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Biodiversità Indicatori Veneto - Regione Veneto

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sa, lacunosa o a cespi) il numero delle specie erbacee tende a non variare nel tempo in<br />

quanto non cambia la quantità di luce che arriva al suolo (tipo C). A fronte di queste<br />

indicazioni di carattere generale si possono segnalare alcune eccezioni. Ad esempio,<br />

nelle formazioni in cui prevale nettamente una specie “poco coprente” (come lo sono,<br />

ad esempio, il larice o il pino silvestre), pur in presenza di una copertura regolarecolma,<br />

si può osservare che il numero delle specie erbacee non subisce notevoli variazioni<br />

nel tempo (tipo C o P). Così ancora, nelle formazioni interessate dalla presenza<br />

di megaforbie, in cui la copertura è generalmente regolare scarsa, il numero delle specie<br />

erbacee presenti tende a diminuire solo con l’invecchiamento del bosco, soprattutto<br />

attorno ai vecchi soggetti, rendendo possibile l’innesco del processo di rinnovazione<br />

della formazione (tipo P). A questi fenomeni naturali si sovrappone poi il “disturbo<br />

antropico” che può determinare una banalizzazione e una semplificazione nel<br />

numero delle specie erbacee presenti. Ne consegue, che per poter correttamente individuare<br />

la biodiversità standard in relazione al numero delle specie erbacee sarebbe<br />

necessario disporre di rilievi floristici in tutti gli stadi di sviluppo e in situazioni di<br />

minimo o nullo disturbo antropico. Tali conoscenze non risultano attualmente disponibili<br />

né tale carenza potrà essere facilmente colmata in futuro dal momento che spesso<br />

manca la seconda condizione, cioè quella dell’assenza del disturbo. Tuttavia, si è ritenuto<br />

comunque opportuno cercare di fornire per ogni unità delle indicazioni sulla biodiversità<br />

delle specie erbacee attraverso le seguenti informazioni:<br />

- tipo: specificazione che evidenzia se nell’unità il numero delle specie erbacee lungo il<br />

ciclo è tendenzialmente variabile (V) o se risulta solo parzialmente variabile (P) o se<br />

invece risulta costante (C);<br />

- numero di specie presenti in un rilievo tipo 24 caratterizzato, a giudizio di esperti, da<br />

disturbo minimo;<br />

Le impervie vallate che caratterizzano il territorio del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi costituiscono un’interessante<br />

area di transizione fra la regione esalpica e quella mesalpica (Val dei Nass, Longarone-Belluno).<br />

24 - Si è preferito, almeno in prima istanza, evidenziare il numero delle specie piuttosto che alcuni indici di complessità (ad esempio,<br />

quello di Shannon) considerando l’immediatezza dell’informazione maggiormente utile dal punto di vista operativo.

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