12 storie di microfinanza

CON I PRESEPI DI GINEVRA, NAPOLI È UN
«PAESE DELLE MERAVIGLIE»
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chiamano «Nel paese delle meraviglie»,
un laboratorio bellissimo, scavato nel
tufo in un palazzo antico, a pochi passi
da Santa Maria La Nova. È il miracolo
della micro-finanza che in tempi di crisi
riesce a valorizzare le idee. E a non
far scappare da Napoli chi vuol fare
impresa. Ginevra e Roberto possono
acquistare i materiali all’ingrosso e non
più al dettaglio, con risparmio di costi,
possono permettersi di pagare l’affitto
e possono scaricare l’Iva.
ragione di vita».
Adesso che la bimba è più grandicella,
Ginevra ha ripreso a partecipare alle
fiere dell’artigianato e sta scoprendo
nuovi materiali, come la carta,
l’alluminio delle lattine e la gomma,
recupera cose che andrebbero buttate
e crea collane e bracciali in un nuovo
laboratorio in casa.
Dal «paese delle meraviglie» escono
presepi, ma anche di accessori.
«Quello che mi ha dato Banca Etica -
dice Ginevra - è stata la possibilità
di andare oltre i miei limiti, poter
lavorare materiali nuovi e più costosi
(per esempio l’ottone che si compra
in lastre e i materiali per il taglio e
l’incisione), ma anche macchine che
velocizzano il lavoro e lo rendono
più pulito».
Dopo quasi due anni, la famiglia si
allarga. Nel febbraio del 2014 nasce
una bambina e Ginevra si dedica a lei
ed è costretta a chiudere «paese delle
meraviglie». Con i guadagni realizzati,
Ginevra e Roberto possono aprire una
nuova attività meno impegnativa,
un negozio di cibi artigianali come
il pomodoro Dop napoletano, l’anduja
calabrese, i legumi di una piccola
azienda locale.
«Dal prodotto alla confezione, è tutto
artigianale. L’artigianato è la nostra