Agorà Funeral Magazine - Gennaio/Febbraio 2017

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<strong>Funeral</strong> <strong>Magazine</strong><br />

<strong>Agorà</strong>Incontri e Confronti<br />

NUMERO 1 - GENNAIO/FEBBRAIO <strong>2017</strong>


ADDOBBI<br />

ADDOBBI<br />

N° 1/<strong>2017</strong><br />

<strong>Agorà</strong><br />

<strong>Funeral</strong> <strong>Magazine</strong><br />

Direttore:<br />

Franco Capone<br />

3<br />

Il Punto<br />

Caronte<br />

Sommario<br />

40<br />

Ellena<br />

Redazionale<br />

CollaborANO:<br />

antonio Fiori<br />

Giovanni Caciolli<br />

Katia Catassi<br />

Graziano Pelizzaro<br />

Cristian Vergani<br />

4<br />

Eurocof<br />

Redazionale<br />

42<br />

Etern<br />

Redazionale<br />

ESPOSIZIONI<br />

ESPOSIZIONI<br />

Webmaster:<br />

Pietro Marruncheddu<br />

Direzione, Amministrazione,<br />

Pubblicità:<br />

Via Cavour, 10<br />

07048 Torralba (SS)<br />

Tel. 393 8379348 Fax. 1782754512<br />

E-mail. info@agorafuneral.it<br />

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Copyright:<br />

Tutti i diritti sono riservati.<br />

È vietata la riproduzione,<br />

anche parziale, dell’opera,<br />

in ogni forma e con ogni<br />

mezzo senza previa<br />

autorizzazione.<br />

Testi ed opinioni in essi<br />

contenuti sono sotto la<br />

responsabilità dei singoli<br />

autori.<br />

8<br />

12<br />

18<br />

24<br />

BL s.r.l.<br />

Redazionale<br />

Usi e Costumi:<br />

I giorni della merla<br />

La Redazione<br />

Emmelas Casa Funeraria<br />

Redazionale<br />

Dall’Italia:<br />

Strage di Viareggio<br />

Dott. Antonio Fiori<br />

47<br />

62<br />

64<br />

72<br />

Lettera del Presidente<br />

Informazione mensile di Federcofit<br />

Cesarano<br />

Redazionale<br />

Green:<br />

Caccia al lupo<br />

La Redazione<br />

Ziello<br />

Redazionale<br />

Proprietà editoriale e<br />

copyright:<br />

C.I.D.I.F. di Fiori Antonio<br />

27<br />

Disef<br />

Redazionale<br />

74<br />

Schettini<br />

Redazionale<br />

CASE FUNERARIE<br />

CASE FUNERARIE<br />

UN NUOVO CONCEPT PER IL SETTORE FUNERARIO.<br />

C. I. D. I. F.<br />

registrazione:<br />

tribunale di sassari<br />

n° 597/15 V. G.<br />

32<br />

36<br />

La Divina<br />

Redazionale<br />

Dal mondo:<br />

Israele: legalizzati nuovi<br />

insediamenti<br />

La Redazione<br />

76<br />

Sport:<br />

Leggenda Federer<br />

Dott. Antonio Fiori<br />

UN NUOVO CONCEPT PER IL SETTORE FUNERARIO.<br />

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Il Punto<br />

Più il tempo passa più si confermano le facili previsioni sostenute da Federcofit all’indomani del risultato referendario<br />

del dicembre scorso: i margini per il varo di una disposizione di legge sulla funeraria italiana entro la presente legislatura<br />

si stanno consumando sempre di più. Dopo ormai due mesi dal Referendum, nessuno parla più delle norme “Vaccari”<br />

o del testo Maturani, giacente in Commissione al Senato.<br />

Anche in un recente confronto, a Modena, il clima che si respirava tra lo sparuto pubblico presente non era sicuramente<br />

quello di una disposizione vicina al varo e pronta ad incidere pesantemente sul settore, come promesso dai proponenti<br />

e sostenitori.<br />

Al di là delle assicurazioni di rito e del sostegno obbligato alle proprie tesi, ci è sembrato che i due paladini, Vaccari e<br />

Gibellini, relatori al Convegno stesso, abbaiano più teso a stemperare il confronto che a marcare le distanze tra le posizioni<br />

in campo.<br />

D’altra parte è pur vero che qualche passo in questa direzione si era tentato anche con il testo Maturani, il testo unificato,<br />

che avrebbe dovuto, purtroppo senza riuscirci, avvicinare le posizioni sia dei due testi originariamente presenti al Senato<br />

ed alla Camera (Vaccari e Gasparini), con l’abbandono di posizioni particolarmente pesanti sui cimiteri, sia dei soggetti<br />

in campo portatori di interessi generali.<br />

Si dovrà riprendere un cammino, avviato da tempo, per dare credibilità e forza alle positive spinte verso la Riforma del<br />

settore.<br />

Strada complessa, sicuramente, ma che non parte da zero. Da un lato vi è la necessità di riprendere il percorso del completamento<br />

delle disposizioni regionale per ottenere, in primis il varo di disposizioni specifiche in TUTTE le Regioni.<br />

Non è facile, lo stiamo sperimentando quotidianamente, ma, si dovranno convincere anche i più tetragoni, si dovranno<br />

fare sforzi per tendere ad unificare il quadro di riferimento da parte di tutte le regioni.<br />

E’ vero, l’Italia è lunga e molto articolata, ma i diritti delle famiglie debbono essere garantiti in uguale misura al Nord<br />

ed al Sud, dalle imprese grandi e dagli operatori piccoli, se non vogliamo che nel settore prevalga l’anarchia più assoluta.<br />

Impegno prioritario dovrà essere, quindi, la definizione di norme per il settore nelle Regioni che ne sono sprovviste:<br />

Lazio, Sicilia, Sardegna, Calabria.<br />

Di pari passo dovrà procedere anche la rivisitazione ed il completamento delle disposizioni regionali che nel corso degli<br />

anni hanno mostrato limiti e vere e proprie carenze.<br />

Non solo, quindi, la necessità di rivedere norme come quelle lombarde o quelle campane, le più datate, per correggere<br />

limiti e carenze, ma anche procedere al completamento delle disposizioni in regioni come la Toscana o la Liguria, che si<br />

sono limitate a normare alcuni aspetti della funeraria senza affrontare tutti i problemi dell’operare in questo settore.<br />

Certo, come abbiamo sottolineato il mese passato, si dovrà riprendere rapidamente la riflessione e l’elaborazione di<br />

proposte per la RIFORMA da discutere in Parlamento perché la prossima legislatura sia quella che finalmente vara una<br />

giusta e positiva Riforma della funeraria italiana.<br />

Anche su questo terreno il confronto ed il tempo hanno fatto giustizia di ipotesi insostenibili, …; ma senza una sostanziale<br />

convergenza delle componenti del settore non sarà facile raggiungere l’obiettivo dichiarato: fino ad oggi ha avuto<br />

maggiore valore il potere di veto di qualcuno, rispetto al valore delle proposte.<br />

Qualcosa le storiche Federazioni, le tanto biasimate Federcofit, Feniof ed Assocofani, hanno fatto per convergere su ipotesi<br />

condivise a dispetto dei tanti detrattori e rottamatori; ma coloro che tanto si sono spesi nella arrogante e tetragona<br />

certezza delle proprie posizioni sono disponibili al confronto ed a rinunciare a qualcosa dei loro interessi per convergere<br />

su una proposta condivisa?<br />

Nessuno pensa di resuscitare il vecchio Consiglio Nazionale della Funeraria, che, pure, ha rappresentato tante speranze,<br />

.<br />

ma una risposta deve essere data a dimostrazione che l’impegno profuso fino ad oggi non era semplicemente il frutto di<br />

interessi particolari o squisitamente aziendali.<br />

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mondo che appartiene a quella<br />

immagine, a quel ricordo, e di<br />

conseguenza ogni tipo di emozione<br />

legata all’immagine viene fuori,<br />

travolgendoci come la prima volta!<br />

Nel momento più delicato e sensibile,<br />

durante l’ultimo saluto in<br />

camera mortuaria, spesso non si<br />

riesce ad esprimere con le giuste<br />

parole ciò che questa persona ha<br />

rappresentato per noi, quanto ha<br />

la sua esistenza nel<br />

rapporto di affetto ed amicizia, e<br />

non riuscire a contraccambiare<br />

l’importanza di tutto questo con le<br />

persone più vicine al defunto, è un<br />

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I GIORNI DELLA MERLA<br />

Leggenda, tradizioni e ricorrenze meteorologiche per<br />

i giorni più freddi dell’anno<br />

La Redazione<br />

I giorni della Merla sono contornati da tantissime leggende popolari molto antiche,<br />

che attingono sì dalla fantasia, ma anche da alcuni presupposti climatici<br />

di epoche ormai lontane.<br />

12<br />

13


Scopriamo quali sono i giorni della Merla, leggenda,<br />

tradizioni e le ricorrenze meteorologiche di questi<br />

giorni ritenuti i più freddi dell’anno. Cosa c’entra la<br />

leggenda della Merla e come erano percepiti nell’antichità?<br />

I giorni della Merla sono una ricorrenza la cui leggenda<br />

si tramanda da decenni, e in molti si chiedono<br />

perché si chiamano così e che significato hanno. I<br />

giorni della Merla <strong>2017</strong> sono arrivati e per tutti quelli<br />

che non sanno quali sono, la risposta è molto vicina.<br />

Infatti, la tradizione vuole che la ricorrenza cada negli<br />

ultimi tre giorni di gennaio che per questo vengono<br />

chiamati i Giorni della merla.<br />

Secondo le tradizioni popolari, questi tre giorni di<br />

fine gennaio vengono chiamati così per indicare uno<br />

dei periodi più freddi dell’anno, anche se ci sono delle<br />

basi scientifiche e meteorologiche e non soltanto legate<br />

ai detti popolari.<br />

La ricorrenza dei giorni della merla non è come il<br />

Carnevale e la Pasqua che cadono in giorni sempre<br />

diversi, ma cadono sempre il 29-30 e 31 gennaio di<br />

ogni anno, e soltanto in alcune regioni si calcolano gli<br />

ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio.<br />

Sono sicuramente dei giorni freddi, ma non sempre le<br />

congiunzioni meteorologiche li rendono i più freddi<br />

dell’anno.<br />

I giorni della Merla, per essere precisi, non sono i più<br />

freddi dell’anno da tanto tempo. Le statistiche meteorologiche<br />

smentiscono la credenza popolare: nella<br />

banca dati del Centro Geofisico Prealpino, negli ultimi<br />

49 anni, fino al 2015, la temperatura media di gennaio<br />

è risultata più alta di quasi un grado in questi tre<br />

giorni e che dal 10 gennaio in poi le temperature siano<br />

andate sempre verso un graduale innalzamento.<br />

Spesso la protagonista è sempre la merla: in una versione<br />

era bianca e riceveva scherzi da un <strong>Gennaio</strong> che<br />

contava ancora 29 giorni, quasi come nel calendario<br />

romano. Quando la merla usciva per cercare cibo,<br />

<strong>Gennaio</strong> le scatenava contro neve, vento e fredde bufere.<br />

La merla dovette così procurarsi provviste per rimanere<br />

al coperto tutti i 28 giorni di <strong>Gennaio</strong>. Il mese<br />

chiese in prestito al fratello <strong>Febbraio</strong> altri tre giorni, e<br />

così, quando la merla uscì per procurarsi il cibo, <strong>Gennaio</strong><br />

le scagliò contro i nuovi tre giorni di freddo e<br />

neve. Per questo motivo la merla dovette ripararsi in<br />

fretta in un comignolo e da quel giorno rimase nera.<br />

In un’altra leggenda una famiglia di merli bianchi di<br />

Milano si rifugiò dalla neve in un camino mentre il capofamiglia<br />

era a cercare un rifugio lontano dal freddo.<br />

Tornato dopo i tre giorni di freddo, trovò la famiglia<br />

tutta annerita dalla fuliggine e da quel giorno i merli<br />

furono tutti più scuri. Altre leggende vogliono che se<br />

i giorni della merla sono freddi, la primavera avrà un<br />

buon clima, mentre se invece sono caldi e miti, la primavera<br />

tarderà ad arrivare.<br />

Evidentemente le leggende sugli ultimi tre giorni di<br />

gennaio sono nate in un’epoca in cui questo mese era<br />

molto più freddo di oggi, e le genti, non disponendo di<br />

strumenti adeguati, accusavano il freddo degli ultimi<br />

giorni come il più intenso dell’anno, ma oggi, numeri<br />

alla mano, non è più così.<br />

In alcune regioni d’Italia i giorni della merla sono<br />

accompagnati da canti tradizionali, specialmente al<br />

nord. A Lodi e Cremona vengono festeggiati con dei<br />

cori che hanno come tematiche il freddo, l’inverno e<br />

l’amore. È usanza che chi prende parte ai cori vesta<br />

abiti contadini legati alla tradizione, e poi i dettagli di<br />

ogni celebrazione variano da paese a paese.<br />

14<br />

15


57


69<br />

Via Sanna Corda 27<br />

07048 - Torralba (SS)


Dall’Italia<br />

STRAGE DI VIAREGGIO<br />

Puniti i manager, 7 anni a Moretti, ex amministratore di Ferrovie<br />

Dott. Antonio Fiori<br />

24<br />

A conclusione del processo per la strage ferroviaria di Viareggio, il Tribunale di<br />

Lucca, presieduto da Gerardo Boragine, ha condannato l’ex amministratore di<br />

Ferrovie, Mauro Moretti, a 7 anni di reclusione.<br />

Dopo oltre sette anni e 140 udienze, la sentenza del<br />

processo di primo grado per la strage ferroviaria che<br />

il 29 giugno 2009 costò la vita a 32 persone: quel treno<br />

cisterna che deragliò in stazione e prese fuoco non fu<br />

soltanto per fatalità. Lo hanno stabilito oggi i giudici<br />

che hanno condannato 23 dei 33 imputati. Tra questi<br />

anche Mauro Moretti, all’epoca ad di Ferrovie dello<br />

Stato, e ora alla guida di Leonardo-Finmeccanica,<br />

insieme a lui Michele Mario Elia, ex amministratore<br />

delegato di Rfi, condannato a 7 anni e 6 mesi di reclusione.<br />

La Procura di Lucca aveva chiesto 16 anni per Moretti<br />

e 15 anni per Elia. Sul banco degli imputati c’erano<br />

33 persone e 9 società. L’accusa per tutti a vario titolo<br />

era di disastro ferroviario, incendio colposo, omicidio<br />

colposo plurimo, lesioni personali.<br />

Tra i 10 assolti per non aver commesso il fatto Andreas<br />

Barth dell’Officina Jungenthal di Hannover, Andreas<br />

Carlsson, sempre della Jungenthal di Hannover,<br />

Joachim Lehmann, supervisore esterno della Jungenthal,<br />

Massimo Vighini, Calogero Di Venuta, responsabile<br />

della Direzione compartimentale di Firenze<br />

25


26<br />

Movimento Infrastrutture, Giuseppe Farneti, sindaco<br />

revisore di Fs prima e poi di Italferr, Gilberto Galloni,<br />

ad di Fs Logistica, Angelo Pezzati, predecessore di<br />

Di Venuta, Stefano Rossi e Mario Testa. Assolto anche<br />

Moretti dai reati a lui ascritti come ad di Ferrovie e<br />

Vincenzo Soprano, limitatamente ai reati ascritti come<br />

ex dirigente di Fs. Esclusa la responsabilità per illecito<br />

amministrativo anche di Ferrovie dello Stato Spa,<br />

di Fs Logistica, di Cima Riparazione. Moretti, hanno<br />

sottolineato i suoi legali, è stato condannato nella sua<br />

qualità di ex amministratore delegato di Rfi ma assolto<br />

come amministratore delegato di Ferrovie dello<br />

Stato. I pm avevano chiesto pene complessive per 260<br />

anni di reclusione a eccezione di quattro imputati, per<br />

i quali è stata chiesta l’assoluzione.<br />

“È una sentenza importantissima, un grosso passo<br />

avanti anche verso il profilo della sicurezza”, ha detto<br />

il procuratore capo di Lucca Pietro Suchan. “Questa<br />

sentenza spero riuscirà a evitare ulteriori incidenti, fa<br />

fare un grande passo in avanti - ha concluso Suchan<br />

- e ci fa credere nel sistema giustizia”. Soddisfatto anche<br />

uno dei due pm Giuseppe Amodeo, che insieme al<br />

collega Salvatore Giannino ha rappresentato l’accusa<br />

al processo: “Abbiamo la coscienza di aver fatto tutto<br />

quello che era possibile, non ci siamo mai risparmiati”.<br />

“C’è una condanna e questo significa che il sistema sicurezza<br />

non funziona. Ma questo lo sapevamo anche<br />

sette anni fa...”, dice Marco Piagentini, uno dei superstiti<br />

della strage di Viareggio, rimasto in fin di vita per<br />

diversi mesi e salvo solo dopo aver subito oltre 40 operazioni.<br />

Al polo fieristico di Lucca, dove è stata allestita<br />

l’aula del tribunale c’erano soprattutto loro, i familiari<br />

di chi ha perso la vita. Per loro magliette bianche<br />

con sopra le foto dei loro figli, dei padri, delle madri,<br />

di quelli che sono morti nella strage del treno carico<br />

di Gpl deragliato alla stazione di Viareggio. “Verità e<br />

giustizia” hanno scritto su uno striscione. C’erano poi<br />

rappresentanti sindacali giù fuori dall’aula, i ferrovieri<br />

dell’assemblea 29 giugno, i familiari della Moby Prince<br />

con le loro magliette rosse e la scritta “Io sono 141”,<br />

i familiari dell’aeternit di Casale Monferrato. La mattina<br />

era cominciata con un corteo sotto la pioggia e un<br />

grande striscione su cui era scritto: “Viareggio 29-6-<br />

2009, niente sarà più come prima”.


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ISRAELE: LEGALIZZATI<br />

Dal Mondo<br />

NUOVI INSEDIAMENTI<br />

Passa la legge che mette in regola 4mila alloggi in Cisgiordania<br />

La Redazione<br />

Il parlamento israeliano ha approvato nella tarda serata di lunedì 6 febbraio<br />

<strong>2017</strong> un controverso provvedimento che legalizza duemila abitazioni<br />

costruite illegalmente su terreni privati palestinesi in Cisgiordania. Lo stato<br />

ebraico pagherà ai proprietari un indennizzo.<br />

36<br />

37


La Knesset, il Parlamento israeliano,<br />

ha approvato ieri a tarda sera,<br />

con 60 voti favorevoli e 52 contrari,<br />

la legge per la legalizzazione degli<br />

insediamenti ebraici su terre private<br />

palestinesi. Il provvedimento, che ha<br />

spaccato in due il Paese, arriva dopo il<br />

drammatico sgombero dell’avamposto<br />

di Amona, mercoledì scorso, dove<br />

42 famiglie hanno dovuto lasciare le<br />

loro case per l’applicazione di una<br />

sentenza della Corte suprema di Gerusalemme.<br />

La legge è stata fortemente contestata<br />

dall’opposizione. Il leader laburista<br />

Isaac Herzog ha detto più volte che<br />

l’approvazione di stasera porterà Israele<br />

di fronte alla Corte Internazionale<br />

Penale dell’Aja. Questa procedura<br />

d’accusa contro Israele è stata di fatto<br />

firmata - ha osservato Herzog - dallo<br />

stesso primo ministro israeliano.<br />

il Leader di Focolare ebraico(partito<br />

vicino al movimento dei coloni) Naftali<br />

Bennet - il quale è anche l’ispiratore<br />

della legge - ha osservato durante<br />

il dibattito che “ la determinazione<br />

paga”.<br />

Il provvedimento, spinto dai partiti<br />

di destra della coalizione al governo,<br />

in particolare Focolare ebraico del<br />

ministro dell’educazione Naftali Bennett,<br />

punta a prevenire altri sgomberi<br />

del genere, ma va contro la comunità<br />

internazionale, a partire dall’Onu, che<br />

vede negli insediamenti un “ostacolo”<br />

al processo di pace con i palestinesi.<br />

Il premier Benjamin Netanyahu ha<br />

comunque deciso di accelerare, ieri,<br />

al termine dell’incontro con il primo<br />

ministro Theresa May a Londra, dove<br />

fra l’altro ha discusso delle minacce<br />

missilistiche dell’Iran. In un primo<br />

momento, il premier sembrava deciso<br />

a rimandare il voto, ma fonti del suo<br />

partito hanno fatto sapere che la tempistica<br />

era legata al necessario coor-<br />

38<br />

dinamento con gli Stati Uniti, anche<br />

in vista del vertice con Trump il 15<br />

febbraio a Washington. Netanyahu,<br />

da Londra, ha specificato che gli Usa<br />

erano stati “avvertiti”.<br />

Nel dettaglio, la legge israeliana regolarizza<br />

in forma retroattiva le case<br />

edificate senza autorizzazione dai<br />

coloni su terre private palestinesi in<br />

Cisgiordania, introducendo una forma<br />

di risarcimento per i proprietari<br />

espropriati: questi potranno ricevere<br />

un pagamento annuale pari al 125%<br />

del valore dei terreni per un periodo<br />

di 20 anni o, in alternativa, altri terreni<br />

a loro scelta dove è possibile. Sono<br />

migliaia i coloni israeliani che vivono<br />

in enclavi non autorizzate, mentre<br />

sono almeno 400mila gli israeliani<br />

residenti negli insediamenti di cui la<br />

comunità internazionale contesta la<br />

legalità.<br />

La presidenza dell’Autorità nazionale<br />

palestinese (Anp) ha definito “inaccettabile”<br />

la legge approvata ieri da<br />

Israele. Nabil Abu Rudeina, portavoce<br />

del presidente Abu Mazen ha detto<br />

che “è contraria alla Risoluzione del<br />

Consiglio di Sicurezza dell’Onu 2334”.<br />

Abu Rudeina ha fatto appello alla comunità<br />

internazionale ad intervenire<br />

prima che le cose raggiungano un livello<br />

“difficile da controllare”. In questi<br />

giorni lo stesso Abu Mazen vedrà<br />

il presidente francese François Hollande,<br />

che qualche settimana fa aveva<br />

lanciato una conferenza di pace per il<br />

Medio Oriente senza però dare grandi<br />

risultati. Ieri sera l’Olp (Organizzazione<br />

di liberazione della Palestina)<br />

ha definito la legge un “furto legalizzato”<br />

di terre palestinesi, affermando<br />

in una dichiarazione che “la colonizzazione<br />

israeliana è un ostacolo alla<br />

pace e alla possibilità di una soluzione<br />

con due stati”.<br />

39


62 63


Numero Verde<br />

800 680850<br />

“CERCASI<br />

RAPPRESENTANTE<br />

PER ZONE LIBERE”<br />

per info<br />

331/5743311


Numero Verde<br />

800 680850


INFOR M A Z I ONE MENSILE D I FEDERC OFIT - FEDER AZI ONE DEL C OMPA R T O FUNER A RIO I TALI ANO<br />

INFOR M A Z I ONE MENSILE D I FEDERC OFIT - FEDER AZI ONE DEL C OMPA R T O FUNER A RIO I TALI ANO<br />

INFOR M A Z I ONE MENSILE D I FEDERC OFIT - FEDER AZI ONE DEL C OMPA R T O FUNER A RIO I TALI ANO<br />

2<br />

CIAO UGO<br />

TRASMISSIONE ANNUALE ALL’AGENZIA ENTRATE DEI DATI SULLE SPESE FUNEBRI PER IL 730<br />

PRECOMPILATO<br />

3<br />

4<br />

5<br />

QUESTO MORTO VALE LA METÀ<br />

INFLUENZA: UN PRIMO BILANCIO PER LA STAGIONE 2016-<strong>2017</strong><br />

VICENZA: TRA QUALCHE MESE AVRÀ LA SALA DEL COMMIATO AL CIMITERO MAGGIORE<br />

SUCCEDE ANCORA: MORTE APPARENTE IN UN VILLAGGIO CINESE<br />

6<br />

8<br />

ELENCO ASSOCIATI FEDERCOFIT - Imprese Funebri<br />

FORMAZIONE ISTITUZIONALE - EMILIA ROMAGNA - LOMBARDIA<br />

9<br />

FORMAZIONE SPECIALISTICA - LA TANATOESTETICA - IL CERIMONIERE FUNEBRE<br />

VIALE CERTOSA, 147 - 20151 MILANO - TEL. 02 33 40 39 92 - FAX 02 33 49 60 48 - WWW.FEDERCOFIT.ORG - FEDERCOFIT@HOTMAIL.COM<br />

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Ci ha lasciato il nostro amico<br />

Ugo Gionco titolare della storica Magugliani, socio<br />

fondatore di Federcofit e soprattutto persona<br />

assolutamente sincera, raffinata e sensibile.<br />

Ti vogliamo ricordare così, come sempre immerso<br />

nei tuoi pensieri e in perenne ritardo agli appuntamenti.<br />

Immerso nel tuo lavoro e capace di formulare<br />

pensieri e concetti che partivano sempre da lontano<br />

per riuscire a dare spiegazioni e ragioni al<br />

nostro presente.<br />

Fine, mai maleducato e molto signorile con quel<br />

vago accento che svelava le tue origini e sempre<br />

pronto a contribuire alle soluzioni dei problemi<br />

con un modo pacato di porsi e capace di farsi volere<br />

bene.<br />

Alla moglie, ai figli, al padre ed ai fratelli la Federazione<br />

vuole affidare un sincero sentimento di<br />

affetto in questo indicibile momento.<br />

CIAO UGO<br />

R: Al fine evitare che il nuovo adempimento<br />

riguardi una platea indefinita di<br />

soggetti, tenuto conto anche del limite<br />

di spesa detraibile pari a 1.550 euro e<br />

considerato che le ulteriori spese sostenute<br />

in dipendenza del decesso non<br />

potrebbero essere riportate automaticamente<br />

nella dichiarazione precompilata<br />

in quanto l’Agenzia delle entrate non è<br />

a conoscenza dell’effettivo collegamento<br />

tra la spesa e l’evento funebre, si ritiene<br />

che l’obbligo di comunicazione delle<br />

spese funebri all’Agenzia delle entrate riguardi<br />

esclusivamente i dati delle fatture<br />

emesse, in relazione all’evento funebre,<br />

dai soggetti esercenti l’attività di servizi<br />

di pompe funebri e attività connesse<br />

Informazioni, software, tracciati record<br />

e altro sono presenti sul sito dell’Agenzia<br />

delle Entrate a cui si diretti cliccando<br />

SPESE FUNEBRI.<br />

QUESTO MORTO VALE LA METÀ …<br />

Tutti noi di Federcofit<br />

I soggetti che emettono fatture relative<br />

a spese funebri sostenute in dipendenza<br />

della morte di persone devono comunicare<br />

all’Agenzia delle Entrate i dati<br />

relativi alle spese sostenute nell’anno<br />

precedente, con riferimento a ciascun<br />

decesso (articolo 2 del decreto del Ministro<br />

dell’Economia e delle Finanze del<br />

13 gennaio 2016)<br />

Le comunicazioni sono effettuate, in via<br />

telematica e in unica soluzione, entro il<br />

28 febbraio <strong>2017</strong> con riferimento ai dati<br />

dell’anno precedente (2016)<br />

I soggetti tenuti alle comunicazioni<br />

devono utilizzare il servizio telematico<br />

TRASMISSIONE ANNUALE ALL’AGENZIA<br />

ENTRATE DEI DATI SULLE SPESE FUNEBRI<br />

PER IL 730 PRECOMPILATO<br />

Entratel e verificare la coerenza dei dati<br />

comunicati con le istruzioni dell’Agenzia.<br />

(specifiche tecniche allegate al provvedimento<br />

del 19/02/2016)<br />

Mentre per le spese funebri del 2015 era<br />

prevista la comunicazione, in luogo del<br />

codice fiscale del defunto, di un codice<br />

identificativo dell’evento funebre, vista<br />

l’allora novità, da quest’anno la comunicazione<br />

del codice fiscale del defunto è<br />

obbligatoria in relazione agli eventi funebri<br />

avvenuti nell’anno 2016 (e, ovviamente,<br />

per il futuro).<br />

E’ stata ristretta la platea dei soggetti<br />

tenuti alla comunicazione, con una risposta<br />

ad una FAQ, che si riporta integralmente<br />

Spese da indicare nella comunicazione<br />

D: Tra le spese funebri da comunicare<br />

all’Agenzia delle entrate in base a quanto<br />

previsto dal decreto del Ministro<br />

dell’Economia e delle Finanze del 13<br />

gennaio 2016, oltre alle spese relative<br />

all’attività delle pompe funebri, rientrano<br />

anche le ulteriori spese sostenute in<br />

dipendenza del decesso, quali ad esempio<br />

le spese sostenute per l’acquisto di<br />

fiori o per la lavorazione di marmi e<br />

lapidi?<br />

Frasi di un lontano 2008 che sembrano<br />

appartenere ad un vecchio e lurido<br />

passato fatto di compravendite di morti<br />

e intrallazzi tenuti quasi alla luce del<br />

sole e condotti in camere mortuarie di<br />

ospedali milanesi. Ricordi del passato e<br />

“care e vecchie” abitudini dure a morire<br />

che attraversano anche oggi tutta l’Italia<br />

ignorando la differenza tra nord e sud,<br />

tra grande e piccolo, tra alto e basso,tra<br />

ricco e povero.<br />

Appena avevo iniziato a fare questo lavoro<br />

un mio amico con un sorriso tra il<br />

satirico e l’ironico mi disse: adesso anche<br />

tu da buon becchino comincerai a<br />

correr dietro alle ambulanze? (neanche<br />

a dire che non è più mio amico)<br />

Anche a me è successo tanti anni fa ; la<br />

notizia che mio padre fosse deceduto<br />

mi fu comunicata con grande tatto in<br />

ospedale dal falchetto appostato che ci<br />

accolse alle porte del reparto.<br />

La cosa più incredibile è che, al giorno<br />

d’oggi, assistiamo a corsi e ricorsi della<br />

storia.<br />

Ogni tanto, in qualche regione d’Italia,<br />

sentiamo di retate o maxi processi che<br />

coinvolgono gruppi di dirigenti ospedalieri,<br />

infermieri e i sempre intramontabili<br />

impresari di pompe funebri.<br />

Cosa succede dopo? Nulla; chi viene<br />

messo alla porta? Nessuno; quali interventi<br />

si attuano? Nessuno.<br />

Se c’è una cosa che la categoria non si<br />

fa mai mancare è quella di rinfrescarsi<br />

sempre una nomea atroce agli occhi della<br />

gente.<br />

Mentre state leggendo queste quattro<br />

righe, negli ospedali pubblici o privati<br />

di mezza Italia si sta perpetrando ORA<br />

l’illecito vergognoso della vendita del<br />

morto.<br />

In microeconomia la domanda e l’offerta<br />

sono modelli matematici che determinano<br />

il giusto prezzo, che tradotto<br />

per tutti noi, se non c’è domanda non ci<br />

sarà mai offerta e viceversa. Questo significa<br />

che è uno schifoso mercato che<br />

si autoalimenta facendo crescere l’appetito<br />

mentre già si sta mangiando.<br />

Non importa se ogni tanto gli attori vengono<br />

cambiati perché sorpresi a mettere<br />

le braccia fino alle spalle nella marmellata<br />

perché dietro di loro ci sarà sempre<br />

2<br />

3


anziani e i soggetti con condizione di<br />

rischio, pertanto questi soggetti se non<br />

vaccinati, devono mettere in atto misuqualcun<br />

altro pronto a prendere il loro<br />

posto sul palcoscenico. Ci siamo chiesti<br />

allora (ogni tanto ci interroghiamo sul<br />

destino del mondo) cosa possiamo fare<br />

noi per interrompere questa catena e<br />

sradicare questo fenomeno sociale?<br />

Una soluzione (impossibile) sarebbe<br />

quella di educare le future generazioni<br />

di imprenditori ad una sana e buona deontologia<br />

professionale, ma arriveremmo<br />

tardi e sempre dopo l’educazione di<br />

casa propria.<br />

Altra soluzione (più praticabile) è quella<br />

di inasprire le gestioni ed i controlli delle<br />

camere mortuarie agendo con radicali<br />

interventi di carattere procedurale sulla<br />

INFLUENZA: UN PRIMO BILANCIO PER LA STAGIONE<br />

2016-<strong>2017</strong><br />

Riportiamo l’articolo dell’Istituto superiore<br />

di sanità, pubblicato il 5 gennaio<br />

scorso, su epicentro.iss.it, dal titolo: Influenza:<br />

un primo bilancio per la stagione<br />

2016-<strong>2017</strong>.<br />

Questa stagione presenta alcune peculiarità:<br />

è caratterizzata da un anticipo di<br />

circa 3 settimane, da una rapida impennata<br />

dell’incidenza delle sindromi simil<br />

influenzali e da un elevato numero di<br />

casi nei soggetti di età ≥ 65 anni rispetto<br />

alle scorse stagioni (esclusa la stagione<br />

pandemica 2009/2010). Infatti, in tutte<br />

le Regioni italiane il periodo epidemico<br />

è iniziato nell’ultima settimana del 2016,<br />

ovvero in largo anticipo rispetto agli<br />

anni passati, quando veniva raggiunto<br />

tra fine gennaio e inizio febbraio.<br />

Nello specifico dall’inizio della sorveglianza<br />

sono stati registrati 1.947.000<br />

casi in tutta Italia.<br />

Il livello di incidenza, dal 26 dicembre<br />

2016 al 1 gennaio <strong>2017</strong>, è stato pari a<br />

10,12 casi per mille assistiti: nello stesso<br />

periodo della passata stagione influenzale<br />

raggiungevano a malapena i 2 casi<br />

per mille assistiti.<br />

È molto importante ricordare che durante<br />

le stagioni influenzali dominate<br />

dal virus A/H3N2 vengono colpiti da<br />

forme severe di influenza soprattutto gli<br />

conduzione di queste strutture.<br />

E’ un classico, è più facile metter due<br />

guardie a sorvegliare che educare il sentimento<br />

a non rubare.<br />

Quindi Federcofit ha concepito e condiviso<br />

con Feniof un piano di intervento<br />

radicale dotato di molti punti nodali e<br />

di specifici interventi, messi a punto<br />

anche con tecnici gestionali nel settore<br />

sanitario, per cercare di scardinare alla<br />

base la possibilità di interferenze tra le<br />

figure dell’infermiere e quella dell’operatore<br />

funebre scorretto.<br />

Nuove procedure che se adottate, anche<br />

solo in parte, riuscirebbero a far seccare<br />

le radici di queste piante infestanti.<br />

Queste articolate proposte le faremo arrivare<br />

alle orecchie e sui tavoli degli assessori<br />

regionali che da tempo ci stanno<br />

ascoltando e affiancando nei vari percorsi<br />

di riforma.<br />

Precursore di questo ambizioso progetto<br />

sarà la Lombardia che ha già iniziato<br />

da tempo un percorso di eccellenza della<br />

sanità regionale.<br />

Noi ci proviamo, è giusto, ed è un nostro<br />

preciso dovere, cercare tenacemente ed<br />

affannosamente,se necessario, di ridare<br />

una corretta immagine di professionalità<br />

a chi si adopera in un mestiere difficile<br />

e impegnativo come il nostro.<br />

Jolly Roger<br />

re di protezione personali (misure non<br />

farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione<br />

del virus dell’influenza.<br />

VICENZA: TRA QUALCHE MESE AVRÀ LA<br />

SALA DEL COMMIATO AL CIMITERO MAGGIORE<br />

Il prefabbricato usato per gli<br />

eventi vicentini firmati da Marco<br />

Goldin finirà al cimitero Maggiore<br />

di Vicenza. Verrà smontato e riallestito<br />

per ospitare la sala del commiato.<br />

Parte della struttura metallica, che si<br />

trova ancora in corte dei Bissari, lungo<br />

contra’ Catena, verrà smontata e rimossa<br />

con una spesa di 70mila euro.<br />

I “pezzi” – e in particolare i pannelli –<br />

verranno messi provvisoriamente in 2<br />

container, i quali verranno portati al cimitero<br />

Maggiore, per poi essere rimontati<br />

e dar vita al nuovo locale.<br />

«In tanti avevano chiesto che intenzioni<br />

avessimo con la struttura rimasta<br />

in corte dei Bissari – spiega l’assessore<br />

alla cura urbana del comune di Vicenza<br />

– Il deposito temporaneo in container<br />

protetti ridurrà le spese di stoccaggio,<br />

grazie al contenimento della movimentazione».<br />

Nella provincia cinese sudoccidentale<br />

di Sichuan il<br />

75enne pensionato Huang<br />

Mingquan è stato riconosciuto<br />

morto da un suo figlio<br />

e una dozzina di parenti poichè<br />

“ha smesso di respirare<br />

e i suoi arti sono diventati<br />

freddi”. Il pensionato è stato<br />

sistemato in una bara dove<br />

ha trascorso ben 8 ore durante<br />

il servizio funebre, nel bel<br />

mezzo del quale ha spostato<br />

il coperchio della bara chiedendo<br />

a tutti i presenti: “Che<br />

sta succedendo? Mica mi state<br />

seppellendo?”. Il figlio sorpreso<br />

e sbalordito ha aiutato<br />

il padre a uscire dalla bara.<br />

SUCCEDE ANCORA: MORTE APPARENTE<br />

IN UN VILLAGGIO CINESE<br />

4<br />

5


ELENCO DELLE IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI ADERENTI A FEDERCOFIT CHE<br />

SI PROPONGONO AI COLLEGHI PER IL “DISBRIGO PRATICHE” O PER ALTRI SERVIZI.<br />

I soci interessati ad essere inseriti, si possono rivolgere alla Segreteria della Federazione.<br />

ELENCO (elenco pubblicato DELLE IMPRESE anche sul DI nostro ONORANZE sito www.federcofit.org FUNEBRI ADERENTI - sezione “servizi A FEDERCOFIT e convenzioni”) CHE<br />

SI PROPONGONO AI COLLEGHI PER IL "DISBRIGO PRATICHE" O PER ALTRI SERVIZI.<br />

I soci interessati ad essere inseriti, si possono rivolgere alla Segreteria della Federazione.<br />

PIEMONTE<br />

O.F. EUROFUNERALI Via Isonzo, 26/A-Torino Tel 011 389335 Fax 011 3828958<br />

COCCATO E MEZZETTI Via U.Foscolo,12 - Galliate (NO) Tel 0321 866920 Fax 0321809319<br />

O.F. CAVAGNETTO Piazza Pistoni,6/10 Ivrea (TO) Tel 012 545904 Fax 012543647<br />

LOMBARDIA<br />

O.F. GIOVINETTI E CONSOLI Via Podere la Vigna, 10 - Settimo M.se (MI) Tel 02 33512049 Fax 02 33500561<br />

O.F. C.O.F. Viale Matteotti, 58 - S.S. Giovanni (MI) Tel 02 2409498 Fax 02 2481603<br />

O.F. PIROVANO Largo XXV Aprile, 4 - Monza (MI) Tel 02 6125036 Fax 02 6128585<br />

O.F. GENERALI DI BRESCIA Via Milano, 34/B - Brescia Tel 030 2350068 Fax 030 2350096<br />

O.F. SANTINO SERVIZI FUNEBRI Via Ceriani, 11/a - Uboldo (VA) Tel 02 96789382 Fax 02 9959097<br />

O.F. ARENZI Via Emilia, 55 - Melegnano (MI) Tel 02 9834237 Fax 02 98125133<br />

O.F. RICCIARDI E CORNA Viale Pirovano 5/A - Bergamo Tel 035 212179 Fax 035 4195441<br />

O.F. VERGANI P.za S. Martino, 24 - Inveruno (MI) Tel 02 9787020 Fax 02 97289248<br />

O.F. GALAZZI VIRGINIO Via Europa, 44 - S. Donato Milanese (MI) Tel 02 5276381 Fax 02 5272831<br />

O.F. RAMPININI Fino Mornasco (CO) - Lomazzo(CO) - Como Tel 031 920361 Fax 031 880888<br />

O.F. FRATELLI FERRARIO Busto Arsizio(VA) - Lonate Pozzolo (VA) Tel 0331 631057 Fax 0331 631954<br />

O.F. MORO Via Mons.Pogliani, 42 Cesano Boscone (MI) Tel 02 4581416 Fax 02 48602490<br />

A.S.F. ITALIA Via Del Canneto 5/7 - Borgosatollo (BS) Tel 0302702592 Fax 0302502512<br />

O.F. CONCORDIA Via IV Novembre, 72 - Quistello (MN) Tel 0376 618182 Fax 0376 626448<br />

O.F. FONTANILI E MERLI Via Pezzotti, 54 - Milano Tel 02 8463220 Fax 02 89545609<br />

O.F. RONDÒ Viale Matteotti, 151 – Sesto San Giovanni (MI) Tel 02 2421019 Fax 02 2421019<br />

VENETO<br />

O.F. GIGI TREVISIN Vial Inferiore, 49/51 - Treviso Tel 0422 542863 Fax 0422 541700<br />

LIGURIA<br />

O.F. LA GENERALE POMPE FUNEBRI Via Carpaneto, 13 -Genova Tel 010 414241 Fax 010 414244<br />

POMPE FUNEBRI LIGURI Via XXV Aprile, 239 -Pietra Ligure (SV) Tel 019 627793 Fax 019 6294217<br />

POMPE FUNEBRI LIGURI Via F.lli Viziano,20 -Albenga (SV) Tel 0182 541414 Fax 0182 554406<br />

EMILIA ROMAGNA<br />

RIP. SERVICE Via Calari, 12 - Zola Predosa (BO) Tel 051 6167475 Fax 051 755904<br />

O.F. FRASCARI Piazza Garibaldi, 9/A - Castel San Pietro (BO) Tel 051 940263 Fax 051 6949814<br />

LAZIO<br />

EUROCOF Via di Torvergata, 426 -Roma Tel 06 72672333 Fax 06 72672111<br />

INTERCOF 2000 Via Monte del Marmo, 296/h -Roma Tel 06 61522522 Fax 06 61532644<br />

O.F. LORENZETTI A.<br />

Via Diego Simonetti, 111- Ostia (RM) Tel 06 5686000 Fax 06 5667695<br />

AZETA<br />

Viale Furio Camillo, 76/78 Tel 06 7847849 Fax 067800636<br />

O.F. MORETTI Via G. di Vittorio, 74 - Corciano (PG) Tel 075843114 Fax 0758478212<br />

O.F. LUCADEI Via Salaria, 215 - Colli del Tronto (AP) Tel 0736 899185 Fax 0736 891126<br />

MARCHE<br />

O.F. CORVATTA Via Oberdan, 28 -Tolentino (MC) Tel 0733 968086 Fax 0733 968086<br />

O.F. LUCADEI<br />

TOSCANA<br />

Via Salaria, 215 - Colli del Tronto (AP) Tel 0736 899185 Fax 0736 891126<br />

O.F. CORVATTA<br />

O.F. LA COLOMBA<br />

Via Oberdan, 28 -Tolentino (MC)<br />

Via Sugherella, 3/A - Montevarchi (AR)<br />

Tel 0733 968086<br />

Tel 055 980017<br />

Fax 0733 968086<br />

Fax 055 983744<br />

TOSCANA<br />

OFISA Viale Milton, 89/91 – Firenze Tel 055 489802 Fax 055 489101<br />

O.F. LA COLOMBA<br />

O.F. FRANCINI BRUSCHI<br />

Via Sugherella, 3/A - Montevarchi (AR)<br />

Via V. Veneto, 40 - Pontassieve (FI)<br />

Tel 055 980017<br />

Tel 055 8368197<br />

Fax 055 983744<br />

Fax 055 8368273<br />

O.F. OFISA SIFE Via Viale Cavour, Milton, 58/8089/91 - Empoli – Firenze (FI)<br />

Tel 055 489802<br />

Tel 0571 76644<br />

Fax 055 489101<br />

Fax 0571 72340<br />

O.F. O.F. FRANCESCHINI FRANCINI BRUSCHI Via Via di Tempagnano,120 V. Veneto, 40 - Pontassieve – Lucca (FI) Tel 055 8368197<br />

Tel 0583 491594<br />

Fax 055 8368273<br />

Fax 0583 91155<br />

O.F. SIFE Via Cavour, 58/80 - Empoli (FI) Tel 0571 76644 Fax 0571 72340<br />

O.F. SPAGNOLI Via F. Datini, 25 A/B – Firenze Tel 055 6580824 Fax 055 294508<br />

O.F.<br />

UMBRIA<br />

FRANCESCHINI Via di Tempagnano,120 – Lucca Tel 0583 491594 Fax 0583 91155<br />

O.F. CASCINESI Via T. Romagnola, 2081- Navacchio Cascina (PI) Tel 050 775503 Fax 050 715291<br />

O.F.<br />

O.F.<br />

SPAGNOLI<br />

MASSIMO ACCIARINI<br />

Via<br />

Via<br />

F.<br />

Umberto<br />

Datini, 25<br />

I, 56<br />

A/B<br />

– Foligno<br />

– Firenze<br />

(PG)<br />

Tel<br />

Tel<br />

055<br />

337<br />

6580824<br />

651010<br />

Fax<br />

Fax<br />

055<br />

0742<br />

294508<br />

450068<br />

O.F. LA PACE Via Pace, 42 - Grosseto Tel 0564 456262 Fax 0564 456262<br />

O.F. O.F. CASCINESI MORETTI Via Via T. G. Romagnola, di Vittorio, 742081- - Corciano Navacchio (PG) Cascina (PI) Tel Tel 050 075843114 775503 Fax 050 0758478212 715291<br />

O.F. SANTINI Via Veneto, 1 - Cecina (LI) Tel 0586 680087 Fax 0586 691229<br />

O.F. MARCHE LA PACE Via Pace, 42 - Grosseto Tel 0564 456262 Fax 0564 456262<br />

O.F. E. NANNONI Via Sardegna, 35 – Siena Tel 0577 280963 Fax 0577 280963<br />

O.F. LUCADEI Via Salaria, 215 - Colli del Tronto (AP) Tel 0736 899185 Fax 0736 891126<br />

O.F.<br />

O.F.<br />

PALADINI<br />

SANTINI<br />

ENRICO Via<br />

Via<br />

Aurelia,<br />

Veneto,<br />

896<br />

1<br />

-<br />

-<br />

Querceta<br />

Cecina (LI)<br />

(LU) Tel 0584<br />

Tel 0586<br />

769001<br />

680087 Fax 0586 691229<br />

Fax 0584 768914<br />

O.F. O.F. E. CORVATTA NANNONI Via Via Sardegna, Oberdan, 35 28 –-Tolentino Siena (MC) Tel Tel 0577 0733280963 968086 Fax 0733 968086<br />

O.F. IFA Via De Gasperi, 59/62 - Arezzo Tel 0575 900226 Fax Fax 05750577 903444 280963<br />

O.F. TOSCANA PALADINI ENRICO Via Aurelia, 896 - Querceta (LU) Tel 0584 769001<br />

GENESI Documentazione Funeraria e Cimiteriale Tel 338 4708713 Fax<br />

Fax<br />

0583<br />

0584<br />

91155<br />

768914<br />

O.F. IFA LA COLOMBA Via Via De Sugherella, Gasperi, 3/A 59/62 - Montevarchi - Arezzo (AR) Tel Tel 0575 055 980017 900226 Fax Fax 0575 055 983744 903444<br />

O.F. LAMBARDI Piazza del Mercato,c.p.69 – Montalcino (SI) Tel 3470793110 Fax 0577094672<br />

OFISA Viale Milton, 89/91 – Firenze Tel 055 489802 Fax 055 489101<br />

ABRUZZO<br />

GENESI Documentazione Funeraria e Cimiteriale Tel 338 4708713 Fax 0583 91155<br />

FRANCINI BRUSCHI Via V. Veneto, 40 - Pontassieve (FI) 055 8368197 055 8368273<br />

O.F.<br />

O.F.<br />

AETERNA<br />

LAMBARDI<br />

Via<br />

Piazza<br />

Salomone,<br />

del Mercato,c.p.69<br />

94 - Chieti<br />

– Montalcino (SI)<br />

Tel 0871<br />

Tel 3470793110<br />

348898 Fax<br />

Fax<br />

0871<br />

0577094672<br />

348898<br />

O.F. SIFE Via Cavour, 58/80 - Empoli (FI) Tel 0571 76644 Fax 0571 72340<br />

O.F.<br />

ABRUZZO<br />

EMIDIO E ALFREDO DE FLORENTIIS Via Spaventa, 6/3 - Pescara Tel 085 66021 Fax 085 66466<br />

O.F. AETERNA FRANCESCHINI Via Salomone, di Tempagnano,120 94 - Chieti – Lucca Tel 0871 0583348898 491594 Fax 0871 0583348898<br />

91155<br />

O.F. DI DONATO Via Intagliata,13-Castiglione M.R. (TE) Tel.0861 990230 Fax 0861 909643<br />

O.F. EMIDIO SPAGNOLI E ALFREDO DE FLORENTIIS Via Spaventa, F. Datini, 6/3 25 A/B - Pescara – Firenze Tel 085 05566021 6580824 Fax 085 05566466<br />

294508<br />

O.F. ROCCI Via del Castello, 3 - Teramo Tel.0861 247670 Fax 0861 247670<br />

CASCINESI T. Romagnola, 2081- Navacchio Cascina (PI) 050 775503 050 715291<br />

O.F.<br />

O.F.<br />

MARTELLI<br />

DI DONATO<br />

Piazza<br />

Via<br />

del<br />

Intagliata,13-Castiglione<br />

Popolo,2 - Fossacesia (CH)<br />

M.R. (TE)<br />

Tel 0872<br />

Tel.0861<br />

608787<br />

990230<br />

Fax<br />

Fax 0861 909643<br />

LA PACE<br />

PUGLIA<br />

O.F. ROCCI Via del Pace, Castello, 42 - Grosseto 3 - Teramo Tel.0861 0564 247670 456262 Fax 0861 0564247670<br />

456262<br />

O.F. MARTELLI SANTINI<br />

O.F. BASILE<br />

Piazza Via Veneto, del Popolo,2 1 - Cecina - Fossacesia (LI) (CH)<br />

Via Garibaldi, 2- Martina Franca (TA)<br />

Tel 0872 0586608787 680087<br />

Tel 337 935840<br />

Fax<br />

0586 691229<br />

Fax 080 4805048<br />

PUGLIA O.F. E. NANNONI Via Sardegna, 35 – Siena Tel 0577 280963 Fax 0577 280963<br />

BASILICATA<br />

O.F. BASILE PALADINI ENRICO Via Garibaldi, Aurelia, 896 2- - Martina Querceta Franca (LU)(TA) Tel 0584 337 935840 769001 Fax 080 0584805048<br />

768914<br />

A.F. FORTUNATO Via don L. Sturzo, 37 - Nova Siri (MT) Tel 0835 877315 Fax 0835 877315<br />

O.F. IFA Via De Gasperi, 59/62 - Arezzo Tel 0575 900226 Fax 0575 903444<br />

CALABRIA<br />

BASILICATA<br />

GENESI<br />

O.F.<br />

A.F.<br />

POLLINO<br />

FORTUNATO Via Documentazione don L. Sturzo, 37 Funeraria - Nova Siri e (MT) Cimiteriale<br />

Contrada San Nicola, 5- Saracena (CS) 338 4708713<br />

Tel 0981 Tel 0835 34193 877315 Fax 0835 0583877315<br />

91155<br />

Fax 0981 34193<br />

CALABRIA<br />

O.F. LAMBARDI Piazza del Mercato,c.p.69 – Montalcino (SI) Tel 3470793110 Fax 0577094672<br />

A.F. FORTUNATO Via Nicola Gianniti,26 - Rocca Imperiale (CS) Tel 0835 877315 Fax 0835 877315<br />

O.F. ABRUZZO POLLINO Contrada San Nicola, 5- Saracena (CS) Tel 0981 34193 Fax 0981 34193<br />

SICILIA<br />

O.F. AETERNA Via Salomone, 94 - Chieti 0871 348898 0871 348898<br />

O.F.<br />

A.F.<br />

VELLETRI<br />

FORTUNATO<br />

FRANCESCO Via<br />

Via<br />

Empedocle<br />

Nicola Gianniti,26<br />

Restivo, 30<br />

- Rocca<br />

Palermo<br />

Imperiale (CS)<br />

Tel 091<br />

Tel 0835<br />

525259<br />

877315<br />

Fax 091<br />

Fax<br />

7292953<br />

0835 877315<br />

O.F. EMIDIO E ALFREDO DE FLORENTIIS Via Spaventa, 6/3 - Pescara Tel 085 66021 Fax 085 66466<br />

SARDEGNA<br />

SICILIA<br />

DI DONATO Via Intagliata,13-Castiglione M.R. (TE) Tel.0861 990230 Fax 0861 909643<br />

O.F. O.F. ERNESTO VELLETRI LEONORI FRANCESCO Via Trincea Via Empedocle delle Frasche, Restivo, 2 – Cagliari 30 - Palermo Tel 070 091 281495 525259 Fax Fax 070091 2082166 7292953<br />

SARDEGNA<br />

O.F. ROCCI Via del Castello, 3 - Teramo Tel.0861 247670 Fax 0861 247670<br />

O.F. ERNESTO MARTELLI LEONORI Via Piazza Trincea del Popolo,2 delle Frasche, - Fossacesia 2 – Cagliari (CH) Tel 0872 070 281495 608787 Fax 070 2082166<br />

PUGLIA<br />

O.F. BASILE Via Garibaldi, 2- Martina Franca (TA) Tel 337 935840 Fax 080 4805048<br />

BASILICATA<br />

A.F. FORTUNATO Via don L. Sturzo, 37 - Nova Siri (MT) Tel 0835 877315 Fax 0835 877315<br />

CALABRIA<br />

O.F. POLLINO Contrada San Nicola, 5- Saracena (CS) Tel 0981 34193 Fax 0981 34193<br />

A.F. FORTUNATO Via Nicola Gianniti,26 - Rocca Imperiale (CS) Tel 0835 877315 Fax 0835 877315<br />

SICILIA<br />

O.F. VELLETRI FRANCESCO Via Empedocle Restivo, 30 - Palermo Tel 091 525259 Fax 091 7292953<br />

SARDEGNA<br />

O.F. ERNESTO LEONORI Via Trincea delle Frasche, 2 – Cagliari Tel 070 281495<br />

Fax 070 2082166<br />

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Dir. Resp. Giovanni Caciolli<br />

Viale Certosa n. 147 - 20151 Milano Tel. Dir. 02 Resp. 33403992 Giovanni Fax 02 33496048 Caciolli<br />

www.federcofit.org e-mail: federcofit@hotmail.com<br />

Viale Certosa C.F. n. 147 97240990156 - 20151 Milano - P.IVA Tel. 12930980151 02 33403992 Fax 02 33496048<br />

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né essere riprodotti su altri mezzi di informazione, senza autorizzazione scritta.<br />

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né essere riprodotti su altri mezzi di informazione, senza autorizzazione scritta.<br />

7


FORMAZIONE ISTITUZIONALE<br />

Tutte le regioni che hanno emanato una legge regionale per il settore funebre specificano l’obbligatorietà di una qualificazione<br />

professionale degli operatori e fin dall’inizio, nel 2005 in Lombardia, Federcofit si è impegnata nella realizzazione di questa<br />

Formazione Istituzionale.<br />

Infatti oggi Federcofit è un punto di riferimento importante per l’organizzazione dei corsi per acquisire i requisiti formativi<br />

definiti obbligatori dalle diverse leggi Regionali.<br />

Chiamateci per avere tutte le informazioni sui corsi che organizziamo in tutta Italia , contattate la segreteria al<br />

n. 02 33403992<br />

EMIILIA ROMAGNA<br />

La normativa regionale prevede una formazione teorica di BASE per tutti gli operatori di 24 ore e una formazione teorica<br />

SPECIALISTICA di 16 ore per il Responsabile della Conduzione dell’Attività Funebre/Add. Trattazione Affari<br />

A MARZO è programmato un corso nella provincia di BOLOGNA<br />

Per avere informazioni contattate la segreteria al n. 02 33403992<br />

*per Direttore Tecnico/Addetto alla Trattazione Affari: diploma di scuola secondaria di II grado o qualifica almeno triennale,<br />

anche del sistema di Istruzione e Formazione Professionale<br />

Le ORE di formazione sono:<br />

Operatore Funebre : 24 ore<br />

Addetto al Trasporto : 36 ore<br />

Direttore Tecnico: 60 ore<br />

Il partecipante dovrà superare una PROVA DI VERIFICA FINALE<br />

*sono ammessi alla prova di verifica solo chi ha frequentato almeno il 90% delle ore di formazione previste<br />

*verrà rilasciato “l’attestato di competenza “della Regione Lombardia solo al superamento della verifica finale<br />

FORMAZIONE SPECIALISTICA<br />

Nel corso degli anni abbiamo visto la professionalità nel settore funerario cambiare ed evolvere rispondendo ai cambiamenti<br />

sociali, culturali e legislativi.<br />

Si sono definiti ruoli e figure professionali sempre più specialistici.<br />

Federcofit, da sempre, ha promosso e gestito la formazione e l’aggiornamento professionale degli operatori funebri in sinergia<br />

con qualificati centri di ricerca e con le istituzioni.<br />

L’offerta di formazione di Federcofit prosegue infatti una tradizione di qualificazione e concretezza ormai consolidata negli<br />

anni e basata sul quotidiano contatto con la realtà del settore, sul confronto con le esperienze europee e sulla ricerca relativa<br />

alle nuove figure professionali.<br />

La qualità e l’efficacia della nostra formazione è testimoniata dal costante impegno nell’innovazione dei metodi e dei contenuti.<br />

LA TANATOESTETICA<br />

L’obiettivo del corso è acquisire e sviluppare le competenze per operare interventi professionali di tanatocosmesi.<br />

Organizziamo corsi a Milano,Treviso e a Roma basati sulla sperimentazione diretta.<br />

LOMBARDIA<br />

IL CERIMONIERE FUNEBRE<br />

Il corso si propone di fornire strumenti per apprendere i linguaggi della ritualità, acquisire le modalità, i tempi ed i movimenti<br />

di questa rappresentazione ed, soprattutto acquisire gli strumenti per supportare il dolente ed essere il protagonista della cerimonia.<br />

Infatti non esiste un prototipo di cerimonia funebre non religiosa, ma ogni caso ha peculiarità particolari che debbono<br />

essere colte dal bravo cerimoniere.<br />

A fine marzo è programmato a BERGAMO un corso per Operatore Funebre , per Addetto al Trasporto Cadavere e Direttore<br />

Tecnico.<br />

Vi ricordiamo che, secondo il Decreto Dirigenziale n. 1331/2012, è necessario avere dei precisi REQUISITI per l’accesso ai<br />

corsi:<br />

• 18 anni compiuti<br />

• per gli stranieri buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta, da verificare attraverso un test di ingresso<br />

• per Operatore Funebre e per Addetto al Trasporto Cadavere : diploma di scuola secondaria di I grado (ovvero licenza<br />

media)<br />

CORSO DI MARKETING, COMUNICAZIONE<br />

E TECNICHE DI VENDITA<br />

Il primo corso di vendita del settore riguardante solo ed esclusivamente metodologie di comunicazione con i dolenti e tecniche<br />

di vendita nella visione dell’impresa funebre<br />

8<br />

9


AGENZIA FUNEBRE<br />

PUCCI E GUERRIERI<br />

dal 1990<br />

Tel. 0588 86127 - Fax 0588 90407<br />

Cell. 347 0628159<br />

Via Don Minzoni , 74 - 56048 Volterra (PI)


CACCIA AL LUPO<br />

La Conferenza Stato Regioni ha deciso il rinvio del<br />

“Piano lupo”<br />

Green<br />

La Redazione<br />

Il pressing degli animalisti salva i lupi. Almeno fino al 23 febbraio. La Conferenza<br />

Stato Regioni ha infatti deciso il rinvio del “Piano lupo”, così come<br />

chiesto dai presidenti delle Regioni italiane.<br />

64<br />

65


Primo passo avanti per la salvezza<br />

dei lupi: a dirlo sono le associazioni<br />

animaliste Lav ed Enpa che<br />

negli scorsi giorni hanno incontrato<br />

il presidente della Conferenza<br />

Stato Regioni Stefano Bonaccini,<br />

“il quale ha riferito che le Regioni<br />

non approvano il Piano Lupi e il<br />

documento sarà rispedito al ministro<br />

dell’Ambiente Galletti”. Le<br />

associazioni esprimono “soddisfazione<br />

per questo primo risultato<br />

che conferma le posizioni etiche e<br />

scientifiche fermamente contrarie<br />

all’uccisione dei lupi”.<br />

Il Piano dovrebbe tornare all’esame<br />

della Conferenza il prossimo<br />

23 febbraio. “Ho chiesto, a nome<br />

delle Regioni, il rinvio del piano<br />

per la conservazione e gestione del<br />

66<br />

lupo. Ringrazio Gian Luca Galletti<br />

per aver accettato. Ora correggere”,<br />

scrive Stefano Bonaccini, presidente<br />

della Conferenza delle Regioni,<br />

su Twitter commentando la decisione<br />

presa oggi. Soddisfazione<br />

delle associazioni Lav, Lac, Lipu,<br />

Lndc, Enpa e Animalisti Italiani.<br />

“Ora chiediamo al Ministro Galletti<br />

di ascoltare finalmente i tecnici<br />

e gli esperti delle Associazioni, al<br />

fine di eliminare le sue previsioni<br />

di uccisione di lupi”, fanno sapere<br />

gli animalisti. “Solo con questa<br />

esplicita esclusione il Piano per la<br />

conservazione dei lupi, che prevede<br />

positivi principi di una politica<br />

di prevenzione, incontrerà il favore<br />

dell’opinione pubblica e potrà quindi<br />

essere approvato in tempi brevi”,<br />

dere di intervenire nel caso il Governo<br />

italiano non desista dall’idea<br />

di abbattere i lupi, specie protetta<br />

dalla direttiva Habitat”. A spiegarlo<br />

è Rinaldo Sidoli, responsabile<br />

nazionale Verdi Tutela degli animali.<br />

“I lupi non sono ancora salvi,<br />

ma per il momento ha prevalso<br />

il buonsenso, grazie alle azioni<br />

di protesta che abbiamo messo in<br />

campo” ha commentato invece Michela<br />

Vittoria Brambilla, presidente<br />

della Lega italiana per la difesa<br />

degli animali e dell’ambiente.<br />

“Spero che il rinvio della discussione<br />

politica sul piano di conservazione<br />

del Lupo serva a restituire la<br />

giusta serenità al dibattito”, ha detto<br />

il ministro dell’Ambiente Gian<br />

Luca Galletti, mentre Coldiretti si<br />

attende “dalle Regioni la stessa responsabilità<br />

nella difesa degli allevamenti<br />

e dei pastori e allevatori<br />

che con coraggio continuano a presidiare<br />

le montagne e a garantire la<br />

bellezza del paesaggio”.<br />

E ai cittadini chiede di sostenere<br />

il progetto “Ami i lupi, adotta un<br />

pastore”, finanziando la campagna<br />

di crowdfunding sul sito www.woopfood.com<br />

“per dare un aiuto con<br />

una formula nuova e diversa a chi<br />

porta avanti l’allevamento e la pastorizia<br />

vivendo e lavorando tutti<br />

i giorni in montagna e nelle zone<br />

collinari trovandosi, quindi, a dover<br />

convivere con la presenza sempre<br />

più massiccia del lupo”.<br />

Per Legambiente “il rinvio deciso<br />

oggi in Conferenza Stato Regioni<br />

conclude la nota. Sulla stessa linea<br />

il Wwf Italia: “È ora che si torni ad<br />

un confronto sereno e costruttivo<br />

con tutti i soggetti interessati per<br />

arrivare rapidamente all’approvazione<br />

di un Piano con azioni concrete<br />

ed efficaci che escluda gli abbattimenti<br />

legali”, dice la presidente<br />

Donatella Bianchi.<br />

Gli attivisti di EcoRadicali, che in<br />

138 hanno iniziato uno sciopero<br />

della fame a favore del lupo, “ringraziano<br />

i cittadini che, sostenendo<br />

le varie mobilitazioni di questi<br />

giorni, hanno permesso di conseguire<br />

questo primo risultato”.<br />

I Verdi si dicono pronti a “trasformare<br />

le 190.000 firme raccolte”<br />

contro il Piano Lupo “in una petizione<br />

all’Unione europea per chienon<br />

aiuta né tutela i lupi e ancor<br />

meno risponde alle difficoltà degli<br />

allevatori delle aree interne.<br />

Ma soprattutto non è stata stralciata<br />

l’unica azione ampiamente<br />

contestata: la deroga sugli abbattimenti.<br />

Per un’efficace tutela e conservazione<br />

di questa specie, è invece quanto<br />

mai urgente dare il via libera<br />

in tempi rapidi al Piano d’azione,<br />

eliminando la deroga sugli abbattimenti<br />

e approvando tutta la parte<br />

restante del Piano che consideriamo<br />

utile e in linea con molte delle<br />

azioni promosse dai parchi e contenute<br />

nella Carta di Sulmona”, dice<br />

la presidente Rossella Muroni.<br />

67


78<br />

LEGGENDA FEDERER<br />

Agli Australian Open lo svizzero conquista il gradino più alto del podio<br />

Dott. Antonio Fiori<br />

Nella finale dei sogni supera l’eterno rivale Rafael Nadal. Con questo<br />

ennesimo successo raggiunge quota 18 slam alla fine di una<br />

partita che trascende la storia di questo sport e lo eleva a leggenda.<br />

Dopo sei mesi di assenza e ripartendo dalla 17esima<br />

posizione del ranking mondiale, Federer è tornato sul<br />

cemento dell’Australian Open, dando spettacolo come<br />

ai vecchi tempi e conquistando l’ennesimo trofeo della<br />

sua incredibile carriera sportiva.<br />

Sono servite tre ore e trentasette minuti per entrare<br />

nella storia, soprattutto se ti chiami Roger Federer.<br />

Lontani i dolori del menisco, lontane le polemiche sul<br />

suo recupero e sullo staff medico che lo seguì. In campo,<br />

nella splendida Rod Laver Arena di Melbourne,<br />

sedicimila posti tutto rigorosamente sold out, Federer<br />

è sembrato un giocatore senza età, senza tempo. In<br />

cuor suo, questa era la finale che sognava: contro Dimitrov<br />

o chi per lui, non sarebbe stata la stessa cosa. La<br />

finale con la “F” maiuscola è, sempre e comunque, da<br />

giocarsi contro Rafa Nadal. Come sette anni fa, quando<br />

il maiorchino la spuntò al quinto set, accaparrandosi<br />

la coppa dalle curve più sinuose del continente<br />

australiano proprio quando lo svizzero ne intravedeva<br />

la sagoma. Allora fu crollo Federer, sette anni dopo è<br />

lo spagnolo a gettare la spugna. Mito, lottatore, eroe:<br />

già si sprecano gli appellativi per “Fedexpress”, come<br />

lo chiamano, amorevolmente, i suoi fans. Più semplicemente,<br />

campione.<br />

Il match ha visto scendere in campo Federer e Nadal<br />

per la 35° volta, a più di un anno di distanza dall’ultima<br />

sfida. Entrambi conoscono il copione alla perfezione:<br />

ognuno è sceso in campo con un piano tattico ben<br />

preciso ed ognuno dei due conosceva le contromisure<br />

per contrastare il piano dell’altro. Lo svizzero oltre<br />

che contro Rafa inizia la sua partita contro il tempo: a<br />

quasi 36 anni non può permettersi che la partita vada<br />

per le lunghe, tanto meno può permettersi di rimanere<br />

intrappolato in scambi prolungati ed estenuanti.<br />

E così è proprio Roger ad uscire più veloce dai blocchi<br />

di partenza: lo svizzero spinge sull’acceleratore fin da<br />

subito e nel settimo gioco conquista il break che gli<br />

consegnerà il primo set. La chiave di volta di questo<br />

primo set, e di tutta la partita, sarà il rovescio di Federer:<br />

proprio il colpo sul quale ha sempre sofferto le rotazioni<br />

del mancino di Manacor si è rivelato quest’oggi<br />

si è la sua arma in più. Abbandonato il suo amato<br />

back Roger si è imposto una tattica aggressiva ad ogni<br />

colpo, che l’ha portato a colpire il rovescio sempre coperto<br />

ed in anticipo. Conquistato il primo set con il<br />

Sport<br />

risultato di 6-4 lo svizzero ha subito un calo di concentrazione<br />

che unito alla crescita dello spagnolo sul<br />

servizio lo ha portato sotto di 4 game a 0. Recuperato<br />

uno dei due break concessi si è piegato di fronte alla<br />

reazione di Nadal che ha incamerato il secondo set<br />

con il punteggio di 6-3.<br />

L’inizio del terzo set è uno dei momenti chiave del<br />

match: Federer si porta avanti 40-0 sul proprio servizio<br />

ma si fa recuperare sul 40-40 e per tre volte concede<br />

palla break a seguito di errori inusuali. Per tutte<br />

e tre le volte sarà il servizio a salvare Roger che con 3<br />

ace supera il pericolo e si porta un gioco avanti. Dopo<br />

lo spavento iniziale lo svizzero torna prepotentemente<br />

nel match ed inizia a rispondere divinamente: Rafa<br />

sembra impotente e subisce un parziale di sei game a<br />

uno. Federer torna a condurre il match per 2 set a 1.<br />

Il quarto set inizia all’insegna dell’equilibrio ma Nadal,<br />

lottatore come nessuno e intelligente come pochi<br />

riesce a trovare la contromisura adatta a disinnescare<br />

le risposte di Federer: lo spagnolo inizia ad usare in<br />

maniera sistematica il servizio al corpo che toglie tempo<br />

ed angoli allo svizzero, minandone così le ritrovate<br />

certezze. Il quarto gioco sarà fatale per Roger: con<br />

tre unforced imperdonabili concede immediatamente<br />

lo 0-40 a Rafa che alla seconda palla break strappa il<br />

servizio al rivale. Nonostante gli sforzi dello svizzero<br />

Nadal non molla di un centimetro e conquista con<br />

merito il quarto set. Sarà così il quinto set a decidere<br />

questa fenomenale partita.<br />

Inizio in salita per Federer: Nadal non da segni di cedimento<br />

e lo svizzero non riesce a tenere il ritmo concedendo<br />

subito il break allo spagnolo. Il servizio perso<br />

sembra però risvegliare Roger che comprende di non<br />

avere più margine di errore e torna a spingere su ogni<br />

colpo senza vacillare: dopo essere riuscito a salvarsi<br />

in due game, entrambi conquistati ai vantaggi, lo spagnolo<br />

capitola di fronte ad un avversario tornato ad<br />

esprimersi su livelli ingiocabili. Aggancio completato<br />

e parità ristabilita: 3 giochi pari. Federer però non ha<br />

nessuna intenzione di fermarsi e dopo altri tre giochi<br />

conclude il set e l’incontro, sconfiggendo anche il suo<br />

secondo rivale più temibile: l’Hawk-Eye. Finisce così<br />

l’incontro che vede prevalere lo svizzero con il risultato<br />

di 6-4 3-6 6-1 3-6 6-3.<br />

79


Il<br />

nuovo set Tau<br />

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