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MENU n.102 - Luglio/Settembre 2017

Rivista di specialità alimentari per la ristorazione Mix creativo di gusto ed eleganza

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menù&cefa<br />

KILOLO,<br />

UN PROGETTO<br />

IMPORTANTE<br />

La visita della<br />

Onlus bolognese<br />

all’azienda di<br />

Medolla ha sancito<br />

l’importanza del<br />

progetto Kilolo in<br />

Tanzania<br />

I responsabili del Progetto Kilolo sono stati ricevuti ai nuovi stabilimenti<br />

Menù a Medolla da Simona Baraldi, responsabile Ricerca e Sviluppo,<br />

Carlo Grandi direttore commerciale, Massimo Baccarini, responsabile<br />

Impianti e SPP. In alto da sinistra: Luigi Trenti direttore di produzione,<br />

Carlo Grandi, Giovanni Beccari, coordinatore CEFA, Marco Benassi,<br />

amministratore CEFA, Giovanni Spata, volontario e agronomo CEFA,<br />

Fra Paolo, frate francescano, Rodolfo Barbieri, Presidente Menù e il<br />

fratello di Fra Paolo.<br />

Il 27 aprile sono stati in visita alla Menù i responsabili locali<br />

del progetto KILOLO che l’azienda sta seguendo in Tanzania<br />

insieme a CEFA Onlus. Durante la giornata, Giovanni Spata,<br />

Fra Paolo e Giovanni Beccari hanno visitato l’azienda di Medolla;<br />

sono poi state visionate le azioni pratiche per Kilolo e c’è stato<br />

spazio per un piacevole pranzo conviviale.<br />

Giovanni Spata risiede a KILOLO ormai da dieci anni ed è responsabile<br />

dei progetti di aiuto agricolo di CEFA. Fra Paolo è<br />

responsabile della missione Francescana di Pomerini, vicino a<br />

Kilolo, e collabora nei progetti di sviluppo per la regione. Giovanni<br />

Beccari è il responsabile CEFA che da Bologna coordina i progetti<br />

e la finalizzazione degli stessi.<br />

Giovanni Spata si è già attivato per creare uno spazio produttivo<br />

idoneo con anche un magazzino, ed è in costante collegamento<br />

con Menù e, in particolare, con Massimo Baccarini ingegnere che<br />

ha preso a carico la scelta, la gestione e l’invio dei macchinari.<br />

L’obiettivo, infatti, è di essiccare mais, fagioli e legumi, conservandoli<br />

sottovuoto in confezioni adatte all’utilizzo delle famiglie<br />

degli agricoltori.<br />

La conservazione delle derrate è usualmente affidata a prodotti<br />

chimici per tenere lontani insetti e topi dai prodotti raccolti, sostanze<br />

assolutamente poco idonee agli alimenti. Si tratta di una conservazione<br />

empirica e spesso dannosa alla salute delle popolazioni.<br />

Il nuovo sistema sottovuoto prevede l’installazione di un essiccatoio,<br />

di una macchina per sottovuoto, oltre a tutte le attrezzature<br />

di misurazione e controllo annesse a questo lavoro.<br />

Entro breve tutta l’attrezzatura sarà spedita via container in Tanzania<br />

con la previsione di avviare il lavoro in settembre. Due tecnici Menù<br />

andranno a installare e ad azionare i macchinari che poi Giovanni<br />

Spata dovrà rendere fruibili ai piccoli agricoltori della zona.<br />

Vedersi, conoscersi, lavorare insieme è stato un momento importante<br />

e di arricchimento. Anche la preghiera nella cappella<br />

dell’azienda ha consolidato l’affiatamento di questo gruppo.<br />

Dopo questa importante giornata, il lavoro di Menù si sposta<br />

totalmente in Tanzania, nell’altopiano di Kilolo, dove una popolazione<br />

generosa e volonterosa vuole crescere e darsi un futuro<br />

più prospero e sereno.<br />

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