4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti
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l'invio.<br />
Reti telematiche ed Internet 29<br />
• Un altro programma, detto Message Transfer Agent (MTA) provvede al trasporto del<br />
messaggio, dialogando via rete con un MTA remoto; più MTA possono essere coinvolti nel<br />
trasporto di un messaggio. L'MTA è un daemon (cioè un programma server, normalmente<br />
denominato sendma<strong>il</strong>) in esecuzione su una macchina che viene chiamata server della posta<br />
(quello <strong>il</strong> cui indirizzo è fornito dall'Internet Provider al momento della sottoscrizione<br />
dell'abbonamento). Il daemon MTA legge <strong>il</strong> campo indirizzo del destinatario e consegna<br />
subito <strong>il</strong> messaggio se <strong>il</strong> destinatario è locale. Altrimenti dopo aver usato <strong>il</strong> DNS <strong>per</strong><br />
convertire l'indirizzo di ema<strong>il</strong> del destinatario nell'indirizzo IP del server della posta del<br />
destinatario ed invia <strong>il</strong> messaggio al destinatario ut<strong>il</strong>izzando un protocollo di trasmissione<br />
detto SMTP (Simple Ma<strong>il</strong> Transfer Protocol). Per completare questa o<strong>per</strong>azione <strong>il</strong> server<br />
della posta del mittente stab<strong>il</strong>isce una connessione TCP con <strong>il</strong> server della posta del<br />
destinatario. Su quest'ultima macchina c’è in ascolto <strong>il</strong> daemon MTA che “parla” <strong>il</strong><br />
protocollo SMTP ed è in grado di accettare le connessioni in arrivo e copiare i messaggi<br />
nelle caselle postali destinatarie. Se non è possib<strong>il</strong>e spedire un messaggio, al mittente viene<br />
restituita una notifica di errore contenente la prima parte del messaggio non spedito. Dopo<br />
aver stab<strong>il</strong>ito la connessione <strong>il</strong> mittente o<strong>per</strong>a come un cliente e attende la risposta del server<br />
destinatario. Il server inizia spedendo una linea di testo che lo identifica e dice se è pronto o<br />
no a ricevere la posta. Se non lo è, <strong>il</strong> cliente r<strong>il</strong>ascia la connessione e riproverà più tardi. Se<br />
<strong>il</strong> server può accettare la posta <strong>il</strong> cliente annuncia mittente e destinatario del messaggio. Se <strong>il</strong><br />
destinatario è noto, <strong>il</strong> server dice al cliente di proseguire nell’invio. Il cliente quindi invia <strong>il</strong><br />
messaggio e <strong>il</strong> server ne dà conferma.<br />
• Per la lettura della posta esistono due metodi: offline, connettendosi al proprio server e<br />
scaricando sul proprio PC i messaggi che possono poi essere visualizzati con calma senza<br />
essere connessi e online, lasciando i messaggi sul server in modo tale da poterli visualizzare<br />
su qualunque PC purché connesso in rete. Un protocollo che si usa nel primo caso è <strong>il</strong><br />
POP3 (Post Office Protocol – RFC 1225). Ha comandi <strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere all’utente di<br />
connettersi, disconnettersi, recu<strong>per</strong>are messaggi e cancellarli. Lo scopo di POP3 è<br />
recu<strong>per</strong>are la posta dalla casella remota e memorizzarla nella macchina locale dell’utente<br />
<strong>per</strong> leggerla e gestirla fuori linea (offline), cioè senza <strong>il</strong> collegamento ad Internet attivo. Per<br />
la gestione della posta online si usa in genere un differente protocollo detto IMAP<br />
(Interactive Ma<strong>il</strong> Access Protocol-RFC 1064). In questo caso <strong>il</strong> ma<strong>il</strong> server conserva un<br />
deposito centrale accessib<strong>il</strong>e da qualsiasi macchina cliente. A differenza di POP3, IMAP<br />
non copia la posta sulla macchina<br />
<strong>per</strong>sonale dell’utente, cosa che<br />
può essere appunto ut<strong>il</strong>e se<br />
quest'ultimo ut<strong>il</strong>izza computer<br />
differenti, la gestione è quindi<br />
online (più costosa), ma più<br />
sicura (non vengono lasciate<br />
copie in giro delle proprie ema<strong>il</strong>).<br />
Ovviamente in questo<br />
modo non si possono leggere i<br />
messaggi in assenza di<br />
connessione, anche se alcuni<br />
client creano una copia locale<br />
degli ultimi messaggi <strong>per</strong> rendere<br />
Utente 1<br />
E-ma<strong>il</strong> client<br />
(es.Outlook)<br />
MTA<br />
(sendma<strong>il</strong>)<br />
SMTP<br />
Utente 2<br />
E-ma<strong>il</strong> client<br />
(es.Thunderbird)<br />
MTA<br />
(sendma<strong>il</strong>)<br />
POP3(IMAP)<br />
Figura 7: Creazione e trasferimento di un messaggio di<br />
posta elettronica