Numero_2_Marzo_2017 (1)

23.03.2017 Views

I l v i a g g i o d e l p e l l e g r i n o Ci dirigemmo verso la chiesa di Santa Maria che all’ epoca era un ospitale, cioè un centro di accoglienza per malati, orfani e un luogo per far dormire i pellegrini. A forza di camminare abbiamo fatto un giro ad anello e siamo tornati al palazzo. Passando dalla biblioteca siamo arrivati al museo dove ci siamo divisi in quattro gruppi, ognuno dei quali era incaricato di svolgere un compito diverso; il primo gruppo doveva individuare un pellegrino in un quadro; il secondo doveva individuare in alcune foto le caratteristiche dei pellegrini; e gli ultimi due dovevano trovare le numerose tappe del pellegrinaggio nelle mappe. Abbiamo, però, terminato l'incontro in un'altra stanza in cui abbiamo sentito la "puzza" della loro bisaccia e l’odore di alcuni cereali ed erbe aromatiche che al tempo venivano utilizzate per la medicina oltre che in cucina. Abbiamo, infine, ascoltato una lettura riguardante un racconto dove due ricchi pellegrini ne incontravano un terzo, povero, e lo accoglievano nel loro gruppo per poter raggiungere tutti insieme Roma. Dopo questo incontro ci siamo resi conto di quanto fosse lungo e faticoso il viaggio che pellegrini dovevano compiere per ricevere la benedizione e la pace spirituale una volta incontrato il papa. Alejandro Gusolfino Filippo Righi Lara Rughetti 1A

Nella bisaccia del Pellegrino Il viaggio degli alunni della1^b Il 12 dicembre siamo andati al museo di Correggio. Lì ci stava aspettando una guida che ci ha spiegato che dovevamo immaginare di diventare pellegrini e subito dopo ci ha dato una scheda dove c’era una mappa di Correggio. Allora ci siamo incamminati e ci siamo fermati in varie tappe. La guida ci ha spiegato i cibi che mangiavano i pellegrini ad esempio pere, noci e anche spezie che usavano,. Dopo siamo andati nel museo dove ci siamo divisi in tre gruppi . Nel mio gruppo dovevamo cercare il pellegrino nei quadri. Infine ci siamo spostati in un’altra stanza dove dovevamo riconoscere dei cibi e delle spezie che dovevamo riconoscere annusandole. Quest’ultima esperienza è stata molto divertente. Matilde 1^B Lunedì 12 dicembre noi alunni di 1^B ci siamo recati in centro a Correggio inconsapevoli ancora della avventura che stavamo per vivere. Abbiamo partecipato al progetto “Nella bisaccia del pellegrino” pensando che sarebbe stato noioso invece si è rivelato una delle uscite più belle che finora abbiamo fatto. In centro c’era una guida che ci stava aspettando e, arrivati da lei, ci ha spiegato che quel giorno avremmo fatto un viaggio nel medioevo. Questo viaggio è iniziato subito; noi tutti in fila seguivamo la guida fino a che lei si è fermata per consegnarci una antica mappa di Correggio. Noi stupiti la guardammo e lei disse: “forza ora sarete voi a guidarmi, andiamo alla porta delle mura”. Cercammo e trovammo il punto esatto dove, nel medioevo, era situata la grande porta. Giunti nel posto indicato la guida ci raccontò le storie dei pellegrini che, per attraversare quella porta, si svegliavano la mattina prestissimo in quanto al tramonto, quando il sole calava, non essere all’interno delle mura della città equivaleva alla morte. Quando riprendemmo il cammino la guida ci parlò delle chiese e degli ospedali, luoghi che per i pellegrini erano di grande importanza perché offrivano loro un posto dove potersi riposare e sfamare. Infine il viaggio si è concluso con una visita al museo del Palazzo dei Principi. Quel giorno, come ci era stato detto, abbiamo viaggiato nel medioevo. Lorenzo 1 ^B

I l v i a g g i o d e l p e l l e g r i n o<br />

Ci dirigemmo verso la chiesa di Santa Maria che all’ epoca era un ospitale,<br />

cioè un centro di accoglienza per malati, orfani e un luogo per far dormire<br />

i pellegrini.<br />

A forza di camminare abbiamo fatto un giro ad<br />

anello e siamo tornati al palazzo.<br />

Passando dalla biblioteca siamo arrivati al museo<br />

dove ci siamo divisi in quattro gruppi, ognuno dei<br />

quali era incaricato di svolgere un compito diverso;<br />

il primo gruppo doveva individuare un pellegrino<br />

in un quadro; il secondo doveva individuare<br />

in alcune foto le caratteristiche dei pellegrini; e gli<br />

ultimi due dovevano trovare le numerose tappe<br />

del pellegrinaggio nelle mappe.<br />

Abbiamo, però, terminato l'incontro in un'altra stanza in cui abbiamo sentito<br />

la "puzza" della loro bisaccia e l’odore di alcuni cereali ed erbe aromatiche<br />

che al tempo venivano utilizzate per la medicina oltre che in cucina.<br />

Abbiamo, infine, ascoltato una lettura riguardante un racconto dove due<br />

ricchi pellegrini ne incontravano un terzo, povero, e lo accoglievano nel<br />

loro gruppo per poter raggiungere tutti insieme Roma.<br />

Dopo questo incontro ci siamo resi conto di quanto fosse lungo e faticoso<br />

il viaggio che pellegrini dovevano compiere per ricevere la benedizione e<br />

la pace spirituale una volta incontrato il papa.<br />

Alejandro Gusolfino<br />

Filippo Righi<br />

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