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EDITORIALE<br />
LA BUROCRAZIA DI OGGI<br />
ED I TEMPI CHE<br />
NON TORNERANNO PIÙ<br />
Pochi giorni fa, leggendo la notizia del<br />
verbale di oltre 15.000 euro elevato ad<br />
un piccolo viticoltore delle langhe da<br />
parte dell’Ispettorato del lavoro per essersi<br />
fatto aiutare nella raccolta dell’uva dalla sua<br />
compagna e da un paio di amici, sono<br />
rimasto colpito dalla durezza della nostra<br />
burocrazia. Poi, per fortuna, dopo il grande<br />
battage che ne è scaturito da tutte le parti e<br />
dai media, si è saputo che la sanzione era<br />
stata annullata e che il piccolo viticoltore<br />
poteva riprendere a dormire tranquillo.<br />
Negli anni passati anche in Sardegna si<br />
sono verificati dei casi analoghi.<br />
Come sempre, è la solita soluzione all’italiana,<br />
perché dimostra che chi riesce ad<br />
avere l’appoggio dei media ed a smuovere<br />
l’opinione pubblica, ad essere invitato nei<br />
talk show, alle volte se la cava, mentre gli<br />
altri devono pagare e basta. Una soluzione<br />
del resto illegale, perché semmai è la legge<br />
da modificare e distinguere i casi di esenzione da quelli<br />
da punire. Attualmente gli esentati dall’essere assicurati<br />
come dipendenti, sono solo i familiari fino al quarto<br />
grado, per cui amici, vicini di casa, amatoriali, ne sono<br />
esclusi e se non assunti, dovrebbero essere remunerati<br />
tramite voucher i quali, dal valore di acquisto di 10 euro,<br />
ne rimangono al lavoratore solo 7.<br />
Lo scopo della legge è quella di combattere il lavoro nero<br />
ed il caporalato il quale, quest’ultimo, è molto diffuso<br />
soprattutto in certe Regioni del sud, per la raccolta di<br />
pomodori, meloni, agrumi. Fenomeni deprecari e da<br />
condannare severamente, che certamente non riguardano<br />
piccoli appezzamenti di terreni coltivati dai quali<br />
raccogliere l’uva per farsi il vino in casa, la conserva per<br />
tutta la famiglia, un po’ di frutta da regalare agli amici<br />
che hanno aiutato nella raccolta o per venderla direttamente<br />
al consumatore nella sua aziendina.<br />
Purtroppo troppe leggi, in Italia, vengono fatte apposta<br />
per i legulei nostrani per cui, si dice, fatta la legge trovato<br />
l’inganno. Nel contempo si lascia facoltà all’ispettore<br />
decidere se verbalizzare o meno (c’è quello che si limita<br />
a chiudere un occhio e fa solo un favore, ma c’è quello<br />
che ci marcia e che mentre chiude l’occhio apre la<br />
tasca). Si considera il piccolo operatore in buona fede al<br />
pari del mascalzone.<br />
Ripensando a tutti questi fatti, all’invadenza della burocrazia<br />
in tutti i gangli delle attività economiche, spesso<br />
più idonea ad ostacolare che ad aiutare lo sviluppo, sono<br />
andato con i ricordi ai tempi della mia gioventù, quando<br />
durante le vacanze estive andavo dai miei nonni e<br />
assistevo alla lavorazione delle uve conferite dai mezzadri,<br />
sia con la pigia-diraspatrice che nelle vasche con i<br />
piedi dove mi arrampicavo per pestare i grappoli insieme<br />
alle donne che in genere si utilizzavano al posto<br />
degli uomini, impegnati nei lavori più faticosi. Pensavo a<br />
quanto mi piaceva aiutare i miei amici che trebbiavano<br />
il loro grano e salivamo sul pagliaio attorno al palo dove<br />
cadeva la paglia o stare dietro la trebbiatrice per riempire<br />
i sacchi del grano, intercalati da merende e bicchieri<br />
di vino per i grandi. Dopo una doccia per togliersi di<br />
dosso tutta la polvere mista al sudore, arrivava il pranzo<br />
di fine trebbiatura che durava ore e con diverse portate:<br />
unica e soddisfatta retribuzione per il lavoro fatto con<br />
vero piacere.<br />
Poi c’erano le famose “veglie” pubblicizzate con il passa<br />
parola<br />
da un’azienda all’altra, da iniziare dopo<br />
cena sull’aia davanti alla casa ed alla luce di<br />
qualche lampada, nelle quali i partecipanti,<br />
seduti su una catasta di pannocchie di granoturco,”<br />
scartocciavano”, togliendo le<br />
foglie (che servivano poi per farne materassi)<br />
lasciando le pannocchie nude. Si lavorava<br />
tra canti, barzellette e talvolta, nel prendere<br />
le pannocchie, inavvertitamente capitava<br />
di infilare la mano sotto la gamba della<br />
ragazza vicina..! Il ballo finale sull’aia stessa<br />
con il suono di una fisarmonica concludeva<br />
la serata dove, talvolta, iniziavano<br />
amorazzi estivi.<br />
Tempi che con la meccanizzazione, con la<br />
scomparsa della mezzadria, con le leggi<br />
successivamente subentrate - spesso con<br />
intenti benemeriti - ma anche utili per<br />
creare e mantenere una burocrazia e finti<br />
patronati più utili a se stessi ed ai loro<br />
dipendenti, che ai coltivatori diretti, hanno<br />
rivoluzionato il mondo agricolo di un<br />
tempo dove spesso i mezzadri diventavano<br />
a loro volta proprietari di altre aziende a<br />
mezzadria, mentre laddove l’agricoltura,<br />
per ragioni politiche e demagogiche poté<br />
utilizzare solo i salariati, essi sono rimasti<br />
tali per tutta la vita salvo qualche sporadico<br />
caso. E’ la solita demagogia di dare al povero<br />
di che vivere, ma di non emergere e farlo<br />
arricchire.<br />
Se allora, ma anche fino a non molti anni<br />
fa, fosse esistita la burocrazia odierna molti<br />
studenti, con la vendemmia, non avrebbero<br />
potuto farsi un tesoretto da utilizzare<br />
come preferivano e, anche, dare la possibilità<br />
di fare un secondo lavoro all’uscita<br />
dalla fabbrica per chi ne avesse avuto bisogno.<br />
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La SARDEGNA è un'isola circondata da 450 chilometri quadrati di Mar Mediterraneo,<br />
pertanto ai sensi del PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA non può avere lo STESSO REGIME FISCALE<br />
delle ALTRE REGIONI ITALIANE che non hanno i nostri SVANTAGGI! (lo capiscono anche i bambini)<br />
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www.ilconsumatore.eu N° <strong>250</strong> - SETTEMBRE/OTTOBRE 2015 3