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IL CONSU n 250-FINALE

Il Giornale del Consumatore - n. 250

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Non ha l'insegna luminosa come si confà ad<br />

un’attività che voglia incrementare i clienti,<br />

arrivano a centinaia senza volerlo. Non<br />

fa pubblicità sui maggiori quotidiani locali, conquista<br />

le prime pagine senza fatica. Non è ancora<br />

sbarcata su facebook, non conquisterebbe<br />

tanti 'mi piace'.<br />

Ciò nonostante, negli ultimi mesi è l'agenzia<br />

immobiliare coi migliori risultati nel mercato.<br />

Non conosce rivali ed al suo cospetto nessuna<br />

concorrente appare competitiva. A Cagliari, la<br />

sua sede è in viale Buoncammino, in un sontuoso<br />

e storico palazzo con vista panoramica<br />

sulla Città. Un tempo era più semplicemente la<br />

ARSENICO, I ‘SUCCESSI’<br />

DELL’AGENZIA<br />

IMMOB<strong>IL</strong>IARE<br />

PER IMMIGRATI<br />

Prefettura e, rappresentando l'avamposto del<br />

Governo nelle province alle dipendenze del<br />

Ministero dell'Interno, si occupava e vigilava su<br />

tanti aspetti della vita dei cittadini italiani.<br />

Ora un Governo imbelle ed insipiente, alle<br />

prese con un'emergenza che non riesce a gestire,<br />

l'ha trasformata in un'agenzia immobiliare<br />

per immigrati e quasi tutto il personale, 'obtorto<br />

collo', è impegnato su quel fronte. Proprio<br />

lunedì scorso, la Prefettura di Cagliari ha pubblicato<br />

un avviso pubblico per la "manifestazione<br />

di interesse per l'affidamento temporaneo<br />

del servizio di accoglienza per cittadini stranieri<br />

richiedenti protezione internazionale", perché,<br />

essendo previsti nuovi cospicui arrivi di 'clienti',<br />

"deve urgentemente individuare ulteriori nuove<br />

strutture temporanee".<br />

I destinatari sono “associazioni, organismi del<br />

privato sociale ed operatori economici con<br />

comprovata esperienza” nel settore dell'accoglienza,<br />

ma anche “strutture alberghiere” da<br />

convenzionare con la Prefettura a 35 euro più<br />

Iva al giorno, "purché garantiscano i servizi".<br />

Appunto i servizi sono quelli che fanno la differenza<br />

e che sovente evitano o provocano le proteste<br />

dei 'clienti': ricevimento e registrazione<br />

degli ospiti; controllo e verifica della piena adeguatezza<br />

e funzionalità degli impianti della<br />

struttura; tenuta del registro delle consegne dei<br />

beni e delle presenze alle attività svolte; orientamento<br />

sulle regole comportamentali all'interno<br />

della struttura; assistenza ad eventuali bambini<br />

e/o neonati; servizio di lavanderia, trasporto,<br />

pulizia ed igiene ambientale; erogazione dei<br />

pasti; servizio di mediazione linguistica e culturale,<br />

che prevede assistenza sulla normativa<br />

dell'immigrazione e per la stesura della domanda<br />

d'asilo, sostegno socio psicologico, assistenza<br />

sanitaria, orientamento al territorio. Ed ovviamente,<br />

i tanto discussi benefit ad personam: un<br />

telefono cellulare; la ricarica telefonica di 15<br />

euro; il “pocket money” di 2,50 euro al giorno,<br />

fino ad un massimo di 7,50 per nucleo familiare,<br />

da fornire in ‘buoni' spendibili in esercizi<br />

commerciali convenzionati o in carte prepagate<br />

o in denaro contante.<br />

La speranza è che rispondano all’Avviso in<br />

numero adeguato, altrimenti potrebbe tornare<br />

‘di moda’ l’ipotesi, avanzata nella circolare di<br />

aprile firmata dal prefetto Morcone, direttore<br />

del Dipartimento immigrazione, di considerare<br />

“provvedimenti di occupazione d'urgenza e di<br />

requisizione”.<br />

Arsenico admaioramedia.it<br />

www.ilconsumatore.eu N° <strong>250</strong> - SETTEMBRE/OTTOBRE 2015 37

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