09.05.2017 Views

Panda: salviamo la natura d'Italia

Sfoglia il nuovo numero di Panda dedicato alla natura d'Italia.

Sfoglia il nuovo numero di Panda dedicato alla natura d'Italia.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

I RISULTATI<br />

CONSERVAZIONE, CINQUE STORIE DI SUCCESSO<br />

© naturepl.com/Andy Rouse<br />

Il declino delle specie animali a livello globale è al<strong>la</strong>rmante:<br />

secondo il Living P<strong>la</strong>net Report del WWF entro il 2020<br />

potremmo perdere il 67% di specie tra pesci, uccelli,<br />

mammiferi, anfibi e rettili, un peggioramento rispetto al<br />

trend negativo del 58% di riduzione globale tra il 1970 e il<br />

2012. Un caso su tutti è quello del rinoceronte: i numeri del<br />

bracconaggio denunciano una media di 3 rinoceronti uccisi<br />

al giorno. Il South African Department of Environmental<br />

Affairs ha dichiarato che nel 2016 almeno 1.054 rinoceronti<br />

sono stati uccisi nel Paese, una ripresa cruenta del<br />

bracconaggio che impone sforzi ancora più intensi per<br />

contrastare questo fenomeno criminale. La battaglia per<br />

salvare specie e habitat però fa segnare anche storie di<br />

successo, eccone alcune targate 2016.<br />

TIGRE<br />

Il numero di tigri è aumentato per <strong>la</strong> prima volta nel<strong>la</strong> storia,<br />

con 3.890 esemp<strong>la</strong>ri; nel 2010 erano appena 3.200. Gli<br />

sforzi di protezione da parte delle comunità locali, i governi<br />

e le Ong hanno prodotto un risultato eccezionale nel<strong>la</strong><br />

storia del<strong>la</strong> conservazione.<br />

PANDA<br />

Il simbolo del WWF esce dal<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica degli animali<br />

“in pericolo in modo critico”: l’aumento del 17% del<strong>la</strong><br />

popo<strong>la</strong>zione ha fatto “scendere” il grado di rischio, sebbene<br />

<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione complessiva sia di appena 1.864 individui.<br />

Sono cresciute le riserve e le aree protette che lo tute<strong>la</strong>no<br />

(oggi sono 67). La sua sopravvivenza è fortemente legata<br />

all’ambiente unico in cui vive, le foreste di bambù che a loro<br />

volta subiscono gli effetti del cambiamento climatico.<br />

PANGOLINO<br />

Le otto specie di pangolino che sono tra le maggiori vittime<br />

tra i mammiferi a causa del commercio illegale hanno<br />

finalmente ottenuto <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> grazie ad una risoluzione del<strong>la</strong><br />

CITES del settembre scorso che ne bandisce qualunque<br />

tipo di commercio.<br />

SITI UNESCO<br />

Qualche successo anche per i Siti Patrimonio Naturale<br />

Mondiale Unesco: <strong>la</strong> barriera corallina del Belize, paradiso<br />

di delfini e tartarughe marine, a ottobre è stata risparmiata<br />

dalle prospezioni sismiche finalizzate al<strong>la</strong> ricerca di<br />

idrocarburi; Il Parco di Coto Donana in Spagna, sito<br />

importante per oltre 4.000 specie di piante e animali tra cui<br />

il felino più raro, <strong>la</strong> lince iberica, dopo un’intensa Campagna<br />

del WWF ha ottenuto <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione di un progetto di<br />

dragaggio.<br />

AVORIO<br />

La Cina ha annunciato <strong>la</strong> chiusura del mercato dell’avorio<br />

entro il 2017: una decisione storica per quel<strong>la</strong> che era<br />

considerata <strong>la</strong> maggiore piazza mondiale “legale”.<br />

L’annuncio è stato dato nel dicembre scorso, una scelta<br />

che potrà così fermare <strong>la</strong> “domanda” di questo prodotto<br />

e si spera possa anche rafforzare gli sforzi contro <strong>la</strong> piaga<br />

del bracconaggio in Africa che uccide ogni anno 20.000<br />

elefanti.<br />

Scopri le specie a rischio e il nostro impegno<br />

per difenderle su wwf.it/specie<br />

gica fine degli elefanti non sono solo i<br />

bracconieri ma anche un’estesa rete di<br />

corruzione. In Tanzania, dove in pochissimi<br />

anni è stato trucidato più del 50%<br />

degli elefanti, <strong>la</strong> corruzione ha aperto le<br />

porte ai bracconieri: gran parte di questi<br />

animali è stato infatti ucciso all’interno<br />

di due aree protette.<br />

Secondo <strong>la</strong> Frankfurt Zoological Society<br />

solo nel parco di Selous negli ultimi<br />

4 anni è stato ucciso il 67% degli<br />

elefanti trasformando il parco in un vero<br />

e proprio campo di sterminio. L’aumento<br />

del bracconaggio agli elefanti è stato<br />

talmente crudo e intenso negli ultimi<br />

anni (più di 30.000 elefanti uccisi ogni<br />

anno) da far sorgere il dubbio che possa<br />

essere legato unicamente al<strong>la</strong> richiesta<br />

per beni di lusso e artigianato. Non a<br />

caso un recente report dell’Ufficio Drugs<br />

and Crime delle Nazioni Unite, ipotizza<br />

che l’avorio possa esser diventato un bene<br />

“rifugio” su cui investire e specu<strong>la</strong>re a<br />

prescindere dal suo immediato utilizzo.<br />

Ogni grosso sequestro di avorio conferirebbe<br />

drammaticamente ancora più<br />

valore commerciale agli ultimi elefanti<br />

rimasti.<br />

Se questo fosse vero dovremmo trovare<br />

al più presto nuovi strumenti e nuovi<br />

alleati per combattere questa orribile<br />

deriva del<strong>la</strong> finanza globale. Nel<strong>la</strong> battaglia<br />

per proteggere gli ultimi giganti<br />

del pianeta ogni gesto è importante, ma<br />

conta soprattutto il tuo.<br />

Vai su wwf.it/salvaglielefanti<br />

AVORIO, IN CAMERUN TRE<br />

TRAFFICANTI ARRESTATI<br />

Tre trafficanti sono stati arrestati e 159<br />

zanne sono state sequestrate nell’est del<br />

Camerun. Un sequestro che arriva in un<br />

momento in cui Camerun e altri Paesi del<br />

bacino del Congo stanno intensificando<br />

gli sforzi per salvare gli elefanti, il cui<br />

numero è sceso del 62% tra il 2002 e il<br />

2011. Dai censimenti del 2015 risulta<br />

un calo fino al 75% del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione in<br />

Camerun, mentre in Gabon, il Minkebe<br />

National Park ha perso l’80% dei suoi<br />

elefanti tra il 2002 e il 2014.<br />

PANDA I 19

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!