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Panda: salviamo la natura d'Italia

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ATTUALITÀ COPERTINAITALIA<br />

Teniamo in conto <strong>la</strong> <strong>natura</strong> d’Italia<br />

Presentato il primo Rapporto sullo stato del capitale <strong>natura</strong>le in Italia, WWF protagonista<br />

Gianfranco Bologna<br />

Sembra incredibile ma, ancora oggi,<br />

il mondo politico ed economico sembra<br />

relegare <strong>la</strong> <strong>natura</strong>, gli straordinari<br />

ecosistemi e <strong>la</strong> ricchezza di vita che<br />

<strong>la</strong> contraddistinguono, in una situazione<br />

di inferiorità rispetto ai capitali monetari,<br />

finanziari e infrastrutturali che sono<br />

sempre stati prioritari e centrali<br />

nelle politiche di tutti i Paesi del mondo.<br />

Eppure, come sappiamo, <strong>la</strong> <strong>natura</strong>, <strong>la</strong><br />

complessa interre<strong>la</strong>zione di geni, specie<br />

e ambienti che ci hanno prodotto come<br />

Homo sapiens, costituisce <strong>la</strong> base dell’esistenza<br />

umana, del suo sviluppo e del<br />

suo benessere.<br />

L’economia ha sin qui approfondito<br />

molto <strong>la</strong> <strong>natura</strong> del valore, ma si è<br />

completamente disinteressata del valore<br />

del<strong>la</strong> <strong>natura</strong>, come ha sottolineato<br />

Pavan Sukhdev, economista indiano che<br />

ha diretto il programma internazionale<br />

The Economics of Ecosystems and Bio<br />

diversity (TEEB, www.teebweb.org).<br />

Come si può continuare a credere<br />

che siano ancora possibili, per il futuro,<br />

modelli di sviluppo basati sul<strong>la</strong> crescita<br />

economica continua, quantitativa<br />

e materiale, come se le risorse fossero<br />

inesauribili, mentre invece si trovano in<br />

un mondo dai chiari limiti biofisici ben<br />

definiti?Il capitale <strong>natura</strong>le non può<br />

quindi continuare ad essere “invisibile”<br />

ai modelli economici, come avviene<br />

attualmente, ma deve essere considerato<br />

fondamentale per l’umanità. Ecco<br />

perché oggi si cerca sempre più di individuare<br />

le modalità per “mettere in<br />

conto” <strong>la</strong> <strong>natura</strong>, cercare di fornirgli un<br />

“valore”. Questo valore non deve e non<br />

può essere individuato solo in termini<br />

“monetari” perché i valori delle strutture,<br />

dei processi, delle funzioni e dei servizi<br />

dei sistemi <strong>natura</strong>li vanno ben oltre<br />

ogni possibilità economica di mera rendicontazione<br />

monetaria. In quest’ottica<br />

è nato il “Primo Rapporto sullo Stato<br />

del Capitale Naturale in Italia” realizzato<br />

dall’omonimo comitato (fortemente<br />

voluto dal WWF) nell’ambito<br />

Il <strong>la</strong>go di Cristallo, Dolomiti Bellunesi<br />

del Ministero dell’Ambiente, e istituito<br />

con <strong>la</strong> legge n.221 del 2015. Il Rapporto<br />

è un primo tentativo di fornire un quadro<br />

sul<strong>la</strong> situazione attuale del capitale<br />

<strong>natura</strong>le italiano, approfondendo anche<br />

alcuni esempi di pressione che gravano<br />

su di esso e alcuni tra i primi tentativi<br />

di fornire, con tutti i limiti, un’ipotesi di<br />

valutazione monetaria dei servizi offerti<br />

dagli ecosistemi.<br />

Il Rapporto mira finalmente a far<br />

comprendere al mondo politico ed economico<br />

<strong>la</strong> centralità del capitale <strong>natura</strong>le<br />

senza il quale non è assolutamente<br />

possibile pensare allo sviluppo e al benessere<br />

degli italiani e a proporre ai decisori<br />

politici di tenerne conto in ogni<br />

programmazione economica sin dagli<br />

inizi del<strong>la</strong> stessa.<br />

I gravi problemi degli attacchi inferti<br />

ai nostri sistemi <strong>natura</strong>li derivano infatti<br />

dal<strong>la</strong> falsa percezione che <strong>la</strong> <strong>natura</strong> debba<br />

essere trasformata e asservita agli<br />

interessi economici di breve termine,<br />

provocando in concreto i gravissimi danni<br />

che ormai ben conosciamo e che si<br />

potrebbero evitare con una sana opera<br />

di prevenzione. Il Rapporto è disponibile<br />

sul sito del Ministero dell’Ambiente<br />

(www.minambiente.it/archivio-comunicati-stampa)<br />

e il WWF sta operando<br />

per una <strong>la</strong>rga diffusione dello stesso,<br />

anche a livello locale, perché il concetto<br />

di capitale <strong>natura</strong>le venga attentamente<br />

considerato in tutte le regioni italiane<br />

diventando oggetto di politiche concrete.<br />

IN VACANZA NELLA<br />

TERRA DI MEZZO<br />

Dal sabato 17 giugno tornano i<br />

Campi estivi “Nel<strong>la</strong> Terra di Mezzo”.<br />

Organizzati nel<strong>la</strong> splendida cornice<br />

del Casale Giannel<strong>la</strong>, all’interno<br />

dell’Oasi del<strong>la</strong> Laguna di Orbetello,<br />

i campi sono un’esperienza unica<br />

per chi ama essere svegliato dal<br />

canto degli uccelli. Disponibili, due<br />

fasce d’età: 7-11 anni e 11-14 anni, per<br />

un massimo di 24 partecipanti<br />

a gruppo.<br />

info@associazioneocchioinoasi.it<br />

© M. Minolfo / WWF Italia<br />

16 I PANDA

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