12.12.2012 Views

4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti

4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti

4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Contenuti multimediali: codifica ed elaborazione 115<br />

composizione di multipli di tale frequenza (armoniche), la forma dell'onda risultante è quella<br />

che caratterizza <strong>il</strong> timbro del suono dello strumento. Nei rumori invece la composizione delle<br />

frequenze appare casuale (vedi Figura 61).<br />

Ogni strumento musicale così come ogni voce umana è caratterizzata da un particolare timbro<br />

(si parla infatti di timbro delle voci) che può essere analizzato studiando la forma d'onda.<br />

Per acquisire <strong>il</strong> suono come dato digitale, i microfoni traducono l'osc<strong>il</strong>lazione in segnale<br />

elettrico che viene campionato a intervalli di tempo regolari (passo di campionamento, <strong>il</strong> cui<br />

inverso è la frequenza di campionamento) e binarizzato convertendo la misura in un numero<br />

espresso da un numero limitato di bit (conversione analogico/digitale).<br />

La codifica ottenuta si dice PCM (Pulse Code Modulation) e la qualità del dato dipende<br />

chiaramente dalla frequenza scelta e dal numero di bit usati.<br />

Se <strong>il</strong> numero di segnali misurati è abbastanza fitto, si può poi ricostruire e riprodurre <strong>il</strong> suono in<br />

maniera fedele. Esiste un teorema dell'analisi dei segnali (detto di Nyquist/Shannon o teorema<br />

del campionamento) che dice che se si campiona a frequenza doppia della massima frequenza<br />

presente nel segnale, si può poi ricostruire <strong>il</strong> segnale originale senza errore (trascurando<br />

ovviamente l'errore di quantizzazione). Questo significa che, ut<strong>il</strong>izzando una frequenza di<br />

campionamento su<strong>per</strong>iore ai 40 Khz, si possono riprodurre fedelmente tutte le frequenze udib<strong>il</strong>i<br />

dall'orecchio umano. Per questo motivo <strong>il</strong> campionamento del suono nei comuni CD è<br />

realizzato a 44.1 Khz.<br />

Questo fa sì che la quantità di memoria occupata dalla codifica sonora sia <strong>per</strong>ò enorme.<br />

Facendo un rapido calcolo, se ut<strong>il</strong>izziamo 16 bit <strong>per</strong> codificare l'intensità (range dinamico<br />

accettab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> la qualità CD) occorrono 88 Kbyte <strong>per</strong> un solo secondo di registrazione. Se<br />

pensiamo che <strong>il</strong> suono è in genere codificato in stereo (2 canali <strong>per</strong> rendere la spazialità del<br />

suono) <strong>il</strong> numero va poi raddoppiato. Una canzone di 4 minuti occu<strong>per</strong>à quindi 88x2x4x60=42<br />

A<br />

C<br />

Figura 61: Le forme d'onda delle note create dagli strumenti musicali sono caratterizzate da una<br />

particolare composizione di frequenze pure multiple di una frequenza base (A: pianoforte, B:<br />

tromba, C:chitarra). Quella del rumore (D) appare una sovrapposizione casuale di frequenze.<br />

B<br />

D

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!