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VAi n°371 Sci di fondo 6 L’inverno al via La Sgambeda di Livigno è il vero e proprio inizio della stagione dello sci di fondo La Sgambeda di Livigno, l’appuntamento d’obbligo di metà dicembre per gli appassionati degli sci stretti è qualcosa di più di un semplice evento sportivo. Per moltissimi appassionati di questa disciplina è proprio il segno dell’inizio di una nuova stagione, fatta di impegni sportivi, ma anche di incontri con vecchi amici e possibilità di farsene dei nuovi. Dopo alcune stagioni con neve scarsa e annullamenti o spostamenti di gare, finalmente quest’anno la situazione appariva sicura dal punto di vista dell’innevamento. Anzi, più che sicura, visto che per un momento si era addirittura paventata la necessità di annullare la gara a causa dell’eccezionale nevicata che poteva mettere in dubbio, a causa di valanghe, la sicurezza delle strade che di Stefano Girardi portano a Livigno e del percorso. Un sopralluogo da parte del delegato FIS insieme ai responsabili della commissione valanghe, del Comitato Organizzatore e del percorso e qualche leggera modifica al tragitto hanno tolto ogni preoccupazione e Il pericolo era rientrato con soddisfazione degli organizzatori e dei concorrenti in parte già presenti a Livigno a seguire gli eventi collaterali che arricchiscono la manifestazione. Come la Minisgambeda, il tradizionale impegno per i giovanissimi del sabato pomeriggio. Un personaggio eccezionale si era prestato a fare da testimonial in questa occasione. Bjorn Daehli, il campione con il maggior numero di vittorie nel suo palmares era presente a Livigno, non per cercare un risultato agonistico, ma in veste di rappresentante di una istituzione benefica che si occupa di bambini. E’ stato così emozionante per i giovanissimi in gara il sabato, ma anche o soprattutto per i loro genitori, essere premiati da questo mitico personaggio. Un centinaio di bambini, quasi tutti figli d’arte, si sono impegnati al massimo sulle varie distanze loro riservate, ma con tanta allegria. Hanno vinto le rispettive categorie Laura Colombo (Baby) che si è concessa anche il lusso di battere tutti i maschietti in gara, Luana Franciska e Simone Magatelli (Cuccioli), Deborah Rosa e Simone Romani (ragazzi), il polacco Mariusz Dziadkowiec e Marta Grosini (allievi), la ceca Denisa Stodulkova e Christian Bormolini (aspiranti). I ruoli si sono invertiti poi la domenica matti-
na, quando sono stati i piccoli a fare da supporter ai grandi. E di grandi si trattava veramente: fra i partenti, infatti, non mancavano i nomi celebri, grazie anche alla presenza nella vicina Davos degli atleti delle squadre di Coppa del Mondo. Del resto la gara di Livigno proprio per la sua data, per la località, per la cortesia dei suoi abitanti è spesso scelta da campioni anche provenienti dai paesi nordici per testare lo stato di forma. C’era grande attesa quest’anno per Marco Cattaneo che nella scorsa edizione della Sgambeda aveva ottenuto solamente la consolazione del terzo posto, dopo lo svedese Ahrling (assente quest’anno) e il norvegese Aukland. Nell’edizione 2008 il fondista varesino ha impostato la propria gara con l’obiettivo di entrare a braccia alzate nello stadio del fondo di Livigno e così è stato. Sulle code di Cattaneo si è piazzato Fabio Santus, arrivato a Livigno nella notte da Davos dove era impegnato nella gara di Coppa del Mondo. A completare il successo azzurro si è imposto Tullio Grandelis che nello sprint al fotofinish ha respinto l’attacco dello svizzero Philip Ru- bin, conquistando la medaglia di bronzo. Nessun risultato di rilievo per il folto gruppo di fondisti stranieri giunti nel piccolo Tibet per cercare gloria e allori: Anders Soedergren quinto classificato, gli estoni Jaak Mae e Andres Veerpalu settimo e tredicesimo, ottavo il tedesco Renè Sommerfeldt. Deludente la prova dei fratelli norvegesi Aukland: Anders solo tredicesimo e Jorgen diciannovesimo. Anche in campo femminile successo italiano: Sabina Valbusa e Antonella Confortola hanno condotto la gara nel primo dei due giri di circa 20 chilometri; nella seconda parte di gara la Valbusa ha costruito il suo successo, lasciando all’estone Tatjana Mannimaa il compito di tirare il gruppo. Infine nella gara light di 20 chilometri successo per Morris Galli, secondo posto per Gian Duri Melcher e terzo Daniel Antonioli. Tra le donne ha vinto Veronica Cavallier con grande distacco su Marica Zamboni e Alexandra Hasler. Classifiche Maschile 1. Marco Cattaneo 1.34.47,2; 2. Fabio Santus 1.34.47,3; 3. Tullio Grandelis 1.34.49,6; 4. Philip Rubin 1.34.49,7; 5. Anders Sodergren 1.34.50,0; 6. Bruno Carrara 1.34.50,4; 7. Jaak Mae 1.34.50,4; 8. Renè Sommerfeldt 1.34.52,0; 9. Kokk Kaspar 1.34.53,9; 10. Sergio Bonaldi 1.34.56,0; 11. Remo Fisher 135.57,7; 12. Algo Kaerp 1.35.37’,5; 13. Anders Aukland 1.35.38’,1; 14. Andrus Veerpalu 1.35.39,1; 15. Radek Sretr 1.35.42,6; 16. Anders Myrland 1.35.49,5; 17.Tore Sinnes Svein 1.36.01,3; 18. Daniel Ricardsson 1.36.13,9; 19. Jorgen Aukland 1.36.14,9; 20. Audun Laugaland 1.36.15,6. Femminile 1. Sabina Valbusa 1.47.52,5; 2. Jenny Hansson 1.47.53,2; 3. Tatjana Mannimaa 1.47.54,8; 4. Antonella Confortola 1.47.54,8; 5. Natalia Zernova 1.49.46,7; 6. Natascia Leonardi Cortesi 1.53.09,6; 7. Jannike Ostby 1.55.18,4; 8. Susanna Nevala 1.58.58,3; 9. Katrina Groendahl 1.59.27,2; 10. Sandra Wagenfuer 2.01.50,2; 11. Martina Stursova 2.2.18,4; 12. Elena Ektova 2.4.24,3; 13. Laura Calissoni Colnaghi 2.06.04,7; 14. Stefanie Felgenhauer 2.14.10,05; 15. Anne Marie Straub 2.15.38,09. VAi n°371 Sci di fondo 7
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