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CONSEGNA DEI<br />
FARMACI A DOMIC<strong>IL</strong>IO:<br />
UN SERVIZIO<br />
CHE FA LA DIFFERENZA<br />
di Cinzia Aru<br />
Sarebbero circa 2000 i cittadini che, dal 20<br />
luglio, avrebbero usufruito del servizio gratuito<br />
di consegna dei farmaci a domicilio per<br />
casi non urgenti attivato da Federfarma, svolto<br />
con il patrocinio del Ministero della Salute. Il<br />
servizio è riservato esclusivamente alle persone<br />
che sono impossibilitate a recarsi in farmacia,<br />
per disabilità o gravi malattie, e non possono<br />
delegare altri soggetti. Per effettuare la richiesta<br />
è necessario chiamare il numero verde 800 189<br />
521, attivo nei giorni feriali dal lunedì al venerdì<br />
dalle ore 9.00 alle ore 18.00, risponderà un operatore<br />
al quale dovranno essere fornite le generalità<br />
e l’indirizzo dove recapitare il farmaco. Il<br />
suo compito consiste nel verificare quali farmacie,<br />
vicine al domicilio indicato, effettuano il servizio<br />
e, qualora una dovesse essere disponibile,<br />
verrà messa in contatto telefonico con il richiedente.<br />
In tal modo la farmacia potrà concordare<br />
con il cittadino che ha effettuato la richiesta di<br />
consegna a domicilio le modalità ed i tempi di<br />
consegna del farmaco. Il servizio, offerto dalle<br />
farmacie associate a Federfarma che hanno aderito<br />
all’iniziativa, è stato richiesto in modo omogeneo<br />
in tutta Italia, con una leggera prevalenza<br />
nel Sud e nelle Isole, mentre la maggior parte<br />
delle chiamate sono state effettuate tra le 10.00<br />
e le 12.00. Annarosa Racca, presidente di<br />
Federfarma, ha commentato con soddisfazione<br />
i primi dati, tracciando il primo bilancio dell’iniziativa,<br />
“A un mese e mezzo dalla sua attivazione<br />
il servizio garantito dalle farmacie in favore di<br />
persone particolarmente fragili, ha dimostrato<br />
di funzionare e è apprezzato dai cittadini che<br />
cominciano a conoscerlo e a utilizzarlo – ha<br />
detto. – Il servizio ha funzionato e ha dato concreta<br />
risposta a quei cittadini che hanno realmente<br />
difficoltà a recarsi in farmacia, confermando<br />
che la farmacia risponde alle esigenze<br />
della popolazione: proprio per agevolare le persone<br />
più in difficoltà il servizio è stato attivato<br />
all’inizio del periodo estivo, quando il caldo e le<br />
partenze delle famiglie per le vacanze rendono i<br />
malati ancora più soli e fragili”. Il ministro<br />
Lorenzin afferma inoltre che “E’ significativo<br />
che, in poco più di un mese, 2000 cittadini<br />
hanno avuto la possibilità di approvvigionarsi<br />
di farmaci grazie alla consegna<br />
a domicilio” e aggiunge “questa è la prova<br />
più evidente che l’iniziativa messa in campo da<br />
Federfarma è molto importante, soprattutto per<br />
gli anziani. Il servizio sanitario è tutto impegnato<br />
per dare ai cittadini efficienza. La farmacia, in<br />
questo senso, è spesso uno dei primi presidi per<br />
il cittadino, penso soprattutto ai residenti in piccoli<br />
comuni, in montagna o nelle isole.<br />
Costruire una sanità capace di raggiungere tutti<br />
è il nostro obiettivo”. Appare dunque chiaro che,<br />
in una società polimorbida, caratterizzata da un<br />
aumento dell’età media e dalla presenza di<br />
numerose patologie croniche, l’iniziativa di<br />
Federfarma rappresenta un grande aiuto per le<br />
famiglie e per il nostro SSN, grazie alla promozione<br />
di una maggiore aderenza terapeutica<br />
rivolta proprio verso la fascia di popolazione che<br />
ne ha più bisogno e che si traduce dunque in<br />
una diminuzione dei sintomi, dei ricoveri e delle<br />
spese per i pazienti ed il sistema sanitario.<br />
I-Com.it<br />
<strong>IL</strong> FARMACO BIOTECH IN ITALIA<br />
di Cinzia Aru<br />
Il crescente scambio di conoscenze tra università,<br />
centri di ricerca pubblici e privati ed<br />
aziende sta portando non solo al miglioramento<br />
delle cure disponibili ma anche all’introduzione<br />
in terapia nuovi farmaci, capaci di<br />
modificare il decorso di importanti patologie<br />
come l’epatite C e varie forme tumorali. La<br />
maggior parte di questi medicinali sono definiti<br />
“biotecnologici” ed il settore del farmaco<br />
biotech si compone di due distinte tipologie di<br />
aziende: le imprese del farmaco, focalizzate<br />
sulle fasi avanzate della ricerca, e le altre biotech<br />
del farmaco focalizzate sulla discovery,<br />
che lavorano in modo sinergico e complementare<br />
permettendo lo sviluppo e la vendita<br />
di nuovi farmaci. Secondo il recente<br />
”Rapporto sulle biotecnologie del settore farmaceutico<br />
in Italia 2015”, realizzato da<br />
Farmindustria in collaborazione con Ernst &<br />
Young, sarebbero 145 i medicinali biotech<br />
disponibili nel nostro Paese e 303 i progetti in<br />
diverse fasi di ricerca e sviluppo. I 145 farmaci<br />
disponibili rispondono a differenti esigenze<br />
di cura in 11 aree terapeutiche, tra le quali<br />
spiccano la lotta alle malattie infettive, con<br />
ben 71 prodotti, e l’area oncologica, con 27<br />
prodotti. Riguardo i 303 progetti in fase di<br />
ricerca e sviluppo, notiamo che l’oncologia<br />
risulta la principale area terapeutica dove si<br />
stanno concentrando gli sforzi, seguita dallo<br />
sviluppo dei progetti relativi alla neurologia<br />
(47) e alle infiammazioni e le malattie<br />
autoimmuni (33), come riportato in figura.<br />
Analizzando la pipeline per tipo di prodotto<br />
notiamo inoltre che la maggior parte dei prodotti<br />
sono anticorpi monoclonali (33% dei<br />
progetti di ricerca), prodotti a baso peso molecolare<br />
(28%) e proteine ricombinanti (12%).<br />
Questi farmaci devono essere considerati non<br />
solo costosi strumenti per la cura dei pazienti,<br />
ma anche un vero e proprio investimento<br />
per il nostro SSN, sempre più attento alla<br />
sostenibilità. Infatti questi prodotti consentono<br />
di ridurre il rischio di malattie invalidanti<br />
o croniche, di diminuire il numero di interventi<br />
chirurgici e delle ospedalizzazioni, permettendo<br />
di ottenere risparmi rilevanti sul<br />
fronte sanitario, assistenziale e sociale e di<br />
migliorare la qualità della vita dei pazienti.<br />
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N° <strong>250</strong> - SETTEMBRE/OTTOBRE 2015 www.ilconsumatore.eu