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GREEN ECONOMY<br />
VERSO UN FUTURO SMART<br />
FILIPPO LO IACONO<br />
Classe 5b<br />
ISTITUTO PARITARIO TECNICO COMMERCIALE<br />
Enaudi Cavalli Conti<br />
Porcia (PN)<br />
ESAMI DI STATO ANNO SCOLASTICO 2017
INDICE<br />
INTRODUZIONE .................................................................................. 5<br />
IL BILANCIO AMBIENTALE ......................................................... 6 ‐ 9<br />
DIRITTO DELL’AMBIENTE ....................................................... 11 - 15<br />
I diritti delle associazioni ambientalistiche<br />
Il diritto dei cittadini<br />
GIOVANNI PASCOLI .................................................................. 16 - 17<br />
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE ........................ 18 - 19<br />
GREEN ECONOMY ...................................................................... 20 - 23<br />
The renewable energies<br />
BIBLIOGRAFIA & SITOGRAFIA ..................................................... 24
INTRODUZIONE<br />
La crisi ecologica determinata dell’intervento umano<br />
sulla natura, è arrivata ad un punto tale<br />
da poter mettere in dubbio, sul lungo periodo,<br />
la sopravvivenza dello stesso genere umano.<br />
Proseguendo sulla strada tracciata sinora,<br />
le generazioni future rischiano di non avere<br />
le stesse opportunità di sviluppo ed è verosimile<br />
che il pianeta che ad esse si presenterà sarà<br />
privo di molte delle risorse di cui noi abbiamo<br />
beneficiato per conquistare il nostro benessere.<br />
Se continueremo a non occuparci della salute<br />
dell’ambiente, “le generazioni a venire pagheranno<br />
per centinaia di anni la nostra insensata violenza<br />
sulla natura”.<br />
Le indagini svolte da tutti i maggiori centri<br />
di analisi e di ricerca sullo stato dell’ambiente<br />
e sulle cause che determinano il suo degrado<br />
ci dimostrano sempre più come il nostro sistema<br />
economico e produttivo sia ormai palesemente entrato<br />
in rotta di collisione con i sistemi naturali<br />
senza i quali non potremmo vivere e come la<br />
situazione economica e sociale complessiva abbia<br />
prodotto un’insostenibilità dei modelli di sviluppo<br />
che ormai necessitano di un grande riorientamento<br />
etico e morale.<br />
Il cammino verso lo sviluppo sostenibile e la lotta<br />
alla povertà non implica solo un cambiamento nelle<br />
modalità di sfruttamento ambientale, secondo<br />
una logica di protezione dell’ambiente: oltre alla<br />
messa in pratica di comportamenti ecologici,<br />
il concetto di sviluppo sostenibile richiede infatti<br />
anche un cambiamento nei meccanismi di produzione<br />
e di consumo in una direzione più equa, grazie alla<br />
conservazione delle risorse, attualmente sprecate.<br />
5
CHE COS’È,<br />
DI COSA<br />
SI OCCUPA<br />
A CHI<br />
È RIVOLTO<br />
E COME<br />
IL BILANCIO AMBIENTALE<br />
Il Bilancio Ambientale si occupa di una parte determinata<br />
dell’attività aziendale, analizzandola con<br />
dei parametri specifici e seguendo linee guida definite<br />
da diverse organizzazioni internazionali quali<br />
ad esempio:<br />
- CEFIC (Council of European Chemical Industry);<br />
- PERI (Public Enviromental Reporting Initiative);<br />
- FEEM (Fondazione ENI Enrico Mattei).<br />
Il Bilancio Ambientale è "un documento informativo<br />
nel quale sono descritte le principali relazioni<br />
tra l’impresa e l’ambiente, pubblicato volontariamente<br />
allo scopo di comunicare direttamente con il<br />
pubblico interessato".<br />
In esso sono contenuti degli indicatori di:<br />
1)gestione ambientale, che valutano l’impegno profuso<br />
nel controllo degli aspetti ambientali;<br />
2)ambientali assoluti, che misurano, in assoluto,<br />
l’entità dei fattori d’impatto generati dall’impresa;<br />
3)prestazione ambientale, che valutano l’efficienza<br />
ambientale svincolandola dalle fluttuazioni del livello<br />
di produzione;<br />
4)effetto potenziale, che danno valutazione dell’effetto<br />
che potrebbe produrre l’attività dell’impresa<br />
sull’ambiente;<br />
5)effetto ambientale, che valutano le variazioni effettive<br />
dell’ambiente dovute all’attività dell’impresa.<br />
COMPORTARSI<br />
7
Altri indicatori sono in corso di classificazione e<br />
standardizzazione come la norma ISO.<br />
I Bilanci Ambientali possono essere distinti in<br />
due categorie principali legate alla dimensione<br />
aziendale alla quale fanno riferimento:<br />
INDICATORI AMBIENTALI DI IMPRESA<br />
Indicatori di performance ambientale<br />
1) bilanci ambientali di sito, quando i dati<br />
e le informazioni si riferiscono a singoli<br />
impianti<br />
o stabilimenti produttivi;<br />
2) bilanci ambientali di corporate quando le<br />
informazioni ed i dati riguardano nel complesso<br />
un’impresa multisito.<br />
di processo<br />
valutano l’efficienza<br />
ambientale d’impresa<br />
nell’utilizzo delle risorse<br />
di gestione<br />
valutano l’efficacia<br />
dell’impresa<br />
al raggiungimento<br />
di obbiettivi di<br />
efficienza ambientale<br />
ecofinanziari<br />
valutano l’efficienza<br />
e l’efficacia<br />
economica nell’attuazione<br />
dei vari programmi<br />
ambientali<br />
Il bilancio ambientale è rivolto agli<br />
stakeholders divisibili in:<br />
a) politici (legislatori nazionali ed<br />
internazionali)<br />
b) pubblico interno (management, dipendenti,<br />
azionisti)<br />
c) mercato (concorrenti, clienti, fornitori,<br />
organizzazioni dei consumatori)<br />
d) soggetti pubblici e finanziari (popolazione<br />
locale, organizzazioni ambientalistiche,<br />
associazioni dei lavoratori, mass-media,<br />
istituzioni scientifiche, assicurazioni e banche)<br />
fisici<br />
valutano l’impatto ambientale<br />
in termini fisici<br />
dell’attività d’impresa<br />
Indicatori di impatto ambientale<br />
monetari<br />
valutano l’impatto ambientale<br />
in termini monetari<br />
dell’attività d’impresa<br />
8<br />
9
DIRITTO DELL'AMBIENTE<br />
Già a partire dagli Anni Ottanta si è andata<br />
affermando una sorta di coscienza ambientalista<br />
anche tra le persone comuni, sempre più interessate<br />
(ed educate) alle questioni legate allo stato<br />
di salute del pianeta in cui viviamo. Anche<br />
le imprese, più che in passato, tengono conto<br />
del prevedibile impatto delle proprie attività<br />
sugli equilibri ambientali. Delle sempre nuove<br />
esigenze di conoscenza e di partecipazione dei<br />
cittadini alle questioni relative all'ambiente<br />
la legge n.349 del 1986 (per intenderci, quella<br />
istitutiva dell'apposito omonimo Ministero) ha<br />
fatto i suoi principi fondamentali, favorendone una<br />
sensibilizzazione sempre maggiore anche a livello<br />
scolastico, luogo privilegiato di formazione civica<br />
e di crescita culturale della persona.<br />
II diritto di informazione e di partecipazione,<br />
La citata legge n.349 distingue due forme di<br />
partecipazione dei cittadini alle questioni<br />
ambientali : A ) il diritto di informazione in<br />
senso stretto: B) il diritto di partecipazione<br />
attiva. Il diritto di informazione in senso stretto<br />
viene soddisfatto con : a) il dovere del Ministro<br />
dell'Ambiente di presentare ogni due anni al<br />
Parlamento la relazione sullo stato dell'ambiente;<br />
b) l'obbligo del committente di pubblicare sul<br />
quotidiano più diffuso a livello regionale la<br />
notizia dell'avvenuta comunicazione del progetto<br />
d'opera ai Ministri (Ambiente e Beni culturali) e<br />
alla Regione interessata; c) l'istituzione di un<br />
servizio informazioni ai cittadini; d) il dovere<br />
del Consiglio Nazionale dell'Ambiente di pubblicare<br />
sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica gli atti<br />
che riguardano l'ambiente.<br />
11
Il diritto di partecipazione attiva comprende due<br />
aspetti:<br />
I diritti delle associazioni ambientalistiche<br />
Si tratta di enti privati, che perseguono fini<br />
e interessi di natura sociale. Tra essi ricordiamo<br />
in particolare: la Lega per l'ambiente;<br />
Italia Nostra; la Lega per l'abolizione<br />
della caccia; la Lega antivivisezionista italiana;<br />
I diritti di tali enti sono:<br />
a) denunciare i fatti lesivi di beni ambientali<br />
b) ricorrere al G.A. per l'annullamento di atti<br />
illegittimi lesivi dell'ambiente, purché le<br />
associazioni abbiano carattere nazionale o siano<br />
presenti in almeno 5 regioni italiane<br />
c) intervenire nei giudizi civili promossi dagli<br />
enti pubblici per il risarcimento del danno<br />
ambientale<br />
d) chiedere l'adozione dei provvedimenti di<br />
urgenza, nel caso di grave ed imminente pericolo<br />
ambientale, quando non possa attendersi il tempo<br />
dell'ordinario processo di cognizione.<br />
Esse, in tal caso, agiscono per un interesse<br />
(quello pubblico alla salubrità dell'ambiente)<br />
che è anche proprio. Condizione per l'esercizio<br />
dei diritti sopra elencati è che le associazioni<br />
ambientaliste siano riconosciute dal Ministero<br />
dell'Ambiente.<br />
12<br />
13
Per il risarcimento del danno ambientale possono<br />
agire lo Stato, le Regioni o i Comuni<br />
nel cui territorio si sia verificato l'inquinamento,<br />
e le associazioni ambientaliste.<br />
Per la quantificazione del danno, il giudice adito<br />
può determinarlo in via equitativa, tenendo conto:<br />
a) della gravita della colpa individuale,<br />
se più di uno sono i responsabili<br />
b) del costo necessario per il ripristino<br />
dello status quo ante<br />
c) del profitto conseguito dal trasgressore.<br />
Nei casi di concorso in danno, ciascuno<br />
dei correi risponde nei limiti della propria<br />
responsabilità individuale.<br />
La giurisdizione (ossia, la competenza a decidere)<br />
per i giudizi di risarcimento del danno ambientale<br />
è assegnata al Giudice Ordinario, ma non è<br />
esclusa -in aggiunta- quella della Corte dei Conti,<br />
quando responsabili del danno stesso siano<br />
funzionari dello Stato.<br />
Il diritto dei cittadini<br />
Esso comprende:<br />
a) la facoltà di presentare per iscritto ai Ministri<br />
dell'Ambiente e dei Beni culturali e alla Regione<br />
interessata osservazioni e pareri, non obbligatori<br />
ne vincolanti, rispetto a un dato progetto d'opera<br />
b) di avere copia degli atti ufficiali (esercitando<br />
il c.d. diritto di accesso)<br />
c) di sporgere denuncia dei fatti lesivi<br />
dell'ambiente. La denuncia serve a sollecitare<br />
l'azione dei soggetti legittimati (cioè qualificati),<br />
dunque dei funzionari titolari degli organi della<br />
P.A, per ottenere anche il risarcimento del danno<br />
ambientale. La denuncia è facoltativa per i<br />
cittadini; è sempre obbligatoria per i pubblici<br />
ufficiali, pena l'applicazione del art.361 del C.P.<br />
(omissione di denuncia di reato), procedibile<br />
d'ufficio, rientrante nella giurisdizione pretorile<br />
(multa da L.60.000 a L. l milione).<br />
La denuncia deve: contenere l'indicazione degli<br />
elementi del fatto ritenuto lesivo di beni<br />
ambientali; essere comprovata da documenti, o da<br />
prove testimoniali, utili alle indagini. Essa deve<br />
essere presentata al Questore, al Procuratore della<br />
Repubblica o al Pretore del Comune ove il fatto è<br />
accaduto.<br />
14<br />
15
LA<br />
POETICA<br />
31 DICEMBRE 1855 - 6 APRILE 1912<br />
DELLE<br />
PICCOLE<br />
COSE<br />
LE SCOPERTE<br />
STORICHE<br />
GIOVANNI PASCOLI<br />
La concezione della natura in Pascoli<br />
Amante fin da piccolo della botanica, zoologia e<br />
ornitologia.<br />
La rappresentazione della natura in Pascoli è una<br />
grande metafora di un mondo invisibile che il poeta<br />
riesce a portare alla luce.<br />
La natura allora non è un semplice scenario, ma<br />
un organismo vitale e dinamico da cui scaturisce<br />
simultaneamente la poesia che si trova nella realtà<br />
stessa (la "poetica delle cose"), senza aggiungere<br />
ad essa delle costruzioni immaginarie.<br />
La poesia, infatti, non è invenzione, ma scoperta,<br />
intuizione, emozione del poeta-fanciullo: tutte<br />
le cose della natura e della realtà meritano<br />
l’attenzione del poeta-fanciullo.<br />
L’idealizzazione della vita campestre<br />
Altro aspetto della natura pascoliana è quello<br />
rasserenante, con i suoi cicli stagionali, il lavoro<br />
agreste che si ripete come un rito liturgico, la<br />
sua serenità e semplicità.<br />
È, insomma, un mondo protetto dalla storia e dalla<br />
società → Myricae:significato le tamerici( Un tipo<br />
di pianta) all’interno visioni campestri e ricordi<br />
familiari.<br />
Egli afferma che in tutti noi c’è un fanciullo che<br />
durante l’infanzia fa sentire la sua voce, che si<br />
confonde con la nostra, mentre in età adulta la<br />
lotta per la vita impedisce di sentire la voce del<br />
fanciullo, per cui il momento veramente poetico<br />
è in definitiva quello dell’infanzia. Di fatti il<br />
fanciullo vede tutto per la prima volta, quindi con<br />
meraviglia; scopre la poesia che c’è nelle cose,<br />
queste stesse gli rivelano il loro sorriso, le loro<br />
lacrime, per cui il poeta non ha bisogno di creare<br />
nulla di nuovo, ma scopre quello che già c'è in<br />
natura.<br />
17
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE<br />
Dal 1873 al 1896, i paesi dalle economie più<br />
avanzate per oltre un ventennio furono colpiti<br />
da una crisi di assestamento del processo<br />
d’industrializzazione (Grande Depressione).<br />
La ripersa del 1896 avvenne grazie all’introduzione<br />
di nuove invenzioni e tecnologia nel mondo<br />
industriale:<br />
L’industria subisce una profonda trasformazione,<br />
con l’introduzione di nuove tecnologie, in<br />
particolar modo, grazie all’elettricità,<br />
utilizzata dapprima per l’illuminazione, poi per<br />
il funzionamento delle macchine adoperate nelle<br />
industrie, nacque l’industria elettrica, che si<br />
diffuse negli ultimi due decenni del XIX secolo.<br />
Si verificò un forte balzo in avanti nell’industria<br />
del ferro, acciaio e carbone.<br />
Nel 1876 Alexander Bell perfeziona il telefono<br />
inventato da Meucci.<br />
Nel 1879 Thomas Edison inventa la lampadina.<br />
Negli anni ottanta fu perfezionato il motore a<br />
scoppio.<br />
Nel 1887 Alfred Nobel inventò la dinamite.<br />
Nel 1895 Guglielmo Marconi compì i primi passi nel<br />
perfezionamento della radio.<br />
A queste novità si accompagnarono nuovi criteri<br />
di ripartizione del lavoro. Negli USA, tra la fine<br />
del 19° e gli inizi del 20 ° secolo, fu l’ingegnere<br />
Frederick Winslow Taylor a studiare nuove teorie<br />
sul rapporto tra operaio e macchine, destinati<br />
a eliminare perdite di tempo e sprechi nelle<br />
fabbriche, attraverso il lavoro a catena. Le sue<br />
idee furono poi sviluppate da Henry Ford, che per<br />
primo, applicò a partire dal 1913 la “catena di<br />
montaggio” in un’industria, quella della sua casa<br />
automobilistica Ford, in una concezione dei rapporti<br />
di organizzazione nota come fordismo.<br />
Il nuovo decollo industriale interessò i Paesi prima<br />
ignorati dall’industrializzazione, come il Giappone<br />
e la stessa Italia. In tutti i paesi si riscontrò<br />
una continua espansione demografica.<br />
L’accentuata concorrenza e la concentrazione<br />
del capitale nelle mani di pochi grandi gruppi<br />
industriali , a discapito di numerose e piccole<br />
industrie presto assorbite, portarono alla<br />
monopolizzazione della produzione.<br />
I grandi gruppi organizzarono la gestione delle loro<br />
industrie attraverso i cartelli, che riunivano, in<br />
senso orizzontale, le fabbriche che producevano<br />
lo stesso articolo, e i trusts, organizzazioni<br />
verticali che subordinavano a un unico controllo<br />
l’intero processo di produzione, dall’estrazione<br />
della materia prima al prodotto finale.<br />
La seconda rivoluzione ha offerto beni di consumo<br />
durevoli come il telefono, l’automobile, la<br />
macchina da scrivere; sono sorti i primi grandi<br />
magazzini per la distribuzione di massa, le grandi<br />
industrie automobilistiche, meccaniche e chimiche.<br />
Le conquiste tecnologiche sono state adoperate per<br />
sviluppare soprattutto quei settori dell’industria<br />
che producono beni di consumo capaci di dare<br />
maggiori profitti, trascurando invece quelli<br />
socialmente più utili e meno inquinanti.<br />
Dalla seconda rivoluzione industriale le emissioni<br />
di gas nell’atmosfera sono diventate un problema su<br />
scala globale, portando in poco più di un secolo<br />
all’attuale condizione caratterizzata dall’effetto<br />
serra, dallo smog e dalle piogge acide<br />
19
GREEN ECONOMY<br />
A Green economy is one of whose growth incoming,<br />
significantly reducing environmental risks and<br />
ecological scarcities. Moreover, it defends the<br />
rights of the workers and of the territorial<br />
environment.<br />
The green economy concerned with being:<br />
Environmentally sustainable, based on our biosphere<br />
is closed system with specific resources and limited<br />
capacity for self regulation.We depend on the<br />
earth’s natural resources for which we must create<br />
an economic system that respects the ecosystems and<br />
ensures the resilience of the life.<br />
Socially just, based on human dignity to respect our<br />
natural resources, require responsible stewardship<br />
to avoid their the depletion. It means that we must<br />
create an economic system that ensure all people<br />
have access to a decent standard of living.<br />
Locally rooted, based on an authentic connection<br />
to places where there are essential precondition<br />
to sustainability. The green economy is a global<br />
aggregate of individual communities meeting the<br />
needs of citizens through the responsible local<br />
productions and exchanges of goods.<br />
Looking forward the sustainable development we<br />
can assume briefly the WCED (world commission on<br />
environment e developments):<br />
Development that meets the needs on the present<br />
without compromising the ability of future<br />
generations to meet their own needs.<br />
The guiding rules are that people must share with<br />
each other and take care for the earth.<br />
20
THE RENEWABLE ENERGIES<br />
The most important topic spoken nowadays between<br />
politicians and not only is the usage of the<br />
renewable energies.<br />
Typical examples are:<br />
a) Wind energy that uses wind to generate mechanical<br />
energy thanks to movement of turbines that move<br />
machinery.<br />
ADVANTAGES<br />
It does not pollute<br />
Constant production of energy<br />
High performance<br />
DISADVANTAGES<br />
High cost of installation<br />
They are noisy<br />
Lack of incentives<br />
The best example using this energy is Belgium that<br />
shows off the highest wind turbines in the world<br />
with outstanding 150,00 meters. So, they are<br />
able to produce 15% more energy than others wind<br />
turbines.<br />
b) Geothermic energy works using the vapors from<br />
underground water sources, which produce enough<br />
force to move a turbine; the mechanical energy of<br />
the turbine is then transformed into electricity<br />
via an alternator system.<br />
ADVANTAGES<br />
It does not pollute<br />
Always available<br />
Low maintenance costs<br />
DISADVANTAGES<br />
High cost of installation<br />
Requires a careful study<br />
Lack of incentives<br />
As Belgium uses wind energy, Iceland vaunts about<br />
60% of their total energy from geothermic resources.<br />
So, they spend only 1 – 3 cents Kwh, ensuring<br />
environmental respect and money saving.<br />
22
BIBLIOGRAFIA & SITOGRAFIA<br />
Fiocchi P., Morris D., The Business Way, Bologna,<br />
Zanichelli, marzo 2012<br />
www.docsity.com<br />
www.sinanet.ispirambiente.it<br />
www.quaestiones.com<br />
www.giuristiambientali.it<br />
www.wikipedia.it<br />
24<br />
Questa pubblicazione è stata realizzata<br />
anche tramite<br />
l’utilizzo di strumenti Adobe, quali Indesign,<br />
Illustrator e Photoshop.