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AVVERSITÀ Insetti È fondamentale conoscere a fondo i vari tipi di infestanti e parassiti che possono dar luogo a patologie per la pianta di Ananas che spesso viene attaccata in tempi differenti del proprio ciclo vitale, con impatti conseguentemente variabili. Attacchi fungini Marciume nero Il marciume nero è una patologia dell’ananas causata da un fungo, C. paradoxa, diffuso nelle zone tropicali. Colpisce anche altre coltivazioni, come cocco, canna da zucchero e banana. I sintomi sono marciume molle e annerimento della parte basale del tessuto staminale della parte vegetativa che, se tenuta umida, può promuovere il progresso dell’infezione fino a colpire l’intera pianta e le adiacenti. Alcuni marciumi che colpiscono gli ananas possono essere causati da varie specie di Phytophthora e Pythium che attaccano e distruggono l’apparato radicale. I sintomi includono una riduzione della crescita delle piante, lo sviluppo di foglie rossastre, imbrunimento dei margini delle foglie e il declino delle piante fino alla morte. È consigliabile utilizzare sementi sane ed evitare lunghi periodi di eccessiva umidità del suolo. Questi organismi possono diffondersi attraverso il fusto principale e infettare anche i frutti in via di sviluppo. Il marciume nero può essere controllato con la raccolta in un clima atmosferico secco e curando le piante madri in zone con condizioni strategiche. La Red Spanish è una cultivar più resistente a questa patologia rispetto alla Smooth Cayenne, ma anche le cultivar ibride hanno mostrato una grande sensibilità. Il marciume del cuore è causato da Phytophthora cinnamomi e da P. parasitica nelle zone calde. Le loro zoospore sono chimicamente trasferite ai tricomi e penetrano all’interno delle cellule delle giovani foglie. Marciume secco Il marciume secco è causato dal fungo Fusariumsubglutinans. In Brasile questo patogeno ha provocato gravi perdite nelle tre principali cultivar: Perola, Jupi e Smooth Cayenne, con livelli di infezione variabili dal 2% al 30%. Le infezioni allo stelo si verificano alla base della foglia, causando rosette e la curvatura della pianta. I terreni possono rimanere infetti per diversi mesi in quanto il fungo può sopravvivere per 6-13 settimane a seconda dell’umidità e della temperatura. La diffusione del patogeno è promossa principalmente dagli insetti ma anche dal vento. Cocciniglie Le cocciniglie sono insetti fitofagi molto comuni a livello globale. Un controllo insufficiente di questi infestanti può condurre alla perdita di intere coltivazioni di piante di ananas. Gli adulti di cocciniglie sono bianchi, di forma ovale, con pelle morbida dai filamenti cerosi di varie lunghezze. Sebbene mobili, questi insetti sono normalmente quiescenti e vivono in gruppi di oltre 20 individui. Il primo stadio larvale è la fase più attiva, dove si muovono sulla pianta ospite alla ricerca di una zona dove stabilirsi e alimentarsi. Le cocciniglie si nutrono della linfa delle piante ospiti, secernendo poi una melata, un liquido dolce e appiccicoso di cui spesso si nutrono colonie di formiche, loro simbionti. I danni provocati dalle cocciniglie si mostrano come un deperimento dei bordi delle foglie, a partire dalle punte, con la creazione di zone giallo-rossastre, per poi accentuarsi con un arresto della crescita delle radici e l’eventuale collasso della pianta. È fondamentale l’utilizzo di sementi sane per evitare l’intaccamento in impianti appena nati; perciò è essenziale il monitoraggio costante delle piante madri, in particolare nella pagina inferiore delle foglie, per valutare la presenza di cocciniglie. È consigliabile quindi sottostare a un periodo di quarantena prima di procedere con la semina. Diaspis Bromelia (Scales) Questo parassita spesso si accumula sulla corona, durante lo sviluppo dei frutti e al momento del raccolto, oppure sulla parte superiore della foglia, sviluppando delle macchie gialle simili a vesciche. Una grossa infestazione da Scales può portare a ingrigimento della pianta oltre che a fogliame danneggiato. Questo parassita può essere limitato o con controlli chimici o tramite i suoi naturali nemici: vespe, coccinelle, coleotteri. Gli esemplari femminili di Scales non sono mobili, a parte nella fase larvale, indispensabile per la dispersione dell’insetto. Gli Scales maschili hanno le ali ma volano solo per individuare femmine con cui accoppiarsi. A scopo preventivo, utilizzare sementi il più pulite possibile e un terreno sano per l’avvio di nuovi impianti, controllando spesso le piante. L’impatto che ha sull’ananas è variabile, in Australia ad esempio non limita la produzione di frutta ma ne pregiudica l’aspetto, diminuendone il valore di mercato. In altri luoghi, come il Sud Africa e le Hawaii, un’alta densità di questo infestante può portare invece alla morte della pianta. Acari Diverse specie di acari possono infestare l’ananas tra i quali il più frequente è il Pineapple Red Mite N/20
(Dolichotetranychus), ben visibile per via del suo colore rosso-arancione e lungo circa 0.3-0.4 mm. Si ritrova nella porzione basale delle foglie, in particolare sulla corona, dove si nutre. L’acaro rosso può diventare un problema solo se il seme dovesse essere conservato in un ambiente asciutto. L’acaro blister (Phyllocoptrutasamurae), invece, è il più piccolo, lungo 0.1 mm e di colore gessoso, rilevato principalmente sulle ananas delle Hawaii. L’acaro blister può essere tenuto sotto controllo mediante immersione del materiale di semina in un acaricida approvato come l’endosulfan. Il Pineapple Mite (Schizotetranychus asparagi) può recare gravi danni soprattutto in un nuovo impianto, dove le piante che sono infestate nelle prime fasi rimangono piccole e i frutti che producono sono ridotti o inesistenti; nei casi più gravi la pianta può morire prima di produrre frutta. L’acaro Pineapple Tarsonemid Mite, anche conosciuto come “acaro dell’ananas”, può essere ritrovato come infestante anche nelle ultime fasi di crescita fenologica della pianta. Nematodi Il periodo di inattività di un terreno tra una cultura e l’altra è un periodo importante per il controllo dei parassiti: l’aratura del terreno deve essere accurata ed effettuata con frequenza tale da inibire la loro crescita, in quanto sono favoriti dalla decomposizione della cultura precedente. Si possono conteggiare anche fino a 100.000 nematodi per cm 3 di terreno. Quattro specie di nematodi sono state associate ai danni alle piante di ananas: Root-knot nematodes (Meloidogynejavanica e Meloidogyne incognita) Reniform nematode (Rotylenchulusreniformis) Root-lesion nematode (Pratylenchusbrachyurus). Il sintomo più evidente del Root-knot nematode è la comparsa di galle: rigonfiamenti irregolari sulle radici, in questo caso a forma di clava. Sintomi meno evidenti prevedono l’arresto della crescita della pianta, stress idrico, danneggiamento delle radici che causa la perdita della capacità di ancorarsi al suolo. Le femmine infettano la radice, vi si insediano in modo stabile e cominciano ad alimentarsi, diventando gonfie e producendo le uova. Il Reniform nematode, provoca anch’esso l’arresto della crescita delle piante, con sintomi gravi che possono causare il crollo totale e la morte delle piante. Le piante affette da questo nematode rimangono ben ancorate al terreno e sulle radici infette compaiono dei noduli: spesso un agglomerato di terreno e matrice femminile. I sintomi di infezione del Root-lesion nematode, invece, sono caratterizzati da una lesione nera che avanza lungo la radice, in base a dove si dirigono i nematodi per alimentarsi. A scopo preventivo, occorre cercare i segni di alimentazione nematode sulle radici delle piante madri prima di utilizzarne le sementi. È bene che il terreno riposi per sei mesi di modo che nematodi possano essere eliminati. Sinfili I Sinfili sono miriapodi lunghi circa 4 mm che, nutrendosi di radici, possono danneggiare le piantagioni di ananas. In seguito all’infezione l’intero sistema radicale viene ridimensionato e diventa oggetto di attacchi fungini che causano l’arresto della crescita della pianta. La temperatura del suolo influenza i movimenti dei sinfili, così come l’umidità ne limita la crescita; anche se a volte potrebbe rivelarsi l’habitat ideale per la loro riproduzione e sopravvivenza, difatti questi organismi proliferano nei terreni ben aerati, con un alto contenuto di materia organica ma possono sopravvivere fino a 4 mesi senza alimentarsi, se l’umidità del terreno è adatta. Altri insetti Altri organismi attratti dalla decomposizione della cultura precedente sono gli scarabei di piccole dimensioni e i coleotteri, tra cui Carpophilushumeralis, Carpophilushemipterus e Haptoncusocularis. Le femmine fertili di questi insetti depongono più di 1.400 uova e il ciclo vitale che conduce esse da uovo ad adulto dura circa 21 giorni. Le larve si nutrono della polpa fruttifera ormai decomposta delle coltivazioni precedenti, mentre gli adulti possono attaccare le piante di ananas ad ogni stadio di crescita, per fortuna non provocando un impatto visibile sulle piantagioni. Gli studiosi Chang e Jensen (1974) hanno identificato questo tipo di insetti come possibili vettori del fungo Chalaraparadoxa e Thielaviopsisparadoxa, che causa il marciume nero. Altre piaghe che affliggono la cultura di ananas sono i moscerini della frutta, la falena Licus Castnia e la farfalla Basilide Tecla. Da non dimenticare la Melanoloma Viatrix, una mosca che depone le uova all’interno dei frutti e le cui larve si nutrono della polpa degli ananas causando danni alla qualità e alla produzione. Erbe infestanti La gestione delle erbe infestanti è fondamentale perché competono con la pianta per l’acqua, i nutrienti e la luce; inoltre possono ospitare parassiti e virus. Un rischio legato all’eliminazione delle erbe infestanti, però, potrebbe essere un’erosione eccessiva del suolo: l’ananas infatti è tendenzialmente lenta nella sua crescita, ritardando così la copertura totale del suolo. Procioni, scoiattoli e opossum a volte si nutrono di ananas maturi. Per evitare ciò, è consigliabile coprire la frutta con un sacchetto di carta o un giornale. N/21
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