo che<br />
inizino il nuovo anno<br />
scolastico con un sorriso.<br />
TENDINA DELLE<br />
MERAVIGLIE<br />
Quella che per<br />
noi è solo una<br />
tendina, per i<br />
nostri bimbi, può<br />
essere un castello,<br />
un sottomarino<br />
o un mondo<br />
fantastico nel<br />
quale possono<br />
volare con la<br />
fantasia che tanto<br />
amiamo in loro<br />
e che riesce a far<br />
tornare bambini<br />
anche noi.<br />
ACCHIAPPASOGNI<br />
L’acchiappasogni<br />
è un oggetto<br />
creato dai nativi<br />
d’America, che<br />
ci ha sempre<br />
affascinati e che<br />
tutti avremmo<br />
voluto vedere<br />
appeso nella<br />
nostre camere.<br />
Potete divertirvi<br />
con i vostri bimbi<br />
costruendone uno.<br />
Bastano un anello,<br />
fili colorati, perline,<br />
qualche piuma e<br />
tanta fantasia.<br />
SAPONETTE SORPRESA<br />
Fate sciogliere in un pentolino a<br />
bagno maria un po’ di sapone puro<br />
alla glicerina vegetale trasparente<br />
con poca acqua, coloranti alimentari<br />
e oli essenziali. Versate il contenuto<br />
negli stampini insieme ai piccoli<br />
giochi per bambini. Fate raffreddare<br />
per sei ore e mettete gli stampini<br />
nel frigorifero per altri 30 minuti.<br />
Cospargete poi con talco.<br />
ORA LAVORO IO<br />
La parete attrezzata che di norma si<br />
usa in garage, con un tocco di colore<br />
può tornare assai utile anche per i più<br />
piccoli diventando un porta tutto sempre<br />
pronto all’uso di ogni piccolo artista.<br />
91
Passatempo<br />
di Francesco Orsenigo<br />
IN<br />
i<br />
ALTO<br />
calici!<br />
Secondo i medici, un bicchiere al giorno non fa male, specialmente se si tratta di rosso, ricco di<br />
antiossidanti. Di sicuro, berne in modiche quantità fa bene all’umore e al palato. Abbinato con<br />
un piatto appetitoso e invitante poi... Non c’è niente da fare, il vino è parte integrante della nostra<br />
tradizione, proprio come l’amore degli italiani per la cucina e i prodotti di qualità. L’amiamo,<br />
dunque, ma siamo sicuri di conoscerlo? Mettetevi alla prova rispondendo a queste sei domande.<br />
PARTIAMO...<br />
1 Gli antichi Greci usavano bere vino<br />
come noi?<br />
A - No, lo hanno conosciuto solo dopo aver<br />
incontrato i Romani;<br />
B - Sì, ma solo nei giorni sacri agli dei;<br />
C - Sì, ma solo dopo averlo mescolato con<br />
spezie, miele e formaggio grattugiato;<br />
2 Un momento cruciale nella<br />
preparazione dello spumante metodo<br />
classico è il giusto dosaggio del<br />
cosiddetto liqueur d’expedition. Si<br />
tratta di:<br />
A - Una percentuale variabile di<br />
acquavite, la cui quantità determina il<br />
grado alcolico del vino;<br />
B - Uno sciroppo fatto con vino<br />
e zucchero;<br />
C - Una piccola quantità di anidride<br />
solforosa (solfiti) usata come<br />
antiossidante;<br />
3 Una volta imbottigliato, il vino deve<br />
trascorrere un periodo di affinamento<br />
in cantina. C’è però chi ha scelto una<br />
collocazione decisamente più insolita.<br />
Quale?<br />
A - Nello spazio, a bordo di un satellite<br />
geostazionario;<br />
B - Nel mare, a 70 metri di profondità;<br />
C - A 4.000 metri di quota, nel fondo di un<br />
crepaccio sul Monte Bianco;<br />
92
4 La produzione vinicola<br />
europea deve molto<br />
all’America? Se sì, in che<br />
modo?<br />
A - Vero, infatti quello americano è il maggior<br />
mercato mondiale per il vino europeo;<br />
B - Vero, infatti i vitigni usati oggi sono quasi tutti<br />
frutto di innesti su vite americana;<br />
C - Falso, in America la cultura del vino è recente e<br />
piuttosto marginale;<br />
5 Tra gli attrezzi indispensabili per la<br />
produzione dello champagne ci sono le<br />
pupitre. Di cosa si tratta?<br />
A - Di speciali rastrelliere su cui vengono messe<br />
a riposare le bottiglie;<br />
B - Speciali strumenti usati per separare<br />
il vino dai lieviti;<br />
C - Di particolari funghi (saccaromiceti) usati per<br />
provocare la fermentazione in bottiglia;<br />
6 Con il termine di ice wine si<br />
intende:<br />
A - Un gelato al gusto di vino, bianco o<br />
rosso;<br />
B - Un particolare tipo di vino che va<br />
bevuto alla temperatura<br />
massima di 4 °C ;<br />
C - Un vino ottenuto<br />
da grappoli d’uva congelati;<br />
In base alle risposte giuste sei...<br />
5/6: ...promosso a pieni voti.<br />
Ha il vino nelle... corde!<br />
3/4: ...abbastanza preparato,<br />
ma puoi migliorare.<br />
1/2: ...sicuramente un ghiottone,<br />
ma con il vino…<br />
6 C - L’ice wine, o vino di ghiaccio, si ottiene da grappoli d’uva<br />
ghiacciati, raccolti con una vendemmia tardiva in gennaio o<br />
febbraio, dopo aver subito almeno tre giorni di gelo. L’uva viene<br />
raccolta a mano, per lo più di notte, quando la temperatura si<br />
aggira intorno ai 10 gradi sotto zero.<br />
5 A - Per raccogliere nel collo della bottiglia di champagne i resti<br />
dei lieviti che hanno reso il vino frizzante ma che vanno poi eliminati,<br />
si eseguono a mano particolari manovre, dopo aver messo<br />
le bottiglie a testa in giù su speciali rastrelliere dette pupitre.<br />
4 B - Intorno alla metà dell’Ottocento i vigneti di tutta Europa<br />
furono distrutti da un parassita, la fillossera, che attaccava le radici<br />
delle piante. Si riuscì a sconfiggere il flagello solo innestando<br />
la parte fruttifera delle viti europee su ceppi di vite americana,<br />
resistente alla malattia.<br />
3 B - Nel mare. L’idea è di una società vinicola di Chiavari (Ge), che<br />
sottopone il suo spumante Abissi a un periodo di affinamento<br />
di alcuni mesi nelle acque di Portofino, a 70 metri di profondità.<br />
2 B - Durante la lavorazione in bottiglia dello spumante metodo<br />
classico si perde una piccola quantità di vino. Il contenuto viene<br />
quindi rabboccato con uno sciroppo di vino e zucchero, la cui<br />
quantità determina le caratteristiche dello spumante: brut, sec,<br />
demi-sec e così via.<br />
SOLUZIONI<br />
1 C - La coltura della vite era diffusa in tutta la Grecia antica e alla<br />
degustazione di vino era dedicato il simposio, la seconda parte<br />
del banchetto riservata ai soli commensali uomini. Il vino veniva<br />
servito nel krater (cratere), un grande vaso a bocca larga, mescolato<br />
ad acqua, miele, spezie e spesso formaggio grattugiato.<br />
93
Passatempo<br />
Accendete la mente<br />
anche durante la spesa<br />
con il Cruci <strong>Gulli</strong><br />
ORIZZONTALI: 1. Lo compiono le soldataglie lasciate<br />
libere dopo la vittoria – 10. Nella pila c’è positivo e<br />
negativo – 11. Gara automobilistica su strade pubbliche<br />
– 13. Quello trifolato è una vera prelibatezza per i<br />
buongustai – 14. Crescono sui rovi e hanno proprietà<br />
benefiche – 16. Notizia sensazionale – 19. Si definiscono<br />
così gli uomini credenti, devoti e osservanti delle<br />
pratiche religiose – 20. Ne passano 9 nella gestazione<br />
– 22. Siracusa sulle targhe – 23. Piante ornamentali<br />
94<br />
IL CRUCIVERBA E LA PAROLA NASCOSTA<br />
(E.E.B.)<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9<br />
10 11<br />
12 13<br />
14 15 16 17 18<br />
19 20 21 22<br />
23 24 25<br />
26 27 28<br />
29 30<br />
31<br />
32 33 34 35<br />
36 37<br />
38 39<br />
41<br />
40<br />
con radici tuberose – 25. Gli amici<br />
di Messi, il fuoriclasse del Barcellona,<br />
lo chiamano così – 26. Inoperante<br />
a metà – 28. Terminal Intermodale<br />
Venezia – 29. È gras quello d’oca –<br />
30. “Quel ramo del lago di .... che<br />
volge a mezzogiorno” – 31. Personaggio<br />
nella foto interpretato da<br />
Marty Feldman – 32. Abbreviazione<br />
postale di California – 33. Risuona<br />
nelle vallate – 36. Iniziali del comico<br />
Roncato – 37. Lo si beve Tonic al<br />
bar – 38. L’Amedeo che pubblicò I<br />
Canti Italici – 40. Ancona – 41. La<br />
Lady principessa del popolo.<br />
Verticali: 2. Associated Press –<br />
3. Disimpegno tra stanze – 4. La<br />
Romagnoli di Braccialetti Rossi – 5.<br />
Harley Owners Group – 6. Capoluogo<br />
della Maremma. – 7. Si usano per<br />
collegare o appendere altri oggetti<br />
– 8. Parte dell’intestino tenue – 9.<br />
Olé..senza fine – 12. Ingrandire – 15.<br />
Coni senza consonanti – 17. Si mangiano<br />
con la polenta soprattutto in<br />
Veneto – 18. Quella del nove la si<br />
fa per controllare il risultato – 20.<br />
Malpensa Logistica Europa – 21.<br />
Lei... senza testa – 24. Comanda<br />
l’alveare – 25. Local Tourist Organisation<br />
– 27. Un comune di Verona<br />
– 34. È doppio nel brindisi – 35. Non<br />
ina – 39. Se devi andare…<br />
Risolvete il cruciverba e scoprite la parola segreta celata nei quadretti a fondo grigio. Un<br />
piccolo aiuto? Ne abbiamo parlato su <strong>Gulli</strong> n° 5 e la parola la trovate su molti... scaffali.
NODDLES<br />
GIRO GIRO TONDO -<br />
DESIGN FOR CHILDRENT<br />
Triennale di Milano<br />
01.04.2017 - 18.02.2018<br />
www.triennale.org<br />
Il capitolo della storia italiana del design dedicato<br />
all’infanzia e ai bambini va in scena alla Triennale di<br />
Milano. Protagonisti i designer e gli architetti che<br />
hanno lavorato per loro, i giochi e gli spazi pensati per<br />
i più piccoli, per il loro divertimento. Questo percorso<br />
nasce dall’idea di Silvana Annicchiarico e l’allestimento<br />
è stato curato da Stefano Giovannoni. Arredamento,<br />
giochi, architetture, segni, animazione e strumenti:<br />
tante sono le anime di questa mostra, improntata<br />
a far uscire il bimbo che c’è in noi. Spazio anche ad<br />
approfondimenti dedicati alle figure di spicco nella<br />
storia del design per bambini come Bruno Munari,<br />
Riccardo Dalisi, ma anche a chi vive quotidianamente<br />
con i più piccoli, tanto da avere una propria immagine<br />
nella società, come i maestri e gli educatori. Non<br />
poteva mancare uno spazio dedicato all’affabulazione,<br />
dove Pinocchio avrà un ruolo da primattore.<br />
BESTIALE! ANIMAL FILM<br />
STARS<br />
Mole Antonelliana - Museo Nazionale<br />
del Cinema, Torino<br />
14.06.2017 - 08.01.2018<br />
www.museocinema.it<br />
Spesso gli attori sono degli animali, ma non in<br />
senso dispregiativo, sono proprio animali: Lessie,<br />
Furia, Rin Tin Tin, Rex e molti altri ancora. Il Museo<br />
Nazionale del Cinema ha deciso di omaggiare<br />
queste star con una mostra che ripercorre la<br />
costante e trasversale presenza degli animali<br />
nella storia del cinema attraverso 440 pezzi in<br />
esposizione. Saranno seguiti due temi principali:<br />
l’animale star e la l’animale-attore.<br />
Il primo approfondisce la<br />
relazione tra<br />
icona popolare e<br />
animale in<br />
carne e ossa, nel<br />
secondo si cerca di capire<br />
cosa può<br />
diventare la<br />
“recitazione animale” grazie<br />
agli effetti speciali che li<br />
fanno assomigliare sempre<br />
di più a noi<br />
umani.<br />
MOSTRE<br />
di Maurizio Ferrari<br />
ARTURO TOSCANINI. LA VITA<br />
E IL MITO DI UN MAESTRO<br />
IMMORTALE<br />
Museo teatrale alla Scala, Milano<br />
22.03.2017 - 20.08.2017<br />
www.teatroallascala.org<br />
Ancora pochi giorni per visitare la mostra<br />
dedicata ai 150 anni dalla nascita e i 60 dalla<br />
scomparsa dell’indimenticato direttore d’orchestra<br />
Arturo Toscanini. Il museo teatrale alla Scala ha<br />
dedicato a questo maestro, che per ben tre volte è<br />
stato direttore stabile, una mostra che ripercorre la<br />
sua vita e i suoi successi. Un percorso per immagini,<br />
articolato in quattro sezioni, dove la musica sarà<br />
protagonista assoluta. Sarà l’occasione per scoprire<br />
anche i compositori che più ha amato, a cui a<br />
legato la sua carriera, in special modo Wagner,<br />
Beethoven, Verdi e Puccini. Spazio anche ad alcuni<br />
momenti della sua vita privata, uno scorcio che<br />
aiuta il visitatore a capire meglio la personalità di<br />
questo artista che tanto ha fatto per diffondere la<br />
conoscenza della musica in Italia.<br />
LADY DIANA.<br />
UNO SPIRITO LIBERO<br />
Sale dei Paggi - Reggia di Venaria Reale,<br />
Torino<br />
08.07.2017 - 28.01.2018<br />
www.lavenaria.it<br />
Sono trascorsi venti anni dalla morte di Lady Diana,<br />
una delle figure iconiche dei nostri giorni. Una morte<br />
improvvisa, circondata per lungo tempo da misteri e<br />
complotti, ma purtroppo reale, che ha lasciato un vuoto<br />
nel cuore di molte<br />
persone, soprattutto<br />
tra i sudditi della<br />
regina Elisabetta. La<br />
mostra realizzata alla<br />
Reggia di Venaria<br />
Reale vuole rendere<br />
omaggio a questa<br />
figura che è diventata un mito di femminilità e forza,<br />
racchiudendo in sé paradossi e sfaccettature tipiche di<br />
ogni donna. Nella Sala dei Paggi ci si potrà immergere<br />
nell’universo di Diana Spencer attraverso racconti,<br />
testimonianze visive, immagini, giornali e molto altro<br />
per coinvolgere il visitatore e rendere omaggio così alle<br />
diverse anime di Lady D.<br />
95
GEORGE SAUNDERS<br />
LINCOLN NEL<br />
BARDO<br />
Grande attesa per l’uscita del<br />
primo romanzo di George<br />
Saunders, già acclamato<br />
scrittore di racconti.<br />
L’autore parte da una storia<br />
vera, la morte di Willie, figlio<br />
undicenne del Presidente<br />
Lincoln, per raccontare di un limbo dove tutte le<br />
anime transitano temporaneamente prima di passare<br />
oltre. Questo posto è il Bardo (individuato nel Libro<br />
tibetano dei morti), il luogo dove le anime sono ancora<br />
così prossime alla vita, da non rendersi del tutto<br />
conto di essere morte. Esse vagano confuse, ancora<br />
troppo attaccate alla vita terrena. Queste assisteranno<br />
all’arrivo di Willie, che non sa di essere morto, e al<br />
dolore del padre che vorrebbe morire ma che deve<br />
continuare ad andare avanti per il bene del paese. Una<br />
scrittura che affronta grandi interrogativi sulla morte,<br />
sul dolore e il senso del dovere.<br />
Feltrinelli - 240 pagine - 18,50 euro<br />
LIBRI<br />
di Nunzia Picariello<br />
MARTA PEREGO<br />
LA FELICITÀ È<br />
A PORTATA DI<br />
TROLLEY.<br />
OGNI GIORNO È<br />
UN (ALTRO) VIAGGIO<br />
Per una donna, la valigia è lo spazio più limitante<br />
e frustante che esista. Come si fa a mettere tutte le<br />
sicurezze, ma soprattutto le insicurezze nel proprio<br />
trolley? Marta Perego, volto noto della televisione,<br />
è diventata negli anni un’esperta viaggiatrice e in<br />
questo libro svela tutti i trucchi per mettere nella<br />
valigia quello che davvero serve a ciascuna di noi. Un<br />
viaggio nell’universo femminile che, con ironia, offre<br />
spunti di riflessione su quanto davvero sia necessario<br />
per affrontare un cambiamento. Forse la chiave di tutto<br />
è la leggerezza e la valigia allora diventa metafora di<br />
quanto ci serve nel viaggio della vita.<br />
De Agostini - 267 pagine - 16,00 euro<br />
CHARLES PÉPIN<br />
IL MAGICO POTERE<br />
DEL FALLIMENTO<br />
Fallire può essere la porta necessaria per la<br />
felicità, e forse anche, per il successo. Ne è<br />
convinto Charles Pepin che nel suo libro<br />
affronta il nodoso tema del fallimento,<br />
riflettendo sul percorso, che attraverso di esso<br />
può condurre alla riscoperta di un nuovo modo di affrontare<br />
la vita. Un po’ come se fosse una tappa necessaria, per<br />
comprendere la nostra essenza e diventare migliori. L’autore<br />
riporta l’esperienza di grandi personaggi: da Steve Jobs a<br />
Lincoln, da De Gaulle alla Rowling. Tutti accumunati da storie<br />
di insuccessi, da cui poi sono ripartiti per diventare, ciascuno<br />
nel proprio campo, fuoriclasse. Le difficoltà sono opportunità<br />
se sappiamo dare loro il giusto peso. Un libro per riflettere e<br />
motivarsi.<br />
Garzanti Libri - 180 pagine - 15,00 euro<br />
DIEGO DE SILVA<br />
DIVORZIARE CON STILE<br />
Ecco di nuovo l’avvocato Malinconico, personaggio<br />
di punta di Diego De Silva. Vive e nel mentre, cerca<br />
di capire quale sia la sua filosofia di vita. Avvocato<br />
di scarso successo, Malinconico è alle prese con<br />
un risarcimento danni per perdita del “naso” di un<br />
quasi zio, che si è schiantato in una porta a vetri<br />
e con il divorzio della bellissima Veronica Starace<br />
CAMILLA LÄCKBERG<br />
LA STREGA<br />
Torna la Läckberg con la serie<br />
ambientata a Fjällbacka, suo paese<br />
natale. Questa volta, la storia è<br />
incentrata sulla scomparsa di una<br />
bambina di quattro anni. Una<br />
vicenda che ha molti collegamenti<br />
con la morte di Stella, una bambina della stessa<br />
età, avvenuta trenta anni prima. Di quest’omicidio<br />
furono accusate due bambine, tra cui Marie, ora<br />
tornata a Fjällbacka per le riprese di un film in cui<br />
è protagonista. Ci sono collegamenti con i due<br />
casi? Come sempre indagheranno sulla vicenda<br />
Patrik Hedström e la sua squadra. Ed Erica, che già<br />
da un po’ stava scavando nelle torbide vicende<br />
collegate all’omicidio di stella. Bullismo, paura del<br />
diverso, sospetti, odi; riappaiono i grandi motori<br />
della narrativa della Läckberg.<br />
Marsilio - 688 pagine - 19,90 euro<br />
Tarallo, moglie dell’avvocato Ugo Maria Starace<br />
Tarallo, il quale la accusa di tradimento virtuale.<br />
Malinconico sarà coinvolto nella “guerra dei Roses”,<br />
molto più di quanto previsto. Una riflessione sulla<br />
separazione, ma anche e soprattutto sulla reazione<br />
al cambiamento.<br />
Einaudi - 392 pagine - 19,00 euro<br />
97
OROSCOPO<br />
di Lily<br />
ARIETE<br />
21 marzo - 20 aprile<br />
TORO<br />
21 aprile - 20 maggio<br />
GEMELLI<br />
21 maggio - 21 giugno<br />
CANCRO<br />
22 giugno - 22 luglio<br />
I primi giorni del mese sanno ancora<br />
di libertà, perciò faticate a rientrare<br />
nei soliti ritmi. Marte, il 5 si tranquillizza,<br />
ma, Mercurio e Venere, rispettivamente<br />
fino al 10 e al 20 continuano<br />
a stimolare la vostra voglia di divertimento.<br />
Domenica 3 e lunedì 4, la<br />
Luna, sarà favorevole per gli incontri<br />
rendendovi attraenti e affascinanti.<br />
Lunedì 11, sarete pronti per affrontare<br />
gli impegni in sospeso, grazie alle<br />
stelle in Vergine che vi aiuteranno<br />
contro gli ostacoli burocratici, ma non<br />
vi arrabbiate! Dedicate del tempo per<br />
voi concentrandovi sulla salute.<br />
Il 5 Marte si sposta in Vergine e Mercurio<br />
lo segue il 10, ma avvertite<br />
già l’abbraccio del Sole che vi farà<br />
dimenticare le scottature di agosto.<br />
La Luna nuova del 20 è la più bella<br />
perché, accogliendo Venere, vi apre<br />
le porte della felicità in amore, perciò,<br />
se avete passato momenti difficili,<br />
dimenticateli e chiedete alla vostra<br />
metà di vivere insieme o di sposarvi.<br />
I single troveranno grandi occasioni<br />
e, se siete già sposati, ritroverete la<br />
felicità dei primi tempi. Cercate adesso<br />
un impiego, collaborazioni o altro<br />
perché, il momento è buono.<br />
Preparatevi per l’autodifesa perché,<br />
Marte, gioca sporco e, dall’ottimo<br />
Leone, passa al vittimismo della Vergine.<br />
Questo cielo tocca la casa nel<br />
rapporto tra genitori e figli e nell’ambito<br />
professionale. Potrete vincere<br />
se imparerete ad essere concreti,<br />
pragmatici e precisi costruendo le<br />
vostre idee su terreni solidi. Non siate<br />
polemici, ma aperti e collaborativi,<br />
specialmente in amore stando il più<br />
vicino possibile alla persona amata<br />
prima del 20, quando Venere diventerà<br />
ostile. Curate la salute e rilassatevi<br />
con calmanti naturali.<br />
Fino all’equinozio d’autunno del 22, i<br />
pianeti, sono super positivi per voi. Il<br />
6, Mercurio torna per poco in Leone,<br />
e voi dovrete prendere al volo questa<br />
occasione che vi porterà affari e molti<br />
guadagni mentre, alla sera, cade un<br />
plenilunio molto romantico, uscite<br />
dalla routine cambiando ristorante<br />
e avventurandovi verso qualcosa di<br />
nuovo. Giove, dal mese prossimo,<br />
sarà eccellente, quindi, riposatevi i<br />
giorni 28, 29 e 30 concedendovi totale<br />
solitudine perché saranno pesanti.<br />
Non discutete con partner o colleghi<br />
e prestate attenzione ai vostri figli.<br />
LEONE<br />
23 luglio - 23 agosto<br />
VERGINE<br />
24 agosto - 22 settembre<br />
BILANCIA<br />
23 settembre - 22 ottobre<br />
SCORPIONE<br />
23 ottobre - 22 novembre<br />
Mercurio e Marte, nei primi giorni del<br />
mese, sono ancora accanto a Venere<br />
e insieme ricevono i potenti raggi di<br />
Giove e Urano che creano influssi positivi.<br />
Chi cerca l’anima gemella può<br />
ancora incontrarla il 6 oppure il 16 e<br />
il 17 con la vostra ultima Luna estiva.<br />
Queste stelle incidono molto anche<br />
sul piano lavorativo e burocratico,<br />
quindi datevi da fare per sistemare le<br />
pendenze anche perché questo è l’ultimo<br />
mese in cui avrete la completa<br />
protezione di Giove. Il cielo diventa<br />
più concreto, impostate il vostro futuro<br />
elaborando nuovi progetti.<br />
<strong>Settembre</strong> vi accoglie con una Luna<br />
meravigliosa. Siete innamorati ma<br />
troppo timidi per rivelarlo e, dal 5,<br />
Marte vi aiuterà ad aprire il cuore<br />
a chi amate. Mercurio torna nel vostro<br />
cielo il 10 e, finalmente, arriva<br />
Venere nel giorno della vostra Luna<br />
nuova che segna l’inizio del vostro<br />
anno zodiacale. Le nuove coppie<br />
nascono sotto una buona stella e,<br />
quelle consolidate cominciano a<br />
fare progetti di vita insieme con<br />
entusiasmo e passione. Tenete<br />
d’occhio la salute perché le emozioni<br />
vi possono stancare.<br />
Si torna ai soliti ritmi, anche se i primi<br />
giorni del mese sono ancora molto<br />
allegri grazie a Marte e Mercurio. Il 2<br />
e il 3 sono giorni unici da usare come<br />
scrigno per proposte speciali rivolte<br />
al futuro di coppia. Venere fino al 20<br />
è un’amica preziosa, mentre Giove e<br />
Saturno saranno testimoni di nozze<br />
o dell’arrivo di un figlio tanto desiderato.<br />
Le coppie che andranno a vivere<br />
insieme adesso, partono benissimo.<br />
Tutte le vostre relazioni sono buone<br />
e, con l’equinozio del 22 e la vicinanza<br />
del vostro compleanno, dovrete raggiungere<br />
i vostri obbiettivi.<br />
Il 5 Marte se ne va e, fino alla fine<br />
dell’anno, correrete in discesa. Venere<br />
transiterà in Leone fino al 20 e<br />
accentuerà il vostro interesse per il<br />
lavoro, provocando qualche protesta<br />
del partner che vi vedrà troppo<br />
impegnati. Con la Luna piena del 6,<br />
ma anche i giorni 14, 15, 19, 20, 22 e<br />
28 potreste risultare prepotenti nella<br />
coppia, pretendendo ad ogni costo,<br />
l’ultima parola. Se lavorate in un<br />
team prendete le redini del gruppo,<br />
sarete vincenti. Sfruttate Mercurio in<br />
Venere per rafforzare le conoscenze<br />
giuste. La salute è buona.<br />
SAGITTARIO<br />
23 novembre - 21 dicembre<br />
CAPRICORNO<br />
22 dicembre - 20 gennaio<br />
ACQUARIO<br />
21 gennaio - 19 febbraio<br />
PESCI<br />
20 febbraio - 20 marzo<br />
Sole, Marte e Mercurio in Vergine vi<br />
dicono di essere creativi, precisi e concentrati<br />
specialmente nelle questioni<br />
burocratiche e nei conti in sospeso<br />
perciò terminate tutto in fretta e al<br />
meglio che potete. Voi, figli di Giove,<br />
agite sempre a modo vostro, ma<br />
dovrete sfruttare i primi dieci giorni<br />
con Mercurio in Leone per firmare un<br />
accordo o chiudere una transazione,<br />
altrimenti, meglio aspettare il mese<br />
prossimo. La forma fisica ne risente<br />
un po’ a causa dello stress. Venere è<br />
amorevole fino al 20 con momenti<br />
unici, dolcissimi e felici.<br />
Arriva un cielo sereno nella vostra vita<br />
personale e professionale. Marte dal<br />
5, Mercurio dal 10 e Venere dal 20,<br />
entrano in Vergine, allargando i confini<br />
del vostro mondo. Molte volte vi<br />
siete trovati a fare da pacieri in molte<br />
situazioni; ora, questa sensazione di<br />
peso svanisce e potrete tornare a respirare<br />
un po’. Puntate in alto, progettate,<br />
fate corsi che vi portino ad una<br />
qualifica. Avete uno scambio emotivo<br />
profondo e potreste innamorarvi di<br />
quella persona intelligente, giovane<br />
e spiritosa che state frequentando. E<br />
la salute migliora di conseguenza.<br />
È un mese importante e le stelle si<br />
spostano in Venere, un punto del<br />
cielo molto favorevole per le finanze.<br />
Con l’aiuto di Giove, sbrogliate<br />
con molta pazienza questioni legate<br />
ad eredità. Anche se vorreste lasciar<br />
perdere tutto, ragionate: se lasciate<br />
adesso, potreste pentirvene in futuro.<br />
Se avete bisogno di un finanziamento<br />
e non arriva dalla banca, una nonna<br />
o una zia, metteranno mano ai risparmi<br />
per aiutarvi. Venere è opposta<br />
fino al 19, vi rende amabili e simpatici<br />
ma non determinati e, il 26, sono in<br />
vista degli incontri importanti.<br />
Se avete portato a termine gli impegni,<br />
il ritorno al lavoro non sarà troppo<br />
stancante. Sarà molto difficile la<br />
sfida con la burocrazia perché rallenterà<br />
i vostri progetti facendovi sembrare<br />
impossibile qualsiasi mossa.<br />
Vorreste infischiarvene di permessi<br />
ed altro, ma questo potrebbe portarvi<br />
ad avere problemi, quindi abbiate<br />
pazienza sia con i superiori che con i<br />
sottoposti e tutto finirà nel migliore<br />
dei modi. Troverete nemici dove non<br />
pensavate, ma non abbiate paura a<br />
tagliare corto. L’amore va bene, ma<br />
cercate di non portare rabbia in casa.<br />
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