12.01.2017 Views

Brindisi nel constesto della storia

Perché non “raccontare” la storia di Brindisi nel contesto della storia? E così facilitare ai lettori interessati a meglio orientarsi nella oggettivamente complessa articolata e comunque densissima e avvincente storia plurimillenaria della città? È nata così questa proposta: chiara, semplice e schematica; un testo in due colonne parallele; sulla colonna di sinistra il “contesto della storia” e su quella di destra la “storia di Brindisi”. Due testi di fatto del tutto separati: ognuno dei due da poter essere letto in maniera del tutto indipendente dall'altro. L’idea è che si possa scorrere la storia di Brindisi e, nel momento in cui lo si ritenga opportuno e utile, o necessario per meglio recepire o valorizzare quella storia, si possa al contempo consultare il contesto storico in cui quella storia di Brindisi trascorse. D'altra parte, anche se incredibile, esistono solo due o tre libri sulla Storia di Brindisi, dalle origini ad oggi, e tutti sono oltremodo datati, nonché non più disponibili.

Perché non “raccontare” la storia di Brindisi nel contesto della storia? E così facilitare ai lettori interessati a meglio orientarsi nella oggettivamente complessa articolata e comunque densissima e avvincente storia plurimillenaria della città?
È nata così questa proposta: chiara, semplice e schematica; un testo in due colonne parallele; sulla colonna di sinistra il “contesto della storia” e su quella di destra la “storia di Brindisi”. Due testi di fatto del tutto separati: ognuno dei due da poter essere letto in maniera del tutto indipendente dall'altro. L’idea è che si possa scorrere la storia di Brindisi e, nel momento in cui lo si ritenga opportuno e utile, o necessario per meglio recepire o valorizzare quella storia, si possa al contempo consultare il contesto storico in cui quella storia di Brindisi trascorse. D'altra parte, anche se incredibile, esistono solo due o tre libri sulla Storia di Brindisi, dalle origini ad oggi, e tutti sono oltremodo datati, nonché non più disponibili.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Claudio s’impegnò attivamente sia in politica estera<br />

che interna, razionalizzando i servizi. Costruì il porto<br />

di Ostia per consentire l’attracco di grandi navi<br />

granarie ad ampio ton<strong>nel</strong>laggio, che prima<br />

approdavano in un porto più distante, a Pozzuoli.<br />

Costruì un nuovo acquedotto e bonificò la piana del<br />

Fucino, per poter così allargare gli ettari coltivabili.<br />

Per quanto riguarda la politica estera, fu Claudio a<br />

portare a compimento la conquista <strong>della</strong> Britannia,<br />

iniziata ma non sistematizzata da Cesare, e affrontò<br />

la guerra in Mauritania, a cui pose fine con la<br />

divisione e l’organizzazione del regno in due province.<br />

Nerone (54 – 68 dC)<br />

La successione a Claudio fu caratterizzata da una<br />

serie d’intrighi: Claudio aveva avuto dalla prima<br />

moglie Messalina un figlio, Britannico. Poi ebbe delle<br />

seconde nozze con Agrippina, una donna che aveva<br />

già un figlio chiamato Nerone e che fece di tutto per<br />

favorire la successione del trono al figlio, tanto che,<br />

forse, arrivò ad avvelenare il marito Claudio e a<br />

convincere il senato ad esautorare Britannico.<br />

Nerone salì al trono a soli diciassette anni. Per questo<br />

la madre Agrippina ritenne necessario affiancare al<br />

figlio le figure del pretorio Afranio Burro e del filosofo<br />

Seneca, il quale s’impegnò particolarmente <strong>nel</strong>l’<br />

educazione del giovane.<br />

Inizialmente, Nerone seguì i precetti senechiani per<br />

poi distaccarsi verso un ideale meramente<br />

autocratico e, come primo gesto folle, fece uccidere il<br />

fratellastro e la madre Agrippina, troppo attiva <strong>nel</strong><br />

tessere trame politiche, che gli parve non fossero<br />

direttamente controllabili dall’imperatore.<br />

Il dispotismo di Nerone, che culminò <strong>nel</strong> 64 dC col<br />

celebre incendio di Roma <strong>della</strong> cui paternità è<br />

comunque lecito dubitare e di cui furono incolpate le<br />

prime comunità cristiane, propiziò le condizioni per<br />

una sua eliminazione.<br />

Nerone, che aveva ereditato dagli imperatori<br />

precedenti la crisi finanziaria, fece un’importante<br />

riforma monetaria: ridusse il peso delle monete e<br />

pianificò il finanziamento del grande piano edilizio,<br />

che incluse la sua stessa residenza, la domus aurea. Si<br />

trattò comunque di una grande riforma: mettendo in<br />

circolazione nuovi denari <strong>della</strong> medesima capacità<br />

d’acquisto dei precedenti, con peso e titolo inferiore,<br />

Nerone volle anche aiutare i soldati e la piccola<br />

borghesia industriale italica.<br />

Nel 65 dC Nerone fu minacciato da una grave<br />

congiura comandata da Calpurnio Pisone e che<br />

coinvolse anche vasti strati dell’élite aristocratica e<br />

senatoriale.<br />

36

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!