4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti
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qualunque istante a capire dove mi trovo all'interno della rete costituita dalle varie pagine del<br />
sito e dai loro collegamenti reciproci? Come faccio a tornare al punto di partenza o arrivare a un<br />
punto di mio interesse?<br />
Per ridurre questa problematica i siti ben progettati possono adottare due soluzioni: la prima è<br />
quello di strutturare in modo opportuno i siti, in genere attraverso una struttura gerarchica,<br />
attraverso cui la “rete” dei collegamenti sia modellata come un albero: i collegamenti vanno da<br />
livello su<strong>per</strong>iore a livello inferiore. La seconda, spesso legata alla prima è quella di inserire<br />
nelle pagine degli aiuti <strong>per</strong> la navigazione, ad esempio mappe, che riproducano la struttura<br />
gerarchica del sito, <strong>per</strong>corsi guidati, <strong>per</strong> consentire all'utente di svolgere compiti predeterminati<br />
e link di aiuto all'interno delle pagine <strong>per</strong> muoversi nel modo desiderato (es. menù, toolbar,<br />
oppure le molto diffuse “briciole di Pollicino” (Figura 15), cioè quelle sequenze in genere<br />
inserite in alto in cui si “vede” <strong>il</strong> <strong>per</strong>corso eseguito all'interno del sito e cliccando si può tornare<br />
ad una pagina della sequenza eseguita).<br />
Un altro problema nel passare tra una pagina è l'altra può essere dovuto alla lentezza nel<br />
caricamento delle pagine stesse, che ovviamente dipenderà sia dalle caratteristiche dei<br />
documenti richiesti, sia dal tipo di connessione a disposizione. Se non si stanno svolgendo<br />
particolari compiti, l'es<strong>per</strong>ienza di navigazione non subisce grossi fastidi se le pagine sono<br />
caricate nel giro di qualche secondo. Problemi di lentezza del caricamento possono essere<br />
causati da immagini o <strong>contenuti</strong> audio/video pesanti (che occupano, cioè, molto spazio in<br />
memoria). Trucchi <strong>per</strong> ridurre tali problematiche consisteranno, <strong>per</strong> gli autori, nel limitare le<br />
dimensioni delle immagini o riut<strong>il</strong>izzare più volte le stesse immagini sul sito (quando<br />
un'immagine viene trasferita rimane poi nella cache del browser, cioè in un'area del disco ove <strong>il</strong><br />
programma client memorizza temporaneamente i documenti recenti scaricati, e non viene più<br />
trasferita se nuovamente richiesta).<br />
Completamente differente è l'interazione dell'utente quando abbiamo a che fare con siti “attivi”<br />
o “dinamici”. Come già visto, questi sono i siti dove, anziché sul solo collegamento i<strong>per</strong>testuale,<br />
l'interazione si basa su vari “eventi” generati dall'utente sull'interfaccia, come premere tasti,<br />
inserire testo, ecc. Questi “eventi” saranno gestiti in due possib<strong>il</strong>i modi: l'esecuzione di un<br />
programma (script) scaricato insieme alla pagina senza inviare informazioni al server (pagine<br />
attive client side), oppure inviando richieste al server, che le elaborerà inviando al client un<br />
nuovo documento i<strong>per</strong>testuale (pagine attive server side). Esiste anche un modo ibrido di<br />
realizzare pagine dinamiche, realizzato includendo nella pagina componenti che dialogano con<br />
server remoti senza che la struttura della pagina visualizzata cambi (si pensi ai componenti<br />
inserite nelle pagine che visualizzano finestre di chat, mappe navigab<strong>il</strong>i, giochi, ecc.). Un<br />
enorme vantaggio di queste modalità di interazione sta<br />
nel consentire la realizzazione sul browser <strong>web</strong> di<br />
compiti complessi, impossib<strong>il</strong>i con la semplice<br />
navigazione i<strong>per</strong>testuale. Attraverso le tecnologie del<br />
<strong>web</strong> “attivo” si realizzano quelli che possono essere<br />
definiti siti “o<strong>per</strong>ativi” ove lo scopo dell'utente non è di<br />
visualizzare pagine, ma quello di realizzare un obiettivo<br />
attraverso azioni, esattamente come quando si ut<strong>il</strong>izza un<br />
programma in esecuzione locale. Diventano in questo<br />
caso critiche le prestazioni dei sistemi: in questa<br />
interazione, infatti, spesso si aspettano risposte in tempo<br />
reale dai server remoti, impossib<strong>il</strong>i se la rete non è<br />
Figura 15: Le cosiddette "briciole di<br />
Pollicino" inserite in molti siti come<br />
aus<strong>il</strong>io alla navigazione.