La plastica oggi e domani Novembre e Dicembre 2016

La Plastica Oggi e Domani rivista dedicata al settore materie plastiche che fornisce, un’informazione esaustiva sulle nuove tecnologie, i materiali e le applicazioni. La Plastica Oggi e Domani rivista dedicata al settore materie plastiche che fornisce, un’informazione esaustiva sulle nuove tecnologie, i materiali e le applicazioni.

21.03.2017 Views

automazione Un successo costruito con le proprie mani Con il claim “innovation with our hands”, Gimatic evoca non solo le mani di presa per robot, uno dei suoi prodotti di punta per l’industria delle materie plastiche, ma anche un approccio particolarmente concreto verso le necessità del mercato. di Alessandro Bignami Robot con cambia utensile automatico EQC Un approccio concreto, abituato a trovare soluzioni per le reali necessità del mercato. Perfino lo slogan, “innovation with our hands”, evoca il valore del lavoro quotidiano rivolto alla costruzione di prodotti e soluzioni, oltre a essere un gioco di parole legato alle mani di presa per robot e agli altri componenti per lo stampaggio delle materie plastiche, uno dei settori di riferimento in cui opera Gimatic. L’automazione pneumatica (handling), l’automazione elettrica (mechatronics) e i sensori sono le altre divisioni produttive della società. In uno scenario economico certo non facile, Gimatic sta vivendo anni di espansione, anche nel 2016 con un tasso di crescita a due cifre, grazie al processo di internazionalizzazione, al continuo rinnovamento dei prodotti e alla diversificazione dei settori di applicazione. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Cardovino, Responsabile del Marketing Strategico. POD - Sig. Cardovino, è soddisfatto dell’anno che si sta chiudendo? Sono molto soddisfatto dei risultati. Il fatturato consolidato del 2016 si attesterà a circa 32 milioni di euro, segnando nuovamente una crescita a due cifre, stimata attorno al 15%. È stato un anno di cui possiamo andare fieri. Abbiamo continuato a rafforzare la presenza diretta sui mercati esteri, con l’apertura di due nuove filiali, in Polonia e Giappone. L’ingresso del fondo di investimento Agic Capital, che ora ha la maggioranza delle quote della società, ci ha consentito di accelerare la costruzione della nostra rete internazionale, con speciale attenzione all’area asiatica. Le prospettive e l’entusiasmo per il piano industriale del prossimo quinquennio sono davvero grandi. Siamo convinti di poter guardare realisticamente a obiettivi prestigiosi. POD - Prima il passaggio di proprietà nel 2013, poi l’ingresso del nuovo fondo: state vivendo un periodo di intensa trasformazione e sviluppo… Sì, anche se in realtà la guida e l’impostazione della società non sono sostanzialmente cambiate. Stiamo attuando un programma di crescita già delineato dalla precedente proprietà. Un programma imperniato soprattutto sulla volontà di seguire da vicino il cliente, spesso un player internazionale, nei paesi e nei mercati dove opera, attraverso l’apertura di nostre filiali sul territorio. Questa strategia sta funzionando e ha la piena fiducia del nuovo fondo di investimento. POD - Qual è il Suo giudizio sulla partecipazione alla K 2016? Per Gimatic questa edizione aveva un’importanza strategica. Rispetto alla K 2013, infatti, l’azienda si è presentata con un assetto pro- La sede di Gimatic a Roncadelle (BS) 34 ı LaPlasticaOggieDomani

automazione Sistema di riconoscimento Rfid fondamente rinnovato, sia in termini di organizzazione, sia di offerta produttiva. Tra sede centrale e filiali, allora eravamo una novantina, oggi siamo circa in 150 e con ambizioni di ulteriore crescita. K 2016 è stata l’occasione giusta per dire al mercato che puntiamo alla leadership e che abbiamo tutte le credenziali per raggiungerla. POD - Avete presentato molte novità? Tra prodotti nuovi o aggiornati e l’aggiunta di alcune serie di componenti, abbiamo promosso oltre 40 novità, un numero impressionante. E tra queste, c’erano numerose proposte rilevanti sia per lo stampaggio delle materie plastiche, sia in generale per l’automazione. Abbiamo accolto più del triplo dei visitatori dell’edizione precedente, ma soprattutto si è alzato drasticamente il tasso internazionale dei contatti. Se prima la netta maggioranza proveniva dai mercati centroeuropei di lingua tedesca, questa volta il rapporto si è invertito: circa l’80% dei visitatori passati dal nostro stand arrivava da altre parti del mondo, soprattutto Cambia utensile manuale QCY dall’Asia. Molti operatori attivi proprio su quei mercati lontani dove abbiamo cominciato a far sentire la nostra presenza – come Cina, Corea e Giappone – ci hanno cercato, incuriositi e desiderosi di conoscerci meglio. POD - E di conoscere meglio i vostri prodotti innovativi… Certo, anche se oggi, in realtà, realizzare prodotti nuovi solo per sfruttare l’“effetto novità” non è sufficiente ad affermarsi. Occorre che i prodotti innovativi nascano dalle richieste reali del mercato e che soddisfino concretamente le sue necessità. In questo senso, confidiamo molto nel lavoro delle filiali, che rappresentano gli occhi e le orecchie con cui Gimatic riesce a percepire i bisogni presenti nei mercati locali. POD - Ci fa l’esempio di alcune soluzioni, fra quelle esposte, particolarmente utili alle esigenze attuali del mercato? La soluzione che ha destato maggiore attenzione alla K è stato il cambia utensile automatico EQC - Electronic Quick Changer. Oltre a presentare tutti gli avanzamenti della nostra gamma di prodotti meccatronici, questo dispositivo offre all’operatore il vantaggio di comandare il sistema di aggancio e di sgancio dalla parte statica del macchinario, cioè dal rack dove sono collocati i diversi utensili a disposizione del robot. In sostanza – ed è questo un aspetto cruciale – l’operatore non deve comandare il gancio attraverso i cavi di potenza lungo il braccio del robot, ma soltanto attraverso la parte statica. In questo modo non è necessario dotarsi di pesanti e ingombranti catene portacavi. E soprattutto non ci sono più cavi in movimento, con una netta diminuzione degli interventi di manutenzione e del carico elettrico del robot, che non deve più alimentare il dispositivo. Con la parte elettronica dell’EQC, abbiamo presentato inoltre due proposte, che a breve lanceremo come prodotti nuovi. Anzitutto il sistema di riconoscimento Contactless Rfid, composto da due parti: una attiva posta sul braccio robot, una passiva posizionata sull’utensile. Il sistema serve a trasmettere informazioni dall’utensile al robot: in tal modo quest’ultimo è in grado di riconoscere se sta prelevando l’utensile corretto per il lavoro da eseguire. In secondo luogo, questa celletta di memoria contiene i codici dei componenti e consente di sapere come, quando e a chi tali componenti vanno ordinati per essere sostituiti. In una logica di manutenzione predittiva, il dispositivo, sulla base dei cicli di lavoro programmati, riesce anche a prevedere quando la macchina rischierà di subire un guasto. POD - Quali altre innovazioni sono da menzionare? Oltre che sull’EQC, occorre soffermarsi sul cambia utensile manuale QCY. Si tratta del tradizionale cambia utensile rotondo, ormai considerato standard nel mercato dei robot cartesiani a tre assi. È totalmente compatibile con i precedenti modelli: non è necessario realizzare alcun retrofitting per le mani di presa già installate, basta sostituire il cambia utensile precedentemente utilizzato. Questo componente mantiene infatti stessi standard e dimensioni, aggiungendo però alcune funzioni. Fra queste, la principale è quella della valvola dell’aria integrata per la chiusura automatica sia del flusso di aria compressa, sia del vuoto, prima che il sistema sia completamente sganciato. Questa LaPlasticaOggieDomani ı 35

automazione<br />

Sistema di riconoscimento Rfid<br />

fondamente rinnovato, sia in termini di organizzazione,<br />

sia di offerta produttiva. Tra sede<br />

centrale e filiali, allora eravamo una novantina,<br />

<strong>oggi</strong> siamo circa in 150 e con ambizioni di ulteriore<br />

crescita. K <strong>2016</strong> è stata l’occasione giusta<br />

per dire al mercato che puntiamo alla leadership<br />

e che abbiamo tutte le credenziali per<br />

raggiungerla.<br />

POD - Avete presentato molte novità?<br />

Tra prodotti nuovi o aggiornati e l’aggiunta di<br />

alcune serie di componenti, abbiamo promosso<br />

oltre 40 novità, un numero impressionante.<br />

E tra queste, c’erano numerose proposte rilevanti<br />

sia per lo stampaggio delle materie plastiche,<br />

sia in generale per l’automazione.<br />

Abbiamo accolto più del triplo dei visitatori<br />

dell’edizione precedente, ma soprattutto si è<br />

alzato drasticamente il tasso internazionale dei<br />

contatti. Se prima la netta maggioranza proveniva<br />

dai mercati centroeuropei di lingua tedesca,<br />

questa volta il rapporto si è invertito: circa<br />

l’80% dei visitatori passati dal nostro stand arrivava<br />

da altre parti del mondo, soprattutto<br />

Cambia utensile manuale QCY<br />

dall’Asia. Molti operatori attivi proprio su quei<br />

mercati lontani dove abbiamo cominciato a far<br />

sentire la nostra presenza – come Cina, Corea<br />

e Giappone – ci hanno cercato, incuriositi e desiderosi<br />

di conoscerci meglio.<br />

POD - E di conoscere meglio i vostri prodotti<br />

innovativi…<br />

Certo, anche se <strong>oggi</strong>, in realtà, realizzare prodotti<br />

nuovi solo per sfruttare l’“effetto novità”<br />

non è sufficiente ad affermarsi. Occorre che<br />

i prodotti innovativi nascano dalle richieste<br />

reali del mercato e che soddisfino concretamente<br />

le sue necessità. In questo senso, confidiamo<br />

molto nel lavoro delle filiali, che rappresentano<br />

gli occhi e le orecchie con cui<br />

Gimatic riesce a percepire i bisogni presenti<br />

nei mercati locali.<br />

POD - Ci fa l’esempio di alcune soluzioni, fra<br />

quelle esposte, particolarmente utili alle esigenze<br />

attuali del mercato?<br />

<strong>La</strong> soluzione che ha destato maggiore attenzione<br />

alla K è stato il cambia utensile automatico<br />

EQC - Electronic Quick Changer. Oltre a presentare<br />

tutti gli avanzamenti della nostra gamma<br />

di prodotti meccatronici, questo dispositivo offre<br />

all’operatore il vantaggio di comandare il sistema<br />

di aggancio e di sgancio dalla parte statica<br />

del macchinario, cioè dal rack dove sono collocati<br />

i diversi utensili a disposizione del robot.<br />

In sostanza – ed è questo un aspetto cruciale<br />

– l’operatore non deve comandare il gancio attraverso<br />

i cavi di potenza lungo il braccio del<br />

robot, ma soltanto attraverso la parte statica. In<br />

questo modo non è necessario dotarsi di pesanti<br />

e ingombranti catene portacavi. E soprattutto<br />

non ci sono più cavi in movimento, con<br />

una netta diminuzione degli interventi di manutenzione<br />

e del carico elettrico del robot, che<br />

non deve più alimentare il dispositivo.<br />

Con la parte elettronica dell’EQC, abbiamo presentato<br />

inoltre due proposte, che a breve lanceremo<br />

come prodotti nuovi. Anzitutto il sistema<br />

di riconoscimento Contactless Rfid, composto<br />

da due parti: una attiva posta sul braccio robot,<br />

una passiva posizionata sull’utensile. Il sistema<br />

serve a trasmettere informazioni dall’utensile<br />

al robot: in tal modo quest’ultimo è in grado di<br />

riconoscere se sta prelevando l’utensile corretto<br />

per il lavoro da eseguire.<br />

In secondo luogo, questa celletta di memoria<br />

contiene i codici dei componenti e consente<br />

di sapere come, quando e a chi tali componenti<br />

vanno ordinati per essere sostituiti. In una logica<br />

di manutenzione predittiva, il dispositivo, sulla<br />

base dei cicli di lavoro programmati, riesce anche<br />

a prevedere quando la macchina rischierà<br />

di subire un guasto.<br />

POD - Quali altre innovazioni sono da menzionare?<br />

Oltre che sull’EQC, occorre soffermarsi sul<br />

cambia utensile manuale QCY. Si tratta del tradizionale<br />

cambia utensile rotondo, ormai considerato<br />

standard nel mercato dei robot cartesiani<br />

a tre assi. È totalmente compatibile con i<br />

precedenti modelli: non è necessario realizzare<br />

alcun retrofitting per le mani di presa già installate,<br />

basta sostituire il cambia utensile precedentemente<br />

utilizzato. Questo componente<br />

mantiene infatti stessi standard e dimensioni,<br />

aggiungendo però alcune funzioni. Fra queste,<br />

la principale è quella della valvola dell’aria integrata<br />

per la chiusura automatica sia del flusso<br />

di aria compressa, sia del vuoto, prima che il<br />

sistema sia completamente sganciato. Questa<br />

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