4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti
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questi strumenti crea una certa dipendenza.<br />
Sicuramente <strong>il</strong> motivo del grande successo è dovuto ad un colossale fenomeno di imitazione<br />
collettiva ed all'ottima usab<strong>il</strong>ità di alcuni strumenti di messaggistica, in realtà, <strong>per</strong>ò, essi non<br />
propongono nulla di particolarmente nuovo o peculiare dal punto di vista delle tecnologie e<br />
delle interfacce di comunicazione (si tratta di chat, bacheche condivise, giochi in rete, ecc.).<br />
Anche alcune delle funzionalità specifiche che vengono esaltate nei social network (ad esempio<br />
la ricerca di <strong>per</strong>sone note) si possono, ovviamente, realizzare anche con altri tipi di sito (motori<br />
di ricerca, pagine bianche, ecc.). Certamente se una gran massa di utenti si iscrivono a tale sito,<br />
risulterà comunque più fac<strong>il</strong>e trovarle. Uno dei fattori di maggior successo di Facebook è poi,<br />
probab<strong>il</strong>mente, l'immediatezza con cui si realizza la comunicazione uno a molti, <strong>per</strong>altro già<br />
tipica dei blog e dei siti <strong>per</strong>sonali. Del resto un altro caso di “social network” di recente<br />
successo è “Twitter”, che <strong>per</strong>mette in maniera ancora più elastica e veloce di inviare brevi testi<br />
ai propri contatti e che <strong>per</strong> questo motivo ha riscosso molto successo.<br />
Un altro degli aspetti attraenti di queste tipologie di siti di successo consiste nell'integrare i<br />
normali servizi di comunicazione e di pubblicazione di materiale su Internet in un unica<br />
interfaccia <strong>per</strong>sonalizzata. Questo può risultare abbastanza comodo, ma va tuttavia segnalato<br />
un rischio: quello di affidare tutti i propri dati sensib<strong>il</strong>i e le proprie comunicazioni ad un<br />
singolo soggetto privato che le può ut<strong>il</strong>izzare a proprio piacimento (lo scopo dichiarato dei<br />
gestori dovrebbe essere quello di “vendere” le informazioni <strong>per</strong> consentire alle aziende di<br />
offrire pubblicità mirata ai gusti dell'utente). Occorre sempre ricordare che pubblicando<br />
materiale su siti esterni, si accettano dei contratti di ut<strong>il</strong>izzo e di eventuale tutela della privacy<br />
che andrebbero considerati con attenzione. Più informazioni si inseriscono in rete più è diffic<strong>il</strong>e<br />
tutelare la propria privacy, dato che se non si mettono f<strong>il</strong>tri, le informazioni scambiate sono<br />
accessib<strong>il</strong>i a tutti (curiosi, spie, datori di lavoro, ecc.). Il successo di questi mezzi, comunque ha<br />
creato abbastanza resistenze all'uso improprio delle informazioni, basti pensare che, quando<br />
Facebook nel 2008 ha cambiato le condizioni di proprietà, dichiarando che i <strong>contenuti</strong> inseriti<br />
dall'utente diventavano di proprietà dell'azienda, ha dovuto fare velocemente retromarcia.<br />
Inoltre sulla piattaforma sono stati inseriti “f<strong>il</strong>tri” che consentono all'utente di limitare l'accesso<br />
ai <strong>contenuti</strong> (vedi Figura 19). In ogni caso è ancora bene ricordare che di tutte le proprie azioni<br />
sulla piattaforma rimane traccia sui<br />
server aziendali, sicuramente<br />
protetta, ma comunque<br />
teoricamente recu<strong>per</strong>ab<strong>il</strong>e.<br />
Figura 19: Menu del social network Facebook <strong>per</strong> gestire le<br />
opzioni relative alla privacy dell'utente.<br />
Altro fattore di rischio consiste nel<br />
fatto che accedere alle informazioni<br />
sulla rete esclusivamente in modo<br />
mediato da un unico gestore privato<br />
e solo tramite le segnalazioni di<br />
“amici” limita molto sia<br />
l'es<strong>per</strong>ienza di navigazione e<br />
sottopone l'utente a più o meno<br />
inconsapevoli censure.<br />
Un ultimo mito da sfatare riguardo<br />
queste forme di pubblicazione di<br />
<strong>contenuti</strong> online è che attraverso di