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Sci di fondo - Rivista Vai

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Tombetta), entrando in città dalla Porta Rofiolo<br />

per concludersi a S. Anastasia. Nella<br />

piazza <strong>di</strong> arrivo, che fino al 1270 circa (quando<br />

si iniziò a costruire l’attuale S. Anastasia)<br />

<strong>di</strong>videva due preesistenti chiesette, un cippo<br />

costituiva la “meta”: la si doveva toccare a<br />

riprova dell’avvenuto compimento della corsa.<br />

Quando venne costruita l’attuale Porta<br />

Palio (anni 1542-1557), la corsa partiva da S.<br />

Lucia e fu fatta passare proprio dalla nuova<br />

porta sammicheliana, che perciò venne detta<br />

“del Palio”. I vari percorsi toccarono altri<br />

siti prestigiosi <strong>di</strong> allora <strong>di</strong> Verona, come la<br />

chiesa e convento <strong>di</strong> San Francesco al Corso<br />

(é storicamente accertato il collegamento<br />

del nome alla corsa del Palio <strong>di</strong> Verona, che<br />

passava proprio davanti alla chiesa), l’Arena,<br />

l’Arco dei Gavi, San Fermo, Piazza Erbe (il Foro<br />

Romano), ecc.<br />

La popolare corsa veronese venne indetta<br />

ogni anno e fu tralasciata solo quando capitavano<br />

guerre, calamità naturali e pestilenze.<br />

L’arrivo dei francesi nel 1796 causò la fine<br />

del Palio.<br />

Successivamente vi fu una sola rie<strong>di</strong>zione<br />

della celebre corsa po<strong>di</strong>stica, stavolta sul<br />

tracciato Porta Stupa - Santa Anastasia: fu il<br />

26 marzo 1816, per festeggiare l’arrivo dell’imperatore<br />

austriaco Francesco I.<br />

La “Porta Stupa” era quella del Palio: venne<br />

così chiamata dal popolo perché rimase<br />

sempre chiusa da quando Verona, nel 1630,<br />

fu colpita dalla peste.<br />

Il percorso tra storia e tra<strong>di</strong>zioni<br />

Sarà lo stesso utilizzato nel 2008, misurato<br />

in metri 10.000 e certificato dalla Federazione<br />

Italiana <strong>di</strong> Atletica Leggera: un<br />

percorso suggestivo e prestigioso con richiami<br />

storici <strong>di</strong>fficilmente eguagliabili.<br />

La partenza e l’arrivo sono state fissate<br />

a Santa Croce, appena fuori dalle mura<br />

del centro storico <strong>di</strong> Verona, per consentire<br />

un comodo accesso dalla tangenziale<br />

est e gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> parcheggi<br />

auto.<br />

Da Via Guido d'Arezzo si entra nel centro<br />

storico attraverso la Porta del Vescovo,<br />

si attraversa una prima volta l’A<strong>di</strong>ge<br />

sul Ponte delle Navi, si attraversa l’antico<br />

rione dei Filippini con la maschera del<br />

“Principe Reboano” e tramite Via Pallone<br />

si arriva in Via del Pontiere dove è situata<br />

la prima attrazione del Palio: la<br />

chiesa e convento <strong>di</strong> San Francesco al<br />

Corso, che ora ospita la famosa Tomba <strong>di</strong><br />

Giuletta.<br />

Dopo essere transitati a fianco della Chiesa<br />

della Santissima Trinità, fanno capolino<br />

prima la Porta Nuova e poi la Porta del<br />

Palio (ex Porta Stupa).<br />

Alla fine <strong>di</strong> Corso Porta Palio si potrà ammirare<br />

il Castello Scaligero (o Castelvecchio),<br />

dove gli atleti saranno aspettati dal<br />

Papà del Gnoco, sire del Baccanal del<br />

gnoco, e tramite Via Roma si arriverà alla<br />

Piazza Brà, per godere il salotto veronese<br />

costituito dall’Arena, dal Liston, dalla<br />

Gran Guar<strong>di</strong>a e da Palazzo Barbieri, sede<br />

municipale <strong>di</strong> Verona.<br />

Qui ci sarà invece il gruppo storico carnevalesco<br />

<strong>di</strong> Ruberto de Hortis e Donna<br />

Martina.Lasciato Piazza Brà tramite Via<br />

Oberdan attraversiamo la Porta dei Borsari,<br />

da cui parte l’omonimo Corso.<br />

Al termine <strong>di</strong> Corso Porta Borsari ecco<br />

aprirsi un'altra meraviglia <strong>di</strong> Verona, la<br />

Piazza delle Erbe, l’antico Foro Romano.<br />

Ad aspettare gli atleti ci sarà “Madonna<br />

Verona”. Nelle a<strong>di</strong>acenze del Foro Romano,<br />

dove ora è situata la Chiesa <strong>di</strong> Santa<br />

Anastasia, nel centro della piazza, si trovava<br />

la meta, l'arrivo.<br />

Tramite Via Cairoli e Piazza Viviani, passando<br />

davanti al Teatro Nuovo, si riattraversa<br />

l’A<strong>di</strong>ge stavolta passando su Ponte<br />

Nuovo per meglio osservare la Chiesa <strong>di</strong><br />

San Tommaso, all’inizio del quartiere Veronetta,<br />

dove ci sarà festa ed allegria con<br />

il personaggio del Simeon de l’Isolo.<br />

Siamo ormai all’uscita del centro storico,<br />

con il passaggio degli atleti nella galleria<br />

delle Torricelle e le vie del quartiere <strong>di</strong><br />

Santa Croce che preludono all’arrivo in<br />

Via Guido d’Arezzo.<br />

VAi<br />

n°371<br />

Po<strong>di</strong>smo 31

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