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Sci di fondo - Rivista Vai

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n°371<br />

<strong>Sci</strong> <strong>di</strong> <strong>fondo</strong><br />

8<br />

Biathlon<br />

in Val Martello<br />

La tappa italiana della IBU Cup<br />

A<strong>di</strong>ge è senza dubbio il para<strong>di</strong>so<br />

degli sport invernali. Ci sono località<br />

L’Alto<br />

note e meno note, ma tutte vocate allo<br />

sport e soprattutto al turismo.<br />

Pren<strong>di</strong>amo ad esempio la Val Martello, una<br />

<strong>di</strong>ramazione della Val Venosta; bella e selvaggia,<br />

conosciuta d’estate come la “valle<br />

delle fragole” per l’intensa coltivazione del<br />

frutto, d’inverno è uno spasso per fon<strong>di</strong>sti e<br />

sci alpinisti, e, da qualche anno offre un centro<br />

del biathlon tra i più qualificati d’Italia ma<br />

anche uno dei più apprezzati in Europa per il<br />

suo posizionamento in quota.<br />

Nel 2007 ha ospitato, con successo, i Campionati<br />

Mon<strong>di</strong>ali junior, nel weekend del 19<br />

e 20 <strong>di</strong>cembre scorso la tappa italiana della<br />

IBU Cup, un nuovo torneo della Federazione<br />

Internazionale del Biathlon che sostituisce<br />

l’obsoleta Coppa Europa e che allinea al via<br />

solo atleti senior, ma soprattutto componenti<br />

<strong>di</strong> squadre nazionali B e quelli delle squadre<br />

A che in rotazione partecipano alla Coppa<br />

<strong>di</strong> Luca Franchini<br />

del Mondo. Ben 39 le nazioni rappresentate<br />

alla gara della Val Martello con 200 iscritti.<br />

Due competizioni in calendario, una sprint ed<br />

il giorno successivo una gara ad inseguimento,<br />

una vera e propria pursuit con le partenze<br />

scan<strong>di</strong>te dal <strong>di</strong>stacco accumulato nella<br />

sprint del primo giorno.<br />

Le eccezionali nevicate <strong>di</strong> inizio inverno hanno<br />

offerto un panorama affascinante, con le<br />

cime del Gruppo Ortles Cevedale a fare da<br />

cornice. Ha organizzato, come <strong>di</strong> consueto,<br />

l’ASV Martello, una società polisportiva che<br />

crede fortemente nel biathlon, che supporta<br />

lo sport giovanile e che ambisce ad entrare<br />

nel circuito internazionale.<br />

Un ruolo che merita, per l’organizzazione<br />

puntigliosa e capace, e per un centro del<br />

biathlon che non ha nulla da invi<strong>di</strong>are ai<br />

gran<strong>di</strong> centri europei. Nonostante il posizionamento<br />

in quota dell’impianto – peculiarità<br />

che può presentare oggettivi problemi logistici<br />

soprattutto in caso <strong>di</strong> nevicate abbon-<br />

danti - la struttura ha funzionato alla perfezione.<br />

In questa occasione il Comune <strong>di</strong> Martello<br />

ha fatto i miracoli e la viabilità è stata<br />

senza macchia, mentre i tecnici hanno pre<strong>di</strong>sposto<br />

piste e poligono in maniera eccellente.<br />

Due le gare, sprint ed inseguimento, eccole<br />

nel dettaglio.<br />

19 <strong>di</strong>cembre - gara sprint<br />

Bel tempo, non troppo freddo, piste da favola,<br />

scenari da cartolina <strong>di</strong> Buon Natale, risultati<br />

tecnici eccellenti e per nulla scontati, anzi,<br />

ecco quanto è successo venerdì 19 <strong>di</strong>cembre.<br />

Insomma la IBU Cup aveva promesso<br />

grande spettacolo ed i russi non hanno certo<br />

atteso incoraggiamenti.<br />

Parla russo, dunque, questa terza tappa della<br />

IBU Cup che l’ASV Martello ha proposto<br />

con grande generosità. E generoso è stato<br />

anche il russo Evgeny Ustyugov che, partito<br />

in sor<strong>di</strong>na, nonostante in questo inizio stagione<br />

avesse mostrato i muscoli, ha subito<br />

messo in evidenza una grande determinazione.<br />

Alla prima sessione al poligono non ha<br />

fallito un colpo, e con vigorose spinte sulle tre<br />

salite che hanno segnato la gara, anche dei<br />

migliori, ha imposto la legge del più forte.<br />

Chi invece ha <strong>di</strong>satteso i pronostici è stato<br />

Frode Andresen (NOR). Non che un secondo<br />

posto sia da trascurare, ma per un campione<br />

del suo calibro due errori al poligono, dal tiro<br />

a terra, sono errori che pesano, ma soprattutto<br />

il <strong>di</strong>stacco, 16”5. Costretto così a due<br />

giri <strong>di</strong> penalità si è dovuto inchinare al russo,<br />

del quale sinceramente nessuno si aspettava<br />

una vittoria.<br />

Gli obiettivi dei fotografi e della TV (c’erano<br />

le telecamere <strong>di</strong> RAI e <strong>di</strong> Eurosport) erano<br />

puntati anche su Roche (7°), Rozhkov (8°) e<br />

Shipulin (18°), alla resa dei conti all’ombra<br />

del po<strong>di</strong>o sono finiti i due tedeschi Daniel<br />

Böhm e Robert Wick.<br />

Discorso <strong>di</strong>verso per gli italiani. Nessuno si attendeva<br />

gran<strong>di</strong> cose dai maschi, soprattutto<br />

dai due “debuttanti” <strong>di</strong> stagione, vittime in<br />

estate <strong>di</strong> problemi fisici, Bormolini e Taschler.<br />

Bormolini ha chiuso al 26° posto, e con questo<br />

parterre <strong>di</strong> atleti non è un risultato trascurabile.<br />

L’atleta <strong>di</strong> Livigno ha corso con<br />

grande determinazione. Perfetto dal tiro a<br />

terra, ingannato da un filo <strong>di</strong> vento al tiro in<br />

pie<strong>di</strong> ha “pagato” un giro <strong>di</strong> penalty, ma gli<br />

mancava chiaramente il ritmo <strong>di</strong> gara. Se-

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