4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti
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32<br />
Numero di siti (da netcraft.com)<br />
250.000.000<br />
200.000.000<br />
150.000.000<br />
100.000.000<br />
50.000.000<br />
0<br />
1990<br />
1992<br />
1994<br />
1996<br />
Figura 8: Crescita del numero di siti <strong>web</strong> dalla nascita ad oggi<br />
si studia principalmente la fisica delle particelle) presentò ai dirigenti dei laboratori una<br />
relazione intitolata "Information Management: a Proposal". La proposta di Berners-Lee aveva<br />
l'obiettivo di sv<strong>il</strong>uppare un sistema di pubblicazione e re<strong>per</strong>imento dell'informazione distribuito<br />
su rete geografica che tenesse in contatto la comunità internazionale dei fisici e racchiudeva le<br />
idee base del <strong>web</strong> che conosciamo oggi. Nell'ottobre di quello stesso anno iniziarono le prime<br />
s<strong>per</strong>imentazioni. Il World Wide Web che iniziò a sv<strong>il</strong>upparsi all'epoca era, <strong>per</strong>ò, uno strumento<br />
<strong>per</strong> pochi. L'impulso decisivo al suo sv<strong>il</strong>uppo arrivò solo agli inizi del 1993, presso <strong>il</strong> National<br />
Center for Su<strong>per</strong>computing Applications (NCSA) dell'Università dell'Illinois.<br />
Basandosi sul lavoro del CERN, Marc Andreessen (poi co-fondatore con Jim Clark della<br />
Netscape Communication) ed Eric Bina sv<strong>il</strong>upparono un'interfaccia grafica multipiattaforma<br />
<strong>per</strong> l'accesso ai documenti presenti su World Wide Web: Mosaic, cioè <strong>il</strong> primo browser <strong>web</strong>,<br />
distribuendola gratuitamente a tutta la comunità di utenti della rete. Come <strong>per</strong> tutta una serie di<br />
fortunate applicazioni di pubblico dominio o di software libero successive (vedi Appendice 1),<br />
l'esistenza di un interfaccia di fac<strong>il</strong>e uso e re<strong>per</strong>ib<strong>il</strong>e gratuitamente rappresentò <strong>il</strong> punto di<br />
partenza <strong>per</strong> rendere <strong>il</strong> sistema World Wide Web interessante <strong>per</strong> un'enorme quantità di nuovi<br />
autori ed editori telematici.<br />
Questo interesse determinò i ritmi di crescita più che esponenziali del servizio negli anni 90 del<br />
secolo scorso (vedi Figura 8). Nel 1993 esistevano solo duecento server <strong>web</strong>: oggi ce ne sono<br />
centinaia di m<strong>il</strong>ioni.<br />
Se inizialmente World Wide Web era uno strumento di pubblicazione prevalentemente<br />
scientifico ove si trovavano le pagine di centri di ricerca universitari (che informano sulle<br />
proprie attività e mettono a disposizione pubblicazioni, dati ecc.) e quelle dei grandi enti che<br />
gestivano la rete (con le ultime notizie su protocolli e specifiche di comunicazione, le ultime<br />
versioni dei software <strong>per</strong> l'accesso alla rete o <strong>per</strong> la gestione di servizi, ecc.), in breve tempo<br />
tutti cominciarono ad ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> mezzo <strong>per</strong> diffondere <strong>il</strong> proprio materiale. Via via<br />
cominciarono così ad apparire sui server <strong>web</strong> <strong>contenuti</strong> di ogni genere: riviste letterarie,<br />
gallerie d'arte telematiche, musei virtuali con immagini digitalizzate dei quadri, biblioteche con<br />
le riproduzioni di rari manoscritti, servizi meteorologici con immagini in tempo reale<br />
provenienti dai satelliti, fototeche, notizie di borsa aggiornate in tempo reale e integrate da<br />
grafici, negozi di ogni tipo, e così via. Oggi sarebbe probab<strong>il</strong>mente più fac<strong>il</strong>e elencare le<br />
tipologie di dati o servizi che non sono accessib<strong>il</strong>i in rete piuttosto che quelle che vi si possono<br />
trovare.<br />
Descriveremo meglio nel capitolo 3 le tipologie principali dei “siti” <strong>web</strong> oggigiorno accessib<strong>il</strong>i<br />
1998<br />
Anno<br />
2000<br />
2002<br />
2004<br />
2006<br />
2008<br />
2010