Marco Simeon: Washington, Gala NIAF, premio International Media Relation
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<strong>Washington</strong>, <strong>Gala</strong> <strong>NIAF</strong>, <strong>premio</strong> <strong>International</strong><br />
<strong>Media</strong> <strong>Relation</strong> a <strong>Marco</strong> <strong>Simeon</strong>. Sempre più<br />
forte il legame Italia-USA<br />
<strong>Washington</strong>, alla 37° edizione del Galà <strong>NIAF</strong> il riconoscimento “<strong>International</strong><br />
<strong>Media</strong> <strong>Relation</strong>” è stato conferito a <strong>Marco</strong> <strong>Simeon</strong>, Direttore delle Relazioni<br />
Istituzionali e Internazionali della RAI. Il <strong>NIAF</strong> è l’annuale convention<br />
italoamericana organizzata dalla National Italian American Foundation per<br />
consegnare i riconoscimenti a preminenti italiani e americani di origine<br />
italiana per meriti speciali. Secondo il Ministro degli Esteri Giulio Terzi questi<br />
riconoscimenti sono l'esempio dei forti rapporti che legano l'Italia agli Stati<br />
Uniti.<br />
Si sono spenti i riflettori sulla annuale convention italoamericana organizzata<br />
dalla National Italian American Foundation all'hotel Hilton della capitale dove<br />
si è svolto il gala della 37esima edizione che sarà ricordata come quella colpita<br />
in pieno dalla crisi economica globale che ha prodotto la vistosa assenza di<br />
circa un migliaio dei consueti tre mila partecipanti.<br />
Sul palco della <strong>International</strong> Ballroom c'erano, tra gli altri, il ministro degli<br />
Esteri Giulio Terzi, l'ambasciatore a <strong>Washington</strong> Claudio Bisogniero, il giudice<br />
della Corte Suprema Samuel Alito, l'on. Amato Berardi, l'ex numero uno<br />
dell'Fbi Louis Freeh, Letizia Moratti presidente della San Patrignano Foundation,<br />
il presidente della Niaf Joseph Del Raso, il segretario della Niaf John Calvelli e
<strong>Marco</strong> <strong>Simeon</strong> della Rai.<br />
Al podio, in veste di maestro di cerimonie, il campione di baseball Mike Piazza<br />
che ha consegnato i consueti riconoscimenti che la Niaf assegna a preminenti<br />
italiani e americani di origine italiana per meriti speciali.<br />
Quest'anno i premi sono andati a Geno Auriemma, allenatore della Nazionale<br />
statunitense di basketball medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra (Special<br />
Achievement Award in Sport); Mark Del Rosso, Ceo di Audi of America (Special<br />
Achievement Award in Business); Giovanni Ferrero, Ceo del Ferrero Group<br />
(Special Achievement Award in <strong>International</strong> Business). Il <strong>premio</strong> è stato<br />
ritirato dall'ambasciatore Paolo Fulci a nome dalla famiglia Ferrero.<br />
Altri premi sono stati consegnati a Ralph Izzo, Ceo e presidente del Public<br />
Service Enterprise Group (Special Achievement Award in Science and<br />
Technology) e Letizia Moratti, presidente della fondazione Friends of San<br />
Patrignano (Special Achievement Award in Philantropy). Un riconoscimento<br />
speciale per contributi accademici è andato alla Accademia dei Lincei nella<br />
persona del presidente Lamberto Maffei e un altro per "<strong>International</strong> <strong>Media</strong><br />
<strong>Relation</strong>" è andato a <strong>Marco</strong> <strong>Simeon</strong>, Direttore delle Relazioni Istituzionali e<br />
Internazionali della RAI e Responsabile della struttura RAI Vaticano.<br />
Quest'anno la "Region of Honor" al gala avrebbe dovuto essere la Calabria<br />
rappresentata dal presidente Giuseppe Scopelliti che però all'ultimo momento<br />
ha dato forfait. Così la Regione si è trovata a dovere versare nelle casse della<br />
Niaf una cifra per ricevere in cambio solo una telegrafica menzione durante la<br />
serata e un diffuso chiacchiericcio sulle solite brutte figure.<br />
All'indomani del gala fra la gente che lasciava l'Hilton erano in molti a chiedersi<br />
se la vistosa mancanza di partecipanti la sera prima sia da attribuire alla crisi,<br />
oppure se piuttosto sia un segnale della crisi di identità, la mancanza insomma<br />
di una strategia precisa della Niaf nell'affrontare il futuro.<br />
La domanda ricorrente è stata: finito il tempo delle rimembranze di un passato<br />
glorioso e dopo essersi assopita sugli allori, possibile che la Fondazione<br />
non riesca ad individuare la via giusta per affrontare il futuro di questa<br />
grande organizzazione che dovrebbe rappresentare oltre 20 milioni di italiani<br />
d'America, in un momento in cui è palese il diffuso disinteresse delle giovani<br />
generazioni.<br />
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, in rappresentanza del governo, ha detto<br />
che gli italiani e italoamericani che hanno ricevuto riconoscimenti dalla Niaf<br />
sono l'esempio dei forti rapporti che legano l'Italia agli Stati Uniti. "Questo<br />
legame - ha sottolineato Terzi - si rafforza ogni anno sempre più e ci aiuta a<br />
superare la peggiore crisi finanziaria. Il governo italiano non ha perso tempo<br />
nell'attuare riforme strutturali per alleviare il debito pubblico, rendere più<br />
liberi i mercati e favorire la crescita. L'Italia ha rinnovato la sua leadership nel<br />
grande progetto dell'integrazione europea. La confidenza sul ruolo dell'Italia<br />
in Europa si traduce in una maggiore considerazione del ruolo dell'Italia<br />
nella partnership transatlantica". Entrando nel merito dei rapporti tra i due<br />
Paesi il capo della Farnesina ha aggiunto che "l'America adesso può guardare
all'Italia non solo come il miglior Paese alleato, ma anche come un amico molto<br />
influente in Europa". Il ministro è quindi passato a parlare dell'argomento di<br />
attualità negli Stati Uniti: la promozione della lingua e cultura italiana. "Quando<br />
ho saputo di essere stato invitato dalla Niaf a rappresentare il governo, mi<br />
sono sentito particolarmente felice perché deve avere a che fare con il mio<br />
impegno nella promozione della lingua e cultura italiana negli Stati Uniti. In<br />
questa impresa, naturalmente, non sono solo. Lasciatemi ringraziare i tanti<br />
amici presenti, le tante organizzazioni e la Niaf in particolare che ha sostenuto<br />
meravigliosamente questo impegno".<br />
Il 2013 sarà l'anno dedicato alla cultura italiana negli Stati Uniti e a tale<br />
proposito il ministro ha detto che durante il suo incontro con Hillary Clinton di<br />
venerdì scorso, il segretario di Stato ha detto che la cultura italiana non viene<br />
celebrata solo l'anno prossimo, perché ogni anno è l'anno della cultura italiana<br />
in America.<br />
Il ministro Terzi ha anticipato che si tratterà di un programma grandioso con<br />
eventi che comprenderanno arti, letteratura e scienze. "Pensate alla cultura<br />
italiana come un meraviglioso, maestoso albero. Le sue radici affondano nel<br />
terreno fertile dell'Illuminismo che ha influenzato anche i padri fondatori<br />
dell'America. E' nutrito dalle antiche tradizioni della nostra penisola, è ispirato<br />
dagli ideali del Rinascimento, dal coraggio e dalla visione di uomini come<br />
Garibaldi e Mazzini". Non poteva mancare un accenno alla crisi economica<br />
globale ed in particolare alla situazione nel Bel Paese. "In qualità di cittadino<br />
italiano e come ministro degli Esteri, spero vivamente di poterci lasciare alle<br />
spalle l'attuale crisi economica che ha colpito pesantemente molte persone.<br />
Non ci sono dubbi nella mia mente che attraverso sagge decisioni, spirito di<br />
sacrificio e duro lavoro, possiamo farcela".<br />
FONTE: America Oggi