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4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti

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Reti telematiche ed Internet 17<br />

(LAN).<br />

Successivamente si dovevano interconnettere le LAN, fare in modo cioè che ogni computer<br />

connesso ad una rete locale potesse connettersi non solo agli altri computer della stessa LAN<br />

ma anche agli altri computer di altre LAN e quindi ai servizi ARPAnet.<br />

Mentre <strong>il</strong> progetto ARPAnet cresceva e si sv<strong>il</strong>uppava, altre organizzazioni di differente<br />

estrazione iniziarono a sfruttare <strong>il</strong> protocollo IP <strong>per</strong> mettere in comunicazione propri calcolatori:<br />

negli anni '80, quando in ambito scientifico le reti iniziavano a proliferare la Fondazione<br />

Scientifica Nazionale (NSF) statunitense iniziò a sv<strong>il</strong>uppare una rete di reti propria, differente<br />

da quella m<strong>il</strong>itare, sempre basata sulla tecnologia IP.<br />

Per connettere i calcolatori si usarono anche le linee telefoniche: si formarono reti regionali <strong>per</strong><br />

la connessione delle strutture educative circostanti al centro più vicino; ogni centro veniva poi<br />

collegato con gli altri centri di su<strong>per</strong>calcolo, con <strong>il</strong> risultato che qualsiasi computer della rete<br />

poteva comunicare con qualsiasi altro, purché quest'ultimo fosse connesso ad una rete a sua<br />

volta collegata ad un centro.<br />

Il successo fu immediato, anche se la veloce crescita del numero di utenti e l'intensificarsi del<br />

traffico resero presto la struttura inadeguata (prestazioni insufficienti). Verso la fine degli anni<br />

'80 si assistette così ad una completa ristrutturazione della rete telefonica statunitense: le<br />

vecchie linee vennero sostituite con linee di tecnologia più recente, più veloci ed affidab<strong>il</strong>i.<br />

Grazie ai miglioramenti infrastrutturali, mantenendo lo stesso protocollo, l'accesso alla rete non<br />

rimase prerogativa di ricercatori e m<strong>il</strong>itari, ma divenne possib<strong>il</strong>e anche agli studenti dei college.<br />

Questo cambiò completamente <strong>il</strong> modo di fruire dei servizi di rete e nacque così l'Internet che<br />

oggi conosciamo, con servizi pensati <strong>per</strong> <strong>il</strong> grande pubblico.<br />

Nel frattempo erano state anche migliorate le tecnologie di rete e i servizi di rete basati su<br />

TCP/IP furono estesi anche alle università europee e extra-europee: Internet iniziò così a<br />

crescere esponenzialmente. Alla fine degli anni '80 <strong>il</strong> mondo accademico era già connesso in<br />

un'unica rete mondiale.<br />

Mentre nei primi anni '90, la vecchia rete m<strong>il</strong>itare ARPAnet veniva eliminata in quanto ritenuta<br />

troppo costosa <strong>per</strong> essere gestita dal ministero della difesa, accadde un ulteriore evento che<br />

impresse una svolta decisiva allo sv<strong>il</strong>uppo della Rete: la nascita del World Wide Web (WWW),<br />

lo strumento di fatto più semplice ed immediato <strong>per</strong> l'esplorazione di Internet, risultato di una<br />

ricerca portata avanti dal CERN (centro di ricerca di fisica nucleare di Ginevra).<br />

Si tratta di un progetto <strong>per</strong> distribuire informazioni attraverso l'uso dello strumento<br />

dell'i<strong>per</strong>testo (vedi cap. 2.7 ), che ottenne subito un grandissimo successo.<br />

Nel 1992 <strong>il</strong> centro nazionale statunitense <strong>per</strong> <strong>il</strong> su<strong>per</strong>calcolo (NCSA) realizzò <strong>il</strong> primo browser<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> Web (ovvero <strong>il</strong> programma cliente <strong>per</strong> usufruire dei servizi messi a disposizione dai siti),<br />

chiamato Mosaic ed <strong>il</strong> primo sito <strong>web</strong> pubblico a cui tutti potevano connettersi. In breve tempo<br />

moltissimi siti vennero realizzati e <strong>il</strong> numero dei server <strong>web</strong> e delle informazioni rese<br />

disponib<strong>il</strong>i divenne ben presto notevole. Altri produttori iniziarono a sv<strong>il</strong>uppare i browser (ad<br />

esempio Netscape) e questo contribuì anche a migliorare i meccanismi di codifica (le aggiunte<br />

al codice degli i<strong>per</strong>testi o<strong>per</strong>ate da essi vennero sono spesso poi diventate standard) ed<br />

arricchire i siti. Dell'evoluzione e delle caratteristiche del <strong>web</strong> ci occu<strong>per</strong>emo in dettaglio nel<br />

capitolo 2.6.<br />

Internet ha meccanismi di standardizzazione diversi da quelli generici della rete, gestiti<br />

dall'ISO. Quando venne creata ARPAnet <strong>il</strong> Dipartimento della Difesa creò un comitato <strong>per</strong><br />

su<strong>per</strong>visionarla, in seguito detto IAB (Internet Architecture Board www.iab.org), i cui gruppi di

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