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IL CONSU n 250-FINALE

Il Giornale del Consumatore - n. 250

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LE MACCHINETTE PER <strong>IL</strong> CAFFÈ<br />

SONO UN COVO DI BATTERI<br />

ALCUNI CONSIGLI PER LA PULIZIA<br />

di Beniamino Bonardi<br />

Le macchinette per il caffè devono essere mantenute<br />

pulite per evitare batteri e muffe<br />

La rete televisiva statunitense CBS ha effettuato dei test<br />

su alcune macchinette per caffè, scoprendo che possono<br />

essere uno dei luoghi più ricchi di germi della cucina.<br />

Infatti, se non vengono pulite regolarmente, diventano<br />

un rifugio per muffe e batteri, tra cui Escherichia<br />

coli, stafilococco, streptococco, pseudomonas aeruginosa.<br />

I batteri sono stati rilevati sia nell’acqua, sia nelle<br />

parti interne della macchina.<br />

Il primo consiglio che viene dato, se non si usa la macchinetta<br />

per caffè da diversi giorni, è di fare diverse erogazioni<br />

di acqua calda, per rimuovere l’acqua stagnante,<br />

dove i batteri si riproducono in gran numero. Invece,<br />

per prevenire la formazione di muffa e di batteri, i consigli<br />

sono di pulire la macchina regolarmente, pulire le<br />

superfici con acqua e aceto, in particolare quelle rimovibili,<br />

dove si accumulano i resti del caffè e le capsule<br />

usate. Inoltre, viene consigliato di usare acqua filtrata<br />

anziché quella del rubinetto, cambiare l’acqua dopo<br />

ogni utilizzo, alzare il coperchio per far arieggiare la<br />

macchina, pulire la macchina ogni giorno con uno strofinaccio<br />

e maneggiarla con le mani pulite.<br />

Ilfattoalimentare.it<br />

L<br />

'olio d'argan sta diventando sempre più<br />

popolare nei mercati alimentari di nicchia<br />

globali per le sue proprietà salutistiche.<br />

L'olio di argan è l'olio estratto dai semi della<br />

pianta di Argania spinosa, endemica nella<br />

zona sud del Marocco. La raccolta dei frutti<br />

della pianta di Argania spinosa avviene nei<br />

mesi di giugno e luglio, occasionalmente, solo<br />

in alcune zone, nel mese di febbraio.<br />

Similmente all'olio vergine di oliva anche quello<br />

di argan viene estratto mediante procedimenti<br />

meccanici. Le mandorle ottenute dall’apertura<br />

dei noccioli vengono lavorate attraverso<br />

una tramoggia che le macina e spreme progressivamente.<br />

L'olio ottenuto viene quindi filtrato.<br />

Una moderna macchina può estrarre<br />

sino a 10 litri per ora. Per ottenere l’olio di<br />

Argan per uso alimentare è necessario tostare<br />

preventivamente i semi.<br />

Gli acidi grassi che compongono gli acilgliceridi<br />

sono principalmente l’acido oleico (43-<br />

49%) e l’acido linoleico (29-36%). La parte<br />

insaponificabile che rappresenta il restante 1%<br />

è composta da carotene, tocoferolo (vitamina<br />

E), alcoli triterpenici, steroli, xantofilline e<br />

polifenoli. Proprio sui polifenoli si è concentrata<br />

l'attenzione del CNR iberico che ha voluto<br />

capire e valutare la biodisponibilità del contenuto<br />

di polifenoli e antiossidanti dell'olio di<br />

argan dopo digestione in vitro (con cellule<br />

Caco-2), in comparazione con l'extra vergine.<br />

Analoga comparazione è stata svolta sul ruolo<br />

bioprotettivo della frazione di olio bioaccessibile<br />

contro lo stress ossidativo indotto.<br />

Come era immaginabile, la<br />

digestione in vitro ha fatto<br />

aumentare il contenuto fenolico<br />

e l'attività antiossidante dell'olio<br />

bioaccessibile rispetto a<br />

quello iniziale. L'incremento<br />

percentuale maggiore è stato<br />

dell'olio di argan ma, come<br />

valori assoluti, l'olio extra vergine<br />

possedeva una maggiore<br />

quantità di polifenoli. I polifenoli<br />

dell'olio di argan erano<br />

però assorbiti in proporzione<br />

maggiore dalle cellule Caco-2<br />

in vitro rispetto all'olio di oliva, anche se la differenza<br />

nell'attività antiossidante erano minima.<br />

I ricercatori spagnoli hanno concluso che<br />

entrambi gli oli hanno la capacità di proteggere<br />

le cellule contro l'ossidazione, limitando i<br />

danni e riducendo la generazione di composti<br />

reattivi all’ossigeno.<br />

di R. T. - Teatronaturale.it<br />

www.ilconsumatore.eu N° 249 - LUGLIO-AGOSTO 2015 21

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