Brindisi nel constesto della storia
Perché non “raccontare” la storia di Brindisi nel contesto della storia? E così facilitare ai lettori interessati a meglio orientarsi nella oggettivamente complessa articolata e comunque densissima e avvincente storia plurimillenaria della città? È nata così questa proposta: chiara, semplice e schematica; un testo in due colonne parallele; sulla colonna di sinistra il “contesto della storia” e su quella di destra la “storia di Brindisi”. Due testi di fatto del tutto separati: ognuno dei due da poter essere letto in maniera del tutto indipendente dall'altro. L’idea è che si possa scorrere la storia di Brindisi e, nel momento in cui lo si ritenga opportuno e utile, o necessario per meglio recepire o valorizzare quella storia, si possa al contempo consultare il contesto storico in cui quella storia di Brindisi trascorse. D'altra parte, anche se incredibile, esistono solo due o tre libri sulla Storia di Brindisi, dalle origini ad oggi, e tutti sono oltremodo datati, nonché non più disponibili.
Perché non “raccontare” la storia di Brindisi nel contesto della storia? E così facilitare ai lettori interessati a meglio orientarsi nella oggettivamente complessa articolata e comunque densissima e avvincente storia plurimillenaria della città?
È nata così questa proposta: chiara, semplice e schematica; un testo in due colonne parallele; sulla colonna di sinistra il “contesto della storia” e su quella di destra la “storia di Brindisi”. Due testi di fatto del tutto separati: ognuno dei due da poter essere letto in maniera del tutto indipendente dall'altro. L’idea è che si possa scorrere la storia di Brindisi e, nel momento in cui lo si ritenga opportuno e utile, o necessario per meglio recepire o valorizzare quella storia, si possa al contempo consultare il contesto storico in cui quella storia di Brindisi trascorse. D'altra parte, anche se incredibile, esistono solo due o tre libri sulla Storia di Brindisi, dalle origini ad oggi, e tutti sono oltremodo datati, nonché non più disponibili.
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Adriano (117 – 138 dC)<br />
L’erede designato da Traiano apparteneva anch’egli a<br />
una famiglia aristocratica spagnola, e fino alla<br />
nomina ad imperatore era stato il governatore <strong>della</strong><br />
Siria. Egli mise fine alla politica di espansionismo e<br />
instaurò una politica di consolidamento dell’impero.<br />
Adriano fu uomo erudito e vicino all’ambiente greco e<br />
orientale: proprio alle province orientali egli concesse<br />
una larga autonomia e favorì l’infiltrazione culturale,<br />
fino ad allora non ben giudicata dai più fidi<br />
sostenitori romani, che sempre videro <strong>nel</strong>la cultura<br />
greca una pericolosa fonte di vizio perché più<br />
incentrata sull’individuo che sullo stato.<br />
Fu appassionato costruttore di palazzi e fondatore di<br />
nuove città. Adriano impose l’avvio alla costruzione di<br />
una serie di fortificazioni lungo tutti i confini: <strong>nel</strong>le<br />
province renane e danubiane venne costruito il vallo<br />
sull’istmo Tybe‐Solway, fece costruire il fossatum<br />
africae e il noto Vallo di Adriano in Britannia.<br />
Negli ultimi anni del suo impero, Adriano fu destinato<br />
a compiere la più accanita repressione antiebraica di<br />
tutta la <strong>storia</strong> romana e prima di morire adottò come<br />
suo successore Antonino Pio.<br />
Inoltre, <strong>nel</strong>l’occuparsi del riordinamento civile<br />
dell’impero, è storicamente riconosciuto che<br />
Adriano fece anche migliorare le condizioni naturali<br />
del porto di <strong>Brindisi</strong>.<br />
Durante l’esercizio dell’impero condiviso tra Marco<br />
Aurelio e suo fratello Lucio Vero, questi condusse<br />
una prolungata campagna ai confini orientali contro<br />
i Parti e durante la pausa invernale, tra il 163 e il<br />
164 dC, sposò -a Efeso- Lucilla, sua nipote e figlia<br />
quindicenne di Marco Aurelio.<br />
L’imperatore volle accompagnare al matrimonio la<br />
figlia Lucilla, e con la moglie si diresse a <strong>Brindisi</strong> per<br />
imbarcarsi.<br />
Giunti a <strong>Brindisi</strong> però, Marco Aurelio non s’imbarcò,<br />
e Lucilla, accompagnata dalla madre Faustina e da<br />
uno zio di Lucio, Marco Vettuleno Civica Barbaro,<br />
proseguì il viaggio per mare dal porto di <strong>Brindisi</strong><br />
fino a Smirna.<br />
Porto che continuava quindi al centro di viaggi e<br />
viaggiatori d’ogni sorta: <strong>nel</strong> 175 dC, sbarcò a<br />
<strong>Brindisi</strong> il giovane Aulo Gellio, proveniente da un<br />
suo tirocinio in Grecia alla scuola dei rinomati<br />
maestri, e lui stesso poi raccontò che vi trovò, e con<br />
Massima estensione dell’impero romano raggiunta con le conquiste di Traiano del 117 dC<br />
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