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EVENTI by DONNA IMPRESA 2017

*Il PREMIO INTERNAZIONALE DONNA IMPRESA The award " Woman International Business " ( Women Entrepreneurs Association and the International Business Leaders - . Occupational , Social Affaire and Equal Opportunities " has as it’s main objective the enhancement of special Women, competent women , courageous women , women working in the social Women have managed to Tackling the Crisis and marked for human characteristics , sensitivity , determination and creativity . DI.International ( Woman International Business ) connected to many international associations of which Italy is one of the founders , is placed like the Greatest women’s entrepreneurs networks and manager in the world . The Committee is composed of national associations and international including EWMD ( European Management for women in development ) International . WWW.DONNAIMPRESA.COM

*Il PREMIO INTERNAZIONALE DONNA IMPRESA
The award " Woman International Business " ( Women Entrepreneurs Association and the International Business Leaders - . Occupational , Social Affaire and Equal Opportunities "
has as it’s main objective the enhancement of special Women, competent women , courageous women , women working in the social Women have managed to Tackling the Crisis and marked for human characteristics , sensitivity , determination and creativity . DI.International ( Woman International Business ) connected to many international associations of which Italy is one of the founders , is placed like the Greatest women’s entrepreneurs networks and manager in the world . The Committee is composed of national associations and international including EWMD ( European Management for women in development ) International .
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no<br />

violence<br />

MONDO<br />

IL<br />

IN UN<br />

CLICK<br />

Li vediamo ovunque e non solo negli<br />

appuntamenti più importanti della Roma<br />

Capitolina, testimoni di quello che accade<br />

nella vita di tutti i giorni. A loro affidiamo<br />

la trasmissione di quello che facciamo, la<br />

messa in scena della nostra vita.<br />

Depositari della verità, immortalano i momenti più significativi della<br />

nostra esistenza privata e professionale attraverso la loro<br />

partecipazione silenziosa ed ecco perché troppo spesso ci<br />

dimentichiamo di ringraziarli come parte attiva alla costruzione dei<br />

nostri sogni. Capita che sappiamo poco o nulla di loro: chi sono,<br />

che cosa fanno, e quanto hanno sacrificato e sacrifichino della<br />

propria vita per essere attenti depositari della nostra quotidianità.<br />

Sappiamo solo che sono parte attiva della nostra comunità, della<br />

nostra storia, per farne risaltare i tesori di umanità e bellezza o per<br />

decretarne bruttezze e deformità. Vivono della vita degli altri: la loro<br />

missione è premiare la magnificenza dell’agire umano e schernire i<br />

volgari falsari. E tutto questo in uno scatto. Noi ve li presentiamo.<br />

PROFESSIONE PH:<br />

MICHELE:SIMOLO<br />

Dall’informatica passa alla fotografia, una passione che diventerà nel tempo la sua<br />

professione. Inizia per hob<strong>by</strong> a fotografare nei primi anni ’70 fra un concorso fotografico e<br />

l’altro ed ottenendo importanti riconoscimenti (targhe, coppe, diplomi), questo passatempo<br />

ad un certo punto ha subito un forte cambiamento: abbandonava la sua vecchia<br />

macchina fotografica per passare alle video riprese. Qualche anno più tardi una ulteriore<br />

“svolta”: la nuova tecnica digitale lo faceva ritornare alla vecchia passione, la fotografia.<br />

Nel 1995 costituiva, nel dopolavoro Atac, la Sezione Cine Foto, di cui ne diventava<br />

Presidente, carica che ha ricoperto fino al 2013. Numerosi in quegli anni i suoi workshops<br />

fotografici; tra i più significativi : Luci e Ombre sotto le Stelle. Considerando che Cultura<br />

è anche Fotografia, è sempre stata sua premura scegliere locations che potessero<br />

Nella foto un momento della presentazione di NO VIOLENCE, in basso Michele Simolo e Lisa Bernardini<br />

NOI<br />

E LORO<br />

www.donnaimpresa.com<br />

I cacciatori<br />

di<br />

stelle<br />

rivestire un particolare interesse proprio in tal senso: non potevano mancare pertanto le scelte del Castello Theodoli<br />

di Ciciliano (Rm), ad esempio, nell’anno 2007; oppure il Castello Theodoli di Sambuci (Rm), nel 2009 -2010 ; la<br />

chiesa sconsacrata del Bernini di Ariccia nel 2009; le bionde rive del Tevere nel 2004-2007, ecc. Nel 2010 fonda<br />

Studio Photo Art, un gruppo fotografico specializzato in eventi di cui è coordinatore. Sempre nel 2010 organizza per<br />

Sara Favarò il progetto Gocce, presentato alla Fiera Internazionale del Libro di Torino il 14 maggio 2010 e<br />

all’auditorium di Palermo, sempre nel Maggio dello stesso anno, con la partecipazione di Don Luigi Ciotti, e a Roma<br />

presso il Museo Canonico di Villa Borghese. Dal giugno del 2014 è nello staff operativo di un grande evento di<br />

carattere umanitario dal titolo NO VIOLENCE un progetto contro la violenza sulle donne. Foto e video che raccontano<br />

attraverso le immagini un dolore fisico e morale: vere e proprie ricostruzioni di sofferenze femminili in seguito a<br />

violenza. La mostra fotografica itinerante, collegata al progetto nella sua interezza che si snoda anche attraverso una<br />

serie di eventi e dibattiti pubblici, è stampata e gestita dall’ Associazione laziale Occhio dell’Arte con la direzione<br />

artistica di Lisa Bernardini. Sono moltissime le donne che hanno accolto l’invito a prestare il proprio volto in maniera<br />

gratuita al fine di sostenere l’iniziativa, fra queste anche numerosissime attrici e donne del mondo dello spettacolo. La<br />

loro presenza, unitamente alle testimonianze raccolte di donne abusate, contribuisce a dare maggior eco al forte<br />

messaggio di solidarietà; un modo dare voce alle vittime di quella violenza che nella maggior parte dei casi genera<br />

silenzio. Nasce intanto, all’unisono di intenti, un sito web www. facewall.it, connesso al progetto No Violence, dove<br />

ognuno può “mettere la propria faccia” per dire NO. Un modo per estendere il messaggio al di là dei confini fisicoculturali<br />

e sostenuto anche dal grande fotografo novantenne Carlo Riccardi, il quale non si è sottratto<br />

dall’incoraggiare e sostenere la pregevole iniziativa attraverso una sua personale interpretazione del fenomeno della<br />

violenza perpetrata sulle donne: la rappresentazioni di impronte di mani accompagnate dallo slogan: Diamoci una<br />

mano. Solo in questo modo in effetti potremo - e dovremo - combattere la violenza.

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