luglio - agosto - Carte Bollate
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AMAdAn – Il 21 <strong>luglio</strong> inizia il mese sacro per i musulmani<br />
Quel digiuno che rende uguali<br />
ramadan è proprio il nome di un<br />
mese del calendario arabo, è un<br />
mese sacro. In cui tutti i diavoli<br />
sono rinchiusi, incatenati, così<br />
non possono darci fastidio in modo che<br />
noi preghiamo tranquillamente un po’ di<br />
più del solito. In questo periodo non si<br />
fanno peccati di nessun genere, neppure<br />
con il pensiero. Il digiuno invece l’ha<br />
fatto Dio per sé, infatti qualsiasi musulmano<br />
che lo fa come si deve viene perdonato<br />
da tutti i peccati dell’anno, da<br />
Ramadan a Ramadan. Per questo si<br />
chiama anche il mese del perdono.<br />
Il motivo per cui i musulmani fanno Ramadan<br />
è che li rende tutti uguali, uomini<br />
e donne, giovani e anziani, ricchi e<br />
poveri; alcune persone sono dispensate:<br />
donne incinte, viaggiatori impegnati in<br />
lunghi viaggi, le persone molto anziane<br />
o malate e i bambini. Ma quasi tutti gli<br />
altri, che siano praticanti o meno, si attengono<br />
a questo “pilastro della fede”.<br />
Non solo cibo e bibite, ma anche sesso e<br />
tabacco sono fuori questione fino all’ora<br />
del tramonto. Dato che il calendario islamico<br />
è composto da 354 o 355 giorni (10<br />
o 11 giorni in meno dell’anno solare), il<br />
Ramadan si sposta di anno in anno.<br />
Ma soprattutto i ricchi provano a vivere<br />
come vivono i poveri, perché quando<br />
una persona ha fame pensa che tutti gli<br />
altri hanno fame. Infatti Ramadan è il<br />
mese più famoso per la solidarietà generale,<br />
e questo porta a donare a chi ne ha<br />
bisogno, ma donare è la cosa più bella<br />
nel mondo anche se non hai niente da<br />
donare. Basta una bella parola, un bel<br />
sorriso o magari un bel gesto. Quando<br />
la persona è sazia non pensa ai poveri,<br />
pensa solo a sé stessa, e questo non<br />
porta da nessuna parte, porta a essere<br />
totalmente egoisti, e il Ramadan ci fa<br />
ricordare molto bene dei poveri.<br />
Se il mese del digiuno cade in estate<br />
quando il sole si leva presto e cala tardi,<br />
lo stato d’animo è particolarmente<br />
sommesso e comportamenti irrazionali,<br />
pessima guida e nervi a fior di pelle<br />
vengono tutti imputati alla mancanza di<br />
sostentamento.<br />
In questo periodo gli orari delle banche<br />
e degli uffici vengono ridotti, i bar sono<br />
chiusi, anche se i proprietari, spinti<br />
dall’abitudine più che da un desiderio<br />
religioso, hanno la tendenza a radunarsi<br />
sulle loro vivaci terrazze. Ma quando il<br />
pomeriggio si allunga e si avvicina progressivamente<br />
il crepuscolo, l’agitazio-<br />
26 carte<strong>Bollate</strong><br />
ne delle città e la vivacità nei villaggi si<br />
trasformano in un crescente senso di<br />
aspettativa. Nel momento che precede<br />
di poco il tramonto le strade si svuotano<br />
e tutti corrono a casa. Per un musulmano<br />
è assolutamente riprovevole non<br />
astenersi dal digiuno e chiunque venga<br />
sorpreso a mangiare, bere o fumare durante<br />
il giorno viene rimproverato dai<br />
suoi compagni di fede.<br />
Quando le lanterne della moschea segnalano<br />
il calar della notte e il muezzin<br />
annuncia Allah u Akbar (Allah è grande)<br />
per la preghiera della sera, i musulmani<br />
rompono il digiuno con un dattero<br />
e qualche frullato,<br />
dopodiché si mangia<br />
di tutto. Una<br />
volta che tutti sono<br />
sazi, l’atmosfera<br />
diventa festosa: i<br />
bar recuperano gli<br />
affari che hanno<br />
perso durante il<br />
giorno, le famiglie<br />
sfilano per le vie<br />
principali e i negozi<br />
di abbigliamento<br />
concludono affari<br />
d’oro, dato che<br />
l’acquisto di nuovi<br />
vestiti in occasione<br />
della fine del<br />
Ramadan, Aid es<br />
Seghir, costituisce<br />
una parte essenziale<br />
del rituale.<br />
Fino all’ora in cui<br />
“un filo nero non<br />
può essere distinto<br />
da un filo bianco<br />
dell’alba”, nessuno<br />
va a letto.<br />
Tutte le sere c’è un<br />
piccolo festeggiamento,<br />
ma il ventiseiesimo<br />
giorno<br />
del Ramadan, che<br />
commemora la prima<br />
rivelazione al<br />
profeta Maometto,<br />
è caratterizzato da<br />
un banchetto più<br />
elaborato e, per i<br />
devoti, una notte<br />
passata a recitare<br />
il Corano alla moschea.<br />
Qualche giorno do-<br />
po, la ventinovesima o la trentesima sera,<br />
dipende dalla luna nuova, finisce il periodo<br />
del digiuno. Il giorno successivo Aid<br />
es Seghir (piccolo banchetto) è festa<br />
per l’intero mondo arabo: vengono indossati<br />
i vestiti nuovi e i poveri bussano<br />
alle porte per ricevere l’elemosina. Le<br />
persone vanno a trovare i loro famigliari,<br />
insomma ognuno va a trovare il proprio<br />
caro e spesso i defunti, perché anche<br />
loro hanno dato qualcosa a questo mondo;<br />
e non devono essere dimenticati, ma<br />
soprattutto hanno bisogno di una nostra<br />
preghiera.<br />
no u R e d d i n Ha c H i m i