curricula vitae – corpo docente indice - CSGI - Università degli Studi ...
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CURRICULA VITAE <strong>–</strong> CORPO DOCENTE<br />
INDICE<br />
Piero Baglioni pag. 2<br />
Silvia Benassai pag. 7<br />
Marco Benvenuti pag. 12<br />
Samuele Caciagli pag. 18<br />
Emilio Mario Castellucci pag. 20<br />
Giuseppe Centauro pag. 22<br />
Marco Ciatti pag. 27<br />
Pilario Costagliola pag. 28<br />
Luigi Dei pag. 30<br />
Francesco De Sarlo pag. 41<br />
Michele Dota pag. 46<br />
Emanuela Ferretti pag. 48<br />
Ettore Focardi pag. 50<br />
Luciano Gallo pag. 65<br />
Rodorico Giorgi pag. 70<br />
Domenico Lo Vetro pag. 74<br />
Franco Lucarelli pag. 76<br />
Luigi Marino pag. 81<br />
Giorgio Mastromei pag. 86<br />
Pasquino Pallecchi pag. 88<br />
Giovanni Pancani pag. 91<br />
Carla Parrini pag. 101<br />
Brunella Perito pag. 102<br />
Marcello Picollo pag. 104<br />
Sandra Ristori pag. 116<br />
Luca Rosi pag. 121<br />
Antonella Salvini pag. 123<br />
Alba Patrizia Santo pag. 129<br />
Vincenzo Schettino pag. 137<br />
Luca Uzielli pag. 141
Piero Baglioni (Prof. Ordinario)<br />
Chimica dei materiali e del restauro I<br />
Modulo Chimica del restauro (6 CFU)<br />
baglioni@csgi.unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Corso di Laurea triennale in “Chimica”: 6 CFU (Chimica Fisica II)<br />
Corso di Laurea triennale in “Chimica”: 6 CFU (Chimica Fisica dei Sistemi Dispersi e<br />
delle Interfasi)<br />
Curriculum<br />
Piero Baglioni e' Professore Ordinario di Chimica Fisica e <strong>docente</strong> di Chimica Fisica dei<br />
Sistemi Dispersi e delle Interfasi presso l'Universita' di Firenze. E' stato Visiting<br />
Scientist/Professor in diverse prestigiose Universita'/Laboratori come ad esempio il<br />
Dipartimento di Chimica dell'Universita' di Houston, il Weitzmann Institute, Il College<br />
de France ed il M.I.T.. E' direttore del Consorzio interuniveristario per lo Sviluppo dei<br />
Sistemi a Grande Interfase (<strong>CSGI</strong>); fa parte dell' "advisory board" ed e' referee di<br />
numerose riviste scientifiche internazionali, e di organizzazioni internazionali come la<br />
European Science Foundation (ESF) e la National Science Foundation (NSF). E' ed e'<br />
stato membro del consiglio scientifico di numerose istituzioni nazionali ed internazionali<br />
(Italcementi, FAST, HMI, LLB, etc.). Coordinatore di progetti di ricerca nazionali ed<br />
dell'Unione Europea.<br />
Piero Baglioni e' autore di piu' di 250 pubblicazini su prestigiose riviste internazionali di<br />
larga diffusione e su libri. E' anche autore di 12 brevetti (IT, PCT, EP) per la<br />
preparazione di sospensioni acquose ad alta concentrazione di particolato, per la terapia e<br />
la diagnosi fotodinamica dei tumori (melanomi), per la conservazione del patrimonio<br />
culturale, per la realizzazione di nuovi processi per il trattamento dei rifiuti di origine<br />
tessile, per la produzione di emulsioni da oli pirolitici da biomassa (Bio-Crude Oil), per la<br />
produzione di nanoparticelle e nuovi rivestimenti per materiali speciali mediante "flamesprying"<br />
e mediante sintesi da fase omogenea ed eterogenea.<br />
Piero Baglioni ha prodotto numerose innovazioni nel campo sia dei colloidi inorganici<br />
che organici. Nel vasto campo di ricerca della moderna Chimica Colloidale e delle<br />
Interfasi la sua ricerca si e’ principalmente sviluppata nelle seguenti aree: 1) “Selfassembly”<br />
di tensioattivi bio-inspirati (nucleolipidi ed derivati dell’acido ascorbico) e di<br />
biomolecole, incluse le ciclodestrine; 2) Nanostrutture core-shell con proprieta’<br />
magnetiche tunabili; 3) Nanofasi inorganiche per l’applicazione alla conservazione del<br />
Patrimonio Culturale e per la produzione di nano-rivestimenti (per superfici metalliche,<br />
materiali ceramici, tessili, ecc.); 4) Superfici nanostrutturate per la realizzazione di<br />
biosensori; 5)Potenziali di interazione di proteine in soluzione; 6) Microstruttura e<br />
dinamica del processo di presa in paste di cemento con e senza additivi; 7) Acqua<br />
confinata in fasi inorganiche ed in matrici biologiche (proteine, lipidi e DNA).<br />
Piu' in particolare, ha studiato gli effetti di complessazione di ioni da parte di "gabbie"<br />
molecolari (calixareni, criptandi, ecc.) all'interfase aqua-aria ed in sistemi micellari ed in<br />
microemulsioni. Ha contribuito alla comprensione della cosidetta serie di Hofmeister<br />
dimostrando l'interazione diretta di co-ioni alla superficie di sistemi come micelle,<br />
ciclodestrine, fibre di lana, geli e proteine. Ha sintetizzato nuovi derivati fosfolipidici<br />
inserendo nucleosidi sulla testa polare dei fosfolipidi. L’associazione di un nucleoside<br />
- 2 -
con un fosfolipide unisce il bio-mimetismo e i sistemi supramolecolari al modo del<br />
riconoscimento molecolare, quest'ultimo tipico di sistemi come il DNA ed RNA.<br />
L'ingegnerizzazione della distribuzione delle interazioni di tipo pi-pi e di legame ad<br />
idrogeno insieme al comportamento anfifilico induce un diagramma di fase molto ricco:<br />
si possono infatti ottenere micelle globulari, micelle “wormlike”, fibre cilindriche e con<br />
avvolgimento elicoidale, microemulsioni e cristalli liquidi liotropici. Queste strutture<br />
possono poi essere indirizzate a specifiche applicazioni pratiche. Ha mostrato, per la<br />
prima volta, come questi sistemi mostrino, in analogia al DNA e RNA, propreta’ di<br />
riconoscimento molecolare tra basi nucleotidiche complementari, aprendo una nuova<br />
strada ad applicazioni farmacologiche e di “gene delivery”. Per questa ricerca ha ricevuto<br />
il premio Rhodia della Societa’ Europea dei Colloidi e delle Interfasi (ECIS). Ha proporto<br />
un nuovo metodo per incrementare il regime metastabile di nanoparticelle, in particolare<br />
di idrossido e carbonato di calcio e di magnesio, ed ha applicato questi sistemi alla<br />
conservazione del Patrimonio Culturale (conservazione di dipinti murali, deacidificazione<br />
della carta e del legno). Queste nuove metodologie d’intervento hanno ricevuto una<br />
grande risonanza internazionale. Per questo contributo ha ricevuto il Gran Premio<br />
Europeo per l’Innovazione. Recentemente ha contribuito allo studio della struttura ed alla<br />
dinamica dell’acqua di idratazione di proteine ed in fasi liquido cristalline allineate di<br />
DNA, ed ha evidenziando la presenza di un potenziale di interazione a lungo raggio di<br />
tipo attrattivo tra proteine in soluzione. Sempre nel campo dello studio delle proprieta’<br />
dell' acqua di idratazione ha proposto un nuovo metodo basato sul cosidetto “free water<br />
index” che consente lo studio quantitativo del processo di presa di paste cementizie e<br />
dell’efficacia di additivi per l’industria del cemento, una delle piu’ importanti attivita’<br />
industriali del genere umano.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1. Piero Baglioni and Rodorico Giorgi, Inorganic nanoparticles for works of art<br />
conservation, in Inorganic Nanoparticles, New Frontiers Of Research, Altavilla &<br />
Ciliberto Eds, Taylor & Francis: London, 2010 (In press).<br />
2. Rodorico Giorgi, Michele Baglioni, Debora Berti, Piero Baglioni, New<br />
methodologies for the conservation of cultural heritage: micellar solutions,<br />
microemulsions and hydroxide nanoparticles, Accounts of Chemical Research, 2010,<br />
accepted for publication.<br />
3. Piero Baglioni, Luigi Dei, Emiliano Carretti, Rodorico Giorgi, Gels for the<br />
Conservation of Cultural Heritage, Langmuir 2009, 25, 8373<strong>–</strong>8374.<br />
4. Rodorico Giorgi, Piero Baglioni, David Chelazzi, Emiliano Fratini, Sarka Langer,<br />
Annika Niklasson, Maria Rådemar, Jan-Erik Svensson Nanoparticles of calcium<br />
hydroxide for wood deacidification: decreasing the emissions of organic acid vapors in<br />
church organ environments, Journal of Cultural Heritage, 2009, 10, 206<strong>–</strong>213.<br />
5. Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Piero Baglioni Nanoscience contribution to<br />
preservation of acidic shipwrecks, Proceedings of the 10th ICOM-CC conference on Wet<br />
Organic Archaeological Materials - WOAM 2007, Amsterdam on September 10-15,<br />
2007, Editors: K. Straetkvern, D.J. Huisman, RACM: Amersfoort, 2009, 525-538.<br />
- 3 -
6. Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, Giovanna Poggi, Mario Lazzari, Curzio Merlo,<br />
Maurizio Boni, Luciano Mori, Un contributo alla conoscenza: le scienze sperimentali e la<br />
creazione artistica di Guercino, in “Guercino - La scuola, la maniera - I disegni agli<br />
Uffizi”, a cura di N.Turner, Leo S. Olschki, Florence, 2008, 175-182.<br />
7. Rodorico Giorgi, Giovanna Poggi, Piero Baglioni, Deacidificazione di documenti<br />
cartacei mediante dispersioni non acquose di nanoparticelle alcaline, in Atti del VI<br />
Congresso Nazionale IGIIC - Lo Stato dell’Arte 6 - Spoleto, 2-4 Ottobre 2008, Nardini<br />
editore, p. 69-76.<br />
8. Emiliano Carretti, Marco Milano, Giovanna Poggi, Rodorico Giorgi, Luigi Dei,<br />
Piero Baglioni, Caratterizzazione chimico fisica non invasive di due ferrotipi inglesi del<br />
XIX secolo, in Atti del VI Congresso Nazionale IGIIC - Lo Stato dell’Arte 6- Spoleto, 2-<br />
4 Ottobre 2008, Nardini editore, p. 77-82.<br />
9. Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Emiliano Carretti, Michele Baglioni, Claudia<br />
Garcia Solis, Maria del Carmen Castro Barrera, Marcia Carolina Arroyo, Piero Baglioni,<br />
Rimozione selettiva di mowilith DM5 da pitture maya di epoca post-classica mediante<br />
sistemi micellari, in Atti del XXIV Convegno Internazionale “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong><br />
Restaurare i Restauri <strong>–</strong> Metrodi, Compatibilità, Cantieri”, Bressanone, 24-27 Giugno<br />
2008, Edizioni Arcadia Ricerche, 208-218.<br />
10. Giacomo Pizzorusso, Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Emiliano Carretti, Marcia<br />
Carolina Arroyo, Aurelia Chevalier, Michel Menu, Piero Baglioni, Eliminazione di<br />
residui di colle usate per la rintelatura di dipinti mediante sistemi chimici detergenti, in<br />
Atti del XXIV Convegno Internazionale “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong> Restaurare i Restauri<br />
<strong>–</strong> Metodi, Compatibilità, Cantieri”, Bressanone, 24-27 Giugno 2008, Edizioni Arcadia<br />
Ricerche, 517-526.<br />
11. Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, Marcia Carolina Arroyo, Giovanni Pratesi,<br />
Piergiorgio Malesani Nanotecnologie per il recupero di materiali lapidei e pitture murali:<br />
la Casa di Maria nella chiesa dell’Annunciazione di Nazareth, in Atti del XXIV<br />
Convegno Internazionale “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong> Restaurare i Restauri <strong>–</strong> Metrodi,<br />
Compatibilità, Cantieri”, Bressanone, 24-27 Giugno 2008, Edizioni Arcadia Ricerche,<br />
163-172.<br />
12. Michele Baglioni, Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Emiliano Carretti, Ester<br />
Falletta, Giacomo Pizzorusso, Piero Baglioni, Rimozione di polimeri acrilici da pitture<br />
murali mediante sistemi detergenti e gel chimici magnetici, in Atti del XXIV Convegno<br />
Internazionale “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong> Restaurare i Restauri <strong>–</strong> Metodi, Compatibilità,<br />
Cantieri”, Bressanone, 24-27 Giugno 2008, Edizioni Arcadia Ricerche, 477-484.<br />
13. Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Emiliano Carretti, Ester Falletta, Piero<br />
Baglioni, Microemulsions for the cleaning of wall paintings, Proceedings of the 15 th<br />
Triennal Conference ICOM Committee for Conservation, New Delhi, September 22-26,<br />
2008, vol.I, p. 527-533.<br />
14. Aurélia Chevalier, David Chelazzi, Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, Emiliano<br />
Carretti, Michael Stuke, Michel Menu, Robert Duchamp, Extraction d’adhésifs de<br />
rentoilage en peinture de chevalet: nouvelle approche, Proceedings of the 15 th Triennal<br />
Conference ICOM Committee for Conservation, New Delhi, September 22-26, 2008,<br />
vol.II, p. 581-589.<br />
15. Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, Luigi Dei, Soft condensed matter for the<br />
conservation of cultural heritage, Compte Rendus Chimie, 2008, 12, 61-69.<br />
- 4 -
16. Barbara Cattaneo, David Chelazzi, Rodorico Giorgi, Tiziana Serena, Curzio<br />
Merlo, Piero Baglioni, Physico-chemical characterization and conservation issues of<br />
photographs dated between 1890 and 1910, Journal of Cultural Heritage 9 (2008) 277-<br />
284<br />
17. Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, Le nanoparticelle per la conservazione ed il<br />
restauro del patrimonio culturale, Giornate Lincee della Chimica, VII edizione<br />
“Contributi della chimica alla soluzione di alcuni problemi della societa’ moderna”,<br />
Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 2007, Bardi Editore-Editore Commerciale, 81-<br />
97.<br />
18. Lagi, M.; Lo Nostro, P.; Fratini, E.; Ninham, B. W.; Baglioni, P. - Insights into<br />
Hofmeister Mechenisms: Anion and Degassing Effects on the Cloud Point of<br />
Dioctanoylphosphatidylcoline/Water Systems. Journal of Physical Chemistry B 2007,<br />
111, 589-597.<br />
19. Gambi, C. M. C.; Giordano, R.; Chittofrati, A.; Pieri, R.; Laurati, M.; Baglioni,<br />
P.; Teixeira, J. - Small-Angle Neutron Scattering of Mixed Ionic Perfluoropolyether<br />
Micellar solutions. Journal of physical Chemistry B 2007, 111, 1348-1353.<br />
20. Fratini, E.; Page, M. G.; Giorgi, R.; Colfen, H.; Baglioni, P.; Deme, B.; Zemb, T.<br />
- Competitive Surface Adsorption of solvent Molecules and Compactness of<br />
Agglomeration in Calcium Hydroxide Nanoparticles. Langmuir 2007, 23, 2330-2338.<br />
21. Banchelli, M.; Berti, D.; Baglioni, P. - Molecular Recognition Drives<br />
Oligonucleotide Binding to Nucleolipid Self-Assemblies. Angewandte Chemie<br />
International Edition 2007, 46, 3070-3073<br />
22. Ridi, F.; Fratini, E.; Milani, S.; Baglioni, P. - Near-infrared spectroscopy<br />
investigation of the water confined in tricalcium silicate pastes. Journal of Physical<br />
Chemistry B 2006, 110, 16326-16331.<br />
23. Milani, S.; Baldelli Bombelli, F.; Berti, D.; Hauss, T.; Dante, S.; Baglioni, P. -<br />
Structural Investigation of Bilayers Formed by 1-Palmitoyl-2oleoylphosphatidylnucleosides.<br />
Biophysical Journal 2006, 90, 1260-1269.<br />
24. Lo Nostro, P.; Ninham, B. W.; Lo Nostro, A.; Milani, S.; Baglioni, P.; Pesavento,<br />
G. - Hofmeister effects in supramolecular and biological systems. Biophysical Chemistry<br />
2006, 124, 208-213.<br />
25. Liu, Y.; Fratini, E.; Baglioni, P.; Chen, W. R.; Porcar, L.; Chen, S. H. - Comment<br />
on "Effective long-range attraction between protein molecules in solution studied by<br />
small angle neutron scattering". Physical Review Letters 2006, 96, 219802-219801.<br />
26. Giorgi, R.; Chelazzi, D.; Carrasco, R.; Colon, M.; Desprat, A.; Baglioni, P. In In<br />
"The Object in Context: Crossing Conservation Boundaries" IIC, London 2006, pp 162-<br />
169. Giorgi, R.; Chelazzi, D.; Baglioni, P. - Conservation of acid waterlogged<br />
shipwrecks: nanotechnologies for deacidification. Applied Physics A: Materials Science<br />
& Processing 2006, 83, 567-571.<br />
27. Chen, S. H.; Liu, L.; Fratini, E.; Baglioni, P.; Faraone, A.; Mamontov, E. -<br />
Observation of fragile-to-strong dynamic crossover in protein hydration water.<br />
Proceedings of the National Academy of Sciences 2006, 103, 9012-9016<br />
28. Fratini, E.; Ridi, F.; Chen, S. H.; Baglioni, P. - Hydration water and<br />
microstructure in calcium silicate and aluminate hydrates. J Phys-Condens Mat 2006, 18,<br />
S2467-S2483.<br />
- 5 -
29. Fratini, E.; Bonini, M.; Oasmaa, A.; Solantausta, Y.; Teixeira, J.; Baglioni, P.-<br />
SANS Analysis of the Microstructural Evolution during the Aging of Pyrolysis Oils from<br />
Biomas. Langmuir 2006, 22, 306-312.<br />
30. Chen, S. H.; Liu, L.; Chu, X.; Zhang, Y.; Fratini, E.; Baglioni, P.; Faraone, A.;<br />
Mamontov, E. - Experimental evidence of fragile-to-strong dynamic crossover in DNA<br />
hydration water. The Journal of Chemical Physics 2006, 125, 171103-171104.<br />
31. Chelazzi, D.; Giorgi, R.; Baglioni, P.- Nanotechnology for Vasa wood deacidification.<br />
Macromolecular Symposia 2006, 238, 30-36.<br />
32. Bonini, M.; Wiedenmann, A.; Baglioni, P.- Synthesis and characterization of<br />
magnetic nanoparticles coated with a uniform silica shell. Materials Science &<br />
Engineering, C: Biomimetic and Supramolecular Systems 2006, 26, 745-750.<br />
33. Bombelli, F. B.; Berti, D.; Almgren, M.; Karlsson, G.; Baglioni, P.- Light<br />
scattering and cryo-transmission electron microscopy investigation of the self-assembling<br />
behavior of di-C12P-nucleosides in solution. Journal of Physical Chemistry B 2006, 110,<br />
17627-17637.<br />
34. Baglioni, P.; Giorgi, R. - Soft and hard nanomaterials for restoration and<br />
conservation of cultural heritage. Soft Matter 2006, 2, 293-303.<br />
35. Liu, Y.; Fratini, E.; Baglioni, P.; Chen, W. R.; Chen, S. H. - Effective Long-<br />
Attraction between Protein Molecules in Solution <strong>Studi</strong>ed by Small Angle Neutron<br />
Scattering. Physical Review Letters 2005, 95, 118102(118104).<br />
36. Giorgi, R.; Bozzi, C.; Dei, L.; Gabbiani, C.; Ninham, B. W.; Baglioni, P. -<br />
Nanoparticles of Mg(OH)2: Synthesis and Application to Paper conservation. Langmuir<br />
2005, 21, 8495-8501.<br />
37. Giorgi, R.; Chelazzi, D.; Baglioni, P. - Nanoparticles of Calcium Hydroxide for<br />
Wood Conservation. The Deacidification of the Vasa Warship. Langmuir 2005, 21,<br />
10743-10748.<br />
38. Di Cesare Mannelli, L.; Pacini, A.; Toscano, A.; Fortini, M.; Berti, D.;<br />
Ghelardini, C.; Galeotti, N.; Baglioni, P.; Bartolini, A. - Gi/o proteins: expression for<br />
direct activation enquiry. Protein Expression and Purification 2005, 47, 303-310.<br />
39. Carretti, E.; Salvadori, B.; Baglioni, P.; Dei, L. - Microemulsions and micellar<br />
Solutions for Cleaning Wall Painting Surfaces. <strong>Studi</strong>es in Conservation 2005, 50, 1-8<br />
40. Bonini, M.; Berti, D.; Di Meglio, J. M.; Almgren, M.; Teixeira, J.; Baglioni, P.-<br />
Surfactant aggregates hosting a photoresponsive amphiphile: structure and photoinduced<br />
conformational changes. Soft Matter 2005, 1, 444-454.<br />
41. Ridi, F.; Fratini, E.; Mannelli, F.; Baglioni, P. - Hydration Process of Cement in<br />
the Presencee of a Cellulosic Additive. A Calorimetric Investigation. Journal of Physical<br />
Chemistry B 2005, 109, 14727-14734.<br />
42. Pirazzoli, I.; Alesiani, M.; Capuani, S.; Maraviglia, B.; Giorgi, R.; Ridi, F.;<br />
Baglioni, P. - The influence of superplasticizers on the first steps of tricalcium silicate<br />
hydration studied by NMR techniques. Magnetic Resonance Imaging 2005, 23, 277-284.<br />
43. Lonetti, B.; Lo Nostro, P.; Ninham, B. W.; Baglioni, P. - Anion effects on<br />
calixarene monolayers: a Hofmeister series study. Langmuir 2005, 21, 2242-2249.<br />
44. Baglioni, P.; Carretti, E.; Dei, L.; Ferroni, E.; Giorgi, R. - La scienza della<br />
Conservazione: elisir di lunga vita per le opere d'arte. Darwin-bimestrale di scienza 2005,<br />
26-32.<br />
- 6 -
Nessuno<br />
Silvia Benassai (Prof. a contratto)<br />
Storia dell’Arte (6 CFU)<br />
silvia.benassai@virgilio.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Curriculum<br />
Data e luogo di nascita 26 ottobre 1973, Prato<br />
Residenza e domicilio Prato Via A. Volta, 4<br />
C.A.P. 59100<br />
Recapito telefonico 333/2669117 0574/595397<br />
posta elettronica silvia.benassai@virgilio.it<br />
Nazionalità Italiana<br />
Stato civile Stato libero<br />
Codice Fiscale BNSSLV73R66G999S<br />
<strong>Studi</strong><br />
Diploma di Maturità Classica conseguito presso il Liceo Classico F. Cicognini di Prato<br />
conseguito nell’anno scolastico 1991-1992 con la votazione di 60/60.<br />
Laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storico-Artistico, conseguita nell’anno<br />
Accademico 1998-1999, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’<strong>Università</strong> di Firenze<br />
(votazione di 110 e lode/110) con tesi in Storia dell’Arte moderna (relatori Prof. Mina<br />
Gregori; Prof. Mara Visonà) dal titolo: Felice Ficherelli (1603-1660), pittore del Seicento fiorentino.<br />
Dottorato di ricerca in Storia dell’arte presso l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze (XIX ciclo,<br />
corso triennale, a. A. 2004-2006). Tesi dal titolo: Onorio Marinari e la pittura a Firenze nel periodo<br />
tardo-barocco (tutor Prof. Mara Visonà).<br />
Conoscenza delle Lingue Straniere<br />
Inglese: buono.<br />
Francese: elementare.<br />
Uso del Computer<br />
Tutti i sistemi operativi di Windows.<br />
Word, Excel, Adobe Photoshop.<br />
Navigazione su Internet, posta elettronica.<br />
Esperienze lavorative<br />
Dall’ottobre 2000: responsabile della fototeca presso la Fondazione di <strong>Studi</strong> di Storia<br />
dell’Arte Roberto Longhi di Firenze.<br />
- 7 -
2002-2003: Partecipazione come <strong>docente</strong> accompagnatore al corso “Invito all’Arte”,<br />
organizzato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dalla Fondazione di <strong>Studi</strong> di Storia<br />
dell’Arte Roberto Longhi e dal Centro servizi Amministrativi di Firenze.<br />
2002-2004: Organizzazione e ricerca scientifica nell’ambito della mostra Nella luce di<br />
Apollo. Il Rinascimento italiano e la Grecia, a cura di M. Gregori e M. Lambraki-Plaka,<br />
Atene, National Gallery and Alexandros Soutzos Museum (22 dicembre 2003 - 19 aprile<br />
2004).<br />
2004-2005: Segreteria scientifica nell’ambito della mostra Morandi e Firenze. I suoi<br />
amici, critici e collezionisti, a cura di M. C. Bandera, Firenze, Fondazione di <strong>Studi</strong> di<br />
Storia dell’Arte Roberto Longhi (21 gennaio - 6 marzo 2005).<br />
Esperienze didattiche<br />
• Anni accademici 2000-2001/2007-2008: attività di tutorato per l’insegnamento di<br />
Storia dell’Arte moderna (L-Art 02) nell’ambito del Network Nettuno per<br />
l’<strong>Università</strong> a distanza.<br />
• Dall’Anno accademico 2002-2003: attività di cultore della materia presso la<br />
cattedra di Storia dell’Arte Moderna (L-Art 02) presso l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze (assistenza agli esami e organizzazione di visite guidate ed esercitazioni<br />
mensili di lettura ed attribuzione dell’opera d’arte per gli studenti dei corsi di laurea<br />
triennale e specialistica).<br />
• Anni Accademici 2006-2007; 2007-2008: correlatore di tesi di Nuovo Ordinamento<br />
presso la cattedra di Storia dell’Arte moderna presso l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze (L-Art 02; prof. Mara Visonà). Argomenti: Giovanni Andrea Coppola;<br />
Ignazio Enrico Hugford; La cattedrale di Acerra.<br />
• Anni Accademici 2006-2007; 2007-2008; 2008-2009; 2009-2010: attività di docenza<br />
presso la Fondazione di <strong>Studi</strong> di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze.<br />
• Anni Accademici 2006-2007; 2007-2008: titolare del corso di Storia dell’Arte<br />
barocca (15 ore) presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte (<strong>Università</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze).<br />
• Anni Accademici 2006-2007; 2007-2008: titolare del corso di Istituzioni di Storia<br />
dell’Arte (40 ore) presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali<br />
dell’<strong>Università</strong> di Firenze (Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione e il<br />
Restauro dei Beni Culturali).<br />
• Anni Accademici 2008-2009; 2009-2010: titolare del corso di Storia dell’Arte (48<br />
ore) presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’<strong>Università</strong> di<br />
- 8 -
Firenze (Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione e il Restauro dei Beni<br />
Culturali).<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1. Il collezionismo dei Bardi: nuove acquisizioni per Felice Ficherelli, in “Paragone”, LII, 2002,<br />
627, pp. 33-51.<br />
2. Pittura in Sant’Egidio, in L’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze, a cura di C. De<br />
Benedictis, Firenze 2002, pp. 153-163.<br />
3. Felice Ficherelli, Santa Maria Maddalena, scheda in La collezione Koelliker, Milano, 2002,<br />
pp. 44-45.<br />
4. Per Francesco Curradi: le tele di San Miniato e qualche aggiunta al suo catalogo, in “Bollettino<br />
dell’Accademia <strong>degli</strong> Euteleti della Città di San Miniato”, n. 70, dicembre 2003, pp.<br />
59-70.<br />
5. Novità e tradizione nelle pale d’altare di Felice Ficherelli, in “Annali del Dipartimento di<br />
Storia delle Arti e dello Spettacolo”, IV, 2003, pp. 181-191.<br />
6. Antonio Minello, Busto femminile, scheda in Nella luce di Apollo. Il Rinascimento italiano e la<br />
Grecia, catalogo della mostra a cura di M. Gregori (Atene), Milano, 2004, p. 439.<br />
7. Matteo Rosselli, Il ritrovamento di Mosé e La Morte di Sofinisba, schede in Palazzo <strong>degli</strong><br />
Alberti: le collezioni d’arte della Cariprato, a cura di A. Paolucci, coordinamento<br />
scientifico di I. Lapi Ballerini, Milano, 2004, pp. 80-84.<br />
8. Due dipinti fiorentini<br />
e qualche ipotesi. Il maestro e l’allievo, in “Bollettino dell’Accademia <strong>degli</strong> Euteleti della<br />
Città di San Miniato”, n. 71, dicembre 2004, pp. 241-247.<br />
9. Phillipp Peter Roos,<br />
known as Rosa da Tivoli, Landscape with various animals, in In Noah’s footspeps. Animals in<br />
the fine and decorative arts, New York 2004, p. 76.<br />
10. Un ‘Ecce Homo’ di<br />
Cesare Dandini, in “Paragone”, 69, 2006, pp. 87-90.<br />
- 9 -
11. Nota su Giuseppe<br />
Rendelli, pittore di “non ordinaria abilità” e d’ “industre pennello”, in “Bollettino<br />
dell’Accademia <strong>degli</strong> Euteleti della Città di San Miniato”, n. 73, dicembre 2006, pp.<br />
127-135.<br />
12. Mateo Perez de Alesio, Ritrovamento di Gesù nel tempio; Scuola di Carlo Cignani, San<br />
Giuseppe con il Bambino; Anonimo del XVII secolo, Santa martire entro una ghirlanda di<br />
fiori; Carlo Brancaccio, Napoli; Carlo Brancaccio, Parco di Napoli; Vincenzo Caprile,<br />
Acquaiolo; Emma Ciardi, Partenza per la passeggiata; Guglielmo Ciardi, Darsena di San<br />
Giorgio; Carlo Coppola, Battaglia; Raimundo Madrazo y Garreta, Nello studio della<br />
pittrice; Mattia Preti (da), Giocatori; Giovan Francesco Romanelli (da), Sibilla; Giulio<br />
Aristide Sartorio, Le cave di Carrara, schede in I dipinti italiani del Museo de Bellas Artes di<br />
Santiago del Cile, Firenze, 2007, pp. 14-17, 28-37, 60-63, 78-79, 88-93, 98-99.<br />
13. Un dipinto dell’Etruria Pittrice ritrovato: la ‘Santa Dorotea in carcere’ di Onorio Marinari, in<br />
“Paragone”, 74, 2007, pp. 74-77.<br />
14. Carlo Ceresa, Ritratto di un anziano gentiluomo seduto in poltrona; Giovanni Camillo<br />
Sagrestani, Sacra Famiglia con Sant’Anna e San Girolamo; Johann Zoffany, Ritratto di<br />
David Ross in veste di Amleto; Anonimo pittore settecentesco, Paesaggio con case in riva al<br />
mare; Carlo Ceresa, Ritratto di gentiluomo; Giulio Cesare Procaccini, Sant'Agata curata da<br />
San Pietro, schede in Dal Duecento a Caravaggio a Morandi, catalogo della mostra a cura<br />
di M. Gregori e G. Romano, Savigliano, 2007, pp. 146-147, 158-159, 168-169, 180-<br />
183.<br />
15. Su Felice Ficherelli: juvenilia ed altre novità, in “Paragone”, 77, 2008, pp.52-66.<br />
16. Precisazioni su Lorenzo Lippi, in “Paragone”, 81, 2008, pp. 55-62.<br />
17. Dipinti fiorentini della collezione Cisbani donati alla Fondazione Longhi, con prefazione di M.<br />
Gregori, Firenze, 2008.<br />
18. Una ‘Madonna col Bambino’ di Onorio Marinari dalla collezione Gerini, in “Paragone”, 86,<br />
2009, pp. 58-62.<br />
19. Una traccia per Francesco Boschi, prete pittore, “Annali del Dipartimento di Storia delle<br />
Arti e dello Spettacolo dell’<strong>Università</strong> di Firenze”, X, 2009, pp. 63-97.<br />
- 10 -
20. Carlo Ceresa, Ritratto di gentiluomo; Matteo Rosselli, Adorazione dei Magi; Simone<br />
Pignoni, Lucrezia, schede in Caravaggio Lotto Ribera, quattro secoli di capolavori della<br />
Fondazione Longhi a Padova, catalogo della mostra a cura di M. Gregori, M. C. Bandera,<br />
D. Banzato (Padova), Milano, 2009, pp. 154-155; 184-185; 192-193.<br />
21. Roberto Longhi: l’occhio del conoscitore, in L’occhio del critico. Storici dell’arte italiani, a cura di<br />
A. Masi, Firenze, 2010, pp. 73-89.<br />
22. Sulla decorazione murale dei chiostri e dell’ex convento di Santo Spirito a Firenze, in corso di<br />
pubblicazione sulla rivista “Paragone”.<br />
23. Onorio Marinari, pittore nella Firenze <strong>degli</strong> ultimi Medici, in corso di pubblicazione.<br />
- 11 -
Marco Benvenuti (Prof. Associato)<br />
Mineralogia con applicazioni (9 CFU)<br />
mabenvenuti@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Corso di Laurea Triennale in “Tecnologia per la Conservazione e il Restauro”:9 CFU<br />
(Mineralogia con applicazioni)<br />
Corso di Laurea Magistrale in “Scienze e Tecnologie Geologiche”: 9 CFU (Mineralogia<br />
Applicata)<br />
Corso di Laurea Magistrale in “Scienze Chimiche”: 6 CFU (Mineralogia dell’ambiente e<br />
dei Beni Culturali)<br />
Corso di Laurea Magistrale in “Scienze per la Conservazione e il Restauro”:5 CFU<br />
(Geomateriali e tecniche mineralogiche)<br />
Curriculum<br />
Marco Benvenuti è nato a Firenze nel 1961. Laureato in Scienze Geologiche nel 1984,<br />
dottore di ricerca nel 1989, è dal 2001 professore associato (S.S.D. GEO/09) presso<br />
l’<strong>Università</strong> di Firenze.<br />
ATTIVITÀ SCIENTIFICA<br />
I suoi interessi di ricerca sono stati particolarmente indirizzati allo studio dei<br />
processi minerogenetici con riferimento a vari campi della mineralogia applicata:<br />
giacimenti minerari (a), dispersione di metalli tossici in aree minerarie attive e dimesse<br />
(b), Beni Culturali (archeometallurgia) (c), valorizzazione del patrimonio geomineralogico<br />
e minerario toscano (d).<br />
(a) Giacimenti Minerari: revisione sistematica delle conoscenze sulla<br />
mineralizzazioni a metalli di base e preziosi presenti in distretti minerari dell’ Appennino<br />
Settentrionale toscano (Alpi Apuane, Toscana Meridionale, Isola d’Elba); completamento<br />
di un esteso database sulle variazioni <strong>degli</strong> isotopi del Pb nelle principali mineralizzazioni<br />
metallifere della Toscana; giacimenti di minerali industriali (depositi di materiali<br />
feldspatici dell’Isola d’Elba e del Campigliese).<br />
(b) Dispersione di metalli tossici in aree minerarie attive e dismesse: studi<br />
sistematici di mineralogia e geochimica ambientale in diverse aree toscane di antica<br />
vocazione mineraria e/o metallurgica della Toscana meridionale (Boccheggiano-<br />
Fontalcinaldo; Fenice Capanne; Campiglia Marittima; Elba; Scarlino; Monte Amiata) e<br />
delle Alpi Apuane (Bottino); modelli di dispersione <strong>degli</strong> elementi metallici dalle fasi<br />
primarie (perlopiù solfuri) in sedimenti, suoli, acque superficiali e di falda; contributo a<br />
progetti di bonifica ambientale in atto.<br />
(c) Beni Culturali (Archeometallurgia. ricerche di archeometallurgia finalizzate alla<br />
caratterizzazione dei processi di trattamento metallurgico ed alla provenienza dei metalli<br />
usati in epoca antica in varie aree, italiane (Elba, Populonia, Marzabotto, ecc.) e straniere<br />
(Oman) in collaborazione con archeologi di Soprintendenze e <strong>Università</strong>.<br />
(d) Valorizzazione del patrimonio geo-mineralogico e minerario toscano:<br />
realizzazione di progetti museologici (Museo Storia Nat. di Firenze, Elba, Populonia,<br />
ecc.); realizzazione di percorsi didattico-scientifici (Elba, Populonia)<br />
- 12 -
MB è autore di un centinaio di comunicazioni a Congressi nazionali ed<br />
internazionali e di oltre ottanta pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali. E'<br />
membro di numerose Società scientifiche italiane (Associazione Italiana di Archeometria,<br />
Associazione Italiana di Metallurgia, Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, Società<br />
Geologica Italiana, Società Italiana di Geologia Ambientale, Società Italiana di<br />
Spettroscopia Neutronica) ed internazionali (Society of Economic Geologists; Historical<br />
Metallurgy Society).<br />
Dal 2004 è Presidente del Centro Interdipartimentale dell’ Ateneo fiorentino per la<br />
Microscopia Elettronica e MicroAnalisi (MEMA).<br />
ATTIVITÀ DIDATTICA<br />
Tiene vari corsi presso l’Ateneo di Firenze: “Mineralogia con applicazioni” (Corso<br />
di Laurea Triennale in Tecnologia per la Conservazione ed il Restauro; “Mineralogia<br />
Applicata” (Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche), “Mineralogia<br />
dell’ambiente e dei Beni Culturali” (Laurea Magistrale in Scienze Chimiche);<br />
“Geomateriali e tecnologie mineralogiche” (Laurea Magistrale in Scienze per i Beni<br />
Culturali).<br />
E’ stato invitato a tenere conferenze su tematiche di archeometallurgia in vari<br />
convegni nazionali ed internazionali. Ha organizzato varie Scuole per Dottorandi e<br />
giovani ricercatori, tra cui quella su "Minerali metallici e tecniche metallurgiche tra<br />
passato e presente" (Auronzo di Cadore, 10-14 Giugno 2002), e su “Le microstrutture:<br />
analisi ed applicazioni in materiali geologici”, (Campiglia Marittima, LI, settembre<br />
2006).<br />
E’ Presidente del Corso di Laurea in Scienze Geologiche dal 1 novembre 2007.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
Lavori in extenso su riviste ISI con Impact Factor [IF]<br />
1. Benvenuti M., Lattanzi P. & Tanelli G. (1989): Tourmalinite-associated Pb-Ag(Zn)<br />
deposits at Bottino, Apuane Alps, Italy: Geologic setting, mineral textures, and<br />
sulfide chemistry. Economic Geology, 84, 1277-1292. [IF2008 = 1,265]<br />
2. Benvenuti M. (1991): Ni-sulfides from the Bottino mine (Tuscany, Italy). European<br />
Journal of Mineralogy, 3, 79-84. [IF2008 = 1,220]<br />
3. Benvenuti M., Costagliola P., Lattanzi P. & Tanelli G. (1991): Mineral chemistry of<br />
tourmalines from the Bottino mining district, Apuane Alps (Italy). European Journal<br />
of Mineralogy, 3, 537-548. [IF2008 = 1,220]<br />
4. Cortecci G., Benvenuti M., Lattanzi P. & Tanelli G. (1992). Stable isotope<br />
geochemistry of carbonates from the mining district of Apuane Alps, Northern<br />
Tuscany, Italy. European Journal of Mineralogy, 4, 509-520. [IF2008 = 1,220]<br />
5. Mascaro I., Benvenuti M. & Tanelli G. (1995). Mineralogy applied to<br />
archeometallurgy: the metallurgical slags from the medieval town of Rocca San<br />
Silvestro (Campiglia M.ma, Toscana Meridionale). Science and Technology for<br />
Cultural Heritage, 4(1), 87-98. [IF2008 = 0,854]<br />
6. Dini A., Benvenuti M., Lattanzi P. & Tanelli G. (1995). Mineral assemblages in the<br />
Hg-Zn-(Fe)-S system at Levigliani, Tuscany, Italy. European Journal of Mineralogy,<br />
7, 417-427. [IF2008 = 1,220]<br />
- 13 -
7. Ruggieri G., Lattanzi P., Luxoro S., Dessì R., Benvenuti M. & Tanelli G. (1997) -<br />
Geology, mineralogy, and fluid inclusion data of the Furtei high-sulfidation gold<br />
deposit, Sardinia, Italy. Economic Geology, 92, 1-19. [IF2008 = 1,265]<br />
8. Benvenuti M., Mascaro I., Corsini F., Lattanzi P., Parrini P. & Tanelli G. (1997).<br />
Mine waste dumps and heavy metal pollution in abandoned mining district of<br />
Boccheggiano (Southern Tuscany, Italy). Environmental Geology, 30, 3/4, pp. 238-<br />
243. [IF2008 = 1,026]<br />
9. Costagliola P., Benvenuti M., Lattanzi P. & Tanelli G. (1998). Metamorphogenic<br />
barite-pyrite (Pb-Zn-Ag) veins at Pollone, Apuane Alps, Tuscany: vein geometry,<br />
geothermobarometry, fluid inclusions and geochemistry. Mineralogy and Petrology,<br />
62, 29-60. [IF2008 = 1,511]<br />
10. Costagliola P., Benvenuti M., Maineri C., Lattanzi P., & Ruggieri G. (1999) <strong>–</strong> Fluid<br />
circulation in the Apuane Alps core complex: evidence from extension veins in the<br />
Carrara marble. Mineralogical Magazine, 63, 111-122. [IF2008 = 0,810]<br />
11. Benvenuti M., Mascaro I., Corsini F., Ferrari M., Lattanzi P., Parrini P., Costagliola<br />
P. & Tanelli G. (2000) - Environmental mineralogy and geochemistry of waste dumps<br />
at the Pb(Zn)-Ag Bottino mine, Apuane Alps, Italy. European Journal of Mineralogy,<br />
12, 465-478. [IF2008 = 1,220]<br />
12. Benvenuti M., Bortolotti V., Conticelli S., Pandeli E., Principi G. (2001) <strong>–</strong> Elba<br />
Island: A- Introduction. Ofioliti, 26 (2a), 321-330. [IF2008 = 1,310]<br />
13. Benvenuti M., Bortolotti V., Conticelli S., Pandeli E., Principi G. (2001) <strong>–</strong> B-Eastern<br />
Elba. Ofioliti, 26 (2a), 331-346. [IF2008 = 1,310]<br />
14. Benvenuti M., Elter F.M., Pandeli E., Principi G., Sandrelli F. (2001) <strong>–</strong> ELICA ’97<br />
Field Trip guide: Colline Metallifere. Ofioliti, 26 (2a), 361-370. [IF2008 = 1,310]<br />
15. Costagliola P., Benvenuti M., Corsini F., Maineri C., Mascaro I. (2001) - Pbisotopes<br />
signatures of Italian alabasters: possible application to provenance studies of<br />
works of art. European Journal of Mineralogy, 13, 421-428. [IF2008 = 1,220]<br />
16. Dini A., Benvenuti M., Costagliola P. & Lattanzi P. (2001) - Mercury deposits in<br />
metamorphic settings: the example of Levigliani and Ripa mines, Alpi Apuane<br />
(Tuscany, Italy). Ore Geology Review, 18 (3-4), 149-167. [IF2008 = 2,374]<br />
17. Mascaro I., Benvenuti M., Corsini F., Costagliola P., Lattanzi P., Parrini P., Tanelli<br />
G. (2001) - Mine wastes at polymetallic deposit of Fenice Capanne (Southern<br />
Tuscany, Italy): mineralogy, geochemistry, and environmental impact. Environmental<br />
Geology, 41, 417-429. [IF2008 = 1,026]<br />
18. Tanelli G., Benvenuti M., Costagliola P., Dini A., Maineri C., Mascaro I., Lattanzi P.<br />
& Ruggieri G. (2001) - The iron mineral deposits of Elba Island: state of the art.<br />
Ofioliti 26 (2a), 239-248. [IF2008 = 1,310]<br />
19. Maineri C., Benvenuti M., Costagliola P., Dini A., Lattanzi P., Ruggieri G. & Villa I.<br />
(2003) - Alkali-metasomatic processes at La Crocetta raw ceramic material mine<br />
(Elba Island, Italy): interplay between magmatism, tectonics and mineralization.<br />
Mineral. Deposita, Springer-Verlag, Berlin-Heidelberg, 38, 67-86. [IF2008 = 2,037]<br />
20. Di Benedetto F., Costagliola P., Benvenuti M., Bernardini G., Cipriani C., Lattanzi P.,<br />
Romanelli M. (2003) Chemical speciation of Ag in galena by EPR spectroscopy.<br />
American Mineralogist, vol. 88 (8-9), p. 1345-1350. [IF2008 = 1,962]<br />
21. Di Benedetto, F., Costagliola, P., Benvenuti, M., Lattanzi, P., Romanelli, M., and<br />
Tanelli, G. (2006) - Arsenic in<strong>corpo</strong>ration in natural calcite lattice: evidence from<br />
- 14 -
electron spin echo spectroscopy. Earth Planet. Sci. Letters, 246, 458-465. [IF2008 =<br />
3,955]<br />
22. Cartocci A., Fedi M.E., Taccetti F., Benvenuti M., Chiarantini L., Guideri S. (2007) -<br />
Study of a metallurgical site in Tuscany (Italy) by radiocarbon dating. Nuclear<br />
Instruments and Methods in Physics Research B, 259, 384-387. [IF2008 = 0,999]<br />
23. P. Costagliola, M. Benvenuti, L. Chiarantini, S. Bianchi, F. Di Benedetto, M.<br />
Paolieri, L. Rossato (2008) - Impact of ancient metal smelting on arsenic pollution in<br />
the Pecora River Valley, Southern Tuscany, Italy. Applied Geochemistry 23 (5),<br />
1241-1259. [IF2008 = 1,857]<br />
24. Chiarantini, L., Benvenuti, M., Costagliola, P., Fedi, M.E., Guideri, S., Romualdi, A.,<br />
2009. Copper production at Baratti (Populonia, southern Tuscany) in the early-<br />
Etruscan period (IX-VIII cent. BC). J. Archaeological Science, 36: 1626<strong>–</strong>1636<br />
[IF2008 = 0,999]<br />
Selezione di lavori inerenti i Beni Culturali su riviste non-ISI<br />
1. Mascaro I., Guideri S. & Benvenuti M. (1991). Inventario del patrimonio minerario e<br />
mineralogico in Toscana. Aspetti naturalistici e storico-archeologici. 2 vol. (I: Schede<br />
e bibliografia, 240 pp.; 2: Cartografia), Edizioni della Giunta Regionale Toscana.<br />
2. Tanelli G., Benvenuti M. & Mascaro I. (1991). Aspetti giacimentologici dei minerali<br />
estratti in età preindustriale. Quaderni del Dipartimento di Archeologia e Storia delle<br />
Arti Sez. Archeologica - Univ. di Siena, Firenze, All' Insegna del.Giglio, 263-276.<br />
3. Tanelli G., Morelli F. & Benvenuti M. (1993). I minerali del Campigliese: "beni<br />
ambientali, culturali e industriali". Boll. Soc. Geol. It., 112, 715-728.<br />
4. Benvenuti M. (1997) - I giacimenti ferriferi dell' Isola d'Elba. Atti I Convegno "I fiori<br />
della Terra", Rio Elba, 1996, 29-48.<br />
5. Morelli I., Benvenuti M., Mascaro I. & Tanelli G. (1997) - <strong>Studi</strong>o comparato di<br />
antiche scorie ferrifere provenienti da siti archeometallurgici dell' isola d' Elba e del<br />
Chianti fiorentino. Atti IV Giornata "Le scienze della Terra e l'Archeometria",<br />
Napoli, 20-21 febbraio 1997, 45-48.<br />
6. Benvenuti M., Boni M., Brancucci G., Bortolami M., Costantini E., D’Andrea M.,<br />
Gisotti G., Guado G., Marchetti M., Massoli-Novelli R., Panizza M., Pavia G., Poli<br />
G. & Zarlenga F. (1998) <strong>–</strong> The conservation of geological heritage in Italy: state of<br />
the art and future perspectives of the “GEOSITES” project. In: Zagorchev I & Nakov<br />
R. (Eds.), Geological Heritage of Europe (Proceedings). Geologica Balcanica, 28, 3<strong>–</strong><br />
4. 117-123.<br />
7. Tanelli G. & Benvenuti M. (1999) - Minerals and mines from Elba Island (Italy):<br />
conservation of an outstanding heritage and its use as an educational tool towards the<br />
growth of a "geologic culture". Memorie Descrittive del Servizio Geologico d’Italia,<br />
Vol. LIV, Atti IInd Int. Symp. ProGEO, Rome, 20-22 May 1996, 465-470.<br />
8. Benvenuti M. (2000) - Archeometallurgia: problematiche generali e prospettive per le<br />
scienze mineralogiche. Plinius, 23, 237-248.<br />
9. Benvenuti M., Mascaro I., Costagliola P., Tanelli G. & Romualdi A., (2000) <strong>–</strong> Iron,<br />
copper and tin at Baratti (Populonia): smelting processes and metal provenances.<br />
Historical Metallurgy, Historical Metallurgy Soc. Ed., London, England, 34 (2), 67-<br />
76.<br />
- 15 -
10. Corretti A. & Benvenuti M. (2001) - The beginning of iron metallurgy in Tuscany;<br />
with special reference to Etruria Mineraria. Proceedings of the First International<br />
Colloquium on The Archaeology of Africa and the Mediterranean Basin, The<br />
Museum of Natural History in Geneva, 4-7 June, 1999, Mediterranean Archaeology,<br />
vol. 14., 127-145.<br />
11. Benvenuti M., Pecchioni E., Chiarantini L., Chiaverini J., Mariani A., Mascaro I.<br />
(2003) - An investigation on iron smelting furnaces from the Etruscan site of Baratti-<br />
Populonia (Tuscany). In: S. Di Pietro, V. Serneels, M. Maggetti (eds.), Ceramic in the<br />
Society, Dept. Of Geosciences, Min. Petrog. Univ. Fribourg (Svizzera), 1-18.<br />
12. Benvenuti M., Chiarantini L., Norfini L., Casini A., Guideri S., Tanelli G. (2003) -<br />
The “Etruscan tin”: a preliminary contribution from researches at Monte Valerio and<br />
Baratti-Populonia (southern Tuscany, Italy). In: Alessandra Giumlia-Mair and Fulvia<br />
Lo Schiavo (Eds.): ”Archéométallurgie: le problème de l'étain à l'origine de la<br />
métallurgie », Archeopress, BAR Int. Series, 1199, 55-65.<br />
13. Benvenuti M. (2004) - Dai giacimenti ai manufatti: la produzione dei metalli<br />
nell'antichità <strong>–</strong> In: Tecnologie e Metodologie innovative per la conservazione ed il<br />
restauro di manufatti archeologici, S. Siano (ed.), Nardini Editore, Firenze, pp. 160-<br />
194.<br />
14. Chiarantini L., Benvenuti M., Guideri S., (2005) - Recenti ricerche sui processi di<br />
estrazione del ferro nel parco di Baratti e Populonia nel 1° Millennio a.C. Rassegna di<br />
Archeologia, Vol. 21B/2004-2005, Ediz. All'Insegna del Giglio, Firenze, 171-182.<br />
15. Giunti I., Benvenuti M., Chiarantini L., Govi E., Pecchioni E., Sassatelli G. (2006) -<br />
<strong>Studi</strong>o archeometallurgico di resti della lavorazione dei metalli rinvenuti nel sito<br />
Etrusco di Marzabotto (BO). Atti del IV Congresso Nazionale AIAr, Caserta-2005,<br />
Patron Editore, Bologna, 465-474.<br />
16. Chiarantini L., Guideri S., Benvenuti M. (2007) <strong>–</strong> La produzione di rame, ferro e<br />
bronzo a Populonia in epoca Etrusca: nuove acquisizioni. In: “De Re Metallica. Dalla<br />
produzione antica alla copia moderna”, Cavallini M. & Gigante G. (eds), L’Erma di<br />
Bretschneider ed., Roma, [ISBN 88-8265-400-1], 15-27.<br />
17. Chiarantini L., Benvenuti M., Tognelli M., Lurci F., Costagliola P. (2007) - Indagine<br />
archeometrica di manufatti metallici provenienti dal Lago <strong>degli</strong> Idoli (AR). In: S.<br />
Borghi (ed.), Gli scavi e leindagini ambientali nel sito archeologico del Lago <strong>degli</strong><br />
Idoli, a cura della Comunità Montana del Casentino, Ed. Arti Grafiche Cianferono<br />
(Stia, AR), 97-103.<br />
Monografie<br />
1. Tanelli G. & Benvenuti M. (1998) - Guida a minerali e miniere dell' isola d' Elba e<br />
del Campigliese. Il Libraio editore, Portoferraio (LI), 164 pp.<br />
2. Rossato L., Benvenuti, M. (2003) - Guida al sentiero geo-mineralogico attraverso la<br />
Miniera di Rio Marina. Edizioni Giunta della Regione Toscana, p. 64.<br />
In stampa<br />
1. Costagliola, P., Benvenuti, M., Benvenuti, M.G., Di Benedetto, F., Lattanzi, P., 2009.<br />
Quaternary sediment geochemistry as a clue for tracing the source of toxic elements:<br />
a case study of arsenic in the Pecora Valley (southern Tuscany, Italy). Chem Geol.,<br />
http://dx.doi.org/10.1016/j.chemgeo.2009.11.007 [IF2008 = 3,135]<br />
- 16 -
2. Corretti, A., Chiarantini, L., Benvenuti, M., Cambi, F. The Aithale Project: Men,<br />
Earth and Sea in the Tuscan Archipelago (Italy) in Antiquity. Perspectives, aims and<br />
first results. In: B. Cech, T. Rehren (Editors), Ferrum Noricum <strong>–</strong> iron production and<br />
distribution 200 BC to AD 400, Proceedings of the conference on "Early Iron" in<br />
Hüttenberg, September 8th to 12th, 2008.<br />
3. Chiarantini L., Benvenuti, M. I bacini di approvvigionamento dei minerali metalliferi<br />
e le tecnologie produttive del rame e del ferro. In: F. Cambi, C. Mascione (Editors),<br />
Populonia. Costruzioni e produzione del ferro tra il periodo etrusco e la<br />
romanizzazione, Edipuglia Ed.<br />
4. Dini, A., Benvenuti, M., Chiarantini, L., Corretti, A., D’Orazio, M., Tardani, D.<br />
Provenienza dei minerali di ferro utilizzati per antiche produzioni metallurgiche: dati<br />
preliminari sulla tracciabilità del minerale di ferro dell’ Isola d’Elba. In: F. Cambi, C.<br />
Mascione (Editors), Populonia. Costruzioni e produzione del ferro tra il periodo<br />
etrusco e la romanizzazione, Edipuglia Ed.<br />
5. Chiarantini, L., Giunti, I., Benvenuti, M., Verdiani, G., Costagliola, P. Indagine<br />
archeometrica di alcuni resti di lavorazione metallurgica provenienti dagli scavi della<br />
Casa 1, Insula 2, Regio IV dell’abitato di Marzabotto. In: E. Govi (Editor),<br />
Marzabotto (titolo da definire).<br />
- 17 -
Samuele Caciagli (Docente supplente)<br />
Restauro dei monumenti (5 CFU)<br />
cacia@libero.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL<br />
Cultore della Materia in Consolidamento <strong>degli</strong> edifici storici <strong>–</strong> DIRES <strong>–</strong> Prof.Silvio Van<br />
Riel<br />
Curriculum<br />
Samuele Caciagli nato a Orbetello (GR) il 15.06.1975<br />
2003-2005, SSIS TOSCANA <strong>–</strong> Indirizzo Arte e Disegno, Supervisore di Tirocinio<br />
Didattico classi A025, A028, A018; 2003-2007, <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze -<br />
DIRES - Progettazione, realizzazione e gestione del dominio Quadraturiso.it; 2005,<br />
Ministero per i Beni e le Attività Culturali <strong>–</strong> Direzione Regionale Toscana,<br />
Collaborazione alla realizzazione di un sistema informativo territoriale sul patrimonio<br />
archeologico e architettonico dell’isola di Pianosa; 2004 <strong>–</strong> 2008, Partecipazione alla<br />
ricerca sul censimento del patrimonio architettonico e artistico del comune di Naso (ME)<br />
coordinata e diretta dalle proff. Fauzia Farneti e Giuseppina Carla Romby; 2004 <strong>–</strong> 2006,<br />
Partecipazione alla ricerca ex 40% sul barocco coordinata dalla prof. Fauzia Farneti, 2004<br />
<strong>–</strong> 2006, Partecipazione alla ricerca ex 60% sul Quadraturismo in Toscana coordinata<br />
dalla prof. Fauzia Farneti; 2005, Membro della segreteria organizzativa del convegno<br />
internazionale di studi “Realtà e illusione nell’architettura dipinta. Quadraturismo e<br />
grande decorazione nella pittura di età barocca”, Lucca 26-28 maggio; 2006, Membro<br />
della segreteria organizzativa del convegno “Restauro del paesaggio e identità culturale”,<br />
Cortona 27-29 aprile; 2006 Membro del comitato organizzatore della mostra “Naso tre<br />
secoli di storia. Architettura, arte e terremoti”, Naso (ME) 5 agosto - 15 settembre; 2006<br />
<strong>–</strong> 2007 Partecipazione alla ricerca ex 60% Conoscenze tecnologiche per la conservazione<br />
dell’architettura moderna coordinata dal prof. Silvio Van Riel; 2004 <strong>–</strong> 2006, Cultore della<br />
materia per il corso di Storia dell’arte della Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Studi</strong> di Firenze, prof.ssa Fauzia Farneti; 2007 Cultore della materia per il corso di<br />
Consolidamento <strong>degli</strong> edifici storici della Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong><br />
studi di Firenze, prof. Silvio Van Riel; 2007 Membro del comitato organizzatore della<br />
giornata di studi “Il restauro del paesaggio come progetto”, Firenze 2 aprile; 2007-2009<br />
Assform, Segreteria corsi, tutoraggio e collaborazione all’organizzazione di seminari di<br />
formazione; 2008, Istituto tecnico commerciale e per geometri “G. Tommasi di<br />
Tampedusa” di Sant’Agata di Militello (ME), Docenza all’interno del progetto ifts<br />
“tecnico superiore per il rilievo architettonico” per un totale di 36 ore; 2008-2009,<br />
<strong>Università</strong> Internazionale dell’Arte di Firenze, Progetto il policromismo nei monumenti<br />
toscani, incarico per la compilazione di n.20 schede a campione: catalogazione edifici e<br />
redazione elenco, documentazione fotografica e iconografica, catalogazione interventi di<br />
restauro inserimento testi e immagini nel sistema informatico (province di Firenze,<br />
Pistoia e Lucca); 2008-2010, Cultore della materia per il corso di Consolidamento <strong>degli</strong><br />
edifici storici della Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> studi di Firenze, prof.<br />
Silvio Van Riel; 2009, Ministero per i Beni e le Attività Culturali <strong>–</strong> Direzione Regionale<br />
Toscana, Collaborazione alla realizzazione di un sistema informativo territoriale sul<br />
patrimonio archeologico e architettonico dell’isola di Pianosa; 2009, Attività<br />
professionale, Collaborazione al progetto di restauro di Villa Fagan a Firenze con lo<br />
- 18 -
<strong>Studi</strong>o Gurrieri Associati; 2009, Attività professionale, Rilievo architettonico del Teatro<br />
Nazionale di Firenze; 2007-2010, Docenza a contratto per il corso di Restauro dei<br />
Monumenti (5cfu) per il Corso di laurea in tecnologia per la conservazione e il restauro<br />
dei beni culturali, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’<strong>Università</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
2004 -2007 pubblicazione sul sito quadraturismo.it dei seguenti titoli:<br />
Palazzo Corsini in Parione<br />
Santa Elisabetta delle Convertite<br />
San Giovannino dei Cavalieri di Malta<br />
Luca Bocci, biografia<br />
Andrea Landini, biografia<br />
Marco Sacconi, biografia<br />
S. CACIAGLI, Piani territoriali paesistici adottati, nell’Italia centro-settentrionale, dopo<br />
l’entrata in vigore della legge 1497/39, in S. VAN RIEL, M.P. SEMPRINI, Degrado del<br />
paesaggio e complessità territoriale, Rimini 2005, pp. 129-140.<br />
S. CACIAGLI, L’illusionismo prospettico nelle decorazioni dei palazzi fiorentini e la<br />
percezione visiva, sensoriale ed emozionale dell’osservatore, in “Quaderni del Consiglio<br />
Regionale della Toscana, Commissione Regionale Pari Opportunità”, n. 26, Risvegliare<br />
i sensi, Firenze 2005, pp. 95-104.<br />
S. CACIAGLI, Pietro Paolo Scorsini: pittore formato e di moltissima fantasia ed effetto, in<br />
F. FARNETI, D. LENZI, Realtà e illusione nell’architettura dipinta. Quadraturismo e<br />
grande decorazione nella pittura di età barocca, Lucca 26-28 maggio 2005, Firenze<br />
2006, pp. 393-404.<br />
S. CACIAGLI, Il palazzo comunale per uffici, in F. FARNETI, G.C. ROMBY, Naso, tre secoli<br />
di storia. Arte, architettura e terremoti, Firenze 2006, pp. 77-80.<br />
S. CACIAGLI, Il Teatro comunale Vittorio Alfieri, in F. FARNETI, G.C. ROMBY, Naso, tre<br />
secoli di storia. Arte, architettura e terremoti, Firenze 2006, pp. 70-76.<br />
S. CACIAGLI, Architectural illusionisms inside palazzo Gerini in Florence, in Forum<br />
Unisco University Heritage 11th. International Seminar, Florence 11-15 September 2006,<br />
p. 444.<br />
S. CACIAGLI, Palazzo Corsini in Parione, in M. BEVILACQUA, G.C. ROMBY, Atlante del<br />
barocco in Italia. Firenze e il Granducato, Roma 2007, pp. 410, 411.<br />
F. GURRIERI, S. CACIAGLI, L’iconografia del territorio, in F. GURRIERI, Poggio Casciano,<br />
un paesaggio restaurato. Scienza della terra e viti-vinicoltura di una “Terra Fiorentina”,<br />
Firenze 2009.<br />
S. CACIAGLI, Il palazzo comunale per uffici, in F. FARNETI (a cura di), Naso. Guida alla<br />
visita della città, Firenze 2009<br />
S. CACIAGLI, Il Teatro comunale Vittorio Alfieri, in F. FARNETI (a cura di), Naso. Guida<br />
alla visita della città, Firenze 2009<br />
S. CACIAGLI, Palazzo Corsini in Parione. Storia e vicende del cantiere architettonico e<br />
<strong>degli</strong> apparati decorativi a Quadratura, Firenze (in corso di stampa).<br />
S. CACIAGLI, I primi piani paesistici, in F. GURRIERI, Il guasto nel paesaggio, Firenze (in<br />
corso di stampa).<br />
S. CACIAGLI (a cura di), Gurrieri. Recent Works, Firenze (in corso di stampa).<br />
- 19 -
Emilio Mario Castellucci (Prof. Ordinario)<br />
Laboratorio di Chimica Fisica (Opzionale)<br />
castel@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Corso di laurea in Chimica Applicata: Chimica Fisica, CFU 6, 50 ore forntali, 4 ore<br />
esercitazioni in aula<br />
Corso di laurea in Chimica: Cinetica Chimica e Dinamica Molecolare: fondamenti, CFU<br />
3, 27 ore frontali<br />
Curriculum<br />
Emilio Mario Castellucci e' professore ordinario di Cinetica chimica e dinamica<br />
molecolare (Chimica fisica) dal 1990. Ha passato lunghi periodi in Universita' e<br />
laboratori di ricerca all'estero come ricercatore e come professore invitato: USC, Los<br />
Angeles (USA); LPM (CNRS), LURE e Parigi XI, Orsay (Francia); USTL e CNRS, Lille<br />
(Francia); Universidade Estadual de Campinas, (Brasil). E' responsabile della sezione di<br />
Spettroscopia Molecolare del Laboratorio Europeo di Spettroscopie non Lineari (LENS)<br />
di Firenze. E’ stato ed è attualmente coordinatore di progetti europei del V e VI FP<br />
(Martie Curie), di progetti nazionali PRINXX. E’ coordinatore del Dottorato di ricerca in<br />
Scienza per la Conservazione dei Beni Culturali. E’ presidente del coso di laurea in<br />
Chimica Applicata ed è stato Direttore del Dipartimento di Chimica.<br />
Ricerche: studio della struttura e dinamica molecolare in stati eccitati di molecole,<br />
complessi di van der Waals e aggregati molecolari in fasci molecolari supersonici<br />
mediante spettroscopia ad alta risoluzione (sub-Doppler); fotofisica e fotochimica nel<br />
dominio dei tempi e delle frequenze di molecole in stato gassoso e in soluzione;<br />
spettroscopia elettronica, IR e Raman; calcoli ab-initio e approssimati di superfici di<br />
potenziale e interazioni in aggregati di molecole aromatiche e atomi di gas nobili<br />
(complessi di van der Waals); assemblaggio e messa a punto di strumentazione. Altre<br />
ricerche: studio del rilassamento vibrazionale anarmonico in cristalli molecolari mediante<br />
spettroscopia Raman/Fabry-Perot ad alta risoluzione; studio di microstrutture mediante<br />
spettroscopia micro-Raman; Applicazioni Raman e LIBS nel campo dei Beni Culturali;<br />
sviluppo di strumentazione Ramane LIBS per diagnostica nel campo dei Beni Culturali.<br />
Il prof. Castellucci è autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste internazionali con referee<br />
e di un notevole numero di pubblicazioni di Atti di congressi congressi internazionali<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1. Perardi A., A. Zoppi, E. Castellucci, “Micro-Raman spectroscopy for standard<br />
and in situ characterisation of painting materials”, J. Cult. Heritage, 1, 269-272<br />
(2000)<br />
2. Zoppi A., A. Perardi, E. Castellucci, "Characterisation of pigments and corrosion<br />
patinas by means of micro-Raman spectroscopy", Annali di Chimica, 91 (2001) 833-<br />
841<br />
3. Zoppi A., C. Lofrumento, M. G. Migliorini and E. Castellucci, Micro-Raman<br />
technique for phase analysis of ancient ceramics. Raman Spectroscopy in archaeology<br />
and art history, Int. J. Vibr. Spectr., 5 (2001) sect. 3<br />
- 20 -
4. V. Hayez, A. Zoppi, H. Terryn, L. Van Dijck and E. M. Castellucci, Study of the<br />
composition of the pigments used in the christ “maiestas domini” painting of the<br />
ename church by means of micro raman spectroscopy, Art 2002, (2002) 1-8.<br />
5. Angela Zoppi, Cristiana Lofrumento, Emilio Mario Castellucci, Maria Grazia<br />
Migliorini “Micro-Raman technique for phase analysis on archaeological ceramics”,<br />
Spectroscopy Europe, 14/5 (2002) 16-21<br />
6. A. Zoppi, G.F. Signorini, F. Lucarelli, L. Bachechi, "Characterisation of painting<br />
materials from Eritrea rock art sites with non-destructive spectroscopic techniques",<br />
Journal of Cultural Heritage, 3, 299-308 (2002)<br />
7. A. Zoppi, E. M. Castellucci, M. G. Migliorini, “La Spettroscopia micro-Raman”,<br />
in Metodologie integrate per l’analisi di dipinti <strong>–</strong> Cnr Progetto finalizzato Beni<br />
Culturali, Edizioni Progetto Padova (2003), pp. 47-55<br />
8. C. Lofrumento, A. Zoppi, E. M. Castellucci, “Micro-Raman spectroscopy on<br />
ancient ceramics: a study on French Sigillata wares”, J. Raman Spectrosc., 2004, 35,<br />
650-655.<br />
9. A. Zoppi, E. M. Castellucci, C. Lofrumento, “Case study on phase analysis of<br />
third millennium Syrian ceramics by micro-Raman spectroscopy”, in: Raman<br />
Spectroscopy in Archaeology and Art History, Edited by H.G. M. Edwards and J. M.<br />
Chalmers, Royal Society of Chemistry, 2005, 15, 217-227.<br />
10. C. Lofrumento, A. Zoppi, E. M. Castellucci, E. Fiorin, “Spectroscopic analysis of<br />
African archaeological ceramics”, J. Cultural Heritage (submitted)<br />
11. G. Paternoster, R. Rinzivillo, F. Nunziata, E. Castellucci, C. Lofrumento, A.<br />
Zoppi, A.C. Felici, G. Fronterotta, C. Nicolais, M. Piacentini, S. Sciuti, M.<br />
Vendittelli, “Study on the technique of the Roman age’s mural paintings by XRF<br />
micro analyses with Polycapillary Conic Collimator and micro-Raman analysis, J.<br />
Cultural Heritage, 2005, 6, 21-28.<br />
- 21 -
Giuseppe A. Centauro (Prof. Ordinario)<br />
Restauro Architettonico (5 CFU)<br />
giuseppe.centauro@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
120 h. (laboratorio di restauro in scienze dell'architettura) 8 CFU<br />
.<br />
Curriculum<br />
Professore Associato di Restauro Architettonico (ICAR 19) c/o DI.RE.S - <strong>Università</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze<br />
Si laurea Dottore in Architettura il 9 apr. 1976 (a.a. 1974/75) presso la Facoltà di<br />
Architettura dell'<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze con il massimo dei voti e lode (110 e<br />
L.) discutendo una tesi di “restauro urbano”.<br />
- Nell’anno 2002 ottiene l’idoneità a Professore universitario di ruolo di seconda fascia,<br />
(cfr. Bando D.R. n. 625 del 9/7/01 per “Valutazioni comparative a posti di professore<br />
universitario di seconda fascia” indette dalla Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Studi</strong> di Firenze - Settore ICAR/19 - Profilo B - Restauro).<br />
- Il 30 dicembre 2004 prende servizio come Professore Associato presso Il Dipartimento<br />
di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici di quella stessa università.<br />
Svolgimento <strong>degli</strong> studi e delle collaborazioni scientifiche (in ordine cronologico):<br />
- Fin dal 1977 collabora per attività didattica (v.) e di ricerca con l'Istituto di Storia<br />
dell'Architettura e Restauro dei Monumenti (poi Dip. Storia dell'architettura e restauro<br />
delle strutture architettoniche) della Facoltà di Architettura dell'<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong><br />
di Firenze. Per l’A.A. 1999- 2000 ha in affidamento per contratto il Corso integrato di<br />
Conservazione dei materiali nell’edilizia storica.<br />
Per l’A.A. 2000-2001 ha in affidamento per contratto il Corso di Restauro Urbano.<br />
Per l’A.A. 2001-2002 ha in affidamento per contratto il Corso di Degrado e Diagnostica<br />
nell’edilizia storica.<br />
Per l’A.A. 2002-2003 ha in affidamento per contratto il Corso di Tecnica del Restauro<br />
Urbano.<br />
Per l’A.A. 2003-2004 ha in affidamento per contratto il Laboratorio di Restauro (Corso<br />
di Restauro Architettonico).<br />
Per l’A.A.2004-2005 ha in affidamento il Corso di Caratteri Costruttivi dell’Edilizia<br />
Storica (Corso integrato di Diagnostica).<br />
Per l’A.A. 2005-2006/ 2006-2007 è titolare del Corso di Restauro Architettonico<br />
(Laboratorio di Restauro)<br />
Per l’A.A. 2005-2006 è affidatario (supplenza) del Corso di Restauro Architettonico<br />
presso la Facoltà di Scienze, Matematiche, Fisiche e Naturali nell’ambito del Corso di<br />
Laurea in “Tecnologia per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali”.<br />
Per l’A.A. 2006-2007 ha in affidamento il Laboratorio di Orientamento in Restauro<br />
- Dal 1986 svolge attività di ricerca e professionale nel settore della diagnostica<br />
architettonica.<br />
- Dal 1989 realizza con l'ausilio di strumenti informatici, documentari audiovisivi e<br />
progetti multimediali per mostre inerenti ai temi della conservazione e della<br />
valorizzazione dei beni culturali e ambientali.<br />
- 22 -
- Dal 1994 svolge attività di ricerca e professionale nel settore delle tecniche e della<br />
conservazione delle pitture murali.<br />
- Nel 1998 realizza il Manuale per il recupero delle facciate nei centri storici, con “Guida<br />
agli interventi” per il Piano del Colore del Centro Storico di Prato e dal 1999 cura la<br />
gestione dello stesso Piano per conto dell’A.C. di Prato.<br />
- Nel 1999 svolge per la Regione dell’Umbria attività di ricerca applicata per la redazione<br />
di “Manuale per la ricostruzione e la riabilitazione post-sismica <strong>degli</strong> edifici”, curando,<br />
insieme ad altri, il capitolo relativo alla “Rilevazione dell’edificio danneggiato”.<br />
- Dal 2002 al 2004 svolge per il Comune di Prato, in qualità di Consulente per il Sindaco,<br />
la supervisione per le attività e gli intervento relativi al centro storico di Prato e ai beni<br />
architettonici ed ambientali comunali (omissis).<br />
- Dal 2002 al 2004 svolge per conto dell’azienda Akzo Nobel/ Sikkens una consulenza<br />
scientifica in qualità di coordinatore di gruppo di ricerca per il Progetto Colori Italiani<br />
per l’area della Liguria Levante, Toscana ed Umbria.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
16) 1990 "Dipinti murali di Piero della Francesca. La basilica di S. Francesco ad<br />
Arezzo: indagini su sette secoli", Milano, Electa 1990.<br />
17) 1990 "Indagini diagnostiche non invasive sulle pitture murali. Indagini<br />
termografiche" in "Le Pitture murali. Tecniche, problemi, conservazione", a cura di<br />
Cristina Danti, Mauro Matteini, Arcangelo Moles, Firenze, Centro Di, 1990, pp. 173/<br />
182, 226/ 235.<br />
18) 1991 "Prato Archivio Centro Storico. Attività catalografiche, indagini diagnosticoconoscitive<br />
(1988-1991)", a cura della CTAAP, Prato, 1991.<br />
19) 1992 "Indagine termografica della distribuzione termica superficiale <strong>degli</strong> intonaci<br />
di supporto agli affreschi”, in Le Terme del Sarno a Pompei. Iter di un'analisi per la<br />
conservazione" (a cura di G. Ioppolo) , Erma ed.., Roma 1991, p. 169.<br />
20) 1992 "La Casa di Piero: annotazioni sui documenti" e “Piero nella sua terra: luoghi<br />
e documenti”, in “Nel Raggio di Piero. La pittura nell'Italia centrale nell'età di Piero<br />
della Francesca", a cura di Luciano Berti, Marsilio ed., Venezia, 1992, pp. 215 <strong>–</strong> 219,<br />
pp. 237 - 246.<br />
21) 1992 "La Madonna del Parto in restauro. Indagini diagnostico-conoscitive e<br />
primi interventi conservativi", Catalogo della mostra omonima svoltasi in Monterchi,<br />
Spazi Espositivi, 10 Luglio/ 31 Ottobre 1992, Firenze, 1992.<br />
22) 1993 "L'evoluzione moderna della città di Arezzo tra reale e virtuale. Excursus<br />
tra piani urbanistici e progetti realizzai e non per orientarsi nella città futura",<br />
in "Arezzo fra passato e futuro. Un'identità nelle trasformazioni urbane", Napoli,<br />
1993, pp. 15-40.<br />
23) 1993 "Piero della Francesca ad Arezzo. Problemi di restauro per la conservazione<br />
futura". Atti del Convegno Internazionale di <strong>Studi</strong>. Arezzo 7-10 marzo 1990. A cura di<br />
G. Centauro e M. Moriondo Lenzini, Marsilio ed., 1993.<br />
24) 1993 "La Madonna del Parto: le vicende storiche e i restauri precedenti" in AA.<br />
VV. "Piero della Francesca. La Madonna del Parto: restauro e iconografia", Marsilio<br />
ed., Venezia 1993, pp. 41/56, con Appendice documentaria, p. 100.<br />
25) 1994 "Il restauro della Madonna del Parto di Piero della Francesca" in<br />
"Quaderni di conservazione e restauro dei beni culturali e ambientali ” (Opus/1),<br />
- 23 -
collana a cura di G. Botticelli e G. Centauro, Poggibonsi, Lalli Ed. 1994; ivi anche “Gli<br />
interventi restaurativi del passato e i documenti” e “L’architettura della teca: un<br />
progetto integrato”.<br />
26) 1994 "Arezzo. Itinerari della memoria" e "Monterchi. Il futuro nell'arte e nel<br />
paesaggio", in AA.VV., "Memoria e sviluppo urbano. Centri Storici nel territorio<br />
aretino", Arezzo 1994.<br />
27) 1994 "Osservando Piero della Francesca" in "Quaderni ..." cit. (Opus/2),<br />
Poggibonsi, 1994.<br />
28) 1994 "Itinerari di Architettura. Centri Storici e Monumenti", in AA. VV. ,"Antiche<br />
terre di Prato. Una nuova Provincia", Firenze, Giunti Gruppo Ed., 1994, pp. 45 - 97.<br />
29) 1994 "Lo spazio del silenzio eloquente" in "Quaderni ...” cit. , (Opus/3),<br />
Poggibonsi, 1994.<br />
30) 1995 "Il laboratorio di Leonetto Tintori. La ricerca dentro e oltre la materia" in<br />
AA. VV. “Il legante organico nell’affresco. Espressione e vitalità da salvaguardare.<br />
Ricerche Campionature Testimonianze”, "Quaderni ..." cit. (Opus/4), Poggibonsi,<br />
Lalli Ed., 1995.<br />
31) 1996 “Messaggio teologico e religiosità nella trasposizione pittorica della Historia<br />
Salutis di Piero della Francesca”, in G. Renzi, “Piero della Francesca. Storia Leggenda<br />
Profezia Teologia”, Poggibonsi, Lalli Ed., 1996.<br />
32) 1996 “New EDV <strong>–</strong> gestuetzte Verfahren im Praxiseinsatz <strong>–</strong> Arezzo (Italien),<br />
Franziskanerkiche”<br />
in AA. VV. “Der Kaiserdom un Koenigslutter”, Institut fur Denkmalpflege, Hannover ,<br />
1996<br />
33) 1997 “Pittura Murale. Ricerche sulle tecniche pittoriche”, in “I Quaderni dell’Arte”,<br />
num. monografico “Omaggio a Leonetto Tintori” (a cura di G. Centauro), VII, 22, 1997.<br />
34) 1997 “Le role de l’informatique dans la restauration de La Légende de la vraie Croix<br />
à la basilique Saint-Francoise d’Arezzo“, in “Informatique & Conservation-restauration<br />
du Patrimoine Culturel”, Atti de “8es journées d’études de la SFIIC”, Champs sur<br />
Marne, 1997.<br />
35) 1998 A cura di G. Centauro, “Policromie nella Sala del Sindaco.Recupero delle<br />
decorazioni a grottesche con ritratti di grandi artisti pratesi (Prato,Pal. Comunale)”,<br />
Poggibonsi, Lalli Ed., 1998.<br />
36) 1998 “Prato, valori ed espressioni di una scena urbana da riscoprire”, in<br />
(PSA) “Prato.Storia ed Arte”, nn. 90/91, dic. 1997 (anno di stampa 1998).<br />
37) 1998 A cura di G. Centauro, “Piano del colore del centro storico di Prato. Guida<br />
alla norme per gli interventi del colore. Procedure e modalità)”, Voll. 2, Poggibonsi,<br />
Lalli Ed., 1998.<br />
38) 1999 Atti della Giornata di <strong>Studi</strong>o. Piano del colore del centro storico di Prato.<br />
Gestione e Tecnologie, a cura di G. Centauro e A. Fimia, in “ Quaderni … ”, cit. (Opus/<br />
6), Poggibonsi, Lalli Ed., 1999 . Ivi “ Il Progetto del colore per la città di Prato ”, pp. 10-<br />
13.<br />
39) 1999 Comune di Arezzo, “El fare delle mura. Variante al P.R.G. Zona A del<br />
capoluogo”, ivi “Arezzo Centro Storico, Immagine e identità urbana” e “Cronotassi<br />
storico urbanistica”, Arezzo. La Piramide Ed., pp. 7-18, pp. 90-104.<br />
40) 1999 Regione dell’Umbria, “Manuale per la riabilitazione e la ricostruzione postsismica<br />
<strong>degli</strong> edifici”, ivi “La rilevazione dell’edificio danneggiato. Metodiche<br />
- 24 -
diagnostico conoscitive di rilievo, monitoraggio ed elaborazione dati”, Roma, Dei Tip.<br />
del Genio Civile, pp, 155-200.<br />
41) 1999 Toscana immaginata. Ambiente Urbano, Lalli Editore, Poggibonsi<br />
42) 2000 Lo studio dimensionale dell’affresco per la sistemazione museale, in AA.VV., Il<br />
restauro del S. Ludovico di Piero della Francesca (a cura di D. Gasparotto), Le Balze,<br />
Perugia, pp. 89-96.<br />
43) 2000 “Antichi colori” su muro: metodiche e problematiche d’indagine, in<br />
“Colorimetria e Beni Culturali” (Atti dei convegni Siof di Firenze 1999 e Venezia 2000,<br />
col patrocinio dell’Istituto Centrale di Restauro e del Progetto Beni Culturali - CNR, a<br />
cura di Claudio Oleari), Collana Quaderni di Ottica e Fotonica, 6, Firenze, C.E.T., 2000,<br />
pp.46-59.<br />
44) 2000 Le verità della Madonna del Parto, in A. Cottignoli, La Madonna del Parto a<br />
Monterchi. Il segreto di Piero, (a cura di G. Centauro e A. Cottignoli) , Poggibonsi (SI),<br />
Lalli Ed., 2000, pp.7-13.<br />
45) 2000 Toscana immaginata. Ambiente Rurale, Lalli Editore, Poggibonsi.<br />
46) 2000 Piero della Francesca. Committenza e pittura nella chiesa di S. Francesco ad<br />
Arezzo (con nuovi documenti inediti), a cura di G. Centauro e di E. Settesoldi, Poggibonsi<br />
(SI), Lalli Ed., 2000.<br />
47) 2000 S. Casciu, G. Centauro, M. Chimenti, The archival documentation system: the<br />
computerized heart of the restored “History of the true cross” by Piero della<br />
Francesca, in “GraDoc” (Graphic Documentation Systems in Mural Paintings<br />
Conservation), Atti del Seminario di Ricerca, Roma 16-20 Novembre 1999, ICCROM<br />
Roma 2000, pp. 208-220.<br />
48) 2001 L’archeologia industriale nel distretto pratese: un valore del paesaggio<br />
antropico da recupero, in CICOP/ <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, “Archeologia<br />
Industriale. Metodologie di recupero e fruizione del bene industriale”, Atti del Convegno<br />
(Prato, 16-17 giugno 2000), Firenze, Edifir, 2001, pp. 133-142 (autore).<br />
49) 2001 Toscana immaginata. Ambiente Naturale, Lalli Editore, Poggibonsi<br />
50) 2001 “Leonetto Tintori, L’arte attraverso” (a cura di Giuseppe A. Centauro), Lalli<br />
Editore, Poggibonsi, 2001. Ivi si veda anche il saggio “Leonetto Tintori. L’arte attraverso<br />
il restauro”, pp. 117- 173 (autore).<br />
51) 2002 Comune di Prato, Ass. LL.PP. e Centro Storico, “Idee per Piazza Mercatale.<br />
Mostra <strong>degli</strong> elaborati del Concorso Internazionale per la riqualificazione della piazza”,<br />
ivi “Strumenti e metodi per il concorso di idee di piazza Mercatale a Prato” e “Piazza<br />
Mercatale: immagine e vissuto della città”, Prato 2002, pp. 11-13 e pp. 14-23 .<br />
52) 2003 Regione Toscana, Comune di Prato, Museo del Tessuto, “Il Museo del Tesuto di<br />
Prato nell’ex Fabbrica Campolmi”, ivi “Il colore della fabbrica”, Firenze, Ed. Pagliai<br />
Polistampa, 2003, pp. 66-72.<br />
53) 2003 Comune di Prato, Ass. all’Urbanistica e attuazione PRG, Le antiche mura di<br />
Prato: un futuro per la città, Voll. 2, “Occasioni di restauro nelle vicende storiche<br />
moderne” e “Problematiche conservative e nuove istanze di valorizzazione” (a cura di<br />
Giuseppe Alberto Centauro), Poggibonsi , Lalli Ed. 2003.<br />
54) 2003 “Nuove frontiere per il restauro urbano: dalla lettura dell’ambiente all’analisi<br />
comparata della scena urbana”, in “Intorno al restauro monumenti, città, territorio:<br />
Scritti per Piero Roselli” (a cura di O. Fantozzi Micali), Firenze Alinea Ed. (2003), pp.<br />
105-122 (autore).<br />
- 25 -
55) 2004 “La Rocca di Campi Bisenzio. L’identità ritrovata. Interventi di restauro e<br />
prospettive di recupero”, a cura di Giuseppe A. Centauro, in Collana Quaderni di<br />
Microstoria, X, Campi Bisenzio, Nuova Toscana Editrice. Ivi cfr.: La Rocca. Una<br />
risorsa per la città, pp. 13- 48 (autore).<br />
56) 2004 Comune di Prato, “La sistemazione della piazza Sant’Agostino. La genesi della<br />
città”, a cura di Giuseppe A. Centauro (“Luoghi e spazi urbani recuperati nel territorio<br />
pratese/1”), Poggibonsi , Lalli Ed. 2004<br />
57) 2004 Comune di Firenze, “Piano Strutturale (L.R. 5/85 e successive modifiche).<br />
Adottato con Delib. G.C. 2004/C/0060 del 20/04/2004”; ivi G. Centauro, Sistema <strong>degli</strong><br />
insediamenti. Insediamenti Storici e Centro Storico; Cd-Rom n. 2, pp. 167-494. Per<br />
questo si veda anche: G. A. Centauro, “Un campione di riqualificazione urbana. Analisi,<br />
metodo,progetto urbanistico”, in “Opere” (Rivista toscana di architettura), Anno II,<br />
giugno 2004, n. 05, pp. 36-39.<br />
La rivista contiene in allegato copia su CD del Piano Strutturale di Firenze (adottato).<br />
58) 2004 Società Storica Aretina, “Protagonisti del Novecento Aretino” (a cura di L.<br />
Berti), Leo Olschki Editore, Firenze, ivi “Il ripristino stilistico tra architettura e<br />
ideologia: Giuseppe Castellucci” con appendice documentaria, pp. 241- 262, segue:<br />
scheda biografica del “protagonista”, p. 545 (autore).<br />
59) 2004 “Ipotesi su Camars in Val di Marina. Dalla città etrusca sul Bisenzio<br />
all’identificazione di Clusio. (appunti, studi preliminari e osservazioni sulle scoperte dal<br />
2002 al 2004)”, coll. “Quaderni di Microstoria”, XII, Nuova Toscana Editrice, Campi<br />
Bisenzio 2004 (autore).<br />
60) 2005 “Da ‘Bisanzio nell’Etruria’ a Prato in Toscana, alle origini<br />
dell’insediamento”, in (P.S.A.) “Prato, Storia & Arte”, n. 96, 3 n.s., pp. 109-125.<br />
61) 2005 “ Sanpaolesi. Il restauro come scienza”. Omaggio a Piero Sanpaolesi nel<br />
centenario della nascita, Firenze Aprile 2005, Firenze, Ediz. Polistampa, (co-curatore).<br />
62) 2005 “Per la salvaguardia della pittura murale”, Poggibonsi, Lalli Ed. 2005 (coautore)<br />
63) 2006 “Paesaggi di pietra: l’antico borgo di Cavagliano in Calvana. Nuovi rilievi ed<br />
ipotesi di studio per il restauro del paesaggio e dei manufatti”, in (P.S.A.) “Prato, Storia<br />
& Arte”, n. 99 (dic. 2005), pp. 45-73.<br />
64) 2006 “Al tempo di Piero della Francesca: licenze e proibizioni nelle vesti e negli<br />
ornamenti delle donne e <strong>degli</strong> uomini a Borgo San Sepolcro, A.D. 1473” (co-autore), in<br />
“Watching Art: writings in honor of James Beck - <strong>Studi</strong> di storia dell’arte in onore di<br />
James Beck”, Ediart, Todi 2006, pp. 11-222.<br />
- 26 -
Marco Ciatti (Prof. a contratto)<br />
Storia e tecnica del restauro dei monumenti (5 CFU)<br />
mciatti@gmail.com<br />
Curriculum<br />
• nato a Prato il 1.7.1955;<br />
• laureato in Lettere nell’indirizzo di Storia dell’Arte con 110 e lode/110 nel 1977;<br />
• Storico dell’Arte presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 1980;<br />
• In servizio dal 1981 al 1984 presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di<br />
Siena e dal 1984 presso l’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di<br />
Firenze, dove attualmente è il direttore del Laboratorio di restauro dei Dipinti su tela<br />
e tavola, del Settore di restauro dei Manufatti Tessili, nonché titolare<br />
dell’insegnamento di Storia e Teoria del restauro presso la Scuola di Restauro annessa<br />
all’Istituto. Dal 1997 è anche direttore della rivista di restauro dell’Istituto “O.P.D.<br />
Restauro”; dal 2004 è coordinatore scientifico della collana di “Storia e teoria del<br />
restauro” della casa editrice Edifir-Edizioni Firenze.<br />
• Nella sua attività all’Opificio ha diretto il lavoro di restauro su importanti capolavori<br />
di Botticelli, Coppo di Marcovaldo, Cimabue, Giovanni Pisano, Giotto, Gentile da<br />
Fabriano, Angelico, Filippo Lippi, Mantegna, Botticelli, Fra’ Bartolomeo, Raffaello,<br />
Rosso Fiorentino, Caravaggio, Rubens, occupandosi poi delle iniziative connesse<br />
quali la pubblicazione di appositi cataloghi, l’organizzazione delle mostre collegate<br />
alle opere restaurate.<br />
• Dal 1998 è <strong>docente</strong> a contratto di Teoria del Restauro e di Storia delle Tecniche<br />
Artistiche presso il Corso in Conservazione dei Beni Culturali di Arezzo<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Siena, con sede ad Arezzo. Ha tenuto corsi di Storia e<br />
Teoria del restauro e di Storia delle Tecniche Artistiche presso le <strong>Università</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Studi</strong> di Siena, Firenze, Bologna, Cattolica di Milano e del Politecnico di Milano.<br />
• Ha al suo attivo oltre 240 pubblicazioni sui seguenti argomenti: restauro dei dipinti,<br />
storia e teoria del restauro, storia dell’arte, storia dei tessili antichi, storia delle arti<br />
applicate, e partecipazione a Convegni di <strong>Studi</strong> nazionali ed internazionali.<br />
• Ha tenuto conferenze su tematiche del restauro presso numerose istituzioni culturali<br />
specializzate a livello internazionale, quali il Kunsthistorisches Institut in Florenz, il<br />
Courtauld Institute di Londra, l’Hamilton Kerr Institute dell’<strong>Università</strong> di Cambridge,<br />
la National Gallery di Londra, il Metropolitan Museum di New York, il Getty<br />
Conservation Institute di Los Angeles, la Yale University Art Gallery, il Museo del<br />
Louvre di Parigi, il Museo Nazionale di Praga e l’Accademia di Belle Arti e Restauro<br />
di Dresda.<br />
- 27 -
Pilario Costagliola (Prof. Associato)<br />
Laboratorio di Mineralogia e Petrografia (5 CFU)<br />
pilarc@geo.unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Corso di Analisi Mineralogiche (3CFU) e di Laboratorio di Mineralogia Applicata (3.5<br />
CFU) c/o CL in Scienze Geologiche<br />
Curriculum<br />
Pilario Costagliola è nato a Firenze il 4.3.1961, ha conseguito la maturità scientifica, si è<br />
laureato il 22.12.87 in Scienze Geologiche. Il 30.6.92 sostiene a Roma, con esito<br />
positivo, l'esame per il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca. Nei primi mesi del<br />
1990 supera il concorso per Collaboratore Tecnico presso il Museo di Mineralogia e<br />
Litologia dell'<strong>Università</strong> di Firenze dove presta servizio nel periodo 1991 al 1999. Nel<br />
1999 vince il concorso per ricercatore nel settore disciplinare D03A. Alcuni mesi dopo la<br />
presa di servizio come ricercatore, opta per il settore disciplinare GEO/9. Dal novembre<br />
2005 ricopre il posto di Professore Universitario di II fascia presso la Facoltà di<br />
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze. L’attività scientifica si articola in tre diversi settori: Metallogenesi del distretto<br />
minerario Apuano e della Toscana meridionale ed insulare, Conservazione beni culturali<br />
ed archeometria, Geologia Ambientale.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1. BENVENUTI M., MASCARO I., CORSINI F., FERRARI M., LATTANZI P.<br />
PARRINI P., COSTAGLIOLA P. & TANELLI G. (2000) Environmental mineralogy<br />
and geochemistry of waste dumps at the Pb(Zn)-Ag Bottino mine, Apuane Alps,<br />
Italy. Europ. J. of Mineral, 12, 441-453<br />
2. COSTAGLIOLA P., BALDI G., CIPRIANI C., PECCHIONI E. & BUCCIANTI A.<br />
(2000) <strong>–</strong> Mineralogical and chemical characterization of the Medicean glass mosaic<br />
tesserae and mortars of the Grotta del Buontalenti, Giardino di Boboli, Firenze, Italy.<br />
J. of Cult. Herit., 1, 287-299<br />
3. BENVENUTI M., MASCARO I., COSTAGLIOLA P., TANELLI G. &<br />
ROMUALDI A. (2000) Iron, copper and tin at Baratti (Populonia): smelting<br />
processes and metal provenances. Historical metallurgy, 34, 67-76<br />
4. COSTAGLIOLA P., BENVENUTI M., CORSINI F., MAINERI C. & MASCARO<br />
I. (2001) Pb-isotope signatures of Italian alabasters: possible applications to<br />
provenance studies of works of art. Eur. J.Mineral., 13, 421-428<br />
5. DINI A, BENVENUTI M., COSTAGLIOLA P. & LATTANZI P. (2001) Mercury<br />
deposits in metamorphic settings: the example of Levigliani and Ripa mines, Alpi<br />
Apuane (Tuscany, Italy). Ore Geol. Rew. Vol 18/3-4, 149-167<br />
6. MASCARO I., BENVENUTI M., CORSINI F., COSTAGLIOLA P., LATTANZI P.,<br />
PARRINI P., TANELLI G. (2001) Mine wastes at the polymetallic deposit of Fenice<br />
capanne (southern Tuscany, Italy). Mineralogy, geochemistry and evironmental<br />
impact. Environ. Geology. 41, 417-429<br />
7. TANELLI G., BENVENUTI M., COSTAGLIOLA P., DINI A., LATTANZI P.,<br />
MAINERI C., MASCARO I., RUGGIERI G. (2001) The iron mineral deposits of<br />
- 28 -
Elba Island: state of the art. Ofioliti, 26 (2a), 239-248.<br />
8. MAINERI C., BENVENUTI M., COSTAGLIOLA P., DINI A., LATTANZI PF.,<br />
RUGGIERI G . & VILLA I.M. (2002) Alkali - metasomatic processes at La Crocetta<br />
raw ceramic material mine (Elba Island, Italy): interplay between magmatism,<br />
tectonics and mineralization. Mineralium Deposita, 38, 67-86.<br />
9. COSTAGLIOLA P., DI BENEDETTO F., BENVENUTI M., BERNARDINI G.P.,<br />
CIPRIANI C., LATTANZI P.F., ROMANELLI M. (2003) Chemical speciation of Ag<br />
in galena by EPR spectroscopy. Am. Mineral., 88, 1345-1350<br />
10. DI BENEDETTO F., BERNARDINI G.P., COSTAGLIOLA P., PLANT D. and<br />
VAUGHAN D. J. (2005) Compositional zoning in sphalerite crystals. Am. Mineral.,<br />
90, 1384-1392.<br />
11. DI BENEDETTO F., COSTAGLIOLA P., BENVENUTI, M., ROMANELLI, M.,<br />
TANELLI, G. (2006) Arsenic in<strong>corpo</strong>ration in natural calcite lattice: evidence from<br />
electron spin echo spectroscopy. Earth Planet. Sci. Lett, 246, 458<strong>–</strong>465<br />
- 29 -
Luigi Dei (prof. Associato)<br />
Chimica dei materiali e del restauro II<br />
Modulo Chimica Fisica del restauro (6 CFU)<br />
dei@csgi.unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Chimica Fisica Applicata LS Scienze per i Beni Culturali Classe 12/S 4 cfu ssd CHIM/02<br />
(20 ore di lezione frontale 2,5 cfu e 24 ore di esercitazioni di laboratorio 1,5 cfu) totale<br />
ore 44.<br />
Chimica per i Beni Culturali, mod. B ‘Laboratorio’ LS in Chimica dell’Ambiente e dei<br />
Beni Culturali classe 21/S 3 cfu ssd CHIM/02 (16 ore di lezione frontale 2 cfu e 16 ore di<br />
laboratorio 1 cfu)<br />
Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali, LT Operatore dei Beni Culturali e LS Storia<br />
dell’Arte Facolta’ di Lettere e Filosofia, 6 cfu ssd CHIM/12 (30 ore di lezione frontale: 1<br />
cfu pari a 6 ore di lezione frontale).<br />
Curriculum<br />
Nato a Firenze il 10 giugno 1956, si laurea in chimica 18 dicembre 1980 con 110 e lode.<br />
Nel novembre 1987 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche, settore<br />
chimica fisica. Dal 1 settembre 1990, essendo risultato vincitore di concorso, è<br />
Ricercatore presso il Dipartimento di Chimica dell'<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze.<br />
Nel 1994 è stato ospite, per un soggiorno di studio, presso il Laboratoire de<br />
Physique de la Matière Condensée del Collège de France di Parigi, sotto la guida del<br />
Prof. P.- G. de Gennes (Premio Nobel per la Fisica 1991) e del Prof. J. M. di Meglio.<br />
Dal 1 Febbraio 2001 è professore associato di chimica fisica presso l’<strong>Università</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze titolare del corso di chimica fisica applicata, di chimica del<br />
restauro, di chimica per i beni culturali presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche<br />
e Naturali e del corso di chimica dell’ambiente e dei beni culturali presso la Facoltà di<br />
Lettere e Filosofia.<br />
E' Membro della Società Chimica Italiana e dello International Institute for<br />
Conservation of Historic and Artistic Works.<br />
Dal 1 Novembre 2001 Presidente del Corso di Laurea in Tecnologia per la<br />
Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali, Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e<br />
Naturali, <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze.<br />
Invited lecturer presso numerose Istituzioni di ricerca e universitarie estere ha<br />
presentato plenary lectures in inglese sulle tematiche oggetto delle sue ricerche<br />
scientifiche nel campo della chimica fisica di sistemi colloidali e dei nuovi materiali e<br />
delle applicazioni scientifiche al campo della conservazione dei beni culturali presso le<br />
seguenti sedi: University of Rhodes, University of Hildesheim, University of Dresden,<br />
Universite’ de Montpellier, National Museum of Denmark, University of Wien, CEA<br />
Saclay, Paris, ICOMOS, Athens, British Museum, London, etc.<br />
Sempre in qualita’ di invited lecturer ha partecipato a numerosi Congressi<br />
Internazionali nel campo della chimica fisica e della conservazione del patrimonio<br />
culturale presentando comunicazioni in lingua inglese.<br />
- 30 -
E’ consulente scientifico per i problemi della diagnostica chimico-fisica nel<br />
campo della conservazione di beni culturali delle Soprintendenze ai Beni Ambientali ed<br />
Architettonici di Roma, Veneto Orientale e Firenze-Prato-Pistoia, della Soprintendenza ai<br />
Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Arezzo e delle Soprintendenze ai<br />
Beni Artistici e Storici di Firenze-Prato-Pistoia, Siena-Grosseto e Pisa-Lucca-Massa<br />
Carrara.<br />
Referee di numerosi Journal e Riviste scientifiche internazionali quali Journal of<br />
Physical Chemistry, Langmuir, Journal of Colloid and Interface Science, Journal of<br />
Cultural Heritage, Macromolecular Symposia, Microchemical Journal, Applied<br />
Spectroscopy Review, Spectroscopy Letters, Thermochimica Acta, Journal of Thermal<br />
Analysis and Calorimetry.<br />
Autore e co-autore di circa 120 pubblicazioni scientifiche, per lo piu’ in lingua<br />
inglese, su qualificati Journal e Riviste internazionali dotati di Peer Review.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1. Baglioni P., L. Dei and G. Gabrielli, Bidimensional State Conformation of Polygamma-methyl-L-glutamate.<br />
II. Collapse Mechanism of alpha and beta<br />
Conformations, J. Colloid Interface Sci., 93 (1983) 402. IF = 1,494<br />
2. Ferroni, E., L. Dei, P. Baglioni and G. Gabrielli, Parametri termodinamici e<br />
reologici nella stabilità di schiume polimeriche, in Atti delle 'Giornate di <strong>Studi</strong>o su<br />
Materiali Compositi Schiume Polimeriche', organizzato nell’ambito del Progetto<br />
Finalizzato C.N.R. Chimica Fine e Secondaria, Napoli, 6-8 Giugno 1983. No IF<br />
3. Guarini, G. G. T. and L. Dei, Reorganization of Surface Layers of Crystal<br />
Hydrates in Dehydration-Rehydration Experiments, J. Chem. Soc., Faraday<br />
Trans. I, 79 (1983) 1599. IF = 1,848<br />
4. Dei, L., G. G. T. Guarini and S. Piccini, Dehydration-Rehydration Phenomena of<br />
Surface Layers of Crystal Hydrates: Thermal Aspects, J. Thermal Analysis, 29<br />
(1984) 755. IF = 0,390<br />
5. Baglioni, P., L. Dei and M. Puggelli, Bidimensional Mixtures of<br />
Polymethylmethacrylate with Fatty Esters at Water-Air Interface, Colloid &<br />
Polymer Sci., 263 (1985) 266. IF = 1,132<br />
6. Dei, L., G. G. T. Guarini and S. Piccini, The Reversible Dehydration of Salt<br />
Hydrates: Recent Developments and Interpretative Hypotheses, in 'Reactivity of<br />
Solids', Materials Science Monographs 28B, P. Barret and L. C. Dufour Eds.,<br />
Elsevier Science Publishers B. V., Amsterdam, 1985, pp. 961-966. No IF<br />
7. Baglioni, P., G. Cestelli, L. Dei and G. Gabrielli, Monolayers of Cholesterol at<br />
Water-Air Interface: Mechanism of Collapse, J. Colloid Interface Sci., 104 (1985)<br />
143. IF = 1,494<br />
8. Baglioni, P., L. Dei, E. Ferroni and G. Gabrielli, Bidimensional Mixtures of<br />
Cholesterol and Poly-gamma-methyl-L-glutamate at Water-Air Interface:<br />
Mechanism of Collapse, J. Colloid Interface Sci., 109 (1986) 109. IF = 1,494<br />
9. Baglioni, P., L. Dei and G. Gabrielli, Polylaurylmethacrylate in Bidimensional<br />
Mixtures with Low and High Molecular Weight Substances: Effect of the Chain<br />
Mobility on the Mutual Miscibility, Colloid & Polymer Sci., 264 (1986) 241. IF =<br />
1,132<br />
- 31 -
10. Gabrielli, G., A. Niccolai and L. Dei, Monolayers of Stearic Acid Esters at the<br />
Water-Air Interface: Two-Dimensional Phases and Miscibility, Colloid &<br />
Polymer Sci., 264 (1986) 972. IF = 1,132<br />
11. Dei, L., P. Baglioni and G. Gabrielli, On the Mechanism of Formation of<br />
Tridimensional Phases from Monolayers at Water-Air Interface, in 'Surfactants in<br />
Solution', Vol. 5, pp. 979-994, K. L. Mittal and P. Bothorel Eds., Plenum Press,<br />
New York, 1987. No IF<br />
12. Baglioni, P., M. Carlà, L. Dei and E. Martini, The Interaction between Polygamma-methyl-L-glutamate<br />
and 5,16-Doxyl-Stearic Acids: a Monolayer and ESR<br />
Study, J. Phys. Chem., 91 (1987) 1460. IF = 3,386<br />
13. Baglioni, P., R. Cocciaro and L. Dei, Surface Properties of Carboxylated Latex<br />
Particles, J. Phys. Chem., 91 (1987) 4020. IF = 3,386<br />
14. Gabrielli G., M. Puggelli, L. Dei and C. Domini, Mixed Monolayers of<br />
Polypeptides, Colloid & Polymer Sci., 266 (1988) 429. IF = 1,132<br />
15. Baglioni, P., L. Dei, G. Gabrielli, F. M. Innocenti and A. Niccolai,<br />
Macromolecular Conformations at the Water-Air Interface: Interactions between<br />
alpha and beta Conformations of Polypeptides, Colloid & Polymer Sci., 266<br />
(1988) 783. IF = 1,132<br />
16. Niccolai, A., P. Baglioni, L. Dei and G. Gabrielli, Monolayers of 1,2,3-<br />
Propanetriol Esters at the Water-Air Interface: Two-Dimensional Phases and<br />
Miscibility, Colloid & Polymer Sci., 267 (1989) 262. IF = 1,132<br />
17. Dei, L., P. Baglioni, M. Carlà and E. Martini, Mixed Monomolecular Films of<br />
Alpha-Poly- -methyl-L-glutamate with 5,16-Doxyl-Stearic Acids at Water-Air<br />
Interface: Interactions between the Spin Probes and the Polypeptide, in<br />
'Surfactants in Solution', Vol. 8, pp. 435-444, K. L. Mittal and D. Chattoraj Eds.,<br />
Plenum Press, New York, 1989. No IF<br />
18. Baglioni, P., R. Cocciaro and L. Dei, An ESR Study of the Interface of a<br />
Carboxylated Latex, in 'Surfactants in Solution', Vol. 10, pp. 417-425, K. L. Mittal<br />
and D. Chattoraj Eds., Plenum Press, New York, 1989. No IF<br />
19. Baglioni, P., E. Rivara-Minten, L. Dei and E. Ferroni, ESR Study of Sodium<br />
Dodecylsulfate and Dodecyltrimethylammonium Bromide Micellar Solutions.<br />
Effect of Urea, J. Phys. Chem., 94 (1990) 8218. IF = 3,386<br />
20. Baglioni, P., L. Dei and L. Kevan, Application of Electron Spin Resonance and<br />
Electron Spin Echo Modulation to the Study of Polymeric Latex Interfaces, in<br />
'Trends in Polymer Science', Council of Scientific Research Integration, vol. 1, pp.<br />
73-82, 1991. No IF<br />
21. Baglioni, P., L. Dei, E. Ferroni and L. Kevan, Electron Spin Echo Modulation and<br />
Electron Spin Resonance <strong>Studi</strong>es of Sodium Dodecylsulfate and<br />
Dodecyltrimethylammonium Bromide Micellar Solutions. Effect of Urea<br />
Addition, Progr. Colloid & Polymer Sci., 84 (1991) 55. No IF<br />
22. Baglioni, P., L. Dei, E. Ferroni and G. Gabrielli, Mixed Monolayers and Bilayers<br />
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23. Baglioni, P., L. Dei, L. Kevan and E. Rivara-Minten, Electron Spin Echo<br />
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46. Frattali, L. M. Maltagliati, M. Ioannidou, S. Kyritsis, M. Jäger, J. Köhler, W.<br />
Stolz, W. Steidle, R. Schmidt, G. Gabrielli, P. Baglioni, L. Dei, G. Sarti, L.<br />
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52. Guarini, G. G. T. and L. Dei, Kinetics and Mechanism of the Thermal<br />
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3,386<br />
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di Restauro della Basilica di Santa Maria del Carmine e del Loggiato della Chiesa<br />
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Progr. Coll. & Polym. Sci., 118 (2001) 63. No IF<br />
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74. Salvadori, B. and L. Dei, Synthesis of Ca(OH)2 Nanoparticles from Diols,<br />
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di calce, Atti del XVII Convegno Scienza e Beni Culturali ‘Lo stucco: Cultura,<br />
Tecnologia, Conoscenza’, Bressanone 10-13 Luglio 2001, Edizioni Arcadia<br />
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79. Bonazzi, P., M. Zoppi and L. Dei, Metamict aeschynite-(Y) from the Evje-Iveland<br />
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Stucco Forte Veneziano, In Atti del XX Convegno Interregionale Sez. Toscana,<br />
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83. Perissi, I., S. Ristori, S. Rossi, L. Dei and G. Martini, Electron Spin Resonance<br />
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84. Damasceni, A., L. Dei, E. Fratini, S. H. Chen, F. Ridi and P. Baglioni, A Novel<br />
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Silicate Hydration Kinetics, J. Phys. Chem. B, 106 (2002) 11572. IF =3,611<br />
85. Giorgi, R., L. Dei, C. V. Schettino and P. Baglioni, A New Method for Paper<br />
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Preprints of the 19th IIC Congress ‘Works of Art on Paper, Books, Documents<br />
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IIC Publisher, P. Smith Ed., pp. 69-73. No IF<br />
86. Baglioni, P., M. Ceccato, L. Dei, R. Giorgi and C. V. Schettino, Nanotechnologies<br />
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Langmuir, 18 (2002) 8198. IF = 3,248<br />
87. Nanni, A. and L. Dei, Ca(OH)2 Nanoparticles from W/O Microemulsions,<br />
Langmuir, 19 (2003) 933. IF = 3,098<br />
88. Ridi, F., L. Dei, E. Fratini, S. H. Chen and P. Baglioni, Hydration Kinetics of Tri-<br />
Calcium Silicate in the Presence of Superplasticizers, J. Phys. Chem. B, 107<br />
(2003) 1056. IF = 3,679<br />
89. Carretti, E., L. Dei, P. Baglioni and R. G. Weiss, Synthesis and Characterization<br />
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125 (2003) 5121. IF = 6,516<br />
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91. Baglioni, P., E. Carretti, L. Dei and R. Giorgi, Nanotechnology for Wall Paintings<br />
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Amsterdam, 2003, pp. 32-41. No IF<br />
92. Carretti, E., L. Dei and P. Baglioni, Solubilization of Acrylic and Vynil Polymers<br />
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articolo è stato citato da Nature: “Restoring the Conserved <strong>–</strong> Micellar systems<br />
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27 June <strong>–</strong> 2 July 2004, ICOMOS Sweden, 463-470. No IF<br />
94. Carretti, E., L. Dei, and P. Baglioni, Aqueous Polyacrylic Acid Based Gels:<br />
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95. Carretti, E., A. Macherelli, L. Dei, and R. G. Weiss, Rheo-reversible Polymeric<br />
Organogels: The Art of Science for Art Conservation, Langmuir, 20 (2004) 8414.<br />
IF = 3,295 [Questo articolo è stato citato dai seguenti periodici: Nature: “The art<br />
of restoration”, by David Erhardt, Nature <strong>–</strong> 23 september 2004; Science News:<br />
“Reversible gel restores artwork” by Alexandra Goho, Science News, Vol. 166,<br />
N o . 17, Oct. 23, 2004; Today’s Chemist at Work: “The Art of Oragnogels”, by<br />
Mark S. Lesney, Today’s Chemist at Work, November 2004; Corriere della Sera<br />
- 38 -
“Il gel per il restauro che non rovina I dipinti”, by Marina Caporlingua, Corriere<br />
della Sera Scienza, Dec. 12, 2004].<br />
96. Ambrosi, M., R. Giorgi, B. Salvadori, and L. Dei, Nanotecnologie per la<br />
Conservazione di Affreschi e Materiali Lapidei a Base Carbonatica, In<br />
Proceedings of the 1 st International Workshop on: Science, Technology and<br />
Cultural Heritage. Venice, 29 June-1 July 2004, Ed. Compositori, 29-33. No IF<br />
97. Carretti, E., A. Macherelli, M. Mauro, C. Miliani, F. Rosi, B. Salvadori and L.<br />
Dei, FTIR spectroscopy to monitor selective cleaning on wall painting surfaces, In<br />
Proceedings of the 6thIRUG Congress, Florence, March 29, April 1, 2004, 239-<br />
243. No IF<br />
98. Carretti, E. and L. Dei, Physicochemical Characterization of Acrylic Polymeric<br />
Resins coating Porous Materials of Artistic Interest, Progr. Org. Coat., 49 (2004)<br />
282. IF = 1,214<br />
99. Baglioni, P., G. Bitossi, F. Fratini, S. Rescic and L. Dei, Salt Crystallization in<br />
Porous Media: Physicochemical Aspects and Effects of Anti-Scaling Additives,<br />
Sci. & Technol. Cultur. Heritage, 13 (1-2) (2004) 27. No IF<br />
100. Ambrosi M., Lo Nostro P., Fratoni L., Dei L., Ninham B. W., Palma S., Manzo R.<br />
H:, Allemandi D., Baglioni P., Water of Hydration in Coagels, Phys. Chem. Chem.<br />
Phys, 6 (2004) 1401-1407. IF = 2,076<br />
101. Bitossi, G., R. Giorgi, M. Mauro, B. Salvadori, and Dei, L., Spectroscopic<br />
Techniques in Cultural Heritage Conservation: a Survey, Appl. Spectr. Rev., 40<br />
(2005) 187.<br />
102. Bindi, L., P. Bonazzi, L. Dei and A. Zoppi, Does the Bazhenovite Structure really<br />
contain a Thiosulfate Group ? A Structural and Spectroscopic Study of a Sample<br />
from the Type Locality, Amer. Mineralog., 90 (2005) 1556.<br />
103. Carretti, E., B. Salvadori, P. Baglioni, and L. Dei, Microemulsions and Micellar<br />
Solutions for Cleaning Wall Painting Surfaces, <strong>Studi</strong>es in Conservation, 50 (2005)<br />
128.<br />
104. George, M., C. Luo, C. Wang, E. Carretti, L. Dei and R. G. Weiss, Chemically<br />
and Physically Induced (Reversible) Gelation of Organic Liquids by Monomeric<br />
and Polymeric Gelators, Macromol. Symposia, 1 (2005) 173.<br />
105. G. Palazzo, D. Fiorentino, G. Colafemmina, A. Ceglie, E. Carretti, L. Dei, and P.<br />
Baglioni, Nanostructured Fluids Based on Propylene Carbonate/Water Mixtures,<br />
Langmuir, 21 (2005) 6717.<br />
106. Carretti, E., L. Dei, C. Miliani and F. Rosi, Monitoring of Pictorial Surfaces by<br />
midFTIR Reflectance Spectroscopy: Efficiency of Innovative Colloidal Cleaning<br />
Agents, Spectr. Letters, 38 (2005) 459.Carretti, E., L. Dei, and R. G. Weiss, Soft<br />
Matter and Art Conservation: Rheoreversible Gels and Beyond, Soft Matter, 1<br />
(2005) 17.<br />
107. Baglioni, P., E. Carretti, L. Dei, E. Ferroni and R. Giorgi, La Scienza della<br />
Conservazione, Darwin, 5 (2005) 26. No IF<br />
108. Giorgi, R., C. Bozzi, L. Dei, C. Gabbiani, B. W. Ninham and P. Baglioni,<br />
Nanoparticles of Mg(OH)2: Synthesis and Application to Paper Conservation,<br />
Langmuir, 21 (2005) 8495.<br />
109. Ambrosi, M., R. Giorgi,, B. Salvadori e L. Dei, Nanotecnologie per la<br />
Conservazione di Affreschi e Materiali Lapidei a base Carbonatica, Proceed. 1st<br />
- 39 -
International Workshop on Science Technology and Cultural Heritage, Venice,<br />
June 29 <strong>–</strong> July 1, 2004, Editrice Compositori, Bologna, 2005, pp. 29-34. No IF<br />
110. Dei, L., B. Radicati e B. Salvadori, Sperimentazione di un Consolidante a Base di<br />
Idrossido di Calcio Nanofasico sugli Affreschi della Cappella del Podestà al<br />
Museo del Bargello di Firenze: Aspetti Chimico-Fisici e Prove di Colore, In<br />
Proceedings of the XXI International Meeting “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong> Sulle<br />
Pitture Murali”, Bressanone 12-15 Luglio 2005, 99-108. No IF<br />
111. Dei, L., B. Salvadori, E. Arlango, F. Pietropoli e Scardellato, Gli Affreschi del<br />
XIII e XIV Secolo nella Cripta di San Zeno a Verona: la Sperimentazione della<br />
Nanocalce Dispersa in Alcol Iso-Propilico durante l’Intervento Conservativo, In<br />
Proceedings of the XXI International Meeting “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong> Sulle<br />
Pitture Murali”, Bressanone 12-15 Luglio 2005, 293-302. No IF<br />
112. Mauro, M., A. Macherelli, L. Dei, C. Alessi e F. Iacopini, Indagini per la<br />
Caratterizzazione di Pigmenti ed Altri Materiali utilizzati per la Realizzazione<br />
delle Pitture Murali del Refettorio dell’Archicenobio dell’Abbazia di Monte<br />
Oliveto Maggiore, In Proceedings of the XXI International Meeting “Scienza e<br />
Beni Culturali <strong>–</strong> Sulle Pitture Murali”, Bressanone 12-15 Luglio 2005, 889-896.<br />
No IF<br />
113. Bartolucci, U., M. P. Colombini, L. Dei e F. Giambi, Problemi di Conservazione<br />
delle Pitture Murali del Cortile di Michelozzo in Palazzo Vecchio (Firenze), In<br />
Proceedings of the XXI International Meeting “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong> Sulle<br />
Pitture Murali”, Bressanone 12-15 Luglio 2005, 677-685. No IF<br />
114. Carretti, E. and L. Dei, Applications of Gels, In Low Molecular Mass Gelators<br />
and their Gels, P. Terech and R. G. Weiss Eds., Kluwer Academic Publishers,<br />
2005, in press. No IF<br />
115. Macherelli, A., E. Carretti, M. Mauro, B. Salvadori e L. Dei, Le Soluzioni<br />
Micellari a base di Propilene Carbonato: una Tecnica Innovativa per la Rimozione<br />
delle Patine Bianche, in G. Fossaluzza, Gli Affreschi della Scuola dei Battuti di<br />
Conegliano, Rotary Club di Conegliano, 2005, pp. 424-425. No IF<br />
116. Chelazzi, D., R. Giorgi, L. Dei e P. Baglioni, Nanotecnologie per la<br />
Conservazione del Patrimonio Culturale, La Chimica e l’Industria, 87 (10) (2005)<br />
78-82.<br />
117. Salvadori, B., G. C. Capitani, M. Mellini and L. Dei, A Novel Method to Prepare<br />
Inorganic Water-Soluble Nanocrystals, J. Colloid Interface Sci., 298 (2006) 487.<br />
118. Rosenzweig,B., E. Carretti, M. Picollo, P. Baglioni and L. Dei, Use of Mid-<br />
Infrared Fiber-Optic Reflectance Spectroscopy (FORS) to evaluate Efficacy of<br />
Nanostructured Systems in Wall Paintings Conservation, Appl. Phys. A, XX<br />
(2006) in press.<br />
119. Dei, L. and B. Salvadori, Nanotechnology in Cultural Heritage Conservation:<br />
Nanometric Slaked Lime saves Architectonic and Artistic Surfaces from Decay, J.<br />
Cultural Heritage, XX (2006) in press.<br />
120. Grassi, S. and L. Dei, Peculiar Properties of Water as Solute, J. Phys. Chem., in<br />
press.<br />
121. Grassi, S., E. Carretti, F. Iacopini, P. Pecorelli and L. Dei, The Conservation of<br />
the Vecchietta’s Wall Paintings in the Old Sacristy of Santa Maria della Scala in<br />
Siena: Chemical Characterization and Innovative Cleaning Methodology, J.<br />
- 40 -
Cultural Heritage, in press.<br />
122. Salvadori, B. e L. Dei, Nanotecnologie per la Conservazione <strong>degli</strong> Affreschi, Atti<br />
del Congresso Nazionale “Le nanotecnologie al Servizio dell’Edilizia”,<br />
organizzato da AITIVA e UATCM, Bologna, 16-17 marzo 2006, in press.<br />
123. Camaiti, M., L. Dei and V. Errico, Consolidation of Tuff: in Situ Polymerization<br />
or Traditional Methods ? In Proceedings of the Congress ‘Structural Analysis of<br />
Historical Constructions, New Delhi, 2006’, Lourenço, Roca, P., Modena, C. and<br />
Agrawal S. (Eds.), in press.<br />
- 41 -
Francesco De Sarlo (Prof. Ordinario)<br />
Chimica <strong>–</strong> Modulo Chimica Organica (6CFU)<br />
francesco.desarlo@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Presso il CdL in Chimica corso di Chimica Organica I 6 CFU<br />
Curriculum<br />
Francesco De Sarlo, nato nel 1938. 1961, Laurea in Chimica. 1965, Assistente di ruolo.<br />
1967-68 Honorary Research Assistant all’University College, London, per collaborare<br />
con John H. Ridd. 1971 Libera docenza in Chimica organica. 1979 in visita all’Université<br />
de Rennes (France). 1982, Professore associato. 1986, Professore straordinario poi<br />
ordinario di Chimica organica.<br />
Direttore del "Centro di studio sulla chimica e la struttura dei composti eterociclici e loro<br />
applicazioni" del CNR, presso il Dipartimento di Chimica organica dell'<strong>Università</strong> di<br />
Firenze, dal 1994 al 1999.<br />
Direttore del "Centro interuniversitario di ricerca sulle reazioni pericicliche e sintesi di<br />
sistemi etero e carbociclici" (www.unifi.it/cirp) dal 2005.<br />
Coordinatore Scientifico del progetto PRIN Anno 2005 - prot. 2005038048 - su<br />
CICLOADDIZIONI CON RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE PER LA SINTESI DI<br />
SOSTANZE DI INTERESSE BIOLOGICO, finanziato.<br />
Interessi scientifici: Sintesi organica e Meccanismi di reazione.<br />
Attività di ricerca<br />
DERIVATI ISOSSAZOLICI, SINTESI E TAUTOMERIA<br />
Sono stati preparati il 3,4-dimetilisossazolin-5-one ed l'isossazolin-5-one non sostituito<br />
allo scopo di studiarne gli equilibri tautomerici in diversi solventi. L'isossazolin-5-one è<br />
instabile al riscaldamento e si isomerizza ad acido cianacetico.<br />
SOSTITUZIONE ELETTROFILA SU ETEROCICLI AROMATICI<br />
Per confronto fra le cinetiche di nitrazione di derivati della 4-fenilpiridina e della 4benzilpiridina<br />
si è rilevato che la sostituzione sui substrati protonati è soggetta ad un<br />
"effetto di campo", oltre all'"effetto induttivo".<br />
DIMERIZZAZIONE DEI NITRILOSSIDI CATALIZZATA DA BASI<br />
I nitrilossidi aromatici, in presenza di piridina in soluzione etanolica, si trasformano<br />
quantitativamente nei corrispondenti dimeri simmetrici 3,6-diaril-1,4,2,5-diossadiazine,<br />
mentre con trimetilammina si formano gli isomeri 3,5-diaril-1,2,4-ossadiazolo 4-ossidi.<br />
<strong>Studi</strong> della cinetica di entrambe le reazioni hanno permesso di razionalizzare questi<br />
processi nel modo seguente. Nel caso della dimerizzazione catalizzata da piridina, con<br />
ordine di reazione 1 nella base e 1 o 2 nel nitrilossido, si ha un pre-equilibrio fra<br />
nitrilossido e base che porta ad un addotto intermedio con stereoisomeria Z. Questo<br />
attacca una seconda molecola di nitrilossido con la stessa stereoisomeria; segue la<br />
chiusura veloce dell'anello a dare il dimero simmetrico. Quando il nucleofilo è la<br />
trimetilammina, essa viene rimossa 104 volte più lentamente dando così tempo<br />
all'intermedio di trasformarsi nel più stabile isomero E: la successiva chiusura dell'anello<br />
produce necessariamente il dimero isomero 3,5-diaril-1,2,4-ossadiazolo 4-ossido.<br />
POLIMERIZZAZIONE DI NITRILOSSIDI ALIFATICI CATALIZZATA DA BASI<br />
- 42 -
Per azione di trimetilammina su soluzioni etanoliche concentrate di acetonitrilossido e di<br />
altri nitrilossidi alifatici si ottengono, oltre ai dimeri suddetti, vari oligomeri<br />
stereoregolari tra i quali sono stati isolati l'esamero, l'eptamero e l'ottamero.<br />
CICLOADDIZIONI DI NITRILOSSIDI A COMPOSTI CONTENENTI LEGAMI<br />
C=N, C=P, C=As<br />
Le cicloaddizioni di nitrilossidi alle basi di Schiff, a 1,2,5-diazafosfoli ed a 1,2,5diazaarsoli<br />
seguono la stessa regioselettività. Però dal 3-metil-1-fenil-1,2,5-diazaarsolo<br />
questo regioisomero viene ottenuto solo a -15° C, mentre a t.a. si ha cicloreversione e<br />
formazione dell'altro regioisomero, più stabile.<br />
CHETENIMMINE<br />
Dalla reazione tra 2-benzoilfenilacetaldeide e N-fenilidrossilammina viene ottenuta la 2fenilimmino-3,4,5-trifenilossazolina:<br />
come intermedi della reazione sono stati identificati<br />
la C-Benzoil-C,N-difenilchetenimmina e la N-fenil-N-(2-benzoilstiril) idrossylammina.<br />
E’ poi stato accertato che il prodotto finale deriva da un altro intermedio, la 3fenilimmino-3,4,5-trifenilisossazolina<br />
la quale si isomerizza spontaneamente a t.a. per<br />
trasposizione attraverso la 2-fenilimmino-3-benzoil-3-fenilaziridina.<br />
NITRONI<br />
I nitroni alifatici sono in equilibrio con la loro forma dimera a causa della mobilità<br />
dell'atomo di idrogeno in alfa: infatti solo il C-t-butil-N-fenilnitrone è stato preparato e<br />
studiato come monomero. I C-benzil nitroni hanno mostrato un particolare<br />
accoppiamento ossidativo a dinitroni intermedi: questi poi danno buone rese di 3,4difenilpirroli<br />
in seguito ad eliminazione di nitrosocomposto.<br />
Questo procedimento è un valido metodo sintetico in quanto il nitrosocomposto che si<br />
genera viene ridotto alla corrispondente idrossilammina mentre agisce da ossidante nella<br />
reazione di accoppiamento.<br />
TRIMETILSILANOCARBONITRILOSSIDO, ACIDO FULMINICO<br />
Il trimetilsilanocarbonitrilossido è stato ottenuto per reazione di bromotrimetilsilano con<br />
fulminato di mercurio. Così come gli altri nitrilossidi dà cicloaddizioni con dipolarofili,<br />
ma i 3-trimetilsililisossazolo derivati si traspongono spontaneamente ai nitrili isomeri. Il<br />
trimetilsilanocarbonitrilossido è sensibile all'umidità, da cui viene idrolizzato ad acido<br />
fulminico: perciò può essere usato come fonte di acido fulminico in condizioni blande.<br />
Questa reazione è stata sfruttata per un riesame della polimerizzazione dell'acido<br />
fulmininco. Dimero e trimero instabili possono venire intrappolati come cicloaddotti al<br />
norbornene, altrimenti essi si trasformano spontaneamente in composti stabili,<br />
rispettivamente un tetramero ed un trimero ciclico: di questi è stata accertata la<br />
stereoisomeria.<br />
CICLOADDIZIONI DI NITRILOSSIDI O NITRONI A<br />
METILENECICLOPROPANO E TRASPOSIZIONE DEGLI ADDOTTI:<br />
APPLICAZIONI SINTETICHE AD AZA-ETEROCICLI<br />
I cicloaddotti dei nitrilossidi a metileneciclopropano subiscono trasposizione termica a<br />
5,6-diidro-4-piridoni, in seguito alla rottura del legame N-O ed all'apertura dell'adiacente<br />
anello ciclopropanico in tensione. Un'adatta catena nella porzione derivante dal<br />
nitrilossido porta all'anellazione ad eterocicli con N a testa di ponte.<br />
Le isossazolidine derivanti da nitroni e metileneciclopropano danno ancora più<br />
facilmente l'analoga trasposizione a tetraidro-4-piridoni: se si parte da nitroni ciclici si<br />
- 43 -
ottengono derivati indolizidinici e chinolizidinici, alcaloidi naturali e sintetici. Le<br />
potenzialità di questo metodo sono riassunte nello schema seguente.<br />
AMMINOACIDI NON PROTEINOGENICI CORRELATI ALL’ACIDO<br />
PIPECOLICO. PEPTIDOMIMETICI<br />
E’ stata realizzata una nuova sintesi enantioselettiva dell’acido pipecolico, un raro<br />
amminoacido naturale non proteinogenico, per trasposizione del cicloaddotto tra il Ccarbetossi-N-glucosil<br />
nitrone ed il metileneciclopropano: in questo modo si è ottenuto,<br />
dopo rimozione del residuo glucosidico, l’enantiomero naturale.<br />
Un altro procedimento è stato realizzato per reazione dell’N-(1-methylbenzyl)-Ccarbetossi<br />
nitrone con 3-butenolo seguita da conversione in una miscela di esteri 4oxopipecolici<br />
N-sostituiti diastereoisomerici, facilmente separabili. In questo modo sono<br />
stati ottenuti entrambi gli enantiomeri dell’acido pipecolico.<br />
E’ possible trasformare gli acidi 4-oxopipecolici negli acidi 4-idrossipipecolici e 4amminopipecolici,<br />
protetti ortogonalmente: questi poi possono essere usati nella sintesi di<br />
peptidomimetici come unità amminoacidiche basiche a conformazione bloccata (unità di<br />
lisina o ornitina).<br />
STUDI DI FARMACOLOGIA: DETERMINAZIONE DEL BUTILIDROSSI-<br />
ANISOLO E DEI SUOI METABOLITI<br />
E' stato messo a punto un metodo per la determinazione del 2-t-butil-4-metossifenolo<br />
(BHA) e del suo metabolita di-BHA nel plasma e in tessuti di ratto, basato su analisi<br />
selettiva di ioni per gas-cromatografia e spettrometria di massa. Sono stati preparati i<br />
composti deuterati BHA-d3 e di-BHA-d6 che venivano poi aggiunti come standard<br />
interni ai tessuti in esame.<br />
STUDI DI FARMACOLOGIA: SINTESI DI ANALOGHI DELLA TAURINA<br />
Sono stati studiati due procedimenti per l'ottenimento di acidi 2-amminosolfonici a<br />
partire da alcheni: 1 - addizione di S2Cl2 seguita da ossidazione e sostituzione del Cl con<br />
NH2.<br />
2 - Risultati migliori sono stati ottenuti per amminosolfonazione diretta con un processo a<br />
tre componenti, cioè alchene, acetonitrile, complesso SO3.DMF, in presenza di acido<br />
trifluorometansolfonico, seguito da idrolisi dell'acetammide prodotta. Questi composti<br />
sono richiesti per studi sul ruolo biologico della taurina (acido 2-amminoetansolfonico).<br />
CATALISI BASICA E DI RAME(II) NELLA CICLOADDIZIONE-<br />
CONDENSAZIONE TRA NITROCOMPOSTI PRIMARI E DIPOLAROFILI AD<br />
ISOSSAZOLI (1-9)<br />
Negli ultimi anni ha sviluppato con i suoi collaboratori un nuovo metodo che permette di<br />
ottenere derivati isossazolici per cicloaddizione-condensazione tra nitrocomposti primari<br />
e dipolarofili in presenza di un opportuno sistema catalitico. Il metodo dà ottimi risultati<br />
con nitrocomposti “attivati”, composti cioè che recano un sostituente elettronattrattore in<br />
posizione geminale al nitrogruppo, impiegando come catalizzatore una base opportuna.<br />
La reazione riesce con nitrocomposti meno forti, quali i nitroalcani, purchè alla base sia<br />
aggiunto del sale di rame(II) in quantità catalitica.<br />
Questo procedimento è stato applicato alla sintesi di vari isossazoli polifunzionali<br />
impiegando dipolarofili enolizzabili e derivati di oxa-aza-norborneni. Nelle reazioni di<br />
nitroacetato con olefine “elettron-povere” è possibile modulare il catalizzatore in modo<br />
da indirizzare il processo verso la cicloaddizione-condensazione a isossazoli oppure verso<br />
l’addizione coniugata del tipo Michael.<br />
- 44 -
Questi metodi di preparazione di derivati isossazolici comportano notevoli vantaggi dal<br />
punto di vista di compatibilità ambientale ed atom economy, rispetto ai procedimenti<br />
finora in uso, che richiedono quantità stechiometriche di reagenti altamente inquinanti.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1 - L. Cecchi, F. De Sarlo and F. Machetti Isoxazoline derivatives from activated<br />
primary nitrocompounds and tertiary diamines. Tetrahedron Letters 46, 7877-<br />
7879 (2005)<br />
2 - L. Cecchi, F. De Sarlo, C. Faggi and F. Machetti Structure and formation of 1,2,5oxadiazole<br />
(Furazan) derivatives from benzoylnitromethane and dipolarophiles in<br />
the presence of DABCO. Eur. J. Org. Chem. 2006, 3016-3020<br />
3 - L. Cecchi, F. De Sarlo and F. Machetti 1,4-Diazabicyclo[2.2.2]octane (DABCO) as<br />
an Efficient Reagent for the Synthesis of Isoxazole Derivatives from Primary<br />
Nitrocompounds and Dipolarophiles: the Role of the Base. Eur. J. Org. Chem. 2006,<br />
4852-4860.<br />
4 - L. Cecchi, F. De Sarlo, F. Machetti and E. Trogu Isoxazoles and Isoxazolines by<br />
1,3-Dipolar Cycloaddition: Base-Catalysed Condensation of Primary Nitro<br />
Compounds with Dipolarophiles, Eur. J. Org. Chem., 2007, 4352-4359<br />
5 - L. Cecchi, F. De Sarlo, F. Machetti 4,5-Dihydroisoxazoles by Copper(II) Catalysed<br />
Condensation of Primary Nitroalkanes with Dipolarophiles, Synlett, 2007, 2451-<br />
2453<br />
6 - L. Cecchi, F. De Sarlo, F. Machetti Synthesis of 4,5-Dihydroisoxazoles by<br />
Condensation of Primary Nitro Compounds with Alkenes Using a Copper-Base<br />
Catalytic System, Chem. Eur. J. 2008, 14, 7903-7912<br />
7- P. Quadrelli, B. Bovio, A. Piccinini, P. Caramella, F. De Sarlo, F. Machetti,<br />
Conversion of a nitrosocarbonyl hetero Diels-Alder cycloadduct to useful<br />
isoxazoline-carbocyclic aminols<br />
Tetrahedron, 2009, 65, 10679-10684<br />
8 - E. Trogu, F. De Sarlo, F. Machetti, Michael Addition versus Cycloaddition-<br />
Condensation of Ethyl Nitroacetate with Electron-deficient Olefins, Chem. Eur. J.<br />
2009, 15, 7940-7948<br />
9 - E. Trogu, L. Cecchi, F. De Sarlo, L. Guideri, F. Ponticelli, F. Machetti, Base- and<br />
Copper-Catalysed Condensation of Primary Activated Nitro Compounds with<br />
Enolisable Compounds, Eur. J. Org. Chem., 2009, 5971-5978<br />
- 45 -
Michele Dota (Prof. a contratto)<br />
Estimo (5 CFU)<br />
dota01@virgilio.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
AA 2009 - 2010 È <strong>docente</strong> a contratto, per la materia di “Progettazione esecutiva”<br />
modulo del corso integrato di esercizio professionale, nell’ambito del corso di Laurea di<br />
Scienze dell’Architettura, presso la facoltà di Architettura dell’ <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze.<br />
Curriculum<br />
- Nasce a Bovino (FG) il 17 - maggio - 1956;<br />
- Si iscrive alla facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze nell'anno<br />
accademico 1974/75. Il 10 Novembre 1980, si laurea con il massimo dei voti e la<br />
Lode, discutendo una Tesi di Laurea presso l'Istituto di Restauro dei Monumenti dal<br />
titolo: CONTRIBUTO PER L'AUTOMAZIONE DEI DATI STORICO-ARTISTICI<br />
DEI CONVENTI DEL CENTRO STORICO DI FIRENZE;<br />
- Opera come libero professionista con studio tecnico posto in FIRENZE, via della<br />
Stufa n. 23 (CAP 50123) telefono e fax 055 - 21 88 67;<br />
- E' sposato ed è residente a FIRENZE in via San Niccolò n. 34 (50125).<br />
AA 2009 - 2010 È <strong>docente</strong> incaricato, per la materia di “Estimo”, nell’ambito del corso<br />
di Laurea di Tecnologia per la conservazione ed il restauro, presso la facoltà di Scienze<br />
Matematiche Fisiche e Naturali dell’ <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze<br />
AA 2008 - 2009 È <strong>docente</strong> incaricato, per la materia di “Estimo”, nell’ambito del corso<br />
di Laurea di Tecnologia per la conservazione ed il restauro, presso la facoltà di Scienze<br />
Matematiche Fisiche e Naturali dell’ <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze<br />
AA 2008 - 2009 Fa parte del gruppo dei docenti del Laboratorio di Sintesi Finale in<br />
Costruzione delle Opere di Architettura - Responsabile Prof. Paolo Felli -<br />
nell’ambito del Corso di laurea in Architettura (classe 4/S) della Facoltà di<br />
ARCHITETTURA di Firenze<br />
AA 2008 -2009 È <strong>docente</strong> incaricato del Corso “Valutazione economica dei progetti<br />
“ nell’ambito di Tecnologia II presso l’istituto di Tecnologia della Facoltà di<br />
ARCHITETTURA di Firenze<br />
AA 2007 - 2008 Fa parte del gruppo dei docenti del Laboratorio di Sintesi Finale in<br />
Costruzione delle Opere di Architettura - Responsabile Prof. Paolo Felli -<br />
nell’ambito del Corso di laurea in Architettura (classe 4/S) della Facoltà di<br />
ARCHITETTURA di Firenze<br />
AA 2007 -2008 È <strong>docente</strong> incaricato del Corso “Valutazione economica dei progetti<br />
“ nell’ambito di Tecnologia II presso l’istituto di Tecnologia della Facoltà di<br />
ARCHITETTURA di Firenze<br />
AA 2006 -2007 È <strong>docente</strong> incaricato del Corso “Valutazione economica dei progetti<br />
“ nell’ambito di Tecnologia II presso l’istituto di Tecnologia della Facoltà di<br />
ARCHITETTURA di Firenze<br />
AA 2005 -2006 È <strong>docente</strong> incaricato del Corso “Valutazione economica dei progetti<br />
“ nell’ambito di Tecnologia II presso l’istituto di Tecnologia della Facoltà di<br />
ARCHITETTURA di Firenze<br />
- 46 -
AA 2004 -2005 È <strong>docente</strong> incaricato del Corso “Valutazione economica dei progetti<br />
“ nell’ambito di Tecnologia II presso l’istituto di Tecnologia della Facoltà di<br />
ARCHITETTURA di Firenze;<br />
AA 2002 <strong>–</strong> 2003 È <strong>docente</strong> incaricato del Corso “Valutazione economica dei progetti<br />
“ nell’ambito di Tecnologia II presso l’istituto di Tecnologia della Facoltà di<br />
ARCHITETTURA di Firenze;<br />
1995 <strong>–</strong> 1999 E` Cultore della Materia alla Cattedra di ESTIMO ED ESERCIZIO<br />
PROFESSIONALE del Prof. Mario Preti presso la Facoltà di INGEGNERIA di Firenze;<br />
1992 - in corso E` membro del CENTRO DI CERTIFICAZIONE E LABORATORIO<br />
DI VALUTAZIONE DELLE OPERE DI ARCHITETTURA, DELLE<br />
INFRASTRUTTURE E DEL TERRITORIO che ha sede presso le Cattedre di Estimo ed<br />
Esercizio Professionale del Dipartimento di Progettazione dell'Architettura - Firenze;<br />
1985 - 2000 Collabora alla Cattedra di ESTIMO ED ESERCIZIO PROFESSIONALE<br />
presso la Facoltà` di ARCHITETTURA di Firenze del Prof. Mario Preti;<br />
1985 - 2000 E` Cultore della Materia alla Cattedra di ESTIMO ED ESERCIZIO<br />
PROFESSIONALE del Prof. Mario Preti presso la Facoltà di ARCHITETTURA di<br />
Firenze;<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
- 47 -
Emanuela Ferretti (Prof. a contratto)<br />
Storia dell’Architettura (6 CFU)<br />
ferretti.emanuela@tiscali.it<br />
emanuela.ferretti@unifi.it<br />
Recapito ufficio<br />
Facoltà di Architettura<br />
Dipartimento di Architettura. Disegno, Storia, Progetto<br />
Sez. di Storia dell’Architettura<br />
Via Micheli 2, Firenze<br />
Satnza 007, Secondo Piano<br />
Curriculum<br />
Docente di Storia dell’Architettura presso l’Unviersità di Firenze e l’<strong>Università</strong> di Siena<br />
dall’AA. 2006-2007.<br />
Assegnista di Ricerca in Storia dell’Architettura presso l’<strong>Università</strong> di Firenze e l’<strong>Università</strong> di<br />
Siena (2005-2009)<br />
Dottore di ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica (2004)<br />
Specializzazione in Storia dell’Arte e Archeologia (2000)<br />
Laurea in Architettura (1996)<br />
Cultore della materia presso la Cattedra del prof. Amedeo Belluzzi, Corso di Storia<br />
dell’Architettura I, Laurea Magistrale in Architettura, Unviersità di Firenze (AA. 2007-2010)<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
E. Ferretti, L'identità storica. Il travertino senese tra Medioevo e Età Moderna, in Travertini di Siena, a<br />
cura di A. Acocella, D. Turrini, Firenze [in corso di stampa, febbraio 2010], (testo in italiano<br />
e inglese), pp. 22-47.<br />
E. Ferretti, La Sapienza di Siena nei disegni di Giuliano da Sangallo e Francesco di Giorgio, in<br />
Architetti a Siena<br />
Testimonianze della Biblioteca comunale tra XV e XVIII secolo, catalogo della mostra, (Siena, 19<br />
dicembre 2009-30 gennaio 2010), Cinisello Balsamo 2009, pp. 69-85<br />
E. Ferretti, La Sapienza di Niccolò da Uzzano e le Stalle di Lorenzo de Medici, in La Sapienza a<br />
Firenze. L'<strong>Università</strong> e l'Istituto Geografico Militare a San Marco, a cura di A. Belluzzi, E. Ferretti,<br />
atti del convegno (Firenze 2008), Firenze 2009, pp. 41-67<br />
A.Belluzzi, E. Ferretti (a cura di), La Sapienza a Firenze. L'<strong>Università</strong> e l'Istituto Geografico Militare<br />
a San Marco, atti del convegno (Firenze, 16 ottobre 2008), Firenze 2009<br />
E. Ferretti, Palazzo Farnese, in Michelangelo Architetto a Roma, a cura di M. Mussolin, catalogo<br />
della mostra (Roma, 7 ottobre 2009-11 febbraio 2010), Cinisello Balsamo 2009, pp. 144-155<br />
- 48 -
E. Ferretti, Un cantiere fiorentino nella Roma di metà Cinquecento. Nanni di Baccio e il palazzo di<br />
Averardo Serristori in Borgo, "Opus Incertum", IV, 2008, 4, pp. 107-117.<br />
E. Ferretti, "Imminutus crevit": il problema della regimazione idraulica dai documenti <strong>degli</strong> Ufficiali dei<br />
Fiumi di Firenze (1549-1574), in La città e il fiume [atti del convegno, Roma, École Française de<br />
Rome, 24-26 maggio 2001], Roma 2008, pp. 105-128.<br />
E. Ferretti, Palazzo Pitti 1550-1560. Precisazioni e nuove acquisizioni sui lavori di Eleonora di Toledo,<br />
"Opus Incertum", I, 2006, 1, pp. 45-55.<br />
E. Ferretti, La casa studio di Giambologna in Borgo Pinti, in Giambologna, gli dei e gli eroi, catalogo<br />
della mostra a cura di B. Paolozzi Strozzi, D. Zikos (Firenze, Museo Nazionale del Bargello,<br />
1 marzo-15 giugno), Firenze 2006, pp. 315-320.<br />
E. Ferretti, Giambologna architetto: le esperienze architettoniche e la fortuna critica; in Giambologna, gli<br />
dei e gli eroi, catalogo della mostra a cura di B. Paolozzi Strozzi, D. Zikos (Firenze, Museo<br />
Nazionale del Bargello, 1 marzo-15 giugno), Firenze 2006, pp. 321-326<br />
E. Ferretti, I pavimenti in cotto nella Rinascenza, in Rosso Italiano. Pavimentazioni in cotto dall'Antico<br />
al Contemporaneo, catalogo della mostra a cura di A. Acocella, D. Turrini (Marsciano 30<br />
maggio-30 dicembre 2006), Firenze 2006, pp. 95-108.<br />
E. Ferretti, Il rosso pavimentale nella pittura di Età moderna, in Rosso Italiano. Pavimentazioni in cotto<br />
dall'Antico al Contemporaneo, catalogo della mostra a cura di A. Acocella, D. Turrini<br />
(Marsciano, 30 maggio-30 dicembre 2006), Firenze 2006, pp. 81-91.<br />
- 49 -
Ettore Focardi (Prof. Associato)<br />
Fisica (12 CFU) - Modulo II<br />
focardi@fi.infn.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Titolare del corso di Fisica <strong>degli</strong> Acceleratori per il corso di laurea Magistrale in Fisica<br />
Curriculum<br />
Luglio 1978: Laurea in Fisica presso l'Universita' di Firenze (110/110 e lode).<br />
Dicembre 1978: Vincitore di un posto di Perfezionamento presso la classe di Scienze<br />
della Scuola Normale Superiore di Pisa<br />
Febbraio 1981: Vincitore di un posto di Ricercatore presso la classe di Scienze della<br />
Scuola Normale Superiore di Pisa<br />
Novembre 1992: Vincitore di un posto di Professore Associato di Fisica Generale;<br />
chiamato presso l'Universita' di Firenze, Facolta' di Scienze<br />
Matematiche Fisiche e Naturali , Corso di laurea in Scienze<br />
dell’Informazione.<br />
Incarico attualmente ricoperto.<br />
Attivita' Didattica<br />
1. Corsi Universitari:<br />
A.A. 1979/1980, 1980/1981 Corso di esercitazioni di Fisica Generale II per gli studenti del<br />
corso di laurea in Scienze dell’Informazione dell’Universita’ di Pisa<br />
A.A. 1981/1982, 1982/1983 Corso di esercitazioni di Fisica Sperimentale Subnucleare per gli<br />
studenti del II biennio della classe di Scienze della Scuola Normale Superiore di Pisa;<br />
tutorato per gli studenti del I anno della classe di Scienze della Scuola Normale Superiore di Pisa<br />
A.A. 1984/1985 in congedo per motivi di studio e ricerca presso il Laboratorio Fermi di<br />
Chicago (USA)<br />
A.A. 1985/1986, 1986/1987, 1987/1988, Corso di esercitazioni di Fisica Generale I per gli<br />
studenti del corso di laurea in Ingegneria Aereonautica dell’Universita’ di Pisa<br />
A.A. 1989/1990 in congedo per motivi di studio e ricerca presso il CERN di Ginevra.<br />
A.A. 1990/1991, 1991/1992 titolare-supplente del corso di Fisica Generale I per gli studenti del<br />
corso di laurea in Ingegneria Civile e Ambiente e Territorio della Facolta’ di Ingegneria<br />
dell’Universita’ di Firenze<br />
A.A. 1992/1993 titolare del corso di Fisica Generale I per gli studenti del corso di laurea in<br />
Scienze dell’Informazione della Facolta’ di Scienze dell’Universita’ di Firenze; titolaresupplente<br />
del corso di Fisica Generale I per gli studenti del corso di laurea in Ingegneria Civile<br />
della Facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ di Firenze.<br />
Membro di comissione di esame dei corsi di Fisica Generale II dei corsi di laurea in Scienze<br />
dell’Informazione e del corso di laurea in Matematica della Facolta’ di Scienze dell’Universita’<br />
di Firenze.<br />
A.A. 1993/1994 titolare del corso di Fisica Generale II per gli studenti del corso di laurea in<br />
Scienze dell’Informazione della Facolta’ di Scienze dell’Universita’ di Firenze; titolaresupplente<br />
del corso di Fisica Generale I per gli studenti del corso di laurea in Ingegneria Civile<br />
della Facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ di Firenze.<br />
- 50 -
Membro di commissione di esame dei corsi di Fisica Generale I del corsodi laurea in Scienze<br />
dell’Informazione e di Fisica Generale II per il corso di laurea in Matematica della Facolta’ di<br />
Scienze dell’Universita’ di Firenze.<br />
A.A. 1994/1995 titolare del corso di Fisica Generale I per il corso di laurea in Scienze<br />
dell’Informazione della Facolta’ di Scienze dell’Universita’ di Firenze.<br />
Membro di commissione di esame dei corsi di Fisica Generale II ed Elettronica per il corso di<br />
laurea in Scienze dell’Informazione e del corso di Fisica Generale II per il corso di laurea in<br />
Matematica della Facolta’ di Scienze dell’Universita’ di Firenze.<br />
Relatore di una tesi di laurea relativa all’utilizzazione di rivelatori a Silicio come rivelatori di<br />
vertice in esperimenti di alte energie.<br />
A.A. 1995/1996 in congedo per motivi di studio e ricerca presso il Cern di Ginevra.<br />
A.A. 1996/1997 titolare del corso di Fisica Generale per il corso di Diploma Universitario in<br />
Chimica della Facolta’ di Scienze dell’Universita’ di Firenze.<br />
Membro di commissione di esame dei corsi di Fisica Generale I, II del corso di laurea in Scienze<br />
del’Informazione della Facolta’ di Scienze dell’Universita’ di Firenze.<br />
A.A. 1997/1998 titolare dei corsi di Fisica I, II per il corso di laurea in Informatica della Facolta’<br />
di Scienze dell’Universita’ di Firenze; titolare del corso di Metodi Sperimentali di Fisica<br />
Subnucleare per il secondo biennio del corso di laurea in Fisica dell’Universita’ di Firenze.<br />
Relatore di tesi di dottorato in Fisica presso l’Universita’ di Pisa, volta alla ricerca di particelle<br />
supersimmetriche a Lep 200 con l’esperimento Aleph.<br />
A.A. 1998/1999 titolare del corso di Fisica III per il corso di laurea in Informatica della Facolata’<br />
di Sicenze dell’Universita’ di Firenze; titolare del corso di Metodi Sperimentali di Fisica<br />
Subnucleare per il secondo biennio del corso di laurea in Fisica dell’Universita’ di Firenze.<br />
A.A. 1999/2000 titolare dei corsi di Fisica I, II per il corso di laurea in Informatica della Facolta’<br />
di Scienze dell’Universita’ di Firenze; relatore di tesi di laurea relativa alla caratterizzazione di<br />
rivelatori a Silicio resistenti alla radiazione.<br />
A.A. 2000/2001 titolare dei corsi di Fisica I per il corso di diploma Universitario in Otttica<br />
e del corso di Fisica III per il corso di laurea in Informatica.<br />
A.A. 2001/2002 titolare del corso di Esperimentazione Fisica II per il corso di laurea in Fisica<br />
A.A. 2002/2003 titolare del corso di Esperimentazione di Fisica II A per il corso di laurea in<br />
Fisica e del corso di Fisica II per il corso di laurea in Ingegneria delle telecomunicazioni<br />
Relatore di tesi di laurea relativa alla caratterizzazione acustica di materiali innovativi<br />
A.A. 2003/2004 titolare del corso di Esperimentazione di Fisica II A per il corso di laurea in<br />
Fisica e del corso di Fisica e Fisica II per il corso di laurea in Ingegneria delle telecomunicazioni<br />
A.A. 2004/2005 titolare del corso di Esperimentazione di Fisica II A per il corso di laurea in<br />
Fisica e del corso di Fisica e Fisica II per il corso di laurea in Ingegneria delle telecomunicazioni<br />
A.A. 2005/2006 titolare del corso di Esperimentazione di Fisica II A per il corso di laurea in<br />
Fisica e del corso di Fisica e Fisica II per il corso di laurea in Ingegneria delle telecomunicazioni<br />
A.A. 2006/2007 In congedo per motivi di studio e ricerca presso il Cern<br />
A.A. 2007/2008 in congedo per motivi di studio e ricerca presso il Cern<br />
A.A. 2008/2009 titolare del corso di Fisica <strong>degli</strong> Acceleratori per il Corso di laurea Magistrale<br />
in Fisica<br />
A.A. 2009/2010 titolare del corso di Fisica <strong>degli</strong> Acceleratori per il corso di laurea Magistrale<br />
in Fisica e del corso di Fisica (modulo II) per il corso di laurea in Tecnologie per la<br />
Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali.<br />
- 51 -
2.Scuole di Dottorato in Fisica:<br />
Dal 1997 al 1999: Titolare del Corso di Rivelatori per la Fisica delle Alte Energie nell'ambito<br />
della Scuola di Dottorrato in Fisica dell'Universita' di Firenze.<br />
Membro della Commissione dell’esame finale di dottorato in Fisica dell’Universita’ di Bologna<br />
XIV ciclo (2002)<br />
Membro della Commissione dell’esame finale di dottorato in Fisica dell’Universita’ di Firenze<br />
XV ciclo (2003)<br />
3.Seminari scientifici :<br />
Per illustrare i risultati della mia attivita' scientifica sono stato invitato a tenere seminari in alcuni<br />
fra i piu' importanti laboratori italiani e stranieri:<br />
In Italia: Laboratori Nazionali di Frascati, Roma, Laboratori Nazionali del Sud, Catania,<br />
Universita' di Torino, IRST di Trento, Universita' di Pisa, Universita’ di Bari, Trieste.<br />
All'estero: CERN di Ginevra (Svizzera), ETH Zurigo (Svizzera), Universita' di Vienna (Austria),<br />
Universita' di Aachen 1 (Germania), Max Planck Institut (Germania),<br />
Rutherford Lab (Gran Bretagna), Centre de Physque de Particules, Marseille (Francia), Imperial<br />
College, Londra (Gran Bretagna), Fermilab, Chicago (USA), LBL, Berkeley (USA), Rockefeller<br />
University, New York (USA), Physics Institue of S. Petersbourg (Russia) University of Tsukuba,<br />
Tokyo (Japan).<br />
Attivita' di Organizzazione Scientifica<br />
Responsabilita' di direzione e coordinamento dell'attivita' scientifica.<br />
-Coordinatore Internazionale costruzione del RIVELATORE A SILICIO ALEPH (I versione)<br />
dal 1989 al 1993; ( finanziamento globale ~800 K€);partecipanti alla ricerca circa 40 tra fisici e<br />
ingegneri di 6 Universita’ distribuite in 4 paesi<br />
-Responsabile Internazionale del RIVELATORE A SILICIO DI ALEPH (II versione) dal<br />
1994 al 1998 (finanziamento globale 1.3 Ml); partecipanti alla ricerca circa 60 tra fisici e<br />
ingegneri di 10 Universita’ distribuite su 5 paesi.<br />
-Membro del Comitato di gestione del TRACCIATORE AL SILICIO DI CMS dal 1998<br />
(Programma pluriennale, finanziamento globale di Lit. 60 M€ circa; partecipanti alla ricerca<br />
circa 600 fra fisici ed ingegneri di ~50 Universita' distribuite su 10 paesi).<br />
-Membro del Comitato esecutivo (Steering Committee) del tracciatore di CMS dal 1998 al<br />
2005<br />
-Membro del Tracker Project Office (evoluzione Steering Committee) del tracciatore di CMS dal<br />
2006<br />
-Deputy Project Manager di CMS Tracker Inner Barrrel dal 2000 al 2005.<br />
-Project Manager del CMS Tracker Inner Barrel dal 2006.<br />
-Responsabile del Tracker Commissioning da Novembre 2007.<br />
-INFN referee of the Inner Tracking Systems of ALICE Experiment<br />
-Coordinatore locale del gruppo CMS Firenze fino al 2006.<br />
-Coordinatore locale di GRUPPO V dell'INFN (attivita' scientifiche di ricerca e sviluppo<br />
tecnologico) 1994-1999<br />
Coordinatore locale programma MURST Cofin03 relativo alla studio di trigger di alta<br />
molteplicita’ con il tracciatore di CMS<br />
- 52 -
Partecipazione ad organismi di Coordinamento e Direzione dell'attivita' scientifica:<br />
-Membro del Consiglio di Sezione dell'INFN Firenze, e della V Commissione Scientifica<br />
Nazionale dell ' INFN per la ricerca tecnologica, dal 1994 al 1999 in qualita' di -Coordinatore<br />
delle attivita' scientifiche di Gruppo V.<br />
-Membro designato dall' INFN nel Comitato di Coordinamento per le iniziative INFN-IRST<br />
per lo sviluppo di nuovi rivelatori, dal 1997-2007.<br />
-Membro designato dall'INFN nel Comitato Paritario INFN-ST Microelectronics, Catania per<br />
la gestione del programma Ministeriale "Fondi 5% per il trasferimento di tecnologia e lo<br />
sviluppo di innovazione tecnologica presso l'industria nazionale".<br />
Partecipazione a Comitati Organizzativi di Congressi e Conferenze di carattere<br />
Internazionale:<br />
-Organizzatore della:<br />
International Conference on Large Scale Applications and Radiation Hardness of<br />
Semiconductor Detectors, Firenze 1993, 1995,1997,1999,2001,2003,2005,2007<br />
Workshop on Semiconductor sensors and Electronics, Catania 2002<br />
Partecipazione a Commissioni di Concorso.<br />
1. Concorso nazionale per l' assunzione di 1 tecnico elettronico presso l' INFN Sezione di Pisa<br />
(1991)<br />
2. Concorso nazionale INFN per l' assegnazione di 6 posti di Primo ricercatore INFN<br />
nell’ambito delle ricerche tecnologiche (1999)<br />
3. Comitato di selezione italiana per le borse di studio per fisici di particelle elementari (fellow) al<br />
Cern dal 1999 a 2007<br />
4. Concorso per un assegno di ricerca in fisica sperimentale delle particelle elementari per la<br />
sezione di Torino dell’INFN (1999)<br />
5. Concorso per un tecnico elettronico CTER presso la sezione INFN di Torino (2000).<br />
6. Valutazione comparativa per due posti ricercatore Fis/01 presso l’Universita’ di Torino (2002)<br />
7. Valutazione comparativa per un posto di Professore associato FIS/01 presso l”universita’ del<br />
Molise (2002)<br />
8. Concorso per un tecnico elettronico CTER presso la sezione INFN di Pisa (2003)<br />
9. Valutazione comparativa per un posto di Professore associato FIS/01 presso l”universita’ del<br />
Salento (2004)<br />
10. Valutazione comparativa per un posto di Ricercatore Universitario FIS/01 presso l”universita’<br />
di Firenze (2004)<br />
Attivita’ scientifica<br />
L’attivita’ scientifica si e’ sviluppata principalmente nell’ambito di esperimenti di fisica delle alte<br />
energie e nello sviluppo della relativa strumentazione. Il supporto finanziario, tecnico e di<br />
personale per la realizzazione di questa attivita’ e’ venuto dall’Istituto Nazionale di Fisica<br />
Nucleare.<br />
1. ESPERIMENTO FRAMM (1979-1983)<br />
Nel 1979 ho iniziato la collaborazione all'esperimento FRAMM al superprotosincrotrone<br />
(SPS) del Cern a Ginevra. Il programma scientifico riguardava principalmente lo studio e la<br />
misura delle vite medie di particelle con "charm" D o, D±, Λ c (collaborazione NA1). Una<br />
precisa determinazione sperimentale dei rapporti fra le varie vite medie risultava importante<br />
- 53 -
per valutare il ruolo dei processi mediati da interazioni forti nell' ampiezza di decadimento<br />
del quark ‘c’; questa misura costituiva un test cruciale per i modelli teorici sui meccanismi<br />
dei decadimenti adronici dei mesoni con charm, sia per lo Standard Model, che predice il<br />
valore della larghezza di decadimento per i decadimenti leptonici e semileptonici, sia per la<br />
QCD che introduce correzioni essenziali a tale valore.<br />
Le coppie di mesoni "charmati" venivano prodotte per fotoproduzione diffrattiva<br />
coerente su nuclei complessi secondo la reazione: γ+N→ γ+N+DD. L' energia media dei<br />
mesoni "charmati" prodotti risultava superiore a 60 GeV (fattore di Lorentz γ ~ 30); cio’<br />
comportava un cammino di circa 1mm per vite medie di 10 -13s e permetteva quindi misure<br />
molto accurate. I prodotti di decadimento del "charm" risultavano distribuiti fortemente in<br />
avanti e si poteva avere una ragionevole accettanza anche senza grosse coperture angolari.<br />
In una prima presa dati, conclusasi nel 1980, il bersaglio attivo, alla cui costruzione ho<br />
partecipato, era costituito da un telescopio di 40 rivelatori al silicio con granularita' 400 μm.<br />
Il punto di produzione e quello di decadimento dei mesoni "charmati" nella direzione di volo,<br />
venivano identificati individuando gli elementi del telescopio interessati dal salto di<br />
molteplicita' nella ionizzazione. I dati, analizzati nel corso del 1981, hanno portato ad un<br />
valore della vita media dei mesoni D± di 9.5 ( +3.1, - 1.9) . 10 -13s, in buon accordo con la<br />
media mondiale del momento a 1.057 (±0.015) . 10 -12 s.<br />
In occasione della seconda presa dati (1983-1984) venivano apportate importanti<br />
modifiche allo spettrometro per estendere la sensibilita' della misura verso la vita media del<br />
D o che si colloca vicino ai 10 -13s e per raccogliere una migliore statistica per i D carichi.<br />
La modifica piu' rilevante consisteva nell‘ introduzione di un nuovo bersaglio attivo<br />
costituito da un rivelatore a germanio accoppiato ad un piccolo telescopio di rivelatori al<br />
silicio. La nuova targhetta, costruita sotto la mia direzione presso il Lawrence Berkeley<br />
Laboratory, era costituita da un rivelatore a microstrip di Germanio a forma di<br />
parallelepipedo 5x5x20 mm 3 sulla cui superficie erano stati realizzati 48 o 96 elettrodi; tali<br />
elettrodi raccoglievano la carica rilasciata per ionizzazione all' interno del cristallo dalle<br />
particelle cariche prodotte e risultava quindi possibile campionare la ionizzazione prodotta<br />
negli stati finali con passo di 50 e 100 µm rispettivamente. Il miglioramento in granularita' si<br />
traduceva nel guadagno di un fattore 5 in sensibilita' verso le vite medie piu' brevi.<br />
I circa 5 milioni di eventi raccolti e sottoposti ad analisi hanno permesso di osservare<br />
segnali della produzione di D oD in parecchi canali e di identificare il canale D* +→ D oπ +. Un<br />
campione di 51 decadimenti ricostruiti da D o ha permesso di misurare una vita media del D<br />
neutro di 3.4 (+0.6, -0.5) . 10 -13 s.<br />
La stessa presa dati ha consentito di identificare un campione di barioni charmati Λ c<br />
anch' essi prodotti coerentemente. E' stato possibile osservare un segnale di<br />
Λ c →ΔK*→pKππ o e misurarne la vita media a partire da un campione di 9 decadimenti di Λ c<br />
pienamente ricostruiti. Il valore di vita media misurato e’ risultato 1.1 (+0.8, -0.4 ) . 10 -13 s.<br />
L'aver acquisito padronanza con le tecniche di costruzione dei rivelatori a semiconduttore mi ha<br />
permesso di collaborare alla produzione, in Pisa, di rivelatori ad alta risoluzione spaziale. Questi<br />
sono stati provati su fasci del SPS al Cern ed hanno mostrato un'alta efficienza di rivelazione<br />
(>95%),ed una risoluzione spaziale fino a circa un ordine di grandezza migliore della distanza<br />
<strong>degli</strong> elementi di lettura. E' cosi' iniziato un programma generale di sviluppo di questi rivelatori<br />
per cercare di ottenere dei dispositivi con risoluzione spaziale di ≈10 µm. Tale risultato puo'<br />
- 54 -
essere ovviamente raggiunto aumentando il numero <strong>degli</strong> elettrodi oppure cercando di sfruttare<br />
meccanismi di divisione di carica tra fili adiacenti; con l'obiettivo della riduzione dei canali di<br />
lettura e dei costi e' stata scelta quest'ultima soluzione.<br />
All'inizio del 1981 ho costruito a Pisa una serie di prototipi di rivelatori a semiconduttore a molti<br />
elettrodi a barriera di superficie. Utilizzando cristalli di alta purezza, sono stati ottenuti per<br />
evaporazione attraverso maschere metalliche, contatti metallo-semiconduttore ohmici e<br />
rettificanti. Alcuni di questi rivelatori sono stati oggetto di test con fasci di pioni e elettroni al<br />
SPS del Cern; con una spaziatura di 0.3 mm e' stata misurata una risoluzione spaziale di ≈20 µm.<br />
2. ESPERIMENTO CDF (1983-1988)<br />
CDF e' un rivelatore a grossa copertura angolare progettato per rivelare interazioni<br />
protone-antiprotone all' energia nel centro di massa di 1.8 TeV al collider adronico di<br />
Fermilab ( USA ) . Esso e' costituito da un rivelatore calorimetrico che copre quasi tutto l'<br />
angolo solido intorno alla zona di interazione con torri calorimetriche segmentate e da un<br />
apparato di tracciatura per carichi. L' analisi <strong>degli</strong> eventi e' basata sulla tracciatura delle<br />
particelle cariche, sull' analisi magnetica del momento e sulla misura calorimetrica dell'<br />
energia rilasciata. Alcuni sistemi di camere a deriva permettono la tracciatura dei carichi<br />
fino a 2 mrad. Il momento delle particelle cariche e' analizzato in un campo magnetico<br />
solenoidale di 1.5 T generato da una bobina superconduttrice di 3 metri di diametro. Nel<br />
volume interessato dal campo magnetico e' installata una grossa camera a deriva cilindrica<br />
che permette di misurare l' impulso dei carichi con una risoluzione δp t/p t 2 = 2x10 -3<br />
(GeV/c) -1 nella regione centrale. La calorimetria ha una copertura angolare totale nell'<br />
angolo azimutale e da 2 o a 178 o nell' angolo polare; consiste di contatori di sciami<br />
elettromagnetici e calorimetri adronici segmentati in circa 5000 torri proiettive. La<br />
copertura dei muoni e' fornita da un insieme di camere a deriva nella regione 56 o< θ <<br />
124 o, e da grossi toroidi nella regione in avanti. Un sistema di 7 stazioni di rivelazione<br />
installate intorno al tubo a vuoto nel tunnel del Tevatron permette di tracciare i carichi<br />
prodotti a piccolissimo angolo per misurare la sezione d'urto elastica e totale.<br />
Il programma di fisica di CDF include lo studio di eventi di " minimum bias ", lo<br />
studio di getti adronici, l' identificazione e lo studio delle proprieta' di W e Z o , la ricerca<br />
del top e <strong>degli</strong> Higgs, l' analisi di eventi esotici alla ricerca di particelle supersimmetriche.<br />
Dopo un 'test run' nel 1985, CDF ha effettuato una prima presa dati nel 1987<br />
raccogliendo su nastro eventi corrispondenti ad una luminosita' integrata di 30 nb -1. Fra l'<br />
88 e l' 89 si e' avuta una seconda presa dati ad alta statistica che ha permesso di<br />
accumulare eventi corrispondenti ad una luminosita' integrata di circa 5 pb -1. In seguito l’<br />
esperimento ha continuato a prendere dati ad alta statistica con notevoli miglioramenti<br />
dell’ apparato. Il programma attuale di fisica di CDF si estende fino al 2010.<br />
L' analisi dei dati presi nell' 87 ha permesso di misurare gli spettri inclusivi di<br />
momento trasverso delle particelle cariche prodotte a 630 ed a 1800 GeV, di confrontare i<br />
risultati ad energia piu' bassa con quelli prodotti dal CERN Collider e di misurare l'<br />
aumento dell'impulso trasverso medio con l' energia . E' stata misurata la sezione d'urto<br />
inclusiva per produzione di getti e si sono osservati getti di energia trasversa superiore a<br />
200 GeV. La dipendenza della sezione d' urto inclusiva per produzione di getti dall'<br />
energia trasversa E t risulta consistente con i calcoli di QCD ed il confronto con i dati ad<br />
energia piu' bassa mostra deviazioni di scala consistenti con la QCD. E' stato possibile<br />
anche derivare un limite inferiore di 700 GeV sul parametro di scala di " compositeness "<br />
- 55 -
dei quarks Λ c . La distribuzione angolare, le funzioni di frammentazione e le distribuzioni<br />
di massa invariante <strong>degli</strong> eventi a due getti risultano in buon accordo con le previsioni di<br />
QCD.<br />
E' stato inoltre identificato un campione di W ricostruiti nel decadimento elettrone e<br />
neutrino dal quale e' stato possibile ricavare una misura della sezione d'urto di produzione<br />
del bosone vettoriale intermedio in collisioni protone-antiprotone a 1.8 TeV. Il valore<br />
ottenuto analizzando i dati corrispondenti a 25.3 nb -1 da' σB = 2.6±0.6±0.5 nb.<br />
Infine analizzando gli eventi con grossa energia trasversa mancante sono stati ricavati<br />
limiti sulle masse di eventuali particelle supersimmetriche, squarks e gluini. Con un livello<br />
di confidenza del 90% e’ risultato dai primi dati raccolti che la massa di un eventuale<br />
squark deve essere superiore a 74 GeV e la massa del gluino maggiore di 73 GeV. Con la<br />
notevole quantita' di dati raccolti nel run dell' 88/89 e nei run successivi questi limiti sono<br />
stati notevolmente elevati.<br />
L' alta statistica ha permesso di raffinare gli studi sulla fisica dei getti: sono stati<br />
osservati getti di energia trasversa in eccesso di 400 GeV ed i limiti di una eventuale<br />
sottostruttura dei quarks sono stati elevati ad una scala di energia vicina al TeV.<br />
Nella collaborazione CDF ho partecipato alle diverse fasi della progettazione e della<br />
costruzione dell’esperimento a partire dalla prima lettera di intenzioni.<br />
Nel periodo di permanenza continuata a Fermilab (83-84), ho assunto la responsabilita' di<br />
installare e gestire un test con raggi cosmici dei moduli del calorimetro adronico,<br />
elettromagnetico e delle camere a fili per la rivelazione dei muoni. Tale attivita' e' risultata<br />
necessaria come indagine preliminare per verificare la qualita' di funzionamento di questi<br />
moduli prima di essere posti su fasci di elettroni e adroni per le calibrazioni.<br />
Successivamente ho partecipato al progetto del rivelatore di vertice impiegando rivelatori di<br />
posizione a semiconduttore. Dato che l'indeterminazione nella posizione del punto di<br />
intersezione dei fasci di protoni e antiprotoni era di alcune decine di centimetri il rivelatore di<br />
vertice previsto era lungo circa 60 cm; inoltre consistentemente con la capacita' del sistema<br />
centrale di tracciatura nella ricostruzione delle tracce e la elevata molteplicita' <strong>degli</strong> eventi<br />
adronici da annichilazione ppbar e' stato necessario avere quattro piani di rivelatori.<br />
In CDF e' stato previsto anche l'impiego di rivelatori di silicio a strisce per misure di<br />
luminosita', scattering elastico, e sezione d'urto totale; per tali misure era prevista l'inserzione<br />
di tali rivelatori all'interno del tubo a vuoto dell'acceleratore. Ho costruito nel laboratorio di<br />
Pisa i rivelatori a Silicio a barriera di superficie che poi sono stati provati su fasci di particelle<br />
al Cern: una ventina di tali rivelatori sono stati utilizzati per la costruzione dello spettrometro a<br />
piccolo angolo di CDF. Alcune stazioni con i rivelatori sono state dapprima provate in<br />
laboratorio e successivamente installate all'interno del tubo a vuoto dell'acceleratore per coprire<br />
angoli fino a 0.2 mr ai due lati della zona di interazione; i rivelatori sono stati avvicinati fino a<br />
10 σ dal fascio senza avvertire apprezzabili variazioni nel loro funzionamento. Per tale attivita’<br />
sono stato incaricato del coordinamento tecnico dai gruppi italiani e americani partecipanti.<br />
In questa misura vengono utilizzati i magneti della macchina per l'analisi d'impulso delle<br />
particelle diffuse e per estendere la copertura angolare di CDF fino a piccolissimi angoli.La<br />
partecipazione a questo esperimento mi ha portato ad affrontare problemi tecnologici di<br />
estrema difficolta' ed ha quindi indirizzato la mia attivita' successiva nello sviluppo di<br />
problematiche sperimentali analoghe per la costruzione di rivelatori di vertice a semiconduttore<br />
ad alta risoluzione spaziale per impiego negli apparati a macchine a fasci incrociati. Un<br />
rivelatore di vertice a semiconduttore e' uno <strong>degli</strong> strumenti di piu' elevata risoluzione spaziale<br />
- 56 -
e fornisce la misura precisa delle tracce cariche vicino al punto d'interazione, in generale<br />
migliorando in modo deciso anche la risoluzione in impulso dei sistemi centrali di tracciatura.<br />
Esso permette inoltre una misura di vertici multipli con separazione di decadimenti di quark<br />
con 'charm' e quark 'beauty' da fondi provocati da quarks leggeri, e una misura di vite medie di<br />
particelle instabili.<br />
3. ESPERIMENTO ALEPH (1988-1998)<br />
ALEPH e' un esperimento di fisica delle particelle elementari progettato nel 1982 (il<br />
candidato compare fra i proponenti l’ esperimento a livello di lettera di intenzioni), costruito<br />
fra il 1985 ed il 1989 e che sta tuttora prendendo dati all' anello di accumulazione e+e- (LEP)<br />
presso il CERN di Ginevra. L' esperimento e' stato progettato per lo studio delle<br />
caratteristiche del bosone vettoriale intermedio Z o e per verificare sperimentalmente la<br />
validita' e le previsioni del Modello Standard delle interazioni elettrodeboli. Fra gli obbiettivi<br />
del programma scientifico di ALEPH compaiono anche studi di precisione sulla fisica del<br />
quark b e la ricerca di Higgs e di eventuali particelle supersimmetriche.<br />
In questo programma i rivelatori essenziali sono: il rivelatore di vertici secondari,<br />
la TPC, (rivelatore centrale di tracce cariche che permette anche l' analisi in impulso grazie<br />
alla presenza di un forte campo magnetico prodotto da un solenoide superconduttore), i<br />
calorimetri elettromagnetico ed adronico, le camere per l' identificazione e la tracciatura dei<br />
muoni.<br />
In fase di suddivisione dei compiti e delle responsabilita' dei vari gruppi e delle<br />
varie nazioni partecipanti all' impresa all' Italia e' stata affidata la realizzazione del<br />
calorimetro adronico, di un processore intelligente per il trattamento dei dati della TPC e di<br />
un rivelatore di vertice al silicio da installare immediatamente attorno al tubo a vuoto.<br />
L' analisi <strong>degli</strong> eventi raccolti da ALEPH dal 1989 ad oggi ci ha permesso di<br />
verificare tutti i parametri piu' rilevanti dello Standard Model con un livello di accuratezza<br />
superiore a tutti gli esperimenti precedenti in e+ e-, ai colliders adronici e con scattering di<br />
neutrini.<br />
La massa della Z o e' stata misurata con una precisione relativa di 10 -4 ed e' usata<br />
attualmente come una costante fondamentale della teoria elettrodebole. ALEPH trova<br />
M Zo= 91.187± 0.009 exp±0.007 LEP GeV. La misura accurata della sezione d' urto al picco<br />
della Z o ha permesso di escludere la possibilita' di una quarta famiglia di neutrini leggeri<br />
con il 99% di C.L. La misura di tutti i parametri della risonanza (larghezza, sezione d' urto<br />
adronica, larghezze parziali) ha prodotto risultati tutti in buon accordo con le previsioni<br />
dello Standard Model. In particolare e’ risultata possibile una misura molto accurata dell'<br />
angolo di mixing elettrodebole che risulta essere sin 2 θ W (M 2 Zo) = 0.2326±0.0013 ed e’<br />
stato possibile fare previsioni sulla massa del top prima che CDF e D0 raccogliessero<br />
segnali diretti. Il valore previsto da ALEPH (M top= 156±23±20 MHiggs GeV) e’ risultato in<br />
buon accordo con i dati di segnale di top a Fermilab.<br />
Il mio contributo personale all’ interno dell’esperimento ALEPH si e' concentrato<br />
principalmente sulla fisica dei quark pesanti. In questo campo un notevole impulso alle misure<br />
di precisione possibili a LEP e’ venuto dall' utilizzo del rivelatore di vertice a semiconduttore<br />
che e' stato installato in ALEPH a partire dall' inizio del '90.<br />
Per questo si pensava di costruire due anelli concentrici di rivelatori a Si lunghi 20 cm costituiti<br />
da singoli elementi di silicio di 25 cm2 l'uno e capaci di lettura x,y con una precisione spaziale<br />
- 57 -
di 10-20 µm; l'aggiunta di un tale rivelatore all'apparato Aleph porta la precisione nella<br />
identificazione di vertice secondari con piu' di tre tracce con impulso maggiore di 2 GeV/c a<br />
≈30 µm<br />
Per la realizzazione di questo rivelatore di vertice proposto dal gruppo di Pisa di cui facevo<br />
parte e’ stato necessario un notevole sviluppo tecnologico sugli elementi sensibili componenti<br />
tale rivelatore. Questo sviluppo riguardava in primo luogo la realizzazione di un rivelatore a<br />
molti elettrodi di grande superficie 5x5 cm 2 con lettura bidimensionale; la granularita'<br />
necessaria (100 µm) richiedeva l'impiego di un processo a tecnologia planare, come quello<br />
usato nella costruzione dell’ elettronica integrata. Il primo problema di principio affrontato e'<br />
stato quello dell'isolamento tra le strisce del lato ohmico del diodo, tenuto conto <strong>degli</strong> effetti<br />
dovuti alla presenza dello strato di accumulazione di cariche positive all'interfaccia ossido-<br />
Silicio; l'idea originale e' stata quella di inserire delle strisce di blocco tra le strisce del lato<br />
ohmico in modo tale da interrompere lo strato di accumulazione e isolare le singole strisce.<br />
Tale principio e' stato provato costruendo dei rivelatori di piccola superficie (1 cm2) per un test<br />
in laboratorio e di grande superficie per un test su fasci di particelle. Provato il funzionamento<br />
di questa soluzione il rivelatore e' stato implementato utilizzando un sistema di polarizzazione<br />
che sfrutta l'effetto di punch-trough tra due zone impiantate relativamente vicine; in questo<br />
modo e' possibile portare allo stesso pontenziale tutte le strisce del rivelatore, comprese quelle<br />
non lette dall'elettronica, attraverso la polarizzazione di un anello di guardia che limita la zona<br />
sensibile. Dal Giugno 1988 all'Agosto 1989 sono stato visitatore scientifico presso il Cern di<br />
Ginevra dove mi sono occupato completamente della realizzazione del minivertice di Aleph ivi<br />
compreso il test su fasci di particelle presso la sala West dell'SPS dei prototipi dei rivelatori a<br />
doppia faccia. Nel Novembre 1988 ho presentato i risultati di questo primo test al Simposio<br />
IEEE di Orlando (USA) .<br />
32 rivelatori di questo tipo sono stati installati in Aleph nel Febbraio '90 ed hanno acquisito<br />
≈180 K Z0 nei run di LEP del 1990. L'installazione del minivertice ha anche richiesto la<br />
soluzione del problema dell'elettronica di front-end, per la lettura dei rivelatori a doppia faccia<br />
di silicio infatti la presenza di 1500 canali di lettura in 10x5 cm2 ha reso necessaria<br />
l'utilizzazione di un'elettronica di front-end ad alta densita'che e' stata sviluppata dal gruppo<br />
del Max Planck Insitute di Monaco. Terminato lo sviluppo del rivelatore mi sono dedicato<br />
all'assemblaggio di questi delicati componenti per la costruzione delle unita' elementari<br />
(moduli) del minivertice di Aleph; ho assunto la responsabilita' dell' assemblaggio per la parte<br />
di Pisa della collaborazione e, visto il successo ottenuto dopo la prima parziale installazione del<br />
1990 con i rivelatori sviluppati a Pisa, la collaborazione del minivertice di Aleph (Firenze,<br />
Pisa, Cern, Monaco) mi ha affidato la responsabilita' del coordinamento della costruzione dei<br />
moduli per la versione 1991. Tale versione differiva dalla precedente a causa del cambiamento<br />
del tubo a vuoto usato da Aleph nel successivo run. Il supporto meccanico, un cilindro in fibra<br />
di carbonio ad alto modulo, e’ stato costruito da una ditta italiana. L'assemblaggio dei moduli e'<br />
stata diviso in parti uguali tra i due laboratori di Pisa e Monaco e le attivita' di questi sono state<br />
da me coordinate. Durante la presa dati del 1990 ho seguito in ogni fase il Mini-vertice e<br />
questo, con l'accordo della collaborazione, ha comportato per me l’assunzione di decisioni<br />
delicate per far si che il rivelatore fosse sempre al massimo dell'efficienza.<br />
Visto il successo di questi rivelatori a semiconduttore a 'doppia faccia' sviluppati dal gruppo di<br />
Pisa, i primi a funzionare in un esperimento di alte energie, il gruppo italiano del Minivertice di<br />
Aleph ha pensato di unirsi con altre sezioni INFN (Bari,Milano,Napoli) e presentare una<br />
proposta all'INFN (gruppo V) per lo sviluppo di rivelatori a semiconduttore per futuri<br />
- 58 -
esperimenti; in particolare sono stati provati rivelatori a pixel di dimensioni di 0.01 mm2<br />
pensando ad applicazioni alle nuove macchine acceleratrici, dove e' richiesta una maggiore<br />
velocita' ed una migliore resistenza alla radiazione dei rivelatori.<br />
Sulla base dell'esperienza acquisita nello sviluppo tecnologico dei rivelatori di particelle a<br />
silicio ho potuto contribuire allo sviluppo di un rivelatore a gas a microstrisce (MSGC)<br />
indirizzando questo sviluppo verso l'utilizzazione di tecnologia analoga a quella della<br />
microelettronica gia' usata per i rivelatori a semiconduttore. I primi test hanno mostrato buoni<br />
risultati, incoraggianti per un possibile impiego di tali dispositivi in sistemi di tracciatura da<br />
usare in esperimenti alle nuove macchine acceleratrici adroniche.<br />
La fase di costruzione <strong>degli</strong> elementi sensibili (moduli) del rivelatore di vertice di Aleph, da<br />
me coordinata tra i laboratori di Pisa dell'INFN e l'MPI di Monaco si e' conclusa nel Febbraio<br />
1991. Il totale richiesto era di 48 moduli , ne sono stati costruiti 58 dando la possibilita' di<br />
selezionare quelli con prestazioni migliori. Ho poi partecipato in prima persona<br />
all'assemblaggio di tali moduli sul supporto meccanico in fibra di carbonio e alla successiva<br />
misura al Cern della posizione dei singoli cristalli di Silicio (9 punti per cristallo) con una<br />
macchina che riesce a misurare in tre dimensioni con precisioni di ± 3 µm. Questa misura ha<br />
permesso di costruire "l'allineamento ottico" cioe' di registrare la posizione nominale delle<br />
singole strisce (elementi di rivelazione).<br />
Questo insieme di dati e’ stato utilizzato come base di partenza per l'allineamento del rivelatore<br />
con tracce provenienti dall'interazione.<br />
Il rivelatore a semiconduttori e' stato installato alla fine di Febbraio 1991 nell'esperimento<br />
Aleph. LEP ha cominciato a funzionare a meta' di Aprile 1991 e una settimana dopo il<br />
rivelatore di vertice di Aleph e' stato inserito nell'acquisizione dati, dopo aver controllato il suo<br />
funzionamento in ogni singola parte. Il rivelatore e' stato allineato con le tracce provenienti<br />
dall'interazione al meglio di 10 µm; e' stata misurata la risoluzione spaziale utilizzando tracce<br />
che colpivano le regioni di overlap ottenendo un valore di 12 µm per la proiezione r-phi e 12<br />
µm per la coordinata z.<br />
Utilizzando i punti del minivertice e' stato possibile calibrare la velocita' di deriva delle<br />
cariche nella camera centrale di tracciatura a deriva (TPC) ottenendo un ordine di grandezza<br />
piu' basso di quello ottenuto con il sistema di calibrazione a laser costruito allo scopo.<br />
Sono stati osservati segnali ( per es D 0 --->Kπππ) che senza questo rivelatore erano immersi nel<br />
fondo.<br />
In sostanza questo rivelatore ha funzionato secondo le aspettative ed ha prodotto dati di<br />
fisica rilevanti in particolare nella fisica dei quarks pesanti.<br />
Successivamente mi sono prima di tutto occupato della gestione del rivelatore di vertice a<br />
semiconduttore dell'esperimento Aleph .<br />
Nel 1993 ho partecipato alla stesura della proposta di sostituzione del suddetto rivelatore<br />
di vertice con uno di prestazioni migliori da utilizzare nella sperimentazione a LEP 200,<br />
la fase successiva del programma sperimentale di questa macchina. Nel corso del '93 e<br />
'94 ho partecipato allo sviluppo del modulo base del nuovo rivelatore di vertice di Aleph<br />
che e' stato provato su fascio al CERN nell'estate 1993 e 1994; in particolare mi sono<br />
occupato di sviluppo e realizzazione di un circuito di fan-out in materiale plastico (kapton<br />
e Upilex) di grandi dimensioni (25 cm di lunghezza) per la lettura della coordinata z di<br />
tale rivelatore. L'uso di tale fan-out permette la riduzione del materiale incontrato dalle<br />
particelle che attraversano il rivelatore e quella del numero dei canali di lettura.<br />
- 59 -
La collaborazione Aleph mi ha inoltre affidato la responsabilita' del progetto di upgrade<br />
del rivelatore di vertice di cui e' stata effettuata una installazione parziale(19/24 facce) nel<br />
mese di Ottobre '95. Tale installazione ha permesso di provare il funzionamento di questo<br />
nuovo dispositivo e di individuare eventuali problemi connessi con la messa in opera<br />
dello stesso; infatti e' stata messa in evidenza una instabilita' meccanica dei singoli<br />
elementi del rivelatore dovuto alla igroscopicita' del materiale di supporto. Nel corso<br />
dello shutdown '95-'96 e' stato cosi' possibile aggiungere a ciascun elemento dei supporti<br />
piu' rigidi in fibra di carbonio che hanno curato il problema e il rivelatore completo e'<br />
stato installato nella primavera '96. Nella fase di costruzione ho fatto in modo che nella<br />
sezione di Firenze dell'INFN si potessero assemblare (incollare e microsaldare) i moduli<br />
di questo nuovo rivelatore di vertice di Aleph dopo che in sezione era stato fatto il test<br />
automatico dei circuiti di fan-out in kapton. Il rivelatore sta funzionando in maniera<br />
aspettata con una risoluzione spaziale di 10 μm in r-phi e 15 μm in z. Il nuovo sistema di<br />
controllo della posizione con diodi laser ha mosttrato una stabilita' di posizione nel corso<br />
del run entro i 5 μm.<br />
Nel corso del 1997 ho continuato a seguire il funzionamento del rivelatore di vertice di<br />
Aleph e ho fatto partire a Firenze un lavoro di analisi dati volto alla ricerca di particelle<br />
supersimmetriche cercando di ridurre il fondo con selezioni che fanno uso dei segnali<br />
registrati dal rivelatore di vertice. L’attivita’ di coordinamento per questo rivelatore si e’<br />
conclusa all’inizio del 1998.<br />
4. ESPERIMENTO CMS (1995- )<br />
In vista di successive implicazioni di tale attivita’, dal '94 ho iniziato uno sforzo di<br />
coagulazione di forze nell'ambito della sezione di Firenze per la partecipazione alla<br />
collaborazione CMS, uno <strong>degli</strong> esperimenti previsti alla nuova macchina LHC del Cern;<br />
cio' ha portato alla nascita di un gruppo interessato alla costruzione del rivelatore di<br />
tracciatura centrale a semiconduttori di questo esperimento.<br />
caratteristiche del bosone di Higgs, in una regione di massa compresa fra il valore limite<br />
raggiungibile dagli esperimenti di LEP ( circa 100 Gev c -2) fino a circa 1TeV c -2. L'<br />
apparato sara' in grado di affrontare un ampio spettro di misure di fisica: dalla fisica del<br />
quark top, alla ricerca dei partners supersimmetrici delle particelle note, dalle misure di<br />
violazione di CP nel beauty alla fisica <strong>degli</strong> ioni pesanti .<br />
CMS e’ un rivelatore basato su un campo magnetico solenoidale di 4T al cui interno<br />
sono collocati i calorimetri adronico ed elettromagnetico ed un sofisticato sistema di<br />
tracciatura. Il ferro di ritorno del magnete e’ strumentato con un robusto sistema di camere<br />
per l’ identificazione dei muoni che forniscono anche il segnale di trigger di primo livello.<br />
Le camere per muoni coprono con 4 stazioni per traccia tutto l’ angolo solido fino a<br />
|η|=2.4 per pt>4GeV nella regione centrale e pt>8GeV nella regione in avanti. Nella<br />
regione centrale la risoluzione in impulso Δpt /pt risulta intorno all’ 1% per pt =100 GeV<br />
ed al 5% per pt =1TeV. La degradazione della risoluzione in impulso e’ intorno al 20%<br />
nelle regioni in avanti.<br />
La calorimetria adronica di CMS e’ abbastanza convenzionale (lastre di scintillatori<br />
accoppiate a fibre intercalate a lastre di rame) con risoluzione energetica per singoli<br />
adroni σ/E= 82% (E) -1/2 e termine costante del 6.6%. Al contrario la calorimetria<br />
elettromagnetica e’ molto sofisticata. Basata su cristalli al PbWO4 (tungstato di piombo)<br />
- 60 -<br />
Nel Large H<br />
Se si consid
come scintillatori ed APD per la lettura e’ prevista fornire una elevata risoluzione<br />
energetica per l’ identificazione di fotoni ed elettroni: σ/E= 2% (E) -1/2 e termine costante<br />
dello 0.5%.<br />
Il sistema di tracciatura e’ basato su tecnologie estremamente avanzate organizzate su<br />
tre strati. Uno strato piu’ interno, vicino al tubo a vuoto del fascio, equipaggiato con tre<br />
piani di rivelatori a pixel capaci di fornire una risoluzione spaziale sulla singola traccia di<br />
15μm nello spazio. Uno strato intermedio, compreso fra i 20 ed i 60 cm di distanza radiale<br />
dalla linea di fascio equipaggiato con rivelatori a microstrisce di silicio che e’ previsto<br />
fornire 4 punti sulla traccia con risoluzione per punto migliore di 20μm. Ed uno strato<br />
esterno fino ad una distanza radiale di circa 120 cm dal fascio organizzato in 6 strati di<br />
rivelatori a microstrisce di Silicio in grado di fornire punti di accuratezza migliore di<br />
50 μm. Il tracciatore copre una larga frazione dell’angolo solido fino ad |η|=2.5 e si<br />
estende per una lunghezza longitudinale di circa 6m. Il numero totale di canali analogici<br />
nella parte microstrisce supera i 10 7 .<br />
Vantaggi e potenziale di fisica di una precisa ricostruzione tridimensionale delle tracce<br />
prodotte nella regione di interazione sono stati ampiamente dimostrati dagli esperimenti di<br />
LEP e del Tevatron Collider. In CMS si provera’ a raggiungere simili eccellenti<br />
prestazioni su una scala di apparato molto piu’ grande ed in un ambiente estremamente<br />
ostile.<br />
Per collisioni adroniche all’ energia nel centro di massa di 14TeV ci aspettiamo una<br />
sezione d’urto totale inelastica di circa 80mb che corrisponde ad un rate inelastico totale di<br />
circa 800MHz alla luminosita’ di progetto. Pacchetti di protoni entrano in collisione ogni<br />
25ns ma solo una picola frazione di collisioni produce eventi interssanti con particelle ad<br />
alto impulso trasverso. Ogni evento interessante e’ accompagnato da altri 20-25 eventi di<br />
‘minimum bias’ che producono in coincidenza alcune migliaia di particelle cariche e<br />
neutre. La ricostruzione dettagliata di tutte queste tracce sarebbe praticamente impossibile.<br />
Per fortuna nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di particelle a basso momento<br />
trasverso che risultano confinate in traiettorie elicoidali intorno alla linea di fascio a causa<br />
del forte campo solenoidale.<br />
Per la maggior parte dei canali di fisica interessanti tutta l’ informazione e’ contenuta<br />
nelle poche decine di tracce di impulso trasverso superiore a 2Gev/c che risultano<br />
sovrapposte ad alcune centinaia di impulso basso ma capaci comunque di attraversare uno<br />
o piu’ strati del rivelatore. Il problema principale del tracciatore risulta pertanto un<br />
problema di ‘ pattern recognition’ : identificare i segnali rilasciati dalle particelle cariche<br />
di impulso trasverso superiore a 2GeV/c all’ interno di una notevole popolazione di<br />
segnali rilasciati dagli eventi che accompagnao l’ evento interessante.<br />
A sua volta questa alta frequenza di interazioni ed alta molteplicita’ di prodotti di<br />
reazione costituisce un notevole problema per il funzionamento dei rivelatori. Il flusso di<br />
particelle cariche si sovrappone al flusso di neutroni prodotti dalle interazioni con le<br />
pareti del tubo a vuoto e per retro-diffusione dalle interazioni con il materiale dei<br />
calorimetri. In 10 anni di presa dati ci si aspetta negli strati interni del tracciatore al silicio<br />
una fluenza media corrispondente a 1.6x10 14 1-MeV-equivalente di neutroni capace di<br />
danneggiare seriamente qualunque dispositivo se non realizzato in tecnologia resistente<br />
alla radiazione.<br />
Nel corso '95 ho seguito la progettazione e il disegno di un rivelatore a forma di cuneo<br />
(wedge) come prototipo di rivelatore della parte in avanti del tracciatore a Silicio di<br />
- 61 -
CMS; tale lavoro e’ stato effettuato a Firenze dove da allora e’ possibile la realizzazione<br />
delle maschere per il processo di fabbricazione dei rivelatori a silicio .<br />
Dall'autunno 1996 e' iniziata la costruzione di una serie di prototipi di moduli di rivelatori<br />
a silicio per il tracker di CMS che e' stato ultimato nel Settembre '97. Ho coordinato la<br />
costruzione dei moduli di silicio la cui produzione e' stata effettuata a Firenze e al<br />
Cern(estate '97) e la progettazione del supporto di questi moduli per quello che riguarda il<br />
disco per la parte in avanti che e' stato realizzato in fibra di carbonio( in collaborazione<br />
col Dipartimanto di Ingegneria Aerospaziale di Pisa). In questo periodo e' dunque<br />
diventato operativo il laboratorio pulito a Firenze da usare nella costruzione dei moduli<br />
per la parte in avanti del rivelatore di tracce a silicio di CMS. Sono stati raggiunti buoni<br />
risultati in questo assemblaggio con precisioni al di sotto dei 5 μm. E' stata da me<br />
coordinata anche la fase di test di rivelatori irraggiati con differenti tipi e dosi di<br />
radiazione, utile per individuare la via per migliorare la fabbricazione di rivelatori a<br />
silicio resistenti alla radiazione.<br />
Nel periodo meta’ ’97 meta’ ’98 l’attivita’ per il tracker di CMS e’ stata rivolta alla<br />
preparazione del Technical Design Report presentato al Comitato Scientifico del Cern a<br />
fine Aprile 1998. Tale documento, approvato nell’estate 1998, costituisce la base del<br />
progetto che verosimilmente dovrebbe iniziare la fase di costruzione nell’anno 2001.<br />
Dopo la presentazione di questo documento ho assunto la gestione del progetto silicio<br />
come coordinatore tecnico per la parte barile interno. In questo periodo il lavoro del<br />
gruppo di Firenze in CMS e’ stato rivolto alla comprensione del funzionamento dei<br />
rivelatori a Silicio, irraggiati e non, con l’elettronica di front-end finale, su incarico del<br />
gruppo silicio; alla comprensione del problema di alimentazione del sistema; allo<br />
sviluppo di una particolare geometria di rivelatore per la lettura della coordinata radiale<br />
per la parte in avanti del tracciatore a silicio e alla simulazione della parte in avanti del<br />
rivelatore.<br />
Mi sono anche occupato di esplorare la possibilita' di trasferimento tecnologico<br />
all'industria italiana per la fabbricazione di rivelatori a Silicio; in particolare sono state<br />
seguite due linee, una per rivelatori singola faccia con la SGS Thomson a Catania<br />
nell'ambito dei programmi del 5% e per rivelatori doppia faccia con l'IRST di Trento con<br />
un finanziamento erogato direttamente dalla commissione I dell'INFN. Per questa<br />
iniziativa sono stato nominato membro di entrambi i comitati tecnici di controllo.<br />
Tale sviluppo ha permesso all’industria ST Microelectronics di poter raggiungere un<br />
livello di qualita’ apprezzabile per questi rivelatori a semiconduttore e di poter<br />
partecipare alla gara di appalto per la fabbricazione di tali rivelatori. La collaborazione<br />
CMS ha assegnato ad ST 2/3 della produzione. Per varie ragioni, questi rivelatori hanno<br />
mostrato delle instabilità, per questo e’ stato ridotto lo scopo del contratto a ~3000 pezzi<br />
ed e’ stato chiesto di coprire ad Hamamatsu Photonics il resto della produzione.<br />
La seconda linea di sviluppo sui rivelatori doppia faccia ha permesso all’IRST di<br />
produrre ~60% dei rivelatori a Silicio doppia faccia del tracciatore interno di ALICE.<br />
In questo periodo il gruppo di Firenze CMS e’ cresciuto ed ha aumentato I propri<br />
impegni nell’ambito della collaborazione: in particolare io ho coordinato il disegno dei<br />
sensori finali per il tracciatore; Firenze si e’ inserita nel gruppo di controllo delle strutture<br />
di test che sono state inserite intorno al rivelatore centrale per controllare la stabilita’ del<br />
processo di fabbricazione dei sensori al Silicio durante la produzione.<br />
- 62 -
Visto la buona esperienza acquisita nei disegni dei sensori Firenze ha contribuito anche<br />
alla fase di disegno <strong>degli</strong> adattatori di passo su vetro tra sensori e elettronica di front-end<br />
ed e’ stato effettuato anche un interessante controllo sulla qualità dei substrati con il<br />
metodo nucleare PIXE.<br />
Firenze ha avuto anche la responsaibità del progetto dei moduli di alimentazione che<br />
sono stati sviluppati con la Ditta CAEN di Viareggio. Dopo la stesura del progetto ho<br />
coordinato la produzione e il test di accettazione e burn-in dei moduli al Cern prima<br />
dell’installazione nell’esperimento. La connessione di tali alimentatori ai rivelatori ha<br />
richiesto lo sviluppo di cavi speciali a bassa induttanza che sono stati diegnati a Firenze<br />
ed io ho coordinato la produzione e il controllo di qualità <strong>degli</strong> stessi al loro arrivo al<br />
Cern, prima dell’installazione nell’esperimento.<br />
Caratteristica principale di questi cavi e’ la bassa induttanza e l’impedenza caratteristica<br />
di 1 Ω.<br />
Dopo il completamento della costruzione dei moduli di Silicio, effettuata nelle 7<br />
differenti sezioni dell’INFN partecipanti al progetto, ho proposto l’uso delle stanze pulite<br />
di Firenze per l’integrazione dei moduli sulle strutture di fibre di carbonio: 10/16<br />
semigusci del barile interno sono stati integrati a Firenze.<br />
Finita la produzione dei Silici per il tracciatore di CMS ho continuato a partecipare ad<br />
attività di sviluppo in vista dell’utilizzazione di tali rivelatori in ambiente radiattivo<br />
ancora piu’ ostile.<br />
In effetti e’ stato proposto di aumentare la luminosità della macchina a 10 35 cm -2 s -1 . per<br />
questo e’ stato messo in piedi un gruppo di R&D al cern (RD50). Con l’esperienza<br />
acquisita nello sviluppo dei rivelatori di CMS, ho continuato a partecipare alla scelta dei<br />
materiali che possono sostenere una fluenza di adroni veloci di ~ 10 16 cm -2 , raggiunta<br />
dopo ~5 anni di operazione di SLHC.<br />
Per I differenti tipi di materiale sono state effettuate caratterizzazioni prima e dopo<br />
irraggiamento tra cui misure di collezione di carica con un sistema di misura messo in<br />
funzione a Firenze.<br />
Dopo l’accoppiamento delle coppie di semigusci, le due meta’ del barile interno insieme<br />
ai 6 dischi interni, sono state trasportate al Cern in Giugno e Settembre 2006 su sistemi<br />
antivibranti, in modo da ridurre posibili shock meccanici ( durante il trasporto le<br />
accelerazioni registrate sono risultate minori di 0,2 g).<br />
Da allora mi sono trasferito al Cern per coordinare l’attività di integrazione dei due barili<br />
interni nel cilindro di supporto in fibra di carbonio del tracciatore. Tale attività<br />
comportava inizilamente la connessione di cavi speciali in Alluminio,di fibre ottiche, di<br />
isolamento elettrico delle varie parti, delle prove elettriche di controllo prima di<br />
inserzione e della connessione dei tubi per il raffreddamento dei circuiti elettronici di<br />
front-end. Questo lavoro comportava il coordinamento delle attivita’ di ~ 40 persone che<br />
si alternavano in due turni giornalieri. La prima metà e’ stata inserita prima di Natale ’06.<br />
La seconda meta’ nel Febbraio ’07.<br />
Le difettosità registrate, a questo stadio, risultavano di ~2‰.<br />
- 63 -
L’attivtà di coordinamento e’ continuata nella realizzazione del test con raggi cosmisi del<br />
25% del tracciatore globale nel laboratorio di integrazione. Cio’ ha permesso di<br />
investigare gli eventuali problemi di sistema, dal sistema di raffreddamento al sistema di<br />
alimentazione e di controllo delle operazioni. Il tracciatore e’ stato operato tra +15 0 C to -<br />
15 0 C e sono stati raccolti in due mesi ~5 Mevnti di cosmici che hanno permesso di<br />
esercitare il sistema di acquisizione dati e della successiva analisi. Le prestazioni<br />
osservate sono state in linea con le aspettative, S/N 25-30:1e efficienza ~99.5%. E’ stato<br />
effettuato anche un primo esercizio di allineamento che ha permesso di raggiungere<br />
rapidamente il livello di 100 µm.<br />
Il tracciatore, completo dei suoi due tappi laterali (end-cap) era pronto per l’inserzione<br />
nella sala sperimentale di CMS a P5 nel Luglio 2007.<br />
In preparazione di questo evento mi e’ stato chiesto dalla collaborazione di partecipare al<br />
gruppo di gestione del progetto YB0 per coordinare le attività di preparazione dei servizi<br />
a P5. Per questa attività ho coordinato il lavoro di ~50 persone di cui 20 del gruppo<br />
italiano.<br />
Il tracciatore di CMS e’ stato installato nell’esperimento prima di Natale 2007.<br />
La connessione dei servizi: tubi, fibre e cavi e’ stata da me coordinata e si e’ conclusa in<br />
Aprile 2008. E’ quindi iniziato il lavoro di controllo delle connessioni dei singoli canali e<br />
della successiva preparazione dei parametri dei dispositivi presenti in ogni canale.<br />
Tale attività, appena cominciata, e’ stata interrotta per difficoltà del sistema di<br />
raffreddamento. Un gruppo di lavoro ristretto, da me coordinato, e’ riuscito a ripristinare<br />
il funzionamento del sistema in ~40 giorni.<br />
All’inizio di Luglio 2008 il tracciatore ha partecipato al run di cosmici globale di CMS<br />
dove sono state registrate ~ 500 000 tracce.<br />
Il rivelatore CMS è stato chiuso nel mese di Agosto e da Settembre a Novembre sono<br />
Stati registrati ~2M di eventi con raggi cosmici<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
Coautore di 384 pubblicazioni su Riviste Scientifiche Internazionali.<br />
- 64 -
Luciano Gallo (Prof. a contratto)<br />
Legislazione dei Beni Culturali (6 CFU)<br />
luciano.gallo@unifi.it<br />
Curriculum<br />
nato a Cosenza il 22 maggio 1973,<br />
Via Barberini, n. 3 <strong>–</strong> 00187 - ROMA<br />
Tel: 06/47.46.042; 06/47.82.26.25 Fax: 06/46.66.10.00<br />
Tel. cell.: 349/06.02.950<br />
Titoli di studio<br />
− Laurea in Giurisprudenza conseguita nel 1998 nell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> “La<br />
Sapienza” di Roma, con tesi in Diritto Urbanistico (Relatore Prof. Paolo Stella<br />
Richter);<br />
− Dottore di Ricerca in Diritto Pubblico <strong>–</strong> Diritto Urbanistico e dell’Ambiente presso<br />
l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze (2005).<br />
Professione<br />
- Avvocato amministrativista. Partner di MM&A <strong>Studi</strong>o Legale, con sedi in Roma, Firenze<br />
e Milano, ed iscritto all’Albo <strong>degli</strong> Avvocati dell’Ordine di Roma;<br />
- membro della Società Italiana <strong>degli</strong> Avvocati Amministrativisti (S.I.A.A.);<br />
- socio dal gennaio 2000 dell’AIDU (Associazione italiana di Diritto Urbanistico);<br />
- socio dal 1 luglio 2001 dell’AISRE (Associazione Italiana di Scienze Regionali), sezione<br />
italiana della Regional Science Association;<br />
- Presidente dell’Associazione senza scopo di lucro Il Chiasmo dei territori, con<br />
sede in Roma.<br />
Attività universitaria<br />
- Professore a contratto di Legislazione per i beni culturali nell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze (2009/2010);<br />
- Professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico e normativa delle attività sportive<br />
nell’<strong>Università</strong> dell’Aquila (2009/2010);<br />
- Professore a contratto di DIRITTO URBANISTICO E LEGISLAZIONE PER L’EDILIZIA,<br />
Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Scienza dell’Architettura nell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Studi</strong> di Firenze (a.a. 2008/2009; 2007/2008, 2006/2007 e 2005/2006);<br />
- Professore a contratto di ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO e di DIRITTO DELL’UNIONE<br />
EUROPEA, Facoltà di Scienze Motorie, nell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> dell’Aquila (a.a.<br />
2008/2009 e 2007/2008);<br />
- Assistente volontario di TUTELA DEL PAESAGGIO E DEI BENI CULTURALI presso la<br />
cattedra del Prof. Sandro Amorosino all’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> studi La Sapienza di Roma,<br />
Facoltà di Economia (dall’a.a. 2008/2009);<br />
- Assistente volontario di DIRITTO URBANISTICO E LEGISLAZIONE DELLE OPERE<br />
PUBBLICHE presso la cattedra del Prof. Nicola Assini all’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
Facoltà di Architettura (dal 2001 al 2006);<br />
- Assistente volontario di DIRITTO URBANISTICO presso la cattedra del Prof. Paolo<br />
Dell’Anno all’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> “La Sapienza” di Roma, Facoltà di Architettura (dal<br />
2001 al 2004);<br />
- 65 -
- Cultore della materia in DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA presso la cattedra del Prof.<br />
Sandro Amorosino all’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> “La Sapienza” di Roma, Facoltà di<br />
Economia (a.a. 2001/2002, 2002/2003, 2003/2004; 2005/2006; 2006/2007; 2007/2008;<br />
2008/2009).<br />
Esperienze professionali, convegnistica ed attività di formazione<br />
- consulente legale di Federculture - Associazione nazionale dei soggetti pubblici e privati<br />
che gestiscono le attività legate alla cultura ed al tempo libero (dal 2008);<br />
- legale di fiducia dell’Associazione Nazionale dei Porti ed Approdi Turistici<br />
(ASSO.N.A.T.) per le problematiche di diritto amministrativo, diritto urbanistico e di<br />
diritto dell’ambiente (dal 2007);<br />
- legale di fiducia della DIPORTO Asso.Na.D.I. (Associazione Nazionale Dipartisti<br />
Italiani), con sede in Roma (dal 2008);<br />
- <strong>docente</strong> al Master in “Innovazione nella Pubblica Amministrazione” dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong><br />
di Macerata (Modulo di Governo del territorio e dell’ambiente) nella lezione del 30<br />
ottobre 2009 (Il codice dell'ambiente e i suoi correttivi. I principi del diritto ambientale)";<br />
- coordinatore del modulo di diritto amministrativo all’11° Master Diritto e Impresa<br />
SOLE 24 ORE Formazione <strong>–</strong> Business school (sede di Roma) del Modulo di Diritto<br />
Amministrativo, con lezioni su “Le regole del procedimento amministrativo dopo la riforma<br />
Brunetta (legge n. 69/2009)” (19 ottobre 2009) e su “La trasformazione della p.a. nella riforma<br />
dell’ordinamento <strong>degli</strong> enti locali” (21 ottobre 2009);<br />
- Membro supplente della Commissione esaminatrice del concorso, per titoli ed esami, per<br />
la nomina di tre Tenenti in servizio permanente nel ruolo normale del Corpo di<br />
amministrazione e di commissariato dell’Esercito, indetto dal Ministero della Difesa,<br />
Direzione Generale per il Personale Militare, con decreto dirigenziale n. 164/09 del 16<br />
luglio 2009;<br />
- responsabile del percorso formativo <strong>–</strong> interno allo <strong>Studi</strong>o - nell’ambito del placement dei<br />
laureandi in diritto amministrativo e diritto amministrativo della Facoltà di<br />
Giurisprudenza dell’<strong>Università</strong> LUISS di Roma;<br />
- relazione alla Conferenza sulla Giornata Europea dei Mari, organizzata dalla<br />
Commissione europea (European Marittime Day 2009), “Una politica marittima integrata per il<br />
mediterraneo. Prospettive e opportunità di sviluppo della pianificazione costiera”, dal titolo “Nuove<br />
prospettive del project financing al servizio del parternariato pubblico privato”, svoltasi a Roma il 18<br />
maggio 2009;<br />
- assistenza legale in favore del Comune di Marciana Marina per la risoluzione delle<br />
problematiche relative al porto turistico (2009);<br />
- membro del gruppo di lavoro per la redazione del piano regolatore portuale del Comune<br />
di Marciana Marina;<br />
- consulente, per i profili pubblicistici, del Consorzio di imprese proponenti<br />
l’approvazione di un Master plan per lo sviluppo socio-economico nei comuni della Val<br />
d’Agrò in provincia di Messina (S. Teresa di Riva, S. Alessio Siculo e Savoca);<br />
- consulente <strong>–</strong> nell’ambito dell’attività dello <strong>Studi</strong>o - dell’Unione di Comuni<br />
dell’Arcipelago Toscano per le problematiche amministrativistiche;<br />
- organizzatore, nella qualità di Presidente dell’Associazione Il Chiasmo dei territori, della<br />
tavola rotonda “Patrimonio pubblico, Recupero, valorizzazione e… «rottamazione»? Pubbliche virtù,<br />
benefici privati”, in collaborazione con lo studio legale MM&A, Tecnoborsa, Fianci, e con<br />
- 66 -
il patrocinio dell’INARCH, del Comune di Milano - Direzione Casa, e del Comune di<br />
Roma, svoltosi a Roma il 26 marzo 2009;<br />
- relatore al Convegno “Energie ed ambiente: nuove forme di sviluppo sostenibile”, organizzato<br />
dalla Camera di commercio italiana per la Romania e da Unimpresa Romania, in<br />
collaborazione con Sorgenia Romania e Tonucci & Asociatii, svoltosi il 2 aprile 2009 a<br />
Bucarest, dal titolo “Pianificazione energetica e valutazione di impatto ambientale strategica”;<br />
- relatore al convengo organizzato dalla Commissione Sport ANCI e da Federculture,<br />
“Impiantistica sportiva e sviluppo territoriale: verso una nuova legislazione di sistema”, nell’ambito di<br />
EuroP.A., IX Salone delle Autonomie locali, svoltosi a Rimini il 3 aprile 2009, dal titolo<br />
“Verso una nuova legge statale in materia di ordinamento sportivo. E’ una questione di principi”.<br />
- relazione al convegno “Il diritto governa la tecnica? Focus sulla dematerializzazione dei documenti:<br />
stato dell’arte e prospettive”, organizzato dal CNEL - Consiglio Nazionale dell’Economia e<br />
del Lavoro, svoltosi a Roma il 16 dicembre 2008, dal titolo “L’impatto della<br />
dematerializzazione sull’organizzazione <strong>degli</strong> uffici”;<br />
- relazione al convegno “Acqua. Emergenza del XXI secolo”, nell’ambito della Quinta<br />
Conferenza Nazionale dell’Ingegneria Italia, organizzato dal Consiglio nazionale <strong>degli</strong><br />
Ingegneri e dall’Ordine <strong>degli</strong> Ingegneri della Provincia di Napoli, con il patrocinio del<br />
Ministero dell’Ambiente, della Regione Campania, della Provincia di Napoli e del<br />
Comune di Napoli, svoltosi a Napoli il 29 novembre 2008, dal titolo “Governo del territorio<br />
e tutele ambientali”;<br />
- relazione al convegno “Le città si trasformano per sport. Sport e pianificazione urbana”,<br />
organizzato da Federculture e da Fiera di Roma, con il patrocinio di ANCI, Comune di<br />
Roma, CONI <strong>–</strong> Comitato Regionale del Lazio e Presidenza del Consiglio dei Ministri,<br />
svoltosi a Roma il 13 novembre 2008, dal titolo “Attori, quadro normativo e politiche attive.<br />
Pianificazione, realizzazione e gestione <strong>degli</strong> impianti sportivi”;<br />
- <strong>docente</strong> al Master in “Innovazione nella Pubblica Amministrazione” dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong><br />
di Macerata (Modulo di Governo del territorio e dell’ambiente) nella lezione del 30<br />
ottobre 2008 (Valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica).<br />
- <strong>docente</strong> e coordinatore dell’8° Master Diritto e Impresa del SOLE 24 ORE Formazione <strong>–</strong><br />
Business school (sede di Roma) del Modulo di Diritto Amministrativo, con lezioni su “Il<br />
procedimento e gli atti amministrativi” (13 ottobre 2008) e su “Il rapporto fra amministrazioni e<br />
imprese” (15 ottobre 2008);<br />
- relazione al forum “Gli stadi fra esigenze sportive ed interessi della collettività”, organizzato da<br />
Federculture, con il patrocinio di ANCI ed in collaborazione con la V Commissione<br />
Consiliare Cultura Istruzione Sport del Comune di Firenze, svoltosi a Firenze il 22 luglio<br />
2008, dal titolo “La realizzazione <strong>degli</strong> impianti sportivi e la loro incidenza territoriale:<br />
inquadramento giuridico”;<br />
- intervento al convegno “I grandi eventi sportivi:un’opportunità di sviluppo territoriale”, a cura di<br />
Federculture Sport, organizzato nell’ambito di EuroP.A., Salone delle Autonomie locali,<br />
e svoltosi a Rimini il 6 giungo 2008, con relazione su “Sport e sviluppo territoriale fra Stato,<br />
Regioni ed enti locali”;<br />
- lezione su “Paesaggio e valutazione ambientale strategica (VAS)” tenuta il 9 maggio 2008<br />
presso l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> “La Sapienza “ di Roma, Facoltà di Ingegneria, Centro<br />
Interuniversitario di Tecnologia e Chimica dell’Ambiente <strong>–</strong> C.I.T.C.A. , al Master di II<br />
Livello in “Ambiente urbano e domestico” promosso dal Ministero dell’Ambiente, della<br />
Tutela del Territorio e del Mare;<br />
- 67 -
- organizzatore del FORUM “I porti turistici. Aspetti giuridici, ambientali, economico-finanziari,<br />
turistico-culturali e progettuali”, svoltosi il 25 febbraio 2008 a Firenze (Palazzo Vecchio), con<br />
il patrocinio di MPS Capital Services Banca per le Imprese, INU Istituto Nazionale di<br />
Urbanistica, Sezione Toscana, e con la collaborazione del Comune di Firenze, Quinta<br />
Commissione Consiliare, l’Associazione Mobitalia e l’ASSO.N.A.T. (Associazione<br />
Nazionale <strong>degli</strong> Approdi e dei Porti Turistici);<br />
- <strong>docente</strong> al 7° Master Diritto e Impresa del SOLE 24 ORE Formazione <strong>–</strong> Business school<br />
(sede di Roma) con una lezione (Modulo Diritto Amministrativo), tenuta il 19 novembre<br />
2007, dal titolo “Il rapporto fra amministrazioni e imprese”;<br />
- <strong>docente</strong> al Master in “Innovazione nella Pubblica Amministrazione” dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong><br />
di Macerata nelle lezioni del 16 novembre 2007 (La responsabilità per danno ambientale) e del<br />
17 novembre 2007 (Il governo del territorio).<br />
- membro del gruppo di lavoro dell’RTI (MM&A ed IZI S.p.A.) aggiudicatario della gara<br />
indetta dalla Regione Lazio relativa al POR Lazio, Obiettivo 3 FSE 2000-2006, Misure<br />
D.3 e D.4 <strong>–</strong> Azione C “Sostegno allo sviluppo di impresa”, Progetto “T&T <strong>–</strong> Termalismo<br />
e Turismo” ;<br />
- consulente giuridico della Marina di San Rocco S.p.A. per la realizzazione del Porto<br />
Turistico di Marina di Grosseto (dal 2007);<br />
- membro del gruppo di lavoro dell’RTI aggiudicatario della gara indetta dalla Regione<br />
Lazio per la selezione di un soggetto cui affidare l’incarico della redazione di uno studio<br />
di fattibilità relativo alla “Analisi, definizione e sperimentazione di servizi e strumenti per lo sviluppo<br />
dei sistemi produttivi locali” [parte giuridica] (2006/2007);<br />
- membro del gruppo di lavoro per l’assistenza legale nell’operazione straordinaria di<br />
scissione del ramo di azienda della SIGLA società cooperativa in l.c.a. e conferimento<br />
ramo d’azienda in una newco;<br />
- lezione su “Il codice dei Contratti pubblici” tenuta il 10 maggio 2007 presso l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Studi</strong> di Macerata, Facoltà di Scienze Politiche, al Master in Innovazione nella Pubblica<br />
Amministrazione;<br />
- lezione su “Le trasformazioni edilizie tra vincoli ambientali, paesaggistici e culturali” tenuta il 15<br />
giugno 2006 presso l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Macerata, Facoltà di Scienze Politiche, al<br />
Master in Innovazioni nella Pubblica Amministrazione;<br />
- lezione su “Paesaggio ed ambiente urbano. Gli strumenti di tutela e di promozione” tenuta il 23<br />
settembre 2006 presso l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> “La Sapienza “ di Roma, Facoltà di<br />
Ingegneria, Centro Interuniversitario di Tecnologia e Chimica dell’Ambiente <strong>–</strong><br />
C.I.T.C.A. , al Master di II Livello in “Ambiente urbano e domestico”;<br />
- lezione su “La gestione dei servizi pubblici” tenuta il 25 ottobre 2006 al 5° Master Diritto e<br />
Impresa del SOLE 24 ORE Formazione <strong>–</strong> Business school (sede di Roma);<br />
- coordinatore e <strong>docente</strong> al Corso di Formazione in favore del Comune di Piombino,<br />
Modulo “Redigere gli atti amministrativi” (2006);<br />
- membro del gruppo di lavoro dell’RTI incaricato della redazione dello studio di fattibilità<br />
per la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana nel Comune di Galatina<br />
(LE) (2005);<br />
- corso di formazione per conto della Sfera S.p.A. (gruppo Enel S.p.A.) <strong>–</strong> Modulo di<br />
“Edilizia e Ambiente” per il Comune di Nettuno (novembre-dicembre 2004);<br />
- comunicazione dal titolo “Le sanzioni amministrative”, al Convegno su “La disciplina del<br />
paesaggio nel Codice dei beni culturali e del paesaggio”, organizzato dall’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
- 68 -
Firenze, dalla Società Toscana <strong>degli</strong> Avvocati Amministrativisti e con il patrocinio della<br />
Regione Toscana, svoltosi a Firenze, Auditorium del Consiglio Regionale, il 1 luglio<br />
2004;<br />
- collaboratore della Rivista giuridica on-line “Dirittoitalia.it ” per la voce “Ambiente e<br />
paesaggio” della sezione Giurisprudenza del T.A.R. Lazio (anni 2000 e 2001).<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
- La nuova disciplina della Regione Toscana sui porti turistici fra molte luci e qualche ombra. Analisi<br />
della legge regionale n. 66/2009 e qualche spunto di riflessione (in corso di pubblicazione);<br />
- I piani di alienazione e valorizzazione immobiliare dopo la sentenza n. 340/2009 della Corte<br />
costituzionale fra innovazioni legislative ed i soliti conflitti fra Stato e Regioni (in corso di<br />
pubblicazione);<br />
- L’inserimento urbanistico-territoriale delle opere pubbliche e di pubblica utilità, in La finanza di<br />
progetto nel “Codice dei contratti”, a cura di MM&A <strong>Studi</strong>o Legale, Torino, Giappichelli, 2010<br />
(in corso di pubblicazione);<br />
- Valutazione ambientale strategica, Voce in Digesto Italiano, Discipline pubblicistiche, (3°<br />
aggiornamento), Torino, UTET, 2008;<br />
- La disciplina urbanistica ed ambientale delle opere pubbliche, in Il Project financing nel “Codice dei<br />
contratti”, a cura di MM&A <strong>Studi</strong>o Legale, Torino, Giappichelli, 2007;<br />
- Il condono paesaggistico nella legge 308/2004, in “Il Condono edilizio e la legislazione regionale”,<br />
Giuseppe De Marzo (a cura di), Milano, Giuffrè Editore, 2007;<br />
- Società di trasformazione urbana, Voce in Appendice di aggiornamento della IV edizione del<br />
Digesto Italiano, Torino, UTET, 2005;<br />
- Il nuovo Titolo V della Costituzione. Il rapporto Stato - Regioni <strong>–</strong> enti locali: dallo Stato ordinamento<br />
all’arena pubblica?, in Rassegna Avvocatura dello Stato, n. 3-4, 2002, p. 435;<br />
- La trasformazione delle aree dismesse nella legislazione urbanistica italiana tra riforme costituzionali e<br />
politiche di sviluppo europee, intervento al XXIII Conferenza Nazionale della Associazione<br />
Italiana di Scienze Regionali, svoltosi a Reggio Calabria nei giorni 10-12 ottobre 2002<br />
(atti disponibili su cd-rom).<br />
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Rodorico Giorgi (Ricercatore)<br />
Restauro del Libro e del Manoscritto (Opzionale)<br />
giorgi@csgi.unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Corso di Laurea Magistrale in “Scienze per la Conservazione e il Restauro”:6 CFU<br />
(Chimica per i Beni Culturali con Laboratorio)<br />
Curriculum<br />
Laureato in Chimica (indirizzo Chimica-Fisica) presso la Facoltà di Scienze M.F.N<br />
dell'<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze nel 1996 con una tesi dal titolo “Sospensioni stabili<br />
di idrossido di calcio in alcoli alifatici a catena corta. Applicazione nell'ambito della<br />
conservazione dei beni culturali” (Relatore: prof. Luigi Dei; correlatore: prof. Enzo<br />
Ferroni); Rodorico Giorgi ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienza per la<br />
Conservazione dei Beni Culturali, presso la stessa <strong>Università</strong>, nel 2001, con una tesi dal<br />
titolo: “Applicazioni della tomografia NMR nello studio della struttura e delle proprietà<br />
chimico-fisiche di materiali lapidei porosi di interesse artistico ed architettonico” (Tutor:<br />
prof. Piero Baglioni).<br />
Dal 2006 è Ricercatore (settore scientifico disciplinare CHIM/12) presso il Corso di<br />
Laurea in Tecnologia per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali della Facoltà<br />
di Scienze M.F.N. dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze.<br />
L’attività scientifica è svolta nell'ambito della chimica-fisica dei sistemi dispersi e delle<br />
interfasi, con particolare attenzione dedicata alle problematiche del degrado e del restauro<br />
di sistemi porosi di interesse artistico ed architettonico. Lo studio e lo sviluppo di metodi<br />
e tecnologie per la caratterizzazione, conservazione, e restauro dei beni culturali ha<br />
riguardato molteplici tipologie di materiali e problematiche: il consolidamento di pitture<br />
murali mediante nanotecnologie, la conservazione di legno archeologico acido, la pulitura<br />
di superfici con sistemi soft-matter, il restauro di libri e manoscritti cartacei, il degrado di<br />
matrici porose lapidee e litoidi mediante tomografia NMR, la conservazione di materiale<br />
fotografico, il degrado di fibre tessili nella pittura su tela.<br />
Attualmente Rodorico Giorgi tiene il corso di “Restauro del Libro e del Manoscritto” e<br />
svolge assistenza in laboratorio per il corso di “Chimica del Restauro II”, presso il Corso<br />
di Laurea in Tecnologia per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1. Piero Baglioni and Rodorico Giorgi, Inorganic nanoparticles for works of art<br />
conservation, in Inorganic Nanoparticles, New Frontiers Of Research, Altavilla &<br />
Ciliberto Eds, Taylor & Francis: London, 2010 (In press).<br />
2. Rodorico Giorgi, Michele Baglioni, Debora Berti, Piero Baglioni, New<br />
methodologies for the conservation of cultural heritage: micellar solutions,<br />
microemulsions and hydroxide nanoparticles, Accounts of Chemical Research, 2010,<br />
accepted for publication.<br />
3. Piero Baglioni, Luigi Dei, Emiliano Carretti, Rodorico Giorgi, Gels for the<br />
Conservation of Cultural Heritage, Langmuir 2009, 25, 8373<strong>–</strong>8374.<br />
4. Rodorico Giorgi, Piero Baglioni, David Chelazzi, Emiliano Fratini, Sarka Langer,<br />
- 70 -
Annika Niklasson, Maria Rådemar, Jan-Erik Svensson Nanoparticles of calcium<br />
hydroxide for wood deacidification: decreasing the emissions of organic acid vapors in<br />
church organ environments, Journal of Cultural Heritage, 2009, 10, 206<strong>–</strong>213.<br />
5. Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Piero Baglioni Nanoscience contribution to<br />
preservation of acidic shipwrecks, Proceedings of the 10th ICOM-CC conference on Wet<br />
Organic Archaeological Materials - WOAM 2007, Amsterdam on September 10-15,<br />
2007, Editors: K. Straetkvern, D.J. Huisman, RACM: Amersfoort, 2009, 525-538.<br />
6. Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, Giovanna Poggi, Mario Lazzari, Curzio Merlo,<br />
Maurizio Boni, Luciano Mori, Un contributo alla conoscenza: le scienze sperimentali e la<br />
creazione artistica di Guercino, in “Guercino - La scuola, la maniera - I disegni agli<br />
Uffizi”, a cura di N.Turner, Leo S. Olschki, Florence, 2008, 175-182.<br />
7. Rodorico Giorgi, Giovanna Poggi, Piero Baglioni, Deacidificazione di documenti<br />
cartacei mediante dispersioni non acquose di nanoparticelle alcaline, in Atti del VI<br />
Congresso Nazionale IGIIC - Lo Stato dell’Arte 6 - Spoleto, 2-4 Ottobre 2008, Nardini<br />
editore, p. 69-76.<br />
8. Emiliano Carretti, Marco Milano, Giovanna Poggi, Rodorico Giorgi, Luigi Dei,<br />
Piero Baglioni, Caratterizzazione chimico fisica non invasive di due ferrotipi inglesi del<br />
XIX secolo, in Atti del VI Congresso Nazionale IGIIC - Lo Stato dell’Arte 6- Spoleto, 2-<br />
4 Ottobre 2008, Nardini editore, p. 77-82.<br />
9. Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Emiliano Carretti, Michele Baglioni, Claudia<br />
Garcia Solis, Maria del Carmen Castro Barrera, Marcia Carolina Arroyo, Piero Baglioni,<br />
Rimozione selettiva di mowilith DM5 da pitture maya di epoca post-classica mediante<br />
sistemi micellari, in Atti del XXIV Convegno Internazionale “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong><br />
Restaurare i Restauri <strong>–</strong> Metrodi, Compatibilità, Cantieri”, Bressanone, 24-27 Giugno<br />
2008, Edizioni Arcadia Ricerche, 208-218.<br />
10. Giacomo Pizzorusso, Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Emiliano Carretti, Marcia<br />
Carolina Arroyo, Aurelia Chevalier, Michel Menu, Piero Baglioni, Eliminazione di<br />
residui di colle usate per la rintelatura di dipinti mediante sistemi chimici detergenti, in<br />
Atti del XXIV Convegno Internazionale “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong> Restaurare i Restauri<br />
<strong>–</strong> Metodi, Compatibilità, Cantieri”, Bressanone, 24-27 Giugno 2008, Edizioni Arcadia<br />
Ricerche, 517-526.<br />
11. Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, Marcia Carolina Arroyo, Giovanni Pratesi,<br />
Piergiorgio Malesani Nanotecnologie per il recupero di materiali lapidei e pitture murali:<br />
la Casa di Maria nella chiesa dell’Annunciazione di Nazareth, in Atti del XXIV<br />
Convegno Internazionale “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong> Restaurare i Restauri <strong>–</strong> Metrodi,<br />
Compatibilità, Cantieri”, Bressanone, 24-27 Giugno 2008, Edizioni Arcadia Ricerche,<br />
163-172.<br />
12. Michele Baglioni, Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Emiliano Carretti, Ester<br />
Falletta, Giacomo Pizzorusso, Piero Baglioni, Rimozione di polimeri acrilici da pitture<br />
murali mediante sistemi detergenti e gel chimici magnetici, in Atti del XXIV Convegno<br />
Internazionale “Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong> Restaurare i Restauri <strong>–</strong> Metrodi,<br />
Compatibilità, Cantieri”, Bressanone, 24-27 Giugno 2008, Edizioni Arcadia Ricerche,<br />
477-484.<br />
13. Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Emiliano Carretti, Ester Falletta, Piero<br />
Baglioni, Microemulsions for the cleaning of wall paintings, Proceedings of the 15 th<br />
Triennal Conference ICOM Committee for Conservation, New Delhi, September 22-26,<br />
- 71 -
2008, vol.I, p. 527-533.<br />
14. Aurélia Chevalier, David Chelazzi, Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, Emiliano<br />
Carretti, Michael Stuke, Michel Menu, Robert Duchamp, Extraction d’adhésifs de<br />
rentoilage en peinture de chevalet: nouvelle approche, Proceedings of the 15 th Triennal<br />
Conference ICOM Committee for Conservation, New Delhi, September 22-26, 2008,<br />
vol.II, p. 581-589.<br />
15. Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, Luigi Dei, Soft condensed matter for the<br />
conservation of cultural heritage, Compte Rendus Chimie, 2008, 12, 61-69.<br />
16. Barbara Cattaneo, David Chelazzi, Rodorico Giorgi, Tiziana Serena, Curzio<br />
Merlo, Piero Baglioni, Physico-chemical characterization and conservation issues of<br />
photographs dated between 1890 and 1910, Journal of Cultural Heritage 9 (2008) 277-<br />
284<br />
17. Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, Le nanoparticelle per la conservazione ed il<br />
restauro del patrimonio culturale, Giornate Lincee della Chimica, VII edizione<br />
“Contributi della chimica alla soluzione di alcuni problemi della societa’ moderna”,<br />
Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 2007, Bardi Editore-Editore Commerciale, 81-<br />
97.<br />
18. Barbara Cattaneo, David Chelazzi, Rodorico Giorgi, Tiziana Serena, Curzio<br />
Merlo, Piero Baglioni, Caratterizzazione chimico-fisica di positivi fotografici del periodo<br />
1890-1910: degrado e conservazione, Atti del V Congresso Nazionale IGIIC - Lo Stato<br />
dell’Arte 5 - Cremona, 4-6 Ottobre 2007, Nardini editore, p. . 573-582.<br />
19. Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Piero Baglioni, Il ruolo <strong>degli</strong> inchiostri metallogallici<br />
nei processi degradativi di manoscritti cartacei, Atti del V Congresso Nazionale<br />
IGIIC - Lo Stato dell’Arte 5 - Cremona, 4-6 Ottobre 2007, Nardini editore, p. 273-280.<br />
20. Rodorico Giorgi, David Chelazzi, Piero Baglioni, Nanocalce per il<br />
consolidamento di pitture murali Maya in area sub-tropicale: un esempio di<br />
internazionalizzazione del know-how del <strong>CSGI</strong>, in Atti del XXIII Convegno<br />
Internazionale Scienza e Beni Culturali <strong>–</strong> Il consolidamento <strong>degli</strong> apparati architettonici e<br />
decorative <strong>–</strong> Conoscenze, Orientamenti, Esperienze, Bressanone, 10-13 Luglio 2007, Ed.<br />
Arcadia Ricerche, 559-566.<br />
21. Massimo Bonini, Sebastian Lenz, Rodorico Giorgi, Piero Baglioni, Nanomagnetic<br />
Sponges for the Cleaning of Works of Art, Langmuir 2007, 23, 8681-8685<br />
22. Piero Baglioni, Rodorico Giorgi, David Chelazzi, On the contribution of<br />
nanotechnology to the conservation of Cultural Heritage, proceedings of The<br />
International Congress on Particle Technology - PARTEC 2007, Nuremberg, Germany,<br />
27<strong>–</strong>29.3.2007, published on CD-ROM (2007).<br />
23. Emiliano Carretti, Rodorico Giorgi, Debora Berti, and Piero Baglioni, Oil-in-<br />
Water Nanocontainers as Low Environmental Impact Cleaning Tools for Works of Art:<br />
Two Case <strong>Studi</strong>es, Langmuir 2007, 23, 6396-6403<br />
24. Emiliano Fratini, Miles G. Page, Rodorico Giorgi, Helmut Cölfen, Piero Baglioni,<br />
Bruno Demé, Thomas Zemb, Competitive surface adsorption of solvent molecules and<br />
compacity of agglomeration in calcium hydroxide nanoparticles, Langmuir 2007, 23,<br />
2330-2338<br />
25. Giorgi, R., Chelazzi, D., Carrasco, R., Colon, M., Desprat, A., Baglioni, P., The<br />
Maya site of Calakmul: “in situ” preservation of wall paintings and limestone by using<br />
nanotechnologies, The Object in Context: Crossing Conservation Boundaries, Munich<br />
- 72 -
IIC Congress 2006: proceedings, Edited by David Saunders, Joyce H. Townsend and<br />
Sally Woodcock, 2006, 162-169.<br />
26. Chelazzi, D., Giorgi, R., Baglioni, P., Nanotechnology for Vasa Wood De-<br />
Acidification, Macromolecular Symposia (Special Issue: Macromolecules in Cultural<br />
Heritage, Issue Edited by F. Cappitelli, Y. Shashoua, E. Vassallo.) 238 (1), 2006, 30-36.<br />
27. Ambrosi, M., Fratini, E., Alfredsson, V., Ninham, B. W., Giorgi, R., Lo Nostro,<br />
P., Baglioni, P. “Nanotubes from a Vitamin C-based Bolaamphiphile” Journal of<br />
American Chemical Society 128, 2006, 7209-7214.<br />
28. Baglioni, P., Giorgi, R., “Soft and Hard nanomaterials for restoration and<br />
conservation of cultural heritage” Soft Matter, 2, 2006, 293-303.<br />
29. Chelazzi, D., Giorgi, R., Baglioni, P., Nanotechnologies for the conservation of<br />
waterlogged wood: the Vasa case studies, Heritage, Weathering and Conservation<br />
conference (HWC-2006): proceedings, edited by R.Fort, M.Alvarez de Buergo,<br />
M.Gomez-Heras & C.Vazquez-Calvo, Taylor & Francis/A.A.Balkema Publishers,<br />
London, 2006, 797-802.<br />
30. Giorgi, R., Chelazzi, D., Baglioni, P., Conservation of acid waterlogged<br />
shipwrecks: nanotechnologies for de-acidification, Applied Physics A: Materials Science<br />
& Processing (Special issue: Materials Science and Cultural Heritage, Guest Editor(s):<br />
M.-C. Corbeil, M. Stuke, M. Menu, G. Padeletti), 83 (4), 2006, 567-571.<br />
31. Pirazzoli, I., Alesiani, M., Capuani, S., Maraviglia, B., Giorgi, R., Ridi, F.,<br />
Baglioni, P. “The influence of superplasticizers on the first steps of tricalcium silicate<br />
hydration studied by NMR techniques”, Magnetic Resonance Imaging, Special issue:<br />
Proc. of the 7 th International Conference on Recent Advances in MR Applications to<br />
Porous Media, 23, 2005, 277-284.<br />
32. Bitossi, G., Giorgi, R., Mauro, M., Salvadori, B., Dei, L. “Spectroscopic<br />
techniques in cultural heritage conservation: a survey”, Applied Spectroscopy Reviews,<br />
40, 2005, 187-228.<br />
33. Giorgi, R., Bozzi, C., Dei, L., Gabbiani, C., Ninham, B.W., Baglioni, P.<br />
“Nanoparticles of Mg(OH)2: synthesis and application to paper conservation”, Langmuir,<br />
21, 2005, 8495-8501<br />
34. Giorgi, R., Chelazzi, D., Baglioni, P. “Nanoparticles of calcium hydroxide for<br />
wood conservation. The deacidification of the Vasa warship”, Langmuir, 21, 2005,<br />
10743-10748.<br />
- 73 -
Domenico Lo Vetro (Prof. a contratto)<br />
Paletnologia (6 CFU)<br />
Modulo I “Archeologia preistorica”<br />
dolovetro@katamail.com<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Nessuno<br />
Curriculum<br />
Dottore di Ricerca<br />
Assegnista presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità “G. Pasquali” dell’<strong>Università</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze.<br />
Collabora all’attività di ricerca e di didattica del laboratorio di Paletnologia del<br />
Dipartimento di Scienze dell’Antichità “G. Pasquali” con mansioni di coordinamento.<br />
Collaboratore del Museo Fiorentino di Preistoria.<br />
Socio dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria e dell’Istituto Italiano di<br />
Dendrocronologia, collabora alle attività di ricerca dei suddetti istituti.<br />
Docente a contratto di Storia delle Produzioni di Età Preistorica (Modulo 1, parte 1, 15<br />
ore frontali, SSD: L-ANT/10, CFU 5-complessivi relativi alla parte 1 e 2) presso il Corso<br />
di studi in Conservazione, Comunicazione e Gestione dei Beni Archeologici della la<br />
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Siena, con sede a Grosseto.<br />
Collabora all’attività di ricerca del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Siena.<br />
L’attività di ricerca è incentrata principalmente su due temi, il primo relativo il<br />
popolamento dell’Italia Meridionale e della Sicilia durante il Paleolitico superiore e il<br />
Mesolitico, il secondo riguarda l’evoluzione delle culture padano-alpine durante il<br />
Neolitico e l’Età del Rame. Nell’ambito di queste due tematiche svolge scavi<br />
archeologici e collabora alle attività di ricerca dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze e<br />
Siena di concerto con le Soprintendenze della Calabria e di Trapani per quanto riguarda il<br />
Paleolitico superiore e il Mesolitico, e con la Soprintendenza della Lombardia per quanto<br />
concerne il Neo-eneolitico dell’Italia Settentrionale.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
Lo Vetro D., Martini F., 1999-2000, L’Epigravettiano finale siciliano: dinamiche<br />
strutturali e trasformazioni tecno-tipologiche <strong>degli</strong> strumenti a dorso e dei geometrici,<br />
Rivista di Scienze Preistoriche, L, pp. 39<strong>–</strong>102.<br />
Lo Vetro D., 2002: Il Neolitico di Monte Covolo (scavi 1998-1999): osservazioni sulle<br />
industrie litiche, Rivista di Scienze Preistoriche, LII, pp. 231-260.<br />
Cilli C., Lo Vetro D., 2002: Due punte di zagaglia in osso decorate, in Martini F. (a cura<br />
di) Grotta del Romito, Guide, Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria, pp. 37-40.<br />
Poggiani Keller R., Baioni M., Martini F., Lo Vetro D., 2002: Monte Covolo tra<br />
Tardoneolitico ed età del Rame. Strutture e materiali <strong>degli</strong> scavi 1998-1999. Atti del<br />
congresso: Il declino del mondo neolitico. Ricerche in Italia centro-settentrionale fra<br />
aspetti peninsulari, occidentali e nord-alpini, Pordenone, pp. 311-324.<br />
Lo Vetro D., 2003: L’Epigravettiano finale di Passo Falcone nell’agrigentino, Origini.<br />
- 74 -
Cilli C., Lo Vetro D., 2003: I manufatti neolitici in materia dura animali di Monte<br />
Covolo (scavi 1998-99). Tipologia, studio micromorfologico di superficie e<br />
interpretazione tecnologica. Rivista di Scienze Preistoriche LIII, pp. 337-358.<br />
Martini F., Bisconti M., Casciarri S., Fabbri P. F., Leonini V., Lo Vetro D., Mallegni F.,<br />
Martino G., Noto F., Ricci S., Ricciardi S., Rickards O., 2004: La nuova sepoltura<br />
epigravettiana “Romito 7” a Papasidero, Atti della XXXVII Riunione Scientifica<br />
dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria: “Preistoria e Protostoria della Calabria”,<br />
Scalea, Praia a Mare, Tortora (CS), pp. 101-111.<br />
Poggiani Keller R., Baioni M., Martini F., Lo Vetro D., 2004: The prehistoric settlement<br />
at Monte Covolo (Brescia - Italy), excavation 1998-1999 <strong>–</strong> The Copper Age levels. Actes<br />
du XIVème Congrès de l’UISPP, Liège 2-8 septembre 2001. BAR international series.<br />
Freguglia M., Lo Vetro D., Volante N. 2005: S. Maria in Selva di Treia (Macerata):<br />
l’area 1, Atti della XXXVIII Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e<br />
Protostoria: “Preistoria e Protostoria delle Marche” Portonuovo (Ancona), pp. 856-860.<br />
Lo Vetro D., 2005: Technologie et typologie des outillages à dòs et des géométriques de<br />
l’Epigravettien final sicilien, in Bracco J.P. e Montoya C., a cura di, D’un monde à<br />
l’autre. Les systèmes lithiques pendant le Tardiglaciaire autour de la Méditerranée nordoccidentale.<br />
Atti della tavola rotonda internazionale: Maison Méditerranéenne des<br />
Sciences de l’Homme, Aix-en-Provence 6-8 Giugno 2001. Mémoires de la Société<br />
Préhistorique Française, XL.<br />
Martini F., Lo Vetro D. 2005: Grotta del Romito (Papasidero, Cosenza): recenti risultati<br />
<strong>degli</strong> scavi e <strong>degli</strong> studi. Atti delle giornate di studio sulla Preistoria e Protostoria della<br />
Calabria. Scavi e ricerche 2003. Pellaro (RC) 25-26 Ottobre 2003, pp. 5-15.<br />
Martini F., Lo Vetro D. 2005: Il passaggio Gravettiano-Epigravettiano a Grotta del<br />
Romito (scavi 2003-2004). Prime osservazioni. In Martini F., a cura di, Askategi,<br />
miscellanea in memoria di Georges Lapace, Rivista di Scienze Preistoriche LV,<br />
supplemento 1, pp. 151-175.<br />
Lo Vetro D. 2006, L’industria litica: ipotesi e riflessioni sulle industrie litiche<br />
campaniformi dell’Italia settentrionale e il rapporto con la tradizione eneolitica. Il caso<br />
studio di Monte Covolo. In Poggiani-Keller R. e Baioni M., a cura di, Il Bicchiere<br />
campaniforme: dal simbolo alla vita quotidiana. Aspetti insediativi nella Lombardia<br />
centro-orientale di un fenomeno culturale europeo del III millennio a.C. Annali del<br />
Museo di Gavardo, anni 2003-2006, n. 20, pp. 43-49<br />
De Francesco A. M., Bocci M., Crisci G. M., Lo Vetro D., Martini F., Tozzi C., Radi G.,<br />
Sarti L., Cuda M. T., Silvestrini M. 2006: Applicazione della metodologia analitica non<br />
distruttiva in Fluorescenza X per la determinazione della provenienza delle ossidiane<br />
archeologiche del Progetto “Materie Prime” dell’I.I.P.P., Atti della XXXIX Riunione<br />
Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Firenze.<br />
Poggiani Keller R., Baioni M., Leonini V., Lo Vetro D. 2006, Villanuova sul Clisi (BS)-<br />
Monte Covolo. Insediamento pluristratificato dal Neolitico tardo alla media età del<br />
Bronzo. In Poggiani-Keller R. e Baioni M., a cura di, Il Bicchiere campaniforme: dal<br />
simbolo alla vita quotidiana. Aspetti insediativi nella Lombardia centro-orientale di un<br />
fenomeno culturale europeo del III millennio a.C. Annali del Museo di Gavardo, anni<br />
2003-2006, n. 20, pp. 79-115<br />
- 75 -
Franco Lucarelli (Prof. Associato)<br />
Fisica (12 CFU) - Modulo I<br />
Metodologie Fisiche per i Beni Culturali<br />
lucarelli@fi.infn.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Fisica dei Rivelatori per radiazioni ionizzanti, Scuola di Specializzazione in Fisica<br />
Sanitario, Facoltà di Medicina, 18 ore<br />
Curriculum<br />
Nel gennaio 1986 ho vinto un concorso di tecnico laureato, bandito per le esigenze del<br />
laboratorio di fisica nucleare applicata presso il Dipartimento di Fisica dell’<strong>Università</strong> di<br />
Firenze, entrando in servizio dal 26/7/1986.<br />
Dal 2/9/1991 ricercatore presso il Dipartimento di Fisica dell’<strong>Università</strong> di Firenze per il<br />
gruppo di discipline BO4X (Fisica Nucleare e Subnucleare). Dopo tre anni sono stato<br />
confermato in ruolo.<br />
Dal 1/11/2002 sono Professore Associato per il raggruppamento disciplinare FIS01<br />
presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’<strong>Università</strong> di Firenze.<br />
Attività di ricerca.<br />
La mia attività di ricerca si è svolta nell’ambito della fisica nucleare sperimentale. Si può<br />
suddividere in due principali settori, quello delle ricerche di base e quello delle<br />
applicazioni di tecniche nucleari a ricerche interdisciplinari.<br />
Per ciò che concerne la ricerca di base, la mia attività si è svolta nel campo delle reazioni<br />
fra ioni pesanti a energie medio-basse (da pochi MeV/A a ∼20 MeV/A). Le<br />
problematiche affrontate hanno riguardato lo studio delle reazioni profondamente<br />
inelastiche e l’analisi dei meccanismi di fusione-fissione e fusione-evaporazione, su<br />
un’ampia gamma di energie di bombardamento e masse nucleari. Dal punto di vista delle<br />
tecniche strumentali e delle metodologie, le indagini sono state condotte utilizzando<br />
svariate combinazioni di sistemi di rivelazione e acquisizione, spesso progettati<br />
specificamente nell’ambito <strong>degli</strong> esperimenti. Per queste ricerche, ho lavorato in<br />
collaborazioni nazionali e internazionali soprattutto agli acceleratori dei Laboratori<br />
Nazionali di Legnaro, ma anche ai ciclotroni della Texas A&M University e del SARA di<br />
Grenoble.<br />
Parallelamente, mi sono dedicato a ricerche di fisica nucleare applicata, in particolare<br />
analisi di composizione di campioni di interesse storico, artistico, ambientale e geologico,<br />
utilizzando tecniche non distruttive basate sul bombardamento con fasci di ioni accelerati<br />
(IBA, Ion Beam Analysis; soprattutto PIXE, Particle Induced X-Ray Emission),<br />
sviluppando sia le metodologie analitiche che e nuovi setup sperimentali per un impiego<br />
specifici. Queste ricerche sono state effettuate prima nel Laboratorio KN3000 e<br />
successivamente nel nuovo Laboratorio LABEC, della Sezione INFN di Firenze, (al cui<br />
interno è presente il nuovo acceleratore Tandetron da 3 MV) alla cui installazione ho<br />
contribuito (il laboratorio è entrato in funzione durante il 2004).<br />
In particolare, in collaborazione con P.A.Mandò ho sviluppato a Firenze, nel laboratorio<br />
dell’acceleratore KN3000, una facility di fascio estratto in aria principalmente per misure<br />
PIXE (Particle-Induced X ray Emission, cioè la tecnica di analisi elementale basata<br />
sull’emissione X indotta da bombardamento ionico), ma anche PIGE (Particle-Induced<br />
- 76 -
Gamma ray Emission) e RBS (Rutherford Backscattering Spectrometry). Questa facility<br />
è stata la prima in Italia ed è tuttora fra le poche al mondo. L’utilizzo di un fascio esterno<br />
è estremamente vantaggioso sotto molti punti di vista, soprattutto perché si possono<br />
analizzare oggetti di dimensioni e forma qualunque in maniera agevole e senza alcun<br />
danno.<br />
Per quanto riguarda le varie applicazioni specifiche, esse hanno riguardato vari campi di<br />
ricerca interdisciplinare. L’insieme di questa attività applicativa ha prodotto varie<br />
pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali e presentazioni anche su invito a<br />
congressi, suscitando notevole interesse e permettendoci di aprire nuove collaborazioni<br />
con fisici di Istituzioni nazionali (<strong>Università</strong> di Genova, CISE, Agenzie Regionali per la<br />
Protezione Ambientale) ed internazionali (Laboratoire de Recherche des Musées de<br />
France del Museo del Louvre, Scanning Proton Microprobe Unit di Oxford, Queen’s<br />
University di Kingston, Ontario, Josef Stefan Institut di Lubiana, e tutti i laboratori<br />
partecipanti all’azione europea COST G1, <strong>Università</strong> di Madrid, Siviglia, Elche, Citta del<br />
Messico)) oltre a collaborazioni con gruppi di ricercatori in campi diversi della fisica e<br />
con Istituzioni quali la Biblioteca Vaticana, l’Istituto Centrale per la Patologia del Libro,<br />
la Biblioteca Nazionale, la Biblioteca Laurenziana, l’Opificio delle Pietre Dure, il Museo<br />
di Storia della Scienza. I nostri lavori sono stati più volte citati in testi e articoli di<br />
rassegna ed in particolare la nostra facility è stata descritta dettagliatamente, come<br />
“standard” di riferimento, nell’ultima edizione del testo di base sulla tecnica PIXE<br />
[Particle Induced X-Ray Emission (PIXE), Johansson, Campbell, Malmqvist eds, Wiley,<br />
New York 1995, pagg.401-404.<br />
Il gruppo di cui faccio parte ha svolto un ruolo decisivo, in particolare, per l’affermazione<br />
delle tecniche di Ion Beam Analysis in Italia e in Europa nel campo dei beni culturali. Le<br />
soluzioni adottate per il nostro set-up sperimentale sono state ampiamente apprezzate<br />
anche all’estero, tanto che copie <strong>degli</strong> apparati realizzati a Firenze sono state richieste dai<br />
colleghi dell’acceleratore Tandem del Laboratoire de Recherche del Museo del Louvre,<br />
dal Chemistry Dpt. della Brigham Young University di Provo, UT (USA), dal Centro<br />
Nacional de Aceleradores, a Siviglia, dal Josef Stefan Istitut, a Lubiana).<br />
Attualmente mi occupo principalmente dello studio delle polveri fini presenti in atmosfera<br />
(aerosol o particolato atmosferico): l’interesse nei confronti del particolato aerodisperso è<br />
giustificato dall’importanza del suo contributo all’inquinamento in aree urbane ed<br />
industriali e dal ruolo fondamentale che riveste nel determinare le proprietà ottiche<br />
dell’atmosfera ed il bilancio radiativo terrestre (incidendo così sui cambiamenti climatici<br />
globali). Le tecniche di analisi con fasci di ioni (IBA) sono uno strumento efficace,<br />
efficiente e non distruttivo, che consente di analizzare rapidamente un elevato numero di<br />
campioni di aerosol (raccolti con opportuni campionatori).<br />
Sono referee di avrie riviste (tra cui Nuclear Instruments and Methods, Atmospheric<br />
Environment, Journal of Environmental Managment, X-ray Spectroscopy).<br />
Attività didattica.<br />
A partire dalla nomina a ricercatore, ho svolto la mia attività didattica nell’ambito del<br />
Laboratorio Fisica I (indirizzo generale) e nel Laboratorio Fisica I (indirizzo applicativo)<br />
del corso di laurea in Fisica della Facoltà di Scienze dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze.<br />
- 77 -
A partire dall’anno accademico 1999-2000 tengo il corso di “Rivelatori usati in campo<br />
medico” per la Scuola di specializzazione in Fisica Sanitaria della Facoltà di Medicina<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze.<br />
A partire dall’anno accademico 2000-2001 tengo il corso di Istituzioni di Fisica I per il<br />
CdL in Tecnologia per la Conservazione e Restauro dei Beni<br />
A partire dall’anno accademico 2002-2003 sono titolare anche del corso di Metodologie<br />
fisiche per i beni culturali nel medesimo CdL.<br />
Attività gestionale.<br />
Ho fatto parte del comitato organizzatore locale della conferenza promossa dall’European<br />
Physical Society EPS 9 - Trends in Physics, che si è tenuta a Firenze dal 14 al 17/7/1993.<br />
Nell’ambito dell’azione europea COST G1, ho contribuito all’organizzazione a Firenze,<br />
nel marzo 1999, un convegno europeo su “The analysis of ancient manuscripts by<br />
nuclear techniques”.<br />
Sono stato responsabile del gruppo di Firenze per gli esperimenti INFN approvati con le<br />
sigle HRN, HRN2, 8πLP, EDEN.<br />
Dalla sua costituzione sono stato membro della Giunta del Corso di Laurea in Fisica, per<br />
6 anni e Delegato per l’Orientamento e il Diritto allo <strong>Studi</strong>o della Facoltà di Scienze<br />
Matematiche Fisiche e Naturali dal 1999 per 4 anni. Attualmente sono presidente della<br />
commissione didattica paritetica e del Gruppo di Autovalutazione del CdL in Tecnologia<br />
per la Conservazione e Restauro dei Beni Culturali.<br />
Sono stato titolare di fondi di ricerca ex-60% <strong>Università</strong> di Firenze e C.N.R. (Comitato<br />
Nazionale Scienze e Tecnologie dell’ambiente e habitat).<br />
Sono stato coordinatore nazionale del progetto COFIN “Analisi con fasci ionici,<br />
spettrometria di massa con acceleratori e tecniche complementari per l'ambiente e i beni<br />
culturali” (approvato nel novembre 2003, U.O. coinvolte : Firenze, Milano, Caserta,<br />
Genova, Catania), responsabile delle azioni integrate Italia-Spagna (2001-2002 Firenze-<br />
Madrid, 2005-2006 Firenze- Siviglia) e sono attualmente responsabile nazionale di un<br />
esperimento del cosiddetto “quinto gruppo” INFN (ricerca e sviluppo, e fisica<br />
interdisciplinare) che vede coinvolte anche le sezioni INFN di Genova e Milano.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1. M. E. Fedi, M. Chiari, L. Giuntini, F. Lucarelli and P. A. Mandò The differential<br />
PIXE set-up at the Van de Graaff laboratory in Florence Nucl. Instr. and Meth.<br />
B189 (2002) 56-61<br />
2. O. Enguita, A. Climent-Font, G. García, I. Montero, M. E. Fedi, M. Chiari and F.<br />
Lucarelli Characterization of metal threads using differential PIXE analysis<br />
Nucl. Instr. and Meth. B189 (2002) 328-333<br />
3. Alessandro Zucchiatti, Anne Bouquillon, Giancarlo Lanterna, Franco Lucarelli, Pier<br />
Andrea Mandò, Paolo Prati, Joseph Salomon and Maria Grazia Vaccari PIXE and -<br />
PIXE analysis of glazes from terracotta sculptures of the della Robbia<br />
workshop, Nucl. Instr. and Meth. B189 (2002) 358-363<br />
4. V. Ariola , L. Campajola , A. D’Alessandro , P. Del Carmine , F. Gagliardi , F.<br />
Lucarelli , P.A. Mandò, G. Marcazzan , R. Moro, S. Nava , P. Prati ,G. Valli, R.<br />
Vecchi , A. Zucchiatti Aerosol characterisation in Italian towns by IBA<br />
techniques Nucl. Instr. and Meth. B189 (2002) 358-363<br />
- 78 -
5. A. Saxena, D. Fabris, G. Prete, D. V. Shetty, G. Viesti, B. K. Nayak, D. C. Biswas,<br />
R. K. Choudhury, S. S. Kapoor, M. Barbui, E. Fioretto, M. Cinausero, M. Lunardon,<br />
S. Moretto, G. Nebbia, S. Pesente, A. M. Samant, A. Brondi, G. La Rana, R. Moro,<br />
E. Vardaci, A. Ordine, N. Gelli, and F. Lucarelli Fission of targetlike fragments<br />
populated in the multinucleon transfer reactions of 340 MeV 28 Si on 232 Th Phys.<br />
Rev. C 65, 064601 (2002)<br />
6. V. Ariola , L. Campajola , A. D’Alessandro , P. Del Carmine , F. Gagliardi , F.<br />
Lucarelli , P.A. Mandò, G. Marcazzan , R. Moro, S. Nava , P. Prati ,G. Valli, R.<br />
Vecchi , A. Zucchiatti Aerosol characterisation in Italian towns by IBA<br />
techniques Nucl. Instr. and Meth. B189 (2002) 358-363<br />
7. G. La Rana, A. Brondi, R. Moro, E. Vardaci, A. Ordine, A. Boiano, M.A. Di Meo,<br />
A. Scherillo, D. Fabris, M. Lunardon, G. Nebbia, G. Viesti, M. Cinausero, E.<br />
Fioretto, G. Prete, N. Gelli, F. Lucarelli Search for dynamical effects in the fission<br />
decay in the 240 MeV 32 S+ 100 Mo reaction Eur. Phys. J. A 10 (2003) 199-207<br />
8. Moretto, S.; Fabris, D.; Lunardon, M.; Pesente, S.; Rizzi, V.; Viesti, G.; Barbui, M.;<br />
Cinausero, M.; Fioretto, E.; Prete, G.; Brondi, A.; Vardaci, E.; Lucarelli, F.; Azhari,<br />
A.; Tang, X. D.; Hagel, K.; Ma, Y.; Makeev, A.; Murray, M.; Natowitz, J. B.; Qin,<br />
L.; Smith, P.; Trache, L.; Tribble, R. E.; Wada, R.; Wang, J. Search for<br />
temperature and N/Z dependent effects in the decay of A = 98 compound nuclei.<br />
Physical Review C: Nuclear Physics (2004), 69(4),<br />
9. Vardaci, E.; Brondi, A.; La Rana, G.; Moro, R.; Ordine, A.; Boiano, A.; DiMeo, M.<br />
A.; Scherillo, A.; Fabris, D.; Lunardon, M.; Nebbia, G.; Viesti, G.; Cinausero, M.;<br />
Fioretto, E.; Prete, G.; Gelli, N.; Lucarelli, F.. Fission Dynamics with the 4π<br />
Detector 8πLP. Physics of Atomic Nuclei (Translation of Yadernaya Fizika)<br />
(2003), 66(6), 1182-1189.<br />
10. M. Chiari, P.Del Carmine, F. Lucarelli, G. Marcazzan, S. Nava, L. Paperetti, P. Prati,<br />
G. Valli, R. Vecchi, A. Zucchiatti. Atmospheric aerosol characterisation by Ion<br />
Beam Analysis techniques: recent improvements at the Van de Graaff<br />
laboratory in Florence Nucl. Inst. And Meth. B219-220 (2004) 166-170.<br />
11. A. D’Alessandro, S. Nava, R. Van Ham, A. Adriaens, F. Lucarelli, G. Marcazzan, P.<br />
Prati, G. Valli, R. Vecchi, A. Zucchiatti PIXE and ToF-SIMS analysis of streaker<br />
samplers filters. Nucl. Inst. And Meth. B222 (2004) 261-269.<br />
12. A. D’Alessandro, F. Lucarelli, G. Marcazzan, S. Nava, P. Prati, G. Valli, R. Vecchi.<br />
A. Zucchiatti, A summertime investigation on urban PM fine and coarse<br />
fractions using hourly elemental concentration data series’ Il Nuovo Cimento, 27<br />
C, N.1 (2004) 17-28.<br />
13. M. Chiari, F. Lucarelli, F. Mazzei, S. Nava, L. Paperetti. P. Prati, G. Valli and R.<br />
Vecchi Characterization of airborne particulate matter in an industrial district<br />
near Florence by PIXE and PESA X-Ray Spectrometry 34, 4 (2005), 323-329.<br />
14. M. Chiari, P. Del Carmine, I. Garcia Orellana, F. Lucarelli, S. Nava, L. Paperetti,<br />
Hourly elemental composition and source identification of fine and coarse PM10<br />
in an Italian urban area stressed by many industrial activities’ Nucl. Instr. &<br />
Meth. B 249 (2006) 584-587<br />
15. A. Caciolli, M. Chiari, A. Climent-Font, M.T. Fernández-Jiménez, G.García-López,<br />
F. Lucarelli, S. Nava, A. Zucchiatti, Proton elastic scattering cross-sections on F,<br />
C and Li from 3 to 7 MeV, Nucl. Instr. & Meth. B 249 (2006) 95-97<br />
- 79 -
16. A. Caciolli, M. Chiari, A. Climent-Font, M.T. Fernández-Jiménez, G. García-López,<br />
F. Lucarelli, S. Nava, A. Zucchiatti Measurements of gamma-ray emission<br />
induced by protons on fluorine and lithium<br />
Nucl. Instr. & Meth. B 249 (2006) 98-100<br />
17. F. Mazzei, A. D’Alessandro, F. Lucarelli, F. Marenco, S. Nava, P. Prati, G. Valli and<br />
R. Vecchi Elemental composition and source apportionment of particulate<br />
matter near a steel plant in Genoa (Italy), Nucl. Instr. & Meth. B 249 (2006) 548-<br />
551<br />
18. G. Calzolai, M. Chiari, I. García Orellana, F. Lucarelli, A. Migliori, S. Nava and F.<br />
Taccetti The new external beam facility for environmental studies at the<br />
Tandetron accelerator of LABEC, Nucl. Instr. & Meth. B 249 (2006) 928-931<br />
19. M. Chiari, F. Lucarelli, A. Migliori, S. Nava, G. Valli, R. Vecchi, I. Garcia-Orellana<br />
and F. Mazzei, PIXE analysis of PM10<strong>–</strong>2.5 and PM2.5 with hourly resolution from<br />
Michelozzo’s Courtyard in Palazzo Vecchio (Florence, Italy), Nucl. Instr. &<br />
Meth. B 249 (2006) 552-555<br />
20. S. Nava, P. Prati, A. Zucchiatti, F. Lucarelli, P. A. Mandò Source Apportionment<br />
in the Town of La Spezia (Italy) by Continuous Aerosol Sampling and PIXE<br />
Analysis Water, Air and Soil Pollution: Focus, vol. 2 (2002), pp 247-260<br />
21. D’Alessandro, F. Lucarelli, P. A. Mandò, G. Marcazzan, S. Nava, P. Prati, G. Valli,<br />
R. Vecchi, A. Zucchiatti Hourly elemental composition and source identification<br />
of fine and coarse PM10 particulate matter in four Italian towns Journal of<br />
Aerosol Science, vol. 34 (2003) pag. 243-259<br />
22. A.Zoppi , G.F.Signorini, F.Lucarelli, L.Bachechi Characterisation of painting<br />
materials from Eritrea rock art sites with non-destructive spectroscopic<br />
techniques Journal of Cultural Heritage 3 (2002) 299-308<br />
23. F. Lucarelli , P.A. Mandò, S. Nava, P. Prati , A. Zucchiatti ‘One-year Study of the<br />
Elemental Composition and Source Apportionment of PM10 Aerosols in<br />
Florence, Italy’, Journal of the Air & Waste Management Association, vol. 54<br />
(2004) 1372-1382.<br />
24. V. Ariola, A. D’Alessandro, F. Lucarelli, G. Marcazzan, F. Mazzei, S. Nava, I.<br />
Garcia-Orellana, P. Prati, G. Valli, R. Vecchi and A. Zucchiatti, Elemental<br />
characterization of PM10, PM2.5 and PM1 in the town of Genoa (Italy)<br />
Chemosphere, Volume 62, Issue 2, January 2006, Pages 226-232.<br />
25. F. Marenco, P. Bonasoni, F. Calzolari, M. Ceriani, M. Chiari, P. Cristofanelli, A.<br />
D’Alessandro, P. Fermo, F. Lucarelli, F. Mazzei, S. Nava, A. Piazzalunga, P. Prati,<br />
G. Valli and R. Vecchi, Characterization of atmospheric aerosols at Monte<br />
Cimone, Italy, during summer 2004: Source apportionment and transport<br />
mechanisms J. Geophys. Res., 111 (2006) D24202.<br />
26. Franco Lucarelli<br />
Applied nuclear physics for cultural heritage and environmental studies: the<br />
new labec laboratory in Florence, Recent Achievements and Perspectives in<br />
Nuclear Physics, Proceedings of the 5 th Italy-Japan Symposium, World Scientific,<br />
2005<br />
- 80 -
Luigi Marino (Professore associato)<br />
Restauro Archeologico<br />
luigi.marino@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Insegnamento di Caratteri Costruttivi dell’edilizia storica e Restauro Archeologico alla<br />
facoltà di Architettura<br />
Direzione e insegnamento al Corso di Perfezionamento in Restauro di manufatti<br />
architettonici allo stato di rudere<br />
Insegnamento di Storia e teoria del restauro presso la Scuola di specializzazione in<br />
Archeologia<br />
Curriculum breve<br />
Laureato in architettura nel 1972 all'<strong>Università</strong> di Firenze, specializzato in "restauro dei<br />
monumenti e dei centri storici" nel 1979 presso l'<strong>Università</strong> di Napoli.<br />
E' professore associato di Restauro Architettonico e insegna Restauro archeologico e<br />
Caratteri costruttivi dell'edilizia storica presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Ha<br />
insegnato Degrado e Diagnostica e Restauro Architettonico presso l'<strong>Università</strong> di<br />
Firenze, Caratteri costruttivi dell'edilizia storica presso il Politecnico di Milano e<br />
Conservation d’ouvrages architecturaux à l’état de ruine presso l’<strong>Università</strong> di Tunisi<br />
e l’<strong>Università</strong> di Damasco.<br />
E’ direttore del Corso di Perfezionamento in Restauro Archeologico.<br />
Conservazione e manutenzione di manufatti architettonici allo stato di rudere presso<br />
l’<strong>Università</strong> di Firenze e <strong>docente</strong> presso alcuni Master e Corsi di Specializzazione. E’<br />
Direttore del Centro di Documentazione e Formazione nel Settore dei Beni Culturali e<br />
Architettonici presso il Castello angioino di Civitacampomarano (Molise).<br />
E’ coordinatore del Corso di Storia e teoria del restauro presso la Scuola di<br />
Specializzazione della Facoltà di Lettere dell’<strong>Università</strong> di Firenze e <strong>docente</strong> di Restauro<br />
Archeologico presso la stessa sede.<br />
E’ direttore della missione archeologica e di restauro del qala’at al Mishnaqa<br />
(fortezza di Erode il Grande a Macheronte) in Giordania (Ministero Affari Esteri d’Italia<br />
e Dept. of Antiquities di Giordania). Coordinatore dei rapporti scientifici e didattici tra<br />
l’<strong>Università</strong> di Firenze e l’<strong>Università</strong> di Aleppo (Siria); consigliere presso l’Assorestauro<br />
(Milano), presso il Consiglio Scientifico dell’Istituto Italiano del Castelli e, dal dicembre<br />
2009, al Consiglio di Amministrazione dell’ICR.<br />
E’ stato consulente della Soprintendenza ai Beni Culturali della regione autonoma Valle<br />
d’Aosta e del Musée de Normandie a Caen (Francia). E’ stato membro del Comitato<br />
Tecnico Scientifico che ha redatto la normativa per la ricostruzione post-sisma nel Molise<br />
e Rappresentante dell’<strong>Università</strong> di Firenze presso l’Istituto per lo Sviluppo, la<br />
Formazione e la Ricerca nel Mediterraneo (I.S.Fo.R.M.).<br />
Si interessa della conservazione e della manutenzione di edifici architettonici ridotti<br />
allo stato di rudere. Su tali temi coordina progetti di ricerca che coinvolgono alcune <strong>Università</strong><br />
ed Enti, non soltanto italiani, impegnati nella tutela del patrimonio storico.<br />
- 81 -
Svolge ricerche ed indagini sul terreno di installazioni militari con prevalenza per<br />
quelle di epoca medievale. Svolge ricerche sulla storia delle tecniche costruttive antiche,<br />
sui materiali edili tradizionali e sui rischi di patologie che l'adozione non controllata di<br />
nuovi materiali può causare agli antichi edifici.<br />
Opera, in particolare, con interventi di rilievo e restauro di "emergenza" (che<br />
rappresentano la più frequente condizione di lavoro), quando si è obbligati ad eseguire<br />
analisi diagnostiche tempestive e predisporre i più opportuni interventi, senza che<br />
vengano meno gli irrinunciabili requisiti di affidabilità <strong>degli</strong> interventi, nella<br />
consapevolezza che agli eventuali errori non sarà più possibile porre rimedio. Su questi<br />
temi ha messo a punto alcuni metodi e strumentazioni originali.<br />
Organizza cantieri-scuola per l'addestramento "sul campo" di tecnici e maestranze edili<br />
occupate nel restauro.<br />
Ha maturato esperienze in missioni archeologiche (rilievo dei siti e delle murature, indagini<br />
sui materiali e sulle strutture, loro modalità di impiego, analisi dello stato di<br />
conservazione, interventi conservativi e di valorizzazione, collaudi a distanza di tempo<br />
delle soluzioni adottate) e a cantieri di restauro di manufatti architettonici occupandosi<br />
anche di problemi di didattica nei musei e nelle sistemazioni dei monumenti e delle aree<br />
archeologiche all'aperto.<br />
ATTIVITA’ DI RICERCA<br />
E' stato coordinatore nazionale e/o locale di alcuni progetti di ricerca. Tra quelli che<br />
hanno beneficiato di finanziamenti MIUR, CNR, MAE o Comunità Europea si<br />
ricordano:<br />
1975-78 “L’architettura dell’acqua. Manufatti edilizi sommersi: problemi di rilievo e conservazione”<br />
1982-83 "Contributi alla definizione del Restauro Archeologico. Applicazione nelle aree archeologiche<br />
di Chiusi (Si) e di Larino (Cb)"<br />
1985-86 "Architettura dei ponti romani: ponte Fonnaia e ponte di S.Giovanni de' Butris"<br />
1986-87 "Materiali sostituiti nel restauro: il legno. Verifiche nel tempo"<br />
1987-86 "Architettura dei ponti romani".<br />
1984-86 "Contributi alla definizione del Restauro archeologico. Casi campione<br />
1987-88 "Insediamento crociati in Transgiordania. Strutture e manufatti architettonici crociati<br />
1988-89 "La chiesa di S.Reparata a Firenze<br />
1991-92 "Piazza Duomo a Firenze"<br />
"Atlante delle murature della Diocesi di Madaba in Giordania”<br />
1992-93 "I grandi ruderi urbani"<br />
1992-93 "Tecniche costruttive e indagini sullo stato di conservazione del patrimonio architettonico antico<br />
in Giordania"<br />
1993-94 "Tecniche costruttive e indagini sullo stato di conservazione del patrimonio architettonico antico<br />
in Giordania"<br />
"Restauri italiani effettuati tra le due guerre"<br />
1994-95 ad oggi "Tecniche costruttive e indagini sullo stato di conservazione del patrimonio antico in<br />
Giordania: la fortezza erodiana di Macheronte"<br />
1994-1998 "Materiali da costruzione e tecniche edili in Giordania e Siria. Indagini nell'ottica della conservazione"<br />
1994-1996 "L'architettura fuori terra del periodo nabateo/romano/omayyade in Giordania e Siria con particolare<br />
riguardo per Petra, Humaima e i castelli del deserto"<br />
- 82 -
1995-96 "I ruderi urbani. Indagini per la conservazione e valorizzazione <strong>degli</strong> edifici ridotti allo stato di<br />
rudere in ambiente urbano"<br />
1996-98 "L'architettura tradizionale palestinese"<br />
1997 "La mise en valeur, la protection et l'ouverture au public du Donjon, du Vieux Palais et de leurs<br />
abords. Châteaux de Caen (Normandie)"<br />
1998 "Etude visant à affiner la connaissance archéologique et l'histoire médievale du château de Caen et<br />
visant à mettre en valeur certains elements du site"<br />
1999-2001 L’architettura militare normanna del Molise, Projet Raphael (Italia, Francia e Inghilterra) su<br />
Les Normand peuple d’Europe, Xe-XIIe s. Projet de coopération européenne pour un serveur<br />
d’information multimedia.<br />
2000-2002 “Il restauro archeologico. Conservazione e valorizzazione di aree archeologiche e manufatti<br />
architettonici allo stato di rudere”.<br />
2002-2004 Project on high compatibility technologies and systems for conservation and documentation<br />
of masonry works in archaeological sites in the mediterranean areas, (Progetto Europeo Euromed, Italia,<br />
Portogallo, Siria, Giordania)<br />
2004-2006 “Le risorse lapidee dall’antichità ad oggi in area mediterranea: identità culturali e tecnologie.<br />
Sperimentazioni integrate per la conoscenza, restauro e valorizzazione” (<strong>Università</strong> di Firenze, Cagliari,<br />
Torino, politecnico di Bari, Torino)<br />
ATTIVITA’ DIDATTICA<br />
(oltre ai corsi istituzionali presso l’<strong>Università</strong> di Firenze - dal 2005):<br />
2009 DIRETTORE e DOCENTE al Corso di Perfezionamento in Restauro archeologico (Conservazione e<br />
manutenzione di manufatti architettonici allo stato di rudere) <strong>Università</strong> di Firenze<br />
2009 DIRETTORE e DOCENTE presso il Centro di documentazione e formazione nel settore dei beni<br />
culturali e architettonici (Castello Angioino di Civitacampomarano - Molise)<br />
2009 DOCENTE al corso di Perfezionamento in Restauro architettonico presso la facoltà di Ingegneria<br />
dell’Univerità di Napoli<br />
2008 DOCENTE al Corso-stage del Centre Européen de Formation P.A.R.T.I.R. de Paris presso il Parco<br />
archeologico di Baratti<br />
2007 DIRETTORE e DOCENTE al Corso di Perfezionamento in Restauro archeologico (Conservazione e<br />
manutenzione di manufatti architettonici allo stato di rudere) <strong>Università</strong> di Firenze<br />
2007 DOCENTE al corso di Perfezionamento in Restauro architettonico presso la facoltà di Ingegneria<br />
dell’Univerità di Napoli<br />
2007 DOCENTE al 16th Course of "Retrofitting of ancient non monumental built-up. Local seismic<br />
cultural and local sustainable development: problems, methods, techniques" presso il Centro Universitario<br />
Europeo per i Beni Culturali<br />
Villa Rufolo- Ravello<br />
2006 DIRETTORE e DOCENTE al Corso di Perfezionamento in Restauro archeologico (Conservazione e<br />
manutenzione di manufatti architettonici allo stato di rudere) <strong>Università</strong> di Firenze<br />
2006 DOCENTE presso la Facoltà di Scienze dei Beni Culturali dell’<strong>Università</strong> di Firenze<br />
2006 DOCENTE alla Scuola di Specializzazione per Archeologi dell’ <strong>Università</strong> di Firenze<br />
2006 Docente al corso di Perfezionamento in Restauro architettonico presso la facoltà di Ingegneria<br />
dell’Univerità di Napoli<br />
2006 DOCENTE al modulo professionalizzante di “Architettura sostenibile nelle citta’ mediterranee”<br />
dell’<strong>Università</strong> di Firenze, svolto a Livorno<br />
2006 Direttore e DOCENTE al Corso di Formazione per addetti al restauro architettonico e archeologico,<br />
Comune di Termoli e <strong>Università</strong> di Firenze<br />
2006 DOCENTE al Corso su “Conservazione, Efficienza, Prevenzione e Sicurezza del Patrimonio<br />
architettonico” presso l’<strong>Università</strong> di Firenze<br />
- 83 -
2005 Direttore e DOCENTE al Corso di Perfezionamento in Restauro archeologico (Conservazione e<br />
manutenzione di manufatti architettonici allo stato di rudere) <strong>Università</strong> di Firenze<br />
2005 DOCENTE di Conservation d’ouvrages architecturaux à l’état de ruine presso l’IMTP<br />
dell’<strong>Università</strong> di Tunisi<br />
2005 DOCENTE presso la Facoltà di Scienze dei Beni Culturali dell’<strong>Università</strong> di Firenze<br />
2005 DOCENTE alla Scuola di Specializzazione per Archeologi dell’ <strong>Università</strong> di Firenze<br />
2005 Direttore e DOCENTE al Corso di Formazione per addetti al restauro architettonico e archeologico,<br />
Comune di Termoli e <strong>Università</strong> di Firenze<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
Luigi Marino è autore di oltre 220 pubblicazioni sul tema prevalente del restauro e la<br />
storia delle tecniche costruttive.<br />
Tra gli ultimi si ricordano:<br />
- Materiali per un atlante delle patologie presenti nelle aree archeologiche e negli edifici<br />
ridotti allo stato di rudere, Firenze 2009<br />
- Tecniche costruttive tradizionali nel Molise, Verona 2008<br />
- Umm er-Rasas in Giordania. Valutazioni dello stato delle strutture e indicazioni per la<br />
messa in sicurezza, pp. 24-28, in “Restauro archeologico”, 1, 2007<br />
- Le risorse lapidee per la costruzione dei castelli di epoca crociata. L’Opus Gallicum: il<br />
singolare reimpiego di una tecnica costruttiva più antica, in A.Pellettieri (ed.), Alle<br />
origini dell’Europa Mediterranea, Firenze 2007, pp. 209-37<br />
- Introduzione al volume: F.Maniscalco, World Heritage and War. Linee guida per<br />
interventi a salvaguardia dei Beni Culturali nelle aree a rischio bellico, Napoli 2007, pp.<br />
11-14<br />
- Le risorse lapidee dall’antichità ad oggi in area mediterranea: identità culturali e<br />
tecnologie, in V.Badino e G.Baldassare (edd.), Le risorse lapidee dall’antichità ad oggi in<br />
area mediterranea, Torino 2006, pp. 7-11<br />
- Le strutture “all stone” nell’Hauran tra Giordania e Siria, in V.Badino e G.Baldassare<br />
(edd.), Le risorse lapidee dall’antichità ad oggi in area mediterranea, Torino 2006, pp.<br />
291-296<br />
- Interventi in aree marginali. Responsabilità di architetti e archeologi, in “Restauro<br />
archeologico”, 1, 2006, pp. 7-8<br />
- Toitures planes en bois en terre tassée (qussab). Observations sur une intervention<br />
d’entretien d’une toitire à Mekawer (Jordanie), in S.Mecca e B.Biondi (edd.),<br />
Architectural Heritage and Sustainable Development of small and medium cities in South<br />
Mediterranean Regions. Atti del 1° International Research Seminar (Firenze, 27-28<br />
maggio 2004), Firenze 2005, pp. 379-385<br />
- Castello di Termoli. Scheda LVIII in Castelli. Riutilizzo e gestione, Atti del Convegno<br />
(Vignola-Formigine 3-4 ottobre 2003), Modena 2005<br />
- Conservazione e valorizzazione del patrimonio storico in aree “a rischio”, in L.Rami<br />
Ceci (ed.), Turismo e sostenibilità. Risorse locali e promozione turistica come valore,<br />
Roma 2005, (in coll.), pp. 86-98<br />
- “E’ necessario il tempo per creare i luoghi”. Presentazione a S.Carnevale,<br />
L’architettura della transumanza. Indagini, tecniche costruttive, restauro, Campobasso<br />
2005, pp. 7-11<br />
- L’architettura spontanea. Rilevamento, interpretazione e conservazione, in L.Rami<br />
Ceci (ed.), Sassi e templi. Il luogo antropologico tra cultura e ambiente, Roma 2003. pp.<br />
296-304<br />
- Rabba e Qasr Rabba in Giordania, Verona 2003<br />
- 84 -
- Dizionario di restauro archeologico, Firenze 2003<br />
- Guida ai castelli del Molise, Pescara 2003<br />
- Bait ash-sha’r. La tenda nera dei beduini, Verona 2003<br />
- Indagini sul territorio pluristratificato. Metodi e strategie di ricerca, in O.Fantozzi<br />
Micali (e.), Intorno al restauro, monumenti, città, territorio. Scritti per Piero Roselli,<br />
Firenze 2003, pp. 99-104<br />
- La conservation par le vegétal. Fiabilité didactique et réversibilité (in collab.) negli Atti<br />
del Convegno Les vestiges archéologiques en milieu extrême: étude et conservation<br />
(Clermont-Ferrand, ottobre 2000) a cura dell’Ecole nationale du patrimoine, Paris 2003,<br />
pp. 192-207<br />
- Le Proche-Orient: rapports est-ouest à l’époque des croisades, in M.Meade,<br />
W.Szambien (edd), L’architecture normand en Europe, Marseille 2002, pp. 63-68<br />
- The work of the Archaeological Restoration research Group in Jordan, in Italian<br />
Embassy in Amman, Civilisation of the Past, Dialogue of the Present. Italian Research<br />
Missions in Jordan, Amman 2002, pp.113-129<br />
-Danni al patrimonio culturale in caso di conflitto armato: alcune riflessioni, in<br />
F.Maniscalco (ed), La tutela del patrimonio culturale in caso di conflitto, Mediterraneum<br />
2, Napoli 2002, pp 67-72.<br />
- La motta e il donjon all’epoca delle crociate, in “Castellum”, 43, 2001, pp 5-14<br />
- Conservation et valorisation d’architectures fortifiées reduites à l’état de ruine, in “EN<br />
Bullettin”, 55, 2001, pp 169-174.<br />
- L’architettura delle Crociate, in R.Cassanelli (ed), Il Mediterraneo e l’arte nel<br />
Medioevo, Milano 2000, pp. 63-83, 287-288,<br />
L’architecture des Croisades (ed francese La Mèditerranée des Croisades, 2000) pp. 62-<br />
83, 287-288<br />
- Lo scavo alla torre Belvedere in L.Marino (ed), La città sottoterra. Nuove indagini nel<br />
“Paese Vecchio di Termoli, Verona 2000, pp. 17-31<br />
- 85 -
Giorgio Mastromei (Prof. Ordinario)<br />
Biologia dei microrganismi (9 CFU) - Modulo I<br />
mastromei@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Microbiologia generale SSD BIO/19 (6 CFU) lezioni frontali per circa 56 ore, C.L.<br />
Scienze Biologiche.<br />
Microbiologia SSD BIO/19 (5 CFU) lezioni frontali per circa 40 ore, C.L. Specialistica in<br />
Chimica e Tecnologia Farmaceutica.<br />
Virologia Generale Mod. A SSD BIO/19 (2 CFU) lezioni frontali per circa 40 ore, C.L.<br />
Specialistica in Biologia Sanitaria.<br />
Curriculum<br />
Giorgio Mastromei, nato a Rovereto (Trento) il 16 aprile 1951, ha conseguito la<br />
laurea in Scienze biologiche nel 1974 presso l’<strong>Università</strong> di Pavia. Nel 1978, in seguito a<br />
concorso, diviene assistente di ruolo di Genetica presso l’Istituto di Genetica<br />
dell’<strong>Università</strong> di Pavia e poi, da gennaio 1982, presso l’Istituto di Anatomia Comparata<br />
e Genetica dell’<strong>Università</strong> di Firenze. Nel 1982 viene nominato professore associato di<br />
Microbiologia generale presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali<br />
dell’<strong>Università</strong> di Firenze. Nel 2001 è stato nominato professore ordinario di<br />
Microbiologia generale (SSD BIO/19).<br />
I principali periodi di attività di ricerca all’estero sono stati: tre anni (1978-1980) al<br />
Karolinska Institute di Stoccolma; tre mesi, nel 1982, presso il laboratorio di Genetica<br />
dell’<strong>Università</strong> di Groninga (Olanda); due mesi, nel 1984, a Praga nell'ambito di un<br />
progetto di scambi culturali tra il C.N.R. e l’Accademia Cecoslovacca delle Scienze.<br />
Le principali linee di ricerca sono le seguenti:<br />
1 Genetica e fisiologia di Bacillus subtilis. Sono stati caratterizzati mutanti di B.<br />
subtilis alterati nella replicazione del DNA o nella sintesi dell’RNA. E’ stato studiato<br />
lo sviluppo della competenza, individuando geni e fattori cellulari coinvolti in questo<br />
processo. Sono stati individuati dei geni coinvolti nella formazione di cristalli di<br />
calcite e sono state messe a punto delle procedure per valutare l’efficacia del<br />
processo microbiologico.<br />
Isolamento e caratterizzazione di streptomiceti capaci di degradare la cellulosa. Sono<br />
stati clonati e caratterizzati geni coinvolti nel processo di degradazione della cellulosa.<br />
E’ stata studiata l’espressione<br />
2 di questi geni in varie fasi del ciclo vitale di un ceppo di Streptomyces.<br />
3 Identificazione di ceppi microbici coinvolti nella macerazione della canapa. Questi<br />
ceppi sono stati identificati mediante l’uso di metodi molecolari e ne è stata studiata<br />
l’efficacia nel processo di macerazione.<br />
La produzione scientifica è documentata da più di 80 pubblicazioni in extenso su riviste<br />
scientifiche e da numerose comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali. E’ stato<br />
ed è responsabile di finanziamenti del MURST, MIPAF, CNR, Regione Toscana e<br />
Comunità Europea.<br />
- 86 -
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
TAMBURINI, E., M. DI CANDILO, B. PERITO and G. MASTROMEI. 2002 <strong>–</strong> Selection of<br />
bacterial strains for improvement of the hemp retting process <strong>–</strong> In: Advances in<br />
Biotechnology for Textile Processing; Hardin, I.R., D.E. Akin and S.J. Wilson (eds),<br />
published by the University of Georgia, Athens (Georgia, USA), p. 129-137.<br />
BARABESI, C., F. SALVIANTI, G. MASTROMEI and B. PERITO. 2003 <strong>–</strong> Microbial calcium<br />
carbonate precipitation for reinforcement of monumental stones <strong>–</strong> In: Molecular Biology<br />
and Cultural Heritage; Saiz-Jimenez, C. (ed.), A.A. Balkema Publishers, Lisse (The<br />
Netherlands), pp. 209-212.<br />
PERITO, B. and G. MASTROMEI. 2003 <strong>–</strong> Conservation of monumental stones by bacterial<br />
biomineralization <strong>–</strong> Microbiol. Today 30: 113-114.<br />
TAMBURINI, E., A. GORDILLO LEÓN, B. PERITO and G. MASTROMEI. 2003 <strong>–</strong><br />
Characterization of bacterial pectinolytic strains involved in the water retting process <strong>–</strong><br />
Environm. Microbiol. 5: 730-736.<br />
BARABESI, C., TAMBURINI, E., MASTROMEI, G., and PERITO, B. 2003 - Mechanisms of<br />
microbial calcium carbonate precipitation - In: Art, Biology, and Conservation:<br />
Biodeterioration of Works of Art; Koestler, R.J., Koestler, V.R., Charola, A.E., and<br />
Nieto-Fernandez, F.E. (eds.).. The Metropolitan Museum of Art, New York (USA). 472-<br />
485<br />
TAMBURINI, E., A. GORDILLO LEÓN, B. PERITO and G. MASTROMEI. 2004 <strong>–</strong> Exploitation<br />
of bacterial pectinolytic strains for improvement of hemp water retting <strong>–</strong> Euphytica 140:<br />
47-54.<br />
MARVASI, M., E. VEDOVATO, C. BALSAMO, G. MASTROMEI and B. PERITO. 2005 <strong>–</strong><br />
Bacterial communities on “Natività”: a stained glass window of Florence cathedral <strong>–</strong> In:<br />
Glass Science in Art and Conservation; Pires de Matos, A., J. Ferreira and M.J. Melo<br />
(eds). Universidade Nova de Lisboa (Portugal), pp. 61-64.<br />
FANCI, R., P. PECILE, E. CASALONE, A. MENGONI, E. TAMBURINI, S. GUIDI, D. CECCONI,<br />
A. BOSI, P. NICOLETTI and G. MASTROMEI. 2006 - Pseudomonas aeruginosa sepsis in<br />
stem cell transplantation patients <strong>–</strong> Infect. Control Hosp. Epidemiol. 27: 767-770.<br />
- 87 -
Pasquino Pallecchi (Prof. a contratto)<br />
Paletnologia (6 CFU)<br />
Modulo II “Metodologie della ricerca”<br />
pasquino.pallecchi@beniculturali.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Contratto di docenza per il corso di Gemmologia. Corso di laurea in Progettazione della<br />
Moda, Facolta di Architettura, <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze. ore di lezione 42, CFU<br />
6, SSD Geo/06<br />
Contratto di docenza per il mod 4 del corso di Metodologia e tecnica della ricerca<br />
archeologica. Scuola di Specializzazione in Archeologia. Facoltà di Lettere e Filosofia<br />
dell’<strong>Università</strong> di Firenze. Ore di lezione 10<br />
Curriculum<br />
1980 <strong>–</strong> 1982. Progetto speciale “Indagini di Archeologia Insediamentale “ sotto la direzione della<br />
Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo in collaborazione con l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze<br />
Dal 1982. Geologo presso il Centro di Restauro della Soprintendenza per i Beni Archeologici<br />
della Toscana. Settore di lavoro e di ricerca: indagini mineralogiche, petrografiche e<br />
geochimiche applicate alle problematiche archeologiche ed al restauro dei materiali lapidei<br />
naturali ed artificiali nonché finalizzate allo studio delle pietre utilizzate per decorazioni e<br />
realizzazioni di manufatti ed opere di interesse storico-artistico. Ha collaborato, nell’ambito<br />
delle proprie competenze, a mostre allestite in Italia e all'estero su iniziativa della<br />
Soprintendenza, ha partecipato a progetti di ricerca con altre Soprintendenze, Istituti<br />
Universitari o altri Enti di ricerca.<br />
1983. Abilitazione alla professione di Geologo e iscrizione all’Albo Professionale, nel<br />
1985 passaggio dall’Albo Professionale all’Elenco Speciale dello stesso Ordine<br />
Professionale.<br />
Dal 1984. Attività di docenza o coordinamento nell'ambito di Master, corsi di formazione<br />
professionale e di aggiornamento per architetti, restauratori, archeologi.<br />
Dal 1995. Attività di docenza nell’ambito della Scuola di Specializzazione per<br />
Archeologi, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze.<br />
Dall’ Anno Accademico 1998-99 all’A.A. 2001-02 <strong>docente</strong> a contratto di Gemmologia<br />
nel Corso di Diploma Universitario in Operatore di Costume e Moda, Facoltà di Lettere e<br />
Filosofia, <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze.<br />
Dall’ Anno Accademico 2001-02 all’ A.A. 2004-2005 e nell’A. A. 2006-2007 <strong>docente</strong> a<br />
contratto di Gemmologia, Corso di laurea in Progettazione della Moda, Facoltà di<br />
Architettura, <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze<br />
Negli Anni Accademici 2004-2005 e 2006-2007 <strong>docente</strong> a contratto del modulo di<br />
Metodologia della ricerca, Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione ed il<br />
Restauro dei Beni Culturali, Facoltà di Scienze, <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1. Pallecchi P., (2005), Il degrado delle aree archeologiche: conoscenza e prevenzione.<br />
Terzo corso di perfezionamento in restauro di manufatti architettonici allo stato di<br />
rudere 2003 <strong>–</strong> 2004. Materiali e strutture n. 8, DIRES Firenze, 57-58.<br />
- 88 -
2. Pallecchi P., (2005), Il monitoraggio dello stato di conservazione. In: Preite (a cura<br />
di). Il patrimonio archeologico di Pitigliano e Sorano. Censimento, monitoraggio,<br />
valorizzazione. Science and Technology for Cultural Heritage, Papers 1, 79-81.<br />
3. Pallecchi P., (2005), Caratterizzazione delle ocre rinvenute nella Grotta e confronto<br />
con alcuni giacimenti di ocra gialla e rossa del veronese. In: A. Broglio <strong>–</strong> G.<br />
Dalmieri (a cura di ) Pitture paleolitiche nelle Prealpi Venete. Grotta di Fumane e<br />
Riparo Dalmieri, Preistoria Alpina Nr Speciale, Verona, 54-57.<br />
4. Pallecchi P., (2005), Gli intonaci dipinti sulla parete meridionale della Chiesa di<br />
San Pier Scheraggio: dati preliminari sulla tecnica pittorica e sullo stato di<br />
conservazione. In: M. Salvini (a cura di), S. Pier Scheraggio. Gli scavi archeologici<br />
nell’ala di levante <strong>degli</strong> Uffizi, 231-33.<br />
5. Giachi G., Pallecchi P., (2005), La tomba Ildebranda. Materiali costitutivi e stato di<br />
conservazione. In: Preite (a cura di). Il patrimonio archeologico di Pitigliano e<br />
Sorano. Censimento, monitoraggio, valorizzazione. Science and Technology for<br />
Cultural Heritage, Papers 1, 119-130.<br />
6. Colombini M.P.; Giachi G.; Pallecchi P.; Ribechini E., (2005), La tecnica<br />
pittorica nella Tomba Ildebranda (III sec. A.C). Sulle pitture murali. Riflessioni,<br />
conoscenze, interventi. Scienza e Beni Culturali XXI, Bressanone, pp<br />
7. Colombini M.P.; Giachi G.; Modugno F., Pallecchi P.; Ribechini E., (2005),<br />
Esame mineralogico e chimico sei supporti e del colore. In: A. Broglio <strong>–</strong> G. Dalmieri<br />
(a cura di ) Pitture paleolitiche nelle Prealpi Venete. Grotta di Fumane e Riparo<br />
Calmieri, Preistoria Alpina Nr Speciale, Verona, 50- 4<br />
8. de Marinis G., Giumlia-Mair A., Miccio M., Pallecchi P. (2005), Tecnologie<br />
produttive nei siti dell’Età del Bronzo di Moscosi di Cingoli e Cisterna di Tolentino.<br />
Atti della XXXVIII riunione scientifica dell’I.I.P.P. Firenze, 679-694.<br />
9. Poggesi G., Donati L., Bocci E., Millemaci G., Pagnini L., Pallecchi P. (2005),<br />
Prato-Gonfienti:un nuovo centro etrusco sulla via di Marzabotto. Culti, forma urbana<br />
e artigianato a Marzabotto. Nuove prospettive di ricerca. Atti del Convegno di <strong>Studi</strong> a<br />
cura di G. Sassatelli-E. Govi. <strong>Studi</strong> e scavi 11 nuova serie, 267-300.<br />
10. Romualdi, A.; Pallecchi, P.; Pierelli, L.; Tonini, G. (2005), Surfaces of antique<br />
marble sculptures in the Uffizi Gallery: reflection of history and image. Surface<br />
Engineering, Volume 21, Numbers 5-6, 378-384(7),<br />
11. Camilli A., Pallecchi P., Remoti E. (2005) Stratigrafia fluviale , portuale e<br />
terrestre: la sequenza dello scavo delle navi di Pisa S. Rossore. Mare uomini e merci<br />
nel Mediterraneo antico. Atti Convegno Internazionale. Genova 9-10 dicembre 2004,<br />
74-86<br />
12. M. Benvenuti, M. Mariotti Lippi, P. Pallecchi and M. Sagri (2006). Late Holocene<br />
catastrophic floods in the terminal Arno river (Pisa, Central Italy) from the story of a<br />
Roman riverine harbour. The Holocene, 16, 6 863-876<br />
13. M. Mariotti-Lippi, C. Bellini, C. Trinci, M. Benvenuti, P. Pallecchi, M. Sagri<br />
(2006) Catastrophic events in the Roman Age: palynological investigations in the<br />
ship site of Pisa San Rossore (Tuscany, Italy) Veget Hist Archaeobot, Springer-<br />
Verlag Ed,<br />
14. I. M. Muntoni, P. Pallecchi (2006), <strong>Studi</strong> archeometrici sulla circolazione di<br />
materie prime e manufatti nella produzione vascolare ed eneolitica italiana. IPP,<br />
- 89 -
Atti della XXXIX riunione scientifica. Materie prime e scambi nella preistoria<br />
italiana, 1010-1021.<br />
15. B. Aranguren P. Pallecchi, A. Revedini (2006), Circolazione e utilizzo dell’ematite<br />
nell’ambito della diffusione di conoscenze tecnologiche nel Paleolitico superiore:<br />
l’esempio di Bilancino. IPP, Atti della XXXIX riunione scientifica. Materie prime e<br />
scambi nella preistoria italiana, 253-266.<br />
16. P. Pallecchi (2006), Il restauro dell’ara di Kleomenes: la Diagnostica preliminare.<br />
In: A. Romualdi. <strong>Studi</strong> e Restauri. I marmi antichi della Galleria <strong>degli</strong> Uffizi. p.25<br />
17. G. Giachi, P. Pallecchi (2006), Indagini analitiche su manufatti lapidei policromi di<br />
interesse archeologico. Notiziario della Soprintendenza ai Beni Archeologici della<br />
Toscana, 1/2005, 476-481.<br />
18. G. Poggesi, P. Pallecchi (2006), Cosa: il restauro della cinta muraria. Notiziario<br />
della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana, 1/2005, 513-516.<br />
19. G. Giachi, P. Pallecchi (2006), Primi dati sulle tecniche di realizzazione delle<br />
decorazioni pittoriche. In A. Minetti, La tomba della quadriga infernale nella<br />
necropoli delle Pianacce di Sarteano. pp. 87-88.<br />
20. P. Pallecchi (2006), Aspetti geomorfologici dell’area fiorentina in: Santa Maria del<br />
Fiore. Teorie e storie dell'archelogia e del restauro nella città delle fabbriche<br />
arnolfiane , a cura di G.Rocchi Coopmans de Yoldi, Firenze, Alinea, pp. 5-6.<br />
21. G. De Marinis, S. Bianchi, P. Lelli, P. Pallecchi, M. Salvini (2006), Discussione<br />
storico-altimetrica in: Santa Maria del Fiore. Teorie e storie dell'archelogia e del<br />
restauro nella città delle fabbriche arnolfiane , a cura di G.Rocchi Coopmans de<br />
Yoldi, Firenze, Alinea, pp. 77-87.<br />
22. E. Pecchioni, E. Cantisani, P. Pallecchi, A. Buccianti, E. Pandeli., S. Rescic and<br />
S. Conticelli. (2007), Mineralogical, geochemical and petrographic characyerisation<br />
of amphorae, stones ballast and stowage materials of the ships from the<br />
archaeological site of Pisa San Rossore, Italy: interferences on their provenance and<br />
possible trading routes . Archaeometry 49, 1,1<strong>–</strong>22<br />
23. P. Pallecchi, E. Bucciarelli. (2007). Tecnologie e materie prime utilizzate per la<br />
fabbricazione dei manufatti in ceramica da cucina. In: S. Bruni (a cura di) Il porto<br />
urbano di Pisa Antica. La fase etrusca, il contesto e il relitto ellenistico. A cura di S.<br />
Bruni. Silvana Ed. 159-162.<br />
24. E. Cantisani, F. Fratini, P. Pallecchi, E. Pecchioni e S. Rescic (2007).<br />
Caratterizzazione delle anfore rinvenute nello scavo e ipotesi sulle aree di<br />
produzione. In: S. Bruni (a cura di) Il porto urbano di Pisa Antica. La fase etrusca II,<br />
il contesto e il relitto ellenistico. A cura di S. Bruni. Silvana Ed. 163-169.<br />
25. A. Broglio, G. Giachi, F. Gurioli, P. Pallecchi (in press) .Les peintures<br />
Aurignaciennes de la Grotte de Fumane. Les chemins de l’Art aurignacien en<br />
Europe. Congrès International Aurignac, 16-18 septembre 2005.<br />
26. S. Bertola, A. Broglio, G. De Vecchi, A. Facciolo, I. Fiore, F. Gurioli, P.<br />
Pallecchi, A. Tagliacozzo. (in press) Le territoire des chasseurs Aurignaciens dans<br />
les Prealpes de la Venetie: l'example de la Grotte de Fumane. XVth Congress<br />
UISPP, Lisbon 2006<br />
- 90 -
Giovanni Pancani<br />
Rilievo (6 CFU)<br />
giovanni.pancani@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura.<br />
Corso di Laurea in Architettura Magistrale, quinquennale classe LM-4 c.u. (ex DM<br />
270/04), Responsabile di alcuni seminari presso il corso di Rilievo dell’Architettura<br />
tenuto dal Prof. Bertocci.<br />
Curriculum<br />
Giovanni Pancani, nato a Firenze il 2 settembre 1958, residente a Signa in via G.<br />
Mazzini, 1 - tel./fax: 055 8732571 <strong>–</strong> cell: 335 5719188 - Codice Fiscale: PNC GNN<br />
58P02 D612J.<br />
Laurea in Architettura conseguita il 9 novembre 1995 presso l'<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze, Facoltà di Architettura, con una tesi dal titolo Il Nucleo antico di Quota, relatore<br />
Prof. Arch. Marco Bini, correlatore Dott. Arch. Elisabetta Pieri, votazione 105/110.<br />
Vincitore di Assegno di Ricerca Area Tecnologica decreto n.673 anno 2002, nell’ambito<br />
del programma di ricerca: Procedure per il rilievo e la documentazione di emergenze<br />
architettoniche.<br />
Rinnovo dell’assegno di ricerca anno 2003.<br />
Rinnovo dell’assegno di ricerca anno 2004.<br />
Rinnovo dell’assegno di ricerca anno 2005.<br />
Rinnovo dell’assegno di ricerca anno 2006.<br />
Rinnovo dell’assegno di ricerca anno 2007.<br />
Rinnovo dell’assegno di ricerca anno 2008.<br />
Rinnovo dell’assegno di ricerca anno 2009.<br />
Dottore di ricerca in Rilievo e rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente, con una<br />
tesi dal titolo I Quartieri Estivi di Palazzo Pitti, gestione di una banca dati di rilievo<br />
integrato, Firenze 2006.<br />
Docente a contratto presso la Facoltà di Architettura negli A.A. 2006/2007, 2007/2008,<br />
2008/2009.<br />
- 91 -
Conoscenza avanzata di sistemi CAD, CAM, raddrizzamento fotogrammetrico digitale,<br />
fotoritocco e di sistemi per la gestione di nuvole di punti per il rilievo con strumentazione<br />
Laser scanner 3D.<br />
2004 <strong>–</strong> 2006 membro della Commissione Edilizia Integrata del comune di Signa<br />
Conoscenza scolastica della lingua inglese.<br />
ATTIVITA’ DIDATTICA E SCIENTIFICA<br />
A.A. 1998/99 collaborazione come cultore della materia al Corso di Rilievo<br />
dell’Architettura tenuto dal Prof. Marco Bini presso la Facoltà di Architettura<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, nella qualità di responsabile del seminario<br />
Documentazione grafica e rilievi del Castello di Signa in convenzione con il Comune di<br />
Signa.<br />
A.A 1998/99 correlatore della tesi di laurea: I Renai, cassa di espansione dell’Arno.<br />
Ipotesi di recupero, laureanda Pasqua Maria Amati, relatore Prof. Marco Bini.<br />
A.A. 2000/2001 collaborazione come cultore della materia al Corso di Rilievo<br />
dell’Architettura tenuto dal Prof. Stefano Bertocci presso la Facoltà di Architettura<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, nella qualità di responsabile del seminario<br />
Documentazione grafica e rilievi di del borgo di San Miniato e del centro storico a<br />
Signa, in collaborazione con il Comune di Signa.<br />
A.A 2000/2001 correlatore della tesi di laurea: Criteri di fattibilità per il recupero del<br />
teatro Ernesto Rossi a Signa, laureando Federico Maremmi, relatore Prof. Piero<br />
Degli’Innocenti.<br />
A.A. 2001/2002 collaborazione come cultore della materia al Corso di Rilievo<br />
dell’Architettura tenuto dal Prof. Stefano Bertocci presso la Facoltà di Architettura<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, nella qualità di responsabile del seminario<br />
Documentazione grafica e rilievo urbano del centro storico di Signa e del Borgo di<br />
Lecore, in convenzione con il Comune di Signa.<br />
A.A 2001/2002 correlatore della tesi di laurea: Preesistenze e persistenze: il rilievo del<br />
castello di Signa, laureanda Simona De Cristofaro, relatore Prof. Marco Bini.<br />
2002/2003 coordinatore del progetto di rilievo avanzato Laser scanner 3D, finalizzato alla<br />
redazione di un modello tridimensionale digitale del Battistero di Pisa, responsabile<br />
scientifico Prof. Marco Bini, rilievo eseguito dal Dipartimento di progettazione<br />
dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, con la collaborazione del<br />
D.I.A.P.R.E.M. (Development of Intergrated Automatic Procedures for Restoration of<br />
Monuments - Centro Dipartimentale per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate<br />
per il Restauro dei Monumenti) dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Ferrara, in convenzione con<br />
l’Opera della Primaziale Pisana.<br />
- 92 -
2002 novembre, vincitore di un Assegno di Ricerca nell’ambito del Programma di<br />
Ricerca del Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze Procedure per il rilievo e la documentazione di emergenze architettoniche, Area<br />
Tecnologica, Decreto n. 673 anno 2002.<br />
Gli obiettivi del programma di ricerca sono stati individuati nella realizzazione di una<br />
banca dati di rilievo integrato laser scanner 3D. Attraverso la messa a punto di schede<br />
differenziate per tipologia di rilievo, si è teso ad ottimizzare la gestione del rilevamento<br />
integrato, e a individuare un processo di archiviazione in grado di fornire immediata<br />
cognizione dei dati di rilievo provenienti sia dalla nuvola di punti sia dalle informazioni<br />
acquisite con altre metodologie. Una banca dati così organizzata consente<br />
l’aggiornamento, nel tempo, del rilievo e la rappresentazione del manufatto secondo<br />
innumerevoli angolature scelte in ragione delle necessità del momento.<br />
2003-2008 rinnovo dell’Assegno di Ricerca.<br />
2003-2005 Dottorato di ricerca in Rilievo e rappresentazione dell’Architettura e<br />
dell’ambiente, <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, XVIII° ciclo.<br />
2003 partecipazione al rilievo con Laser-Scanner della facciata sud del cortile del<br />
Bargello a Firenze, rilievo eseguito dal Dipartimento di progettazione dell’Architettura<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, con la collaborazione del D.I.A.P.R.E.M.<br />
(Development of Intergrated Automatic Procedures for Restoration of Monuments -<br />
Centro Dipartimentale per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate per il<br />
Restauro dei Monumenti) dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> studi di Ferrara e con la collaborazione<br />
della Direzione del Museo Nazionale del Bargello.<br />
2003 23-29 marzo, partecipazione al workshop Il rilievo del Foro di Pompei, rilievo<br />
eseguito con l’utilizzo di laser scaner, organizzato dal D.I.A.P.R.E.M. (Development of<br />
Intergrated Automatic Procedures for Restoration of Monuments - Centro Dipartimentale<br />
per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate per il Restauro dei Monumenti)<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Ferrara.<br />
A.A. 2002/2003 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura tenuto dal Prof.<br />
Stefano Bertocci presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
nella qualità di responsabile del seminario Il rilievo di Villa Caruso Bellosguardo a<br />
Lastra a Signa svoltosi dal 28 aprile al 11 maggio 2003, in convenzione con il Comune di<br />
Lastra a Signa.<br />
A.A 2002/2003 correlatore della tesi di laurea: Il cortile del Bargello a Firenze,<br />
laureanda Arianna Mazzel, relatore Prof. Marco Bini.<br />
A.A 2002/2003 correlatore della tesi di laurea: Ex Macelli pubblici di Lastra a Signa -<br />
Firenze - una proposta di recupero, laureanda Cei Cecilia, relatore Prof. Marco Bini.<br />
A.A. 2003/2004 Collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura tenuto dal Prof.<br />
Stefano Bertocci presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
nella qualità di responsabile del seminario Il rilievo di Villa Caruso Bellosguardo a<br />
- 93 -
Lastra a Signa, svoltosi dal 12 al 25 aprile 2004, in convenzione con il Comune di Lastra<br />
a Signa.<br />
A.A. 2003/2004 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura tenuto dal Prof.<br />
Stefano Bertocci presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
nella qualità di tutor per il seminario di rilievo archelogico svoltosi a Rocca San Silvestro<br />
dal 17 al 22 maggio 2004.<br />
2004 5-9 aprile, partecipazione alle scansioni del rilievo L’Architettura di Michelangelo<br />
nel complesso Laurenziano comprendente la Sacrestia Nuova delle Cappelle medicee,<br />
eseguito con scanner laser e curato dal Dipartimento di progettazione dell’Architettura<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, Prof.ri S. Bertocci e P. Puma e dal D.I.A.P.R.E.M.<br />
(Development of Intergrated Automatic Procedures for Restoration of Monuments -<br />
Centro Dipartimentale per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate per il<br />
Restauro dei Monumenti) dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Ferrara, Prof. M. Balzani.<br />
2004 partecipazione al rilievo diretto integrato da laser scanner (Minolta Vivid V900)<br />
dei plutei della Biblioteca Laurenziana, curato dal Dipartimento di progettazione<br />
dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, Prof.ri S. Bertocci e P. Puma e<br />
dal D.I.A.P.R.E.M. (Development of Intergrated Automatic Procedures for Restoration of<br />
Monuments - Centro Dipartimentale per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate<br />
per il Restauro dei Monumenti) dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Ferrara, Prof. M. Balzani.<br />
A.A. 2004/2005 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura tenuto dal Prof.<br />
Stefano Bertocci presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
in qualità di responsabile del seminario Il rilievo urbano di Naso (ME), svoltosi dal 5 al<br />
12 dicembre 2004, collaborazione con il Dipartimento di Restauro e Conservazione dei<br />
Beni Architettonici dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, Prof.ssa F. Farneti.<br />
A.A. 2004/2005 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura tenuto dal Prof.<br />
Stefano Bertocci presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
in qualità di responsabile del seminario Il rilievo <strong>degli</strong> appartamenti estivi di Palazzo<br />
Pitti, svoltosi dal 14 al 20 febbraio 2004.<br />
2005 febbraio, coordinatore del rilievo integrato da laser scanner, <strong>degli</strong> Appartamenti<br />
Estivi di Palazzo Pitti, curato dal Dipartimento di Progettazione dell’Architettura<br />
dell’<strong>Università</strong> di Firenze, con il Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni<br />
Architettonici dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze Prof.ssa F. Farneti, ed il del<br />
D.I.A.P.R.E.M. (Development of Intergrated Automatic Procedures for Restoration of<br />
Monuments - Centro Dipartimentale per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate<br />
per il Restauro dei Monumenti) dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Ferrara, Prof. M. Balzani.<br />
- 94 -
A.A. 2004/2005 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura tenuto dal Prof.<br />
Stefano Bertocci presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
in qualità di responsabile del seminario Il rilievo urbano di Naso (ME) svoltosi dal 17 al<br />
25 aprile 2005, in collaborazione con il Dipartimento di Restauro e Conservazione dei<br />
Beni Architettonici dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, Prof.ssa F. Farneti.<br />
A.A. 2004/2005 Collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura tenuto dal Prof.<br />
Stefano Bertocci presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
nella qualità di responsabile del seminario Il rilievo di Villa Caruso Bellosguardo a<br />
Lastra a Signa svoltosi dal 9 al 22 maggio 2005, in convenzione con il Comune di Lastra<br />
a Signa.<br />
2005 luglio, coordinatore del rilievo integrato da laser scanner 3D del rilievo ambientale<br />
per la valutazione di impatto ambientale della strada statale Tosco Romagnola S.S. 67 nel<br />
Comune di Pontassieve (FI), curato dal Dipartimento di Progettazione dell’Architettura<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, Prof. S. Bertocci, in collaborazione con il<br />
D.I.A.P.R.E.M. (Development of Intergrated Automatic Procedures for Restoration of<br />
Monuments - Centro Dipartimentale per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate<br />
per il Restauro dei Monumenti) dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Ferrara, Prof. M. Balzani e<br />
la Provincia di Firenze.<br />
2005 ottobre, coordinatore del rilievo integrato da laser scanner 3D del rilievo<br />
ambientale per la valutazione di impatto ambientale della strada statale Chiantigiana S.S.<br />
222 nel Comune di Bagno a Ripoli (FI), curato dal Dipartimento di Progettazione<br />
dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, Prof. S. Bertocci, in<br />
collaborazione con il D.I.A.P.R.E.M. (Development of Intergrated Automatic Procedures<br />
for Restoration of Monuments - Centro Dipartimentale per lo Sviluppo di Procedure<br />
Automatiche Integrate per il Restauro dei Monumenti) dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Ferrara, prof. M. Balzani e la Provincia di Firenze.<br />
2005 ottobre, coordinatore del rilievo integrato laser scanner 3D dello scavo<br />
archeologico della Fattoria di Fossa Nera, rilevo eseguito nell’ambito del progetto Le<br />
100 Fattorie romane della piana di Lucca, responsabile scientifico Prof. S. Bertocci,<br />
rilievo eseguito per la Soprintendenza Archeologica per la Toscana, funzionario<br />
responsabile Dott. G. Ciampoltrini, in collaborazione con la Provincia di Lucca,<br />
responsabile dello scavo Dott. M. Zecchini.<br />
A.A 2004/2005 correlatore della tesi di laurea: La fornace Braccini: Strumenti e metodi<br />
innovativi di rilievo per il riuso e la riqualificazione, laureandi Massimiliano Certini e<br />
Luca Cosimi, relatore Prof. Stefano Bertocci.<br />
A.A. 2005/2006 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura, Corso di Laurea in<br />
Architettura classe 4/S <strong>–</strong> Quinquennale, tenuto dal Prof. Stefano Bertocci presso la<br />
Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze; in qualità di responsabile<br />
del seminario Il rilievo integrato laser scanner 3D delle mura di Lastra a Signa svoltosi<br />
dal 15 al 22 maggio 2006, in collaborazione con il Comune di Lastra a Signa.<br />
- 95 -
2006 luglio, coordinatore del rilievo integrato da laser scanner 3D del rilievo ambientale<br />
per la valutazione di impatto ambientale di un ponte sul torrente Era a Pontedera (PI),<br />
curato dal Dipartimento di progettazione dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze, Prof. S. Bertocci, in convenzione con il Comune di Pontedera.<br />
A.A. 2006/2007 Docente a contratto presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze corso di Disegno dell’Architettura Corso di Laurea in Architettura<br />
classe 4/S <strong>–</strong> Quinquennale.<br />
A.A 2005/2006 correlatore della tesi di laurea: Il centro di Lastra a Signa, laureando<br />
Lorenzo Dini, relatore Prof. Stefano Bertocci.<br />
A.A. 2006/2007 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura, Corso di Laurea in<br />
Architettura classe 4/S <strong>–</strong> Quinquennale, tenuto dal Prof. Stefano Bertocci presso la<br />
Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze; in qualità di responsabile<br />
del seminario, Il rilievo integrato laser scanner 3D delle mura di Lastra a Signa, svoltosi<br />
dal 7 al 12 maggio 2007.<br />
A.A. 2006/2007 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura, Corso di Laurea in<br />
Architettura classe 4/S <strong>–</strong> Quinquennale, tenuto dal Prof. Stefano Bertocci presso la<br />
Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze in qualità di responsabile del<br />
seminario, Il rilievo integrato Laser scanner 3D delle quadrature dei quartieri<br />
monumentali di Palazzo Pitti.<br />
2007 docenza e coordinamento al corso di formazione, il rilievo per il progetto:frontiere<br />
della tecnologia laser scanner, Stage Residenziale tenuto a Villa Bellosguardo Caruso a<br />
Lastra a Signa, (FI), corso diretto dal Prof. Stefano Bertocci e coordinato da Giovanni<br />
Pancani, organizzato dall’Associazione Villa Caruso, con il patrocinio del Dipartimento<br />
di Progettazione dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, tenutosi a Lastra<br />
a Signa, 7-12 maggio 2007.<br />
A.A. 2007/2008 Docente a contratto presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, corso di Disegno dell’Architettura, e corso di Tecniche di<br />
rappresentazione, Modulo del Laboratorio di Architettura I, Corso di Laurea in Scienze<br />
dell’architettura, Triennale.<br />
A.A. 2007/2008 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura, Corso di Laurea in<br />
Architettura classe 4/S <strong>–</strong> Quinquennale, tenuto dal Prof. Stefano Bertocci presso la<br />
Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, in qualità di responsabile<br />
del seminario Il rilievo integrato Laser scanner 3D dell’antico centro del Cotone a<br />
Marciana Marina, in collaborazione con il comune di Marciana Marina (isola d’Elba)<br />
(LI), svoltosi dal 22 al 27 aprile 2008.<br />
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A.A. 2007/2008 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura, Corso di Laurea in<br />
Architettura classe 4/S <strong>–</strong> Quinquennale, tenuto dal Prof. Stefano Bertocci presso la<br />
Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze; in qualità di responsabile<br />
del seminario, Il rilievo integrato laser scanner 3D delle mura di Lastra a Signa, svoltosi<br />
dal 5 al 11 maggio 2008.<br />
A.A. 2008/2009 collaborazione al Corso di Rilievo dell’Architettura tenuto dal Prof.<br />
Stefano Bertocci presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
in qualità di responsabile del seminario Il rilievo integrato Laser scanner 3D dell’antico<br />
centro del Cotone a Marciana Marina, in collaborazione con il comune di Marciana<br />
Marina (isola d’Elba) (LI), svoltosi dal 25 al 30 novembre 2008.<br />
A.A. 2008/2009 Docente a contratto presso la Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze corso di Disegno dell’Architettura Corso di Laurea in Architettura<br />
classe 4/S <strong>–</strong> Quinquennale.<br />
A.A. 2009/2010 Docente a contratto presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e<br />
Naturali dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, corso di Laurea in Corso di Laurea di<br />
Tecnologia per la Conservazione e il Restauro DM 270/04, corso di Rilievo.<br />
PARTECIPAZIONI A MOSTRE E CONVEGNI<br />
1999 organizzazione e cura (con Marco Bini) della Giornata di <strong>Studi</strong>, Disegni e immagini<br />
del Castello di Signa per un’idea di recupero, organizzata dal Dipartimento di<br />
Progettazione dell’Architettura della Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze e dal Comune di Signa, Signa, Villa Castelletti, 9 ottobre 1999.<br />
1999 relazione dal titolo Imput per un progetto, in occasione della giornata di studi<br />
Disegni e immagini del Castello di Signa per un’idea di recupero, Signa, Villa<br />
Castelletti, 9 ottobre1999.<br />
1999 organizzazione e cura (con Marco Bini) della mostra, Disegni e immagini del<br />
Castello di Signa per un’idea di recupero, esposizione <strong>degli</strong> elaborati grafici eseguiti,<br />
sotto la responsabilità scientifica del Prof. Marco Bini, in occasione della convenzione<br />
stipulata fra il Comune di Signa ed il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura<br />
della Facoltà di Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, Signa, Villa<br />
Castelletti, 9 -17 ottobre 1999.<br />
2000 relazione dal titolo, L’antico abitato del castello: problematiche di recupero, tenuta<br />
nel corso della giornata di studi, La chiesa di San Lorenzo a Signa e l’antico abitato del<br />
Castello, in occasione della II settimana per la cultura 27 marzo-2 aprile 2000, a cura<br />
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Ambientali e<br />
Architettonici di Firenze Pistoia e Prato, in collaborazione con il Comune di Signa, Signa,<br />
Chiesa di San Lorenzo, 31 marzo 2000.<br />
- 97 -
2001 organizzazione e cura (con Marco Bini) del Convegno Centri abitati e territorio <strong>–</strong><br />
Analisi e recupero di una identità, organizzata dal Dipartimento di Progettazione<br />
dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze e dal Comune di Signa, Signa,<br />
Villa Castelletti, 10 novembre 2001.<br />
2001 relazione dal titolo, I rilievi dei borghi e delle emergenze di Signa, tenuta in<br />
occasione del Convegno Centri Abitati e territorio <strong>–</strong> Analisi e recupero di una identità,<br />
Signa, Villa Castelletti, 10 novembre 2001.<br />
2001 organizzazione e cura (con Marco Bini) della mostra Conoscere e scoprire Signa <strong>–</strong><br />
Rilievi di emergenze per il recupero delle qualità urbana, esposizione <strong>degli</strong> elaborati<br />
grafici eseguiti sotto la responsabilità scientifica del Prof. Marco Bini, nel Corso di<br />
Rilievo dell’Architettura tenuto dal Prof. Stefano Bertocci, seminario su Signa coordinato<br />
dal Sottoscritto, in occasione della convenzione stipulata fra il Comune di Signa ed il<br />
Dipartimento di Progettazione dell’Architettura della Facoltà di Architettura<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, Signa, Villa Castelletti, 17 novembre <strong>–</strong> 2 dicembre<br />
2001.<br />
2003 relazione dal titolo, Il rilievo del Battistero di Piazza dei Miracoli a Pisa, in Il<br />
Battistero di Pisa: Progetto per un rilievo avanzato finalizzato alla redazione di un<br />
modello 3D digitale, incontro tecnico organizzato dal Dipartimento di Progettazione<br />
dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> di Firenze, in occasione del Salone del Restauro di<br />
Ferrara, Ferrara, 4 aprile 2003.<br />
2003 relazione dal titolo Il rilievo del Battistero: l’acquisizione dati, la registrazione e le<br />
possibilità d’impiego in Progetto per il rilievo avanzato finalizzato alla redazione di un<br />
modello 3D digitale del Battistero, in occasione del convegno L’alta tecnologia nella<br />
gestione di Piazza dei Miracoli, Pisa, Opera della Primaziale Pisana, 26 settembre 2003.<br />
2004 partecipazione all’organizzazione del Convegno internazionale Residenze, Ville e<br />
Parchi storici: strategie per la conoscenza ed il riuso sostenibile organizzato dal<br />
Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> di Firenze, con<br />
l’Associazione Villa Caruso ed il Comune di Lastra a Signa, con il patrocinio di FORUM<br />
UNESCO, Lastra a Signa, Villa Caruso Bellosguardo, 24-25 settembre 2004.<br />
2004 presentazione e cura della mostra I rilievi di Villa Caruso in occasione del<br />
convegno Residenze, Ville e Parchi storici: strategie per la conoscenza ed il riuso<br />
sostenibile, Lastra a Signa, Villa Caruso Bellosguardo, 24-25 settembre 2004.<br />
2006 con S. Bertocci organizzazione della giornata di studi Il Rilievo per il Progetto:<br />
nuove frontiere della tecnologia laser scanner, organizzata dal Dipartimento di<br />
Progettazione dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, con l’Associazione<br />
Villa Caruso il Comune di Lastra a Signa e la collaborazione di Leica Geosystems ed<br />
Edifir, Lastra a Signa, Villa Caruso Bellosguardo, 22 maggio 2006.<br />
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2006 relazioni dal titolo Palazzo Pitti: il rilievo integrato 3D dei quartieri estivi e Prove<br />
tecniche di rilievo urbano integrato: Lastra a Signa in giornata di studi Il Rilievo per il<br />
Progetto: nuove frontiere della tecnologia laser scanner, Lastra a Signa, Villa Caruso<br />
Bellosguardo, 22 maggio 2006.<br />
2006 partecipazione al Comitato organizzatore della mostra Naso: tre secoli di Storia,<br />
Architettura, Arte e Terremoti, a cura di F. Farneti e G. C. Romby, patrocinata dal<br />
Comitato Internazionale per i paesaggi culturali ICOMOS-IFLA, Dipartimento di<br />
Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
Dipartimento di Storia dell’Architettura e della Città dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze, Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> studi di<br />
Firenze, Archivio di Stato di Messina, Museo Regionale di Messina, Naso (ME), 5 agosto<br />
- 30 settembre 2006.<br />
2006 presentazione del lavoro, 3D Laser Scanner Surveying in Beijing per il workshop<br />
conclusivo della Conferenza, From the Survey to the Project, The identità of the Towns.<br />
The Contribution of New Technology in Remote Data Management, Pechino, Tsinghua<br />
University, 25 settembre 2006.<br />
2007-2008 partecipazione alla mostra Nuove immagini di monumenti fiorentini. Rilievi<br />
con tecnologia scanner laser, a cura di Marco Bini e Carlo Batini, organizzata<br />
nell’ambito delle celebrazioni per il 25° anniversario dell’inserimento di Firenze nella<br />
lista delle Città Patrimonio Mondiale UNESCO, dal Dipartimento di Progettazione<br />
dell’Architettura dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze e dal Comune di Firenze con il<br />
patrocinio di Provincia di Firenze, Firenze, Palazzo Bastogi, Archivio storico del Comune<br />
di Firenze, 23 novembre 2007 - 22 gennaio 2008.<br />
2008 con S. Bertocci, relazione dal titolo, La progettazione delle architetture<br />
illusionistiche dipinte in epoca barocca: il contributo delle metodologie di<br />
telerilevamento per le indagini delle superfici decorative di strutture voltate complesse,<br />
in convegno internazionale, Genesi dell’architettura, strumenti per il progetto, Firenze<br />
10 <strong>–</strong> 11 settembre 2008.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1. 1983 A. POLI e M. SGARAVATTI con la collaborazione di G. PANCANI, Case<br />
metropolitane - Marignolle, in “Abitare”, n. 211, pp. 24-27.<br />
2. 1988 Il tempo sospeso in Il lino protagonista, di S. POLI con la collaborazione di<br />
G. PANCANI [pubblicazione risultati di concorso] atti del primo Grand Prix Intenational<br />
- Interior design, “Casa Vogue”, n. 198, p. 142 e sgg.<br />
3. 2000 M. BINI in collaborazione con G. PANCANI, (a cura di) Il Castello di Signa,<br />
Documentazione e rilievo per il recupero delle qualità ambientali, Firenze, Edifir, 2000.<br />
4. 2000 G. PANCANI, Input per un progetto, in M.BINI G.PANCANI (a cura di) Il<br />
Castello di Signa, documentazione e rilievo per il recupero delle qualità ambientali,<br />
Firenze, Edifir, 2000, pp. 17-22.<br />
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5. 2003 G. PANCANI, Signa e il suo sviluppo urbano: il castello, il ponte,<br />
l’architettura religiosa, in Z. CIUFFOLETTI (a cura di), Storia della comunità di Signa,<br />
II L’identità culturale, Firenze, Edifir, 2003, pp. 7-11.<br />
6. 2005 G. PANCANI, I Quartieri Estivi di Palazzo Pitti, gestione di una banca dati<br />
di rilievo integrato, Firenze, dicembre 2005, (tesi di dottorato di ricerca, D.P.R. 11 luglio<br />
1980 XVIII ciclo).<br />
7. 2006 S. BERTOCCI, G. PANCANI, P. PUMA (a cura di), Ville e parchi storici:<br />
strategie per la conoscenza e il riuso sostenibile, Firenze, Edifir, 2006.<br />
8. 2006 G. PANCANI, Il contributo del rilievo per la conoscenza e la conservazione<br />
del patrimonio: il caso di Villa Caruso Bellosguardo, in S. Bertocci, G. Pancani, P.<br />
Puma, (a cura di), Ville e Parchi Storici, strategie per la conoscenza e il riuso sostenibile,<br />
Firenze, Edifir, 2006, pp. 273 - 279.<br />
9. 2006 S. BERTOCCI e G. PANCANI (a cura di) con la collaborazione di M.<br />
GIANNINI (a cura di), Catalogo <strong>degli</strong> elaborati della Mostra Villa Bellosguardo Caruso<br />
a Lastra a Signa, in Ville e Parchi Storici, op. cit., pp. 281 - 305.<br />
10. 2006 G. PANCANI, Il rilievo del centro storico di Naso, in F. FARNETI, e G. C.<br />
ROMBY (a cura di), Naso tre secoli di storia, Architettura, arte e terremoti, Firenze,<br />
Alinea 2006, pp. 35 - 41.<br />
11. 2006 G. PANCANI, [abstract] The management of a data bank of an integrated<br />
survey: the case of Palazzo Pitti’s summer quarters in M. BINI, S. BERTOCCI, S.<br />
MECCA (a cura di), The case of Palazzo Pitti's summer quarters, in Documentation for<br />
conservtion and development New heritage strategy for the future, Abstracts 11 th<br />
International seminar, Florence 11-15 september, Firenze, University Press, 2006, p. 344.<br />
12. 2006 G. PANCANI, 3D Laser Scanner Surveying in Beijing, in S. BERTOCCI, S.<br />
PARRINELLO, (a cura di), From the Survey to the Project: the Identità of the Towns,<br />
Firenze, Edifir, 2006, pp. 92 - 97<br />
13. 2007 G. PANCANI, 3D Laser scanning and plotting techniques in G.<br />
CIAMPOLTRINI, A. MRAKIC, G. PANCANI, M. ZECCHINI, Vitruvio, the Colchis,<br />
the castellum Larignum and the archaeological excavation in Capannori, Frizzone<br />
(Lucca, Tuscany). Archaeological evidence and laser scanner technique of a wooden<br />
structure of the II century to b.C., in S. BERTOCCI, S. PARRINELLO (a cura di)<br />
Wooden Architecture in Karelia, Firenze, Edifir, 2007, pp. 127-129.<br />
14. 2007 G.PANCANI, [scheda] I quatieri estivi in Palazzo Pitti, in M. BINI e C.<br />
BATINI (a cura di), Nuove immagini di monumenti fiorentini. Rilievi con tecnologia<br />
scanner laser 3D, Firenze, Alinea, 2007, pp. 84,85.<br />
15. 2008 S. BERTOCCI, G. PANCANI [abstract] La progettazione delle architetture<br />
illusionistiche dipinte in epoca barocca: il contributo delle metodologie di<br />
telerilevamento per le indagini delle superfici decorative di strutture voltate complesse,<br />
in Atti del Convegno Internazionale, Genesi dell’architettura, strumenti per il progetto,<br />
Firenze 2008.<br />
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Carla Parrini (Ricercatrice)<br />
Matematica <strong>–</strong> Modulo I e II (12CFU)<br />
parrini@math.unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Presso il Corso di Laurea in Fisica le esercitazioni per ore 40 del corso di Geometria,<br />
CFU 9 ore 90.<br />
Presso il Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione e il Restauro dei Beni<br />
Culturali ha tenuto anche un precorso di Matematica di 15 ore<br />
Curriculum<br />
Ricercatore Confermato a Tempo Pieno. S.D. di appartenenza MAT 03<br />
La Ricerca Scientifica è svolta nel settore Geometria e Analisi Complessa.<br />
Gli argomenti affrontati riguardano in particolare:<br />
∂ -problem<br />
Trasformazioni proprie<br />
Algebre di funzioni olomorfe<br />
Tracce di funzioni olomorfe<br />
Teoria delle funzioni di variabili complesse su domini non limitati.<br />
Sistemi dinamici<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
G. Dini, C. Parrini - Extending CR-distributions.<br />
Atti Acc. Naz. Lincei, Rendiconti ser. VIII, 68 (1980).<br />
G. Dini, C. Parrini - Singolarita` rimovibili per CR-distribuzioni su domini piatti.<br />
B.U.M.I. 17 B (1980)<br />
G. Dini, C. Parrini - Extending CR-distributions. Bull. Sc. Math. 106 (1982).<br />
-C. Parrini, A. Selvaggi Primicerio - A decomposition theorem for A (D) in pseudoconvex<br />
domains. B.U.M.I. 3 - B (1984)<br />
C. Parrini, A. Selvaggi Primicerio - Uniform estimates for the ∂ -problem in a class of<br />
branched covering of strictly pseudoconvex domains. Math. Z. 189 (1985)<br />
C. Parrini, G. Tomassini - ∂ u=f : Esistenza di soluzioni limitate in domini non limitati.<br />
B.U.M.I. 1-B (1987)<br />
E. Barletta, C. Parrini - Bounded solutions for ∂ -problem in pseudo- Siegel domains.<br />
Annali di Matematica pura e applicata CLXVIII (1995).<br />
C. Parrini - Hölder estimates for ∂ in some finite preimages of strictly pseudoconvex<br />
domains. Bull. Sc. Math. 112 (1998)<br />
- 101 -
Brunella Perito (Ricercatrice)<br />
Biologia dei microrganismi (9 CFU) - Modulo II<br />
brunella.perito@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
CdL: specialistica in Biologia Ambientale insegnamento: Microbiologia Ambientale<br />
modulo a CFU 3 (minimo 24 ore frontali)<br />
Curriculum<br />
Linee principali di ricerca a cui ha partecipato o partecipa<br />
• <strong>Studi</strong>o di geni di streptomiceti coinvolti nella degradazione della cellulosa;<br />
• studio di geni coinvolti nella sintesi di attivita' glutatione transferasica (GST) di<br />
microrganismi;<br />
• studio di ceppi di Clostridium pectinolitici coinvolti nel processo di macerazione della<br />
canapa;<br />
• studio del processo di formazione di carbonato di calcio da parte di batteri;<br />
• studio di attività antimicrobiche presenti in insetti;<br />
• studio di popolazioni microbiche presenti su manufatti culturali biodeteriorati.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
• Tamburini E., Di Candilo M., Perito B., Polsinelli M., Ranalli P., Mastromei G. 2002.<br />
Selezione, caratterizzazione e impiego di ceppi batterici nella macerazione controllata<br />
della canapa. Agroindustria 1 (1): 49-53.<br />
• Tamburini E., Di Candilo M., Perito B., Mastromei G. 2002. Selection of bacterial<br />
strains for improvement of the hemp retting process. In: Advances in Biotechnology<br />
for Textile Processing; Hardin, I.R., D.E. Akin and S.J. Wilson (eds), published by the<br />
University of Georgia, Athens (Georgia, USA), p. 129-137.<br />
• Ugolini F.C., Arfaioli P., Barabesi C., Bosetto M., Agnelli A., Agnelli A.E.,<br />
Mastromei G., Perito B., Tamburini E. 2002. Study of the impact of organic<br />
amendments on treated Italian soils. Proceedings of 17 th World Congress of Soil<br />
Science, 1639-1-1639-10.<br />
• Donia D., Divizia M., Panà A., Burrini D., Lupi E., Perito B. 2002. Applicazione dei<br />
parametri obbligatori ed accessori nel controllo di acque di diversa origine. Igiene e<br />
Sanità Pubblica, vol. LVIII, n. 6, 455-466.<br />
• Barabesi C., Salvianti F., Mastromei G., Perito B. 2003. Microbial calcium carbonate<br />
precipitation for reinforcement of monumental stones. In: Molecular Biology and<br />
Cultural Heritage; C. Saiz-Jimenez (ed), A.A. Balkema Publishers, Lisse (The<br />
Netherlands), 209-212.<br />
• Barabesi C., Tamburini E., Mastromei G., Perito B. 2003. Mechanisms of microbial<br />
calcium carbonate precipitation. In: Art, Biology, and Conservation: Biodeterioration<br />
of Works of Art; Koestler R.J., V.R. Koestler, A.E. Charola and F.E. Nieto-Fernandez<br />
(eds), The Metropolitam Museum of Art, New York, 472-485.<br />
- 102 -
• Tamburini E., Gordillo León A., Perito B. and Mastromei G. 2003. Characterisation<br />
of bacterial pectinolytic strains involved in the water retting process. Environm.<br />
Microbiol., 5 (9): 730-736.<br />
• Perito B and Mastromei G. 2003. Conservation of monumental stones by bacterial<br />
biomineralization. Microbiology Today 30: 113-114.<br />
• Turillazzi S., Perito B., Pazzagli L., Pantera B., Gorfer S. and Tancredi M. 2004.<br />
Antibacterial activity of larval saliva of the European paper wasp Polistes dominulus<br />
(Hymenoptera, Vespidae). Insectes Sociaux 51: 339-341.<br />
• Tamburini E., Perito B. and Mastromei G. 2004. Growth phase-dependent expression<br />
of an endoglucanase encoding gene (eglS) in Streptomyces rochei A2. FEMS<br />
Microbiol. Lett., 237: 267-272.<br />
• Tamburini E., Gordillo León A., Perito B., Di Candilo M. and Mastromei G. 2004.<br />
Exploitation of bacterial pectinolytic strains for improvement of hemp water retting.<br />
Euphytica 140: 47-54.<br />
• Turillazzi S., G. Mastrobuoni, F. R. Dani, G. Moneti, G. Pieraccini, G. La Marca, G.<br />
Bartolucci, B. Perito, D. Lambardi, V. Cavallini, and L. Dapporto. 2006. Dominulin<br />
A and B: two new antibacterial peptides identified on the cuticle and in the venom of<br />
the social paper wasp Polistes dominulus using MALDI-TOF, MALDI-TOF/TOF and<br />
ESI-Ion Trap. Journal of the American Society for Mass Spectrometry 17: 376-383.<br />
• Barabesi C., Galizzi A., Mastromei G., Rossi M., Tamburini E. and Perito B. A<br />
Bacillus subtilis gene cluster involved in calcium carbonate biomineralization. J.<br />
Bacteriol. In press.<br />
- 103 -
Marcello Picollo (Professore a contratto)<br />
Elaborazione delle Immagini (5 CFU)<br />
m.picollo@ifac.cnr.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Professore a contratto presso <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Ferrara, Facoltà di Scienze<br />
Matematiche Fisiche e Naturali, Corso di Laurea in Conservazione e Diagnostica Di<br />
Opere D’arte Moderna e Contemporanea, corso “Tecniche Spettroscopiche”.<br />
Curriculum<br />
PRESENT POSITION<br />
Researcher, permanent position, at the Institute for Applied Physics “Nello Carrara”<br />
(IFAC) of the National Research Council (CNR) of Italy.<br />
Work address: IFAC-CNR, Via Madonna del Piano 10, 50019 Sesto Fiorentino (FI),<br />
Italy<br />
IFAC "Applied Spectroscopy Group” Coordinator on “Tecniche spettroscopiche integrate<br />
per la diagnostica non invasiva, la conservazione e la fruizione del patrimonio culturale".<br />
IFAC Coordinator for the Scientific Collaboration between the University of the Balearic<br />
Islands, ICVBC-CNR, and IFAC-CNR.<br />
IFAC Coordinator for the Scientific Collaboration between the National Institute of<br />
Information and Communications Technology (NICT), Tokyo, and IFAC-CNR.<br />
Asia and Oceania chairperson for Infrared and Raman Users’ Group (IRUG);<br />
Coordinator of the Area Tematica del Colore Group of the Italian Archaeometric<br />
Association (AIAr).<br />
EDUCATION AND TRAINING<br />
1992-93<br />
Faculty of Sciences, University of Florence, Italy<br />
Corso di perfezionamento in "La Scienza per la Conservazione dei Beni Culturali”<br />
Post-Master level<br />
1982-88<br />
University of Florence, Italy<br />
Laurea (M.S.) in Geology<br />
Quantitative mineralogical analysis by means of XRD of the Carbonate beach sediments of<br />
the Maltese Islands and their relation with the Carbonate and Silicate rocks of the substrate.<br />
Supervisor: Prof. Alessandro Turi.<br />
GRANTS<br />
• January <strong>–</strong> March 1999 (two months)<br />
CNR-NATO Senior Research Grant at Conservation Center of the Museum of Modern<br />
Art, New York. Supervisor Dr. J. Coddington.<br />
• January <strong>–</strong> December 1998 (twelve months)<br />
CNR Research Grant at IROE. Supervisor Dr. A. Casini<br />
- 104 -
Non Destructive Mid-IR Reflectance Spectroscopy on paintings by means of Fiber Optics<br />
System<br />
• July <strong>–</strong> August 1997 (two months)<br />
CNR-NATO Senior Research Grant at Conservation Research Center of Los Angeles<br />
County Museum of Art. Supervisor Dr. J. Twilley.<br />
• February - March 1997 (one month)<br />
CNR Short Term Mobility Grant at ULIRS Thermal Methods and Conservation Science<br />
Laboratory, Birkbeck College, University of London. Supervisor Dr. M. Odlyha.<br />
• October 1995 <strong>–</strong> September 1996 (twelve months)<br />
CNR Research Grant at IROE. Supervisor Dr. M. Bacci.<br />
Development of image spectroscopy devices for painting investigation<br />
• September 1993 <strong>–</strong> August 1994 (twelve months)<br />
CNR Research Grant at IROE. Supervisor Dr. M. Bacci.<br />
Non-destructive investigations on painting materials<br />
• July 1991 <strong>–</strong> June 1992 (twelve months)<br />
CNR Research Grant at IROE. Supervisor Dr. M. Bacci.<br />
Spectroscopic optical investigations on materials used in art works<br />
WORK EXPERIENCE<br />
• December 1999 (from November 2001 the position became permanent)<br />
Institute for Applied Physics “Nello Carrara” (IFAC) of the National Research Council<br />
(CNR) of Italy. Before March 2002 named Institute for Research on Electromagnetic<br />
Waves (IROE).<br />
Research on improving and developing methods and techniques for carrying out noninvasive<br />
analysis on art works by using UV-Vis-IR spectroscopy<br />
Researcher, permanent position<br />
Provide analytical support to conservators and curators at museums, galleries, and<br />
restoration laboratories; overseeing and performing testing and analysis on polychrome<br />
surfaces by using non-invasive techniques; supervising lab staff (Ph.D. students, junior<br />
fellows, interns, and technicians); monitoring environmental conditions of art displays in<br />
galleries and churches; developing proposals for international research collaborations;<br />
coordinator of international research projects.<br />
• October-December 2008<br />
Faculty of Sciences, University of Florence, Italy<br />
Lecturer; Image Elaboration for undergraduate course in “Technology for the Conservation<br />
and Restoration of Cultural Heritage”<br />
• September-December 2008<br />
January-May 2008<br />
January-May 2007<br />
January-May 2006<br />
January-May 2005<br />
Faculty of Sciences, University of Ferrara, Italy<br />
Lecturer; Spectroscopic Techniques for graduate course in “Conservation and Diagnostic of<br />
contemporary and modern artworks”<br />
• From 2001<br />
University of Firenze, University of Parma, University of Pisa, University of Torino,<br />
University of Catania, <strong>Università</strong> Internazionale dell’Arte (Firenze).<br />
- 105 -
Lecturer; Lecture series on “Colorimetry in the Cultural Heritage” and “Reflectance<br />
Spectroscopy applied to the Cultural Heritage” for Undergraduate Courses Physic<br />
Methodologies applied to Cultural Heritage, Geology and Technology for Conservation and<br />
Restoration of Cultural Heritage.<br />
ORGANISATIONAL SKILLS AND COMPETENCES<br />
2005-2006: IFAC Research Group Coordinator of the CNR-CSIC (Spain) Research Project<br />
“Non-invasive Mid-infrared fiber optics reflectance spectroscopy on painted<br />
layers and prints: comparison with traditional reflectance spectroscopic<br />
techniques using multivariate analysis on spectra” in collaboration with Instituto<br />
de Investigaciones Quimicas y Ambientales de Barcelona (IIQAB-CSIC).<br />
2004: Organizer of the sixth Infrared and Raman Users’ Group (IRUG6) conference in<br />
Florence and editor of the conference proceedings.<br />
2001-2003: IFAC Research Group Coordinator of the Agenzia 2000 Project “Making a<br />
portable instrument for the reflectance spectroscopic study of gemstones in objects of<br />
art and museum displays”.<br />
Books<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
- C. Giannini, R. Roani in collaboration with G. Lanterna e M. Picollo: “Dizionario del<br />
restauro e della Diagnostica” Nardini ed., Fiesole (I) 2000.<br />
- A. Aldrovandi and M. Picollo: “Metodi di documentazione e indagini non invasive sui<br />
dipinti” Il Prato ed., Padua (I) 1999 (2nd edition 2007).<br />
Book Chapters<br />
- M. Bacci, L. Boselli, M. Picollo, B. Pretzel, B. Radicati, “Colorimetry” in Practical<br />
handbook on diagnosis of paintings on movable support, Editors D. Pinna, M. Galeotti,<br />
R. Mazzeo, European Project ARTECH, Centro Di, Firenze, 2009, pp. 143-146.<br />
- M. Bacci, L. Boselli, M. Picollo, B. Radicati, “UV, VIS, NIR Fibre Optic Reflectance<br />
Spectroscopy (FORS)” in Practical handbook on diagnosis of paintings on movable<br />
support, Editors D. Pinna, , M. Galeotti, R. Mazzeo, European Project ARTECH,<br />
Centro Di, Firenze, 2009, pp. 197-200.<br />
- M. Bacci, L. Boselli, M. Picollo, B. Pretzel: " Colour measurement on paintings” in New<br />
trends in Analytical, Environmental and Cultural Heritage Chemistry Developments,<br />
Editors L. Tassi, M.P. Colombini, RESEARCH SIGNPOST, Trivandrum (India),<br />
2008, pp. 333-344.<br />
- M. Bacci, A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, S. Porcinai, B. Radicati, L. Stefani: "Fiber Optics<br />
Reflectance Spectroscopy: A Non-destructive technique for the analysis of works of art”<br />
in International School of Quantum Electronics 22 nd Course: Optical Sensors and<br />
Microsystems: new concepts, materials technologies, Editors Martellucci et al., Kluwer<br />
Academic/Plenum Publishers, New York (2000), pp. 259-265.<br />
- M. Picollo, S. Porcinai: "Non destructive spectroscopic investigations on artworks” in<br />
Recent Research Developments in Applied Spectroscopy, 2 (1999), pp. 125-135,<br />
Research Signpost ed.<br />
- 106 -
- A. Casini, F. Lotti, M. Picollo: "Imaging spectroscopy for the non-invasive investigation of<br />
paintings" in ICO Book 4, Trends in Optics and Photonics, Springer-Verlag ed. (Optical<br />
Science Series), 1999, pp. 343-356.<br />
- M. Bacci, F. Baldini, S. Baronti, A. Casini, R. Linari, F. Lotti ,F. Meiners, M. Picollo, B.<br />
Radicati: "Spectroscopic and optical investigations on a Luca Signorelli Predella". Uffizi<br />
Project, Giunti ed., 1993, pp. 63-82.<br />
Journals<br />
- M. Bacci, D. Magrini, M. Picollo, M. Vervat: “A Study of the Blue Colors used by<br />
Telemaco Signorini (1835-1901)” Journal of Cultural Heritage, 10 (2009), 275-280.<br />
J. Tomkinson, M. Bacci, M. Picollo, D. Colognesi: “A vibrational spectroscopy of<br />
indigo: a reassessment” Vibrational Spectroscopy, 50 (2009), 268-276.<br />
- M. Bacci, C. Cucci, E. Del Federico, A. Ienco, A. Jerschow, J.M. Newman, M. Picollo:<br />
“An integrated spectroscopic approach for the identification of what distinguishes<br />
Afghan lapis lazuli from others” Vibrational Spectroscopy, 49 (2009), 80-83.<br />
- M. Bacci, A. Corallini, A. Orlando, M. Picollo, B. Radicati: “The ancient stained<br />
windows by Nicolò di Pietro Gerini in Florence. A novel diagnostic tool for noninvasive<br />
in situ diagnosis” Journal of Cultural Heritage, 8 (2007), 235-241.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, G. Trumpy, M. Tsukada, D. Kunzelman: “Non-invasive<br />
identification of white pigments on 20th century oil paintings by using fiber optic<br />
reflectance spectroscopy” Journal of the American Institute for Conservation, 46, (2007).<br />
27-37.<br />
- M. Bacci, A. Casini, M. Picollo, B. Radicati, and L. Stefani: “Integrated non-invasive<br />
technologies for the diagnosis and conservation of the cultural heritage” Journal of<br />
Neutron Research, 14/1, (2006), 11-16.<br />
- B. Rosenzweig, E. Carretti, M. Picollo, L. Dei, P. Baglioni: “Use of mid-infrared fiberoptic<br />
reflectance spectroscopy (FORS) to evaluate efficacy of nanostructured systems in<br />
wall painting conservation” Appl. Phys. A, 83, (2006), 669-673.<br />
- M. Leona, F. Casadio, M. Bacci, M. Picollo “Identification of the pre-Columbian<br />
pigment Maya blue on works of art by non-invasive UV-Vis and Raman spectroscopic<br />
techniques” Journal of the American Institute for Conservation, 43, (2004), 39-54.<br />
- M. Bacci, c. Cucci, A.L. Dupont, B. Lavédrine, M. Picollo, S. Porcinai “Disposable<br />
Indicators for Monitoring Lighting Conditions in Museums” Environmental Science<br />
and Technology, 37, (2003), 5687-5694.<br />
- M. Bacci, A. Casini, C. Cucci, M. Picollo, B. Radicati, M. Vervat: “Non-invasive<br />
spectroscopic measurements on the Il ritratto della figliastra by Giovanni Fattori:<br />
identification of pigments and colourimetric analysis” Journal of Cultural Heritage, 4,<br />
(2003), 329-336.<br />
- M. Bacci, M. Fabbri, M. Picollo, S. Porcinai: “Non-invasive fibre optic ftir reflectance<br />
spectroscopy on painted layers. Identification of materials by means of PCA and<br />
Mahalanobis distance” Analytica Chimica Acta, 446:1-2 (2001), pp 15-21.<br />
- M. Fabbri, M. Picollo, S. Porcinai and M. Bacci: “ Mid-infrared fiber optics reflectance<br />
spectroscopy: a non-invasive technique for remote analysis of painted layers. Part II <strong>–</strong><br />
statistical analysis of spectra” Applied Spectroscopy, 55 (2001), pp. 428-433.<br />
- 107 -
- M. Fabbri, M. Picollo, S. Porcinai and M. Bacci: “Mid-infrared fiber optics reflectance<br />
spectroscopy: a non-invasive technique for remote analysis of painted layers. Part I -<br />
technical set up” Applied Spectroscopy, 55 (2001), pp. 420-427.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, S. Porcinai and B. Radicati: “Evaluation of the museum<br />
environmental risk by means of tempera-painted dosimeters” Thermochimica Acta, 365<br />
(2000), pp. 25-34.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, S. Porcinai and B. Radicati: “Tempera-Painted Dosimeters for<br />
Environmental Indoor Monitoring: A Spectroscopic and Chemometric Approach”<br />
Environmental Science and Technology, 34 (2000), pp. 2859-2865.<br />
- A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, L. Stefani and E. Buzzegoli: “Image Spectroscopy mapping<br />
technique for non-invasive analysis of paintings” <strong>Studi</strong>es in Conservation, 44 (1999), pp.<br />
39-48.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati, A. Casini, F. Lotti and L. Stefani: "Non-destructive<br />
investigation of wall painting pigments by means of fibre-optic reflectance spectroscopy"<br />
Science and Technology for Cultural Heritage 7 (1998), pp. 73-81.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, S. Porcinai and B. Radicati: “Spectrophotometry and colour<br />
measurements” Techne 5 (1997), pp. 28-33.<br />
- M. Bacci and M. Picollo: “Non-destructive detection of Co(II) in paintings and glasses”<br />
<strong>Studi</strong>es in Conservation 41 (1996), pp. 136-144.<br />
- A. Orlando, M. Picollo, B. Radicati, S. Baronti and A. Casini: "Principal Component<br />
Analysis of Near-Infrared and Visible Spectra: An Application to a XIIth Century Italian<br />
Work of Art". Applied Spectroscopy, 49 (4/1995), pp. 459-465.<br />
- M. Bacci, F. Baldini, R. Carlà, R. Linari, M. Picollo, B. Radicati: "A Color Analysis of the<br />
Brancacci Chapel Frescoes. Part II". Applied Spectroscopy, 47 (4/1993), pp. 399-402.<br />
Proceedings<br />
- K. Fukunaga, I. Hosako, I.N. Duling III, M. Picollo “Terahertz imaging systems: a noninvasive<br />
technique for the analysis of paintings”: in “Optical Methods for Arts and<br />
Archaeology” <strong>–</strong>Aug. 2009 Proc. SPIE Vol. 7391, p. 1-9 R. Salimbeni, L. Pezzati Eds.<br />
- L. Boselli, S. Ciattini, M. Galeotti, M.R. Lanfranchi, C. Lofrumento, M. Picollo, A.<br />
Zoppi, “An unusual white pigment in La Verna Sanctuary frescoes: an analysis with<br />
Micro-Raman, FT-IR, XRD and UV-Vis-NIR FORS” in Proceedings of the 8th<br />
International Conference of Infrared and Raman Users’ Group (IRUG), Vienna,<br />
March 26-29, 2008, e-PreservationScience 6 (2009), pp. 38-42.<br />
- M. Bacci, A. Casini, R. Olmi, M. Picollo, “Integrated non-invasive techniques for the<br />
diagnosis and conservation of mural paintings and other pictorial works”, in Proceedings<br />
of the 31 st International Symposium on the Conservation and Restoration of Cultural<br />
Property. Study of Environmental Conditions Surrounding Cultural Properties and their<br />
Protective Measures, Tokyo March 2008, Center for Conservation and Restoration<br />
Techniques, National Research Institute for Cultural Properties, Tokyo, 2009, pp. 93-<br />
102.<br />
- M. Picollo, M. Bacci, L. Boselli, C. Cucci, A. Casini, F. Lotti, M. Poggesi, B. Radicati; L.<br />
Stefani, “Non-invasive spectroscopic techniques for the diagnosis and conservation of<br />
historic surfaces and wall paintings”, in Proceedings of the International Workshop<br />
SMW08, Eds. P. Tiano and C. Pardini. Florence, 27-29 October 2008, pp. 31-36.<br />
- 108 -
- B. Pretzel, B. Price, M. Picollo, C. Davis, “IRUG seeks greater Asian, Oceania, and<br />
African presence with improved website and more Raman spectroscopy”, Preprints of the<br />
15th Triennial ICOM Meeting, New Delhi (2008), p. 887.<br />
- M. Picollo, M. Bacci, A. Casini, F. Lotti, M. Poggesi, L. Stefani: “Hyperspectral image<br />
spectroscopy: a 2D approach to the investigation of polychrome surfaces” in<br />
Proceedings of Conservation Science 2007, Milan, May 10-11, 2007, Editors J.<br />
Townsend, L. Toniolo, and F. Capitelli, Archetype Publications, London, 2008, pp.<br />
162-168.<br />
- C. Bisulca, M. Picollo, M. Bacci, D. Kunzelman, “UV-Vis-NIR reflectance<br />
spectroscopy of red lakes in paintings” in Proceedings of the 9 th International<br />
Conference on Non-destructive investigations and microanalysis for the diagnostics<br />
and conservation of cultural and environmental heritage, Jerusalem, May 25-30, 2008.<br />
(CD-Rom).<br />
- M. Bacci, D. Magrini, M. Picollo, B. Radicati, G. Trumpy, M. Tsukada, D. Kunzelman:<br />
“Modern white pigments: their identification by means of non-invasive ultraviolet,<br />
visible and infrared fiber optic reflectance spectroscopy” in Proceedings of the<br />
Modern Paints Uncovered Symposium, Tate modern, London, May 16-19, 2006.<br />
Editors T.J.S. Learner, P. Smithen, J.W. Krueger, M. Schilling. The Getty<br />
Conservation Institute, Los Angeles, 2007, pp. 118-128.<br />
- A. Casini, M. Bacci, C. Cucci, F. Lotti, S. Porcinai, M. Picollo, B. Radicati, M. Poggesi,<br />
L. Stefani “Fiber optic reflectance spectroscopy and hyper-spectral image<br />
spectroscopy: two integrated techniques for the study of the Madonna dei Fusi”: in<br />
“Optical Methods for Arts and Archaeology” <strong>–</strong>Aug. 2005 Proc. SPIE Vol. 5857, p.<br />
177-184 R. Salimbeni, L. Pezzati Eds.<br />
- M. Bacci, C. Cucci, M. Picollo, S. Porcinai, B. Pretzel, and B. Radicati, “Control of the<br />
Colour Evolution with Time of a Luca Signorelli Painting”, in Proceedings of the 10th<br />
Congress of the International Colour Association, Granada (Granada, 2005), pp. 623-<br />
626.<br />
- M. Bacci, R. Bellucci, C. Cucci, C. Frosinini, M. Picollo, S. Porcinai and B. Radicati,<br />
“Fiber Optics Reflectance Spectroscopy in the Entire VIS-IR Range: a Powerful Tool<br />
for the Non-invasive Characterization of Paintings”, Mat. Res. Soc. Symp. Proc., 852<br />
(2005) OO.2.4.1 - OO.2.4.6.<br />
- L. Balcerzak, C. Cucci, M. Picollo, B. Radicati, S. Porcinai and M. Bacci, “Non-invasive<br />
Fiber Optics Reflectance MIR spectroscopic analysis of white painted layers” Atti di The<br />
Sixt Infrared and Raman Users Group Conference, Firenze (2004), Ed. M. Picollo, Il<br />
Prato Publisher, Padua (I), 2005, pp. 163-168.<br />
- M. Bacci, A. Casini, C. Cucci, F. Lotti, M. Picollo, B. Radicati, L. Stefani, A. Agostini, D.<br />
Andreuccetti, “A reference reflectance spectra database for the optical identification of<br />
pigments” Proceedings of Electronic Imaging & the Visual Arts EVA2003, Firenze<br />
(2003), pp. 88-92.<br />
- A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, L. Stefani, A. Aldrovandi, “Fourier transform<br />
interferometric imaging spectrometry: a new tool for the study of reflectance and<br />
fluorescence of polychrome surfaces”, Proceedings of the Conservation Science 2002,<br />
Edinburgh (2002), pp. 249-253.<br />
- I. Cazenobe, M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati, G. Bacci, S. Conti, G. Lanterna, S.<br />
Porcinai, “Non-destructive spectroscopic investigations of dyed textiles: an application to<br />
- 109 -
yellow dyed wool samples”, Preprints of the 13th Triennial ICOM Meeting, Rio de<br />
Janeiro (2002), pp. 238-244.<br />
- M. Bacci, I. Cazenobe, M. Picollo, S. Porcinai and B. Radicati, “ Non-destructive<br />
spectroscopic investigations of dyed textiles”, Proceedings of the 3rd International<br />
Conference on Science and Technology for the safeguard of cultural heritage in the<br />
Mediterranean Basin, Alcalà de Henares, Spain (2001), pp. 267-271.<br />
- M. Bacci, A. Orlando, M. Picollo, B. Radicati and G. Lanterna: “Colour analysis of<br />
historical red lakes using non-destructive reflectance spectroscopy ” Proceedings of the<br />
Compatible materials for the protection of cultural heritage, PACT58 (2000), pp. 21-35.<br />
- M. Bacci, A. Casini, F. Lotti, M. Picollo and S. Porcinai: “Near infrared investigations of<br />
works of art” Proceedings of the 9 th International Conference on NIR, Verona (1999),<br />
Edited by A.M.C. Davies and R. Giangiacomo, NIR Pubblications 2000, pp. 31-35.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, S. Porcinai and B. Radicati: “Non-destructive spectrophotometric<br />
investigations of paintings: some recent advances” Proceedings of Art et chimie, la<br />
couleur, CNRS Editions (2000), pp.187-190.<br />
- M. Bacci, A. Orlando, M. Picollo, B. Radicati and G. Lanterna: “Colour analysis of<br />
historical red lakes using non-destructive reflectance spectroscopy ” Proceedings of<br />
Compatible materials for the protection of cultural heritage, PACT58 (2000), pp. 21-35.<br />
- M. Bacci, M. Fabbri, M. Picollo, S. Porcinai and B. Radicati: “A new methodology for<br />
non-destructive mid-infrared investigations on paintings” Proceedings of the 2 nd<br />
International Congress on Science and Technology for the Safeguard of Cultural<br />
Heritage in the Mediterranean Basin, Paris (1999), pp. 423-425.<br />
- M. Bacci, A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, S. Porcinai, B. Radicati and L. Stefani: “Fiber<br />
optics reflectance spectroscopy and colour analysis for the monitoring of alteration of<br />
painted models” Proceedings of the 2 nd International Congress on Science and<br />
Technology for the Safeguard of Cultural Heritage in the Mediterranean Basin, Paris<br />
(1999), pp. 599-601.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, S. Porcinai, B. Radicati: “Indoor environmental monitoring of colour<br />
changes of tempera-painted dosimeters" in ICOM Conservation Committee Preprints,<br />
Lyon (1999), pp. 3-8.<br />
- M. Bacci, A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, S. Porcinai: “Non-invasive spectroscopic<br />
methods for the characterisation of painted surfaces” Proceedings of the 6th International<br />
Conference on Non-Destructive Testing and Microanalysis for the diagnostics and<br />
Conservation of the Cultural and Environmental Heritage, Rome (1999), pp. 5-13.<br />
- M. Picollo, S. Porcinai, B. Radicati, M. Bacci: “Non-destructive Fourier Transform<br />
Reflectance Spectroscopy on painting materials using chalcogenide fiber optics”<br />
Proceedings of the 6th International Conference on Non-Destructive Testing and<br />
Microanalysis for the diagnostics and Conservation of the Cultural and Environmental<br />
Heritage, Rome (1999), pp. 1063-1073.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, S. Porcinai, B. Radicati: “Error evaluation in colour analysis on<br />
paintings” Proceedings of Workshop Metodi chimici, fisici e biologici per la<br />
salvaguardia dei beni culturali, Roma (1998), pp 95-103.<br />
- A. Casini, S. Baronti, F. Lotti, M. Picollo, S. Porcinai, L. Stefani, G. Troup: "A knowledge<br />
of works of art through SWIR multiwavelength imaging", 4th International Workshop on<br />
Advanced Infrared Technology and Applications, in Atti della Fondazione Giorgio<br />
Ronchi, 53, (1998), pp. 333-343.<br />
- 110 -
- M. Bacci, S. Baronti, A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, S. Porcinai: "Principal Component<br />
Analysis of spectral data: a contribution to the knowledge of the materials constituting<br />
works of art". Materials Research Society Symposium Proceedings, 462 (1997) pp. 39-<br />
44.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati: “Fiber Optics Reflectance Spectroscopy: a nondestructive<br />
and non-invasive technique for the identification of blue pigments”<br />
Proceedings of the 5th International Conference on Non-Destructive Testing,<br />
Microanalytical Methods and Environmental Evaluation for Study and Conservation of<br />
Works of Art, Budapest (1996), pp. 89-100.<br />
- R. Chiari, M. Picollo, S. Porcinai, B. Radicati and A. Orlando: “Non Destructive<br />
Reflectance Spectroscopy in the discrimination of two authigenic minerals: gypsum and<br />
weddellite”. Proceedings of 2nd International Symposium on The Oxalate Films in the<br />
Conservation of Works of Art, Milan (1996), p. 377-389.<br />
- A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, L. Stefani, G. Troup: "Near Infrared Images Spectroscopy<br />
for Non-Invasive Investigations of Paintings". Proceedings of the workshop Advanced<br />
Infrared Technology and Applications in Atti della Fondazione Giorgio Ronchi, 51, 1-2<br />
(1996), pp. 289-303.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, S. Porcinai and B. Radicati: “Non Destructive evaluation of the<br />
colour change of paintings induced by the envinroment”. Abstracts Volume of The<br />
International Congress on Environment/Climate, Rome (1996), p. 54.<br />
- M. Bacci, A. Casini, F. Lotti and M. Picollo: “Fiber Optics Reflectance Spectroscopy and<br />
Spectral Imaging for Conservation”. Proceedings of The 18th International Symposium<br />
on the Conservation and Restoration of Cultural Property - Spectrometric Examination<br />
in Conservation, Tokyo National Research Institute of Cultural Properties (1996), pp. 97-<br />
107.<br />
- M. Bacci, S. Baronti, A. Casini, P. Castagna, R. Linari A. Orlando, M. Picollo, B. Radicati:<br />
“Detection of alteration products in artworks by non-destructive spectroscopic analysis”.<br />
Materials Research Society Symposium Proceedings, 352 (1995) pp. 153-159.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati and R. Bellucci : “Spectroscopic Imaging and nondestructive<br />
reflectance investigations using fiber optics”. Proceedings of 4th<br />
International Conference Non-Destructive Testing of Works of Art, Berlin (1994), pp.<br />
162-174.<br />
- M. Bacci, A. Casini, R. Linari, A. Orlando, M. Picollo, B. Radicati: “Identificazione non<br />
distruttiva di solfati ed ossalati di calcio”. Proceedings of 3rd International Symposium<br />
on the Conservation of Monuments in the Mediterranean Basin, Venice (1994), pp. 69-<br />
72.<br />
- M. Bacci, F. Baldini, R. Carlà, R. Linari, M. Picollo, B. Radicati: "Color change analysis<br />
of frescoes. An attempt towards the electronic restoration". Proceedings of 3 a<br />
International Conference on Non-Destructive Testing, Microanalytical Methods and<br />
Enviromental Evaluation for Study and Conservation of Works of Art, Viterbo (1992),<br />
pp. 105-108.<br />
- M. Bacci, S. Baronti, A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, O. Casazza: "Non-destructive<br />
spectroscopic investigations on paintings using optical fibers". Materials Research<br />
Society Symposium Proceedings, 267 (1992) pp. 265-283.<br />
- 111 -
- M. Bacci, S. Baronti, A. Casini, F. Lotti, M. Picollo: "Near Infrared Images Spectroscopy<br />
of Painting". Proceedings of Advanced Infrared Technology and Applications, Florence<br />
(1992), pp. 285-294.<br />
Italian Book Chapters<br />
- G. Lanterna, M. Picollo, B. Radicati, “Le indagini scientifiche non invasive<br />
sull’evangelario”, in Il Tetravangelo di Rabbula. Firenze, Biblioteca Medicea<br />
Laurenziana, Plut. 1.56. L’illustrazione del Nuovo Testamento nella Siria del VI secolo.<br />
A cura di M. Bernabò. Folia Picta, Manoscritti miniati medievali, Vol. 1. Edizioni di<br />
Storia e Letteratura, Roma, 2008, pp. 135-144<br />
- M. Bacci, M. Picollo, F. Tisato, A. Aldrovandi, A. Migliori, “<strong>Studi</strong>o dei materiali pittorici<br />
mediante tecniche spettroscopiche non invasive”, in L’Angelico ritrovato. <strong>Studi</strong> e<br />
ricerche per la Pala di San Marco. A cura di C. Acidini e M. Scudieri, Sillabe, Livorno,<br />
2008, pp. 103 - 115.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati “Misure spettroscopiche in riflettanza mediante fibre<br />
ottiche”, in Raffaello: la rivelazione del colore. Il restauro della Madonna del Cardellino<br />
della Galleria <strong>degli</strong> Uffizi. A cura di M. Ciatti, C. Frosini, -a. Natali, P. Riitano, EDIFIR<br />
(2008), pp. 187 <strong>–</strong> 189.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati, A. Aldrovandi, A. Migliori, “<strong>Studi</strong>o dei materiali<br />
pittorici del Graduale 558 mediante tecniche spettroscopiche non invasive”, in Fra<br />
Giovanni Angelico. Pittore miniatore o miniatore pittore? A cura di M. Scudieri e S.<br />
Giacomelli, Giunti Editore S.p.A., Firenze, 2007, pp. 101 - 111.<br />
- M. Bacci, A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, S. Porcinai, B. Radicati, L. Stefani,<br />
“Spettroscopia in riflettanza non-invasiva mediante l’uso di fibre ottiche” in Metodologie<br />
integrate per l’analisi di dipinti, Edizioni Progetto (2003), Padova, pp. 106-116.<br />
- M. Bacci, A. Casini, C. Cucci, F. Lotti, M. Picollo, B. Radicati, L. Stefani “Indagini<br />
spettroscopiche non invasive per la caratterizzazione di opere pittoriche”, in Restauri e<br />
Ricerche: dipinti su tela e tavola, ed. EDIFIR (2003), pp. 123 <strong>–</strong> 134.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati, “Indagini spettrometriche non invasive nel visibile e<br />
vicino infarosso mediante l’impiego di fibre ottiche”, in Pinxit Guillielmus. Il restauro<br />
della Croce di Sarzana, ed. EDIFIR (2001), pp. 81 <strong>–</strong> 82.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati, “<strong>Studi</strong>o della variazione del colore nel film pittorico<br />
mediante spettroscopia di riflettanza” in Giotto. La Croce di Santa Maria Novella, ed.<br />
EDIFIR (2001), pp. 381-386.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati, S. Volpin, “<strong>Studi</strong>o della tavolozza e della tecnica<br />
pittorica di Bernardo Daddi” in La Madonna di Bernardo Daddi negli “Horti” di San<br />
Michele, ed. SILLABE (2000), pp. 58-60.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati: “Indagini spettroscopiche nel visibile e vicino infrarosso<br />
applicate allo studio del materiale pittorico del dipinto l’Inconorazione della Vergine di<br />
Lorenzo Monaco”. in Lorenzo Monaco. Tecnica e restasuro, ed. EDIFIR (1998), pp. 132-<br />
133.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati: “Determinazione dei pigmenti blu mediante<br />
spettroscopia di riflettanza non distruttiva”. in La Madonna di San Giorgio alla Costa di<br />
Giotto, ed. EDIFIR (1995), pp. 87-88.<br />
- 112 -
Italian Journals<br />
- A. Corallini, M. Bacci, F. Nannelli, A. Orlando, M. Picollo, B. Radicati: “Chiesa di Santa<br />
Maria nella Certosa del Galluzzo a Firenze. La vetrata di Niccolò di Pietro Gerini. Vetri<br />
soggetti a processi disgregativi: indagini e restauro”. Kermes, 63 (2006), pp. 37-49.<br />
- M. Bacci, C. Cucci, M. Picollo, B. Radicati, S. Porcinai, “Controllo dell’evoluzione<br />
temporale del colore dei dipinti”, Collana Quaderni di Ottica e Fotonica, N. 13, Centro<br />
Editoriale Toscano, Firenze, 2005, pp. 219-226.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, S. Porcinai, B. Radicati: “Misure spettroscopiche in riflettanza<br />
mediante fibre ottiche”. Kermes, 42 (2001), pp. 58-59.<br />
- A. Aldrovandi, M. Picollo: "I materiali pittorici: studio colorimetrico di stesure campione<br />
mediante spettroscopia in riflettanza". OPD Restauro, 12 (2000), pp. 159-164.<br />
- A. Aldrovandi, M. Picollo, B. Radicati: "I materiali pittorici: analisi di stesure campione<br />
mediante spettroscopia in riflettanza nelle regioni dell’ultravioletto, del visibile e del<br />
vicino infrarosso". OPD Restauro, 10 (1998), pp. 69-74.<br />
- A. Aldrovandi, M. Bacci, L. Bussotti, E. Castellucci, F. Lucarelli, P.A. Mandò, M.<br />
Matteini, G.P. Mei, L. Montalbano, M. Picollo, B. Radicati, C. Rossi, M. Silli, M.G.<br />
Vaccari: "Il Taccuino di Giovannino de’ Grassi della Biblioteca Civica di Bergamo:<br />
tecnica di esecuzione e restauro". OPD Restauro, 9 (1997), pp. 15-37.<br />
Italian Proceedings<br />
- L. Boselli, A. Casini, M. Picollo, L. Stefani, B. Radicati: “Infrarosso falso colore: tra mito<br />
e realtà”, Atti del VII Congresso Nazionale IGIIC, Napoli (2009), pp. 67-76.<br />
- M. Bacci, C. Cucci, M. Picollo, “Materie plastiche nell’arte contemporanea: problematiche<br />
legate alla caratterizzazione UV-Vis-NIR di materiali con diversi gradi di trasparenza”.<br />
Atti 5° Conferenza Nazionale del Gruppo del Colore, Palermo (2009), Quaderni di Ottica<br />
e Fotonica, 18 (2009), pp. 111-118.<br />
- L. Appolonia, D. Pinna, D. Cauzzi, A. Casoli, E. Campani, M. Berzioli, M.E. Parecchio,<br />
A. Zeli, A. Colombo, M. Martini, A. Galli, O. Chiantore, T. Poli, A. Piccirillo, M.<br />
Camaiti, M. Picollo, F. Tisato, L. Borgioli, P. Cremonesi, S. Volpin: “<strong>Studi</strong>o per la<br />
caratterizzazione chimico-fisica dei consolidanti. Valutazione della variazione delle<br />
proprietà chimico-fisiche con l’invecchiamento artificiale di undici adesivi, di origine<br />
naturale e sintetica, comunemente utilizzati come consolidanti nel restauro di beni<br />
storico-artistici”. In L’attenzione alle superfici pittoriche.Materiali e Metodi per il<br />
Consolidamento e Metodi Scientifici per Valutarne l’efficacia - 2. Atti del 4° Congresso<br />
Internazionale Colore e Conservazione, Milano (2008), Il Prato 2009, pp. 9-32.<br />
- M. Fratelli, A. Tibiletti, D. Riggiardi, F. Tisato, M. Picollo: “Open studio sulle semilunette<br />
della Galleria Vittorio Emanuele II conservate alla Galleria d’Arte Moderna di Milano”.<br />
In L’attenzione alle superfici pittoriche.Materiali e Metodi per il Consolidamento e<br />
Metodi Scientifici per Valutarne l’efficacia - 2. Atti del 4° Congresso Internazionale<br />
Colore e Conservazione, Milano (2008), Il Prato 2009,pp. 113-136.<br />
- E. Buzzegoli, N. Cavalca, C. Falcucci, D. Kunzelman, L. Lndi, D. Mintoti, S. Marzullo, P.<br />
Mastropasqua, S. Michalski, M. Picollo, M. Rossi Doria, S. Tellini, P. Tosini: “Open<br />
studio e intervento di restauro su un’opera di Sironi”. In L’attenzione alle superfici<br />
- 113 -
pittoriche.Materiali e Metodi per il Consolidamento e Metodi Scientifici per Valutarne<br />
l’efficacia - 2. Atti del 4° Congresso Internazionale Colore e Conservazione, Milano<br />
(2008), Il Prato 2009, pp. 175-198.<br />
- L. Boselli, A. Migliori, A. Piccirillo, M. Picollo, D. Vaudan, M. Vervat: “Per un corretto<br />
protocollo di intervento: indagini diagnostiche analitiche non invasive finalizzate allo<br />
studio del dipinto Bagno Penale a Portoferraio di Telelmaco Signorini”, Atti del VI<br />
Congresso Nazionale IGIIC, Spoleto (2008), pp. 401-407.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, F. Petrucci, F. Tisato, “La misura del colore per il monitoraggio di<br />
interventi di pulitura e consolidamento su dipinti: un caso studio”. Atti 4° Conferenza<br />
Nazionale del Gruppo del Colore, Como (2008), Quaderni di Ottica e Fotonica, 17<br />
(2008), pp. 21-31.<br />
- M. Bacci, L. Boselli, A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, M. Poggesi, L. Stefani, “Misure di<br />
Spettroscopia di immagine condotte sull’Adorazione dei Magi di Albrecht Dürer<br />
(Galleria <strong>degli</strong> Uffizi)”, Atti 10° Convegno Nazionale “Strumentazioni e metodi di<br />
misura elettroottici”, Milano, 10-12 Giugno, 2008. (CD-Rom).<br />
- M. Bacci, L. Boselli, A. Casini, M. Picollo, F. Petrucci, S. Porcinai, “<strong>Studi</strong>o colorimetrico<br />
di superfici policrome confronto tra diversi metodi di misura”. Atti 5° Congresso<br />
Nazionale dell’Associazione Italiana di Archeometria, Siracusa (2008), Morrone Editore<br />
(SR), 2008, pp. 119-129.<br />
- G. Bruno, M. Picollo, B. Radicati, M. Bacci, “Pigmenti verdi dall’antichità al XIX secolo:<br />
caratterizzazione non-invasiva mediante spettroscopia di riflettanza UV-Vis-NIR”. Atti<br />
del Convegno Colore e Arte. Storia e Tecnologia del colore nei secoli della Società<br />
Italiana di Archeometria, Firenze 28/2-2/3-2007, (2008), pp. 159-167.<br />
- M. Bacci, A. Corallini, A. Orlando, M. Picollo, B. Radicati: “Una nuova metodologia per<br />
lo studio non invasivo in situ delle vetrate”. Atti 4° Congresso Nazionale<br />
dell’Associazione Italiana di Archeometria, Pisa (2006), pp. 517-523.<br />
- D. Magrini, M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati, M. Vervat: “Caratterizzazione non invasiva<br />
di pigmenti blu mediante spettroscopia in riflettanza a fibre ottiche sul dipinto Pascolo a<br />
Pietramala di Telemaco Signorini”, Atti del IV Congresso Nazionale IGIIC, Siena<br />
(2006), pp. 55-62.<br />
- M. Vervat, A.Vigna, C. Cucci, M. Picollo: “Il restauro del Pascolo a Pietramala di<br />
Telelmaco Signorini: un esempio di diagnostica su dipinti moderni con impiego della<br />
ripresa fotografica in transilluminazione”, Atti del III Congresso Nazionale IGIIC,<br />
Palermo (2005), pp. 84-89.<br />
- M. Bacci, C. Cucci, M. Picollo, B. Radicati, S. Porcinai: “Controllo dell’evoluzione<br />
temporale del colore dei dipinti” Atti della Prima Conferenza Nazionale del Gruppo del<br />
Colore Colore e Colorimetria: contributi multidisciplinari, Pescara (2005), pp. 219-226.<br />
- M. Bacci, A. Casini, C. Cucci, F. Lotti, M. Picollo, M. Poggesi, S. Porcinai, B. Radicati, L.<br />
Stefani: “Due tecniche integrate per lo studio del dipinto “La Madonna dei fusi” di<br />
Leonardo da Vinci”, Atti del Convegno Innovazioni Tecnologiche per i Beni Culturali in<br />
Italia della Società Italiana di Archeometria, Caserta (2005), pp. 41-49.<br />
- M. Bacci, C. Cucci, M. Picollo, B. Radicati, “Affreschi e dipinti murali: identificazione di<br />
pigmenti in modo non invasivo”, Atti del Convegno Dalla reversibilità alla compatibilità,<br />
Conegliano (2003), pp.107-116.<br />
- 114 -
- M. Picollo, M. Bacci, C. Cucci, S. Porcinai, “Museum environmental monitoring using<br />
tempera-painted dosimeters”, Atti 2° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di<br />
Archeometria, Bologna (2002), pp.177-185.<br />
- M. Bacci, A. Casini, C. Cucci, M. Picollo, B. Radicati, “Analisi spettroscopiche in<br />
riflettanza su dipinti: Un’applicazione sull’opera Il ritratto della figliastra di Giovanni<br />
Fattori”, Atti Convegno Elettroottica 2002, Montecatini Terme (2002), pp. 181-184.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati: “Colorimetric Analysis on Works of Art:<br />
Instrumentation and application ” Atti di The Science of Art CNR <strong>–</strong> Progetto Finalizzato<br />
Beni Culturali. Editor P. A. Vigato. Bressanone (2001), pp. 332-339.<br />
- A. Aldrovandi, M. Picollo: “Misure di colore su modelli pittorici: confronto<br />
interstrumentale” Atti del Convegno Colorimetria e Beni Culturali, Porto Marghera<br />
(2000), pp. 20-28<br />
- M. Bacci, M. Picollo, B. Radicati: “Sonde per misure in riflettanza di superfici pittoriche:<br />
evoluzione e stato dell’arte in IROE” Atti del Convegno Colorimetria e Beni Culturali,<br />
Porto Marghera (2000), pp. 11-19.<br />
- M. Bacci, M. Fabbri, M. Picollo, S. Porcinai: “Prospettive di utilizzo di fibre ottiche nel<br />
medio IR per indagini non distruttive su dipinti”. Atti del I° Congresso Nazionale<br />
dell’Associazione Italiana di Archeometria, Verona, (1999), Patron Editore - Bologna<br />
(2000), pp.57-66.<br />
- M. Bacci, M. Picollo, S. Porcinai, B. Radicati: “Error evaluation in colour analysis on<br />
paintings” Atti del Workshop Metodi chimici, fisici e biologici per la salvaguardia dei<br />
beni culturali, Roma (1998), pp 95-103.<br />
- M. Bacci, A. Casini, F. Lotti, M. Picollo, B. Radicati, L. Stefani: "La Spettroscopia di<br />
Immagine nello studio preliminare dei dipinti”. Programma e Volume dei Riassunti di<br />
Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, Metodi chimici, fisici e biologici di<br />
indagine e di intervento, Torino (1996).<br />
- M. Bacci, R. Linari, M. Picollo, B. Radicati: "Spettroscopia di riflettanza a fibre ottiche.<br />
Applicazioni alla biologia e ai beni culturali". Atti di Elettroottica '92, 2° Convegno<br />
Nazionale "Strumentazione e Metodi di Misura Elettroottici", Firenze (1992), pp. 187-<br />
190.<br />
- 115 -
Sandra Ristori (Ricercatore confermato)<br />
Elementi di Informatica (3 CFU)<br />
sandra.ristori@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
corso di Laboratorio di Informatica (3 CFU)<br />
Curriculum<br />
La dottoressa Sandra Ristori, nata a Firenze il 1° giugno 1960, ha conseguito la laurea in<br />
chimica il 16 giugno 1987, con una tesi sperimentale dal titolo “<strong>Studi</strong>o mediante<br />
spettroscopia ESR dello stato dell'acqua adsorbita su membrane di Nafion”, avendo come<br />
relatore di tesi il prof. Giacomo Martini e riportando la votazione 110 e lode/110.<br />
Dopo la tesi ha continuato lo studio di materiali polimerici e sistemi colloidali, con<br />
particolare riferimento ai composti fluorurati, nell'ambito di una borsa di studio fornitale<br />
dall'Istituto Donegani-Accademia dei Lincei (1-2-1988/31-1-1989).<br />
Dal 1° novembre 1989 al 31 ottobre 1992 ha svolto, presso il Dipartimento di<br />
Chimica dell'<strong>Università</strong> di Firenze un Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche dal<br />
titolo “Caratterizzazione chimico-fisica di materiali fluorurati” (Curriculum Chimica<br />
Fisica delle Interfasi, tutore del Dottorato prof. Giacomo Martini). La dissertazione di tale<br />
tesi di Dottorato si è svolta a Roma il 23 luglio 1993 con esito positivo.<br />
Dal 5 marzo 1993 al 4 marzo 1994 ha usufruito di una seconda borsa di studio<br />
conferitale dall’Accademia dei Lincei per svolgere presso il Dipartimento di Chimica di<br />
Firenze una ricerca sul tema “<strong>Studi</strong>o di proprietà interfasali di polimeri perfluorurati<br />
funzionalizzati”<br />
Dal 1 settembre 1990 al 30 novembre 1994 ha effettuato vari soggiorni di studio<br />
presso il Centro di <strong>Studi</strong> Nucleari di Grenoble (C.E.N.G.), come membro del Gruppo<br />
di Chimica Fisica Molecolare diretto dal prof. Michel Pineri, dove ha avuto modo di<br />
applicare tecniche di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) e di Scattering a Bassi<br />
Angoli di Raggi X (SAXS) e di Neutroni (SANS), allo studio di sistemi polimerici e<br />
cristalli liquidi, in particolare grazie ad una collaborazione con il gruppo di Chimica<br />
Fisica dei Sistemi Macromolecolari (C.E.A., Saclay) diretto dal prof. Thomas Zemb.<br />
Tali soggiorni sono stati in parte finanziati dalla Commissione Ricerca e<br />
Sviluppo della Comunità Europea, che. dal 1 settembre 1991, le ha conferito una<br />
borsa di studio della durata di un anno da espletarsi presso il C.E.N.G..<br />
Dal 1° aprile 1994 le è stata assegnata dall'<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze<br />
una borsa di studio di perfezionamento post-dottorato di durata biennale, per<br />
svolgere una ricerca dal titolo “<strong>Studi</strong>o mediante tecniche spettroscopiche di Risonanza<br />
Magnetica e di Scattering di sistemi dispersi ordinati e disordinati”. Nell'ambito di tale<br />
borsa di studio ha svolto, sotto la supervisione del prof. Grégoire Porte, un soggiorno di<br />
studi (1 dicembre 1994 - 31 marzo 1995) presso il gruppo di “Dynamique des Phases<br />
Condensées”, diretto dal prof. Michel Galtier (Université Montpellier II, Francia), per<br />
effettuare misure di caratterizzazione strutturale su sistemi dispersi di tensioattivi misti<br />
fluorurati/idrogenati mediante tecniche di Scattering di Raggi X a Basso Angolo e di<br />
Light Scattering.<br />
Un ulteriore soggiorno di studi in questo stesso laboratorio è stato effettuato nel periodo 1<br />
aprile - 30 giugno 1996.<br />
- 116 -
Dal 1° luglio 1996 al 31 maggio 1999 ha svolto attività di ricerca presso il<br />
Dipartimento di Chimica dell’<strong>Università</strong> di Firenze, nell’ambito di un contratto stipulato<br />
con l’industria Ausimont S.p.A (Bollate, Milano) per la caratterizzazione chimico-fisica<br />
di polimeri e tensioattivi a struttura mista fluorocarburica/idrocarburica.<br />
Il 28 gennaio 1997 ha conseguito, presso l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />
l’Abilitazione all’ Esercizio della Professione di Chimico, avendo superato le prove<br />
dell’esame relativo con votazione 76/100.<br />
Dal 23 giugno 1999 ha preso servizio come ricercatore presso il Dipartimento di<br />
Chimica dell’<strong>Università</strong> di Firenze, avendo vinto il concorso pubblico per il settore<br />
scientifico-disciplinare C02X (Chimica Fisica), bandito dalla Facoltà di Scienze<br />
Matematiche Fisiche e Naturali dell’ <strong>Università</strong> di Firenze, a seguito del decreto rettorale<br />
n. 568 del 26 agosto 1998.<br />
Soggiorni di studio come visiting scientist:<br />
13-5-2001/14-6-2001 presso il “Service de Chimie Moléculaire of the DRECAM”<br />
(CEA, Saclay) nel laboratorio di Diffrazione di raggi X a basso angolo (diretto dal Dr.<br />
Olivier Spalla).<br />
5-11-2002/4-3-2003 e 30-7-2004/30-9-20004 presso il “National ESCA &<br />
Surface Analysis Center for Biomedical Problems” (Departments of Bioengineering &<br />
Chemical Engineering) della Washington University a Seattle, WA, diretto dal Dr David<br />
G. Castner<br />
7-3-2006/22-3-2006 presso il Dipartmento di Chimica dell’<strong>Università</strong> di<br />
Brandeis (Waltham, MA), diretto dal prof. Irving R. Epstein.<br />
1-3-2008/31-5-2008 presso il Max Plank Instiute for Physical Chemistry (il<br />
Dipartimento Di Chimica Fisica delle superfici” diretto dal prof. Helmuth Moehwald.<br />
Conferenze e presentazioni orali a congressi<br />
-“ESR characterization of Nafion Membran”, DRFMC meeting, Centre d’Etudes<br />
Nucleaires de Grenoble, Francia, 23 febbraio 1990<br />
- “Lamellar phases of perfluorinated macromolecules” Journées des Polyméres et des<br />
Colloides, Institute Laue-Langevin, Grenoble, Francia, 15 aprile 1992<br />
- Magnetic Resonaces investigation of perfluoropolyethers aqueous solutions” VI<br />
International Symposium on Magnetic Resonance in Colloid and Interface Science,<br />
Firenze, 24 giugno 1992<br />
-“ESR and scattering studies of perfluorinated surfactants in ordered and disordered<br />
systems”, II European Meeting "Electron Spin Resonance Applications in Organic and<br />
Biological Materials", Lione, Francia, 6 novembre 1993<br />
-"Magnetic Resonance and Small Angle Scattering study on lamellar phases of<br />
perfuorinated surfactants”, GDPC meeting, Universty of Montpellier II, 24 ottobre 1994<br />
-“Spontaneous vesicles formation in mixed fluorinated/hydrogenated surfactant systems”,<br />
IX European ECIS (Colloid and Interface Science) Conference, Barcelona, 17 setembre,<br />
1995<br />
- 117 -
- Mixed Fluorocarbon/Hydocarbon Surfactant Vesicles as Carriers of Heme-based<br />
Macromolecules: an ESR investigation “ VII Chianti Workshop on Magnetic Resonance ,<br />
S. Miniato (Pisa), 25 maggio 1997<br />
-“Spectroscopic characterization of lyotropic phases of perfluoropolyethers derivatives”,<br />
IV Joint Meeting between Industry and Research, Milan 14 settembre 1997<br />
-“Stability of water-soluble and lipid-soluble paramagnetic probes in Bacillus Subtilis”<br />
Joint 29th Ampere- 13th ISMAR, Berlin, 5 agosto 1998<br />
-“Termodinamically stable lyotropic phases as week orienting media for<br />
macromolecules”, 3rd SAPIO meeting, Florence, 13 marzo 1999<br />
-“Mixing incompatibile surfactants to form bilayers: applications to drug delivery”,<br />
DRFMC meeting, CEA, Saclay, 5 giugno 2001<br />
- SPIN2001, 3 rd International Conference on Nitroxide Radicals, Kaiserslautern,<br />
Germany, 24-30 settembre 2001<br />
- “Small Angle Scattering study of cationic liposomes loaded with sugar-based<br />
carboranes” at the Department of Bioengineering & Chemical Engineering of the<br />
University of Washington Seattle, 12 ottobre 2004.<br />
-- “The physico-chemical properties of an ubiquitous compound: water” New York<br />
University, Departments of Nutrition & Food <strong>Studi</strong>es, Villa La Pietra, Firenze, Italy, june<br />
14, 2005.<br />
- “Applications of time- and space-resolved Synchrotron Small Angle Scattering to the<br />
study of oscillating chemical reactions in soft matter confined systems” Department of<br />
Chemistry, Brandeis University, Waltham (MA), marzo, 9, 2006.<br />
- “Liposomes as vectors for poly-carboranylalkylthio-porphyrazine in anticancer<br />
therapy” ICPP4, 4 th International Conference on Porphyrins and Phthalocianynes, Roma<br />
2-7 luglio 2006.<br />
- “Nanoscopic carriers for Borocompounds in Boron Neutron Capture Therapy” XIII<br />
International Congress on Neutron Capture Therapy”, Firenze, 2-7 novembre 2008<br />
Attività didattica<br />
Nell’ anno accademico 1999 -2000 ha svolto esercitazioni per il corso di Chimica Fisica<br />
(laurea in Scienze Biologiche, titolare prof. Giacomo Martini) per un totale di 15 ore di<br />
lezione, e per il corso di Esercitazioni di Chimica Fisica II, mod. B (laurea in Chimica,<br />
titolare prof. Maurizio Romanelli) per un totale di 12 ore di lezione). Negli anni<br />
accademici 2000 -2001, 2001-2002 e 2002-2003 : le è stata affidata la supplenza del<br />
corso Laboratorio di Chimica (1 modulo), associato al corso di Chimica Fisica, laurea in<br />
Scienze Biologiche, per il quale ha effettuato un totale di 236 ore di lezione: Ha inoltre<br />
effettuato esercitazioni per il corso di Esercitazioni di Chimica Fisica II, mod. B (laurea<br />
in Chimica, titolare prof. Maurizio Romanelli) per un totale di 32 ore di lezione)<br />
Negli anni accademici 2003-2008 ha svolto assistenza per le esercitazioni di laboratorio<br />
del corso di Chimica del Restauro II (Laurea in Tecnologia per la Conservazione e il<br />
Restauro dei Beni Culturali) della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali<br />
dell’<strong>Università</strong> di Firenze per un totale di 90 ore.<br />
Negli anni accademico 2008-2009 e 2009-2010 ha tenuto il corso di Elenti di Informatica<br />
per il Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali<br />
dell’<strong>Università</strong> di Firenze (3 CFU).<br />
- 118 -
Nell’anno accademico 2009-2010 ha tenuto il corso di Laboratorio di Informatica per il<br />
Corso di Laurea in Scienze Biologiche dell’<strong>Università</strong> di Firenze (3CFU)<br />
E’stata correlatore di 6 tesi di laurea:<br />
- Ilaria Perissi “<strong>Studi</strong>o mediante Risonanza di Spin Elettronicoo e Calorimetria<br />
Differenziale di liposomi trasportatori di farmaci”, laurea in Scienze Chimiche, relatore<br />
prof. Giacomo Martini<br />
- David Seracini “Risonanza di Spin Elettronico come Strumento per lo studio della<br />
Tossicità di Ioni Metallici: Tossicità di Cu(II) nei Confronti di Bacillus Subtilis in<br />
Presenza di Glutammina e Glutammato”, laurea in Scienze Chimiche, relatore prof.<br />
Giacomo Martini.<br />
- Sara Morandi “Liposomi come Trasportatori di Borocomposti in BNCT: <strong>Studi</strong>o<br />
mediante Risonanze Magnetiche”, laurea in Scienze Biologiche, relatore prof. Giacomo<br />
Martini.<br />
- Carlotta Lunghi, “Sintesi di un derivato tioetereo di GM3 ganglioside come agente per<br />
l’immunoterapia tumorale.” laurea in Scienze Farmaceutiche, relatore prof. Cristina<br />
Nativi.<br />
- Laura Paladini,“<strong>Studi</strong>o medianteESR delle proprietà di auto-aggregazione di composti<br />
borurarti per BNCT”, laurea in Scienze Biologiche, relatore prof. Giacomo Martini.<br />
- Stefano Salvati “Nanoparticelle in biologia: indagine di Risonanza di Spin Elettronico”,<br />
laurea in Scienze Biologiche, relatore prof. Giacomo Martini.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
- S. Ristori, J. Oberdisse, I. Grillo, A. Donati, O. Spalla, “Structural caracterisation of<br />
Cationic Liposomes Loaded with Sugar-Based Carboranes”, Biophysical Journal, 88,<br />
535, 2005<br />
- N. Marchettini, S. Ristori, F. Rossi and M. Rustici, “An experimental model for<br />
mimicking biological systems: the Belousov-Zhabotinsky reaction in lipid membranes”,<br />
International Journal of Ecodynamics, 1, 36, 2005.<br />
- A. Salvati, L. Ciani, S. Ristori, G. Martini, A., Masi, A. Arcangeli, “Physico-Chemical<br />
Characterization and Transfection Efficacy of Cationic Liposomes Containing the pEGFP<br />
Plasmid”, Biophys. Chem., 121, 21, 2006.<br />
- S. Focardi, S. Ristori, S. Mazzuoli, A. Tognazzi, D. Leach-Scampavia, D.G. Castner, C.<br />
Rossi, “ToF-SIMS and PCA analysis of Seggianese olives and olive oil”, Coll. Surf. A,<br />
279, 225-232, 2006<br />
- C. Bonechi, S. Ristori, S. Martini, L. Panza, G. Martini, C. Rossi, A. Donati “Solution<br />
Behavior of a Sugar-based Carborane for Boron Neutron Capture Therapy: a Nuclear<br />
Magnetic Resonance Investigation”, Biophys. Chem., 125, 320-327, 2007.<br />
49) S. Ristori, F. Rossi, G. Biosa, N. Marchettini, M. Rustici, E. Tiezzi, “Interplay<br />
between the Belousov-Zhabotinsky reaction-diffusion system and biomimetic matrices”,<br />
Chem. Phys. Lett., 436, 175-178, 2007,.<br />
- S. Ristori, A. Salvati, G. Martini, O. Spalla, D. Pietrangeli, A. Rosa, G. Ricciardi,<br />
“Synthesis and liposome insertion of a new poly-carboranylalkylthio-porphyrazine to<br />
increase potentiality in multiple approach cancer therapy”, J. Am. Chem. Soc., 129; 2728-<br />
2729, 2007.<br />
- L. Ciani, A. Casini; C. Gabbiani; S. Ristori; L. Messori, G. Martini, “DOTAP/DOPE<br />
and DC-Chol/DOPE Lipoplexes for Gene Delivery studied by Circular Dichroism and<br />
Other Biophysical Techniques”, Biophys. Chem., , 127, 213-220, 2007.<br />
- 119 -
- A. Salvati, S. Ristori, J. Oberdisse, O. Spalla, G. Ricciardi, D. Pietrangeli, M. Giustini,<br />
G. Martini, “Small Angle Scattering and Zeta Potential of Liposomes Loaded with<br />
Octa(carboranyl)porphyrazine”, J. Phys. Chem. B, 111, 10357-10364, 2007<br />
- A. Macchia,; C. Rossi,; S. Ristori,; A. Magnani, “Electric energy production through<br />
fuel cells fed by hydrogen obtained from ethanol catalytic reforming” Eur. Pat. Appl.<br />
(2007), 8pp. CODEN: EPXXDW EP 1808327 A1 20070718.<br />
- L. Toma, E. Di Cola, A. Ienco, L. Legnani, C. Lunghi, G. Moneti, B. Richichi, S.<br />
Ristori, D. Dell’Atti, C. Nativi, “Synthesis, Conformational <strong>Studi</strong>es, Binding Assessment<br />
and Liposome Insertion of a Thioether-Bridged Mimetic of the Antigen GM3-<br />
Ganglioside Lactone”, ChemBioChem, 8,1646-9, 2007.<br />
- A. Salvati, S. Ristori, D. Pietrangeli, J. Oberdisse, L. Calamai, G. Martini, G. Ricciardi,<br />
“Liposome insertion of a newly synthesized magnesium(II)octacarboranyl(hexylsulfanyl)<br />
porphyrazine”, Biophys. Chem, 131, 43-51, 2007.<br />
- L. Ciani, S. Ristori, C. Bonechi, C. Rossi, G Martini, “Effect of the Preparation<br />
Procedure on the Structural Properties of a Oligonucleotide/Cationic Liposome<br />
Complexes (Lipoplexes) <strong>Studi</strong>ed by Electron Spin Resonance and Zeta Potential”,<br />
Biophys. Chem., 131, 80-87, 2007.<br />
- G. Candiani, D. Pezzoli, M. Cabras, S. Ristori, C. Pellegrini, A. Kajaste-Rudnitski, E.<br />
Vicenzi, C. Sala, M. Zanda, “A dimerizable cationic lipid with potential for gene<br />
delivery” J. Gene Med., 10, 637-645, 2008.<br />
- F. Rossi, S. Ristori, M. Rustici, N. Marchettini, E. Tiezzi, “Dynamics of pattern<br />
formation in biomimetic systems” J. Theor. Biol , 205, 404-412, 2008<br />
- A. Cecchi, L. Ciani, J.-Y. Winumc, J.-L. Monteroc, A. Scozzafavaa, S. Ristori, C. T.<br />
Supuran, “Carbonic anhydrase inhibitors. Design of spin-labeled sulfonamides<br />
in<strong>corpo</strong>rating TEMPO moieties as probes for cytosolic or transmembrane isozymes”<br />
Bioinorg. Med. Chem. Lett. 18, 3475-3480, 2008.<br />
- C. Bonechi, S. Ristori, S. Martini, C. Rossi, “Study of Bradykinin Conformation in the<br />
presence of Model Membrane by NMR and Molecular Modelling”, BBA<br />
Biomembranes,1788, 708-716 , 2009.<br />
- S. Ristori, G. Ricciardi, D. Pietrangeli, A. Rosa, A. Feis “Hydrotropic Solubilization of<br />
Gold Nanoparticles Functionalized with Proto-Alkylthioporphyrazines”, J. Phys. Chem<br />
C, 113, 8537<strong>–</strong>8540, 2009.<br />
- L. Ciani, A. Cecchi, C. Temperini, C. T. Supuran, S. Ristori “Dissecting the Inhibition<br />
Mechanism of Cytosolic versus Transmembrane Carbonic Anhydrases by ESR”, J. Phys.<br />
Chem B, 113, 13998<strong>–</strong>14005, 2009.<br />
- S. Altieri, M. Balzi, S. Bortolussi, P. Bruschi, L. Ciani, A. M. Clerici, P. Faraoni, C.<br />
Ferrari, M. A. Gadan, L. Panza, D. Pietrangeli, G. Ricciardi, S. Ristori “Carborane<br />
Derivatives Loaded into Liposomes as Efficient Delivery Systems for Boron Neutron<br />
Capture Therapy”, J. Med. Chem., 52, 7829-7835, 2009.<br />
- S. Ristori, E. Di Cola, C. Lunghi, B. Richichi, C. Nativi, “Structural study of liposomes<br />
loaded with a GM3 lactone analogue for the targeting of tumor epitopes” BBA<br />
Biomembranes, 1788, 2518-2525, 2009.<br />
- 120 -
Luca Rosi (Ricercatore)<br />
Chimica dei materiali e del restauro II<br />
Modulo Chimica dei materiali II (6 CFU)<br />
luca.rosi@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Chimica Industriale II + Laboratorio, c/o Laurea S. Chimica dell’Ambiente e Beni<br />
culturali 5 CFU<br />
Curriculum<br />
L’attività scientifica che il Dott. Luca Rosi svolge da alcuni anni riguarda lo studio di<br />
sistemi catalitici per le reazioni di interesse industriale, quali idrogenazione e<br />
idroformilazione di substrati insaturi. In modo particolare l’attenzione si rivolge alla<br />
sintesi di complessi organometallici di cobalto, rodio, rutenio ed allo studio delle loro<br />
attività catalitiche. Le finalità di queste ricerche sono sia di tipo sintetico, nel senso<br />
dell’ottenimento di intermedi di interesse applicativo attraverso convenienti reazioni<br />
catalitiche, che di tipo meccanicistico al fine della comprensione dei cicli catalitici nei<br />
quali sono coinvolti i complessi organometallici utilizzati.<br />
Le linee di ricerca seguite sono:<br />
1) <strong>Studi</strong>o delle interazioni di frammenti di complessi dei metalli di transizione con gas<br />
inerti o con substrati organici insaturi in reazioni di idrogenazione o di<br />
idroformilazione.<br />
2) <strong>Studi</strong>o della reazione di idrogenazione di substrati contenenti gruppi C≡N, -N=N-,<br />
C=N, −NN−, C=N in eterocicli aromatici, in presenza di complessi di Ru o Rh<br />
contenenti leganti fosfinici.<br />
3) Sintesi di sistemi catalitici basati su complessi dei metalli di transizione contenenti<br />
quali leganti ancillari eterocicli azotati (bipiridine, fenantroline) e studio della loro<br />
attività catalitica in reazioni di riduzione per H-transfer, di substrati insaturi tra i quali<br />
chinolina e suoi derivati.<br />
4) <strong>Studi</strong>o della reazione di idroformilazione di olefine ancorate ad una fase solida. In<br />
questo modo si ha la compartimentazione del substrato attraverso il suo legame con la<br />
matrice polimerica, mentre il sistema catalitico rimane nella soluzione.<br />
5) <strong>Studi</strong>o di nuovi catalizzatori tipo Ziegler-Natta per la sintesi di poliolefine di iteresse<br />
industriale<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
Si riportano le ultime cinque pubblicazioni scientifiche di Luca Rosi.<br />
- Tandem Copolymerization: An effective control of the level of branching and<br />
molecular weight distribution. Marco frediani, Christian Piel, Walter Kaminsky,<br />
Claudio Bianchini, Luca Rosi. Macromolecular Symposia, (2006), 236, 124-133<br />
- Quinoline transfer hydrogenation by Rhodium bipyridine catalyst. Frediani,<br />
Piero; Cetarini, Lorenza, Frediani, Marco; Rosi, Luca. Inorganica Chimica Acta,<br />
(2006), 359, 2650-2657.<br />
- Catalytic activity of dihydride ruthenium complexes in the hydrogenation of<br />
nitrogen containing heterocylces. Frediani, Piero; Rosi, Luca; Pistolesi, Valentina;<br />
Frediani, Marco. Inorganica Chimica Acta (2006), 359, 917-925<br />
- 121 -
- Hydrogenation of single and multiple N-N or N-O bonds by Ru(II) catalysts in<br />
homogeneous phase. Toti, Alessandro; Frediani, Piero; Salvini, Antonella; Rosi,<br />
Luca; Giolli, Carlo. Journal of Organometallic Chemistry (2005), 690, 3641-3651<br />
- Straightforward synthesis of enantiopure 2-aminomethyl and 2-hydroxymethyl<br />
pyrrolidines with complete stereocontrol. Marradi, Marco; Cicchi, Stefano; Ignacio<br />
Delso, J.; Rosi, Luca; Tejero, Tomas; Merino, Pedro; Goti, Andrea. Tetrahedron<br />
Letters (2005), 46(8), 1287-1290<br />
- 122 -
Antonella Salvini (Prof. Associato)<br />
Chimica dei materiali e del restauro I<br />
Modulo Chimica dei materiali I (6CFU)<br />
antonella.salvini@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Chimica Industriale III (Laurea Specialistica in Chimica dell’Ambiente e dei Beni<br />
Culturali) 3 crediti <strong>–</strong> 27 ore- lezioni frontali- SSD CHIM04<br />
Chimica e tecnologia <strong>degli</strong> adesivi e delle sostanze filmogene (esame a scelta dello<br />
studente per Laurea triennale in Chimica e Specialistiche in Chimica, Chimica<br />
dell’Ambiente e dei Beni Culturali) 3 crediti <strong>–</strong> 27 ore- lezioni frontali- SSD CHIM04<br />
Chimica, incollaggio e finiture del legno (CdL Tecnologia del legno Facoltà Agraria) 10<br />
crediti <strong>–</strong> 90 ore- 54 ore di lezioni frontali- 36 ore di esercitazioni in aula o visite in<br />
aziende del settore. SSD CHIM04<br />
Curriculum<br />
Antonella Salvini, nata a Firenze il 1/8/59.<br />
In data 10/4/87 ha conseguito il Diploma di Laurea in Chimica presso l’<strong>Università</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze con la votazione di centodieci su centodieci e lode (110/110 e<br />
lode), discutendo una tesi sperimentale dal titolo "Reattività e attività catalitica di<br />
carbonil carbossilati di rutenio", effettuata presso il Laboratorio di Chimica Industriale<br />
del Dipartimento di Chimica Organica.<br />
Nel 1987 è risultata vincitrice del Premio di Laurea "Prof. Giovanni Speroni" tra i<br />
laureati in Chimica nell'Anno Accademico 1985/86 presso l'<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze.<br />
Nel 1988 ha vinto una borsa di studio per l'ammissione al Corso di Dottorato di<br />
Ricerca in Scienze Chimiche (IV ciclo) presso l'<strong>Università</strong> di Firenze.<br />
Dal 1° novembre 1988 ha svolto la tesi di Dottorato di Ricerca presso il Laboratorio<br />
di Chimica Industriale sviluppando un progetto di ricerca nel campo della catalisi<br />
omogenea sullo “<strong>Studi</strong>o dell'attivazione di substrati organici da parte di derivati<br />
carbonilici di metalli dell'ottavo gruppo”. Il 31/10/91 ha terminato il ciclo di Dottorato e<br />
nel settembre 1992 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche<br />
discutendo la tesi sperimentale dal titolo "Attivazione di substrati organici da parte di<br />
carbonil carbossilati di rutenio contenenti leganti fosfinici".<br />
Nel dicembre 1991 è risultata vincitrice di un concorso a ricercatore universitario<br />
della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'<strong>Università</strong> di Firenze per il<br />
Gruppo Disciplinare C04X (Chimica Industriale). In data 11 dicembre 1991 ha preso<br />
servizio presso il Dipartimento di Chimica Organica "Ugo Schiff".<br />
Nel dicembre 2001 è risultata idonea ad una valutazione comparativa per Professore<br />
Associato, settore C04X Chimica Industriale e dei Materiali Polimerici, bandito dalla<br />
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’<strong>Università</strong> di Firenze e il 14<br />
febbraio 2002 è stata chiamata dalla Facoltà stessa come Professore Associato per il<br />
settore C04X. Il 1 novembre 2002 ha preso servizio come Professore Associato della<br />
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’<strong>Università</strong> di Firenze per il settore<br />
CHIM/04.<br />
- 123 -
A partire dall’Anno Accademico 1991-92 ha svolto attività didattica presso la<br />
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'<strong>Università</strong> di Firenze, in<br />
particolare per le materie dell’ambito di Chimica Industriale e per alcune nel settore della<br />
Chimica Organica.<br />
Ha fatto parte del Collegio dei Docenti del Corso di Perfezionamento “La Scienza<br />
per la Conservazione dei Beni Culturali” per il quale ha svolto lezioni su: “I prodotti<br />
organici e i polimeri nella conservazione dei Beni Culturali”. Fa parte del Collegio dei<br />
Docenti del Corso di Dottorato in Scienza per la Conservazione dei Beni Culturali.<br />
Ha fatto parte del Comitato Organizzatore del “Symposium New Frontiers in<br />
Organic Synthesis” organizzato dal Dipartimento di Chimica Organica presso il Polo<br />
Scientifico di Sesto Fiorentino (8-11-02).<br />
Attualmente è in servizio come Professore Associato per il settore CHIM/04 presso il<br />
Dipartimento di Chimica Organica. E' coautrice di 36 pubblicazioni su riviste<br />
internazionali e 67 comunicazioni a congressi nazionali e internazionali presentate<br />
personalmente o in qualità di coautrice.<br />
Attività scientifica:<br />
L’attività scientifica di Antonella Salvini è iniziata nel 1985 all’interno del gruppo di<br />
ricerca di Chimica Industriale dell’<strong>Università</strong> di Firenze dove ha effettuato studi nel<br />
campo della "catalisi omogenea" interessandosi in particolare alla reattività di complessi<br />
di metalli dell'VIII gruppo (Ru, Co) ed al loro impiego nell'attivazione di substrati<br />
organici insaturi in reazioni quali l'idrogenazione o l'idroformilazione.<br />
Negli anni seguenti A.S. ha sintetizzato e caratterizzato numerosi nuovi complessi di<br />
rutenio contenenti diversi leganti fosfinici o leganti azotati. Dei nuovi complessi è stata<br />
studiata la reattività e l’attività catalitica nei confronti di diversi substrati modello come<br />
olefine, chetoni, chetoni α,β-insaturi.<br />
Complessi di rutenio, rodio e cobalto sono stati studiati come catalizzatori per diverse<br />
reazioni quali l’idrogenazione, l’idroformilazione, l’isomerizzazione e<br />
l’idrodesolforazione. Mediante studi in situ con HP FT-IR e l’impiego di gas addizionali<br />
sono stati raccolte informazioni su specie intermedie del ciclo catalitico e sono state<br />
formulate ipotesi sui meccanismi di reazione.<br />
Recentemente sono stati sintetizzati complessi mononucleari di rutenio contenenti diversi<br />
leganti fosfinici in modo da modulare gli effetti elettronici e sterici sul centro metallico e<br />
favorire la formazione di specie insature attive nei cicli catalitici. Questi complessi hanno<br />
evidenziato buoni valori di selettività nella idrogenazione del gruppo carbonilico di<br />
chetoni e aldeidi α,β-insature.<br />
Negli ultimi anni A. S. ha rivolto il suo interesse anche allo studio di adesivi e in<br />
particolare alla sintesi e alla caratterizzazione di nuovi polimeri da utilizzare nella<br />
produzione di adesivi per il legno. Importanti informazioni per la progettazione di nuovi<br />
adesivi sono state ottenute studiando il comportamento dei diversi componenti di un<br />
adesivo nella formazione del giunto. Dal 2000 A.S. ha intrapreso nuovi studi sulla<br />
conservazione dei Beni Culturali. In particolare sono stati studiati nuovi materiali per il<br />
loro uso come protettivi sulla pietra o come consolidanti nel legno archeologico.<br />
Tecniche spettroscopiche quali FT-IR, NMR, CP-MAS NMR, NMR-nanoprobe sono<br />
state infine utilizzate per lo studio del degrado di diversi materiali costituenti “Beni<br />
Culturali” come il legno o i leganti pittorici.<br />
- 124 -
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
1) "Behaviour of [Ru(CO)2(MeCO2)2(PBun 3)2] in the Presence of Carbon<br />
Monoxide and/or Hydrogen: Crystal Structure of [Ru6(m-H)6(CO)10(m-PHBun)(m-<br />
PBun 2)2(PBun 3)2(m6-P)]",<br />
P. Frediani, M. Bianchi, A. Salvini, F. Piacenti, S. Ianelli, M. Nardelli,<br />
J. Chem. Soc., Dalton Trans., 165 (1990).<br />
2) "Behaviour of [Ru2(CO)4(m-MeCO2-O,O')2(PBun 3)2] in the Presence of<br />
Hydrogen: Synthesis and X-ray Structure of Polynuclear Ruthenium Carbonyl<br />
Hydrides containing an Encapsulated Phosphide Ligand",<br />
P. Frediani, M. Bianchi, A. Salvini, F. Piacenti, S. Ianelli, M. Nardelli,<br />
J. Chem. Soc., Dalton Trans., 1705 (1990).<br />
3) "Behaviour of Polynuclear Ruthenium Carbonyl Carboxylates in the Presence of<br />
Hydrogen and/or Carbon Monoxide",<br />
P. Frediani, M. Bianchi, A. Salvini, F. Piacenti,<br />
J. Chem. Soc., Dalton Trans., 3663 (1990).<br />
4) "A ruthenium dihydrogen complex as intermediate in the synthesis of<br />
[RuH(CO) 2 (MeCO 2 )(PnBu 3 ) 2 ] form [Ru(H) 2 (CO) 2 (PnBu 3 ) 2 ]"<br />
P. Frediani, A. Salvini, M. Bianchi, F. Piacenti,<br />
J. Organometal. Chem., 454, C17 (1993).<br />
5) "Ruthenium carbonyl carboxylates with nitrogen containing ligands: I. Syntheses<br />
and characterization of binuclear compounds"<br />
P. Frediani, M. Bianchi, A. Salvini, R. Guarducci, L.C. Carluccio, F. Piacenti, S.<br />
Ianelli, M. Nardelli,<br />
J. Organometal. Chem., 463, 187 (1993).<br />
6) "Reactivity of ruthenium carbonyl carboxylates under hydroformylation<br />
conditions"<br />
A. Salvini, P. Frediani, D. Rovai, M. Bianchi, F. Piacenti,<br />
J. Mol. Catal., 89, 77 (1994).<br />
7) "The role of H2Ru(CO)2(PBu3)2 in the activation of alkynes and alkenes"<br />
A. Salvini, P. Frediani, M. Bianchi, F. Piacenti,<br />
Inorg. Chim. Acta, 227, 247 (1994)<br />
8) "Ruthenium carbonyl carboxylates with nitrogen containing ligands: II. Syntheses<br />
and characterization of mononuclear compounds"<br />
P. Frediani, M. Bianchi, A. Salvini, R. Guarducci, L.C. Carluccio, F. Piacenti,<br />
J. Organometal. Chem., 476, 7 (1994).<br />
9) "Ruthenium carbonyl carboxylates with nitrogen containing ligands: III. Catalytic<br />
activity in the hydrogenation"<br />
P. Frediani, M. Bianchi, A. Salvini, R. Guarducci, L.C. Carluccio, F. Piacenti,<br />
J. Organometal. Chem., 498, 187 (1995).<br />
10) “Functionalized phosphine substituted cobalt carbonyls.<br />
Synthesis,characterization and catalytic activity in the hydroformylation of olefins”<br />
L. Rosi, A. Bini, P. Frediani , M. Bianchi, A. Salvini<br />
J. Mol. Catal. A: Chemical, 112, 367 (1996)<br />
11) “Behaviour of triphenylphosphine-substituted ruthenium carbonyl carboxylates<br />
with hydrogen”<br />
- 125 -
P. Frediani, C. Faggi, S. Papaleo, A. Salvini, M. Bianchi, F. Piacenti, S. Ianelli, M.<br />
Nardelli<br />
J. Organometal. Chem., 536, 123 (1997).<br />
12) “Synthesis, Characterization, and Behaviour of Hydridoruthenium Carbonyl<br />
Clusters Substituted with Functionalyzed Phosphines in the Presence of Hydrogen. 1.<br />
H4Ru4(CO)8[P(CH2OCOR)3]4 (R = CH3-, C2H5-, (CH3)2CH-, (CH3)3C-, (S)-<br />
CH3CH2CH(CH3)-)”<br />
M. Bianchi, P. Frediani, A. Salvini, L. Rosi, L. Pistolesi, F. Piacenti, S. Ianelli, M.<br />
Nardelli<br />
Organometallics, 16, 482 (1997).<br />
13) “The behaviour of n- and iso-propylcobalt tricarbonyl tributylphosphine<br />
complexes under hydroformylation conditions”<br />
L. Rosi, A. Salvini, M. Bianchi, P. Frediani, F. Piacenti,<br />
J. Organometal. Chem., 535, 143 (1997).<br />
14) “Ruthenium Carbonyl Carboxylates with Nitrogen Containing Ligands: IV.<br />
Catalytic Activity in the Hydrofomylation of Olefins *”<br />
P. Frediani, M. Bianchi, A. Salvini, L.C. Carluccio, L. Rosi,<br />
J. Organometal. Chem., 547, 35 (1997).<br />
15) “The reaction of Ru(CO)2(MeCO2)2(PR3)2 or Ru2(CO)4(MeCO2)2(PR3)2 [R = Bu,<br />
Ph] with H2 in the presence of Na2CO3: a stoichiometric carbon dioxide activation”<br />
P. Frediani*, C. Faggi, A. Salvini, M. Bianchi, F. Piacenti<br />
Inorg. Chim. Acta, 272, 141 (1998).<br />
16) “Oligomerization of aldehydes catalyzed by cobalt carbonyl complexes”,<br />
G. Margheri, L. Rosi, A. Salvini, M. Bianchi, P. Frediani,<br />
J. Mol. Catal. A: Chemical, 132, 189 (1998).<br />
17) “Cobalt-Catalyzed Hydroformylation of Olefins in the Presence of Xenon: New<br />
Experimental Evidence for Metal-Xenon Adducts,<br />
L. Rosi, F. Piacenti, M. Bianchi, P. Frediani, A. Salvini,<br />
Eur. J. Inorg. Chem., 67 (1999).<br />
18) “The role of functionalized phosphines in the hydrogenation of carboxylic acids in<br />
the presence of phosphine substituted hydrido ruthenium complexes”<br />
A. Salvini, P. Frediani, M. Bianchi, F. Piacenti, L. Pistolesi, L. Rosi,<br />
J. Organometal. Chem., 582, 218 (1999).<br />
19) “Ruthenium carbonyls as benzo[b]thiophene hydrodesulfurization catalysts in<br />
homogeneous phase”<br />
P. Frediani, A. Salvini, S. Finocchiaro,<br />
J. Organometal. Chem., 584, 265 (1999).<br />
20) “Carbohydrate-based peptido mimetics. Synthesis of two new scaffolds for<br />
combinatorial libraries.”<br />
B. Becattini, G. Capozzi, C. Falciani, S. Menichetti, C. Nativi, A. Salvini,<br />
J. Carbohydr. Chem., 19, 653 (2000).<br />
21) “Alkene isomerization by non-hydridic phosphine substituted ruthenium carbonyl<br />
carboxylates”<br />
A. Salvini, P. Frediani, F. Piacenti,<br />
J. Mol. Catal. A: Chemical, 159, 185 (2000).<br />
22) “Homogeneous hydrogenation of ketones in the presence of H2Ru(CO)2(PPh3)2”<br />
- 126 -
A. Salvini, P. Frediani, S. Gallerini,<br />
Appl. Organomet. Chem., 14, 570 (2000).<br />
23) “Isomerization of olefins by phosphine-substituted ruthenium complexes and<br />
influence of an ‘additional gas” on the reaction rate”<br />
A. Salvini, F. Piacenti, P. Frediani, A. Devescovi, M. Caporali,<br />
J.<br />
24) “Influence of an additional gas on the hydroformylation of cyclohexene with<br />
Co2(CO)6(PBu3)2.<br />
A. Salvini, P. Frediani, S. Maggini, F. Piacenti,<br />
J. Mol. Catal. A: Chemical, 172, 127 (2001).<br />
25) “An easy way to perdeuterated pyrazoles by catalytic exchange reactions”<br />
P. Frediani, D. Rovai, M. Muniz-Miranda, A. Salvini, M. Caporali,<br />
Catal. Comm., 2, 125 (2001).<br />
26) “Influence of an Additional Gas on the Hydroformylation and Related Reaction”<br />
M. Bianchi, P. Frediani, F. Piacenti, L. Rosi, A. Salvini,<br />
Eur. J. Inorg. Chem., 1155 (2002).<br />
27) “Ruthenium complexes with 1,1’-biisoquinoline as ligands. Synthesis and<br />
hydrogenation activity”,<br />
P. Frediani, C. Giannelli, A. Salvini, S. Ianelli,<br />
J. Organometal. Chem., 667, 197 (2003).<br />
28) “Influence of an Additional Gas on the Rhodium-Catalyzed Hydroformylation of<br />
Olefins”,<br />
M. Caporali, P. Frediani, F. Piacenti, A. Salvini,<br />
J. Mol. Catal. A: Chemical, 204-205, 195 (2003)<br />
29) “Ruthenium Carbonyl Carboxylates with Nitrogen Containing Ligands: V. On the<br />
syntheses and catalytic activity of new ruthenium complexes containing bicarboxylate<br />
ligands”<br />
A. Salvini, P. Frediani, E. Rivalta,<br />
Inorg. Chim. Acta, 351, 225 (2003).<br />
30) “New strategies for the synthesis of partially fluorinated acrylic polymers as possible<br />
materials for the protection of stone monuments”,<br />
M. Mazzola, P. Frediani, S. Bracci, A. Salvini,<br />
European Polymer Journal, 39, 1995 (2003)<br />
31) “Activation of single and multiple C-N bonds by Ru(II) catalysts in homogeneous<br />
phase”<br />
A. Toti, P. Frediani, A. Salvini, L. Rosi, C. Giolli, C. Giannelli,<br />
Comptes Rendus Chimie, 7, 769 (2004).<br />
32) “In situ High Pressure FT-IR Spectroscopy on Alkene Hydroformylation Catalyzed<br />
by RhH(CO)(PPh3)3 and Co2(CO)8”,<br />
M. Caporali, P. Frediani, A. Salvini, G. Laurenczy<br />
Inorg. Chim. Acta, 357, 4537 (2004).<br />
33) “On the behaviour of Ru(I) and Ru(II) carbonyl acetates in the presence of H 2 and/or<br />
acetic acid and their role in the catalytic hydrogenation of acetic acid.”<br />
A. Salvini, P. Frediani, C. Giannelli, L. Rosi,<br />
J. Organometal. Chem., 690, 371 (2005).<br />
- 127 -
34) “A low temperature transfer hydrogenation of N=N, C=O or C=C bond using<br />
rhodium bipyridine catalysts”,<br />
P. Frediani, A. Salvini, M. Bessi, L. Rosi, C. Giannelli,<br />
Inorg. Chem. Comm., 8, 94 (2005)<br />
35)“Hydrogenation of single and multiple N-N or N-O bonds by Ru(II) catalysts in<br />
homogeneous phase”,<br />
A. Toti, P. Frediani, A. Salvini, L. Rosi, C. Giolli,<br />
J. Organometal. Chem., 690, 3641 (2005).<br />
36) “Mononuclear ruthenium complexes containing two different phosphines in trans<br />
position: I. Synthesis and spectroscopic characterization”,<br />
F. Micoli, L. Salvi, A. Salvini, P. Frediani, C. Giannelli,<br />
J. Organometal. Chem., 690, 4867 (2005).<br />
- 128 -
Alba Patrizia Santo (Ricercatore Confermato)<br />
Petrografia con applicazioni (6 CFU)<br />
alba.santo@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Esercitazioni Petrografia Applicata (Corso di Laurea in Scienze geologiche).<br />
Curriculum<br />
Alba P. Santo ha intrapreso gli studi universitari nell'anno accademico 1979-80<br />
iscrivendosi alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, corso di Laurea in<br />
Scienze Geologiche, presso l'<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze.<br />
Ha conseguito il diploma di laurea in data 01/04/1985, discutendo una tesi di tipo<br />
petrografico-geochimico sulle rocce magmatiche della Toscana meridionale (relatore<br />
Prof. Angelo Peccerillo). Nel marzo 1986 ha superato l'esame di abilitazione all'esercizio<br />
della professione di geologo.<br />
Nel novembre 1986 ha vinto il concorso di ammissione al Dottorato di Ricerca, III ciclo,<br />
in "Mineralogia e Petrologia", presso il Dipartimento di Scienze della Terra<br />
dell'<strong>Università</strong> di Firenze. Nel settembre 1990 ha conseguito il titolo di Dottore di<br />
Ricerca, discutendo una tesi (tutore Prof. Piero Manetti) dal titolo "Evoluzione e genesi<br />
dei magmi calc-alcalini dell'arco eoliano: l'isola di Filicudi".<br />
Dall'aprile 1990 al novembre 1991, in seguito alla vincita del relativo concorso, ha<br />
rivestito il ruolo di assistente tecnico presso il Dipartimento di Scienze della Terra<br />
dell'<strong>Università</strong> di Firenze occupandosi del laboratorio di Microscopia Elettronica a<br />
Scansione prima e dedicandosi successivamente al lavoro di messa a punto della nuova<br />
microsonda elettronica acquisita dal Gruppo Nazionale di Vulcanologia.<br />
Nel settembre 1991 è risultata vincitrice di un concorso per ricercatore universitario del<br />
raggruppamento GEO/07 (Petrologia e Petrografia) presso l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze. Ha preso servizio in tale ruolo, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, in<br />
data 7/12/1991.<br />
Nello stesso periodo è risultata vincitrice di una borsa di studio NATO presso la Harvard<br />
University (Cambridge, U.S.A.).<br />
Nel dicembre 1994 è stata confermata nel ruolo dei ricercatori universitari.<br />
ATTIVITA’ DIDATTICA<br />
Come ricercatrice universitaria, ha svolto:<br />
esercitazioni del corso di Geochimica Applicata (Scienze Geologiche)<br />
continuativamente<br />
dall’A.A. 1991-92 all’A.A.1999-2000;<br />
esercitazioni e lezioni del corso di Petrografia (Scienze Naturali) dall’A.A. 1996-97<br />
all’A.A.1999-2000;<br />
esercitazioni e lezioni integrative dei corsi di Petrogenesi (SG), Mineralogia (Chimica),<br />
Analisi<br />
Mineralogiche e Geologia (Scienze Geologiche) negli A.A. 1991-92, 1993-94, 1998-99,<br />
2000-01;<br />
lezioni al corso di dottorato in Mineralogia e Petrologia (Consorzio Firenze-Perugia)<br />
negli A.A.1996-97, 1997-98;<br />
- 129 -
lezioni al corso di perfezionamento Previsione e Prevenzione dei Rischi Geologici e<br />
Geoambientali nell’A.A. 2000-01.<br />
esami dei corsi di Geochimica Applicata (Scienze Geologiche), di Petrografia e<br />
Geologia (Scienze Naturali), dall’A.A.1991-92 fino all’A.A.1999-2000; esami di<br />
Petrografia Applicata (Scienze Geologiche), Mineralogia, Petrografia e Petrografia<br />
Applicata (Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione e il Restauro dei Beni<br />
Culturali), Petrografia (Scienze Naturali) dall’A.A.2000-2001.<br />
E’ stata relatrice di numerose tesi di laurea e responsabile di alcune tesi di dottorato in<br />
Mineralogia e Petrologia.<br />
Le è stata assegnata, presso la Facoltà di SMFN dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze, la<br />
copertura dei seguenti insegnamenti:<br />
A.A. 2000-2001:<br />
Petrografia (Corso di Laurea in Scienze Naturali); Mineralogia e Litologia (Diploma<br />
Universitario di Tecnico per la Diagnostica, Restauro e Conservazione dei Beni<br />
Culturali).<br />
Nello stesso anno accademico ha coordinato il Corso Introduttivo Integrato di Scienze<br />
della Terra (Corso di Laurea in Scienze Naturali).<br />
A.A. 2001-2002:<br />
Mineralogia e Petrografia (Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione e il<br />
Restauro dei Beni Culturali).<br />
A.A. 2002-2003:<br />
Petrografia (Corso di Laurea in Scienze Naturali);<br />
Mineralogia e Petrografia (Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione e il<br />
Restauro dei Beni Culturali).<br />
A.A. 2003-2004 e 2005-2006:<br />
Mineralogia e Petrografia (modulo di Petrografia - Corso di Laurea in Tecnologia per la<br />
Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali);<br />
Petrografia Applicata (nel Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione e il<br />
Restauro dei Beni Culturali).<br />
A.A. 2006-2007:<br />
Mineralogia e Petrografia (modulo di Petrografia - Corso di Laurea in Tecnologia per<br />
la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali).<br />
A.A. 2008-2009:<br />
Petrografia (Corso di Laurea in Scienze Naturali).<br />
A.A. 2009-2010:<br />
- 130 -
Petrografia con Applicazioni (Corso di Laurea in Tecnologie per la Conservazione e il<br />
Restauro).<br />
ATTIVITA’ ORGANIZZATIVE E GESTIONALI<br />
- A.A. 1998-99 e 1999-2000 - Membro della commissione organizzatrice il campo<br />
studenti di rilevamento geologico (Corso di Laurea in Scienze Geologiche);<br />
- A.A. 1998-99 <strong>–</strong> Responsabile Laboratorio analisi rocce (Corso di Laurea in Scienze<br />
Geologiche <strong>–</strong> vedi Rapporto Interno 1);<br />
- A.A. 1999-2000 <strong>–</strong> Membro Commissione Biblioteca (Corso di Laurea in Scienze<br />
Geologiche); Membro Commissione organizzatrice Corso Perfezionamento (Previsione e<br />
Prevenzione dei Rischi Geologici e Geoambientali); Membro Commissione test di<br />
selezione accesso Diploma Universitario di Tecnico per la Diagnostica, Restauro e<br />
Conservazione dei Beni Culturali;<br />
- A.A. 2001-02, 2002-03 - Membro Commissione Biblioteca e Commissione<br />
organizzatrice il campo studenti di rilevamento geologico (Corso di Laurea in Scienze<br />
Geologiche); Delegato allo studio per l’orientamento <strong>degli</strong> studenti per il Corso di Laurea<br />
in Tecnologia per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali;<br />
- A.A. 2001-02, 2002-03, 2004-05 - Delegato Erasmus e delegato allo studio per<br />
l’orientamento <strong>degli</strong> studenti per il Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione e<br />
il Restauro dei Beni Culturali;<br />
- Associata alla sezione di Firenze dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse;<br />
- Associata alla sezione di Firenze dell’INFN:<br />
- Responsabile dell’Unità di Firenze del Progetto Speciale CNR 1997 “Genesi dei<br />
prodotti magmatici della dorsale medio-oceanica atlantica e del punto triplo di<br />
Bouvet e del bacino retroarco tirrenico”;<br />
- Responsabile del Progetto Bilaterale CNR 1998 e 1999 “Distribuzione <strong>degli</strong> elementi<br />
in tracce in sistemi naturali e sintetici in collaborazione con G. Grime della Oxford<br />
University (1998), e in collaborazione con J.D. Blundy della Bristol University (1999);<br />
- Responsabile dell’Unità operativa del Dipartimento di Scienze della Terra per lo<br />
sviluppo di un “Laboratorio per analisi con tecniche nucleari nel campo dei beni<br />
culturali” nell’ambito del Progetto Finalizzato “Beni Culturali” del CNR - vedi Rapporto<br />
Interno 2);<br />
- Membro del Comitato di consulenza scientifico-culturale del Laboratorio di Tecniche<br />
Nucleari applicate ai Beni Culturali, finanziato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare<br />
nell’aprile 2001 per l’installazione di un acceleratore Tandem al Polo Scientifico<br />
Universitario di Sesto Fiorentino;<br />
-Responsabile locale (Unità di Firenze) del Progetto di Ricerca (cofinanziamento MIUR<br />
2001) “<strong>Studi</strong> geofisici, geologici e geochimica nell’area sismogenica di Colfiorito:<br />
realizzazione di un modello integrato”;<br />
- Responsabile della sezione IGG di Firenze del programma biennale di ricerca:<br />
Determinazione di elementi maggiori, minori ed in tracce in minerali naturali e di sintesi<br />
attraverso un approccio multianalitico (EDS <strong>–</strong> WDS <strong>–</strong> CL - μPIXE.);<br />
- Membro del Comitato Organizzativo Locale del convegno congiunto delle “European<br />
Microbeam Analysis Society” e “International Union of Microbeam Analysis Societies”<br />
(Firenze, maggio 2005);<br />
- Co-editor del volume speciale di Mikrochimica Acta “Proceedings of the Florence<br />
- 131 -
Workshop- EMAS 2005” e del volume speciale di Microscopy and Microanalysis.<br />
ATTIVITA’ DI RICERCA<br />
L’attività di ricerca si è articolata da un lato su tematiche di merito, nell’ambito dello<br />
studio della genesi e dell’evoluzione di rocce magmatiche, dall’altro su sviluppi di<br />
metodologie analitiche innovative per la determinazione, in particolare, del contenuto di<br />
elementi in traccia in minerali e rocce e per lo studio di dettaglio di zonature<br />
composizionali nei minerali.<br />
Dopo la tesi di laurea, la quale è stata oggetto di una pubblicazione, ha svolto ricerche,<br />
presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'<strong>Università</strong> di Firenze in collaborazione<br />
con A. Peccerillo e P. Manetti, su vulcaniti potassiche italiane; i risultati di tali ricerche<br />
sono stati oggetto di pubblicazioni. Lo studio del magmatismo potassico italiano è<br />
continuato negli anni successivi con particolare attenzione ai prodotti magmatici<br />
dell’apparato di Latera (Monti Vulsini). I risultati di tali ricerche sono stati presentati a<br />
congressi e pubblicati.<br />
Nel corso del Dottorato di Ricerca ha iniziato lo studio dei prodotti magmatici del<br />
vulcano Filicudi (Isole Eolie). E’ stato eseguito un campionamento di dettaglio e tutti i<br />
campioni raccolti sono stati analizzati al fine di ottenerne la composizione chimica e<br />
mineralogica avvalendosi delle tradizionali metodologie analitiche. Contemporaneamente<br />
ha iniziato una collaborazione con un gruppo del Dipartimento di Fisica dell'<strong>Università</strong> di<br />
Firenze per la messa a punto ed applicazione su campioni geologici della tecnica PIXE<br />
(Proton Induced X-ray Emission). Questa tecnica sfrutta il medesimo principio di<br />
induzione della fluorescenza di raggi X caratteristici, alla base delle analisi<br />
composizionali con la microsonda elettronica. Tuttavia, grazie al molto minore fondo<br />
continuo negli spettri X, la sensibilità arriva fino alle ppm, e ciò costituisce un potente<br />
strumento per gli studi mineralogici e petrologici. La collaborazione col Dipartimento di<br />
Fisica ha portato ad applicazioni della tecnica PIXE originali e innovative, sia dal punto<br />
di vista del metodo, sia da quello del merito per lo studio di rocce magmatiche. Per<br />
quanto riguarda gli aspetti metodologici, va sottolineato, in particolare, l’uso di un fascio<br />
“esterno” che rende estremamente agevoli le misure. Grazie all’utilizzo simultaneo di due<br />
rivelatori per raggi X, uno ottimizzato per la rivelazione di elementi medio-pesanti, l’altro<br />
di elementi leggeri, si riesce a determinare in maniera quantitativa, in un’unica misura, la<br />
composizione di un minerale o una roccia fino alle tracce, per tutti gli elementi a partire<br />
dal sodio. L’applicazione specifica ha permesso di ottenere rapidamente ed agevolmente<br />
coefficienti di ripartizione solido/liquido che, come è noto, sono di grande utilità negli<br />
studi petrogenetici.<br />
La collaborazione su questi sviluppi metodologici ha portato alla realizzazione di una<br />
linea di microfascio di protoni in atmosfera; le dimensioni del fascio ottenute sono<br />
inferiori ai 10 micron e consentono di ottenere il contenuto <strong>degli</strong> elementi in traccia<br />
anche sulle singole zone dei minerali.<br />
Un altro lavoro di sviluppo metodologico ha riguardato la messa a punto (in<br />
collaborazione con G.Pratesi del Museo di Mineralogia e M.Chiari e L.Giuntini del<br />
Dipartimento di Fisica) della tecnica del backscattering di protoni su minerali, per lo<br />
studio dei processi di ossidazione superficiale e della loro cinetica. Usando un fascio di<br />
protoni anziché particelle alfa (come avviene nella tecnica standard della Rutherford<br />
Backscattering Spectrometry, RBS), si può sfruttare la maggior penetrazione del fascio,<br />
- 132 -
che consente di sondare, con l’acceleratore a disposizione, fino a diversi micron di<br />
profondità dalla superficie; ma soprattutto, la presenza di effetti nucleari nella sezione<br />
d’urto di scattering protone-ossigeno, in pratica, porta ad un aumento considerevole della<br />
resa in particelle diffuse (che sono gli elementi che si sfruttano per ottenere<br />
l’informazione cercata sulla presenza e la distribuzione in profondità dell’ossidazione).<br />
Ciò consente un aumento decisivo nella sensibilità per la determinazione dell’ossigeno<br />
negli strati superficiali. Anche in questo caso, si è trattato di uno sviluppo metodologico<br />
innovativo, che ha portato ad una pubblicazione su rivista internazionale.<br />
Nel periodo giugno 1992-maggio 1993 ha svolto la sua attività di ricerca presso la<br />
Harvard University (Cambridge, U.S.A.) essendo risultata vincitrice di una borsa di<br />
studio NATO. Durante tale periodo si è occupata della preparazione dei campioni e della<br />
derminazione <strong>degli</strong> isotopi dello Sr e del Nd su campioni magmatici. Nello stesso periodo<br />
ricerche sono state condotte presso la Queen's University a Kingston (Canada), dove sono<br />
state effettuate, in collaborazione con J.D.MacArthur, delle misure PIXE su rocce<br />
provenienti da Nea Kameni (Grecia) e in collaborazione con A. Clark e E. Farrar,<br />
datazioni 40 Ar/ 39 Ar su rocce di Filicudi. Sempre in collaborazione con A. Clark, ha<br />
iniziato simultaneamente lo studio di minerali magmatici attraverso l’osservazione<br />
dell’interferenza Nomarski. Tale studio, continuato poi presso il Dipartimento di Scienze<br />
della Terra di Firenze, è stato oggetto di tesi di laurea, presentazioni a congressi e<br />
pubblicazioni. L’uso di tale tecnica, combinata a tecniche tradizionali (EMP) e a tecniche<br />
più innovative (SIMS), si è rivelato di grande interesse nello studio delle zonature<br />
composizionali dei minerali.<br />
In collaborazione con colleghi dell’INFN e del CNR si è occupata del progetto per il<br />
nuovo acceleratore Tandem da installare al polo scientifico dell’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di<br />
Firenze a Sesto Fiorentino. Questo acceleratore, operativo da qualche anno, consente<br />
innanzitutto di potenziare le attività (ad es. datazioni col metodo del 14 C anche su<br />
campioni di massa inferiore al milligrammo) al Dipartimento di Fisica, su tematiche<br />
nell’ambito dei Beni Culturali, dell’ambiente e delle Scienze della Terra; ancora più<br />
rilevante sarà la possibilità di avviare, per la prima volta su scala estesa in Italia,<br />
un’attività di spettroscopia di massa con acceleratore per la misura di isotopi rari. Nel<br />
campo delle Scienze della Terra, si aprono prospettive di grande interesse per la<br />
determinazione dell’età di rocce tramite la misura della concentrazione di 10 Be e 26 Al.<br />
All’interno della collaborazione per il progetto del laboratorio del Tandem, si è occupata<br />
in particolare <strong>degli</strong> aspetti riguardanti la preparazione dei campioni da analizzare, che<br />
vengono usati come sorgente per l’acceleratore (per effettuarne dopo l’accelerazione<br />
l’analisi di massa in maniera ultrasensibile, una parte su 10 15 , grazie all’eliminazione di<br />
tutte le interferenze isobariche). Ha visitato il laboratorio VERA (Vienna Environmental<br />
Research Accelerator) nella prospettiva di stabilire una collaborazione per la<br />
preparazione dei campioni nel nuovo laboratorio fiorentino.<br />
Lo studio delle rocce magmatiche è continuato e continua attualmente su prodotti<br />
vulcanici dell’arco Eoliano, su basalti e vetri dragati dalla regione del Punto Triplo di<br />
Bouvet (Atlantico Meridionale), sul Canale di Sicilia, sui prodotti vulcanici dell’isola di<br />
Barren (Oceano Indiano) e su quelli del vulcano Nyiragongo (Repubblica Democratica<br />
del Congo).<br />
- 133 -
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
Santo A. P. (1998) - Contribution of clinopyroxene EMP and SIMS data to the<br />
understanding of magmatic processes: an example from Filicudi Island (Aeolian Arc,<br />
Southern Tyrrhenian Sea). N. Jb. Miner. Abh., 173, 207-231.<br />
Santo A.P. & Bomparola R.M. (1998) - NDIC and EMP study of plagioclase mineral<br />
zoning: an<br />
example from Nea Kameni lavas. Mikrochim. Acta, 15, 219-225.<br />
Chiari M., Giuntini L., Pratesi G., Santo A.P. (1998) - Proton non-Rutherford study of<br />
oxidation<br />
kinetics in Cu and Fe sulphides. Nuclear Instruments and Methods, B139, 202-207.<br />
Santo A.P. (2000) - Volcanological and geochemical evolution of Filicudi (Aeolian<br />
islands, south Tyrrhenian sea, Italy). J. Volcanology and Geothermal Research, 96, (1-<br />
2), 79-101.<br />
Capaccioni B., Vaselli O., Santo A.P., Yalire M.M. (2002-2003) - Monogenic and<br />
polygenic volcanoes in the area between the Nyiragongo summit crater and the Lake<br />
Kivu shoreline. Acta Vulcanol., 14 (1-2), 129-136.<br />
Santo A.P., Capaccioni B., Tedesco D., Vaselli O. (2002-2003) <strong>–</strong> Petrographic and<br />
geochemical features of the 2002 Nyiragongo lava flows. Acta Vulcanol., 14 (1-2), 63-<br />
65.<br />
Santo A.P. , Jacobsen S.B., Baker J. (2004) - Evolution and genesis of calc-alkaline<br />
magmas at Filicudi Volcano, Aeolian Arc (Southern Tyrrhenian Sea, Italy). Lithos,<br />
72, 73-96.<br />
Canuti P., Casagli N., Fanti R., Iotti A., Pecchioni E., Santo A.P. (2004) <strong>–</strong> Rock<br />
weathering and failure of the “Tomba della Sirena” in the Etruscan necropolis of Sovana<br />
(Italy). J. of Cultural Heritage, 5, 323-330.<br />
Francalanci L., Avanzinelli R., Petrone C.M., Santo A.P. (2004) - Petrochemical and<br />
magmatological characteristics of the Aeolian arc volcanoes, Southern Tyrrhenian Sea,<br />
Italy: inferences on shallow level processes and magma source variations. <strong>–</strong> Per.<br />
Mineral., 73, 75-104. Special Isuue 1: A showcase of the Italian research in petrology:<br />
magmatism in Italy.<br />
Alam M.A., Chandrasekharam, D., Vaselli, O., Capaccioni, B., Manetti, P. and Santo,<br />
A.P. (2004) - Petrology of the Prehistoric Lavas and Dyke of Barren Island, Andaman<br />
Sea, Indian Ocean. Proc. Ind. Acad. Sci. (Earth Planet. Sci.), 113, 715-721<br />
Santo A.P. (2005) - Magmatic evolution processes as recorded in plagioclase<br />
phenocrysts of Nea Kameni rocks (Santorini Volcano, Greece). Developments in<br />
- 134 -
Volcanology 7, 139 <strong>–</strong> 160. The South Aegean Active Volcanic Arc, Present knowledge<br />
and future perspectives, Editors M. Fytikas & G. Vougioukalakis.<br />
Rinaldi R., Armigliato A., Santo A.P., Vagelli G., Walzer C.T., Bastin G.F., Gauvin R.<br />
(2006) - Modern developments and applications in microbeam analysis. Proceedings of<br />
the 9 th Workshop of the European Microbeam Analysis Society (EMAS) and the 3 rd<br />
Meeting of the International Union of Microbeam Analysis Societies (IUMAS), Florence,<br />
Italy, May 18-26, 2005, Microchimica Acta, v. 155, pp. 1-3.<br />
Orlando A., Tsegaye Abebe, Manetti P. & Santo A.P. (2006) - Petrology of the mantle<br />
xenoliths from Megado and Dilo areas, Southern Ethiopia. Ofioliti, vol.31, n.2, 67-83.<br />
Santo A.P., Fedi M.E., Giuntini L., Mandò P.A., Massi M., Taccetti F. (2006) - External<br />
micro-PIXE measurements: preliminary results on volcanic rocks from Nyiragongo<br />
Volcano. Microchimica Acta, vol. 155, 263-267.<br />
Borghi A., Compagnoni R., Cossio R., Giuntini L., Massi M., Olmi F., Santo A.P.<br />
and Vaggelli G. (2006) - Y geothermometer applied to garnets from different<br />
metamorphic facies occurring in the Stilo Unit of Calabrian Arc, Italy: constraints by<br />
EPMA and m-PIXE techniques.- Microchimica Acta, vol. 155, 105-112.<br />
Magnani M., Fujii Toshitsugu, Orihashi Yuji, Yasuda Atsushi, Hirata Takafumi, Santo<br />
A.P., and Vagelli G. (2006) - Evidence of primitive melt heterogeneities preserved in<br />
plagioclase-hosted melt inclusions of South Atlantic MORB. Geochemical Journal, Vol.<br />
40 (No. 3), pp. 277-290, 2006.<br />
Pandeli E., Santo A.P., Morelli M., Orti L. (2006) - Petrological and Geochemical data of<br />
Porphyritic Dikes from the Capo Arco Area (Eastern Elba Island, Northern Tyrrhenian<br />
Sea). Periodico di Mineralogia, Vol. LXXV, n.2-3, 241-254.<br />
Peccerillo A., Donati C., Santo A.P., Orlando A., Yirgu G., Ayalew D. (2007) -<br />
Petrogenesis of silicic peralkaline rocks in the Ethiopian Rift: geochemical evidence and<br />
volcanological implications. J. African Earth Sciences, vol 48, 161-173.<br />
Santo A.P. (2007) - Composizione materia della croce-reliquia. In: La Croce dipinta<br />
dell'Abbazia di Rosano. Visibile e invisibile. <strong>Studi</strong> e restauro per la comprensione, a cura<br />
di M. Ciatti, C. Frosinini, R. Bellucci, Firenze.<br />
Santo A.P., Peccerillo A. (2008) - Oxygen Isotopic Variations in the Clinopyroxene from<br />
the Filicudi Volcanic rocks (Aeolian Islands, Italy): implications for open-system magma<br />
evolution. The Open Mineralogy Journal, 2, 22-33.<br />
Chakrabarti R., Basu A.R., Santo A.P., Tedesco D., Vaselli O. (2009) - Isotopic and<br />
geochemical evidence for a heterogeneous mantle plume origin of the Virunga volcanics,<br />
Western rift, East African Rift system. Chemical Geology, vol.. 259, 273-289.<br />
doi:10.1016/j.chemgeo.2008.11.010.<br />
- 135 -
Chandrasekharam D., Santo A.P. Capaccioni B., Vaselli O., Alam A.M., Manetti P.,<br />
Tassi F. (2009). Volcanological and petrological Evolution of Barren Island (Andaman<br />
Sea, Indian Ocean). Journal of Asian Earth Sciences, vol. 35, 469-487.<br />
doi:10.1016/j.jseaes.2009.02.010.<br />
Capaccioni B., Santo A.P., Tassi F., Vaselli O. - Geochemistry of thermal waters from<br />
the Sciacca basin (Southern Sicily Island, Italy): new data and a review. Submitted to J.<br />
of Hydrology.<br />
- 136 -
Vincenzo Schettino (Prof. Ordinario)<br />
Chimica <strong>–</strong> Modulo Chimica Fisica (6CFU)<br />
vincenzo.schettino@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Chimica Fisica I 6CFU CdL Chimica<br />
Chimica Fisica 3CFU CdL Fisica<br />
Modellistica Chimica 3CFU CdL Scienze Biologiche<br />
Curriculum<br />
Vincenzo Schettino è nato a Stigliano il 1°ottobre 1939. Ha compiuto gli studi<br />
superiori ed universitari a Firenze dove si è laureato in Chimica il 17 luglio 1963 con una<br />
tesi su “ Proprietà magnetiche di film di nichel e adsorbimento”. Dopo la laurea ha<br />
subito iniziato una attività di ricerca nel settore della spettroscopia molecolare,<br />
usufruendo di borse di studio presso l’<strong>Università</strong> di Firenze ( dove è stato anche<br />
assistente di Chimica Generale ed Inorganica ), l’<strong>Università</strong> di Padova e, nuovamente,<br />
l’<strong>Università</strong> di Firenze. Dal 1965 è stato professore incaricato presso l’<strong>Università</strong> di<br />
Firenze fino al 1975 e dal 1976 è diventato, presso la stessa <strong>Università</strong>, professore<br />
ordinario di spettroscopia molecolare ( attuale raggruppamento CHIM/02 ). Nel 1967-68<br />
ha trascorso un anno come Fullbright fellow presso la Pennsylvania State University<br />
lavorando con tecniche spettroscopiche a problemi di stato solido ( soluzioni solide e<br />
reazioni chimiche ). Nel 1971 ha ottenuto la libera docenza in spettroscopia molecolare.<br />
L’attività di ricerca, incentrata su problemi di stato solido e di spettroscopia è stata varia<br />
ed è documentata da 2 libri ed oltre 170 articoli oltre che da numerosi comunicazioni a<br />
congressi su invito. Inizialmente si è interessato della interpretazione di spettri<br />
vibrazionali di cristalli molecolari con l’uso combinato di calcoli di coordinate normali.<br />
Successivamente l’attenzione è stata focalizzata più particolarmente sullo studio <strong>degli</strong><br />
effetti del campo cristallino e della loro correlazione con la struttura cristallografica e con<br />
le transizioni di fase a bassa temperatura. Il naturale sviluppo di questa attività è stato<br />
verso la analisi specifica della natura delle forze intermolecolari in cristalli molecolari<br />
con sviluppi ed applicazioni di metodi di dinamica reticolare. In particolare ha ottenuto<br />
notevoli risultati nello studio <strong>degli</strong> effetti di potenziali elettrostatici, delle interazioni<br />
risonanti dipolo-dipolo nell’approccio <strong>degli</strong> eccitoni vibrazionali e nel calcolo <strong>degli</strong><br />
effetti di polarizzazione. Un campo originale di ricerca sviluppato è quello delle<br />
transizioni a più fononi in cristalli molecolari correlando le forme di banda con i<br />
contributi di non linearità elettriche e con i termini anarmonici del potenziale. Di notevole<br />
rilievo in questo campo sono le applicazioni di metodi basati sulle funzioni di Green e su<br />
tecniche diagrammatiche per il calcolo delle forme di banda e per la determinazione delle<br />
condizioni per la formazione di stati legati. Queste esperienze di studi di anarmonicità ed<br />
il simultaneo sviluppo di spettroscopie laser non lineari, sia stazionarie ad alta risoluzione<br />
che risolte nel tempo, ha spostato l’attenzione sulla dinamica vibrazionale in cristalli<br />
molecolari ed in particolare sullo studio dei meccanismi di rilassamento e di defasamento<br />
sia di modi interni che di modi fononici. Significativi sono stati i contributi intesi a<br />
chiarire il ruolo dei differenti processi anarmonici all’allargamento delle righe e la<br />
distinzione tra allargamenti omogenei ed in omogenei. Di particolare sofisticazione i<br />
- 137 -
modelli per il rilassamento ed il defasamento di stati a più fononi, applicati con successo<br />
a vari sistemi.<br />
L’attività di ricerca più recente si è concentrata su due tematiche. La prima riguarda lo<br />
sviluppo e l’applicazione di metodi di dinamica molecolare sia classica che ab initio per<br />
lo studio di dinamiche in fasi condensate, Questi metodi sono stati applicati, ad esempio,<br />
in studi di strutture e dinamiche di molecole adsorbite su superfici, di clusters ottenuti in<br />
espansione supersonica, di liquidi associati. Per la dinamica di liquidi con legami ad<br />
idrogeno sono stati usati anche metodi di dinamica molecolare ab initio ( nello schema<br />
della teoria del funzionale della densità ) che tengono conto <strong>degli</strong> effetti di<br />
polarizzazione. La dinamica molecolare ab initio è stata poi usata per lo studio dei<br />
meccanismi di reazioni chimiche di sostituzione sia in fase gassosa che in soluzione<br />
evidenziando l’effetto del mezzo sul percorso delle reazioni. Questi metodi sono stati<br />
anche applicati a sistemi più complessi, modelli di sistemi biologici. La seconda tematica<br />
di ricerca sviluppata negli ultimi anni riguarda lo studio della reattività chimica in<br />
condizioni estreme ed in particolare a pressioni ultraalte in celle ad incudine di diamante.<br />
Queste ricerche, condotte sia sui processi di amorfizzazione di idrocarburi aromatici che<br />
sulle reazioni di polimerizzazione di idrocarburi insaturi, hanno fornito risultati di<br />
notevolissimo interesse. E’ stato infatti dimostrato che accoppiando l’alta pressione con<br />
irraggiamenti selettivi del campione pressurizzato è possibile ottenere polimeri di<br />
elevatissima qualità sia per quanto riguarda la purezza conformazione ( ad esempio<br />
trans-polibutadiene privo di impurezze cis ) che per quanto riguarda la cristallinità ( ad<br />
esempio polietilene ad altissima densità ) in completa assenza dei tradizionali<br />
catalizzatori. E’ stato anche mostrato che è possibile trovare le condizioni per indirizzare<br />
le reazioni di condensazione secondo percorsi alternativi in maniera estremamente<br />
selettiva. In complesso questi risultati permettono di sperare in metodi innovativi di<br />
sintesi ed attualmente si stanno esplorando le possibilità di estensione di queste<br />
metodologie ad alte pressioni a quantità più significative di prodotto.<br />
La attività didattica ha riguardato vari insegnamenti per i corsi di laurea in Chimica<br />
(Chimica Fisica Tecnica, Spettroscopia Molecolare, Chimica Teorica, Chimica Fisica ),<br />
in Fisica ( Chimica Fisica ), in Chimica Applicata ( Chimica dell’ambiente ), in<br />
Ingegneria (Chimica ) ed in Scienze per la Conservazione dei Beni Culturali ( Istituzioni<br />
di Chimica).<br />
Durante la sua carriera ha ricoperto numerose cariche accademiche dando prova di<br />
notevoli capacità organizzative. E’ stato Direttore dell’Istituto di Chimica Fisica e,<br />
successivamente, primo Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Chimica gestendo<br />
le complesse procedure di inserimento <strong>degli</strong> idonei nel ruolo dei professori associati.<br />
Successivamente è stato Preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali<br />
lavorando intensamente per la attuazione della riforma dei corsi di Laurea in Chimica ed<br />
in Scienze Biologiche e prodigandosi per la istituzione ed attivazione del Corso di Laurea<br />
in Scienza dell’Informazione. Ha anche attivato le iniziative per corsi di formazione in<br />
scienze per i beni culturali, iniziative che hanno poi portato alla istituzione di corsi di<br />
laurea e di dottorati di ricerca in questo settore. Per incarico della Facoltà è stato poi il<br />
promotore del Corso di Diploma in Chimica, primo esempio di decentramento delle<br />
attività della Facoltà di Scienze sul territorio, riuscendo anche nella costituzione, per il<br />
finanziamento dell’iniziativa, di una associazione che prevedeva da parte dei comuni del<br />
- 138 -
comprensorio empolese contributi finanziari sulla base di un tantum per ogni abitante,<br />
iniziativa forse unica su base nazionale.<br />
E’ stato membro attivo della Commissione di Ateneo che ha portato alla elaborazione<br />
dello Statuto dell’<strong>Università</strong> di Firenze. E’ stato poi membro del Consiglio di<br />
Amministrazione dell’<strong>Università</strong> di Firenze e, per due mandati, rappresentante dell’area<br />
di ricerca scientifica nel Senato accademico. In questa veste ha dato un contributo<br />
determinante nella ridefinizione delle procedure di attribuzione dei fondi di ricerca ai<br />
Dipartimenti, nella riorganizzazione dei Corsi di Dottorato di Ricerca e nella politica<br />
<strong>degli</strong> assegni di ricerca. E’ stato coordinatore del primo ciclo del Dottorato di Ricerca in<br />
Scienze Chimiche ed è stato coordinatore del Corso di Dottorato Internazionale in<br />
Spettroscopia Atomica e Molecolare. Ha fatto parte del Nucleo di Valutazione Interno<br />
dell’<strong>Università</strong> di Firenze, nel quale è in particolare dedicato alla valutazione delle<br />
attività di ricerca e dei corsi di dottorato. Attualmente è Presidente dello stesso Nucleo di<br />
Valutazione interno. E’ stato Presidente della Divisione di Chimica Fisica della Società<br />
Chimica Italiana.<br />
Anche nel campo della ricerca scientifica ha mostrato ugualmente notevoli capacità<br />
organizzative sia come coordinatore di gruppi di ricerca locali che come coordinatore di<br />
progetti di interesse nazionale di notevole ampiezza. In particolare negli ultimi anni ha<br />
coordinato un consistente progetto di interesse nazionale su dinamiche di processi<br />
chimici, progetto che ha ottenuti tra i più significativi finanziamenti nel settore delle<br />
scienze chimiche. Ha fatto parte del gruppo che ha promosso la costituzione a Firenze del<br />
Laboratorio Europeo di Spettroscopie non Lineari, primo esempio di una tipologia di<br />
laboratori di eccellenza che si è andato poi generalizzando. Da vari anni è membro del<br />
Consiglio Direttivo del Laboratorio. Nel 2005 ha ricevuto il premio del Presidente della<br />
Repubblica per la ricerca scientifica.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
11. Marco Pagliai, Marcella Iannuzzi, Gianni Cardini, Michele Parrinello, Vincenzo<br />
Schettino Lithium hydroxide phase transition under high pressure: an ab initio molecular<br />
dynamics study Chem. Phys. Chem. 7 (2006) 141-147<br />
12. Marco Pagliai, Luca Bellucci, Maurizio Muniz-Miranda, Gianni Cardini,<br />
Vincenzo Schettino A combined Raman, DFT and MD study of the solvation dynamics<br />
and the adsorption process of pyridine in silver hydrosols Phys. Chem. Chem. Phys. 8<br />
(2006) 171-178<br />
13. A. Barducci, R. Chelli, P. Procacci, V. Schettino, F. L. Gervasio, M. Parrinello<br />
Metadynamics simulation of prion protein: beta-structure stability and the early stages of<br />
misfolding J. Am. Chem. Soc. 128 (2006) 2705-2710<br />
14. S. Marsili, A. Barducci, R. Chelli, P. Procacci, V. Schettino Self-healing umbrella<br />
sampling: a non equilibrium approach for quantitative free energy calculations J. Phys.<br />
Chem. B 110 (2006) 14011-14013<br />
15. Elisa di Pietro, Marco Pagliai, Gianni Cardini, Vincenzo Schettino Solid State<br />
Phase Transition induced by Pressure in LiOH.H 2 O J. Phys. Chem. B 110 (2006) 13539-<br />
13546<br />
16. Cristian Faralli, Marco Pagliai, Gianni Cardini, Vincenzo Schettino Structure and<br />
dynamics of Br - ion in liquid methanol J. Phys. Chem. B 110 (2006) 14923-14928<br />
- 139 -
17. Gianni Cardini, Maurizio Muniz-Miranda, Marco Pagliai and. Vincenzo Schettino<br />
A density functional study of the SERS spectra of pyridine adsorbed on silver clusters<br />
Theor. Chem. Acc. In stampa (2007)<br />
18. Maurizio Muniz-Miranda, Gianni Cardini, Marco Pagliai and. Vincenzo Schettino<br />
DFT investigation on the SERS band at ~1025 cm-1 of pyridine adsorbed on silver<br />
Chem. Phys. Lett. In stampa (2007)<br />
19. V. Schettino, R. Chelli, S. Marsili, A. Barducci, C. Faralli, M. Pagliai, P.<br />
Procacci, G. Cardini Problems in molecular dynamics of condensed phases Theor. Chem.<br />
Acc. In fase di stampa (2007)<br />
20. L. Ciabini, F. A Gorelli, M. Santoro, Roberto Bini, V. Schettino, S. Raugei<br />
Triggering dynamics of the high-pressure benzene amorphization. Nature Mater. 6 (2007)<br />
39-43<br />
21. Roberto Bini, Vincenzo Schettino Constraining molecules at the closest<br />
approach: chemistry at high pressure. Chem. Soc. Rev. in press (2007)<br />
22. Cristian Faralli, Marco Pagliai, Gianni Cardini, Vincenzo Schettino The solvation<br />
dynamics of Na + and K + ions in liquid methanol Submitted (2007)<br />
- 140 -
Luca Uzielli (Prof. Ordinario)<br />
Tecnologia del legno applicata ai beni culturali (Opzionale)<br />
luca.uzielli@unifi.it<br />
Compiti didattici svolti in altri CdL:<br />
Oltre al presente insegnamento di “Tecnologia del legno applicata ai beni Culturali”,<br />
il Prof. Luca Uzielli svolge essenzialmente le seguenti attività didattiche, tutte<br />
nell’ambito della Facoltà di Agraria dell’<strong>Università</strong> di Firenze:<br />
- Presidente del CdL in Tecnologie del Legno (classe 20),<br />
- Insegnamento di “Tecnologia del Legno” (5 CFU) nel CdL in Scienze forestali e<br />
ambientali (classe 20),<br />
- Insegnamento di “Alterazioni e protezione” (4 CFU) nel CdL in Tecnologie del<br />
Legno (classe 20),<br />
- Membro del Collegio dei Docenti nel Dottorato di ricerca in Economia,<br />
Pianificazione forestale e Scienze del legno.<br />
Curriculum<br />
Docente a tempo pieno.<br />
Nato a Firenze nel 1943, liceo classico, laureato in Ingegneria meccanica.<br />
Professore ordinario di Tecnologia del Legno presso la Facoltà di Agraria dell’<strong>Università</strong><br />
di Firenze, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali (DISTAF).<br />
Presidente del Corso di Laurea triennale in Tecnologie del legno.<br />
Insegna “Tecnologia del legno” presso il CL in Scienze Forestali e Ambientali,<br />
“Alterazioni e protezione del legno”, nonché “Tecnologia del legno applicata ai Beni<br />
Culturali” presso il CL Tecnologia per la conservazione e il restauro dei Beni Culturali.<br />
E’ stato Coordinatore del Dottorato di ricerca in “Scienze del legno”.<br />
Attualmente si occupa prevalentemente di conservazione dei manufatti lignei di interesse<br />
storico o artistico (strutture lignee, dipinti su tavola), normativa Tecnica (UNI, CEN,<br />
ISO) anche nel settore dei Beni Culturali, classificazione e impiego del legno nelle<br />
strutture.<br />
Autore di oltre 120 pubblicazioni, fra tecniche scientifiche didattiche e divulgative.<br />
Relatore di oltre 130 tesi di laurea o di Dottorato.<br />
Membro di varie Accademie e Associazioni scientifiche, italiane ed estere.<br />
Nel settore specifico dei Beni Culturali in legno è od è stato Assegnatario di vari<br />
finanziamenti di ricerca, fra cui:<br />
• MURST 40% (Ricerche di interesse nazionale) Coordinatore nazionale del<br />
progetto triennale “Strutture lignee di interesse storico: valutazione della durabilità di<br />
consolidamenti eseguiti con recenti tecnologie” (1991-1994)<br />
• CNR - Progetto Strategico Uffizi (1992) “Opere d’arte in legno o su supporto<br />
ligneo...”<br />
• CNR - Progetto Strategico Beni Culturali (1993-1996) “Valutazione teorica e<br />
sperimentale delle interazioni fra tavolato e traversatura...”<br />
• CNR - Progetto Finalizzato Beni Culturali (1996 <strong>–</strong> 2000 e relative estensioni fino<br />
al 2006) “Valutazione dell’influenza dei parametri termoigrometrici del microclima sulla<br />
conservazione dei dipinti su tavola....”<br />
• <strong>Università</strong> di Firenze (fondi 60% - 1992-93) - Dipinti su tavola<br />
- 141 -
• <strong>Università</strong> di Firenze (fondi 60% - 1994) -Strutture lignee tradizionali<br />
• MURST ex-40% (Ricerche di interesse nazionale) Coordinatore nazionale del<br />
progetto biennale “Conservazione delle strutture lignee di interesse storico: sviluppo di<br />
documenti-guida per la caratterizzazione tecnologico-strutturale e architettonica, la<br />
diagnosi, gli interventi” (1998-99)<br />
• Dal 2004 membro di una equipe internazionale che ha effettuato rilievi e<br />
misurazioni sulla “Gioconda” di Leonardo da Vinci, al Museo del Louvre.<br />
Lista delle principali pubblicazioni più recenti<br />
35) UZIELLI L., 1983 - Lessico e normalizzazione. Atti del Convegno Nazionale "Legno<br />
nel restauro e restauro del legno", Firenze. Ed. Palutan, Milano: 73-90.<br />
43) UZIELLI L., 1985 - Riflessioni su alcuni parametri che determinano le proprietà<br />
acustiche del legno. Atti del Convegno internazionale "Conservazione, restauro e riuso<br />
<strong>degli</strong> strumenti musicali antichi: per una Carta europea del restauro", Fondazione Levi,<br />
Venezia.<br />
44) UZIELLI L., 1986 - Capitolo XIV: Prove sul legno e sui pannelli derivati. In: G.<br />
Giordano "Tecnologia del Legno" vol. III, 2° ediz., UTET, Torino: 237-418.<br />
45) UZIELLI L., 1986 - Caratteristiche del legno di interesse storico od archeologico.<br />
Atti del Seminario su "Dendrocronologia: princìpi e applicazioni", Verona, 16 Nov. 1984<br />
48) BERTI S., PAWLIKOWSKI E., UZIELLI L., 1987 - Mechanical properties of some<br />
old woods partially decayed by insects, and effects of impregnation with synthetic resin<br />
(Paraloid). Proceedings of the Congress "Modyfikacja Drewna '87" (Modification of<br />
wood), Akademii Rolniczej w Poznaniu (Poznan - Poland) 4:9<br />
52) UZIELLI L., 1989 - Valutazione tecnologica del degrado e <strong>degli</strong> interventi di<br />
risanamento in una struttura lignea antica: l'esempio di una copertura seicentesca del<br />
castello del Valentino, a Torino. Atti del 2° Congresso Nazionale sul "Restauro del<br />
legno", 1° vol. Nardini, Firenze, 191:199<br />
53) BARGELLI S., BERTI S., GIACHI G., UZIELLI L., 1989 - Effetti dell'impregnazione<br />
con cera d'api sulla stabilità dimensionale del legno d'interesse<br />
storico-artistico. Atti del 2° Congresso Nazionale sul "Restauro del legno", 1° vol. Nardini,<br />
Firenze 321:327<br />
54) CECCOTTI A., UZIELLI L., 1989 - Sul grado di affidabilità delle strutture lignee<br />
antiche. Atti del 2° Congresso Nazionale sul "Restauro del legno", 2° vol. Nardini,<br />
Firenze 111:128<br />
55) CECCOTTI A., MANNUCCI M., UZIELLI L., 1989 - Effetti del riassorbimento di<br />
umidità sul comportamento all'estrazione di barre di acciaio collegate al legno<br />
mediante resina Atti del 2° Congresso Nazionale sul "Restauro del legno", 2° vol. Nardini,<br />
Firenze 155:169<br />
59) BONAMINI G., UZIELLI L., 1990 - Composite structures with timber - Tests on<br />
connections between timber and other materials Report presented at the RILEM TC/111<br />
CST Meeting, Hildesheim (March 9-10)<br />
60) BONAMINI G., CECCOTTI A., UZIELLI L., 1990 - Sulla valutazione della<br />
resistenza meccanica del legno antico Memoria presentata al Congresso CTE 1990 sulla<br />
Tec<br />
61) BONAMINI G., CECCOTTI A., UZIELLI L., 1990 - Prove sperimentali a breve e<br />
lungo termine su elementi composti calcestruzzo-legno antico di quercia e di larice<br />
- 142 -
Memoria presentata al Congresso CTE 1990 sulla Tecnologia Edilizia in Evoluzione,<br />
Bologna, 16-18 Nov.<br />
62) BONAMINI G., CHIESA V., UZIELLI L., 1991 - Anatomical features and<br />
anisotropy of ultrasound propagation in Spruce wood with indented rings Journal of<br />
the Catgut Acoustical Society, Montclair NJ, USA, Vol. 1, n. 8, 12-16<br />
63) FIORAVANTI M., UZIELLI L., 1992 - Il supporto ligneo della "Maestà di<br />
Ognissanti" di Giotto in: Gli Uffizi - <strong>Studi</strong> e ricerche n. 8 , Centro Di, Firenze 105-117<br />
64) UZIELLI L., FIORAVANTI M., CASAZZA O., PERUCCA G., 1992 - A<br />
technique for double-sided monitoring the deformations of the wooden supports of<br />
panel paintings: the experience of Giotto's "Maestà di Ognissanti" - Proc. 3rd Intern.<br />
Conference "ART '92", Viterbo, ed. BetaGamma, Vol. 1, 500-514<br />
65) CAPPELLINI V., CASAZZA O., DE SANTIS F., FIORAVANTI M., PARRINI P.,<br />
PERUCCA G., PETRIOLI TOFANI A.M., UZIELLI L., 1992 - Qualità dell'aria nel<br />
museo <strong>degli</strong> Uffizi: risultati di alcune campagne di rilevamento - Atti del Convegno<br />
"ARIA '92", Pisa<br />
66) UZIELLI L., 1992 - Valutazione della capacità portante <strong>degli</strong> elementi strutturali<br />
lignei - L'Edilizia n. 12, anno VI, 753-761<br />
67) CARAMIELLO R., FIORAVANTI M., GRIFFA A., MACCHIONI N., UZIELLI L.,<br />
ZEME A., 1992 - Analisi e conservazione del materiale ligneo <strong>degli</strong> scavi di Ercolano:<br />
problematiche e primi risultati - Allionia, 31: 47-59<br />
68) UZIELLI L., 1993 - Metodi di prova e classificazione dei legnami strutturali -<br />
Capitolo 4 della quarta edizione del testo di G. Giordano "La moderna tecnica delle<br />
costruzioni in Legno", Hoepli, Milano, pagg. 559-714<br />
69) UZIELLI L., CASAZZA O. (Editors), 1994 - Conservazione dei dipinti su tavola -<br />
Nardini, Firenze. Comprende:<br />
Cap. 1 - I dipinti su tavola: storia e tecnica operativa (Ornella CASAZZA) 9-34<br />
Cap. 2 - Il legno dei supporti: aspetti filologici (Elio CORONA) 35-46<br />
Cap. 3 - Esperienze di intervento sui supporti lignei (MARCO CIATTI e Ciro<br />
CASTELLI) 47-72<br />
Cap. 4 - Attacchi biologici: lotta e prevenzione (Anna GAMBETTA) 73-82<br />
Cap. 5 - Le specie legnose dei supporti: implicazioni per la conoscenza, la<br />
conservazione, il restauro dei dipinti su tavola (Marco FIORAVANTI) 83-108<br />
Cap. 6 - Danni causati ai dipinti su tavola da variazioni termoigrometriche, e loro<br />
prevenzione (Luca UZIELLI) 109-149<br />
70) FIORAVANTI M., UZIELLI L., 1994 - La struttura lignea del "Volto Santo" - In:<br />
Il Volto Santo di Sansepolcro - Un grande capolavoro medievale rivelato dal restauro (a<br />
cura di A.M. Maetzke), Silvana Editoriale. Ed. Amilcare Pizzi S.p.A. 89-99<br />
71) FIORAVANTI M, GAMBETTA A., UZIELLI L., 1995 - <strong>Studi</strong>o tecnologico del<br />
legno del "Gruppo Equestre" - In : Il Cavaliere da San Cassiano, Opificio delle Pietre<br />
Dure - Firenze, 83-92.<br />
72) UZIELLI L., 1995 - Restoring timber structures - Repair and strengthening - STEP<br />
lecture D4, Timber Engineering STEP 2 (Structural Timber Education Programme),<br />
Centrum Hout, The Netherlands<br />
- 143 -
73) UZIELLI L., 1995 - Sistemes de diagnosi - In: Manual de diagnosi, patologia i<br />
intervenciò en structures de fusta (Ed. Xavier Casanovas). Col.legi d’Aparelladors i<br />
Arquitectes Tècnics de Barcelona, 73-82<br />
74) UZIELLI L., 1995 - La conoscenza delle specie legnose - In: “Progetto cultura: il<br />
legno nell’Arte (Regione Umbria)”, Federlegno-Arredo e Ministero delle Risorse<br />
Agricole Alimentari e Forestali, XXXIX-L<br />
75) UZIELLI L., FIORAVANTI M., ALLEGRETTI O., BALLERINI R., PIVA M.,<br />
RICCI R., 1996 - Il nuovo ancoraggio alla croce del Crocifisso ligneo di Andrea<br />
Orcagna in San Carlo - OPD Restauro 8, 171:184<br />
79) CECCOTTI A., BONAMINI G., RUFFINO M., UZIELLI L., 1998 - Restauro<br />
conservativo di capriate lignee: la Pieve di S. Marino (Progettazione - Prove di<br />
laboratorio - Fasi esecutive) - C.L.U.T., Torino<br />
80) UZIELLI L., 1998 - Historical Overview of Panel-Making Techniques in Central<br />
Italy - In: Proceedings of the 1995 Symposium on "The structural conservation of panel<br />
paintings", K. Dardes and A. Rothe Editors, The Getty Conservation Institute, Los<br />
Angeles, 110-135<br />
81) FIORAVANTI M., UZIELLI L., 1998 - La struttura dello scudo [della Medusa del<br />
Caravaggio] In: Flavio Caroli (curatore) Catalogo della Mostra “L’Anima e il Volto<br />
(Ritratto e fisiognomica da Leonardo a Bacon)”, Electa, Milano, 1998, 650-652<br />
82) ALLEGRETTI O., BERTINI P., CASAZZA O., FIORAVANTI M., UZIELLI L.,<br />
1998 - Dimensional stability of the wooden support of a Middle Age panel painting:<br />
laboratory tests on the influence of the cross-beams. - Proceedings of 1st International<br />
Congress on: “Science and Technology for the Safeguard of Cultural Heritage in the<br />
Mediterranean Basin”, November 27 - December 2, 1995; Catania, Siracusa, ITALY; 751-<br />
757<br />
83) BONAMINI G., TOGNI M., UZIELLI L., 1998 - The strength and stiffness of large<br />
ancient timber beams: experimental assessment of the effectiveness of combined visual<br />
grading and non-destructive testing - Proceedings of 1st International Congress on:<br />
“Science and Technology for the Safeguard of Cultural Heritage in the Mediterranean<br />
Basin”, November 27 - December 2, 1995; Catania, Siracusa, ITALY; 1221-1227<br />
84) CASAZZA O., FIORAVANTI M., RICCI R., UZIELLI L., 1998 - CT-Scanning of<br />
antique wooden art works. Proceedings of 1st International Congress on: “Science and<br />
Technology for the Safeguard of Cultural Heritage in the Mediterranean Basin”, November<br />
27 - December 2, 1995; Catania, Siracusa, ITALY; 797-802<br />
85) BONAMINI G., UZIELLI L., 1998 - Un semplice metodo non distruttivo per<br />
riconoscere in bosco gli abeti rossi cosiddetti “di risonanza” - Monti e Boschi XLIX, 6,<br />
50-53<br />
86) RIMABOSCHI R., UZIELLI L., FIORAVANTI M., NOFERI M., CASAZZA O.,<br />
1999 - Panel paintings: studying the relationships between wood movements and<br />
damage of the paint layers. - Proceedings of the 2 nd International Congress on "Science<br />
and Technology for the safeguard of Cultural Heritage in the Mediterranean Basin", Paris<br />
87) UZIELLI L., DIONISI VICI P., CIATTI M., CASAZZA O., TOGNI M., 1999 - A<br />
new approach for studying the restrained deformations of painted panels: the<br />
Monitoring Cross-Beam - Proceedings of the 2 nd International Congress on "Science and<br />
Technology for the safeguard of Cultural Heritage in the Mediterranean Basin", Paris<br />
- 144 -
89) UZIELLI L., 1999 - Metodi di prova e classificazione dei legnami strutturali -<br />
Capitolo 4 della quinta edizione del testo di G. Giordano "La moderna tecnica delle<br />
costruzioni in Legno", Hoepli, Milano, pagg. 559-716 e 787-804<br />
90) UZIELLI L., FIORAVANTI M., CIATTI M., CASAZZA O., ALLEGRETTI O.,<br />
1999 - Research about mechanical behaviour of panel paintings: a challenge towards<br />
improved conservation - In: M. Fioravanti and L. Uzielli (Editors) - Proceedings of the<br />
COST Action E8 Workshop on “Mechanical Performance of Non-Standard Wood”<br />
(Florence, 11-12 May 1998) 302:312<br />
92) UZIELLI L., FIORAVANTI M., 2000 - Il comportamento fisico-meccanico del<br />
legno nei dipinti su tavola - In: M. Ciatti (a cura di) “Dipinti su tavola - La tecnica e la<br />
conservazione dei supporti” - Edifir, 37:58<br />
92bis) UZIELLI L., FIORAVANTI M., 2006 <strong>–</strong> Physical and mechanical behavior of<br />
wood used for panel paintings - In: M. Ciatti, C. Castelli and A. Santacesaria (Editors)<br />
“Panel painting <strong>–</strong> Technique and Conservation of Wood Supports” (Revised edition)-<br />
Edifir, 59:80 (ISBN 88-7970-263-7)<br />
94) BONAMINI G., TOGNI M., UZIELLI L., 2000 - The next step in the assessment of<br />
ancient timber beams: deriving characteristic values. In: F. H. Wittmann and L.G.W.<br />
Verhoef (Editors) - Maintenance and restrengthening of materials and structures: Wood<br />
and wooden structures (Proceedings of the COST C5 International Workshop on Urban<br />
Heritage and Building Maintenance, Zurich, September 2000) AEDIFICATIO<br />
Publishers, Freiburg, 75:84 (ISBN 3-931681-47-5)<br />
95) BONAMINI G., NOFERI M., TOGNI M., UZIELLI L., 2001 <strong>–</strong> Manuale del legno<br />
strutturale <strong>–</strong> 1. Ispezione e diagnosi in opera. Mancosu ed., Roma (140 pagg.) (ISBN<br />
88-87017-01-08)<br />
97) UZIELLI L., 2001 <strong>–</strong> Tecnologia del legno e opere d’arte. In: Cristina Galassi (a<br />
cura di) L’arte del legno tra Umbria e Marche dal Manierismo al Rococò (Atti del<br />
Convegno, Foligno 2-3 Giugno 2000). Quattroemme ed., Ponte San Giovanni (PG)<br />
267:282 (ISBN 88-85962-69-6)<br />
99) CASAZZA O., CIATTINI F., FIORAVANTI M., RIMABOSCHI R., UZIELLI L.,<br />
2000 <strong>–</strong> La struttura e lo stato di conservazione del supporto ligneo. In: La Madonna di<br />
Bernardo Daddi negli “horti” di San Michele (a cura di Licia Bertani e Muriel Vervat),<br />
ed. Sillabe (Livorno) e SBAS di Firenze (ISBN 88-8347-054-0)<br />
101) UZIELLI L., 2001 <strong>–</strong> Capitolo “Legno” in: Zevi L. (a cura di), Il Manuale del<br />
Restauro Architettonico. Mancosu editore (Roma), pagg. C89:C115 (ISBN 88-87017-00-<br />
X)<br />
102) UZIELLI L., 2002 <strong>–</strong> Legno ”di risonanza” e legno “con indentature”. In: Il legno<br />
di risonanza della foresta di Paneveggio <strong>–</strong> Tecnologia, impiego, valorizzazione (Atti del<br />
convegno <strong>–</strong> Predazzo, 10-11 Settembre 1998 <strong>–</strong> e ulteriori contributi), Provincia<br />
Autonoma di Trento, Servizio Parchi e Foreste demaniali, pagg. 39:48<br />
107) UZIELLI L., 2002 - Problemi di conservazione del legname strutturale. Convegno<br />
Nazionale “Il restauro dei Monumenti e <strong>degli</strong> Edifici Antichi”. Fondazione Novalia, Orta<br />
San Giulio, 12-14 Aprile 2002 (in corso di pubblicazione)<br />
108) UZIELLI L., 2002 - Techniques for evaluation and restoration of timber<br />
structures: a state of the art. In: Clara Bertolini Cestari, José Amorim Faria & Anu<br />
Soikkeli (Editors): European Timber Buildings as an Expression of Technological and<br />
Technical Cultures, Elsevier: 167-172 (ISBN 2-84299-419-1 ISSN 1625-1199)<br />
- 145 -
109) DIONISI VICI P., FIORAVANTI M., UZIELLI L., 2002 - La struttura lignea dello<br />
Scudo. In: C. Caneva (a cura di) La Medusa del Caravaggio restaurata. Retablo Cultura-<br />
Arte-Immagine s.r.l., 161-168<br />
112) DIONISI VICI P., MAZZANTI P., UZIELLI L., 2006 <strong>–</strong> Mechanical response of<br />
wooden boards subjected to humidity step variations: climatic chamber measurements<br />
and fitted mathematical models. Journal of Cultural Heritage,Vol 7 (1), 37-48<br />
113) UZIELLI L., 2005 <strong>–</strong> I supporti lignei delle opere d’arte dipinte. In: Antonio Borri<br />
(a cura di) Lignea materia <strong>–</strong> <strong>Studi</strong> sulla conservazione e il restauro del patrimonio<br />
artistico e architettonico ligneo <strong>–</strong> Atti del Convegno “Lignea 2002” <strong>–</strong> Perugia <strong>–</strong> 12<br />
dicembre 2002 (ISBN 88-85962-89-0) 51-106<br />
118) UZIELLI L. (Coordinatore dell’opera) 2001-2004 <strong>–</strong> Manuale del legno strutturale<br />
(Vol. 1: BONAMINI G., NOFERI M., TOGNI M., UZIELLI L., 2001 <strong>–</strong> Ispezione e diagnosi in<br />
opera. Vol. 2: CECCOTTI A. (Coord. del volume), 2003 <strong>–</strong> Materiali, componenti e<br />
principi della progettazione. Vol. 3: CECCOTTI A. (Coord. del volume), 2003 <strong>–</strong><br />
Progettazione e dettagli delle strutture. Vol. 4: BONAMINI G. (Coord. del volume), 2004<br />
<strong>–</strong> Interventi sulle strutture) Mancosu ed., Roma.<br />
119) FIORAVANTI M., TOGNI M., UZIELLI L., 2005 <strong>–</strong> Conservazione dei Beni<br />
Culturali lignei: studi e ricerche al DISTAF. In: Scritti in onore di Orazioni Ciancio,<br />
Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze<br />
120) UZIELLI L., DIONISI VICI P., GRIL J., 2006 <strong>–</strong> Caractérisation physicomécanique<br />
du support. In : “Au cœur de la Joconde”, Gallimard <strong>–</strong> Musée du Louvre,<br />
Paris, 52-55 (ISBN 2-35031-066-3 / 2-07-011833-9).<br />
120 bis) UZIELLI L., DIONISI VICI P., GRIL J., 2006 <strong>–</strong> Physical and Mechanical<br />
Characterization of the Support. In : « Mona Lisa : inside the painting » (pag. 52-55)<br />
Gallimard <strong>–</strong> Musée du Louvre, Paris, - English translation published by Abrams, New<br />
York, (ISBN 10: 0-8109-4315-8 / ISBN 13: 978-0-8109-4315-5).<br />
120 ter) UZIELLI L., DIONISI VICI P., GRIL J., 2006 <strong>–</strong> Mechanische<br />
Charakterisierung des Trägers. In : « Im Herzen der Mona Lisa » (pag. 52-53)<br />
Gallimard <strong>–</strong> Musée du Louvre, Paris, - Deutschsprachige Ausgabe by Schirmer/Mosel,<br />
München, (ISBN 3-8296-0233-2).<br />
122) THOMA H., TOGNI M., UZIELLI L., 2006 <strong>–</strong> Determinazione sperimentale della<br />
resistenza di nodi puntone-catena di capriate lignee tradizionali. In: Atti del Convegno<br />
“Architettura e Tecnica delle Coperture”, Ancona, 10-11 marzo 2006<br />
- 146 -