La plastica oggi e domani Maggio e Giugno 2017

editoriale
Amaplast nasce
sotto buoni auspici
Dai primi di giugno Assocomaplast è diventata
Amaplast: la nuova denominazione è più sintetica,
più facile da ricordare anche da parte
dei non addetti ai lavori e, soprattutto, esprime un invito,
un messaggio positivo e beneaugurante.
Forse è stato giusto cambiare nome all’Associazione
di costruttori in un momento di ripresa consolidata, in
cui il mondo della Plastica, forte dei numeri che sta
ottenendo, vuole che siano ben noti i risultati che sta
ottenendo e le sue grandi potenzialità, anche per
quanto concerne l’ecosostenibilità, la riduzione dei
consumi di materie prime e il risparmio energetico.
La ritrovata salute del settore si percepisce chiaramente
frequentando le aziende più rappresentative:
la soddisfazione è condivisa, così come le aspettative
favorevoli per il breve-medio termine.
E questa impressione positiva è confermata dai risultati
più recenti. Nel primo trimestre di quest’anno si è registrato
un incremento dell’import del 15,3% di macchine
e attrezzature rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente, mentre l’export è cresciuto del 16,3%.
La crescita a due cifre dell’importazione conferma la
ripresa del mercato, che resta il secondo europeo,
non solo per i consumi, ma anche per la qualità delle
tecnologie prodotte e applicate. Il buon andamento
dell’esportazione è una conferma che non stupisce
più. I costruttori italiani consolidano i risultati brillanti
sui mercati internazionali non più per la valuta debole,
come accadeva ai tempi della Lira, ma esclusivamente
grazie alla qualità dei loro prodotti. Crescono
le vendite in Europa (+20%), in Africa (+21%), in Centro
e Sudamerica (+53%), ma anche in Asia e in Nordamerica
(+4%), aree che assorbono una quota rilevante
dell’esportazione italiana.
Anche i consumi dei materiali sono in crescita: i maggiori
produttori e distributori di polimeri e compound
registrano un andamento al rialzo della loro attività.
Il primo trimestre del 2017 è stato positivo anche per
la chimica dell’Eni, con una crescita dell’utile operativo
del 10,8%.
Daniele Ferrari, AD di Versalis, dal 2011 alla guida
di PlasticsEurope Italia è stato eletto Presidente di
Plastics Europe: anche questo è un segnale di centralità
per la plastica italiana, che sembra tornata
pienamente consapevole di dover ricoprire un ruolo
da protagonista.
Francesco Goi
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