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Panda: salviamo la natura d'Italia

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MONDO WWF<br />

LETTERE<br />

PRIMAVERA, TEMPO DI RONDINI E RONDONI,<br />

IL CIELO È UN NUOVO MONDO DA SCOPRIRE<br />

Pubblichiamo stralci di un<br />

articolo inviatoci da uno storico<br />

Socio WWF ca<strong>la</strong>brese<br />

Dopo il deserto c’è il mare aperto.<br />

Le rondini, i balestrucci e i<br />

rondoni, dall’Africa giungono<br />

fin sotto i nostri tetti, dopo un<br />

lunghissimo e faticoso viaggio<br />

fatto da innumerevoli pericoli.<br />

Piccoli uccelli che sfidano<br />

l’ignoto a ogni primavera,<br />

passando sopra le nostre teste,<br />

spesso senza che nemmeno ce ne<br />

accorgiamo; qualcosa come 38<br />

milioni di rondini, 31 milioni<br />

di balestrucci e 10 milioni di<br />

rondoni, raggiungeranno ogni<br />

parte del continente europeo,<br />

Italia compresa, il tempo di<br />

generare altra vita e poi ripartire<br />

per i luoghi di svernamento,<br />

situati nei remoti angoli del<br />

continente africano. Dopo <strong>la</strong><br />

vita, <strong>la</strong> migrazione degli uccelli è<br />

forse il fenomeno più grande che<br />

<strong>la</strong> <strong>natura</strong> potesse concepire. Nelle<br />

zone montuose del<strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria<br />

centrale, come anche in diversi<br />

luoghi del Paese fin pure sul<strong>la</strong><br />

costa, c’è una picco<strong>la</strong> rondine<br />

marroncina, <strong>la</strong> rondine montana<br />

(Ptyonoprogne rupestris) che,<br />

imperterrita, vive sfidando<br />

anche le stagioni più fredde, non<br />

seguendo perciò le orme delle<br />

cugine rondini, già svernate oltre<br />

l’orizzonte del Mediterraneo.<br />

Questo misterioso uccello sul<strong>la</strong><br />

Si<strong>la</strong> ca<strong>la</strong>brese porta a termine<br />

due covate all’anno, <strong>la</strong> prima<br />

in genere tra maggio e giugno<br />

mentre <strong>la</strong> seconda può avvenire<br />

già in agosto o anche a settembre<br />

inoltrato. La specie realizza il<br />

nido con una semi coppa, fatta<br />

di fango impastato con <strong>la</strong> saliva,<br />

rivestito all’interno con materiale<br />

vegetale e piume. Il fantastico<br />

mondo dell’ornitologia c’insegna,<br />

qualora ce ne fosse bisogno, che<br />

fuori dal<strong>la</strong> finestra di casa nostra<br />

spesso c’è un mondo tutto da<br />

scoprire e, se guardiamo in alto<br />

nel cielo, tutto questo è ancora<br />

più straordinario!”.<br />

Gianluca Congi<br />

www.gianlucacongi.it<br />

LO SCAFFALE<br />

Libro<br />

In nome dell’orso<br />

Non ho mai letto un libro sull’Orso delle Alpi<br />

più bello di questo. E non perché sia scritto da<br />

un guardaparco del Parco Regionale Adamello<br />

Brenta, ultimo rifugio dell’orso alpino. Ma perché<br />

questo contiene più di un secolo di battaglie ed<br />

esperienze (in cui il WWF ha avuto una parte<br />

rilevante) e decenni di osservazioni,<br />

testimonianze ed episodi che ne<br />

fanno un libro unico. −Fulco Pratesi<br />

SOCIAL<br />

Instagram<br />

Pandini al Pa<strong>la</strong>zzetto<br />

dello sport grazie<br />

al<strong>la</strong> partnership con<br />

Virtus Roma basket<br />

per Earth Hour<br />

Matteo Zeni,<br />

In nome dell’orso<br />

Ed Il Piviere, 396 pp, 20 euro<br />

Seguici ogni giorno su Facebook WWF Italia e su Twitter @WWFItalia<br />

SEI UN MITO<br />

NORMAN MYERS, IL PRECURSORE CHE<br />

HA INNOVATO IL DIBATTITO AMBIENTALE<br />

Norman Myers<br />

Quando iniziarono ad apparire i primi<br />

dati globali sul<strong>la</strong> perdita delle foreste<br />

tropicali, Norman Myers, c<strong>la</strong>sse 1934,<br />

grande <strong>natura</strong>lista ed ecologo inglese,<br />

è stato tra chi si è più impegnato in loro<br />

difesa, fornendo un’analisi dettagliatissima<br />

del<strong>la</strong> deforestazione. È del 1980 il<br />

rapporto “Conversion of Tropical Moist<br />

Forests” commissionatogli dall’Accademia<br />

Nazionale delle Scienze USA. Sempre in<br />

quegli anni ha dimostrato <strong>la</strong> connessione<br />

nelle foreste tropicali dell’America Latina,<br />

tra l’incremento del<strong>la</strong> zootecnia per il<br />

commercio del<strong>la</strong> carne nei paesi ricchi -<br />

trasformata poi in hamburger nei fast-food<br />

- e <strong>la</strong> scomparsa delle foreste, definita<br />

“Hamburger connection”.<br />

Myers ha vissuto a lungo in Africa orientale,<br />

studiando <strong>la</strong> <strong>natura</strong> e le specie delle<br />

savane del continente, rega<strong>la</strong>ndoci uno<br />

splendido affresco nel suo libro del 1972<br />

“The Long African Day” e indicando per <strong>la</strong><br />

prima volta le aree chiave per <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

biodiversità del mondo.<br />

Norman è stato inoltre tra i primi a inserire<br />

nel dibattito internazionale temi dirompenti<br />

per l’epoca, come <strong>la</strong> crescita dei Paesi<br />

“nuovi consumatori”. −Gianfranco Bologna<br />

26 I PANDA

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