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Non ha l'insegna luminosa come si confà ad<br />
un’attività che voglia incrementare i clienti,<br />
arrivano a centinaia senza volerlo. Non<br />
fa pubblicità sui maggiori quotidiani locali, conquista<br />
le prime pagine senza fatica. Non è ancora<br />
sbarcata su facebook, non conquisterebbe<br />
tanti 'mi piace'.<br />
Ciò nonostante, negli ultimi mesi è l'agenzia<br />
immobiliare coi migliori risultati nel mercato.<br />
Non conosce rivali ed al suo cospetto nessuna<br />
concorrente appare competitiva. A Cagliari, la<br />
sua sede è in viale Buoncammino, in un sontuoso<br />
e storico palazzo con vista panoramica<br />
sulla Città. Un tempo era più semplicemente la<br />
ARSENICO, I ‘SUCCESSI’<br />
DELL’AGENZIA<br />
IMMOB<strong>IL</strong>IARE<br />
PER IMMIGRATI<br />
Prefettura e, rappresentando l'avamposto del<br />
Governo nelle province alle dipendenze del<br />
Ministero dell'Interno, si occupava e vigilava su<br />
tanti aspetti della vita dei cittadini italiani.<br />
Ora un Governo imbelle ed insipiente, alle<br />
prese con un'emergenza che non riesce a gestire,<br />
l'ha trasformata in un'agenzia immobiliare<br />
per immigrati e quasi tutto il personale, 'obtorto<br />
collo', è impegnato su quel fronte. Proprio<br />
lunedì scorso, la Prefettura di Cagliari ha pubblicato<br />
un avviso pubblico per la "manifestazione<br />
di interesse per l'affidamento temporaneo<br />
del servizio di accoglienza per cittadini stranieri<br />
richiedenti protezione internazionale", perché,<br />
essendo previsti nuovi cospicui arrivi di 'clienti',<br />
"deve urgentemente individuare ulteriori nuove<br />
strutture temporanee".<br />
I destinatari sono “associazioni, organismi del<br />
privato sociale ed operatori economici con<br />
comprovata esperienza” nel settore dell'accoglienza,<br />
ma anche “strutture alberghiere” da<br />
convenzionare con la Prefettura a 35 euro più<br />
Iva al giorno, "purché garantiscano i servizi".<br />
Appunto i servizi sono quelli che fanno la differenza<br />
e che sovente evitano o provocano le proteste<br />
dei 'clienti': ricevimento e registrazione<br />
degli ospiti; controllo e verifica della piena adeguatezza<br />
e funzionalità degli impianti della<br />
struttura; tenuta del registro delle consegne dei<br />
beni e delle presenze alle attività svolte; orientamento<br />
sulle regole comportamentali all'interno<br />
della struttura; assistenza ad eventuali bambini<br />
e/o neonati; servizio di lavanderia, trasporto,<br />
pulizia ed igiene ambientale; erogazione dei<br />
pasti; servizio di mediazione linguistica e culturale,<br />
che prevede assistenza sulla normativa<br />
dell'immigrazione e per la stesura della domanda<br />
d'asilo, sostegno socio psicologico, assistenza<br />
sanitaria, orientamento al territorio. Ed ovviamente,<br />
i tanto discussi benefit ad personam: un<br />
telefono cellulare; la ricarica telefonica di 15<br />
euro; il “pocket money” di 2,50 euro al giorno,<br />
fino ad un massimo di 7,50 per nucleo familiare,<br />
da fornire in ‘buoni' spendibili in esercizi<br />
commerciali convenzionati o in carte prepagate<br />
o in denaro contante.<br />
La speranza è che rispondano all’Avviso in<br />
numero adeguato, altrimenti potrebbe tornare<br />
‘di moda’ l’ipotesi, avanzata nella circolare di<br />
aprile firmata dal prefetto Morcone, direttore<br />
del Dipartimento immigrazione, di considerare<br />
“provvedimenti di occupazione d'urgenza e di<br />
requisizione”.<br />
Arsenico admaioramedia.it<br />
www.ilconsumatore.eu N° <strong>250</strong> - SETTEMBRE/OTTOBRE 2015 37