ACTA APOSTOLICAE SEDIS - La Santa Sede
ACTA APOSTOLICAE SEDIS - La Santa Sede ACTA APOSTOLICAE SEDIS - La Santa Sede
86 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale sociale espresse ed esposte dal medesimo Nostro Predecessore : « Sua igitur cuique pars bonorum attribuenda est : efficiendumque, ut ad boni commu nis seu socialis iustitiae normas revocetur et conformetur partitio bono rum creatorum, quam hodie ob ingens discrimen inter paucos praedivites et innumeros rerum inopes gravissimo laborare incommodo cordatus qui sque novit ». Le vie a questa meta i Papi in Atti molteplici e gli uomini cattolici di dottrina e di azione sociale hanno luminosamente additate con non minor forza di convincimento che maturità di riflessione e di giudizio. Ma ciò che più importa è che la comunanza dei fedeli nell'ampia opera sua non dubiti di porre risolutamente e coraggiosamente in pratica i principi della dottrina sociale della Chiesa e sappia difenderli e propa garli ; cosicché — come notavamo dapprima circa la discrepanza tra la cognizione religiosa e il fatto religioso — non abbia qui a verificarsi che le vedute sociali dei cattolici siano forti e la loro azione sociale debole. A nessun fedele sia dato motivo od occasione di ricorrere ad altri maestri di dubbia fede e di falsa scienza e di cercare altrove ciò che la Chiesa copiosamente offre : il campo, il disegno, l'ordine, l'esempio di attività sociale e di cristiana carità per la salvezza del genere umano dalla sua profonda miseria e per il suo rinnovamento nello spirito e nella forza di Gesù Cristo. IL DECALOGO ARRA DI SALVEZZA NELL'ORA PRESENTE La presente ora apocalittica, che come uragano di distruzione e piog gia di sangue passa sopra la terra, chi ben ne consideri gli effetti reli giosi e morali, non può a meno di ritenerla bisognevole di una nuova proclamazione del decalogo, che il divino Maestro, rispondendo a chi lo aveva interrogato quale fosse il più gran comandamento della legge, com pendiò nella sua infinita sapienza in due precetti, dicendo che il massimo e primo è amaré Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente ; e che il secondo è simile al primo : amare il prossimo come se stesso, perchè in questi due comandamenti gravitano tutta la legge ei profeti. 23 In quest'ora Dio e l'uomo, tutto ciò che è religioso e spirituale, che rimaneva come fuori del mondo e della visione degli uomini, sembra che risorga e riacquisti in mezzo agli universali dolori e lamenti una speciale vivacità e un sènso più profondo, che penetrano e scuotono le più oscure latebre del cuore e i più riposti pensieri delle menti. Le verità religiose più semplici e una volta per tutti indiscusse, la divina Provvi- 33 MATTH. 22, 34-40.
24 Cfr. MICH. 4, 2. Actu Pii Pp. XII 87 denza che governa il mondo, la giustizia fra le genti che affanna pensa tori e popoli, sono divenute grandi questioni, « pietre dì scandalo», in torno alle quali dibattono, si dividono e divergono gl'intelletti e le vo lontà operose degli spiriti, che a difenderle e sostenerle, per informare ad esse la propria vita, sentono la necessità di grande coraggio e di somma prontezza. Nel mondo di oggi i dieci comandamenti di Dio sono i dieci scaglioni per salire la montagna della vita cristiana e della perfezione nella se quela di Cristo : duri e massicci scaglioni che, saliti, elevano l'uomo sopra l'oscuro abisso del decadimento morale. Sono quasi monti che si innalzano l'uno sopra l'altro, verso i quali l'umanità, che vuol salvarsi e ascendere a conquistare la vita, ha da sollevare e tener fìssi gli occhi, perchè dal superarli col soccorso divino può venire soltanto la salute e la gloria del trionfo. Tocca a voi, diletti figli, di contribuire a rendere gli uomini atti a ricevere questa salvezza, conducendoli sul monte del Signore, affinchè Egli insegni loro le sue vie ed essi seguano i suoi pensieri. 24 Si degni lo Spirito Santo, dator munerum, lumen cordium, nell'im mensa sua liberalità, porre sulle vostre labbra quelle più giuste e appro priate parole, che illuminano le menti come fiaccole di verità e commuo vono i cuori come fiamme di amore, e farle fruttificare con la pienezza della sua grazia ! Con tale augurio, e in pegno dei più eletti favori celesti, impartiamo a voi tutti, dilètti figli qui presenti, a tutto il clero di Roma, a tutti i No stri cari diocesani, con particolare affetto la Nostra paterna Apostolica Benedizione.
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tori e popoli, sono divenute grandi questioni, « pietre dì scandalo», in<br />
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ad esse la propria vita, sentono la necessità di grande coraggio e di<br />
somma prontezza.<br />
Nel mondo di oggi i dieci comandamenti di Dio sono i dieci scaglioni<br />
per salire la montagna della vita cristiana e della perfezione nella se<br />
quela di Cristo : duri e massicci scaglioni che, saliti, elevano l'uomo<br />
sopra l'oscuro abisso del decadimento morale. Sono quasi monti che si<br />
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perchè dal superarli col soccorso divino può venire soltanto la salute e<br />
la gloria del trionfo. Tocca a voi, diletti figli, di contribuire a rendere<br />
gli uomini atti a ricevere questa salvezza, conducendoli sul monte del<br />
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pensieri. 24<br />
Si degni lo Spirito Santo, dator munerum, lumen cordium, nell'im<br />
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priate parole, che illuminano le menti come fiaccole di verità e commuo<br />
vono i cuori come fiamme di amore, e farle fruttificare con la pienezza<br />
della sua grazia !<br />
Con tale augurio, e in pegno dei più eletti favori celesti, impartiamo<br />
a voi tutti, dilètti figli qui presenti, a tutto il clero di Roma, a tutti i No<br />
stri cari diocesani, con particolare affetto la Nostra paterna Apostolica<br />
Benedizione.